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Palermo, Zamparini: «Iachini non è a rischio, con la Lazio arbitraggio indecente»

Written By Unknown on Selasa, 30 September 2014 | 23.45

martedì 30 settembre 2014

Il presidente del Palermo punta il dito contro Di Bello e difende il suo tecnico

ROMA - "Iachini non è a rischio. Si può perdere anche malamente, può capitare. Devo dire che l'arbitraggio è stato indecente, c'erano due rigori. E poi siamo stati sfortunati. Il primo tempo doveva finire con noi in vantaggio". Così il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, ha commentato la sconfitta di ieri sera al Barbera per 0-4 contro la Lazio. "A me non piace lamentarmi degli arbitri - ha aggiunto - ma non mi piacciono certe cose".

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Manchester City-Roma: Totti titolare, provino per De Sanctis

ROMA - Totti gioca dal primo minuto nella formazione che Garcia manderà in campo contro il City. Per De Sanctis permangono i dubbi. Questa mattina le condizioni del portiere sono leggermente peggiorate. De Sanctis sosterrà un provino al campo, dove la squadra si trasferirà alle 18,40. Garcia deciderà insieme all'estremo difensore e al preparatore dei portieri, Nanni. Il numero uno vorrebbe giocare. A sinistra, per l'ultimo dubbio di formazione, è in vantaggio Cole.

FORMAZIONE - Questa la probabile formazione della Roma: De Sanctis; Maicon, Manolas, Yanga-Mbiwa, Cole; Pjanic, Keita, Nainggolan; Florenzi, Totti, Gervinho.

DIRETTA Clicca qui per seguire la partita live alle 20.45


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Champions League, Godin: Juve squadra forte

martedì 30 settembre 2014

Il difensore uruguaiano dell'Atletico di Madrid manda un messaggio al portiere azzurro e dice: «Contro la Juve è una finale ma siamo abituati a giocare partite così importanti: vogliamo vincere davanti al nostro pubblico»

di Antonio Barillà

MADRID - «La Juventus è una squadra forte, ha vinto tre scudetti di fila e in questa stagione è partita benissimo. Conosciamo la sua forza, ma sapremo contrastarla: contro Tevez e Llorente, grandi attaccanti, difenderemo come sempre, a cominciare dal primo attaccante fino a noi del reparto arretrato, intanto cercheremo di aggirare la solidità bianconera». Diego Godin spende belle parole per la squada di Max Allegri, esclude però preoccupazione e, sorridendo, non risparmia una battuta: «Doverebbe essere preoccupato Buffon, visto che l'ultimo gol gliel'ho fatto io al Mondiale...». Il difensore uruguaiano concorda con il compagno Juanfran: «Sono d'accordo quando dice che Atletico-Juve è una finale, ma siamo abituati a giocare partite così importanti: vogliamo vincere davanti al nostro pubblico». Seguono un cenno al ritorno di Simeone in panchina («Ovviamente ci trasmette molto più che in tirbuna, penso si sia notato già con il Siviglia») e un commento alla scelta bianconera di Alvaro Morata: «Ha mostrato grandi doti: nel campionato italiano farà la sua bella figura».

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Godin: "Forse Buffon si ricorda di me"

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Champions League Simeone, contro la Juve sarà una finale

MADRID - Diego Simeone aveva confidato tempo fa d'aver suggerito a Inter e Lazio l'ingaggio di un giovane Carlos Tevez: le rotte del mercato hanno portato l'Apache in Italia solo diversi anni dopo e in maglia bianconera, così stasera si trova a sfidare il Cholo dall'alto dei 6 gol segnati in 5 partite: «È  un giocatore straordinario - dice l'allenatore dell'Atletico Madrid -, molto bravo a muoversi fra le linee. Guai lasciargli spazi, è pericolosissimo: dobbiamo impedire che riceva troppi palloni e non lasciargli il tempo di pensare a cosa fare».

RISERVE - Simeone non ha ancora sciolto riserve importanti: il modulo, la spalla di Mandzukic («Ogni partita è diversa, vediamo...»), la presenza di Cerci: «Uno degli uomini in organico, avrà le possibilità di tutti». Ha idee idee chiare, però, sull'atteggiamento da usare: «Mi aspetto una Juventus aggressiva, d'attacco, che pressa alto per recuperare palloni e consegnarli alle punte vicino all'area: non è una squadra che gioca d'attesa e contropiede, né per le caratteristiche di Tevez, Llorente e Morata converrebbe. Dovremo rimanere compatti e non commettere errori: alla potenza offensiva, uniscono un centrocampo di qualità».

FINALE - Oltre la lettura tattica, Simeone spende belle parole per la squadra bianconera: «Ha grandi tradizioni e ha sempre costruito squadre competitive, la rispetto e ammiro per il lavoro svolto e i talenti sfornati. Sì, sarà una finale, ma d'altronde è stata tale anche la partita di sabato con il Siviglia e lo saranno le successive con Valencia e Espanyol: per noi sono tutte finali».


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City-Roma, botta e risposta su Totti

martedì 30 settembre 2014

Scambio di tweet tra le due società. Gli inglesi: «Francesco è una leggenda ma in Inghilterra non segna». I giallorossi: «C'è sempre una prima volta»

ROMA - Roma e Manchester City scaldano le ore che portano alla super sfida dell'Ethiad. I due club, infatti, sono stati protagonisti di un simpatico scambio di tweet. L'account ufficiale dei Citizens infatti risponde così ad un cinguettio di presentazione del match dei giallorossi: «Non vediamo l'ora di ospitare voi e un giocatore leggendario come Totti. Non ha mai segnato in Inghilterra, vero?». La Roma non si fa pregare e replica: «È vero. Il nostro capitano non ha mai segnato in Inghilterra. Ma c'è sempre una prima volta per tutto...». Lo scambio non si ferma qui. Il City: «Speriamo non sarà questa sera e che debba aspettare un altro po'. Buona fortuna comunque e ci vediamo più tardi». Tra poco a parlare sarà soltanto il campo.

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Champions League Juve, lista anti-Atletico. Romulo out: si è operato

TORINO - Al termine dell'allenamento di rifinitura svolto in mattinata, il tecnico Allegri ha diramato l'elenco dei 22 convocati per la sfida di domani sera al Vicente Calderon contro l'Atletico Madrid, il cui calcio d'inizio è previsto alle ore 20:45. Nell'elenco non figura Romulo, che questa mattina è stato sottoposto ad un intervento chirurgico per ernia da sport bilaterale. L'operazione, effettuata dalla dott.ssa Mushaweck in una clinica di Monaco, è stata seguita direttamente dal dott. Andrea Causarano ed è tecnicamente riuscita. Il calciatore verrà dimesso nella giornata di domani ed il tempo di recupero agonistico è previsto di trenta giorni.

CONVOCATI - Ecco la lista dei convocati per Madrid: Buffon, Chiellini, Caceres, Ogbonna, Pogba, Pepe, Marchisio, Morata, Tevez, Coman, Giovinco, Llorente, Bonucci, Padoin, Asamoah, Vidal, Lichtsteiner, Storari, Evra, Rubinho, Pereyra, Mattiello.  


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Nuoto, guida in stato d'ebbrezza: arrestato Michael Phelps

ROMA - Il campione olimpico di nuoto Michael Phelps è stato arrestato per guida in stato d'ebbrezza, secondo quanto riportano i media statunitensi. Phelps, 29 anni, è stato anche multato per eccesso di velocità e guida pericolosa nei pressi del Fort McHenry Tunnel sulla I-95 a Baltimora, nel Maryland. Phelps guidava a 135 km/h in una zona in cui il limite è di 72 km/h. L'atleta, tornato alle gare dopo il ritiro nel 2012 successivo alle Olimpiadi di Londra, è stato poi rilasciato.

PRECEDENTI - Non è la prima disavventura di questo genere per Phelps che nel 2004, a 19 anni, era già stato fermato ubriaco al volante e condannato a 18 mesi di libertà vigilata. Nel 2009 la pubblicazione di una foto che lo ritraeva mentre fumava della marijuana ad un party aveva comportato una sospensione di tre mesi da parte della federnuoto americana.


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Biglietti Juve-Roma: in due ore venduti ultimi tagliandi

Written By Unknown on Senin, 29 September 2014 | 23.45

TORINO - Come era scontato, lo 'Juventus Stadium' sarà tutto esaurito per la supersfida di domenica pomeriggio con la Roma. La fase di "vendita libera" degli ultimi biglietti, aperta oggi, è durata appena due ore: è stata una corsa a conquistare le ultime centinaia di posti disponibili. Per chi è rimasto senza biglietto, resta un'ultima speranza: "Qualora si liberassero delle disponibilità da parte degli aventi diritto, - informa la società bianconera - gli eventuali biglietti residui saranno messi in vendita venerdì 3 ottobre, a partire dalle ore 11".
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Champions League, Psg: Ibrahimovic salta il Barcellona

lunedì 29 settembre 2014

L'attaccante svedese ancora alle prese con un problema al piede sinistro

ROMA - Zlatan Ibrahimovic sarà costretto a saltare la partita di Champions League contro il Barcellona, sua ex squadra, in programma domani. L'attaccante svedese, che non ha potuto disputare le ultime due gare di campionato con il Paris Saint Germain, è ancora alle prese con un problema al piede sinistro.

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Champions League, in Inghilterra: «Non fischiate Ashley Cole»

ROMA - "Non fischiate Ashley Cole". E' l'invito rivolto dal quotidiano inglese 'The Telegraph' ai tifosi del Manchester City, club che domani sera ospiterà la Roma per la partita del girone E della Champions League.

EX NEMICO - Cole, ex terzino di Arsenal e Chelsea, è visto dai supporter del City come uno dei principali "nemici" della storia recente del club, e non ci si aspetta una buona accoglienza per il suo ritorno in Inghilterra. Ma, secondo il 'Telegraph', Cole deve essere visto come un esempio per tanti giovani calciatori inglesi. Al di là di alcuni comportamenti fuori dal campo (in particolare l'infedeltà nei confronti dell'ex moglie) che gli sono valsi la fama di bad-boy Cole resta, infatti, uno dei giocatori più vincenti del calcio inglese.

ESEMPIO - Partito da Tower Hamlets, quartiere dell'East End di Londra, il terzino si è guadagnato un posto da titolare nell'Arsenal degli "invicibili", per poi continuare ad ottenere successi con il Chelsea, fino a diventare il difensore esterno con più presenze con la maglia della nazionale inglese. In Inghilterra Cole ha vinto tutto quello che c'era da vincere, conquistando ben sette volte la FA Cup, ed è uno dei due soli giocatori ad aver vinto il 'double' (Coppa e Campionato), con due squadre diverse. Con il Chelsea il difensore inglese ha vinto Champions ed Europa League e, secondo quanto dichiarato da Cristiano Ronaldo, resta uno degli avversari più difficili da affrontare per un attaccante.

LA ROMA - La scelta di trasferirsi a Roma poi, risulta, sempre secondo il 'Telegraph', un'altra mossa da elogiare da parte di Cole. Uno dei fattori che, secondo i media britannici, ha determinato i tanti flop dell'Inghilterra ad Europei e Mondiali è legato alla mancanza di esportazione dei propri giocatori. Un'apparente contraddizione se si pensa agli appelli che, anche in Italia, si fanno per aumentare il numero di giocatori del proprio paese nelle rose dei club. Ma giocare in altri campionati risulta spesso un fattore di crescita per un giocatore, che può essere poi trasferito in nazionale. Per tutti questi motivi in Inghilterra invitano a non fischiare Cole e, magari, regalargli anche qualche applauso.


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Serie A, Mazzarri: «Fischi normali. Inter, ora reagisci»

lunedì 29 settembre 2014

Il tecnico dell'Inter: «Giulini? Dovrebbe pensare ai problemi della sua squadra come io penso a quelli della mia»

ROMA - Walter Mazzarri ha fretta di lasciarsi alla spalle la figuraccia dell'Inter sconfitta ieri dal Cagliari in casa per 1-4, riscattandosi subito in Europa e in campionato. Giovedì i nerazzurri affrontano il Qarabag, squadra di calcio dell'Azerbaigian mentre domenica giocheranno contro la Fiorentina in campionato. "Oggi - dice in una intervista al Derby del Lunedì su Itv Italia (in onda questa sera alle 21) - ho parlato con i giocatori e sanno benissimo quello che penso. Mi sembra che siano tutti convinti della disamina fatta a proposito della partita di ieri" "È normale - aggiunge sui fischi da parte del pubblico di San Siro - che ci siano quando perdi una partita come l'abbiamo persa noi. È chiaro che già da giovedì bisogna fare una gara diversa al di là del risultato. Anche a Firenze serve una grande prestazione per far capire che questo è un incidente di percorso". Il presidente del Cagliari Tommaso Giulini ha tacciato i nerazzurri di presunzione: "Io sono abituato a non guardare in casa degli altri. Giulini, indipendentemente dal fatto che ha vinto, dovrebbe pensare ai problemi della sua squadra come io penso a quelli della mia".

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Serie A, Hamsik: «Al Napoli serviva solo vincere»

lunedì 29 settembre 2014

Lo slovacco ha raggiunto quota 250 presenze nella sfida con il Sassuolo. E ora si prepara ad affrontare il suo passato

NAPOLI – A Sassuolo non avrà segnato, ma è entrato ancor di più nella storia del Napoli. Marek Hamsik, con la partita al Mapei Stadium, ha raggiunto quota 250 presenze in azzurro. "Marekiaro" ha così celebrato il successo sul proprio sito ufficiale: "E' stata una vittoria molto importante. Non abbiamo giocato in modo straordinario, ma siamo felici per i 3 punti. Avevamo bisogno di questa vittoria. Ora sotto con lo Slovan Bratislava". Giovedì il Napoli torna in campo proprio in Slovacchia. Per Marek, nato a Banska Bystrica, ma cresciuto nello Slovan, si tratta di un ritorno alle origini. "Ho tanti amici e sarà un piacere tornare in Slovacchia con la maglia del Napoli – aveva detto al momento dei sorteggi dei gironi di Europa League - A Bratislava ho vissuto anni meravigliosi, vincendo i campionati allievi e juniores ed entrando nel grande calcio". 
Per la sfida di giovedì alle 19, intanto, è stato selezionato l'arbitro: si tratta del croato Marijo Strahonja.

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Marchisio: «Juve, ora il salto di qualità in Europa»

TORINO - «In questi tre anni ci è mancato un salto di qualità in Europa. A Madrid dovremo cercare di fare il risultato perché ci darebbe molta fiducia battere una grande squadra come l'Atletico». Claudio Marchisio non usa giri di parole. Dopo il grande avvio di campionato, il centrocampista della Juve carica i bianconeri in vista della difficile sfida di Champions. «Siamo partiti bene con la prima in casa - ha spiegato a Sky - dove negli ultimi anni avevamo perso occasioni importanti, ma ora avremo una sfida molto delicata a Madrid. Mettere sei punti tra noi e loro rappresenterebbe un gran passo in avanti verso la qualificazione, anche se il risultato di Atene della prima giornata ci fa capire che in questo girone non ci saranno gare semplici e che anche l'Olympiakos ci potrà dare del filo da torcere».

LA FIDUCIA DI ALLEGRI - Con l'assenza per infortunio di Pirlo, Marchisio ha preso in mano il centrocampo della Juve. «Sento di avere la fiducia del mister e questo è importante perché mi permette di essere sereno e di farmi trovare pronto per qualsiasi ruolo venga chiamato a ricoprire. Già lo scorso anno sia in Europa League che in campionato avevo giocato da regista e ora, partita dopo partita, mi trovo sempre più a mio agio. Anche se mi considero sempre una mezz'ala, da parte mia c'è la disponibilità a giocare anche in altre posizioni».


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Federnuoto, 16 mesi di squalifica a Malagò

lunedì 29 settembre 2014

Frasi allusive contro la Fin, il presidente del Coni punito dalla commissione disciplinare in quanto numero uno del circolo Aniene

ROMA - Sedici mesi di squalifica al tesserato della Federnuoto, in quanto numero 1 della Canottieri Aniene, nonché presidente del Coni Giovanni Malagò: è questa la sentenza della Commissione Disciplinare della Fin nel procedimento a carico del capo dello sport italiano per alcune sue frasi su presunte "doppie fatturazioni" della federazione. La sentenza - appresa dall'Ansa e che dovrebbe essere resa nota a breve dalla Federnuoto - comporta per Giovanni Malagò la sospensione di 16 mesi da "ogni attività sociale e federale".

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Serie A Fiorentina, Montella: «Perdere sarebbe stata una beffa»

Written By Unknown on Minggu, 28 September 2014 | 23.45

ROMA - "Dopo il gol subito la squadra ha dato ennesima dimostrazione di forza e di voler raggiungere il risultato sempre attraverso il gioco. Perdere sarebbe stato clamoroso". Così il tecnico della Fiorentina, Vincenzo Montella, commentai ai microfoni di Mediaset il pareggio contro il Torino.

RISPETTO - Montella si sofferma poi sull'avvio di stagione della squadra viola e sulle critiche rivolte alla squadra: "Ho chiesto rispetto perché questi calciatori non meritano che si parli così, e non parlo dei tifosi che pagano il biglietto e si sono sempre dimostrati vicini al gruppo. Se c'è qualcuno con cui prendersela, c'è l'allenatore. Sono contento per Babacar, spero possa trovare, assieme agli altri attaccanti, la tranquillità che negli ultimi 20 metri ci è un po' mancata in questo inizio di stagione: può diventare un calciatore completo."

CAMPIONATO - Campionato già definito con la lotta a due Juve-Roma? "Questa partenza è andata al di la di quello che pensavamo - risponde il tecnico viola - ma il campionato è lungo e c'è possibilità di accelerare e rallentare per tutti. Oggi mi ha sorpreso molto il risultato dell'Inter (che la Fiorentina incontrerà domenica prossima, ndr)".


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Serie A, Zeman, poker all'Inter! Pari Milan e Fiorentina

ROMA - Le milanesi non vanno. Crolla l'Inter in casa contro il Cagliari di Zeman. Il Milan colleziona un altro deludente pareggio a Cesena. Pareggia anche la Fiorentina in casa del Torino. 1-1 nell'altra sfida della giornata Chievo-Empoli. L'Udinese conserva il terzo posto in classifica e domani ha la possibilità di allungare in casa contro il Parma.

INTER-CAGLIARI 1-4 (Osvaldo 18' Sau 10' Ekdal 29' 34' 44')
Zeman rinasce a Torino, alle spese di Mazzarri. Il Cagliari ultimo in classifica a un solo punto, ne rifila quattro all'Inter. I sardi si godono finalmente lo spettacolo zemaniano che finora non si era visto, e il boemo può respirare. Un'altra sconfitta avrebbe già fatto traballare la sua panchina. Il crollo dell'Inter è clamoroso: una difesa imbarazzante che ha concesso tantissimo al Cagliari. A rendere le cose ancora più complicate ci si è messo Nagatomo che si è fatto espellere per due ammonizioni rimediate in tre minuti al 24' e al 27' sul risultato di 1-1, alla sua prima da capitano. Sau ha portato in vantaggio gli ospiti al 10', ma al 18' è arrivato il pareggio di Osvaldo. Poi, con l'Inter in inferiorità numerica, il Cagliari si è scatenato. Una giornata da ricordare, soprattutto per Ekdal, autore di una tripletta. Handanovic ha provato a tenere i nerazzurri in partita, parando un rigore a Cossu al 43' sul risultato di 3-1. Ma la sua squadra non lo ha aiutato e dopo un minuto ha permesso ad Ekdal di firmare il 4-1. Un primo tempo da incubo, con Mazzarri che ha assistito alla disfatta dalla panchina, quasi incredulo. Nella ripresa il Cagliari ha avuto un paio di ghiotte occasioni per segnare il 5-1. Un brusco stop che forse ridimensiona gli obiettivi dell'Inter: Juve e Roma sono già in fuga, a +7. I nerazzurri ora sono quinti a quota 8, insieme con Sampdoria, Milan, e Verona. Il Napoli è solo un punto sotto.  È la prima sconfitta in campionato per l'Inter, la prima in carriera per Mazzarri contro Zeman, ma pesa come un macigno. L'Inter esce dal campo tra i fischi del pubblico a San Siro. Zeman invece può sorridere: questa bella vittoria cancella un avvio da incubo, il Cagliari lascia l'ultimo posto in classifica e sale a quota 4, insieme con Atalanta e Chievo.

CESENA-MILAN 1-1 (Succi 10', Rami 19')
Continua il momento no del Milan. Dopo il pareggio deludente con l'Empoli per 2-2, ne arriva un altro in casa del Cesena: i rossoneri non vanno oltre l'1-1. Sotto al 10' per il gol di Succi, complice una mezza papera di Abbiati, trovano il pareggio quasi subito con Rami al 19'. Poi però la squadra di Inzaghi non riesce a mettere la partita sui binari giusti e nel finale rischia seriamente il patatrac. All'82' Zapata si fa espellere per fallo da ultimo uomo su Defrel al limite dell'area. Da quel momento il Milan soffre moltissimo e il Cesena prova a fare il colpo. All'85' Lucchini trova il gol di testa, ma l'arbitro annulla per una spinta su De Sciglio. Dopo la sconfitta contro la Juventus, ci si aspettava di più dalla squadra di Inzaghi, anche perché il calendario offriva della gare favorevoli, almeno sulla carta. Invece sono arrivati due pareggi. "Non siamo all'altezza della Juve", aveva sottolineato il tecnico rossonero al termine della sfida contro la capolista a San Siro. Queste due partite contro Empoli e Cesena evidenziano proprio la distanza tra le prime della classe e il Milan, che mostra ancora diverse lacune.

TORINO-FIORENTINA 1-1 (62' Quagliarella, 78' Babacar)
Toro e Fiorentina si dividono la posta in palio. Finisce 1-1 la sfida dell'Olimpico con i viola capaci di rimontare con Babacar il vantaggio illusorio di Quagliarella. Partita di grande intensità e velocità sin dalle prime battute. Nel primo tempo grandi occasioni sia per il Toro che per la Fiorentina: al 27' Quagliarella prova la conclusione dalla distanza ma Neto recupera la posizione e devia in angolo. Sugli sviluppi ci prova Glik ma la sfera va alta. Poi si scatena la Fiorentina che con Babacar e Kurtic sfiora in tre occasioni il vantaggio. Al 40' torna a farsi vedere il Toro con Quagliarella, ma il suo tiro viene deviato in angolo da Neto. Nella ripresa la gara si fa più tesa e tattica. La Fiorentina si chiude un po' troppo e il Toro ne approfitta. Prima è Darmian a sfiorare il vantaggio (59') poi ci pensa Quagliarella al 62' a sbloccare sfruttando al meglio l'assist da destra di Bruno Perez. Montella non ci sta e al 63' butta dentro Pizarro per dare maggiori geometrie alla sua squadra. La Fiorentina però si scontra con il muro granata che almeno in questa fase resiste senza problemi agli assalti viola. Montella prova le carte Aquilani (al posto di Borja Valero) e Bernardeschi (per Richards) e proprio il giovane classe '94 al 78' fornisce la palla a giusta a Babacar: il destro ad incrociare, dopo aver saltato Gillet, è un gioco da ragazzi e il pari è servito. Nei minuti finali nessuno vuole il pareggio e sia Toro che Fiorentina provano a prendersi l'intero bottino ma il gol non arriva ed entrambe le squadre si portano a casa un punto chiudendo la gara sull'1-1 (Toro a 5 punti e Fiorentina che sale a 6).

CHIEVO-EMPOLI 1-1 (50' Meggiorini, 59' Pucciarelli)
Il Chievo pareggia per 1-1 contro l'Empoli. Partita bella e avvincente quella del Bentegodi che nel primo tempo vede gli uomini di Corini e i toscani darsi battaglia a tutto campo: Paloschi da una parte e Tavano dall'altra sono gli elementi più pericolosi anche se i padroni di casa meriterebbero il vantaggio considerando le occasioni di Birsa e Radovanovic. Il primo tempo però si chiude sullo 0-0. In apertura di ripresa Corini cambia il Chievo; fuori Birsa e dentro Meggiorini e i veneti cambiano ulteriormente ritmo. Prima, al 49', Cofie va vicinissimo al gol, poi al 50' è la coppia Paloschi- Meggiorini a realizzare: assist perfetto del bomber per il compagno di reparto che incrocia di sinistro sul palo lontano. Nulla da fare per Sepe e 1-0 per i padroni di casa che sbloccano il risultato. L'Empoli però non ci sta e al 59' arriva l'1-1: Maccarone anticipa Cesar, fa la sponda di testa per Pucciarelli che solo davanti a Bardi non sbaglia e realizza il pareggio segnando il secondo gol in pochi giorni dopo quello al Milan. In classifica con questo punto il Chievo sale a 4 punti mentre l'Empoli va a quota 3.


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Serie A Pioli: «Lazio devi sterzare. Classifica è incredibile...»

ROMA - "A Palermo ci vuole sicuramente una sterzata". Alla vigilia della trasferta siciliana, il tecnico della Lazio, Stefano Pioli, chiede un cambio di passo dopo l'avvio stentato in campionato (3 punti in 4 gare), culminato con il ko di giovedì con l'Udinese. "La squadra nelle prime tre giornate ha dimostrato continuità e crescita malgrado le sconfitte di Milano e Genova - rileva l'emiliano -, giovedì purtroppo no. Le responsabilità sono mie. Abbiamo avuto difficoltà a livello di infortuni, ma sono chiamato a gestire queste situazioni e dovevo prepararli meglio". E il Palermo domani venderà cara la pelle. "Ho visto negli atteggiamenti dei miei giocatori la voglia di ripartire, mi aspetto una prestazione all'altezza - prosegue Pioli -. Il Palermo è un avversario difficile, rognoso, con attaccanti veloci e di qualità e gioca davanti al proprio pubblico ma noi vogliamo ricominciare a muovere la nostra classifica". L'allenatore crede, infatti, nel lavoro svolto: "Abbiamo gettato le basi per far tornare forte questa Lazio. Ora servono i risultati - spiega -. È inevitabile che si cresce meglio attraverso le vittorie, però credo che lo specchio dell'atteggiamento dei miei giocatori sia nell'intervista di Klose: sanno che hanno la mia fiducia e viceversa, la fiducia poi sappiamo che va di pari passo coi risultati e presto arriveranno. Guardo la classifica incredulo - conclude -, ma non vivo nel mondo dei sogni: la realtà è questa e dobbiamo velocemente migliorarla".
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Mondiali ciclismo, trionfa il polacco Kwiatkowski

domenica 28 settembre 2014

Il corridore ha conquistato la medaglia d'oro nella competizione iridata disputata a Ponferrada, in Spagna. Argento per l'australiano Simon Gerrans, bronzo per lo spagnolo Alejandro Valverde

ROMA - Il polacco Michal Kwiatkowski ha vinto con un leggero distacco il Mondiale di ciclismo su strada, disputato a Ponferrada, in Spagna. Alle spalle di Kwiatkowski, primo polacco a conquistare la maglia iridata tra i professionisti, staccati di un solo secondo, sono giunti sul traguardo l'australiano Simon Gerrans, secondo; lo spagnolo Alejandro Valverde, terzo. Immediatamente giù del podio, il danese Matti Breschel, quarto; il belga Greg Van Avermaet, quinto; il francese Tony Gallopin, sesto; il belga Philippe Gilbert, settimo; il norvegese Alexander Kristoff, ottavo. Primo degli italiani, Sonny Colbrelli, che si è piazzato 13/o.

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Serie A, Zeman: «Ci davano in B. Cagliari, non fermarti più»

CAGLIARI - "Sono sempre stato convinto che questa squadra può giocare a calcio". Prima vittoria per il Cagliari, primo sorriso per Zeman che sbanca San Siro con un poker. "Fino a ieri ci davano retrocessi e l'Inter aveva ambizioni importanti - dice il boemo a Sky - Spero che si possa giocare sempre con questa intensità. Stavamo bene anche prima, ma pensavamo più a difendere che attaccare. Oggi ce la siamo giocata e siamo andati bene quando ci sono capitate le occasioni. Ora proveremo a ripeterci". Pollice su per Ibarbo. "Io voglio che attacchi la porta perché ha qualità". 


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Serie A: Milan, Inzaghi non ci sta: «Dovevamo fare più gol»

ROMA - "Non so oggi chi si sia distratto. Avevamo in mano la partita, abbiamo creato tanto, dovevamo far gol. Abbiamo giocato bene, poi forse nel secondo tempo ci siamo allungati troppo e poi è diventata dura vincerla. Ci dispiace, perché il gol ci ha complicato la vita, abbiamo pareggiato e forse meritavamo la seconda rete". È un Pippo Inzaghi non del tutto soddisfatto quello che, intervistato da Sky, commenta il pareggio del Milan con il Cesena. "Mi hanno detto che era in fuorigioco quello del Cesena - dice ancora il tecnico milanista riferendosi alla rete dei romagnoli -, ma è difficile fare il guardalinee. Ce l'abbiamo messa tutta, il loro portiere ha fatto belle parate. Mi dispiace, vincere sarebbe stato importante, considerando i risultati delle avversarie, ma il campionato è lungo".

PRESTAZIONE TORRES - Come giudica la prestazione di Fernando Torres? "Non gioca da tanto tempo - risponde Inzaghi -, sapevo che poteva avere 60 minuti nelle gambe e quindi ho cercato di inserire forze fresche. Poi siamo rimasti in 10 e Pazzini ha avuto pochi palloni". "Secondo me abbiamo una buona media - aggiunge Inzaghi -, sembravano trasferte facili, ma in questi campi non è mai semplice. Chi ci viene a vedere forse rischia l'infarto, ma si diverte anche: Juventus e Roma sono superiori, ma con le altre possiamo giocarcela. C'è lo spirito giusto, ma dobbiamo crescere in tante cose e ci vorrà tempo. Berlusconi? Penso che sarà contento, perché abbiamo mostrato un calcio offensivo. Pensiamo alla prossima partita contro il Chievo".


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Mazzarri: «Colpa mia. Non ho fatto turn over»

MILANO - "La sconfitta? Ho sbagliato io. Ho fatto delle valutazioni errate sul turnover: la squadra si è espressa benissimo tre giorni fa e non ho guardato all'aspetto fisico, che nel calcio moderno è fondamentale. Ho fatto giocare giocatori che avevano disputato altre partite e si è visto". Intervistato da Sky dopo il tonfo casalingo della sua Inter contro il Cagliari, Walter Mazzarri si prende la colpa di questo Ko. "Le trame di gioco sono venute meno - spiega il tecnico -, eravamo in ritardo. Avevamo giocatori che dovevano anche recuperare la condizione, come Palacio e Osvaldo. Non volevo cambiare l'assetto tattico e quindi tutte queste cose hanno permesso al Cagliari di sbloccare la partita. Quando poi rimani in 10 e le cose vanno tutte male va così...".

L'AUTOCRITICA - Adesso secondo Mazzarri "dobbiamo parlare poco e pensare a lavorare. Vidic? Probabilmente l'ho fatto giocare troppo. Uno forte come lui può perdere lucidità se è stanco, ma è difficile farne a meno per me. Me ne assumo io la responsabilità, non abbiamo avuto la forza di reagire, eravamo appannati".


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Fifa, ora è ufficiale: Blatter si ricandida

Written By Unknown on Jumat, 26 September 2014 | 23.45

venerdì 26 settembre 2014

Nel corso della conferenza stampa che ha concluso i lavori del comitato esecutivo Fifa il dirigente svizzero ha anche annunciato che la proprietà dei giocatori da parte di terzi sara' abolita

ZURIGO - Joseph Blatter ha annunciato ufficialmente la propria candidatura per un quinto mandato alla presidenza della Fifa, nel maggio 2015. Lo svizzero lo ha dichiarato questo pomeriggio a Zurigo nella conferenza stampa che ha concluso i lavori del comitato esecutivo Fifa. Inoltre il dirigente svizzero ha annunciato che la proprietà dei giocatori da parte di terzi sarà abolita "non da subito, ma dopo un periodo di transizione".

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Serie A Napoli, Hamsik e Maggio: «Ci dobbiamo rialzare»

NAPOLI - Marek Hamsik sul suo sito internet fa il mea culpa e ammette che si deve fare qualcosa in più: "Non è cominciata bene la stagione, dopo quattro partite abbiamo soltanto quattro punti: non è sufficiente, i nostri tifosi non lo meritano. Credo che otterremo domenica tre punti sul campo del Sassuolo".

RISCOSSA MAGGIO - Anche Christian Maggio promette la riscossa dopo il deludente avvio di stagione: "Il Napoli si rialzerà. Benitez ha ribadito la verità di un gruppo unito che sta lavorando tanto in questo momento - dice l'esterno ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli. "Conosciamo la nostra forza e sappiamo che questo gruppo, dopo aver fatto tanto bene fino a pochi mesi fa, tornerà ai suoi livelli". In classifica, il Napoli è già lontano dalla vetta. Colpa, soprattutto, delle sconfitte incassate contro Chievo e Udinese, seguite poi dal pirotecnico pareggio casalingo per 3-3 contro il Palermo: "Le gare con Chievo e Udinese sono state incredibili, abbiamo dominato il gioco. Dispiace perché alla fine non abbiamo vinto".


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Serie A Juve, lista anti-Atalanta: non convocato Romulo

TORINO - Sono 21 i giocatori chiamati dal tecnico della Juventus Massimiliano Allegri per la sfida contro l'Atalanta di domani sera. Nell'elenco diramato dal tecnico al termine dell'allenamento di rifinitura non figura Romulo, alla prese negli ultimi giorni con un dolore alla regione inguinale destra. Nei prossimi giorni l'esterno italo-brasiliano sara' sottoposto ad accertamenti. Questa la lista dei giocatori a disposizione per la trasferta di Bergamo: 1 Buffon, 3 Chiellini, 5 Ogbonna, 6 Pogba, 7 Pepe, 8 Marchisio, 9 Morata, 10 Tevez, 11 Coman, 12 Giovinco, 14 Llorente, 19 Bonucci, 20 Padoin, 22 Asamoah, 23 Vidal, 26 Lichtsteiner, 30 Storari, 33 Evra, 34 Rubinho, 37 Pereyra, 38 Mattiello.


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Berlusconi a Milanello per caricare il Milan

MILANO - Silvio Berlusconi in visita a Milanello. Il presidente del Milan rinnova la tradizione del venerdì. I rossoneri affronteranno domenica il Cesena. Il Presidente Berlusconi, a bordo del suo elicottero, si legge sul sito del Milan, è atterrato poco prima delle 14.45 oggi a Milanello sul campo in tartan del Centro Sportivo. Ad attenderlo al suo arrivo, Pippo Inzaghi. Lo stesso presidente Berlusconi e l'allenatore del Milan hanno subito raggiunto insieme la sala da pranzo, con il numero uno del club rossonero a lasciare il centro sportivo dopo qualche ora.
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Serie A Atalanta, Colantuono: «Possiamo fermare la Juventus»

BERGAMO - Servirà una vera e propria impresa per fermare la marcia dei campioni d'Italia ma Stefano Colantuono ha fiducia nella sua Atalanta. "Possiamo disinnescare la Juve solo cercando di impensierirla. Sappiamo che affronteremo la squadra più forte del campionato insieme alla Roma, ma ci proveremo. Dobbiamo cercare di difendere il più possibile lontano dalla nostra area di rigore, anche perché se penseremo soltanto a difenferci prima o poi subiremmo gol". L'ex allenatore del Torino sa bene che per fare risultato contro la capolista servirà "la gara perfetta. E a volte può anche non bastare in partite come questa". Magari un calo di concentrazione dei bianconeri, che la prossima settimana saranno impegnati in Champions... "Non penso proprio, le grandi squadre sono abituate a pensare un match alla volta".


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Serie A Palermo, Iachini: «Fui vicino ad allenare il Napoli»

PALERMO - Il Palermo ha dimostrato grande salute nelle gare contro Inter e Napoli. Ai microfoni di Crc Iachini è tornato sul turno infrasettimanale: «Giocare contro i partenopei non è facile per nessuno e quando poi prepari la partita ti accorgi di quanto siano imprevedibili soprattutto in attacco. Aver subito due gol nei primi minuti ci ha complicato un po' le cose ma la squadra non mai rinunciato ad attaccare. Il Napoli sta ancora psicologicamente pagando la partita contro il Bilbao ma si riprenderanno. Belotti? E' giovane, ha appena compiuto 20 anni ed abbiamo lavorato molto sul suo processo di crescita. Il Palermo si è ritagliato un nuovo progetto, quello della valorizzazione dei giovani senza però tralasciare il gioco della squadra. Meglio Inter o Napoli? Sono entrambe figlie del proprio allenatore per cui Mazzarri è attento a mantenere equilibrio e a non subire gol, mentre Benitez per cultura e idea di calcio è un allenatore che vuole sempre che la sua squadra giochi per far gol e per lo spettacolo. Io qualche anno fa sono stato vicino al Napoli, abbiamo parlato, ma poi non si è concretizzato».


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Liga, Ancelotti: «Non immagino il Real Madrid senza Ronaldo»

ROMA - «Non mi immagino un Real Madrid senza Cristiano. Sono discorsi senza senso. E' felice di essere qui e il madridismo è felicissimo di Cristiano». Carlo Ancelotti parla così delle voci - alimentate dall'ex presidente Calderon e dalla stampa inglese - che vorrebbero il fuoriclasse portoghese stufo del Real e pronto a tornare al Manchester United. «Ho giocato contro Ronaldo quando io ero al Milan e lui allo United, e pensare a come fermarlo non è facile - sottolinea il tecnico emiliano in conferenza stampa alla vigilia della sfida in casa del Villarreal -. Non ho dubbi che sia lui il migliore al mondo e marcarlo non è facile, ma abbiamo la fortuna di averlo nella nostra squadra con molto entusiasmo, carattere e personalità. Gioca da leader». Detto che il Villarral «è una squadra rapida, dinamica e con una buona organizzazione di gioco, da affrontare con aggressività e intensità», Ancelotti assicura che «Benzema è contento e ha molta qualità. Deve lavorare come ha sempre fatto e non deve avere alcuna pressione di segnare».
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Morata: «Stregato da Ibra e dallo Juventus Stadium»

Written By Unknown on Kamis, 25 September 2014 | 23.45

TORINO – Alvaro Morata non ha ancora segnato, ma ha già fatto breccia nei cuori dei tifosi bianconeri. L'attaccante spagnolo ha risposto alle domande pervenutegli su twitter tramite l'hashtag #askmorata e non sono mancate le sorprese. "Lo Juventus Stadium è uno stadio meraviglioso, molto moderno e con un ambiente caldissimo – risponde Alvaro a chi gli chiede le prime sensazioni da juventino -. La serie A è molto difficile e competitiva, ci sono tante squadre forti che possono lottare per lo scudetto. In Italia c'è grande attenzione per la condizione fisica e la tattica. In Spagna ci si concentra più sulla tecnica. Allegri è un ottimo tecnico, sempre vicino ai giocatori. I suoi allenamenti sono molto intensi. Il miglior giocatore di sempre della Juve? Per quelli che ho visto giocare, direi Ibrahimovic. La sua tecnica e la sua potenzia sono impressionanti". A chi gli chiede della sua forma fisica dopo l'infortunio, Morata risponde: "Non sono al 100%, ma spero di arrivarci presto, diciamo che per ora sono all'80%".

L'ALVARO PRIVATO – "Ascolto principalmente musica spagnola: mi piacciono i Canto del Loco, El Pescao, Nicolas Mayorca e Huecco. Se non fossi diventato un calciatore? Avrei praticato un altro sport, magari il tennis". In tanti dicono somigli a Morientes: "Me l'hanno detto in molti e penso sia un grande onore, perché è stato un grandissimo campione. Il mio idolo resta comunque Raul". Infine, una "rivelazione" culinaria: "Piatto italiano preferito? Pasta e pizza, ma qui ho provato anche gli agnolotti e mi sono piaciuti tantissimo".


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Serie A Juve, per Pirlo scampoli di allenamento in gruppo

TORINO - Juve in campo nella mattina di oggi, subito dopo la gara con il Cesena. Si iniziano i preparativi per la gara di sabato sera che vedrà i bianconeri contrapposti all'Atalanta. Chi è stato impegnato contro il Cesena è rimasto in palestra per un allenamento mirato di carattere defaticante, mentre il resto del gruppo è sceso in campo. Per questo secondo troncone di giocatori, il programma ha previsto un lungo riscaldamento tecnico a base di scambi in velocità, controllo e conduzione palla. La fase successiva è stata dedicata alla tattica, agli schemi e ai movimenti offensivi, mentre la partitella a campo ridotto ha chiuso la seduta. Pirlo ha svolto parte del lavoro odierno assieme al resto del gruppo.


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Serie A Roma, Astori: «Garcia il top. Insieme ci divertiremo»

ROMA - "È prematuro parlare di bagarre scudetto, ovvio che noi e la Juventus siamo partiti subito molto forte. Altre squadre invece sono ancora in fase di collaudo, come Inter, Milan e lo stesso Napoli, ma non sarà un campionato a due". Questa l'opinione del difensore della Roma, Davide Astori, all'indomani del successo dei giallorossi a Parma che ha permesso di alla squadra di Garcia di restare in vetta alla classifica assieme alla Juventus.

LA SORPRESA - Il centrale giallorosso, assente al Tardini a causa di un infortunio (tornerà dopo la sosta di campionato), ammette di essere rimasto "molto sorpreso" dalla capacità della Roma di non accusare passaggi a vuoti nonostante la numerose defezioni in rosa. "Lo dimostrano i numeri: chiunque giochi, col turnover o senza, con la formazione titolare o no, ha sempre fatto bene - sottolinea l'ex Cagliari a margine di un evento organizzato per pubblicizzare la terza maglia -. La squadra ha dimostrato di avere un meccanismo ben collaudato. E questo ha permesso l'inserimento dei nuovi come me o come altri giocatori, e portato a questi risultati importanti. Garcia? Ha dimostrato di essere un grande allenatore, tutta la squadra lo segue e lui utilizza tutti i giocatori. Potremo toglierci tante soddisfazioni assieme".

L'INFORTUNIO - Prima però dovrà pensare a recuperare dalla distorsione del ginocchio destro con lesione di primo grado al legamento collaterale mediale. "Sto meglio, stiamo cercando di rubare anche solo qualche giorno sulle tempistiche previste perché ho voglia di giocare" confessa Astori, che durante la sosta non potrà essere convocato da Conte in Nazionale. E sul nuovo ct azzurro il giudizio è più che positivo: "Il suo è stato un impatto fortissimo, noi giocatori siamo stati bravi a seguire la sua voglia di fare e le sue direttive al 100%. Anche in sole due partite è diventata veramente una Nazionale competitiva. Un'Italia che farà divertire l'Italia, come tutti si aspettavano. E da romanista dico: meglio Conte in Nazionale che alla Juventus".


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Chiellini: Juve, che inizio dopo estate movimentata

TORINO - L'avvio travolgente di stagione della Juventus "è un segnale importante dopo l'estate movimentata. Stanno giocando un po' tutti, si è vista ancor di più l'importanza della rosa". Così Giorgio Chiellini nel 'filo diretto' a Jtv. "Ieri sera (contro il Cesena, ndr) qualche giocatore importante si è riposato e Arturo è tornato in campo. Ci sono stati tanti buoni segnali".
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Serie A Verona Toni: «Totti? Non molla mai, esempio in campo»

VERONA -«Con la Roma ho trascorso sei bellissimi mesi, peccato solo per il finale ». L'attaccante del Verona, Luca Toni, parla a Roma Radio della prossima partita degli scaligeri, che affronteranno i giallorossi, tornando con la mente alla sua avventura romana e parlando a tutto tondo del campionato:  «Totti? Ha più esperienza di me. Ognuno ha la propria passione per il calcio e lui, come me non molla e cerca di essere di esempio positivo per i propri compagni. Andando oltre i soldi: ama l'adrenalina della domenica e del gol. Queste cose ci mancheranno quando smetteremo. Verona? Tornare a segnare mi ha fatto pensare che ce la facevo ancora. Già a Firenze lo avevo fatto: Verona era importante, ero vicino casa e c'è un pubblico caldo. E ho trovato un allenatore che ha saputo come gestirmi, mettendomi nelle condizioni di realizzare molte reti. Belotti? Si dovrebbe tornare a puntare sugli italiani: è un bene individuare giovani forti come Belotti o Destro. La Nazionale, che da un po' non decolla, ha bisogno di giovani validi. Mandorlini? Forse ha sbagliato per genuinità. Anche lui sa di aver fatto qualche goloardata e qualcosa di sbagliato. Ora si concentra sul campo: prepara molto bene le partite e inoltre sa far crescere i giovani. Iturbe? Veramente forte, può diventare un fuoriclasse. Gliel'ho detto lo scorso anno: dipende da lui. Ora è in una squadra importante e può vincere in unq piazza importante. Fermare la Juve? Ci proveremo con la Roma e ci proveremo anche coi bianconeri. Per noi fare punti con le grandi vale di più perché sono inattesi. Lo scorso anno non siamo riusciti a fermare la Roma, la Juve sì».


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Conte: «Un'altra coppa ci starebbe in bacheca»

VICENZA - "In questa mostra bellissima ci starebbe bene esposta qualche altra coppa, magari quella dell'Europeo". È una "mezza promessa" quella fatta oggi a Vicenza da Antonio Conte, tecnico della nazionale italiana, in visita alla rassegna "Eroi del calcio - Storie di calciatori", organizzata dall'Aic e ospitata nella Basilica Palladiana. "Abbiamo appena iniziato a lavorare - le parole del ct azzurro, che non ha voluto affrontare i temi del campionato e della lotta scudetto - c'è tanto lavoro da fare nei prossimi mesi. In queste prime settimane abbiamo cercato di portare un'idea di calcio diversa e di avvicinare la nazionale ad una squadra di club. Secondo me è questo l'imput che dobbiamo avere per cercare di colmare il gap che ci separa da nazionali come Spagna, Germania, Olanda e Belgio".

LA CARICA - "Con l'Italia vogliamo fare le cose per bene - ha poi detto Conte, rispondendo ad un ragazzino della scuola calcio del Vicenza - puntando ad un obiettivo per volta: quindi il primo è quello di passare il turno di qualificazione per poi disputare fra un anno e mezzo la fase finale. Un altro obiettivo è riportare la passione di tutti i tifosi, usciti delusi dai mondiali". Conte ha parlato di due giocatori emergenti, Zaza e Immobile. "Sono due giovani che hanno voglia, entusiasmo e che hanno fatto bene il mese scorso. Possono ancora fare meglio in futuro, sono contento di loro e mi augurano che possano ancora migliorare - ha auspicato l'allenatore - In Italia l'amore per il calcio è sempre tanto, ma la violenza allontana la passione e l'entusiasmo dagli stadi. E invece noi dovremmo far avvicinare le famiglie e ad invogliarle a venire a godersi la partita".


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Serie A Milan, Berlusconi: Inzaghi vince se segue i miei consigli

giovedì 25 settembre 2014

Il presidente del Milan come raccontano alcuni presenti, avrebbe fatto una battuta, sottolineando che per vincere lo scudetto il tecnico dovrebbe tener conto dei suoi suggerimenti tattici

TORINO - Il Milan potrà vincere se Inzaghi ascolterà i miei consigli: questo il senso di una battuta di Silvio Berlusconi alla cena azzurra di fund raising a 'Casina di Macchia Madama'. Il presidente rossonero, come raccontano alcuni presenti, avrebbe fatto una battuta sul suo Milan, sottolineando che per vincere lo scudetto la squadra di Inzaghi dovrebbe tener conto dei suoi suggerimenti tattici.

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«Cellino ora rischia di perdere il Leeds»

Written By Unknown on Rabu, 24 September 2014 | 23.45

LONDRA - Massimo Cellino rischia di perdere il Leeds dopo la condanna per evasione fiscale emessa, per ora in primo grado, da un tribunale italiano. Per controllare un club inglese - ricorda oggi il Guardian, che dedica un lungo articolo alla vicenda, - qualsiasi acquirente privato deve superare una sorta di esame di idoneità per garantire che il soggetto in esame non abbia conti in sospeso con la giustizia né precedenti penali.

Già per finalizzare l'acquisto del club inglese, lo scorso aprile, Cellino era stato sottoposto a lunghi e accurati controlli, poi superati. Ma ora che un giudice lo ha accusato di aver ideato un "sistema machiavellico" per evadere le tasse su uno yacht acquistato nel 2012, la Football League potrebbe ritirargli la fiducia, fino a costringerlo a cedere il Leeds.


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Serie A Milan, Van Ginkel fuori un mese

MILANO - Il Milan ha reso noto che «nel corso della partita a Empoli, Marco Van Ginkel ha riportato un trauma distorsivo alla caviglia destra con interessamento legamentoso. La prognosi verrà definita in base all'evoluzione clinica». Il centrocampista olandese, che proprio ieri ha debuttato con la maglia rossonera, è stato costretto ad abbandonare il campo al 30' del primo tempo della gara di Empoli. Al suo posto è entrato Bonaventura.
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Formula 1, 'Marca' : «Alonso può lasciare la Ferrari quando vuole»

ROMA - "Alonso può lasciare la Ferrari quando vuole": lo scrive Marca sull'edizione online aggiungendo che il pilota asturiano è libero di accasarsi altrove (Mercedes, McLaren?) "senza pagare alcuna penale".

MALCONTENTO - Il quotidiano spagnolo analizza la situazione contrattuale della prima guida di Maranello (in scadenza nel 2016), ventilando un 'addio' ormai prossimo, e soprattutto consensuale. In casa Ferrari, scrive Marca, sta crescendo il malcontento di chi intende 'sbarazzarsi' di Alonso: "Da una parte, in Italia continuano a filtrare indiscrezioni, all'interno della Ferrari, che stanno innervosendo molto Alonso. Dall'altra, c'è chi vuole liberarsi dell'asturiano perché ogni fine settimana denuncia l'attuale incompetenza della casa di Maranello a mettergli a disposizione una macchina competitiva. Mentre alla Ferrari vogliono tre anni di tranquillità. Assurdo". Questo per tacere, prosegue il quotidiano, "le richieste inaccettabili poste da Alonso per prolungare il contratto", attribuendo, di fatto, al pilota la responsabilità della 'rottura'.

LA CLAUSOLA - Da qui la possibilità, "di poterlo lasciare andare nel 2015 se tutto rimane così": "Fernando può andarsene quando vuole, senza incappare in una penale insostenibile. Deve solo dirlo, anche se finora non lo ha fatto, ma anche la Ferrari può congedare in anticipo il pilota con una 'liquidazione". Detto questo, Alonso continua a piacere alla Fiat e a Marchionne, conclude 'Marca', ma ciò non ha impedito ai manager di Maranello di cominciare a parlare con Vettel e Ricciardo nel caso di addio anticipato dello spagnolo, per il quale - secondo i rumor del paddock - sarebbe pronto un contratto principesco dalla McLaren (100 milioni per tre anni)


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Del Piero: «India, esperienza straordinaria»

mercoledì 24 settembre 2014

L'ex attaccante della Juve giocherà con i Delhy Dynamos

ROMA - "Sono qui soltanto da pochi giorni, ma penso che l'India sia davvero un paese incredibile" . Sono le parole dell'ex capitano juventino Alex Del Piero in un breve incontro con l'ANSA nel suo albergo alla periferia di New Delhi. Con indosso la tuta della Delhi Dynamos, la squadra dove giocherà a partire da ottobre, il calciatore sta per uscire per l'allenamento quotidiano che si svolge tutti i giorni dalle 4 del pomeriggio fino alle otto di sera. "Sono appena arrivato da Mumbai - aggiunge - dove ho girato un spot pubblicitario per l'Indian Super League e così ho avuto l'occasione di vedere anche quella metropoli". Del Piero è stato scelto come "ambasciatore" del torneo che durerà tre mesi e che si propone di diffondere lo sport del calcio al grande pubblico indiano. La sua agenda nelle prossime settimane è quindi fitta di impegni, oltre quelli dell'allenamento quotidiano su un campo della Delhi University, nel nord della metropoli. La squadra, allenata dall'olandese Harm van Veldhoven, alloggia nel residence a cinque stelle FraserSuite (una catena immobiliare di Singapore) nei pressi di Noida, polo del terziario di New Delhi. Il complesso, dotato di piscina, palestre e centro benessere, è stato aperto tre anni fa e vanta come clientela diversi manager e uomini d'affari.

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Essien: «Milan tra le prime tre in classifica»

mercoledì 24 settembre 2014

Il centrocampista ghanese, assente nelle ultime due partite, ci crede: «Questa squadra può arrivare in Champions League»

ROMA - "Il mio obiettivo sarà far entrare il Milan nelle prime tre: spingeremo fino alla fine per raggiungerlo". Il centrocampista rossonero Michael Essien è fiducioso sul resto della stagione, minimizza pertanto il peso del ko contro la Juventus e del pareggio di Empoli. "Penso che per ora non sia andata così male: abbiamo perso una sola partita su quattro, stiamo facendo bene e dobbiamo solo continuare a lavorare duro, vincendo il maggior numero di partite possibile - ha detto, a Milan Channel, il ghanese, che ha saltato le ultime due sfide per un problema al piede sinistro -. Il Milan è un grande club, siamo sicuri che può tornare dove merita. Dobbiamo continuare per essere al top". Essien ha applaudito Torres ("è un grande professionista, farà bene come avete potuto vedere già ieri") e ha promesso di "fare del mio meglio per la squadra". "Ora sto bene, ma ho avuto un infortunio strano: mi sono svegliato venerdì mattina e non stavo bene non abbiamo capito bene il motivo ma era un'infiammazione - ha raccontato -. Fortunatamente tornerò a disposizione domani e dovrei essere pronto per questo fine settimana".

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Serie A, Pioli: «Siamo la Lazio. Lavoriamo per vincere»

mercoledì 24 settembre 2014

Il tecnico biancoceleste: «Dalla sfida con l'Udinese dovremo avere una cattiveria e una determinazione superiore per fare bene. Siamo la Lazio, vogliamo provare a vincere ogni partita. L'Udinese è una squadra solida e compatta. Ma noi ci siamo preparati bene»

ROMA - Pioli vuole ripartire subito dopo la sconfitta che sa di beffa in casa del Genoa. Domani affronterà l'Udinese all'Olimpico nel posticipo della quarta giornata: "La squadra sta lavorando bene - dice il tecnico della Lazio - e in questo momento dobbiamo tirare fuori ancora di più il carattere". Nessun campanello di allarme comunque: "Sono dispiaciuto, ma non preoccupato. La strada intrapresa è quella giusta. Alleno dei ragazzi stupendi che lavorano seriamente. Da domani dovremo avere una cattiveria e una determinazione superiore per fare bene. Siamo la Lazio, vogliamo provare a vincere ogni partita. L'Udinese è una squadra solida e compatta. Ma noi ci siamo preparati bene". Insomma, mai più passi falsi come quello di Marassi: "Noi lavoriamo per la vittoria, non per ricevere complimenti. Domani vogliamo fare punti e per crescere. Dobbiamo essere bravi a diventare una squadra più concreta".

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Pioli: "Nonostante gli infortuni, siamo ancora da Europa"

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Pioli: "Sono certo che abbiamo intrapreso la strada giusta"

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Pioli: "In questo momento dobbiamo tirar fuori ancora più carattere"

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Champions, Mandzukic alla Juve: «Sono pronto»

mercoledì 24 settembre 2014

L'attaccante dell'Atletico Madrid in posa con la maschera protettiva per il setto nasale

ROMA - Contro la Juve con Mario Mandzukic. L'Atletico Madrid in Champions potrà infatti contare sull'attaccante croato, fresco di operazione al setto nasale dopo l'infortunio patito proprio nella prima giornata del raggruppamento europeo. «Sono pronto», il commento alla foto postata dal giocatore su twitter che lo ritrae con l'ormai consueta maschera protettiva che si usa per tornare comunque in campo nonostante l'intervento. Mandzukic, che domenica o lunedì tornerà ad allenarsi, salterà le gare con Almeria e Celta Vigo ma tornerà disponibile per l'attacco dei Colchoneros proprio per la grande sfida con i bianconeri.

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Serie A, Mihajlovic: «La Samp è più forte del Chievo»

Written By Unknown on Selasa, 23 September 2014 | 23.45

GENOVA - Restare imbattuti e andare oltre per conquistare i tre punti contro il Chievo. Così Mihajlovic in conferenza stampa: "Ogni partita in A è difficile, e questa non fa eccezione. Loro hanno un ottimo attaccante, ma noi siamo più forti e giochiamo in casa. Per questo mi aspetto una grande prestazione. Dovremo essere bravi e pazientare l'occasione giusta per colpire: loro saranno chiusi e giocheranno in contropiede". Resta un velo di mistero sull'undici di partenza della Samp: "L'ora di Bergessio? Potrebbe essere, oppure no. E' il momento di tutti e di nessuno".  


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La rabbia degli Esposito: «Chi protegge De Santis?»

NAPOLI - Fare chiarezza sulla figura di Daniele De Santis e sulle protezioni e le coperture di cui godrebbe e spingere la stampa nazionale ad approfondire tutti i lati oscuri che ancora rimangono su quanto accaduto prima della finale di Coppa Italia Napoli-Fiorentina, nei dintorni dello Stadio Olimpico. Lo chiede la famiglia di Ciro Esposito, il ragazzo colpito da un proiettile e morto in ospedale a Roma, dopo quasi due mesi di agonia che oggi in una conferenza stampa, alla quale hanno partecipato la mamma di Ciro, Antonella Leardi, il padre Giovanni, lo zio Enzo ed il legale della famiglia, l'avv. Angelo Pisani hanno anche presentato il testo di un appello, sottoscritto da alcune decine di rappresentanti del mondo della società civile, dello spettacolo, dello sport e della politica nel quale, oltre a 'verità e giustizia per Ciro Esposito' si chiede che finiscano le 'false rappresentazioni di Napoli'.

Al centro dell'attenzione dei familiari del ragazzo morto c'è soprattutto la posizione di Daniele De Santis 'quello che si deve ancora oggi definire il presunto assassino di mio nipote' - ha detto Enzo Esposito. "Riteniamo - ha aggiunto - che stia ripartendo la macchina del fango ed è per questo che dobbiamo riprendere la battaglia per Ciro e per il rispetto della nostra città. Ogni volta che c'è un passo avanti nelle indagini riparte la cortina fumogena. Rimane il buco nero di De Santis. È stato ricoverato in tre ospedali e non sono mai state trovate ferite da coltello". "Le domande che ci poniamo - ha detto ancora Enzo Esposito - sono tante: perché è stato espulso dagli ultrà della curva della Roma? Chi stava con lui quando è stato ferito Ciro?". Ma gli interrogativi si riferiscono anche ad altri aspetti della vicenda. "Come mai - si è domandato Enzo Esposito - i dirigenti della passata gestione del Coni non si sono mai posti il problema di sapere che cosa avveniva e come era utilizzata una struttura di loro proprietà? Come mai a Brescia De Santis viene visto accoltellare un funzionario di polizia ed alla fine viene assolto?". "Ecco perché noi riteniamo - spiega lo zio di Ciro - che De Santis sia protetto da servizi deviati collusi con la destra eversiva. Sapete perché è soprannominato Gastone? Perché esce indenne da tutti i processi...".

Esposito, poi, chiede alla 'stampa nazionale' di approfondire questi temi e di chiedersi, ad esempio, "se e quali rapporti esistano tra De Santis e l'ex sindaco Alemanno o da chi venisse regolarmente frequentata la discoteca in cui lavorava l'ultrà". "Ciro era lucido - ha detto Antonella Leardi, la mamma del ragazzo morto - e mi ha raccontato tutto quello che è accaduto. Quando sento tirar fuori notizie come quella dei tagli sul corpo di De Santis mi sento ferita come donna, come mamma e come cittadina. Noi comunque ci fidiamo della giustizia e siamo sicuri che alla fine la verità verrà a galla". "Io mi domando - ha detto il padre di Ciro, Giovanni Esposito - come mai hanno ucciso mio figlio a Roma ed hanno chiuso lo stadio di Napoli, mentre quando a Roma hanno accoltellato due tifosi russi non è successo niente".

MAMMA CIRO: INGIUSTO ARRESTARE GENNY - "Non ho definito Genny De Tommaso un eroe. Ho solo detto che se è stato arrestato perché aveva fatto invasione di campo non è giusto. Lo hanno chiamato per parlare con Hamsik e lui si è prestato, mettendosi a cavalcioni sul divisorio. Lo hanno fatto anche i capi tifosi della Fiorentina nell'altra curva". Antonella Leardi, la mamma di Ciro Esposito chiarisce il suo giudizio sull'arresto del capo tifoso del Napoli dopo le valutazioni fatte ieri. "Il premio di cui ho parlato e che gli dovrebbero dare? Ci pensate - aggiunge - che cosa sarebbe successo se quella partita non si fosse disputata? Mio figlio è morto ed io in suo nome chiedo che negli stadi non ci siano più discriminazioni ed insulti. Tutte le tifoserie dovrebbero essere gemellate. Da mamma di un tifoso sano vorrei che tutti quelli che vanno negli stadi possano essere sani. E per questo mi batterò". "Indossare la maglietta con la scritta 'Speziale Libero' - dice lo zio di Ciro, Enzo Esposito - è stato un gravissimo errore perchè quella maglietta inneggiava alla morte di Raciti. Sarebbe stato meglio scrivere: 'Chiediamo la revisione del processo per Speziale,' perché in quel processo ci sono elementi ambigui come ad esempio i due evidenziati sul sito dell' Associazione Enzo Tortora, in cui è riportata la testimonianza di un collega di Raciti ed un rapporto del Ris secondo il quale il lancio del lavandino effettuato da Speziale è incompatibile con la morte dell'ispettore". "Lo stesso rigore - conclude - va applicato anche ai tifosi della Curva della Roma nella quale sono comparsi due striscioni inneggianti alla morte di Ciro".


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Serie A Sassuolo, Di Francesco: «Gomez fuori? C'è Cuadrado...»

SASSUOLO - «La Fiorentina ha tanta qualità. Gomez e Rossi out? Hanno Cuadrado, un giocatore di qualità e fantastico nell'uno contro uno». Lo dice Eusebio Di Francesco, tecnico del Sassuolo, chiamato all'esame viola senza Berardi, ancora squalificato. «Dai miei ragazzi cerco altre risposte. Certo, senza Berardi perdiamo qualcosa sulle corsie alte, ma il mio gruppo è pronto e io sono tranquillo. Turn over? Qualcosa cambieremo, come spesso accade, anche per essere più incisivi negli ultimi venti metri». 


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Calciomercato Juve, perdita a 6,7 milioni. Ma il trend torna positivo

TORINO - La Juve ha chiuso il bilancio 2013/2014 con una perdita di 6,7 milioni, confermando il trend di netto miglioramento, rispetto ai 15,9 milioni in rosso dell'esercizio precedente. Tornano positivi il risultato operativo, +8,9 milioni, ed il risultato ante imposte (+0,1). Il progetto di bilancio è stato approvato oggi dal cda che ha convocato l'assemblea degli azionisti il 24 ottobre, allo 'Juventus Stadium'.

IL BILANCIO - A determinare la variazione positiva, rispetto al bilancio chiuso al 30 giugno 2013, è stato l'incremento dei ricavi per 32 milioni di euro (+11,3%). Il risultato operativo è passato da una perdita di 3,8 milioni ad un segno positivo di 8,9 milioni; sul risultato ante imposte (+0,1%) pesa - è stato sottolineato nel corso del cda - il "pesante effetto negativo dell'Irap": 7,2 milioni nell'ultimo esercizio. "Un prelievo fiscale che penalizza fortemente le imprese con alti costi di gestione del personale, non correlato all'effettivo andamento economico complessivo delle imprese". L'indebitamento finanziario netto ammonta a 206 milioni, rispetto ai 160,3 dell'esercizio precedente. Un incremento che si spiega con gli esborsi per le campagne trasferimenti (-46,1 milioni netti) e con gli anticipi versati alla Città di Torino ed ai vari fornitori per la realizzazione della 'cittadella bianconera' nell'area della Continassa. Per l'esercizio in corso, la previsione attuale è di un bilancio ancora in perdita: l'obiettivo della società bianconera è di "consolidare il miglioramento dei risultati economici evidenziato nel corso degli ultimi tre esercizi". Ad influenzare i conti, tuttavia, saranno specialmente i risultati nella Champions League.


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Basile: «Cacciai il Papa dagli spogliatoi...»

martedì 23 settembre 2014

L'ex ct dell'Argentina racconta un aneddoto: «Allenavo il San Lorenzo e c'era un prete che veniva sempre a dare la benedizione alla squadra»

ROMA - L'ex ct dell'Argentina Alfio 'Coco' Basile è una miniera di aneddoti e ne ha raccontato uno particolarmente gustoso intervenendo nel programma 'Linea de Tiempo' della tv pubblica del suo Paese. Quando allenava il San Lorenzo de Almagro, nel 1998, cacciò dagli spogliatoi un sacerdote che era di solito recarsi dai giocatori prima delle partite, per benedirli. Quel prete è l'attuale Pontefice, Jorge Bergoglio, grande tifoso 'cuervo' e socio del club. "Stavamo per entrare in campo e vidi che che c'era un prete negli spogliatoi - ha raccontato Basile -. Dissi di cacciarlo perché non volevo che i miei venissero distratti, dovevano mantenere la giusta concentrazione. Poi chiesi chi fosse quel sacerdote, e il presidente Miele mi rispose che veniva sempre per salutare la squadra prima di ogni partita. Ma io non volevo nessuno negli spogliatoi, e chiesi di farlo uscire". Basile poi non aveva ricollegato quell'episodio al Papa ma, ha continuato il racconto il tecnico, un mese dopo che monsignor Bergoglio era diventato Papa Francesco, l'ex ct argentino ha incontrato Fernando Miele. "L'ho trovato in un ristorante - ha rivelato Basile - e lui mi ha subito chiesto 'hai visto chi è il Papa?'. Io gli ho risposto di sì, e che tutto il mondo sapeva che era argentino. E lui ha replicato. 'No, è Bergoglio, lo stesso sacerdote che facesti cacciare dallo spogliatoio".".Non ne avevo idea, devo andare a Roma per raccontarglielo", ha concluso scherzando il Coco.

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Blanc: «Rabiot-Roma? Lo saprete presto»

ROMA - "Adrien, su sua richiesta, ha giocato nel CFA (il Championnat de France amateur, simile ad un campionato riserve). E' stata una cosa buona per lui. Ha bisogno di giocare perché è stato a lungo infortunato". Il tecnico del Paris Saint Germain, Laurent Blanc, torna a parlare di Adrien Rabiot, il giovane talento del club parigino inseguito quest'estate dalla Roma.

FUTURO RABIOT - Il giocatore, alla fine del mercato estivo, è rimasto al Psg, ma non è escluso che a gennaio possa riaprirsi la trattativa con i giallorossi. Blanc assicura che il futuro di Rabiot sarà, comunque, chiarito al più presto: "La situazione sarà resa chiara dal club. La società ha una sua posizione riguardo ad Adrien Rabiot, e la comunicherà quanto prima".

CASO MENEZ - Blanc commenta poi le dichiarazioni di Jeremy Menez, ora al Milan, che ha parlato di "concorrenza non equa" al Psg. "E' molto facile parlare ai giornali -afferma l'allenatore transalpino- Jeremy, dovrebbe concentrarsi sulla sua nuova avventura al Milan invece di pensare al suo ex club. Perché è molto facile così, ma lui faccia quello che vuole. Per quel che mi riguarda non dirò più nulla sull'argomento".


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Champions, Roma-Cska: Uefa apre un'inchiesta

GINEVRA (SVIZZERA) - Come era atteso, l'Uefa ha annunciato questo pomeriggio di aver aperto una procedura disciplinare sugli incidenti avvenuti durante l'incontro Roma-Cska Mosca, gara di Champions League del 17 settembre scorso. La commissione disciplinare esaminerà il caso nella sua riunione del 3 ottobre. La Roma è indagata per lancio di proiettili e materiale pirotecnico, nonché organizzazione insufficiente. Il Cska dovrà rispondere del comportamento razzista dei propri tifosi, di disordini provocati nello stadio, nonché di lancio di proiettili e materiale pirotecnico.
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Calciomercato Lazio, Pioli: «Basta rimpianti». Onazi intanto ha rinnovato

Written By Unknown on Senin, 22 September 2014 | 23.45

ROMA - "La prestazione c'è, l'approccio è quello giusto, dobbiamo crescere e vorrei smettere di avere rimpianti il lunedì mattina. Questa è la crescita più importante alla quale dobbiamo arrivare". Il giorno dopo il ko con il Genoa, in casa Lazio c'è ancora il rammarico per il modo in cui è maturata la sconfitta. "Non si può negare che abbiamo dominato - dice il tecnico Stefano Pioli a Lazio Style Radio -, che siamo stati padroni del campo ma alla fine siamo tornati a casa senza un risultato positivo. Vedo una Lazio propositiva e mi aspetto una squadra affamata di vittorie. Adesso dobbiamo stringerci ancor di più".

LA BEFFA GENTILETTI - Oltre alla sconfitta c'è stata anche la beffa di perdere Gentiletti per la lesione completa del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro (starà fuori sei mesi). "È la testimonianza che è stata una giornataccia - rileva l'emiliano -. Il suo infortunio e quelli di Basta e Biglia ci hanno precluso dei cambi che sarebbero stati decisivi. Loro con i cambi hanno messo brillantezza ed energia cosa che noi non siamo riusciti a fare. Abbiamo perso un giocatore che si stava inserendo benissimo nei nostri meccanismi, ma è un ragazzo solido e forte e tornerà più forte di prima. Ho a disposizione un organico importante e questa è un'occasione per dimostrare che la Lazio è pronta a sopperire a questi problemi". Magari già con l'Udinese. "Giovedì sarà importante avere i nostri tifosi - sottolinea Pioli -. Ma senza nulla togliere alla nostra tifoseria, credo che molto dipenda dalla prestazione della squadra. Viaggiamo tutti verso gli stessi obiettivi, adesso ci sono dei segnali positivi, e i tifosi sono fondamentali".

ONAZI RINNOVA - Nel frattempo Eddy Onazi ha rinnovato fino al 2018 (con adeguamento di contratto a 700mila euro all'anno e clausola rescissoria). Lo ha reso noto su Twitter lo stesso centrocampista nigeriano: "Ringrazio Dio, la mia famiglia, la mia squadra e i miei tifosi, ho firmato il prolungamento del contratto. Forza Lazio!".


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Serie A Milan, Inzaghi: Frasi Berlusconi non si commentano mai

MILANO - Pippo Inzaghi vuole mettersi la sconfitta con la Juve alle spalle, anche se a ripensarci a mente fredda i rimpianti aumentano, soprattutto per quell'episodio dubbio su Menez a cinque minuti dalla fine: "Se ci fosse stato dato il rigore a cinque minuti dalla fine - dice il tecnico del Milan - magari la partita sarebbe finita 1-1 e ora staremmo parlando di una squadra che lotta per lo scudetto. Io penso che siamo una grande squadra, ora pensiamo all'Empoli". Nessuna voglia di fare polemica comunque, Inzaghi riconosce la superiorità della Juve: "Stiamo parlando di una corazzata che lotta per vincere la Champions, non possiamo pensare di essere al loro livello". «BERLUSCONI, NESSUN COMMENTO» - "Non si commentano mai le sue parole. Avrei voluto regalargli una vittoria. Abbiamo fatto una grande partita, di spirito e sacrificio": così l'allenatore del Milan Pippo Inzaghi risponde - in conferenza stampa alla vigilia della sfida a Empoli - ad alcune domande sul commento di Berlusconi ("Andare più spesso a Milanello? Ma se non fanno ciò che dico...") all'indomani della sconfitta con la Juventus. "La Juve - aggiunge Inzaghi - è una corazzata che vuole vincere la Champions. Tutti noi volevamo stare 90 minuti nell'area della Juve, ma questo dipende dalla storia dell'avversario. Loro hanno tirato 5 volte in porta, noi 3. C'è stato un miglior possesso. Hanno vinto a 20 minuti dalla fine. Poi se ci davano il rigore la storia è un'altra. Ora diventa fondamentale la gara di domani. Ho una buona rosa, ora i nostri pensieri vanno all'Empoli". LA CHIAMATA DI BERLUSCONI - "Il Presidente mi ha chiamato un'ora fa. Mi ha confermato che è contento dello spirito e ci ha fatto l'imbocca al lupo per domani perché sa che è una partita importante": Pippo Inzaghi - nella conferenza stampa alla vigilia della partita di Empoli - sottolinea l'ottimo rapporto con Silvio Berlusconi. L'allenatore del Milan annuncia che il presidente potrebbe tornare venerdì a Milanello. INZAGHI SULLA CHAMPIONS - " La finale di Champions 2016 a San Siro è una grande soddisfazione per Milano e per noi. Speriamo sia di buon auspicio per il Milan. Noi in Champions a fine stagione? Ce la metteremo tutta non dobbiamo perdere le nostre certezze e dare continuità di risultati": questo l'auspicio di mister Inzaghi verso gli obiettivi annuali raccontati nella conferenza stampa della vigilia di Empoli-Milan.

OCCHIO ALL'EMPOLI - "L'Empoli ha fatto tre ottime partire. Sarà difficile, a Udine hanno meritato di andare in vantaggio e con la Roma non meritavano di perdere. Corrono molto, sono ben organizzati ed è una gara insidiosa. Noi siamo in un momento positivo e dobbiamo fare la nostra partita. Ho una buona rosa e posso far riposare chi è stanco". Inzaghi è pronto a voltar pagina dopo il ko con la Juventus di sabato sera a San Siro che ha frenato la cavalcata rossonera. A Empoli domani sera (ore 20,45), per la quarta giornata di campionato, il Milan dovrà subito rialzare la testa.
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Fifa, Zwanziger: «Qatar perderà Mondiali 2022»

lunedì 22 settembre 2014

L'ex presidente della federazione calcio tedesca cita le condizioni climatiche locali come ostacolo: «I medici non vorranno prendersi le responsabilità di far giocare le partite a certe temperature»

BERLINO - "Personalmente credo che alla fine i mondiali 2022 non si terranno in Qatar". Lo ha detto Theo Zwanziger, membro del comitato esecutivo della Fifa, alla tedesca "Sport Bild Plus". L'ex presidente della federazione calcio tedesca cita le condizioni climatiche locali come ostacolo: "I medici dicono, e questo io ho lasciato fissare nel protocollo, che loro non possono prendere la responsabilità che si tengano dei mondiali di calcio in estate e in quelle condizioni climatiche"

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Uganda: segna Lampard, muore un tifoso del Chelsea

lunedì 22 settembre 2014

Un 24enne calciatore professionista africano colpito da un infarto dopo il gol del suo ex idolo

ROMA - Era un tifoso accanito del Chelsea e quando ha visto che a siglare la rete che ha consentito al Manchester City di agguantare il pareggio era stato proprio Frank Lampard, ex dei blues, il suo cuore non ce l'ha fatta. È morto così Fahad Musana, 24 anni, calciatore ugandese professionista (giocava nella massima serie del Paese africano). Quando ha visto il gol di quello che, nonostante il passaggio ai citizen, era rimasto un suo idolo, Musana ha perso i sensi, decedendo per infarto. Musana, difensore centrale, sabato scorso aveva giocato con la sua squadra, il Simba (vittoriosa per una rete a zero sull'Entebbe)), senza mostrare alcun problema fisico. Tanto che ieri mattina aveva eseguito, con i compagni, il consueto allenamento di scarico. Secondo quanto riferisce il sito Afrik.Foot, il suo compagno di squadra, Gerald Bagoole, che ha assistito con lui all'incontro in televisione, lo ha visto esultare per il gol con il quale Andre Schürrle, al 71°, aveva portato in vantaggio la squadra allenata da Josè Mourinho. Ma, quando ha visto Lampard, per 13 anni bandiera dei blues, andare a segno contro quella che, sino a pochi mesi fa era stata la sua squadra, Musana si è accasciato non riprendendosi più.

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Il gol dell'ex Lampard ferma il Chelsea: 1-1 col City

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Calciomercato Roma, Pallotta: «Strootman non è sul mercato»

ROMA - "A causa dei continui rumors riportati dalla stampa inglese su Strootman e il ManUTD vorrei ribadire che Kevin non è sul mercato". Il presidente della Roma, James Pallotta, interviene con un comunicato ufficiale per ribadiere l'incedibilità di Kevin Strootman.

INCEDIBILE - Il centrocampista olandese, che sta recuperando dal lungo infortunio, è ripetutamente indicato come obiettivo di mercato in particolare del Manchester United da parte della stampa britannica. Pallotta ricorda però che "la Roma non ha mai preso in considerazione l'eventualità di mettere Strootman sul mercato" e che "la stampa inglese sta sprecando carta, perché Kevin rappresenta un elemento fondamentale per i nostri progetti a lungo termine".


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Tavecchio: «Lotito troppo potere? Non siamo a Calciopoli»

ROMA - "Sto aspettando con una certa curiosità la decisione che prenderà la Uefa, dopodiché farò la mia difesa con la massima forza. In ogni caso la mia posizione italiana non è minimamente intaccata e non prenderò alcuna decisione clamorosa di abbandonare, e di fare passi indietro nella Figc". Lo ha detto ai microfoni del Gr Parlamento il presidente della Figc Carlo Tavecchio. "Se domani mattina la Uefa dovesse sanzionarmi ne prenderei atto - dice ancora Tavecchio -, assolvendo l'eventuale sanzione. Ma non farei passi indietro o gesti clamorosi. Con tutto il rispetto, l'inchiesta dell'Uefa non mi tange". Tavecchio ha poi aggiunto: "Devo vedere fino a quando dovrò spiegare qualcosa agli italiani: avevo la pelle di coniglio, dopo tutti questi attacchi me l'hanno fatta diventare da elefante".

QUESTIONE LOTITO - Tavecchio ha parlato delle nuove critiche di Marotta al ruolo di Lotito. "Ma cosa significa accentrare troppo potere in una sola persona? La gestione non è di Lotito o di Tavecchio, ma collegiale. Lui incide secondo le sue competenze e prerogative. Le decisioni passano per il consiglio federale, c'è una gestione collegiale, le altre considerazioni sono di parte o interessate. E assicuro che negli spogliatoi ci sono soltanto Conte e Oriali - ha concluso Tavecchio -, io non sono mai entrato, e in campo non si è visto un dirigente federale: in passato c'erano parenti e amici, e perfino le famiglie. Ai tempi di Calciopoli si portarono tutto ciò che si potevano portare".


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Serie A Napoli, è bufera. Benitez sotto accusa

NAPOLI - Il Napoli nella bufera. Due sconfitte nelle prime tre partite di campionato, una squadra irriconoscibile rispetto alla scorsa stagione, una tifoseria furiosa con il presidente De Laurentiis per il deludente mercato e con Benitez per le scelte che non stanno pagando. Gli azzurri non partivano così male dalla stagione 2009-2010, cioè da cinque anni. Anche allora vinsero una gara (ma in casa) e ne persero due (in trasferta): L'allenatore era Donadoni, che poco più avanti venne esonerato. Un altro dato fa riflettere: Rafael e compagni hanno subito gol in tutte le partite ufficiali giocate in questa stagione (6), tre in serie A e tre nelle coppe europee. Numeri che fanno impallidire e che hanno alimentato le discussioni in città, sui forum e sui social network.

ACCUSE - Benitez, dopo il tonfo con l'Udinese, è prepotentemente salito sul banco degli imputati con la maggior parte dei tifosi che sui social network condanna le sue scelte. Nessuno ha gradito l'eccessivo turn over fatto a Udine, la decisione di mandare contemporaneamente in panchina Mertens, Hamsik e Callejon e l'opportunità di schierare due uomini apparsi ancora fuori contesto come Michu e David Lopez. C'è addirittura chi arriva a sostenere che Benitez abbia scelto un turnover così spinto contro l'Udinese per far vedere a De Laurentiis di che pasta siano fatti i sostituti dei titolari, vale a dire gli uomini che con le scarse risorse finanziarie impegnate dal presidente nel mercato è stato possibile ingaggiare. Quello che è sicuro che il Napoli è nel peggior momento della gestione Benitez: tocca ora proprio all'allenatore trovare la strada giusta per risolvere i problemi. Il più presto possibile, perché mercoledì sera arriva il Palermo di Iachini, avversario tutt'altro facile da affrontare in un momento così.

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Serie A Milan, Berlusconi deluso: «Non fanno quello che dico»

Written By Unknown on Minggu, 21 September 2014 | 23.45

MILANO - Silvio Berlusconi non l'ha presa bene: brucia la sconfitta del Milan contro la Juventus. Al presidente non è piaciuto l'atteggiamento rinunciatario dei rossoneri spesso in balia della squadra di Allegri e si è lasciato andare a un commento amaro alla richiesta di essere più presente a Milanello. "Sì, ma se poi non fanno quello che dico io...".
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«500 milioni al Real, il Bernabeu cambia nome»

domenica 21 settembre 2014

Lo rivela il quotidiano sportivo spagnolo 'Marca'. L'accordo con gli emiri di Abu Dhabi è, secondo la stessa fonte, imminente

ROMA - 500 milioni per 20 anni, ovvero 25 all'anno fino al 2034 o 2035, a seconda di quando partirà l'accordo. È questa la stratosferica cifra che percepirà il Real Madrid, secondo quanto scrive il quotidiano sportivo spagnolo 'Marca' sia sull'edizione in edicola che su quella online, per aggiungere il nome di uno sponsor, anteponendolo, a quello dello stadio Santiago Bernabeu. L'accordo con gli emiri di Abu Dhabi è, secondo la stessa fonte, imminente e manca solo di mettere a punto alcuni dettagli: poi ci sarà l'annuncio. A trattare con il club 10 volte campione d'Europa, da tempo alla ricerca di un finanziatore per i lavori di ammodernamento dell'impianto, è stato il fondo d'investimenti Ipic (International Petroleum Investment Company), che fa riferimento direttamente alla famiglia reale dell'Emirato. Secondo 'Marca' quello che definisce 'il Colosseo blanco' potrebbe chiamarsi direttamente, almeno all'inizio, Abu Dhabi Santiago Bernabeu. Segnali positivi ci sono stati fin da quando, la settimana scorsa, è stato firmato un accordo di patrocinio tra il Real e la Banca Nazionale di Abu Dhabi ma adesso si arriverebbe a una collaborazione ad ampio raggio, con la modifica del nome dello stadio, tempo di tutta la tifoseria 'merenguè. Il presidente Florentino Perez si è sempre preoccupato della reazione dei sostenitori della squadra a un cambiamento di questo tipo, ma ora si è convinto che davanti a cifre del genere anche gli 'aficionados' più tradizionalisti capiranno, anche perchè grazie ai petrodollari degli Emiri il Bernabeu diventerà un impianto supermoderno.

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Serie A, Zeman: «Cagliari troppo spaventato dalla Roma»

ROMA - Rimesso e un po' deluso. Zeman commenta così il ko contro la Roma: "Mi aspettavo qualcosa di più – dice a Sky - C'era timore, non siamo riusciti a giocare al nostro livello. Ci siamo spaventati senza esprimerci, la squadra può giocare in maniera diversa, mi dispiace. Siamo stati fermi a guardare come palleggiavano bene. Volevo provare a giocarmela, non siamo andati da nessuna parte. Sto provando a convivere il Cagliari che è meglio giocare che guardare gli altri. Ma contro questa Roma passeranno in pochi in questo campionato". La classifica non preoccupa il boemo: "Ci sono altre 35 partite da giocare". Per Zeman non è stata una gara qualsiasi: "L'Olimpico? A me piace lo stadio così come la partecipazione del pubblico. Ho vissuto 20 anni a Roma". 


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Serie A Lazio, Pioli: «Meritavamo di più, i risultati arriveranno»

GENOVA - "Abbiamo avuto sotto controllo il gioco per buona parte della gara, sono amareggiato per i miei calciatori. Avremmo meritato un altro risultato, non posso rimproverare i miei ragazzi per la prestazione". È il commento di Stefano Pioli, fatto ai microfoni di Mediaset Premium, alla sconfitta della Lazio sul campo del Genoa. "Siamo delusi ma dobbiamo insistere e migliorare - aggiunge il tecnico dei biancocelesti -, continuando a giocare così i risultati arriveranno. Serve la giusta cattiveria agonistica. Gentiletti? spero che il suo infortunio non sia grave".
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Garcia: «Florenzi? Bella scena, ma sarà multato»

domenica 21 settembre 2014

Il tecnico della Roma: «Credo sarà felice di pagarla. Destro scontento? Non so, chiedete a lui»

ROMA - "Florenzi pagherà la multa per aver preso il giallo sull'esultanza del gol, ma credo che stavolta sarà felice di pagarla...". Così Rudi Garcia commenta l'abbraccio del suo giocatore alla nonna 82enne, dopo il gol del 2-0. "Stasera era felice anche la nonna di Florenzi.- Vedere quella scena - ha detto a Sky il tecnico della Roma - mi ha fatto molto piacere: è questo il lato bello del calcio".

DESTRO
- Destro segna, viene sostituito a 22' dalla fine e non nasconde la sua stizza lanciando via la pettorina datagli per sedersi in panchina: "Cosa ha detto? Se non l'avete capito voi, non l'ho capito neanche io - ha detto Rudi Garcia a fine partita, a Sky - Mattia ha giocato, ha segnato, non so se aveva qualcosa. Dovete chiederlo a lui...".

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Serie A Lazio, quanti ko: Gentiletti, Basta e Biglia out

GENOVA - Tre sostituzioni per tre infortuni: il bilancio della trasferta a Genova per la Lazio è davvero nero, con la sconfitta arrivata negli ultimi minuti e tanti problemi in infermeria dove entrano Gentiletti, Basta e Biglia. Per il difensore argentino, uscito per un problema al ginocchio, si teme la lesione del crociato. L'esterno potrebbe aver rimediato una frattura alla mano destra, il centrocampista una frattura al piede destro. Tutte situazioni che saranno valutate con più precisione nelle prossime ore quando i giocatori saranno sottoposti agli esami di rito in Paideia.
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Crolla il Leverkusen. Il Paderborn resta primo

domenica 21 settembre 2014

Bayer ne prende 4 da Wolfsburg. Matricola al comando con altre 3

BERLINO - Niente primato solitario in Bundesliga per il Bayer Leverkusen. La squadra di coach Roger Schmidt è infatti stata sonoramente battuta, per 4-1, sul campo del Wolfsburg e ha quindi mancato di scavalcare il quartetto che rimane al comando del campionato dopo la 4/a giornata, con 8 punti. Il Bayer, che ne aveva 7, in caso di successo sarebbe volato in vetta a quota 10. Invece ha incassato le reti di Vierinha e Hunt e la doppietta di Rodriguez, mentre il 'gol della bandierà è stato realizzato da Drmic. Così al comando della Bundesliga rimane la matricola Paderborn, all'esordio assoluto nella massima serie, assieme a Bayern Monaco, Magonza e Hoffenheim.

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Serie B: Perugia, primo pareggio. Bari ok, colpo Avellino

Written By Unknown on Sabtu, 20 September 2014 | 23.45

ROMA - Dopo tre vittorie consecutive si ferma la striscia del Perugia di Camplone che resta capolista ma viene rallentato dal Vicenza che costringe gli umbri al 2-2 casalingo: apre Taddei su rigore, Ragusa si scatena e con una doppietta firma il sorpasso ospite prima del definitivo pari di Del Prete. Non ne approfitta la Ternana che non va oltre lo 0-0 a Brescia, mantenendo comunque l'imbattibilità. Salto in alto in classifica di Frosinone, Bari e Avellino: i ciociari tornano alla vittoria e travolgono 5-1 in trasferta il Lanciano (doppiette di Curiale e Dionisi), anche i pugliesi riassaggiano il sapore dei tre punti e stendono 2-0 il Livorno (Sciaudone-Stevanovic, con gli ospiti nel finale anche in 10 per il rosso a Emerson), gli uomini di Rastelli infine firmano il colpo esterno di giornata sorprendendo il Latina in casa: 1-2 al Francioni in rimonta con le firme di Castaldo e Vergara dopo la rete in apertura di Sforzini. Per Latina, Livorno e Lanciano prima sconfitta in campionato.

PESCARA, BUIO PESTO. BOLOGNA KO. SANNINO, PUNTO E ROSSO - Sannino, all'esordio alla guida con il Catania, impatta 0-0 in casa con il Modena di Novellino: espulsi entrambi i tecnici nella ripresa per proteste e uscita dall'area tecnica. Il Bologna cade ancora, un tonfo in casa con il Crotone che con Beleck e Oduamadi si prende i tre punti e la prima vittoria stagionale. Peggio dei rossoblù il Pescara di Baroni: seconda sconfitta consecutiva, un 3-2 rocambolesco rimediato in casa del Cittadella (doppiette di Politano e Coralli, gol di Gerardi), e l'appuntamento con la vittoria che viene rimandato di nuovo. Sale la Pro Vercelli che cala il poker con il Varese: l'espulsione del portiere Bastianoni e il rigore trasformato da Marchi aprono lo show dei piemontesi che vanno a segno ancora su rigore con Di Roberto e poi nella ripresa dilagano con la doppietta di Marchi e il sigillo di Germano.


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Serie A, Mihajlovic: «Vai Samp. Gioca come sai fare»

GENOVA - Mihajlovic non si fida del Sassuolo dopo la debacle di San Siro. Il tecnico avverte i blucerchiati: «Vogliamo continuità di prestazioni, con le prestazioni arrivano i risultati e pure la parte sinistra della classifica, che è ciò che desideriamo ottenere. Domani dovremo fare la nostra partita, come al solito. Abbiamo un modo di giocare riconoscibile e per fare questo lavoriamo tutti i giorni. Se siamo convinti e ognuno fa il suo compito, domenica possiamo vincere. Non dobbiamo farci trarre in inganno però dall'ultima partita del Sassuolo. Quel 7-0 significa poco, anzi, saranno arrabbiati per quanto successo. Loro davanti sanno di poterci fare male: sanno pungere. Noi stiamo piano piano diventando una squadra e la partita scorsa si sono visti i risultati: compattezza, comunicazione tra i reparti e pure una buona vena sottoporta».


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Real esagerato: 8 gol al Deportivo La Coruna

sabato 20 settembre 2014

Tripletta per Ronaldo, doppiette di Bale e Hernandez e gol di James Rodriguez

ROMA - Il Real Madrid reagisce alla grande anche in campionato. Dopo due sconfitte consecutive nella Liga, le merengues danno continuità all'ottima prestazione in Champions (Basilea sconfitto 5-1), rifilando otto gol al Deportivo La Coruna. Il 2-8 finale è lo specchio di una partita dominata dal primo all'ultimo minuto e in ogni zona del campo. Protagonista del match Ronaldo con una tripletta. Doppiette per Bale e per  il Chicharito Hernandez (il primo bellissimo: una botta terrificante da fuori area). Ma è splendida anche la rete di James Rodriguez, un sinistro a incrociare sotto la traversa. La squadra di Ancelotti smuove così la classifica portandosi a 6 punti.

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F1 Gp Singapore, Alonso: «Il podio è più vicino che mai»

SINGAPORE - Ha chiuso di nuovo quinto le qualifiche, ma stavolta Fernando Alonso può sorridere. La Ferrari ha tenuto botta sul circuito di Singapore, prima di cedere il passo alla velocità di Red Bull e Mercedes. A confortare lo spagnolo stavolta sono i tempi: «E' stata una qualifica super e il podio è più vicino che mai. Sono contentissimo. E' stata una qualifica e, più in generale, un weekend super».


OTTIMISMO Questo comporta un cauto ottimismo anche per la gara: «La posizione in griglia è la stessa, ma domani saremo più vicini agli altri rispetto a qualche settimana fa e possiamo lottare», continua Alonso, che conferma il feeling con il circuito di Marina Bay. «E' una pista sulla quale mi trovo molto a mio agio. Oggi abbiamo fatto pochissimi cambiamenti al set up e questo ci ha reso tutto più facile».


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F1 Gp Singapore: pole a Hamilton, Alonso è quinto

SINGAPORE - Prima fila tutta Mercedes al Gp di Singapore. Lewis Hamilton fatica più del solito ma alla fine conquista la pole position, appena 7 millesimi più veloce del compagno di squadra Nico Rosberg. Doppietta anche per la Red Bull, che piazza Ricciardo in terza posizione davanti a Sebastian Vettel. Quinto Fernando Alonso, a 5 millesimi dal tedesco: il ferrarista ha dato battaglia in Q1 e Q2 prima di arrendersi alla velocità delle Frecce d'Argento.

BEFFA RAIKKONEN Beffato Raikkonen, ottimo nelle prime due manche e poi frenato da un problema alla power unit. Per il finlandese c'è il settimo posto, conquistato con il tempo del primo giro. Davanti a Kimi si piazza Felipe Massa a bordo di una Williams in ripresa rispetto alle prove libere. Bottas è invece alle spalle del Ferrarista, mentre a chiudere la to 10 sono Magnussen e Kvyat.

GRIGLIA DI PARTENZA


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Frena il Bayern Monaco. Vola il Paderborn

sabato 20 settembre 2014

Boateng espulso per doppia ammonizione in Schalke-Eintracht

ROMA - Dopo la vittoria di misura in Champions contro il Manchester City, si ferma il Bayern Monaco in campionato. I campioni in carica non vanno oltre lo 0-0 ad Amburgo. Nel finale Muller va vicino al gol, ma il suo tiro viene respinto da un difensore in scivolata. Prosegue, invece, la favola del Paderborn. La matricola terribile batte 2-0 l'Hannover con un gol incredibile di Stoppelkamp dal limite della sua area nel finale e sale in testa alla classifica insieme con l'Hoffenheim (che ha vinto 2-0 contro lo Stoccarda) e affiancando lo stesso Bayern Monaco. Pomeriggio da dimenticare per Kevin Prince Boateng, espulso per doppia ammonizione: il suo Schalke pareggia 2-2 con l'Eintracht dopo essere stato in svantaggio di due gol. Bene l'Augsburg che travolge 4-2 il Werder Brema.

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Ozil show: l'Arsenal batte l'Aston Villa

sabato 20 settembre 2014

Per il tedesco un gol e un assist. Il Southampton passa sul campo dello Swansea

ROMA - Ozil risponde alle polemiche che gli sono piovute addosso nell'ultima settimana con una prestazione super che permette all'Arsenal di vincere 3-0 sul campo dell'Aston Villa. Sblocca la partita proprio un gol del fantasista tedesco, che due minuti dopo offre a Welbeck il più comodo degli assist. Chiude i giochi un'autorete di Cissokho. Una doppietta di Cisse permette al Newcastle di evitare la sconfitta interna contro l'Hull City (2-2), andato in vantaggio di due reti. Finisce 2-2 anche la sfida tra Qpr e Stoke. Bene il Southampton che vince 1-0 contro lo Swansea. 0-0 tra Burnley e Sunderland.

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Il ct Conte al Corriere dello Sport-Stadio intervista da non perdere

Written By Unknown on Jumat, 19 September 2014 | 23.45

ROMA - Antonio Conte a tutto campo. Il ct dell'Italia è stato ospite di un forum nella nostra redazione in cui ha svelato i suoi progetti, le sue strategie e i suoi obiettivi sulla panchina azzurra. Un'intervista da non perdere domani in edicola sul Corriere dello Sport-Stadio. In anteprima un estratto dell'intervista per il nostro sito.

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Conte al Corriere dello Sport-Stadio: "Vi racconto i miei segreti"


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Serie A Udinese, Giaretta: «Napoli sano. Per me non è in crisi»

UDINE - A due giorni dal match contro il Napoli, Giaretta, ds dell'Udinese, analizza la situazione in casa azzurra: "Dopo la sconfitta contro il Chievo - dice a Radio Crc - i media mi hanno chiesto se il Napoli fosse in crisi. Quando c'è un gruppo sano come quello di Benitez queste situazioni creano rabbia e reazione. Ieri sera gli azzurri hanno dimostrato in campo il loro altissimo valore contro lo Sparta Praga. Higuain? E' uscita alla grande la sua personalità". Poi sul tecnico e la missione stagionale: "Stramaccioni ci piace molto perchè ha idee, personalità e in più un collaboratore come Stankovic. Bisogna avere pazienza perchè c'è un gruppo nuovo. I risultati arriveranno. Obiettivi? Puntiamo alla salvezza, poi vedremo…". 


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Calciomercato Lille, Basa rinnova. Contratto fino al 2019

venerdì 19 settembre 2014

Il difensore montenegrino, seguito in estate dalla Roma, ha rinnovato con il club francese 

ROMA - Marko Basa ha rinnovato il proprio contratto in scadenza con il Lille. Il difensore, seguito in estate dalla Roma, ha firmato fino al 2019. Lo rende noto il club francese con una nota sul proprio profilo twitter ufficiale.

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Napoli, De Laurentiis al miracolo di S.Gennaro

NAPOLI - Si è ripetuto alle 10.12 il prodigio della liquefazione del sangue di San Gennaro. L'annuncio del miracolo, dato dall'arcivescovo di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe, è stato accolto da un lungo applauso dei fedeli, giunti in cattedrale sin dalle prime ore del mattino. Il ripetersi del prodigio viene considerato dai napoletani come un segno di buon auspicio per la città.

DE LAURENTIIS - Presente anche il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis che a fine cerimonia ha incontrato l'arcivescovo, il cardinale Crescenzio Sepe. "Se non vinci lo scudetto quest'anno - ha detto scherzosamente il presule al presidente del Napoli - non ti fai più vedere qua". Immediata la replica del patrono di De Laurentiis: "Faremo bene".

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Il ct Conte al Corriere intervista da non perdere

ROMA - Antonio Conte a tutto campo. Il ct dell'Italia è stato ospite di un forum nella nostra redazione in cui ha svelato i suoi progetti, le sue strategie e i suoi obiettivi sulla panchina azzurra. Un'intervista da non perdere domani in edicola sul Corriere dello Sport-Stadio. In anteprima un estratto dell'intervista per il nostro sito.

VIDEO CONTE: «VI RACCONTO I MIEI SEGRETI»

VIDEO CONTE: «MI PIACE "IL GLADIATORE"»

VIDEO CONTE: «DOPING? INGANNARE E' SBAGLIATO»

VIDEO CONTE: «LA MIA EDUCAZIONE»

VIDEO CONTE: «MAI SCAPPATO DA UN RITIRO»

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Conte al Corriere dello Sport-Stadio: "Vi racconto i miei segreti"


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Platini: Tengo l'orologio ma faccio una donazione

venerdì 19 settembre 2014

Il presidente Uefa replica al Comitato etica su dono avuto in Brasile

GINEVRA - Michel Platini non vuole restituire l'orologio che gli è stato donato dalla federcalcio brasiliana (Cbf) durante il Mondiale 2014 ma farà una donazione ad un'associazione benefica per una somma corrispondente al valore dell'oggetto. Lo ha dichiarato a Ginevra lo stesso presidente dell'Uefa, a margine dell'assegnazione dell'Europeo 2020, dopo che ieri il comitato di etica della Fifa ha chiesto ai membri dell'Esecutivo delle federazione internazionale di restituire l'orologio, del valore di circa ventimila euro, entro il 24 ottobre. Un atteggiamento che non è per niente piaciuto a Platini. "Per prima cosa, sono sorpreso dal valore dell'orologio. Non mi aspettavo fosse così alto. Ad ogni modo, la commissione di etica era informata del dono da mesi. Ma ha atteso l'uscita di un articolo su un giornale per agire. Inoltre, avrebbe potuto contattare personalmente i membri dell'esecutivo e non agire tramite un comunicato stampa. Non capisco proprio il comportamento della Fifa in questo caso". Platini ha quindi affermato che non rispetterà il "diktat" della commissione di etica. "Sono una persona educata e non restituisco i regali che mi vengono fatti. Tuttavia, mi informerò del valore esatto dell'oggetto ed effettuerò una donazione della stessa somma ad un'associazione caritativa".

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Aggressione arbitro: Sanluri inibito 5 anni

venerdì 19 settembre 2014

Nicchi (Aia): «Agiremo in sede civile e penale a tutela collega»

ROMA - Dopo il provvedimento del Daspo, con l'inibizione per cinque anni dal frequentare gli impianti di calcio, anche la giustizia sportiva ha sanzionato il presidente del Sanluri (Eccellenza Sardegna) per l'aggressione ai danni dell'arbitro della gara Sanluri-Tortolì, del 14 settembre scorso, infliggendogli l'inibizione per cinque anni. Il Giudice Sportivo del Comitato Regionale Sardegna della Lnd, in merito agli atti atti di violenza nei confronti dell'arbitro, reputa che la condotta tenuta da Paolo Pilloni, presidente della società Sanluri Calcio, sia da qualificare come "comportamento violento riprovevole e di assoluta gravità, avente ad oggetto un ufficiale di gara reo di aver adottato una non gradita decisione tecnica", e per questo sanziona lo stesso dirigente con l'inibizione a svolgere ogni attività in seno alla Figc, a ricoprire cariche federali ed a rappresentare la Società nell'ambito federale sino al 14 settembre 2019, sanzione aggravata in quanto presidente della Società. Proprio sul tema della violenza nei confronti degli arbitri, il Presidente dell'Aia, Marcello Nicchi, è intervenuto alla consueta riunione settimanale dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive. "Prendiamo atto delle decisioni assunte dalla giustizia sportiva e dagli organismi di pubblica sicurezza, per sanzionare un'episodio gravissimo che non può trovare alcuna giustificazione. Resta il fatto - afferma Nicchi - che l'Associazione arbitri agirà in tutte le sedi civili e penali a tutela del giovane arbitro e dell'intera Associazione. La violenza nei confronti degli arbitri va ridotta a zero, quanto fatto ancora non basta".

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Parma; stop attività Biabiany, ha aritmia cardiaca

Written By Unknown on Kamis, 18 September 2014 | 23.45

PARMA - Il problema cardiaco all'esterno francese è stato evidenziato durante una visita medica che il giocatore ha sostenuto presso lo staff sanitario del Milan. Biabiany era in procinto di passare ai rossoneri, poi la trattativa non si concretizzò ma la notizia del problema fisico del giocatore "ci è stata comunicata solo dopo la mancata chiusura della trattativa tra noi e i rossoneri", ci ha tenuto a specificare Leonardi. Oltre a Biabiany, il Parma perderà per lungo tempo anche il difensore Mattia Cassani per un problema alla schiena. "Al 99% dovrà sottoporsi a un intervento chirurgico che lo terrà lontano dal campo per un periodo compreso tra i due e i quattro mesi", ha concluso Leonardi.
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