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«Guardiola? Meglio Mou. Pep non è un innovatore»

Written By Unknown on Senin, 31 Desember 2012 | 23.45

Deco: «Josè ha vinto ovunque sia andato mentre lo spagnolo per ora ha fatto bene soltanto al Barcellona»

ROMA - «Mourinho è il miglior tecnico del mondo, Guardiola non ha inventato nulla». Il portoghese Deco, ex giocatore di Porto, Barcellona e Chelsea ora al Fluminense, esalta il suo connazionale in una intervista alla televisione portoghese RTP: «Josè ha vinto ovunque sia andato, una cosa molto complicata. Per me deve vincere il Pallone d'Oro. Guardiola è stato un buon allenatore a Barcellona, ma continuo a dire che non ha inventato nulla. Per capire meglio il suo valore, bisogna vederlo in altri club». Sul Barcellona di oggi dice: «Non vedo grandi differenze rispetto a quando ci ho giocato io, l'unica differenza è Messi». Sulla scelta del prossimo Pallone d'Oro, invece, Deco ha qualche dubbio: «Ronaldo è stato il migliore fino a giugno, ma ora Messi sta facendo cose incredibili. Non riesco a scegliere».


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Buffon: Juve, che anno. E il prossimo sarà meglio

Buffon: «Il 2012 mi ha regalato tante gioie, il prossimo anno spero che sia anche migliore. Io trasmetterò tutta la mia grinta alla squadra»

ROMA - È l'ultimo giorno dell'anno quindi è tempo di bilanci, anche per Gigi Buffon. Sul suo sito, il portiere della Juve ha parlato del 2012 e delle sue speranze per il 2013: «Qualche ora ancora di 2012 e poi via ai festeggiamenti per il nuovo anno... ma questo è anche il momento dei bilanci, quei bilanci che facciamo dentro di noi ripercorrendo tutti gli eventi significativi che questo anno ci ha regalato. Tracciando un resoconto a livello sportivo questo 2012 mi ha regalato molte gioie, tornare a vincere lo scudetto con la Juventus, una bellissima avventura europea con la Nazionale (dove purtroppo è mancata solo la ciliegina finale), il primo trofeo alzato da Capitano e poi un'inizio di stagione davvero superlativo, merito del lavoro quotidiano e di un gruppo sempre più coeso che punta ad obiettivi sempre più importanti. L'auspicio più grande è quello di essere qua fra un anno esatto a tracciare un bilancio del 2013 ancora più entusiastico di questo... io di certo non mollerò mai in campo e spero di trasmettere tutta la grinta e la sicurezza necessaria alla mia squadra per poter lottare su ogni fronte. Concludendo auguro a tutti gli sportivi che mi seguono un 2013 ricco di soddisfazioni e serenità».


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Cagliari, Cellino ai tifosi: «Scusate per i disagi»

Il presidente del club: «Sto cercando il modo di risarcirvi e vi prometto che a fine stagione troverò la maniera per ripagarvi dei sacrifici ingiusti che avete dovuto fare»

CAGLIARI - "Sto cercando il modo di risarcirvi e vi prometto che a fine stagione troverò la maniera per ripagarvi dei sacrifici ingiusti che avete dovuto fare. Voi siete la forza del Cagliari, perchè nei momenti neri una squadra di calcio non può che appigliarsi ai propri tifosi, alla loro passione e al loro amore". È il messaggio rivolto dal presidente del Cagliari Massimo Cellino ai sostenitori rossoblù in una lettera agli abbonati pubblicata sul sito del club sardo. Molto rammarico soprattutto per l'ultimo esilio a Parma per la gara con la Juventus: "Mi sento mortificato - spiega Cellino - per le umiliazioni che avete, ma potrei dire abbiamo, subito. Anche se le responsabilità non possono essere attribuite al Cagliari, che ha adempiuto a tutti gli impegni presi con le istituzioni, sento il dovere di chiedervi scusa per i disagi, in particolar modo per non aver avuto la possibilità di assistere alla partita con la Juventus, uno degli appuntamenti più importanti dell'anno".

RISARCIMENTO
- Un invito ad avere ancora pazienza e fiducia: "Sono certo che vorrete rinnovare la vostra comprensione nei nostri confronti, comprensione che sarà ripagata. Non vi ho dimenticato. Gli abbonati sono il motore del Cagliari Calcio; vi risarcirò ampiamente per quanto avete dovuto subire, non per nostra volontà, e presto vi sentirete ancor più partecipi della vita della nostra squadra".


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«Lazio pronta ad offrire a Lampard un triennale»

La stampa inglese rilancia un rumor che circola da qualche giorno nella capitale: «Lotito avrebbe pronto un triennale per il centrocampista da due milioni di sterline all'anno». Si tratterebbe in sostanza di un'operazione "alla Klose". E i tifosi già sognano

ROMA - La Lazio vuole Lampard. Capodanno ancora non è arrivato, ma il botto più forte e clamoroso è forse già arrivato ben prima della mezzanotte. La notizia rimbalza dall'Inghilterra ed è una di quelle indiscrezioni da far tremare i polsi: Lotito e il club capitolino stanno provando a soffiare a mezza Europa il talento del Chelsea (lo vogliono in Spagna soprattutto), ormai in rotta con Abramovich e Benitez. Secondo quanto riportato dalla stampa britannica la Lazio avrebbe offerto al centrocampista campione d'Europa un triennale da 2 milioni di sterline, circa 2,5 di euro. La stessa cifra che guadagna attualmente Miroslav Klose. E l'operazione sarebbe infatti molto simile a quella che portò un anno e mezzo fa il tedesco alla corte di Lotito quando nessuno ci avrebbe scommesse mezzo euro. Lampard è un classe '78, esattamente come il bomber ex Bayern Monaco e si inserirebbe alla perfezione nel centrocampo di Petkovic, dando quella qualità ed esperienza che garantirebbero ai biancocelesti di inseguire il sogno Champions League.

LE PAROLE DI LAMPARD - Ieri, subito dopo la sua doppietta decisiva contro l'Everton, Lampard aveva sottolineato come gli farebbe piacere giocare in club vincente: «Cerco sempre di dare il massimo fino a quando sarò qui, come ho sempre fatto. In futuro? Mi piacerebbe giocare con una squadra vincente. So che ci sono molte voci sul mio conto, ma a me piace parlare con i fatti e sul campo giocato esattamente come ho fatto oggi». In realtà però si tratta comunque di un'operazione molto difficile, anzi quasi impossibile. Nel Chelsea Lampard viaggia su cifre inarrivabili per la Lazio (7 milioni e mezzo di sterline) e peraltro sembra molto complicato che il giocatore possa lasciare il Chelsea (e quindi il ricco contratto che ha in dote) prima della scadenza naturale del suo impegno (giugno 2013). Fatto sta che Lotito e Tare ci starebbero provando e secondo altri "rumors" si sarebbero già messi in contatto con il giocatore.

TIFOSI IN FERMENTO - Fatto sta che i tifosi della Lazio sono in fermento. Le voci di un possibile arrivo nella capitale di un campione d'Europa ha fatto esplodere i commenti sui forum dei supporters biancocelesti. C'è chi non ci crede ("Troppo dispendioso per le casse della Lazio") e chi invece afferma che si può fare ("È un'operazione come quella di Klose"). Altri invocano un miracolo ("Tare facce il miracolo"), mentre altri ancora affermano con sicurezza che "Tare ha già preso un aereo per Londra". È il gioco delle parti, ma resta il fatto che la notizia è trattata dai tabloid inglesi e sta di fatto prendendo quota anche dall'altra parte della Manica. Gennaio ci dirà se si tratta di un sogno di una notte di capodanno o invece di uno dei più grandi colpi in grado di cambiare gli equilibri della Serie A.


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«Il Santos offre 7 milioni al Milan per Robinho»

Se l'offerta venisse accettata, il giocatore brasiliano riceverebbe 300 mila euro di stipendio mensile libero da tasse

RIO DE JANEIRO - Il Santos torna alla carica su Robinho e lancia la sua proposta di fine anno al Milan: 7 milioni di euro per riavere l'attaccante, che a sua volta, se l'offerta venisse accettata, riceverebbe 300 mila euro di stipendio mensile libero da tasse. Lo rivela oggi la versione online del quotidiano 'Folha de Sao Paulo'. Sebbene superiore agli standard brasiliani, la proposta non raggiunge le richieste di entrambe le parti: Robinho vuole l'equivalente a 400 mila euro di stipendio libero da tasse, mentre il Milan chiede 10 milioni di euro per liberarlo. Secondo la stampa verdeoro, questa sarebbe l'ultima offerta del Santos: il club paulista spera che il suo ex giocatore mostri davvero la volontà di tornare in squadra e riduca la sua richiesta di salario, considerata comunque molto al di sopra della media in Brasile.


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Sydney sconfitto per 3-0. Del Piero ancora ai box

La squadra australiana chiude male il 2012: ko contro l'Adelaide, nono tonfo stagionale in 14 partite. L'ex capitano della Juve era ancora indisponibile per un problema muscolare

ROMA - Manca Alessandro Del Piero e la luce si spegne per il Sydney, che conclude in modo amaro un 2012 deludente incassando, sul campo dell'Adelaide, una netta sconfitta (3-0) - il nono ko in 14 gare di campionato -, che lo lascia al penultimo posto in classifica, con 13 punti. L'ex capitano della Juventus è stato tenuto a riposo per gli acciacchi derivanti dai numerosi falli subiti durante la partita vinta giovedì scorso (1-0) contro la capolista, i Central Coast Mariners, che aveva dato un pò di ossigeno e di speranza agli Sky Blues. L'accanimento degli avversari contro Pinturicchio era stato denunciato dall'allenatore del Sydney, Frank Farina, che aveva chiesto agli arbitri maggior protezione per il n. 10. I gol dell'Adelaide United - che aveva battuto (2-1) gli Sky Blues anche nel match di andata, il 23 novembre - sono stati segnati da Vidosic, autore di una doppietta, e Ramsey.


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Neymar eletto miglior giocatore sudamericano

La stella del Santos premiata per il secondo anno consecutivo. Josè Pekerman ha ricevuto il trofeo per il miglior allenatore

MONTEVIDEO - L'attaccante brasiliano Neymar, stella del Santos, è stato nominato miglior giocatore del Sud America per il secondo anno consecutivo, mentre Josè Pekerman ha ricevuto il trofeo per il miglior allenatore. Questo il risultato della tradizionale votazione pubblicata oggi dal quotidiano uruguayano 'El Pais'. Con 199 voti espressi da giornali e riviste di 19 paesi del Sudamerica, Neymar ha ampiamente superato il peruviano Paolo Guerrero del Corinthians, (50 voti). Hanno ottenuto voti anche i brasiliani Lucas Moura (21), trasferitosi dal Sao Paulo al Paris SG, Ronaldinho dell'Atletico Mineiro (12) e Fred del Fluminense (6). Tra gli allenatori, l'argentino Josè Pekerman, ct della Colombia, ha vinto con 63 voti, precedendo il connazionale Alejandro Sabella, ct dell'Argentina (54 voti) e Adenor Bacchi, tecnico del Corinthians (54). Ieri, la 27/a edizione del sondaggio de 'El Pais' aveva incoronato per la quarta volta consecutiva Lionel Messi miglior giocatore in Europa e Vicente del Bosque, ct della Spagna campione d'Europa e del Mondo, miglior allenatore.


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Roma, Sabatini punta su Wallace e Doria

Written By Unknown on Minggu, 30 Desember 2012 | 23.45

Pronta una complessa operazione con il Chelsea per il laterale destro Per il centrale sarà duello con la Juve Marquinho: Palermo. Ma il Gremio...

ROMA - La Roma vuole parlare ancora brasiliano. Dopo aver pescato Marquinhos, Castan e Dodò, i prossimi obiettivi si chiamano Wallace e Doria. Rispettivamente esterno del Fluminense, classe '94, e centrale del Botafogo ('94). Nonostante l'età, acquisti non da Primavera. Piuttosto sembra già cominciata l'estate. Non solo per l'attuale impegno in tournée sotto il sole della Florida. Ma anche perché a Trigoria già si pensa al mercato di giugno. Lavorandoci fin da gennaio. D'altra parte le operazioni in questione non sono semplici. Ma se a Sabatini riuscisse il doppio colpo, la Roma potrebbe contare su una potenziale linea difensiva della Seleçao. Da destra a sinistra: Wallace, Marquinhos, Doria, Dodò. Tre diciotteni e un ventenne (l'esterno mancino).

TE LO DO IO IL BRASILE - Wallace Oliveira dos Santos è da un mese un giocatore del Chelsea. Ad annunciarlo è stato lo stesso procuratore. Il terzino dovrebbe raggiungere Stamford Bridge appena terminati gli impegni in Libertadores. Senonché c'è una regola della FA (la Federcalcio inglese) che complica l'affare. I club di Premier League non possono ingaggiare extracomunitari che non abbiano accumulato almeno il 75% di convocazioni per le partite della propria Nazionale, nell'anno solare precedente all'arrivo. Wallace, convocato per l'imminente Sudamericano Under 20 (il torneo che la Roma è riuscita ad evitare per Marquinhos), non ha ancora esordito con la selezione dei "grandi".

ANOTHER BRICK IN THE WALLACE - L'idea della Roma va incontro alle esigenze dei Blues (che hanno già Azpilicueta e Ivanovic nel ruolo). E assicurerebbe al tempo stesso un talento purissimo per i prossimi due anni. Operazione sul modello Bojan con il Barcellona, tanto per intendersi. Ovvero: prestito biennale via Chelsea, con diritti di riscatto e controriscatto prefissati (intorno ai 10 milioni). Se Wallace sboccia come sono pronti a giurare in Brasile, l'affare lo fanno a Londra come a Roma.

Leggi l'articolo completo sull'edizione odierna del Corriere dello Sport-Stadio


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Pato verso il Corinthians. Si dimezzerà l'ingaggio

L'annuncio del passaggio del fantasista del Milan al club brasiliano potrebbe arrivare già il 3 gennaio, al termine della riunione fra i rappresentanti dei due club e il procuratore del calciatore Gilmar Veloz

SAN PAOLO (BRASILE) - L'annuncio del passaggio di Pato dal Milan al Corinthians potrebbe arrivare già il 3 gennaio, al termine della riunione fra i rappresentanti dei due club (per quello rossonero ci sarà l'a.d. Adriano Galliani) e il procuratore del calciatore Gilmar Veloz. Lo scrive l'agenzia di stampa brasiliana Estado, che cita fonti vicine alla società neo-campione del mondo. Pur di tornare in Brasile, soluzione che Pato ha scelto nonostante le offerte anche recenti di Paris SG e Atletico Madrid, l'attaccante avrebbe deciso di dimezzarsi l'ingaggio di 4 milioni di euro netti all'anno che percepisce al Milan, in modo da sforare di poco il tetto salariale di 400mila reais (circa 166mila euro) al mese in vigore al Corinthians, dove a guadagnare questa cifra sono solo Paulinho ed Emerson Sheik. Ma troppo forte è la volontà dell'ex 'bambino prodigiò dell'Internacional di tornare in patria, convinto com'è, e lo ha confidato a persone a lui vicine, che solo i medici, fisioterapisti e preparatori atletici brasiliani riusciranno a farlo uscire fuori dal tunnel di 15 infortuni, la maggior parte muscolari, che ha sofferto negli ultimi 2 anni. In ogni caso, il dipartimento medico del Corinthians ha già dato il via libera all'ingaggio.

IL RUOLO DELLO SPONSOR - Pato compenserebbe il calo dei guadagni rispetto a quanto prende al Milan con una percentuale sulla cifra che eventuali nuovi sponsor attirati dalle prodezze dell'attaccante verseranno al "Timao", un po' come ha fatto Ronaldo e come avrebbe dovuto fare, invece di fallire miseramente, l'ormai ex Imperatore Adriano. A spingere per il matrimonio è anche lo sponsor tecnico personale del giocatore, la Nike, che ha appena rinnovato per ben dieci anni l'accordo per la fornitura del materiale tecnico al Corinthians. Il club campione del mondo ha presentato un'offerta di 12 milioni di euro al Milan, che ne chiede 15. Nell'incontro del 3 gennaio sembra probabile che le parti si vengano incontro e un accordo sia trovato a metà strada. Pato, che con il Corinthians firmerà un contratto quadriennale, intanto sarebbe in partenza per l'Italia per unirsi al gruppo del Milan, che domani riprende il lavoro. Con lui a Pato Branco, città dello stato del Paranà di 70mila abitanti di cui è originario, ci sarebbe dallo scorso 26 dicembre la fidanzata Barbara Berlusconi, secondo quanto scrive il giornale sportivo brasiliano 'Lancè, che ha anche avvistato i due a cena a Coronel Vivida, cittadina a una trentina di chilometri da quella di cui è originario il calciatore. Nei giorni scorsi Pato e Barbara sarebbero stati anche a visitare la sede e il campo del Gremio Industrial Patobranquense, dove l'attaccante diede i suoi primi passi nel mondo del pallone giocando nella squadra 'infantilè di questo club di calcio a cinque.


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Maglia di Totti a l'Aquila. Solidarietà in Lega Pro

La Roma ha donato la maglia autografata del suo capitano alla società che milita in Seconda Divisione. La casacca sarà oggetto di una donazione aperta che servirà per raccogliere fondi da destinare a L'Aquila per la Vita Onlus, sponsor etico del club rossoblu

ROMA - Calcio e solidarietà scendono in campo insieme in Lega Pro. La Roma ha donato la maglia autografata di Francesco Totti a L'Aquila, società che milita in Seconda Divisione. La casacca sarà oggetto di una donazione aperta che servirà per raccogliere fondi da destinare a L'Aquila per la Vita Onlus, sponsor etico del club rossoblu. Chi farà l'offerta più alta riceverà la maglia numero 10 giallorossa nel pre-partita di L'Aquila-Salernitana, in programma domenica prossima.


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Fiorentina, c'è Larrondo tra Cardoso-Aubameyang

L'attaccante del Siena è nel taccuino di Pradè che cerca un grande nome per l'attacco: per ora troppo onerose le richieste per le punte di Benfica e S.Etienne

FIRENZE - La Fiorentina è molto attiva in questi giorni per reperire un paio di elementi sul mercato che possano far fare il definitivo salto di qualità alla squadra. In rosa manca un vice Pizarro ma le attenzioni di Pradè sono rivolte soprattutto al reparto avanzato, di nomi ne circolano molti ma i dirigenti viola sono attenti a non far filtrare notizie per non rendere il prezzo troppo oneroso. Piace molto Aubameyang del S.Etienne ma la richiesta dei francesi è lievitata fino a 12 milioni, troppi per ora, stesso discorso si può fare per Cardoso del Benfica. Una pista più percorribile porta a Larrondo del Siena, il giocatore è stimato da Montella e potrebbe essere il colpo degli ultimi giorni di mercato.


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Reggina travolta in casa, l'Empoli vince 3-0

Pareggiano Juve Stabia e Bari. Il Sassuolo vince e allunga sul Livorno

REGGIO CALABRIA - A Reggio Calabria, l'Empoli ha battuto la Reggina 3-0 (1-0) nell'anticipo delle 12.30 della ventiduesima giornata di serie B. Toscani in vantaggio al 29' con Tavano che trasforma un rigore concesso per atterramento dello stesso attaccante ad opera di Adejo. Nella ripresa Tavano si ripete al 23'. Chiude Maccarone, in rete al 42'.

PARI JUVE STABIA E BARI, IL SASSUOLO ALLUNGA
- La capolista Sassuolo si sbarazza facilmente del Cesena (5-0) e sale a 51 punti allungando sul Livorno, ora a -4. I toscani, infatti, vengono fermati dalla Juve Stabia (2-2). Il Bari pareggia fuori casa contro il Cittadella (1-1). Il Crotone crolla a Brescia (5-0), mentre la Ternana, trascinata da una doppietta di Vitale (un gol su rigore) travolge la Pro Vercelli (4-2). Il Lanciano, nonostante un rigore sbagliato da Falcinelli, ha la meglio sul Padova (2-1). Bene anche il Novara, che supera 2-0 il Grosseto. Il Varese strappa un pari nel finale ad Ascoli (1-1). Lo Spezia conquista i tre punti a Vicenza (2-3).


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Reggina travolta in casa. Vitale show, Ternana ok

Pareggiano Juve Stabia e Bari. Il Sassuolo vince e allunga sul Livorno

REGGIO CALABRIA - A Reggio Calabria, l'Empoli ha battuto la Reggina 3-0 (1-0) nell'anticipo delle 12.30 della ventiduesima giornata di serie B. Toscani in vantaggio al 29' con Tavano che trasforma un rigore concesso per atterramento dello stesso attaccante ad opera di Adejo. Nella ripresa Tavano si ripete al 23'. Chiude Maccarone, in rete al 42'.

PARI JUVE STABIA E BARI, IL SASSUOLO ALLUNGA
- La capolista Sassuolo si sbarazza facilmente del Cesena (5-0) e sale a 51 punti allungando sul Livorno, ora a -4. I toscani, infatti, vengono fermati dalla Juve Stabia (2-2). Il Bari pareggia fuori casa contro il Cittadella (1-1). Il Crotone crolla a Brescia (5-0), mentre la Ternana, trascinata da una doppietta di Vitale (un gol su rigore) travolge la Pro Vercelli (4-2). Il Lanciano, nonostante un rigore sbagliato da Falcinelli, ha la meglio sul Padova (2-1). Bene anche il Novara, che supera 2-0 il Grosseto. Il Varese strappa un pari nel finale ad Ascoli (1-1). Lo Spezia conquista i tre punti a Vicenza (2-3).


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Udinese, Armero in bilico. Napoli alla finestra

L'Udinese sta pensando di dare via il colombiano, gli azzurri hanno mostrato interesse, la trattativa potrebbe decollare a patto che De Laurentiis accontenti Pozzo

UDINE - L'Udinese nella sua storia è sempre stata esempio di ottima gestione, soprattutto perchè ha saputo vendere al momento giusto i suoi gioielli, come Sanchez al Barcellona. In questa finestra di mercato si fanno molto incessanti le voci che vorrebbero Armero vicino al Napoli. Il colombiano lo scorso anno ha disputato una stagione straordinaria e sembrava che dovesse partire già in estate, poi rimase ad Udine ma in questo campionato il suo rendimento è calato, tanto che Guidolin a volte gli ha preferito Pasquale sulla corsia di sinistra. De Laurentiis vorrebbe regalare il sudamericano a Mazzarri ma Pozzo lo venderà solo per un prezzo adeguato. 


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Sneijder: «Inter è meglio che a gennaio vada via»

Written By Unknown on Sabtu, 29 Desember 2012 | 23.45

Il fantasista olandese: «È chiaro che è meglio per tutti che a gennaio mi trasferisca altrove. In caso contrario resterò in nerazzurro fino al giugno del 2015»

MILANO - "È chiaro che è meglio per tutti che a gennaio mi trasferisca altrove. In caso contrario resterò, ho un contratto fino a giugno del 2015 con l'Inter". Lo ha detto il centrocampista olandese dell'Inter Wesley Sneijder in un'intervista al quotidiano olandese "De Telegraaf", parlando della diatriba contrattuale con il club nerazzurro.


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Sci, l'azzurro Paris vince la discesa di Bormio

Coppa del Mondo: per l'altoatesino, primo a pari merito con l'austriaco Reichelt, è il primo successo in carriera. Al terzo posto, ad un solo centesimo, il norvegese Aksel Svindal

BORMIO (SONDRIO) - La discesa di Coppa del Mondo di Bormio è stata vinta in una gara tiratissima sul filo dei centesimi dall"altoatesino Dominik Paris in 1.58.62 , ex aequo con l'austriaco Hannes Reichelt. Per Paris è il primo successo in carriera. Al terzo posto,ad un solo centesimo, il norvegese Aksel Svindal, 4/0 l'austriaco Kroell a 2 due centesimi.

GRANDE ITALIA - Per l' Italia c'è stata una grande prova di squadra con al momento quattro atleti tra i primi 11: Werner Heel 6/o in 1.59.04, Christof Innerhofer 9/o in 1.59.29 e Peter Fill 11/o in 1.59.61. Svindal - che pure in questi giorni era influenzato - chiude così il 2012 al comando della classifica generale di cdm con 674 punti davanti all'austriaco Marcel Hirscher con 560. Si è gareggiato con cielo sereno ed una pista dal fondo non troppo duro in quota per recenti nevicate ma in parte gelato soprattutto nella parte centrale e finale del tracciato. Il tutto con temperatura di zero gradi. Ci sono state anche alcune spettacolari cadute, fortunatamente senza danni, come quelle dello sloveno Andrey Sporn e dell'austriaco Joachim Puechner finiti nelle reti nelle grandi curve lungo tratto finale dove gli atleti arrivano stanchissimi. La prossima tappa di cdm, uomini e donne, è per l'1 gennaio con il parallelo di Monaco di Baviera.


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Ufficiale, Cagliari-Genoa si giocherà a Is Arenas

L'ufficialità arriva dal club rossoblù. Dopo il "pasticcio" di Cagliari-Juventus, con l'autorizzazione del sindaco di Quartu, Mauro Contini, arrivata in ritardo dopo che la Lega calcio aveva già scelto Parma come sede della gara, questa volta si è giocato d'anticipo e il via libera all'agibilità dello stadio è già stato concesso

CAGLIARI - Cagliari-Genoa, valida per la prima giornata di ritorno in programma domenica 13 gennaio alle 15, si disputerà regolarmente allo stadio Is Arenas di Quartu Sant'Elena. L'ufficialità arriva dal club rossoblù. Dopo il "pasticcio" di Cagliari-Juventus, con l'autorizzazione del sindaco di Quartu, Mauro Contini, arrivata in ritardo dopo che la Lega calcio aveva già scelto Parma come sede della gara, questa volta si è giocato d'anticipo e il via libera all'agibilità dello stadio è già stato concesso.


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Palermo, ora è ufficiale: ecco Aronica dal Napoli

Il difensore, che firmerà un contratto fino al 30 giugno 2015, si trasferisce in Sicilia a titolo definitivo

ROMA - Salvatore Aronica lascia il Napoli. Ora è ufficiale: il difensore si trasferisce al Palermo a titolo definitivo. "L'U.S. Città di Palermo - si legge nella nota ufficiale apparsa sul sito della società rosanero - comunica di aver raggiunto con la S.S.C Napoli un accordo per l'acquisizione delle prestazioni sportive del calciatore Salvatore Aronica. Il difensore, che firmerà un contratto fino al 30 giugno 2015, si trasferirà a titolo definitivo. Aronica, che già da domani alla ripresa degli allenamenti sarà a disposizione di Gian Piero Gasperini, verrà presentato alla stampa mercoledì 2 gennaio (luogo ed orario verranno comunicati nei prossimi giorni)".


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Mazzarri esalta il Napoli: «Un anno da ricordare»

Walter Mazzarri, tecnico degli azzurri: «In Champions abbiamo battuto i campioni d'Europa. In Coppa Italia abbiamo sconfitto la Juve che di solito i grandi appuntamenti non li fallisce mai, a Pechino abbiamo rimediato una sconfitta immeritata e in campionato con la vittoria di Siena c'è stata una grande prova di personalità dei ragazzi. Ci siamo confermati e questo è uno step fondamentale per la società»

NAPOLI - "Un anno da ricordare". Walter Mazzarri racconta in esclusiva per il sito ufficiale le emozioni e le sensazioni vissute in un 2012 che ha visto il Napoli protagonista. Gli azzurri hanno conquistato la Coppa Italia ed hanno ottenuto 73 punti complessivi nell'arco dei 12 mesi, chiudendo l'anno solare al secondo posto dietro la Juventus, al pari del Milan, davanti a Lazio, Roma e Inter. Il tecnico azzurro analizza il percorso della squadra ripercorrendo le tappe salienti che hanno contraddistinto il cammino del Napoli sia in Italia che in Europa: "È stato un anno importante, frutto del lavoro di tutti: Società, staff e squadra. Certe volte nel calcio possono verificarsi degli exploit estemporanei. È facile ottenere un bel piazzamento in una stagione, ma ciò che è difficile è confermarsi. Il Napoli ci è riuscito ed a questa continua crescita del gioco abbiamo aggiunto anche la continuità di risultati che ci ha portato ad assestarci a certi livelli. Questo rappresenta lo step fondamentale per un club".

LA CHAMPIONS LEAGUE - Ripercorriamo la strada. Si comincia dalla scalata in Coppa Italia: 25 gennaio, Napoli-Inter 2-0: "Sì , è stata una vittoria che ci ha aperto le porte al successo finale. Abbiamo giocato bene ed abbiamo capito la nostra forza. Ci siamo resi conto dopo quel match che potevamo puntare a qualcosa di importante". La Champions League, ed un indimenticabile Napoli-Chelsea 3-1 del 21 febbraio: "Una grandissima partita. Abbiamo battuto i campioni d'Europa e siamo stati l'unica squadra in tutto il percorso della Champions ad aver segnato 3 gol al Chelsea. Al di là del risultato, comunque, ciò che conta è aver dimostrato a tutta l'Europa che il Napoli è una squadra matura anche a livello internazionale. Credo sia stata la partita che meglio ci ha fatto conoscere ed apprezzare sulla scena europea in questi ultimi anni. Peccato per il ritorno, ma sono convinto che nel computo del doppio confronto avremmo meritato la qualificazione".

BOLOGNA-NAPOLI E LA COPPA ITALIA - Gioie e dolori. Quel Bologna-Napoli 2-0 di inizio maggio: "Una partita stregata. Il calcio ti premia sempre nel lungo periodo, ma in partite singole quando ci si mette il destino c'è poco da fare. Quella gara me la ricordo a memoria. Nella prima mezzora potevamo segnare 3 gol ed invece ci siamo ritrovati a subire la rete del Bologna al loro primo tiro. In quel match perdemmo la volata Champions". Ma sempre a maggio la serata magica dell'Olimpico: Napoli-Juventus 2-0, la Coppa Italia dopo 25 anni si tinge di nuovo di azzurro: "Essere riusciti a battere una squadra che non ha mai fallito i grandi appuntamenti, è un risultato di assoluto prestigio. È stato un premio alla qualità del nostro lavoro ed ai sacrifici compiuti dalla squadra. Abbiamo regalato ai nostri tifosi una gioia importante ed un momento storico per la società".

SULLA SUPERCOPPA - La Supercoppa a Pechino: "Un'esperienza che ha arricchito il nostro bagaglio di crescita. Sotto il profilo del gioco abbiamo disputato una grande partita ed avremmo sicuramente meritato un risultato importante. Purtropo gli episodi ci hanno condannato ad una sconfitta immeritata".

LA NUOVA STAGIONE - Stagione nuova ed ancora azzurri sulla copertina internazionale: Napoli-Dnipro 4-2, super rimonta e super Cavani: "È stata la gara della svolta in Europa League. Se non avessimo colto la vittoria avremmo potuto mancare la qualificazione. La squadra ha mostrato grande carattere nel risalire la corrente, in una rimonta emozionante e spettacolare allo stesso momento, con una splendida prova di Cavani. Abbiamo ottenuto il passaggio ai sedicesimi facendo scelte precise che ci hanno portato ad ottenere la qualificazione ed allo stesso tempo ci hanno permesso di fare bene in campionato, dove abbiamo 8 punti in più rispetto allo scorso anno". Un 2012 che si è chiuso con un successo significativo a Siena: "Venivamo da due sconfitte consecutive immeritate. Un momento non facile dal quale siamo usciti con un successo importante. È stata una vittoria del gruppo ed una prova di personalità da parte dei ragazzi che ci ha consentito di chiudere benissimo il 2012. Un anno di grande spessore e di assoluto valore".


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Totti e la Roma a casa di Topolino, Pippo e Minnie

Ecco le prime immagini dell'incontro a Disneyworld tra il capitano dei giallorossi e gli storici personaggio del mondo Disney

ORLANDO (STATI UNITI) - La Roma è negli Stati Uniti. Ad Orlando la squadra giallorossa è impegnata in una tournée utile soprattutto a pubblicizzare il marchio "Roma". Oggi prima seduta d'allenamento, martedì il test contro gli Orlando city. Mercoledì il rientro ma intanto c'è spazio per un po' di svago. Sul profilo twitter della società giallorossa, infatti, sono apparse le prime foto di Francesco Totti, capitano del club capitolino, insieme ai famosissimi personaggi della Disney: Topolino, Pippo e Minnie accanto ad uno dei più forti giocatori della storia del calcio italiano.


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Capello: «L'anti Juve? L'unica è la Roma»

Il ct della Russia: «Le milanesi hanno lasciato andare tanti giocatori importanti. De Rossi? L'ho fatto esordire io, insieme ad Aquilani: è un giocatore importante ma dovrà adattarsi alle idee di Zeman»

ROMA - "L'anti Juve? L'unica che sulla carta può dare fastidio ai bianconeri è la Roma". Parola di Fabio Capello. Il ct della Russia ha commentato questa prima parte di campionato: "La Juve sta facendo molto bene - le sue parole a Sky - anche se non ci sono competitor di livello: ai miei tempi c'erano Milan, Inter e Roma. Oggi le milanesi hanno lasciato andare tanti giocatori importanti. De Rossi? L'ho fatto esordire io, insieme ad Aquilani: è un giocatore importante ma dovrà adattarsi alle idee di Zeman. Non so quale possa essere il suo futuro, l'importante è che sia felice. Pirlo? Fa la differenza e potrebbe giocare in tutte le big del mondo, la Juve prendendo lui e Barzagli è stata brava".


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Abete: «Scommesse? Intervenga il Parlamento»

Written By Unknown on Kamis, 27 Desember 2012 | 23.45

Il presidente della Figc: «Sulla giustizia sportiva dobbiamo condividere la nostra posizione con il Coni e con altri enti. La responsabilità oggettiva è un istituto presente in tutti i codici di giustizia internazionali»

ROMA - "Sulla giustizia sportiva dobbiamo condividere la nostra posizione con il Coni e con altri enti. La responsabilità oggettiva è un istituto presente in tutti i codici di giustizia internazionali. Nell'area delle scommesse è indispensabile un intervento del Parlamento sulla legge legata alla frode sportiva, che risale al 1989". Lo ha detto Giancarlo Abete, intervenendo a Sky.

OMESSA DENUNCIA - "Per quanto riguarda l'omessa denuncia, io comprendo come il mondo del calcio sia un po' parolaio, l'omessa denuncia trova difficoltà a essere riconosciuta - ha sottolineato -. Le critiche di Agnelli? Il presidente della Juve esprime dei giudizi e io ho il dovere di rispettarli. Quando si hanno responsabilità di sintesi bisogna tener conto delle posizioni che emergono. Quando si parla di associazioni il discorso diventa complesso, noi non ci inventiamo il quadro normativo. Ci sono tutte le componenti in ballo e penso che il presidente Agnelli debba avere capacità di sintesi nel governo del calcio". "Non solo attualmente non esiste la governance che era stata ventilata a luglio, e non mi riferisco al presidente - ha concluso il presidente della Figc, parlando della situazione della Lega di serie A - ma non ci sono altre situazioni che erano state avanzate. Le regole si cambiano assieme e non presentando le proprie istanze".

GIOVANI - "In Italia abbiamo tanti giovani interessanti e lo testimonia il fatto che stiamo decidendo se impiegarne alcuni nella Confederations cup o nella fase finale dell'Europeo Under 21. Crisi o non crisi, se non ci sono talenti preparati a dare il massimo di sè, non avviene una crescita in termini di qualità". Lo ha detto il presidente della Figc, Giancarlo Abete, tracciando a Sky il bilancio di fine 2012. "La crisi ha influito nelle scelte delle società e nella loro voglia di puntare sui giovani - ha aggiunto Abete -. Va detto che continua in Serie A il trend dei giocatori non selezionabili per le squadre nazionali".


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Zamparini: «Aronica? È fatta, manca la firma»

Zamparini: «Per il trasferimento a Palermo bisogna aspettare il rientro del presidente del Napoli De Laurentiis dalle Maldive per la firma»

ROMA - "Aronica al Palermo? Penso sia un affare fatto, bisogna aspettare il rientro del presidente De Laurentiis dalle Maldive per la firma". Lo ha detto il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, intervenendo a Radio Kiss Kiss. "Quest'anno abbiamo sbagliato le valutazioni d'inizio stagione, dopo due anni senza direttore sportivo avevamo costruito una squadra su misura per Montella che però, all'ultimo minuto ci è stato soffiato dalla Fiorentina - ha poi aggiunto - Con Perinetti abbiamo poi costruito una squadra per Sannino ma è stata fatta molto male. Molti nostri giocatori di qualità sono andati in prestito in giro per l'Italia anziché darci una mano. Con l'arrivo di Lo Monaco, persona molto competente, speriamo col mercato di gennaio di riparare anche se ci mancano 6-7 punti sia per sfortuna sia per sviste arbitrali".

IMMOBILE - Quanto all'interessamento per Immobile, Zamparini ha ammesso: "Cerchiamo un'altra punta considerato l'infortunio di Abel Hernandez. Che si chiami Immobile o in altro modo l'importante é che sia un attaccante di qualità. Silvestre al Napoli? Sarebbe un gran colpo per gli azzurri. È uno dei più forti centrali europei. Nell'Inter non hanno avuto la pazienza di aspettarlo e hanno lasciato che si bruciasse, così come avvenuto per un grande campione come Sneijder".


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Club russo, offerta choc: 400 milioni per Messi!

In spagna sicuri: una società russa (probabilmente l'Anzhi) avrebbe cercato di prendere la Pulce offrendogli un ingaggio stellare da 30 milioni l'anno, prima del suo rinnovo col Barça

ROMA - Durante la trattativa per il prolungamento del contratto fra il Barcellona e Leo Messi, condotta dal padre della 'Pulce', Jorge, l'attaccante argentino ha ricevuto un'offerta apparentemente irresistibile da una squadra russa. A Messi, secondo quanto rivela il sito online del Mundo Deportivo, sarebbero stati offerti 30 milioni a stagione e un contratto di tre anni, al termine dei quali il 25enne tre volte Pallone d'Oro avrebbe incassato 90 milioni. Il club russo - che secondo Marca sarebbe l'Anzhi - avrebbe anche risolto la clausola rescissoria che lega Messi al club catalano, sborsando centinaia di milioni (circa 400).
 
RESTA AL BARCELLONA - L'attaccante, che ha da poco polverizzando il record di gol segnati in un anno solare, con 91 centri, ha da poco rinnovato il contratto: rimarrà legato al Barcellona fino al 2018, cioè fino a 31 anni. Messi avrebbe quindi rifiutato l'offerta dei russi, perchè vuole ancora vincere tanto con la società che lo ha allevato calcisticamente e gli ha permesso di diventare il calciatore più forte, ammirato e prolifico del mondo.


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Cagliari, niente stipendio ai giocatori da due mesi

Il dg Marroccu lancia l'allarme: «Il presidente Cellino è stanco di lottare contro i mulini a vento e si chiede il motivo di tanto ostracismo decretato un pò da tutte quelle forze che invece dovrebbero sostenerci»

CAGLIARI - Allarme rosso per i conti del Cagliari calcio: da due mesi i giocatori non ricevono gli stipendi. È quanto emerso stamattina, a margine della conferenza stampa del dg Francesco Marroccu. A questo punto, anche se l'intenzione è quella di confermare i pezzi pregiati anche nel mercato di gennaio, sarà sempre più difficile resistere alle richieste delle big. "Il Cagliari aveva investito più di 10 milioni di euro per lo stadio di Elmas - ha detto il dg Marroccu - tutto bloccato; altri otto milioni a Quartu e non abbiamo ancora un resoconto finale; aggiungiamoci il pignoramento degli introiti Sky operato dal Comune di Cagliari per i presunti debiti datati anni '70 e '80 che il presidente Cellino aveva iniziato a estinguere, mentre la Regione non ha ancora onorato i suoi impegni di sponsorizzazione degli ultimi due anni. Il risultato di tutto questo è che il Cagliari adesso si trova in difficoltà e si sente abbandonato da tutti. Per la prima volta ha problemi a pagare gli stipendi. Il presidente Cellino è stanco di lottare contro i mulini a vento e si chiede il motivo di tanto ostracismo decretato un pò da tutte quelle forze che invece dovrebbero sostenerci".

MERCATO - Ed ora il mercato: "L'assalto alla diligenza è già partito, la tentazione di rinunciare a uno dei giocatori più richiesti c'è. Dobbiamo considerare - ha aggiunto il dg - che il presidente Cellino quest'estate non ha esitato a stracciare un contratto di 15 milioni di euro già firmato con un club russo per la cessione di Astori e ha persuaso Nainggolan, d'accordo con lui, a proseguire insieme l'avventura in rossoblù. Non sarà facile adesso trattenere i big".


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Torino, idea Maxi Lopez. Bianchi alla Samp?

GENOVA - L'idea per l'attacco in casa granata si chiama Maxi Lopez. Il Torino sta infatti accarezzando l'idea di prelevare il giocatore, attualmente in forza alla Samp, in cambio di Ronaldo Bianchi. Per avere l'attaccante , la Samp ha versato 2.5 milioni al Catania, proprietario del cartellino. Il Torino quindi girerebbe Bianchi in blucerchiato, facendosi poi carico a fine stagione degli altri 6 milioni da versare ai rossazzurri per l'acquisto definitivo del giocatore che, al ritorno dall'infortunio (Lopez è stato fuori per 40 giorni per l'intervento al menisco), potrebbe quindi trovarsi ad indossare già la nuova maglia. Alla corte di Delio Rossi, approderebbe quindi da subito Bianchi, che, all'inizio della prossima stagione, sarebbe così un attaccante blucerchiato a costo zero.


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Rios lontano da Palermo: tornerà al Monterrey?

Il tesserato rosanero è in Messico per festeggiare le festività con la sua famiglia: i dirigenti messicani vorebbero trattenerlo con loro

PALERMO - Rios potrebbe non tornare in Italia. Ora è in Messico, per festeggiare le vacanze di Natale insieme alla sua famiglia. Ma il Monterrey vorrebbe che il calciatore che ha già militato nella stagione 2007-2008 (32 presenze, 3 reti) tornasse a vestire nuovamente la casacca messicana. Oggi Rios dovrebbe incontrare i dirigenti del Monterrey. Anche Torino e Genoa sarebbero interessate al giocatore il cui costo si aggira intorno ai tre milioni di euro.


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Murales, che passione! Super Cavani di Raffo

Gigantografia per il Matador. A Roma restaurata l'opera dedicata a Totti. Quanti murales per Maradona. Omaggi a Tevez e Immobile...

ROMA - Il Matador ispira gli artisti. Come Maradona, come Totti. Molto bello il Cavani realizzato dall'artista partenopeo Raffo, a Volla (comune vesuviano) che ha ricevuto i complimenti anche dallo stesso top player del Napoli: ha inserito la foto dell'opera sul suo sito internazionale. Raffo, 33 anni, è un maestro con la "bomboletta" in mano con solide basi all'Accademia delle Belle Arti. Artista poliedrico, Raffo ha dedicato a Edinson Cavani un'opera pregevole che sta ottenendo un grande successo, richiamando a Volla molte persone che vogliono vedere dal vivo la gigantografia del goleador dei Due Mondi. Dello stesso autore anche un mural con Cavani, Hamsik e Lavezzi nonché uno dedicato a D.A.M., 'o maste (il maestro), simply The Best.

ARTE POPOLARE - Il "mural" è arte popolare, un messaggio di impatto immediato che vive nel quotidiano e trova le sue massime espressioni quando i personaggi ritratti sono amati dalla gente. Nati da movimenti di protesta, come libere espressioni creative della popolazione contro il potere, i murales hanno assunto poi nel tempo anche un valore estetico, conservando nella maggior parte dei casi un tratto sociale, un carattere popolare.

RESTAURATO LO STORICO MURAL DI TOTTI - Una buona notizia per gli appassionati: nel quartiere Monti a Roma è stato restaurato il "mural" dedicato a Francesco Totti nel 2001 in occasione del terzo scudetto giallorosso. Mani "poco amiche" avevano imbrattato il mese scorso l'opera raffigurante "il capitano" in più punti rendendola quasi irriconoscibile. Per fortuna, pochi giorni fa è stato completato restauro da parte di indubbi tifosi giallorossi. Totti è uno dei più migliori calciatori al mondo nati in Italia.

DIEGO, QUANTI MURALES - Il calciatore con più murales sul pianeta è Diego Armando Maradona. La maggior parte sono stati realizzati in Argentina (alcuni nella coloratissima Boca), ma anche a Napoli e in diverse città della Campania ci sono opere dedicate al più grande artista del calcio di tutti i tempi.

DA TEVEZ A IMMOBILE - Molti i personaggi ritratti nei murales. In questa breve carrellata vi presentiamo anche opere dedicate a Carlitos "Apache" Tevez (in Argentina) e a Ciro Immobile (a Pescara) in occasione della promozione in A del blub abruzzese. Un mural anche per i tifosi del Boca.

DI BARTOLOMEI E SIMONCELLI – Murales dedicati anche al compianto calciatore giallorosso Agostino Di Bartolomei (a Trigoria, Roma) e al motociclista scomparso Marco Simoncelli (a Riccione).

Biagio Angrisani


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Nagatomo: «Che bello battere la Juventus»

Written By Unknown on Rabu, 26 Desember 2012 | 23.45

APPIANO GENTILE (COMO) – "Credo che la Juventus sia molto brava nell'affrontare le partite più facili, noi in certe sfide abbiamo perso qualche punto. Siamo ancora un gruppo con i lavori in corso, ma abbiamo maggiori margini di miglioramento in prospettiva". È il pensiero di Yuto Nagatomo, che si racconta in un'intervista all'ANSA toccando tutte le tappe della sua carriera italiana. Dall'ambientamento a Cesena all'arrivo a Milano, dall' amicizia con Cassano ("Non ho mai incontrato uno come lui") alla particolare esultanza con Zanetti dopo ogni gol. Fino ai recenti successi e alle emozioni più grandi della parentesi aperta all'Inter: "Quando ho sentito dell'interessamento dei nerazzurri un anno e mezzo fa sono rimasto molto sorpreso e allo stesso tempo ero felicissimo. Senza dubbio l'ultima sfida contro la Juventus, vinta a Torino, è stato il momento più emozionante da allora". Il tutto con l'appoggio di Alberto Zaccheroni, commissario tecnico italiano della nazionale giapponese. "È stato lui a dirmi che potevo farcela anche in Serie A", dice Nagatomo, le cui prestazioni saranno premiate con un imminente rinnovo di contratto, per cui si attende a giorni l'annuncio della società nerazzurra.


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«Giocare nella Roma è un onore per me»

Bradley, l'americano giallorosso, si confessa al New York Times: «Mi sto godendo ogni attimo qui. Ti accorgi di quanto sia grande il club, speciali i tifosi e di come la gente ami questa squadra»

ROMA - La pressione quotidiana per conquistarsi la maglia da titolare, a volte solo per giocare uno spezzone di gara. Si cresce anche, o forse soprattutto così in campo, e lo ha imparato Michael Bradley che a 25 anni si gode il salto nella Roma di Zeman: il giocatore americano, sbarcato in giallorosso dopo una stagione al Chievo e i passaggi in Europa con il Borussia Monchengladbach e all'Aston Villa, guarda più all'anno che verrà che al 2012 ormai alle battute finali. "Adesso è tutto diverso - confessa il centrocampista in un'intervista al New York Times - Il primo anno con il Chievo mi ha aiutato a crescere come giocatore e come persona. Quando sono arrivato a Roma, non ci è voluto molto per capire che è un altro mondo. Mi sto godendo ogni attimo qui. Ti accorgi di quanto sia grande il club, speciali i tifosi e di come la gente ami questa squadra. Per me è un grande onore essere qui. Sto migliorando e abbiamo la squadra per continuare a migliorare".

CALCIO SPETTACOLO - Nella gara con il Milan, vinta 4-2 dalla Roma - che dal 28 sarà ad Orlando, in Florida, per una parentesi di allenamenti americani - Bradley ha giocato dal primo minuto: un obiettivo che nella squadra di Zeman non è scontato per nessuno. Ed è questo 'agone' interno che garantisce un valore aggiunto. "In un grande club c'è solo da imparare - sottolinea lo statunitense - Ma fino a quando non giochi in una squadra come questa, non c'è possibilità di provare certe cose. L'idea di scendere in campo con la pressione di dover vincere, indipendentemente dalla squadra che affronti o dal fatto che si giochi in casa o in trasferta. La pressione c'è sempre. C'è una competizione vera per giocare, con due o tre giocatori per ogni ruolo. Ti puoi allenare al meglio ogni giorno ma anche così le decisioni possono non essere a tuo favore. Devi essere pronto ogni volta ci sia bisogno di te, magari nell'ultima mezz'ora di gara oppure come titolare nella partita successiva. Devi fare i conti con il fatto che una squadra ha tanti giocatori: per capire devi stare qui e vivere la quotidianità".

L'OBIETTIVO - Bradley sapeva che per farsi le ossa da giocatore doveva emigrare nel Vecchio Continente: "Ho cominciato nei MetroStars a New York, ma ho sempre saputo che per fare un'ottima carriera mi sarei dovuto trasferire in Europa. Per metterti alla prova, devi venire in Europa. La prima opportunità fu in Olanda. Bisogna poi migliorare e crescere, giocando nei migliori club, facendo la Champions e i mondiali". E con la maglia della nazionale - che è stata allenata da suo padre, Bob - punta alle qualificazioni ai mondiali di Brasile 2014. "Io lavoro duramente e cerco di dare il massimo - sottolinea Bradley -. Il 2013 sarà molto importante: ci aspettano dieci partite con le sei nazionali più forti della Concacaf. C'è poco spazio per gli errori. Dobbiamo vincere e qualificarci per i mondiali. È una grande sfida, ma questo è l'aspetto più stimolante". Bradley guarda avanti e punta in alto, Roma e Usa nel cuore.


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Diaz: «Vorrei Cambiasso al River Plate»

Il nuovo tecnico dei 'Millonarios' progetta il futuro e manda un messaggio al centrocampista dell'Inter

ROMA - "Al cuore Ramon". Così diceva Clint Eastwood in un 'Pugno di dollari' e così ha fatto il nuovo allenatore del River Plate. Diaz punta sul sentimento e sull'amarcord nel progettare la squadra che verrà: "Mi piacerebbe avere Cambiasso. Ha talento, tecnica e fa anche gol: è un giocatore completo. Trezeguet? Farò di tutto per recuperarlo". Durante l'intervista ad Ole', il tecnico argentino dice: "Se avessi la possibilità di comprare con un assegno in bianco andrei a prendere D'Alessandro. Conosce l'ambiente ma è difficile portarlo via dal Brasile. Difficile ma non impossibile".


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Eriksson, niente Ucraina Il nuovo ct è Fomenko

La Federazione ha preferito l'ex tecnico della Dynamo Kiev e del Cska Mosca allo svedese

KIEV - Mikhail Fomenko batte la concorrenza di Sven Goran Eriksson e diventa il nuovo ct dell'Ucraina. L'allenatore, 64 anni, in passato sulla panchina della Dynamo Kiev e del Cska Mosca, prende il posto di Oleg Blokhin, passato ad allenare da settembre la Dynamo. Secondo i media locali, Fomenko ha firmato un contratto di un anno, con un'opzione di altri due in caso di qualificazioni ai mondiali del Brasile. Niente da fare per il tecnico svedese, che la scorsa settimana era stato visto a Kiev con il suo agente ed era tra i candidati alla panchina della nazionale.


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Che rimonta del Livorno! Il Sassuolo battuto 3-2

Nell'ultima giornata del girone di andata di serie B la squadra di Di Francesco, in vantaggio di due gol, si fa rimontare nella ripresa. Ora i ragazzi di Nicola sono a -2. Pareggio 1-1 tra Empoli e Verona, il Modena batte 1-0 lo Spezia. Non hanno giocato Varese e Brescia. La gara è stata rinviata a data da destinarsi per nebbia

ROMA - Niente fuga per il Sassuolo: il Livorno è a -2 e il campionato di serie B è riaperto. Nel giorno di Santo Stefano il Livorno batte 3-2 la capolista dei record dopo una rimonta incredibile. Sotto 2-0 dopo 10 minuti (gol di Castellani e Bianchi per la squadra di Di Francesco) i ragazzi di Nicola giocano un secondo tempo d'applausi e riescono a ribaltare il risultato: accorcia prima Siligardi al 54', pareggia Paulinho dopo 10 minuti e poi ad un quarto d'ora dalla fine Salviato fa esplodere il Picchi segnando il gol del definitivo 3-2. Con questa vittoria il Livorno accorcia in classifica e va a -2 dal Sassuolo capolista. La squadra di Di Francesco, laureatasi campione d'inverno nel turno precedente, si ferma dopo 7 partite utili consecutive (5 vittorie e 2 pareggi).

MODENA OK, PARI VERONA - Dopo l'importante vittoria contro la Juve Stabia nell'ultima giornata, il Verona pareggia 1-1 contro l'Empoli. Rimane l'amaro in bocca per la squadra di Sarri, andata in vantaggio con Saponara ad inizio ripresa, che si fa rimontare dai veronesi, a segno all'ultimo minuto con Ceccarelli. Con questo pareggio il Verona rimane saldo al terzo posto in classifica a 40 punti e lascia l'Empoli a -10.
Il Modena torna alla vittoria battendo lo Spezia (seconda sconfitta consecutiva per la squadra di Serena) grazie ad un rigore segnato da Ardemagni a pochi minuti dalla fine. Da segnalare un rigore sbagliato per parte: non ha sfruttato il tiro dagli undici metri prima Di Gennaro (traversa per il giocatore dello Spezia) poi Moretti per gli emiliani. Con i tre punti odierni la squadra di Marcolin sale al quarto posto in classifica a 32 punti, a -8 dal Verona.

ASCOLI SUPER - Convincente vittoria dell'Ascoli che batte 4-1 il Cittadella grazie ai gol di Soncin, Zaza, Morosini e Scalise. La squadra di Silva ottiene così la terza vittoria consecutiva dopo le vittoria contro Brescia e Ternana delle ultime giornate. Si rialza la Juve Stabia (dopo il ko contro il Verona nell'ultimo turno) che batte 3-1 il Crotone grazie ai gol di Danilevicius, Genevier su rigore e Improta. Di Addae l'unico gol della squadra di Drago. Si ferma il Padova che pareggia 0-0 contro il Ternana.

CESENA E REGGINA OK - In coda importante vittoria del Cesena che espugna il campo della Pro Vercelli: la squadra di Bisoli vince 3-1 grazie ai gol di Rodriguez, l'autogol di De Paula e il sigillo finale di Succi. Inutile per la squadra di Camolese il gol di Modolo a fine primo tempo. Giornata positiva anche per la Reggina che, dopo la vittoria sul Grosseto nell'ultimo turno, riesce a battere il Vicenza grazie ad un gol di Ceravolo al 71'. Si interrompe la striscia delle tre vittorie consecutive del Novara che perde 1-0 contro il Lanciano, alla prima vittoria stagionale in casa. Dopo quattro partite senza vittorie il Bari ritrova i tre punti battendo il Grosseto 1-0 grazie ad un gol all'ultimo minuto di Fedato.

IL RINVIO - La gara tra Varese e Brescia è stata rinviata a data da destinarsi per nebbia. Due sopralluoghi condotti dall'arbitro Irrati di Pistoia, insieme con i capitani Neto Pereira e Budel, hanno verificato la mancanza di visibilità sufficiente a dare inizio alla gara. Da decidere la data del recupero.


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Galliani: «Su Robinho Santos e Mineiro»

L'amministratore delegato del Milan fa il punto dopo il no del Flamengo alle richieste rossonere per l'attaccante

ROMA - "Robinho al Santos? Può darsi". Adriano Galliani non si sbottona, nonostante il caldo di Rio de Janeiro, sul futuro del suo attaccante. Dopo il ritiro dalla corsa del Flamengo, per Robinho sembrano essere rimaste il Santos, appunto, e l'Atletico Mineiro: "Se c'è anche l'Atletico? Diciamo che ci sono alcune possibilità -riporta Globo Esporte- ma non fatemi dire altro".


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«Catania-Juve? Fatico a dimenticare quel gol»

Pulvirenti: «Cessioni? Non prendo in considerazione alcuna offerta. E non è un fatto economico»

ROMA - "È stato un anno meraviglioso, fatto di successi, cambiamenti e consolidamenti, peccato per l'episodio accaduto con la Juve, ancora oggi faccio fatica a dimenticare: a Rizzoli però non ho alcunchè da dire, in campo era stata presa la decisione giusta, poi è successo qualcosa". Così il presidente Antonino Pulvirenti traccia un bilancio di fine anno del suo Catania, in un'intervista a Sky riportata sul sito della società di calcio. Parlando del mercato Pulvirenti ricorda l'aumento di capitale di 9 milioni di euro di qualche mese fa: "La volontà - spiega - era quella di supportare un progetto tecnico importante ed ambizioso. Migliore di quello ottenuto in questi anni". "A gennaio, però - annuncia il presidente dei rosso-azzurri - nessuno si muoverà da Catania, e questo messaggio è rivolto a tutti i colleghi presidenti, agli agenti e agli illusionisti: state lontano dal Catania. Non prendo in considerazione alcuna offerta. E non è un fatto economico". Il Presidente, poi, affronta l'argomento Marchese: "Il suo procuratore Lippi - rivela - rimanda sempre l'appuntamento con noi e un Presidente di Serie A, qualche giorno fa, mi ha detto di avere già un accordo con Marchese, per giugno. Il ragazzo, però, giura che non è vero, e io gli credo". Il presidente del Catania svela di essersi "sentito e chiarito" con l'ex allenatore dei Catania e attuale tecnico della Fiorentina: "stimo Vincenzo Montella, è il più bravo tra i giovani allenatori in Italia e in Europa". Ribadisce che la salvezza resta l'obiettivo della società etnea: "I numeri dicono che il Catania non potrà mai andare in Europa, ma è vero anche che se confermassimo i risultati ottenuti fino a oggi e qualche grande facesse un piccolo passo falso, allora potrebbe succedere di tutto". Pulvirenti infine auspica una nuova legge sugli stadi: "I club stanno facendo enormi sforzi con i vivai, adesso ci auguriamo - conclude - che gli sforzi vengano fatti anche dalla politica, l'unica che può prendere le decisioni".


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Vargas: «Anno orribile. Devo pensare al futuro»

Written By Unknown on Selasa, 25 Desember 2012 | 23.45

L'attaccante del Napoli: «Devo prendere una decisione, quello che voglio più di ogni cosa è giocare»

NAPOLI - Non è un buon Natale per Edu Vargas. L'attaccante cileno era sbarcato un anno fa a Napoli con grandi aspettative ma le cose non sono andate per il verso giusto e ora è tempo di fare un bilancio e prendere una decisione. "Per me è stato un anno orribile - ha detto Vargas ai giornalisti che lo attendevano all'aeroporto in Cile - ora devo prendere una decisione, l'unica cosa che voglio è giocare". Vargas al Napoli non sta trovando spazio e quindi con la riapertura del mercato di gennaio, qualcosa potrebbe succedere.


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Milito: «La Juventus va troppo forte...»

Milito: «Siamo convinti di essere sulla strada giusta per arrivare tra le prime tre della classifica. Da parte mia ho sempre dato il massimo, spero di riuscire a farlo anche l'anno prossimo. Ormai mi sento importante per l'Inter»

MILANO - L'ultimo passo falso in casa col Genoa non ha abbattuto il principe Milito che è ancora convinto di poter essere protagonista del campionato con la sua Inter. "La stagione è andata oltre le nostre aspettative - ha detto Milito in un'intervista a Sky Sport -. Siamo convinti di essere sulla strada giusta per arrivare tra le prime tre della classifica. Da parte mia ho sempre dato il massimo, spero di riuscire a farlo anche l'anno prossimo. Ormai mi sento importante per questa squadra".

JUVE - Milito allo scudetto ammette di crederci poco, non per i demeriti dell'Inter ma per i meriti della Juve: "La Juventus va troppo forte", ammette. Il suo futuro è all'Inter: "Resto qui, finché un giorno tornerò in Argentina".

FUTURO SNEIJDER - Poi una battuta sul futuro di Wesley Sneijder: "È stato e sarà un giocatore importante per noi. Ma ora lasciamolo tranquillo".

STRAMACCIONI - La fiducia in Stramaccioni è totale: "Stramaccioni si è guadagnato subito la fiducia di tutti instaurando un rapporto di massima sincerità, questo è stato fondamentale".


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L'Aquila: una strada per Simoncelli

E' arrivato l'ok all'iniziativa del motoclub aquilani presentata al Comune il giorno dopo la scomparsa del Sic

L'AQUILA - Una strada per ricordare Marco Simoncelli all'Aquila. Il via libera è arrivato dalla commissione toponomastica che ha dato parere favorevole all'iniziativa del motoclub aquilani presentata al Comune il giorno dopo la scomparsa del Sic, scomparso tragicamente a Sepang il 23 ottobre 2011

GRANDISSIMO CAMPIONE - «La raccolta di oltre 750 firme in meno di dieci giorni e l'apertura di un gruppo su Facebook che in poche ore ha superato il migliaio di iscritti hanno contribuito non poco a spingere verso l'accoglimento di una richiesta che avrebbe altrimenti subito un iter interminabile», ha spiegato il presidente del club abruzzese, Massimiliano Mari Fiamma che ha anche ringraziato «tutti i componenti della Commissione Toponomastica che hanno compreso immediatamente il valore della proposta che va ben oltre il ricordo di un grandissimo campione, di un ragazzo che, in pochi anni, ha saputo ergersi a esempio positivo e il cui ricordo è ancora oggi più che mai forte e fonte di ispirazione. Anche per questo l'idea finale del motoclub  - ha concluso - non si limiterà all'intitolazione ma anche alla edificazione di una stele che commemorerà sia Marco Simoncelli che tutti i motociclisti che sulle nostre strade hanno visto infrangersi i propri sogni»


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Messi avvisa il Milan: «Voglio la Champions!»

L'attaccante del Barça: «Voglio il riscatto dopo l'eliminazione col Chelsea dell'anno scorso. Stiamo lavorando per raggiungere la finale a Wembley»

BARCELLONA - Il primo augurio non poteva che essere per il suo allenatore Tito Vilanova: "Mi auguro una pronta guarigione a Tito e la salute per tutti". Leo Messi si racconta in un'intervista al quotidiano spagnolo Mundo Deportivo e avvisa il Milan. L'eliminazione in semifinale col Chelsea l'anno scorso per un rigore sbagliato non gli è andata giù e quest'anno vuole il riscatto in Champions. "Spero di potermi togliere questa spina - dice Messi - perché credo che nella doppia partita avevamo meritato la finale. Ora dobbiamo lavorare per essere di nuovo a Wembley e vincere. Questo è l'obiettivo che ci siamo posti e stiamo lavorando per quello".

I RECORD - Il 2012 è stato un anno pieno di record, soprattutto a livello personale, ma Messi non si accontenta: "Sono felice per i traguardi e i record raggiunti, ma l'anno sarebbe potuto essere migliore in termini di titoli. Io dico sempre che ciò che conta è la vittoria del club, i miei traguardi, senza titoli, non contano".

MOMENTO PIU' BELLO - Il momento più bello del 2012 però, è arrivato fuori dal campo, ed è stato la nascita di suo figlio Thiago: "L'arrivo di Thiago è stata la cosa più grande che mi sia mai capitata. E 'stato un momento molto speciale nella mia vita".


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«Il Real vuole Lippi per sostituire Mourinho»

In Spagna sicuri: Perez sarebbe pronto a dare il ben servito al portoghese a fine stagione. Al suo posto in pole ci sarebbe l'ex ct della nazionale

TORINO - Perez si è stufato di Mourinho e pensa al suo sostituto. Il presidente del Real Madrid, dopo la sconfitta contro il Malaga e l'esclusione clamorosa di Casillas, sarebbe pronto a dare il benservito al portoghese alla fine di questa stagione. Al suo posto, tra i possibili sostituti, anche Marcello Lippi. Lo scrive questa mattina "El Pais" che assicura quanta stima leghi Perez all'ex allenatore della Juve. Secondo il numero uno degli spagnoli, la figura professionale del ct campione del mondo con l'Italia si legherebbe perfettamente con uno spogliatoio difficile da plasmare. Dietro questa operazione Zidane: sarebbe stato proprio lui infatti a suggerire il nome di Lippi ai vertici societari.
 


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Preziosi: Borriello resta. Zarate ci piace, vedremo

Il presidente del Genoa: «Non c'è stato nessun litigio tra l'attaccante e Foschi, quindi non c'è nessun caso»

ROMA - "Non c'è stato alcun dissidio tra Borriello e Foschi, è un giocatore del Genoa e resterà tale finché non ci chiederà di cambiare aria". Così Preziosi ai microfoni di Sky. Il presidente del Genoa allontana le voci di spaccature all'interno dello sporgliatoio e rilancia: "A noi non l'ha chiesto nessuno, nemmeno l'Inter, nonostante mi sia incontrato con Branca e Moratti dopo la partita. Immobile? Sarebbe una pazzia pensare di cederlo. Ora il mercato, noi abbiamo bisogno di due difensori, per esempio ci interessa Manfredini, ma potrebbe arrivare anche un centrocampista". Piace Zarate: "E' un bel giocatore, che interessa a tutte le squadre. Vedremo...".


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Perinetti: «Destro resterà alla Roma e si riscatterà»

L'ex dg del Siena: «Non deve abbattersi, una Roma che vuol vincere ha bisogno di giocatori così»

ROMA - Perinetti conosce bene Mattia Destro e la Roma.L'ex dg del Siena analizza la situazione dell'attaccante giallorosso ai microfoni di tuttomercatoweb. Non è un momento facile per Destro, chiuso dall'ottimo momento di forma di Totti, Lamela e Osvaldo, il tridente titolare della Roma. Per ora a trovato poco spazio, ma Perinetti lo invita a non abbattersi: "Ha ventuno anni - dice l'ex dg del Siena - non deve abbattersi, deve avere questa forza. Dopo aver giocato con continuità a Siena, non sta giocando troppo e forse è questo il problema".

RESTA A ROMA - Perinetti per il momento esclude l'ipotesi di una sua partenza: "No, non penso che possa partire. La vera forza della Roma è quella di avere una panchina molto forte: Destro, Lamela, De Rossi e gli altri, bastano i cognomi per dire tutto. Una Roma che vuol vincere ha bisogno di giocatori così".

RENDIMENTO - Secondo Perinetti poi, non è vero che il suo rendimento è deludente. "Dovete guardare la media tra minuti e gol segnati. A volte, magari, non ha giocato nel suo ruolo ma non deve abbattersi".


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Ferrari, Massa: «Speriamo in un 2013 migliore»

Written By Unknown on Senin, 24 Desember 2012 | 23.45

E' lo speciale augurio di Buon Natale e di un felice anno nuovo cheFelipe Massa ha inviato a tutti i tifosi della Rossa

ROMA - «L'anno scorso abbiamo avuto un inizio di stagione dove abbiamo fatto pochi punti e abbiamo avuto molti problemi ma nella seconda parte dell'anno siamo stati molto competitivi. Ecco, vorrei partire da qui per avere un 2013 molto competitivo». È questo lo speciale augurio di Buon Natale e di un felice anno nuovo anche per la Ferrari che Felipe Massa ha inviato a tutti i tifosi dai microfoni di Sky.

PIU' FORTI E COMPETITIVI - «Speriamo - ha aggiunto il brasiliano della Rossa - che sia l'inizio di un anno diverso. Io chiedo questo al nuovo anno, di essere più forti e competitivi. Ai tifosi della Ferrari dico che non abbiamo raggiunto quello che volevamo ma speriamo di farlo nel 2013, con un anno ancora migliore».


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Massa: «Speriamo in un 2013 migliore»

E' lo speciale augurio di Buon Natale e di un felice anno nuovo cheFelipe Massa ha inviato a tutti i tifosi della Rossa

ROMA - «L'anno scorso abbiamo avuto un inizio di stagione dove abbiamo fatto pochi punti e abbiamo avuto molti problemi ma nella seconda parte dell'anno siamo stati molto competitivi. Ecco, vorrei partire da qui per avere un 2013 molto competitivo». È questo lo speciale augurio di Buon Natale e di un felice anno nuovo anche per la Ferrari che Felipe Massa ha inviato a tutti i tifosi dai microfoni di Sky.

PIU' FORTI E COMPETITIVI - «Speriamo - ha aggiunto il brasiliano della Rossa - che sia l'inizio di un anno diverso. Io chiedo questo al nuovo anno, di essere più forti e competitivi. Ai tifosi della Ferrari dico che non abbiamo raggiunto quello che volevamo ma speriamo di farlo nel 2013, con un anno ancora migliore».


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Chivu: «Non tornerò a giocare in Nazionale»

Il difensore dell'Inter: «La squadra può fare a meno di me, mi è piaciuto come hanno giocato in Turchia»

BUCAREST - Cristian Chivu non tornerà a giocare con la nazionale rumena. "Due anni fa sono stato chiaro - ha detto il difensore interista ai media - e non so perché ogni volta devo ripetere la stessa cosa". Chivu ha lasciato la squadra nazionale nel maggio del 2011, dicendo che l'età e gli infortuni gli impedivano di poter rispondere al meglio alle convocazioni. 'Paletti' che però non avevano impedito al ct rumeno Victor Piturca di tentare un nuovo 'affondo' per convincere l'ex capitano della Romania a ripensarci.

LA NAZIONALE - "La Nazionale mi manca ma non tornerò - ha aggiunto Chivu - La squadra può fare a meno di me, mi è piaciuto come hanno giocato in Turchia". Attualmente la Romania è al terzo posto nel girone D di qualificazione di Coppa del Mondo, con nove punti in quattro partite, a tre dalla capolista Olanda (seconda è l'Ungheria). La Romania non si qualifica per i Mondiali dal 1998.


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Pescara, Rocchi il sogno. Ma c'è anche il Siena

Il capitano della Lazio è il desiderio di mercato del club abruzzese: Bergodi lo ha già allenato nella Capitale quando era il secondo di Mimmo Caso. In caso di addio bisogna battere la concorrenza dei bianconeri di Iachini

ROMA - Una cosa è certa: il Pescara ha messo gli occhi sul reparto offensivo della Lazio. Kozak o Rocchi la differenza è sottile perchè manca una punta di peso nello scacchiere di Bergodi, allenatore che vorrebbe riabbracciare l'attuale capitano biancoceleste, fermo per un problema alla mano. I due già si conoscono dato che il tecnico del Pescara era il secondo nell'era di Mimmo Caso. Rocchi ci sta pensando, è indeciso tra il sentimento che lo lega alla Capitale e la voglia di tornare a segnare. Anche il Siena si era fatto avanti, più a parole che concretamente.     


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De Laurentiis: Costruirò un Napoli ancora più forte

Il presidente del club partenopeo: «Ci saranno grandi investimenti  a gennaio ma soprattutto a giugno. Con pazienza e perseveranza, creeremo una Società ancora più forte di quella che siamo»

NAPOLI - Gli auguri di Buon Natale e felice anno nuovo per i tifosi del Napoli arrivano direttamente da Aurelio De Laurentiis. E che sarà un bel 2013, ne è sicuro il presidente, perché il Napoli sarà ancora più forte: "Il mio augurio per il 2013 - dice De Laurentiis a Radio Marte - è quello di trovare una grande felicità ad ogni livello. Il mio pensiero va ai tifosi del Napoli, è importante il loro sostegno e la loro fiducia, noi lavoriamo per loro e loro si devono fidare di noi. Il tempo è galatuomo e ci vuole costanza e coscienza per ricercare il meglio. Il nostro obiettivo è quello di diventare una delle squadre più forti di Europa. Napoli sul piano culturale è più importante di un Manchester o un Barcellona. Non c'è motivo per il quale la nostra città non sia all'avanguardia in Europa".

MERCATO - Sul mercato, ci saranno sorprese: "Abbiamo seminato tanta virtù in questi anni, ci saranno grandi investimenti a gennaio ma soprattutto a giugno. Con pazienza e perseveranza, creeremo una Società ancora più forte di quella che siamo. In soli 8 anni siamo passati dalla serie C alla Champions League. Per questo ringrazio tutti quelli che hanno collaborato al nostro progetto sin dall'inizio".

MAZZARRI - La strategia la studierà con Mazzarri, con cui lavora in piena sintonia. "Io so perfettamente che abbiamo una squadra di alto livello ed uno dei migliori allenatori del mondo. E so benissimo che anche quando si perde la strada maestra poi la si ritrova. Con Mazzarri interverremo in maniera scientifica a gennaio sul mercato e poi a giugno faremo il massimo per far diventare il Napoli ancora più forte. Interverremo con decisione per rendere la squadra sempre più competitiva".

GIUSTIZIA SPORTIVA - La penalizzazione lo ha fatto arrabbiare. "Per quanto mi riguarda siamo secondi in classifica, abbiamo 36 punti, 8 più dello scorso anno, non considero i punti che ci hanno tolto. La responsabilità oggettiva serve a tenerci al guinzaglio, e credo che la giustizia sportiva debba cambiare. Abbiamo presentato il ricorso con l'avvocato Grassani e siamo fiduciosi nel secondo grado di giudizio".

CAVANI - Un pensiero particolare per Cavani. "Edinson è un guerriero che rappresenta al meglio l'animo del Napoli e dei nostri tifosi. Cavani è diventato il simbolo di una riscossa della napoletanità, di tutto coloro che hanno bisogno di un paladino che li rappresenti. Ed il campo è il miglior modo per prendersi tutte le rivincite. Ho rifiutato un'offerta di 55 milioni per il Matador, ma l'ho tenuto con noi perchè se sono a Napoli non è per fare commercio ma per amore della squadra. Il Napoli è il mio film più bello e per me rappresenta tutta l'Italia".

SETTORE GIOVANILE - Anche il settore giovanile ha la sua importanza."L'andamento della Primavera mi fa un enorme piacere e mi riempie di gioia. Devo ringraziare Bigon, Saurini e anche Santoro che ci ha iniziato ad un settore giovanile che è nato dalla ceneri di una Società che era finita. Abbiamo giovani fortissimi che rappresentano il nostro futuro".

ANNO DIFFICILE - "Siamo di fronte ad un anno particolare a livello politico, c'è in ballo il futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti, non dobbiamo essere distaccati dalle nuove elezioni e non dobbiamo diffidare dal mondo della politica, ma partecipare con impegno".

AUGURI - Infine gli auguri per tutti i napoletani: "Abbiamo la forza, la grinta e l'anima per fare bene. Siamo sicuri che insieme ai nostri tifosi percorreremo una lunga e grande strada con coscienza e pazienza. Il pensiero va anche alle persone disagiate, bisogna tendere una mano a chi soffre e chi ha difficoltà per aiutare coloro che non hanno la nostra fortuna. Buon Natale a tutti".


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Galliani a Rio de Janeiro: «Robinho-Flamengo? Sì»

L'amministratore delegato del Milan è atterrato in Brasile dove comincerà le trattative per cedere il fantasista e Pato

ROMA - "Robinho al Flamengo? E' possibile, sì". Adriano Galliani è atterrato a Rio de Janeiro dove, ad attenderlo, c'erano i giornalisti brasiliani. La domanda sull'attaccante e le curiosità su Pato. Questa l'attenzione dei media sudamericani per una doppia trattativa che potrebbe presto andare in porto. Robinho verso il Flamengo mentre il Papero piace al Corinthians. Prima di partire, Galliani aveva detto all'aeroporto di Milano: "Ho programmato il mio viaggio in Brasile qualche mese fa. Sarà tutto fatto di lavoro, niente vacanze. Pato e Robinho? Hanno chiesto di lasciare il Milan per tornare nel loro paese, vedremo quello che si può fare".
 


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Vucinic: «2012 fantastico. Juve, puntiamo in alto!»

L'attaccante montenegrino: «Dobbiamo continuare così, con la stessa fame, cattiveria e forza di gruppo per puntare in alto, anche in Europa. Nel 2013 allora….continuiamo a sognare!»

ROMA - Sta finendo un anno importante per la Juve e anche per Mirko Vucinic. L'attaccante bianconero ha affidato al suo sito ufficiale il suo messaggio di auguri per le festività natalizie: «Il mio primo scudetto - si legge sul commento del montenegrino -. L'emozione unica di Matija, il mio secondo figlio. La Supercoppa a Pechino. Il primo posto del girone in Champions. Il titolo di campioni d'inverno. È stato un anno straordinario. Un anno da incorniciare. Dobbiamo continuare così, con la stessa fame, cattiveria e forza di gruppo per puntare in alto, anche in Europa. Nel 2013 allora….continuiamo a sognare! E da qui, dalla mia Lecce dove ho deciso di passare le feste in compagnia della mia famiglia, vi auguro di cuore buone feste e buon anno!»


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Ecco dove andranno in vacanza i giocatori

Written By Unknown on Minggu, 23 Desember 2012 | 23.45

Niente mete esotiche soprattutto a causa dei pochi giorni a disposizione per le squadre della serie A

ROMA - Poche mete esotiche e più feste casalinghe per i campioni del pallone che hanno scelto prevalentemente un Natale e Capodanno all'insegna della famiglia. Più che la crisi, che evidentemente tocca solo marginalmente i fenomeni del calcio, è il calendario fitto, che prevede il ritorno agli allenamenti tra il 28 e il 30 dicembre, a rendere problematico un viaggio di qualche migliaio di chilometri. Discorso a parte per la folta legione sudamericana che approfitterà della sosta natalizia per tornare a casa - Brasile, Argentina, Uruguay, Cile -, chi per passare le vacanze in qualche località d'elite e chi per trascorrerle in famiglia. Per qualcuno, vedi Pato, Robinho, Vargas le vacanze potrebbero trasformarsi in un biglietto di sola andata. Chi non ha scadenze di campo è invece il ct della nazionale, Cesare Prandelli, che ha organizzato un fine anno fuori confine: sarà in Tanzania e Zanzibar con figli, nipoti e la compagna Novella.

LA JUVE - Per i campioni d'inverno della Juventus niente crociere nè lunghi viaggi. Antonio Conte ha convocato tutti per il 28 dicembre. A parte l'eccezione dei sudamericani, Isla, Vidal e Caceres, che raggiungeranno i familiari oltreoceano, le feste verranno passate in famiglia. Si sposteranno, ma di poco, gli 'stranieri Vucinic, Liechtsteiner e Pogba, mentre gli italiani, che sono quasi tutti padri di figli piccoli, da Buffon a Bonucci, Barzagli, Marchisio, Pirlo hanno preferito restare in zona. Qualche breve puntata in località vicine (Costa Azzurra e Spagna) è possibile per Giovinco, Matri, Quagliarella. Chiellini è un caso particolare: aveva meditato un viaggio non lungo insieme alla fidanzata, ma l'infortunio al polpaccio lo impegnerà strenuamente in sedute fisioterapiche quotidiane. Asamoah potrebbe anticipare la puntata in Ghana dai familiari, visto che a gennaio sarà impegnato in Coppa d'Africa.

LE MILANESI - Le spiagge degli Emirati Arabi continuano ad attrarre diversi giocatori di Inter e Milan, che lì hanno deciso di trascorrere le feste di Natale. A Dubai volerà Stephan El Shaarawy, che con i compagni dovrà presentarsi il 30 dicembre per la ripresa degli allenamenti, e da quelle parti potrebbe incrociare l'interista Dejan Stankovic, mentre Antonio Cassano ha scelto Abu Dhabi. Passerà invece le vacanze nella sua Roma Andrea Stramaccioni, che ha fissato per il 2 gennaio la ripresa degli allenamenti. Kevin Boateng ha scelto il caldo di Miami, mentre Alexandre Pato, in attesa che si sblocchi la trattativa con il Corinthians, passerà le vacanze con la famiglia a Pato Branco, nel sud del Brasile. E in patria tornerà anche il brasiliano dell'Inter Philippe Coutinho, che il 27 dicembre sposerà la fidanzata Aine de Sousa. Sono previste vacanze in patria anche per l'argentino Rodrigo Palacio, così come per i due colombiani del Milan Cristian Zapata e Mario Yepes.

LA LAZIO - In casa Lazio quest'anno, dopo l'esperienza dell'anno scorso quando diversi calciatori, soprattutto i sudamericani, rientrarono a Roma in ritardo (per aerei persi, problemi di passaporto e scuse varie), Petkovic ha assicurato che "quest'anno non succedera". Klose tornerà in Germania con la famiglia, mentre Hernanes ha preferito farsi raggiungere nella capitale dai familiari evitando lunghi viaggi.

LA ROMA - Sull'altra sponda del Tevere quest'anno niente mete esotiche, complice anche la tourneè che i giallorossi faranno negli Usa a cavallo di fine anno, con ritorno il 3 gennaio. Totti e De Rossi restano a Roma, così come Castan e Nico Lopez (entrambi neo papà). Il resto della pattuglia sudamericana (Burdisso, Osvaldo, Lamela, Dodò Marquinho e Marquinhos) farà un piccolo tour de force, tornando a casa prima di ricongiungersi con i compagni per il viaggio americano.

FIORENTINA-NAPOLI - Anche in casa Fiorentina parentesi familiare per Stevan Jovetic (Montenegro), Borja Valero (Spagna) e Facundo Roncaglia (Argentina), mentre il patron Andrea Della Valle trascorrereà le festività a Cortina. Vacanze brevissime per il Napoli: la ripresa degli allenamenti è fissata pe r il 31. In questa settimana, Cavani, Zuniga, Fernandez e gli altri sudamericani dovrebbero partire per il caldo dell'estate australe. Per Vargas come detto potrebbe essere anche un saluto definito alla serie A, visto l'interessamento del Gremio nei suoi confronti e la concreta possibilità di lasciare Napoli a gennaio. Viaggio probabilmente di sola andata anche per Aronica che celebra Natale nella sua Palermo dove dovrebbe giocare nella seconda parte di stagione.


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Mauri: «Lazio seconda? Forse parleranno di noi»

Il centrocampista: «Tre punti in trasferta su un campo non facile, sorpasso all'Inter e 2° posto...una grande squadra. Forse ora si accorgeranno di noi. Buon Natale a tutti»

ROMA - Stefano Mauri si gode la Lazio al secondo posto in classifica. Il successo contro la Samp, e il contemporaneo pareggio dell'Inter contro il Genoa, ha lanciato la squadra di Vladimir Petkovic al comando del gruppo che guida la rincorsa alla Juve. Una seconda piazza, ad otto punti di distanza dai bianconeri campioni d'Italia che inorgoglisce il capitano dei capitolini: «Tre punti in trasferta su un campo non facile, sorpasso all'Inter e 2° posto...una grande Lazio». Mauri riserva anche una frecciata a quanti in questa prima parte del campionato non hanno considerato gli uomini di Petkovic con la giusta attenzione dovuta: «Così forse cominceranno a parlare anche di noi...forse...».

L'AUGURIO - Infine il capitano rivolge un augurio di buon Natale a tutti senza dimenticare che dopo capodanno ricomincerà la stagione della Lazio, un 2013 che tutti i tifosi si augurano sia ricco di successi e perché no, trofei: «Auguro un buon Natale di cuore a tutti voi e ci rivediamo nel 2013...pronti a ripartire alla grande!».


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Solo Maestrelli-Eriksson meglio di Petkovic

La V-Lazio del tecnico bosniaco sulla scia delle annate 1974-2000, quelle dei due scudetti

ROMA - L'aquila sorvola orgogliosa l'ampia prima fetta della stagione arpionando un secondo posto che fa felici i tifosi e consegna al romanzo del campionato la sorpresa più vera. Se la ride Claudio Lotito, fra frasi in latino e messaggi di un possibile passaggio alla politica, e ha ragione da vendere ripensando alle fosche previsioni della vigilia che davano la sua Lazio con zero acquisti e un carneade in panchina come comparsa in mezzo ai giganti. Non solo Petkovic può mangiare il panettone, ma a Natale i romani sono secondi a -8 dalla Juve mentre sono tutte dietro le altre big del torneo: le due milanesi, il Napoli e, soprattutto, la Roma battuta 3-2 nel successo che orienta la stagione capitolina, il derby con Zeman.

L'OPERA - La scommessa vinta dello sconosciuto tecnico bosniaco Vladimir Petkovic, un signore dai modi garbati che ha metabolizzato i canoni migliori del gioco all'italiana, è il fiore all'occhiello di Lotito. Difesa bloccata con due mastini come Dias e Biava, un portiere rigenerato come Marchetti che non subisce gol da 294'. A centrocampo la lucida regia di Ledesma, le fasce solcate senza tregua da Konko e Lulic, con una fase d'attacco che ha il suo cardine nell'eterno Klose, strappato alla cecità strategica dei migliori club d'Europa. A supporto la vena a tutto campo di Mauri e la classe e il senso del gol di Hernanes. La Lazio agisce nell'ombra, controlla, colpisce, gestisce e capitalizza. Non fa sconti a grandi e piccole, in casa e ora (dopo una lunga pausa) anche in trasferta. È difficile da stanare e poi , una volta in vantaggio, si difende con abilità e sa colpire in contropiede. Dopo quattro mesi la Lazio non può più nascondersi visto che è in corsa Champions, ma va avanti con onore anche in Europa League e in Coppa Italia.

IL PASSATO - Fin d'ora è in linea con i migliori risultati della sua storia, appena un gradino al di sotto delle due squadre che hanno conquistato gli scudetti del 1974 e del 2000. Ma se la squadra di Cragnotti aveva ambizioni e mezzi per competere da pari a pari con le big, questa Lazio di Lotito ha molto più assonanze con quella di Umberto Lenzini. Tommaso Maestrelli, come Petkovic, proveniva da un buon lavoro in una formazione di seconda fascia, il Foggia. La Lazio, appena salita dalla B, contese lo scudetto del 1973 a Juve e Milan e lo perse solo nell'epilogo di Napoli. Ma l'anno dopo fu quello buono: in testa a Natale, riuscì poi a staccare la Juve e a festeggiare lo scudetto con un rigore di Chinaglia contro il Foggia. Long John era l'alfiere e il trascinatore di un gruppo affiatato, irripetibile (colpito poi crudelmente dal destino), che aveva i suoi punti di forza nelle parate di Pulici, nelle chiusure di Wilson e Oddi, nella sapiente regia di Frustalupi, nelle scorribande di Martini e Re Cecconi e nelle giocate di classe di D'Amico. Meno improvviso il secondo filone d'oro della Lazio, a fine secolo: Eriksson in panchina, uno squadrone con un centrocampo da favola con Stankovic, Almeyda, Veron e Nedved (e per gradire Simeone in panchina), una difesa bloccata da Nesta e Mihajlovic e con Marchegiani in porta; in attacco i gol di Salas e le magiche invenzioni di Mancini. Tanti podi e lo scatto di reni del 1999-2000 con un Natale da primi della classe, poi l'inseguimento alla Juve di Ancelotti, le polemiche per il gol di Cannavaro non concesso al Parma e all'epilogo il sorpasso sui bianconeri, impantanati nel diluvio di Perugia. La Lazio di Lotito ha questi due punti di riferimento gloriosi alle spalle: se non sarà facile scalzare la Juve capolista il pragmatismo di Petkovic e i gol di Klose possono legittimamente consentire alla squadra di battersi fino in fondo per un posto Champions. Intanto se batte il Cagliari Petkovic tocca quota 39 punti, il bottino record di Eriksson dopo 19 giornate nell'anno dello scudetto. Dopo il regalo di Natale i tifosi della Lazio vogliono ora anche quello della Befana.


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Sassuolo e Verona ok. Livorno solo un pareggio

Missiroli e Pavoletti regalano tre punti al Sassuolo che rimangono saldamente al comando allugando a +5 sui toscani fermati in casa del Brescia (0-0). Gli scaligeri vincono grazie al rigore di Cacia mentre cade 1-2 la Ternana contro l'Ascoli. Successi anche per Vicenza e Padova. Varese 0-0 col Crotone

ROMA - Il Livorno perde contatto con il Sassuolo. I toscani fanno solo 0-0 sul campo del Brescia e scendono a -5 nei confronti dei romagnoli che in casa non faticano a battere 2-0 il Lanciano. Decidono la sfida del Braglia due reti di Missiroli (28') e Pavoletti (62'). Al Rigamonti invece grande tensione per tutti i 90' ma alla fine a vincere è la paura e le due squadre si dividono la posta in palio. Da segnalare due rigori falliti, uno per parte. Dagli 11 metri Caracciolo (11') e Dionisi (60') si fanno ipnotizzare rispettivamente da Fiorillo e Arcari che salvano le proprie porte. Con questo pareggio la squadra di Nicola sale a 43 in classifica a -5 dal Sassuolo capolista.

VERONA OK, PADOVA SHOW - In zona playoff vola il Verona che con Cacia su rigore (54') riesce a prendersi i tre punti contro la Juve Stabia. Con questa vittoria la squadra di Mandorlini sale a quota 39 accorciano proprio sul Livorno. Cade per 1-0 invece il Varese sul campo del Crotone: decide la sfida un gol di Gabionetta all'89'. Finisce a reti inviolate, invece, la partita tra Cittadella ed Empoli. Grande emozioni tra Vicenza-Modena (3-3) e Spezia-Padova (2-3). Al Menti Castiglia al 4' apre le danze per i padroni di casa, ma Lazarevic trova l'1-1 al 30'. Quattro minuti dopo è Pinardi a fare 2-1 per il Vicenza su calcio di rigore, ma al 44' Greco trova il secondo pareggio sempre dagli 11 metri. Nella ripresa Giacomelli (50') dà il terzo vantaggio per i veneti ma ancora una volta gli ospiti raggiungono la terza parità grazie al gol di Gozzi (85'). Al Picco, invece, si prende i tre punti la squadra di Colomba. Farias (5') porta in vantaggio gli ospiti, al 19' arriva il pareggio di Okaka, ma al 32' e al 43' gli ospiti fanno 3-1: Cutolo e Farias i marcatori. Nella ripresa Goian al 68' dà nuova speranza ai liguri ma il punteggio non cambia più.

REGGINA, CHE VITTORIA - In zona retrocessione vittoria per 1-0 della Reggina sul campo del Grosseto: Comi al 74' decide la sfida dello Zecchini. Sconfitta amara anche per la Ternana contro l'Ascoli. Gli umbri si fanno sorprendere nella ripresa dopo essere passati in vantaggio con Nolè al 35'. Zaza (55') e un autogol di Brosco (60') regalano i tre punti ai marchigiani.


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Totti, Hamsik e Cassano Aggancio a Vucinic-Giovinco

E' stata una grande giornata di assist. Quasi tutti i migliori hanno piazzato un colpo decisivo

ROMA - E' stata una grande giornata di assist. Quasi tutti i migliori hanno piazzato un colpo decisivo, così Vucinic, fino a venerdì pomeriggio da solo in testa alla classifica, è stato raggiunto prima dal suo compagno di squadra Giovinco (assist a favore dello stesso montenegrino), poi da Cassano, Hamsik e Totti, i grandi specialisti di questa classifica. Attenzione anche a Cuadrado che è salito a quota 3 insieme al catanese Castro e al pescarese Weiss.

Classifica 18a giornata
   

   5 assist

   Cassano (Inter); Vucinic e Giovinco (Juventus); Hamsik (Napoli); Totti (Roma)

   

   4 assist

   Asamoah (Juventus); Mauri (Lazio)

   

   3 assist

Denis (Atalanta); Garics (Bologna); Nenè (Cagliari); Castro (Catania); Jovetic, Aquilani, Borja Valero e Cuadrado (Fiorentina); Antonelli (Genoa); Milito (Inter); Candreva (Lazio); Maggio e Insigne (Napoli); Brienza (Palermo); Weiss (Pescara)

   

   

   2 assist

Raimondi (Atalanta); Cossu (Cagliari); Gomez, Lodi, Marchese e Bergessio (Catania); Luca Rigoni (Chievo); Ljajic, Gonzalo Rodriguez (Fiorentina); Borriello (Genoa); Palacio, Nagatomo e Gargano (Inter); Quagliarella e Chiellini (Juventus); Gonzalez (Lazio); Bojan, Emanuelson, Abate, Robinho, El Shaarawy e Pazzini (Milan); Biabiany, Belfodil e Parolo (Parma); Quintero, Nielsen (Pescara); Piris, Osvaldo, Florenzi, Tachtsidis e De Rossi (Roma); Sestu, Angelo, Calaiò, Vergassola e Valiani (Siena); Cerci e Birsa (Torino); Armero e Basta (Udinese)

   

   

   1 assist

Lucchini, Cazzola, Peluso, Moralez, Cigarini e Schelotto (Atalanta); Kone, Guarente, Gabbiadini, Morleo, Abero e Cherubin (Bologna); Thiago Ribeiro (Cagliari); Barrientos, Izco (Catania); Cruzado, Luciano, Guana e M. Rigoni (Chievo); Pizarro, Toni, Romulo e Pasqual (Fiorentina); Immobile, Jorquera, Vargas e Said (Genoa); R. Alvarez, Ranocchia, Cambiasso e Guarin (Inter); Pirlo, Barzagli, Vidal, Giaccherini e Isla (Juventus); Lulic e Hernanes (Lazio); Nocerino, Montolivo, Ambrosini, De Sciglio (Milan); E. Vargas, Pandev, Cannavaro, Zuniga, Mesto e Cavani (Napoli); Miccoli, Ilicic e Rios (Palermo); Galloppa, Ninis, Marchionni, Zaccardo, Valdes e Gobbi (Parma); Zanon (Pescara); Bradley, Lamela, Pjanic, Destro e Balzaretti (Roma); Obiang, Eder, Soriano, Krsticic, Maxi Lopez, Tissone, Maresca e Icardi (Sampdoria); Rosina (Siena); Bianchi, Sgrigna, Masiello, Stevanovic, Santana, D'Ambrosio (Torino); Muriel, Benatia, Maicosuel, Allan, Pereyra, Domizzi, Fabbrini, Faraoni, Di Natale e Pasquale (Udinese).

Alberto Polverosi


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Casillas in panchina Tutti contro Mourinho

Dopo la sconfitta con il Malaga, il tecnico portoghese al centro delle polemiche. Anche i tifosi sembrano averlo abbandonato

ROMA - Una sconfitta, l'ennesima in questa prima parte di stagione, ma soprattutto uno spogliatoio 'spaccato'. Il cammino di Jose Mourinho al Real Madrid sta assumendo sempre più i contorni di una 'marcia funebre', con il Barcellona addirittura 16 punti sopra in campionato, mentre la stampa si interroga sempre di più sul suo futuro in Liga. La scelta tecnica di mandare Iker Casillas in panchina ieri sera nel posticipo di Malaga è suonata come una vera sfida lanciata allo spogliatoio e la stampa sportiva oggi non perde occasione per rimproverargliela. "Mou è coperto di ridicolo", titola 'Marca' che mette un'emblematica foto di Casillas con la testa china in panchina. "Mourinho è diventato un problema insopportabile", scrive l'autorevole 'As'. Ancora più severo il catalano 'Mundo Deportivo': "Mou non solo ha relegato in panchina uno dei migliori portieri del mondo e il capitano della squadra, ma anche il leader dello spogliatoio".

IL MOMENTO - Insomma, la sconfitta di Malaga (3-2), settima stagionale, stavolta ha lasciato il segno, compromettendo definitivamente le possibilità di difendere il titolo. A rendere ancora più incerto il quadro è stata la decisione dello 'Special onè di far accomodare in panchina una delle bandiere madriliste, quell'Iker Casillas che - si dice - sia diventato dei critici più severi nello spogliatoio: erano 10 anni che l'estremo difensore campione del mondo e d'Europa non si accomodava in panchina per scelta tecnica. Ormai in soffitta il bis in Liga, per i blancos la stagione girerà intorno alla Champions League, con il difficile e storico scontro contro il Manchester Utd a febbraio. Prima però, Mourinho dovrà cercare, dopo la pausa natalizia, di ribaltare il 2-1 subito a Vigo nei sedicesimi di Coppa del Re. Va da sè che l'eliminazione clamorosa renderebbe ancora più fosco il quadro.

LE REAZIONI - "Se avessi la sensazione che i miei giocatori hanno perso ogni velleità per me sarebbe difficile continuare", ha detto il tecnico portoghese. "Però - ha aggiunto - vedo che i giocatori hanno voglia. Hanno giocato abbastanza bene per vincere ma non hanno avuto fortuna". Sergio Ramos, un altro dei capitani storici del Real, si è detto sorpreso per l'esclusione del suo compagno di squadra: "Non è normale o abituale vederlo in panchina - ha detto - ma è una decisione per l'allenatore. Iker è il capitano della squadra, un leader e un giocatore chiave". Se poi questa cosa sia l'allontanamento di Mou è presto per dirlo, considerato che la storia del Real insegna che si sono stati allenatori licenziati per molto meno al Bernabeu. Mourinho ha prolungato il suo contratto fino al maggio 2016 e rescinderlo sarebbe molto oneroso per le casse di Florentino Perez che dovrebbe 'scucire' - si dice - qualcosa come 20 milioni di indennizzo. Intanto, i tifosi del Real, che hanno ripetutamente fischiato Mourinho per il gioco poco spettacolare e troppo difensivo della squadra, sarebbero a grande maggioranza a favore della partenza anticipata del tecnico: addirittura c'è stato l'80% di 'sì ad un sondaggio pubblicato sul sito di Marca ("siete favorevoli o meno alla partenza di Mourinho?").


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Zamparini: «Addolorato per la nostra situazione»

Il presidente del Palermo: «Ma il futuro sarà all'insegna dei colori rosanero, ne sono certo»

PALERMO - Il presidente Maurizio Zamparini scrive poche righe sul sito ufficiale club per spiegare il suo stato d'animo: «Addolorato per la situazione rosanero, ma certo di un futuro che ci porterà ad un finale di campionato felice, formulo a tutti i magnifici tifosi del Palermo, anche a quelli che contestano, i più calorosi auguri di buon Natale e di un felice anno nuovo. Sono certo che saranno dodici mesi all'insegna dei colori rosanero». 


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Stramaccioni: La sosta arriva al momento giusto

Written By Unknown on Sabtu, 22 Desember 2012 | 23.45

Il tecnico nerazzurro dopo il pareggio interno con il Genoa: «Credo che questi cinque mesi per noi siano stati molto importanti per gettare delle basi, adesso speriamo di recuperare i giocatori e di ritornare alla grande a gennaio»

MILANO - L'allenatore dell'Inter Andrea Stramaccioni ha parlato in esclusiva ai microfoni di Sky Sport HD, nel post partita di Inter-Genoa: «Sapevamo molto bene di essere in un momento particolare, con tantissimi problemi, Gargano ha giocato fortemente menomato, Cambiasso ha recuperato all'ultimo, avevamo tantissimi giocatori in difficoltà. Oggi, anche se il risultato può sembrare non positivo, voglio fare veramente i complimenti ai ragazzi perché eravamo in un momento difficile e questa sosta arriva al momento giusto. Credo che questi cinque mesi per noi siano stati molto importanti per buttare delle basi, adesso stacchiamo bene e riprendiamo alla grande».

Alvarez: come sta? Deve ancora migliorare?
«Penso che l'Inter fosse partita bene, nel primo quarto d'ora abbiamo avuto subito due occasioni, eravamo molto pericolosi. Poi, complice anche l'infortunio, è entrato Pereira e abbiamo dovuto ritrovare un po' le misure, avevamo perso un pochino il filo, il Genoa si difendeva molto bene, però eravamo in pieno controllo della partita. Nel secondo tempo ho chiesto a Chivu di farmi il playmaker davanti alla difesa, avevo bisogno di un centrocampista che costruisse dal basso e, secondo me, l'Inter ha fatto un buon secondo tempo. Poi il calcio è così, Immobile ha fatto una bella giocata, gli vanno fatti i complimenti, ha fatto un bel gol. A quel punto comincia la mia soddisfazione perché a un quarto d'ora dalla fine in un momento così, ci si sarebbe potuti anche smarrire, invece grande carattere, grande cuore, con tantissimi problemi,con sei centrocampisti infortunati e con tanti giocatori in campo a stringere i denti. Complimenti all'Inter, giriamo la boa alla grande, secondo me».

Sarebbe servito Paulinho?
«No, parlarne adesso non serve perché voglio fare i complimenti ai giocatori che vestono la casacca dell'Inter. Secondo me un allenatore deve avere l'intelligenza di capire quando la sua squadra non può esprimersi al meglio e io ti dico che avere addirittura il rammarico di non aver vinto, perché la palla di Livaya è clamorosa, in una partita che a un quarto d'ora dalla fine stavi perdendo in queste condizioni, io faccio solo i complimenti all'Inter. Ci sono tutte le basi per fare un grandissimo 2013. Questa sosta per noi arriva al momento giusto, speriamo di recuperare i giocatori e di ritornare alla grande a gennaio».

Come mai sta cambiando modulo continuamente?
«Anche oggi era un 3-4-3 con Alvarez largo a sinistra. Nel secondo tempo per attaccare di più ho tolto un difensore per abbassare Pereira».


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Roma, De Rossi gioca. Marquinhos recupera

Zeman ha scelto il centrocampista azzurro in mezzo al campo, Tachtsidis va in panchina, il brasiliano sta bene ed affianca Burdisso che sostituisce lo squalificato Castan. Dubbio Pjanic: il bosniaco potrebbe giocare come intermedio, con Lamela davanti, o al posto proprio dell'argentino

ROMA - La Roma non vede l'ora di scendere in campo stasera all'Olimpico, ore 20:45, in uno stadio pieno (ci sarà il record stagionale), con più di 50mila persone a sostenere i giallorossi nel big match contro il Milan. Sono out Taddei e Marquinho, Zeman ha già in mente la formazione: in porta giocherà ancora Goicoechea, ormai davanti a Stekelenburg nelle gerarchie del boemo, in difesa Marquinhos ha recuperato e sarà al suo posto, accanto a Burdisso che sostituisce lo squalificato Castan, sulle corsie esterne gli intoccabili Piris-Balzaretti. A centrocampo De Rossi giocgerà al centro, con Tachtsidis in panchina, come intermedi sono favoriti Bradley e Florenzi ma Pjanic scalpita. Il bosniaco, però, potrebbe giocare davanti, è proprio questo l'unico dubbio del tecnico ma Lamela spera di convincerlo per affiancare Osvaldo, preferito a Destro, e capitan Totti. 


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Moratti: Inter, forse troppi nove punti dalla Juventus

Il presidente nerazzurro deluso dal pari contro il Genoa: «Sono sicuro che ripartiremo. Oggi serviva un po' di fortuna in più»

MILANO - "Troppi nove punti dalla Juventus? Forse sì, ma sono sicuro che ripartiremo. Oggi serviva un pò di fortuna in più". Lo ha detto il presidente dell'Inter Massimo Moratti all'uscita dallo stadio Meazza dopo il pareggio contro il Genoa.


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Favola Lazio: è seconda. Il Napoli risorge a Siena

Una super Fiorentina espugna Palermo, il Parma passa a Bologna, successo del Toro, pari fra Atalanta e Udinese

ROMA - La Lazio chiude l'anno in bellezza. Successo a Genova contro la Sampdoria, dove l'ex Delio Rossi faceva l'esordio sulla panchina dei blucerchiati. Hernanes firma il successo dei capitolini ora secondi in classifica alle spalle della Juve. Nelle altre partite il Napoli torna a sorridere e dopo quattro turni senza vittoria batte 2-0 il Siena in trasferta grazie ai gol, segnati negli ultimi minuti, di Maggio e Cavani.  Super Fiorentina a Palermo: la squadra di Montella travolge i rosanero 3-0 grazie alla doppietta di Jovetic e al gol di Gonzalo Rodriguez.

Sampdoria-Lazio 0-1
(31' Hernanes)
Applausi di benvenuto per Delio Rossi che ritrova la panchina proprio contro la sua ex squadra. Nella Sampdoria indisponibili Maxi Lopez e Munari per infortunio, mentre Tissone è squalificato. La Lazio dovrà fare a meno di Ederson e Rocchi per infortunio, Candreva assente per squalifica. La Sampdoria parte subito forte con Icardi. Conclusione ravvicinata deviata da Radu e Marchetti salva in angolo. Ancora il portiere biancoceleste protagonista: all'8' devia in angolo il tiro al volo di Eder dal limite. Blucerchiati col piede sull'acceleratore, Lazio in affanno soprattutto a centrocampo dove soffre l'aggressività degli avversari. Il primo a provarci per i capitolini è Lulic: al 19' destro dal limite alto sopra la porta di Romero. Petkovic in panchina si lamenta con i suoi centrali, vorrebbe più palloni per Klose abbandonato in attacco. Al 25' buona idea di Konko dalla destra ma Berardi salva su Lulic pronto a concludere a due passi dalla porta. Il "time out" di Petkovic scuote la Lazio che torna a premere grazie anche ad un ritrovato Lulic. E proprio dai piedi dell'esterno, alla mezz'ora, arriva il vantaggio della Lazio. Il bosniaco spinge sul fondo, crossa dalla sinistra per i piedi di Hernanes che batte Romero con un destro sporcato da Gastaldello. Quest'ultimo nel finale ci prova di testa ma la girata, dopo un corner, finisce a lato. Rossi cambia nel secondo tempo: Soriano al posto di Krsticic e dopo 30 secondi giallo per il neo entrato. Diffidato, salterà la sfida con la Juve a gennaio. La prima conclusione è di Munari: al 6' dalla distanza, blocca Marchetti. Il secondo cambio dei blucerchiati è un altro amarcord, dentro l'ex De Silvestri per un acciaccato Berardi. La Samp torna a gestire palla e la Lazio si difende anche con il fallo tattico. Uno di questi costa il giallo a Biava, minuto 20. Un paio di minuti ed ecco l'ultimo cambio di Delio Rossi che rinforza l'attacco: fuori Icardi, dentro Pozzi. E' proprio l'attaccante a mettere paura alla Lazio: conclusione -centrale- dalla distanza e palla che sfiora il palo alla destra di Marchetti. La Lazio comincia ad accusare la stanchezza dei supplementari di Coppa Italia e Gonzalez è costretto al doppio fallo a centrocampo e rimedia l'ammonizione. Giallo anche per Obiang al 35' per un fallo su Klose, l'uomo ovunque della Lazio. Errore (ammesso pubblicamente) di Rizzoli al 36': l'arbitro fischia un fallo di Lulic non concendendo il vantaggio ad Eder lanciato a rete. Petkovic decide di fare il primo cambio: fuori Hernanes, spazio a Cavanda. Al 41' occasione incredibile fallita da Konko: il difensore, solo davanti a Romero, perde tempo in area facendo respingere il tiro dal rientrante Rossini. I biancocelesti Rossini. I biancocelesti soffrono il pressing dei blucerchiati e Petkovic decide di mettere dentro Ciani al posto di Mauri. Il tecnico di Sarajevo approfitta dei cinque minuti di recupero mettendo dentro Floccari per Klose. Cavanda ci prova al 48' ma il suo affondo non viene concretizzato da Floccari, recuperato da Gastaldello in area. Al 50' ingenuità di Ciani che regala la punizione-speranza per i padroni di casa. Obiang dalla tre quarti ma Poli, dal limite, vede finire alto il tiro dal limite.

Siena-Napoli 0-2 (86' Maggio, 90' Cavani r.)
Mazzarri  punta ancora una volta su Insigne titolare al fianco di Cavani. In difesa, al posto di Cannavaro, squalificato per la vicenda legata al calcioscommesse, c'è Campagnaro ad affiancare Britos e Gamberini. A metà campo al posto di Inler c'è Donadel. Nel Siena targato Iachini c'è il ritorno dal 1' di D'Agostino nel cuore del folto centrocampo a 5 dei toscani. La squadra di Mazzarri parte molto contratta e non riesce ad impensierire l'ordinata difesa senese. Nel primo tempo non si ricordano occasioni da gol, le due squadre, bloccate, si annullano a vicenda. Nella ripresa il Napoli entra in campo con più convinzione. Al 50' primo squillo in avanti: splendida azione sull'asse Insigne-Cavani-Hamsik con lo slovacco che, da destra prova la conclusione deviata in angolo da Pegolo. Sugli sviluppi del corner il portiere senese è ancora decisivo su un colpo di testa di Cavani. Al 68' Mazzarri decide di passare alle tre punte e lancia Pandev al posto di Gamberini. Gli azzurri si schierano con un più offensivo 4-2-3-1. Iachini corre ai ripari con Mannini che rileva Belmonte. Il Napoli continua a spingere e al 75' va vicino al gol con Insigne che prova dal limite un tiro a giro che finisce al lato di poco. Il Siena, però, è molto aggressivo e non lascia spazi. Ci prova Behrami all'81'con un tiro da dentro l'area murato da un difensore senese. La partita sembra scorrere lentamente verso il pareggio ma è negli ultimi minuti che la squadra di Mazzarri si scatena: a 4 minuti dalla fine è Maggio a mettere dentro da due passi su cross dalla sinistra di Hamsik. Dopo due minuti Cavani mette al sicuro il risultato siglando il definitivo 2-0 su calcio di rigore.

Palermo-Fiorentina 0-3 (50' e 83' Jovetic r., 89' Rodriguez r.)
Grande prestazione della squadra di Montella che supera 3-0 in trasferta il Palermo di Gasperini. La squadra viola dimostra ancora una volta grande personalità e qualità in avanti. Mattatore dell'incontro Stevan Jovetić, autore di una doppietta (il primo su assist di Cuadrado, il secondo su calcio di rigore). Di Gonzalo Rodriguez il terzo gol viola, siglato ancora dal dischetto.

Le altre partite
Nelle altre partite della giornata il Torino vince 2-0 contro il Chievo grazie ai gol, siglati nel primo tempo, di Gazzi e all'autorete di Sardo. Atalanta e Udinese pareggiano 1-1: all'iniziale gol di Muriel risponde Denis su calcio di rigore. Dopo la vittoria al San Paolo contro il Napoli si ferma il Bologna che viene sconfitto in casa dal Parma: in vantaggio con Sorensen, la squadra di Pioli si fa rimontare dai gol di Valdes e Sansone.


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