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Calciomercato Roma, «Pastore in prestito a gennaio»

Written By Unknown on Selasa, 31 Desember 2013 | 23.45

martedì 31 dicembre 2013

Secondo la stampa francese, l'argentino vicino a lasciare il Psg nel mercato invernale

ROMA - Pastore-Roma: si può fare. Ne è convinta L'Equipe. Il prestigioso quotidiano francese parla di una grande possibilità di successo del trasferimento. L'ex giocatore del Palermo, infatti, non rientrerebbe più nei piani del club, che invece sta cercando un esterno offensivo. El Flaco, però, non ha nessuna possibilità di tornare in Italia a titolo definitivo, visto quanto è stato speso per portarlo in Francia e quanto quindi il Psg chiede per lasciarlo partire. La Roma quindi lo avrebbe in prestito secco da gennaio a giugno.

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Anche Todt a Grenoble per stare vicino a Schumacher

martedì 31 dicembre 2013

Il presidente della Fia, ed ex amministratore delegato della Ferrari, domenica era a Bali e quando ha appreso dell'incidente occorso al tedesco, ha fatto in modo di rientrare in Francia il prima possibile

di Andrea Ramazzotti

GRENOBLE – Jean Todt è arrivato in tarda mattinata all'ospedale di Grenoble per sincerarsi di persona della condizioni di salute di Michael Schumacher. Il presidente della Fia, ed ex amministratore delegato della Ferrari, domenica era a Bali e quando ha appreso dell'incidente occorso al tedesco, ha fatto in modo di rientrare in Francia il prima possibile. Stamani è arrivato a Parigi e poi si è trasferito a Grenoble dove è stato portato all'interno del polo di rianimazione e chirurgia dal professor Payen. Volto preoccupato per il grave incidente occorso all'amico insieme al quale ha combattuto tante battaglie e vinto molto, Todt è stato rassicurato dai miglioramenti rilevati dalla risonanza magnetica effettuata stamani, dopo l'intervento chirurgico a cui l'ex pilota è stato sottoposto nella notte. Il numero uno della Fia si è intrattenuto a parlare con la moglie Corine e con gli altri familiari di Michael, tra cui anche il fratello Ralf, anche lui ex pilota di Formula Uno. Nelle prossime ore è attesa anche la visita di Luca Badoer, grande amico di Schumacher. L'ex pilota di Montebelluna ha manifestato la volontà di vedere Schumi e ha deciso di mettersi in viaggio per Grenoble.

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Calciomercato Roma, sfuma Heitinga? «Andrà al West Ham»

martedì 31 dicembre 2013

Secondo la stampa inglese, l'affare è vicino alla chiusura: ai Toffees poco meno di 2 milioni di euro

ROMA - Il West Ham è alla ricerca di rinforzi per provare ad aumentare le chance di salvezza. Secondo il Daily Mail, il primo acquisto è in dirittura d'arrivo: si tratta di John Heitinga dell'Everton. Le due società stanno sistemando gli ultimi dettagli: ai Toffees dovrebbero andare poco meno di 2 milioni di euro. Il difensore olandese è stato accostato della Roma in caso di addio di Burdisso.

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Calciomercato Ligue 1, Gonalons: «Il Napoli? Non ne so nulla»

martedì 31 dicembre 2013

Il centrocampista del Lione prende tempo: «Il mio agente non mi ha informato sull'interessamento dei partenopei» 

NAPOLI - «Il Napoli? Non ne sono a conoscenza». Maxime Gonalons prende tempo e ai microfoni della stampa francese dice di non sapere nulla della corte (serrata) della società partenopea. «Dovete parlare con il mio agente», ha detto il centrocampista del Lione a Le10Sport.com. Il procuratore del giocatore conferma: «Sono in vacanza a San Pietroburgo e nessuno mi ha chiamato per cominciare le trattative».

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«Schumacher, una catena di circostanze negative»

martedì 31 dicembre 2013

A chiarire gli eventi di domenica mattina sulle piste dell'area Meribel-Mottaret è stata Sabine Kehm, storica portavoce del tedesco

di Andrea Ramazzotti

GRENOBLE – C'è "una catena di circostanze negative" alla base dell'incidente che ha costretto Michael Schumacher in un letto di ospedale a Grenoble, sempre in bilico tra la vita e la morte nonostante i miglioramenti registrati dopo l'intervento chirurgico effettuato ieri notte dall'equipe medica del CHU. A chiarire gli eventi di domenica mattina sulle piste dell'area Meribel-Mottaret è stata Sabine Kehm, storica portavoce di Schumi. "Non andava ad alta velocità come ho letto – ha spiegato la Kehm riferendosi alla ricostruzione del Times che parlava di velocità tra i 60 e i 100 chilometri orari – e, anche se non ero presente, ho parlato con coloro che erano insieme a Michael. Mi hanno raccontato che aveva appena aiutato un amico a rialzarsi dopo una caduta in pista e si era sincerato che non si fosse fatto male. Partendo da fermo, ha poi ripreso a sciare ed è arrivato nel tratto di neve all'intersezione tra le due piste, la rossa ("Mauduit", ndi) e la blu ("La Biche", ndi). E' entrato (volontariamente, sembra di capire, ndi) in quel tratto e quando ha curvato, probabilmente per tornare su una delle piste, ha urtato contro una roccia volando in aria. Purtroppo è riatterrato sbattendo la parte destra della testa contro un'altra roccia". La Kehm continua a rimanere a Grenoble insieme ai familiari e ieri notte è riuscita a dormire qualche ora perché un po' più serena dopo l'operazione e i miglioramenti di Schumi. La portavoce del tedesco si è rifiutata di fare puntualizzazioni su quanto detto dai medici o di parlare di futuro. "I medici sono stati chiari. Adesso non ci resta che sperare che tutto vada bene. La situazione, come hanno detto, è migliorata, ma rimane comunque critica. Ci fanno piacere tutti questi messaggi di supporto da parte di tifosi e persone che conoscono Michael e la famiglia vuole ringraziare tutti".

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De Laurentiis: «Ho pronto un colpo per l'Epifania»

NAPOLI - «Da due mesi stiamo negoziando un contratto, ma non ci danno ancora una risposta il club ed il giocatore. Per l'Epifania dovremmo sapere...». De Laurentiis annuncia un regalo per il Napoli. Il presidente partenopeo, parlando a Kiss Kiss Napoli, parla di mercato. «Non parlo mai di regali, ma di una finalizzazione di ciò che serve. Bisogna considerare che per comprare e vendere bisogna essere in due. Noi vogliamo tizio o caio, ma bisogna anche considerare che dall'altra parta non vogliono vendere o non vogliono venire a Napoli i giocatori, le loro mogli o fidanzate o la famiglia. Ad esempio alcuni giocatori che ci interessano giocano ancora in Champions, ma noi non ci siamo e quindi è ancora interessato a cavalcare questa situazione. Abbiamo un settore scouting bravissimo, una disponibilità economica ed un tecnico bravissimo e se son rose fioriranno, ma non compriamo per comprare. Quando sento messaggi dei sapientoni su chi comprare e sui nostri che fanno schifo.... io invece sono fiero dei miei che ci hanno portato dove siamo e ce li invidiano tutti. Bisogna differenziare tra acquisti prospettici e immediati. Quelli prospettici sono necessari, altrimenti la squadra invecchierà e avremo un'età media di 37 anni. A giugno è più facile intervenire, ma mi piacerebbe intervenire già adesso perché abbiamo l'opportunità economica».

PRESENTE E FUTURO - Il presidente del Napoli sul futuro. «L'obiettivo è rafforzare sempre il Napoli, ma bisogna dare tempo al tecnico di dare tempo per seminare. Tutti scalpitano per vincere, ma bisogna dare tempo a chi ha in mano questo formula 1 di arrivare al traguardo. La Ferrari ad esempio vince o non vince, ma è sempre lì a competere. Noi siamo secondi, terzi, quarti, e non vedo tanti altri club che hanno questo rendimento. I tifosi si mettano l'animo in pace fino a quando c'è il fair play finanzario, poi c'è questo stadio che non ci aiuta e non abbiamo ricavi come altre squadre. In Italia non si fanno certi fatturati e quindi non si è competitivi con le compagini più forti d'Europa. Noi fin dall'inizio, rispetto ad altri club, abbiamo sposato il fair play finanziario di Platini e ci siamo già allenati a questa capacità di fare con meno quello che altri con più non riescono. Noi abbiamo fatto il record di punti della storia del Napoli, noi abbiamo meno della metà del fatturato della Juve, la Roma non ha le coppe europee quest'anno e non dimentichiamo che siamo usciti dalla Champions con un record».


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Serie B, calciomercato Ternana: esonerato Toscano. Ingaggiato Tesser

ROMA - La Ternana Calcio comunica di aver ingaggiato, in qualità di allenatore della Prima squadra, il signor Attilio Tesser. Il nuovo mister avrà con se il proprio staff, composto dal vice, Mark Tullio Strukelj, dal preparatore atletico, Edoardo Renosto ed dal preparatore dei portieri, Leonardo Cortiula.

ESONERATO TOSCANO - In precedenza il club aveva sollevato dall'incarico l'allenatore della Prima squadra, Domenico Toscano e tutti i componenti del suo staff. 


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Schumacher, che paura. Grave incidente sugli sci

Written By Unknown on Minggu, 29 Desember 2013 | 23.45

ROMA - Paura per Michael Schumacher: l'ex pilota della Ferrari ha avuto questa mattina un grave incidente sugli sci a Meribel in Savoia. Secondo quanto riportato dalla radio Europe 1 e dall'Equipe il sette volte campione del mondo ha subito un trauma cranico ed è stato trasportato subito in ospedale. Secondo le prime informazioni, Schumacher è stato trasportato in elicottero, è cosciente e non dovrebbe essere in gravi condizioni.

LA DINAMICA -  Christophe Gernignon-Lecomte, direttore della stazione sciisitca ha detto a Rmc Sport: «È stato trasportato a Grenoble. La polizia sta conducendo le indagini sulle origini della caduta. Indossava un casco e ha sbattuto contro una roccia. È caduto alle 11:07, i soccorsi sono intervenuti rapidamente, alle 11.15. Era sconvolto, un po' scosso, ma cosciente. Può essere un trauma cranico, ma non è molto grave».


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Premier, Newcastle ko: l'Arsenal torna in testa

ROMA - Il City chiama, l'Arsenal risponde. I Gunners vincono 1-0 sul difficile campo del Newcastle e rispediscono al secondo posto (a un solo punto) la squadra di Manchester. Partita equilibrata al St James' Park: la sblocca un colpo di testa su calcio piazzato di Giroud nella ripresa. Poi tanta sofferenza per i ragazzi di Wenger che subiscono nel finale la foga dei padroni di casa e per poco non vedono sfuggire la vittoria a causa di uno sciagurato rinvio del portiere Szczesny che colpisce Remy e per poco non finisce in porta. La fortuna però aiuta l'Arsenal, che così può godersi un'altra domenica da capolista.

GOL DI RAMIREZ, MA VINCE L'EVERTON - L'Everton prosegue il suo ottimo campionato battendo 2-1 il Southampton. All'inizio sembra tutto semplice: Coleman segna dopo meno di dieci minuti. Nel secondo tempo, però, entra Ramirez, vecchia conoscenza del campionato italiano, e con un bolide pareggia. Lukaku non ci sta e dopo tre minuti firma il gol della vittoria. I Toffees si mantengono così nelle zone alte della classifica tenendo dietro il Manchester United.


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Calciomercato Juve, asta per De Ceglie. C'è anche il Galatasaray

TORINO - De Ceglie ha le valigie in mano. Il terzino ha diversi estimatori sia in Italia che all'estero. Potrebbe partite un'asta. Il Verona è alla finestra e guarda con interesse l'evolversi della situazione, perchè sembrano in pole il Sassuolo (corsia privilegiata con la Juve) e il Genoa, dove il ragazzo di Aosta ritroverebbe Gasperini, il suo mentore. Ma c'è anche un'altra pista, validissima. Mancini vuole un esterno per il suo Galatasary e ha individuato in De Ceglie l'uomo perfetto. Corsi e ricorsi storici. Perchè lì a Istanbul la Juve è stata eliminata dalla Champions. Le vie del mercato sono infinite...


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Serie B, Siena-Varese: pari e gol. Rosina sbaglia un rigore

SIENA - Pareggio per 1-1 tra Siena e Varese nell'anticipo di Serie B, ma sono i bianconeri a mangiarsi le mani perchè a cinque minuti dalla fine Rosina colpisce in pieno il palo su calcio di rigore (spiazzato Bressan) e getta al vento i tre punti. La gara non decolla nel primo tempo, durante il quale le uniche occasioni capitano sui piedi di Paolucci e sulla testa di Neto Perira (fuori di un soffio). Bisogna aspettare la ripresa e più precisamente il 56' per festeggiare il primo gol: Schiavone è bravo a beffare Bressan su calcio di punizione trovando uno spiraglio sul primo palo. Il Varese risponde all'82' con Corti, bravo a centrare il bersaglio grosso con un tiro al volo. Tre minuti più tardi il Siena conquista un calcio di rigore, ma Rosina sbaglia clamorosamente. Un punto a testa e arrivederci al girone di ritorno. 


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In Inghilterra: «Ancelotti vuole Paulinho al Real»

domenica 29 dicembre 2013

Secondo la stampa inglese, il tecnico italiano lo avrebbe chiesto direttamente a Perez

RIO DE JANEIRO - Il Real Madrid ha preso di mira il centrocampista brasiliano del Tottenham, Paulinho. Lo sostiene il quotidiano londinese Daily Telegraph, citato oggi anche dai media verdeoro. Secondo il giornale britannico, a volere in squadra l'ex Corinthians è in particolare il tecnico Carlo Ancelotti, che avrebbe fatto una richiesta in tal senso direttamente al presidente del club spagnolo, Florentino Perez. Paulinho è arrivato nel Tottenham sei mesi fa, all'inizio della stagione, al costo di 20 milioni di euro.

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«Borini? Farebbe comodo alla Roma di Garcia»

ROMA - "Fabio sta bene, aveva l'influenza e ha avuto un lieve malore, nulla di grave". Queste le rassicurazioni di Marco De Marchi, agente di Fabio Borini, ai microfoni di Radio Manà Sport. «Grazie a tutte le persone che mi hanno contattato per sapere le condizioni di Fabio. Non sapevo che Fabio avesse un pò di influenza, e prima della partita ha avuto qualche problema, l'allenatore gli ha chiesto se se la sentiva e lui ha voluto giocare lo stesso. Ha sfiorato il gol due tre volte, era il migliore in campo, nel primo tempo, però vedevo che non era proprio lui, ho pensato fosse stanco per le gare ravvicinate. Nell'intervallo mi hanno contatto dal Sunderland e mi hanno detto che si era sentito male. Ho passato una mezz'ora di grande ansia. Fabio non stava bene come qualche suo compagno, aveva in corpo un pò di medicinali, e a causa di questo, del freddo e dello sforzo fisico, ha avuto un mancamento, lo hanno portato subito in ospedale per degli accertamenti e hanno constatato che era completamente disidratato, stamattina rientra a Sunderland. Per fortuna nulla di grave".

IL LIVERPOOL E IL FUTURO - "Due anni fa è stata fatta una scelta condivisa con la Roma per andare a giocare a Liverpool, in quel momento Fabio ha colto l'opportunità di giocare in una delle squadre più importanti del mondo, ma Fabio è legatissimo alla Roma, ha chiamato Mattia (Destro ndr) quando ha fatto gol di recente dopo il suo lungo infortunio, è rimasto un legame forte con la piazza romana, ha ancora due anni di contratto con il Liverpool, ha avuto tanti infortuni, ha fatto una rincorsa incredibile per presentarsi all'Europeo in condizioni buone. Quest'anno a Liverpool ci siamo resi conto che Fabio avesse bisogno di giocare, nutriva il pensiero di andare al Mondiale, e per questo è andato a Sunderland, ricevetti anche delle telefonate dall'Italia, ha segnato nel Derby contro lo Stoke. Si sta rivedendo il vero Borini".

RITORNO A ROMA
-  "Ho giocato un solo anno nella Roma, ma ho lasciato il cuore nella Capitale. Quando si profilò l'ipotesi giallorossa dissi a Fabio che era la squadra perfetta per lui, per il suo modo di giocare, per la passione della gente, della curva Sud. Borini farebbe comodo a tante squadre compresa la Roma, perchè si è sempre fatto apprezzare da qualsiasi allenatore che lo ha allenato. Un ritorno alla Roma? Intanto sono contento che la Roma sia tornata ad alti livelli, mi piace tantissimo Garcia, per come fa giocare la squadra e per come si pone, ha un carisma incredibile, secondo me farebbe comodo alla Roma per le caratteristiche che ha il ragazzo, vedremo in futuro cosa accadrà".


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Serie A Lazio, Hernanes: «Al Mondiale grazie alla mia Lazio»

ROMA - Il centrocampista della Lazio Hernanes trae un bilancio dell'anno che sta per concludersi: «Il 26 maggio 2013 rimarrà impresso nella mia memoria per sempre perché è stata una gioia incredibile poter vincere la coppa contro la Roma, è stata una cosa meravigliosa. Inoltre ho vinto anche una coppa in Brasile in Cofederations, è stato anche molto bello vivere quella emozione e vincere nel mio Paese. Io sono molto critico con me stesso ma mi sento in un buon momento della mia carriera e della mia vita. Io sto seguendo una strada e so dove voglio arrivare, ho un'immagine chiara del mio futuro. I complimenti e le critiche fanno parte di questa strada».

GLI OBIETTIVI - Il brasiliano fissa gli obiettivi per il 2014: «Dobbiamo migliorare, pensavamo di poter arrivare in Champions, ora dobbiamo solo lavorare bene. Il Mondiale in Brasile è una cosa magica, non ci sono altre parole, per raggiungere quell'obiettivo devo fare bene il mio lavoro con la Lazio. Nel 2014 il sogno è essere campione con il Brasile ma anche giocare. Quando sono arrivato alla Lazio volevo vincere lo scudetto, ci ho provato in questi anni, l'obiettivo adesso è di conquistare tutte le cose che ci sono mancate negli altri anni».


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Calciomercato Lazio, bivio per Floccari: Trabzonspor o Catania

Written By Unknown on Sabtu, 28 Desember 2013 | 23.45

ROMA - Due offerte: una dalla Turchia e l'altra dall'Italia. Trabzonspor e Catania corteggiano Floccari, attaccante 32enne in scadenza di contratto al pari di Klose. La punta calabrese sta acquisendo potere contrattuale con il passare il tempo, la Lazio proverà a cederlo a gennaio anche se non sarà semplicissimo. Floccari non vuole sbagliare scelta, sa che il prossimo sarà l'ultimo contratto importante della sua carriera. Per questo motivo, l'ipotesi Catania non lo alletta. L'ex Parma comunque alleggerirà le casse del club di Lotito. E per la prossima estate, in entrata, c'è il serbo Djordjevic del Nantes. Anche lui è in scadenza, quindi tesserabile a parametro zero. 


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Calciomercato «Roma, Burdisso a Siviglia per arrivare ad Heitinga»

ROMA - Secondo il quotidiano spagnolo "Estadio Deportivo", il Siviglia avrebbe messo nel mirino Nicolas Burdisso. La Roma, dal canto suo, non sarebbe rimasta insensibile alla richiesta, non tanto per l'eventuale incasso dall'operazione, quanto piuttosto dalla prospettiva di liberarsi di un ingaggio e poter reinvestire i proventi totali del trasferimento di Burdisso in una operazione che da tempo fa gola ai giallorossi, vale a dire arrivare all'olandese dell'Everton John Heitinga, il cui nome negli ultimi giorni è spesso accostato alla Roma, alla ricerca di un rinforzo nel pacchetto arretrato.


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Serie A Atalanta, Denis: «Napoli? Bei ricordi. Via perchè volevo giocare»

sabato 28 dicembre 2013

 L'attaccante argentino: «Lavezzi manca al calcio italiano. Io all'Inter? A gennaio non mi muovo, poi vedremo. Bergamo è come una seconda casa»

BERGAMO - «Al Napoli sono stato bene. I napoletani sono molto simili agli argentini. Sono andato via solo perchè volevo giocare di più. Forse con quella maglia non sono riuscito ad esprimermi al meglio». Così 'El Tanque' Denis ha parlato ai microfoni di Sky Sport 24. «Lavezzi? Uno come lui manca al calcio italiano. Comunque lo sento ogni tanto e in Francia lo vedo bene. L'Inter? A gennaio resto sicuramente a Bergamo, poi non si sa cosa può succedere. Ai Mondiali ci penso ma il mio ritorno in Nazionale non dipende solo da me».

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Calciomercato: «Se Di Maria lascia il Real, la Juve è in pole position»

sabato 28 dicembre 2013

Secondo la stampa inglese, il club di Conte sarebbe pronto ac acquistare l'esterno argentino. Su di lui ci sono tutti i più grandi top club europei 

TORINO - Dall'Inghilterra arriva una clamorosa indiscrezione di mercato. Secondo il sito Talksport, infatti, la Juventus sarebbe pronta a fiondarsi su Angel Di Maria, qualora l'esterno argentino dovesse lasciare il Real Madrid. La squadra di Conte viene data in pole position per l'acquisto del giocatore. Su Di Maria ci sono anche Manchester United, Tottenham, e Arsenal. 

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Serie A Milan, El Shaarawy fuori per dieci settimane

MILANO - Piove sul bagnato in casa Milan. E l'anno nero di El Shaarawy si chiude in un letto d'ospedale. L'attaccante, infatti, si è sottoposto a intervento chirurgico al piede destro presso l'Ospedale Santa Maria di Porto, in Portogallo. L'operazione è stata eseguita dal professor Niek Van Dijk. Adesso El Shaarawy dovrà seguire una fase di riabilitazione a tappe. Previsto uno stop di almeno 10 settimane.  


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Calciomercato «Roma, Burdisso a Siviglia per arrivare ad Heitinga»

ROMA - Secondo il quotidiano spagnolo "Estadio Deportivo", il Siviglia avrebbe messo nel mirino Nicolas Burdisso. La Roma, dal canto suo, non sarebbe rimasta insensibile alla richiesta, non tanto per l'eventuale incasso dall'operazione, quanto piuttosto dalla prospettiva di liberarsi di un ingaggio e poter reinvestire i proventi totali del trasferimento di Burdisso in una operazione che da tempo fa gola ai giallorossi, vale a dire arrivare all'olandese dell'Everton John Heitinga, il cui nome negli ultimi giorni è spesso accostato alla Roma, alla ricerca di un rinforzo nel pacchetto arretrato.


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Guardiola: «Sogno di finire allenando solo i giovani»

ROMA - Il sogno di Guardiola? "Finire con il settore giovanile". Per uno che ha vinto tutto, è la massima dichiarazione di amore per un mestiere, quello di allenatore, che aveva deciso di intraprendere già quando aveva 25 anni. Il tecnico del Barcellona ha parlato così al Globe Soccer Forum, a Dubai, in un evento cui hanno partecipato anche Fabio Capello e Antonio Conte, altri due che di vittorie se ne intendono, chiamati non per niente a parlare di "come si costruisce un gruppo vincente". Guardiola ha ammesso di aver studiato da Cruyff: "E stato l'olandese a fare il Barcellona - ha detto - prima si cambiava gioco ad ogni nuova panchina. Io sono cresciuto nelle giovanili con il gioco di questo straordinario maestro e da allora il Barca ha rispettato il modulo ed ha creato la sua cultura, prendendo i calciatori che servivano per continuare e creando uno stile". "Io ho deciso di fare l'allenatore a 25 anni, quando giocavo, e da quel momento ho studiato per riuscirci. Oggi alleno e sogno di finire con il settore giovanile, mi piace il rapporto con i giovani, mi piace allenare. Oggi alleno il Bayern - ha concluso Guardiola - ma se non avessi una squadra di campioni continuerei a farlo, magari altrove, magari ad un livello più basso".

CAPELLO SUL MILAN - Anche Capello ha raccontato del suo passato: "Al Milan - ha raccontato - sono partito con i giovani, ma in carriera ho imparato da tre insegnanti: il primo nelle giovanili mi spiegò che se un centrocampista non va verso la porta non segna mai un gol. Il secondo, Herrera, mi regalò l'intensità negli allenamenti spiegandomi che come ti alleni giochi. Liedholm poi mi convinse con i fatti che la tecnica si può migliorare anche dopo i 30 anni". "Oggi - ha concluso Capello - alleno la Russia e sogno di superare il primo turno alla prossima coppa del Mondo ma parlo attraverso un interprete e questo mi frena".


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Calciomercato Catania: Floccari sostituirà Maxi Lopez

Written By Unknown on Jumat, 27 Desember 2013 | 23.45

CATANIA - È molto probabile che in questa finestra di mercato, a Catania, arrivino più di un giocatore. Maxi Lopez lascerà la Sicilia. Al suo posto Sergio Floccari, nato a Vibo Valentia il 12 novembre 1981, a Roma - sponda Lazio - dal 1° luglio 2010. Sarà il biancoceleste il bomber salvezza? Lopez difficilmente andrà in Sudamerica, mentre si attendono notizie dall'Italia e da altre piazze europee: un'offerta discreta verrebbe accettata dal club etneo, che si libererebbe di un ingaggio pesante, farebbe spazio ad genere di giocatore (più motivato).


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«Messi-Psg, si può fare. Ecco i cinque motivi»

ROMA - Messi al Psg, si può fare. Ne è convinto il quotidiano francese 'Le Parisien', che elenca cinque motivi per i quali il clamoroso affare potrebbe avvenire davvero.

1) Al primo posto ci sono i guai con il fisco spagnolo e le parole di Javier Faus, vicepresidente economico del Barcellona ("Bisogna rivedere ogni sei mesi il contratto di Messi"). L'ambiente blaugrana non è più idilliaco come prima Inoltre, i catalani hanno già trovato una sorta di successore, la star di domani: Neymar.

2) In secondo luogo l'ambizione del presidente dei parigini Nasser Al-Khelaifi. La clausola di Messi è di 250 milioni di euro, ma il Psg è uno dei pochi club al mondo ad essere in grado di pagaral con il Manchester City o forse Chelsea. Questa cifra resta comunque teorica. Se la stella vuole davvero lasciare, il trasferimento potrebbe chiudersi tra 150 e 180 milioni di euro.

3) Il progetto Parigi è il più eccitante d'Europa. Thiago Silva ha inviato un forte segnale scorsa estate, poi seguito da Ibrahimovic e Carlo Ancelotti. Il Psg non ha la leggenda del Real Madrid e del Bayern Monaco, ma fa appello ai nuovi giocatori. In più ci sono la tranquillità della vita francese e le gioie di Parigi.

4) Perché Ibrahimovic non ha nulla contro Messi. Ibra è arrabbiato con Guardiola, l'ex allenatore dei catalani. Alcuni lo hanno interpretato come un attacco di Zlatan all'argentino. Ma Ibra non è proprio il tipo di non dire quello che pensa. Insomma, potrebbero giocare insieme.

5) Perché il nuovo Messi, lui è... Nasser al-Khelaifi ha dichiarato: «Vogliamo prendere il nuovo Messi». Ma in attesa di trovarlo è più facile prendere quello vero. Il Psg punta a diventare uno dei dieci club di sport più potenti del mondo, insieme ai New York Yankees (baseball) e i Los Angeles Lakers (NBA). Magari con Mourinho in panchina.


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Milito: «Inter, firmerei in bianco per restare»

venerdì 27 dicembre 2013

L'attaccante: «Il mio sogno per il 2014? Tornare in campo. Sinceramente non ce la faccio più a stare fuori ed allenarmi da solo»

ROMA - "Per me non ci sarebbe alcun problema a firmare in bianco e rimanere in nerazzurro un'altra stagione". Diego Milito, in un'intervista a Sportmediaset, conferma il suo attaccamento ai colori nerazzurri: "L'ho detto parecchie volte: qui all'Inter mi trovo benissimo, mi vogliono bene e questa è la cosa più importante. Mi sento a casa mia. Però ora non penso a quello che succederà a giugno: per ora mi godo questo momento con la squadra e l'unica cosa che mi interessa è tornare a giocare". "È stato un anno particolare - dice l'attaccante argentino a proposito del suo 2013 - durissimo per me specialmente per l'infortunio al ginocchio, che è stato lungo, il più brutto della mia carriera. Poi, quando stavo per tornare ad un livello alto di condizione, mi sono fatto male al retto femorale e sono rimasto fuori per altri due mesi. Purtroppo, dopo un lungo infortunio, sono cose che possono capitare. Il mio sogno per il 2014? Tornare in campo. Sinceramente non ce la faccio più a stare fuori ed allenarmi da solo".

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Lippi: Dopo il Guangzhou smetto di allenare

ROMA - Marcello Lippi dici basta con la carriera da allenatore, secondo quanto detto in un'intervista a Repubblica. La panchina del Guangzhou, in Cina, sarà la sua ultima esperienza da allenatore. Così Lippi: «Starò nel calcio, magari come dirigente o in qualche altra forma. È la mia vita, ma le cose cambiano». Lippi, ex ct della Nazionale, si sofferma sulla prossima esperienza azzurra ai Mondiali in Brasile: «Giuseppe Rossi è la più bella novità del nostro calcio. L'Italia? Le indicazioni sono positive. Per tradizione e vocazione, è una di quelle squadre che non vanno mai alla Coppa del mondo per turismo. Ci saranno fuoriclasse decisivi che, per varie ragioni, mi mancarono in Sudafrica. Mi pento di una sola cosa: non aver portato Giuseppe Rossi. Respirare l'aria del Mondiale per club è stato bellissimo. Affrontare il Bayern Monaco, cioè la più forte squadra al mondo, è stata un'emozione ed un orgoglio. La nostalgia? Non mi appartiene».

SULLA CHAMPIONS - Lippi si esprime sull'attuale situazione in Champions League: «Abbiamo grossi problemi, ma anche notevoli risorse. La Champions ci ha maltrattato, però la Juventus è scivolata su una buccia di banana e il Napoli è uscito con 12 punti, mai successo prima. Il Milan resiste, speriamo a lungo».


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Calciomercato Fiorentina: Alonso va in prestito al Sunderland

FIRENZE - Il difensore spagnolo della Fiorentina Marcos Alonso (nato a Madrid, 23 anni) giocherà la seconda parte di questa stagione in Inghilterra, nella Premier League con il club Sunderland. Il giocatore arrivato a Firenze in estate a parametro zero si trasferirà in Inghilterra con la formula del prestito secco. Con il via libera da parte del direttore Pradè si sottoporrà presto alle visite mediche con il club inglese.


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Mazzarri: «Inter, potevamo avere 4 o 5 punti in più»

venerdì 27 dicembre 2013

Il tecnico nerazzurro: «Stare qui è un sogno, mi spiace essere arrivato in un momento difficile»

MILANO - "Il bilancio è ottimo, anche se potevamo avere quattro o cinque punti in più. Purtroppo in Italia molte volte si viene valutati solo alla fine con i risultati. Stare qui è un sogno, mi spiace essere arrivato in un momento difficile". Lo ha detto Walter Mazzarri in un'intervista a Sky Sport 24 parlando dei primi mesi della sua gestione all'Inter. "Io non trovo mai la strada spianata per fare le cose - ha continuato il tecnico - devo sempre sudarmi tutto. Vorrei che il 2014 si allinei con gli altri anni, che sono stati buoni. Ai tifosi dell'Inter auguro che il nuovo anno possa portare soddisfazioni. Non mi piace fare proclami, ma posso dire che daremo il massimo perché i tifosi dell'Inter si sentano competitivi come ai vecchi tempi".

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Gara-farsa con Salernitana, Nocerina deferita dalla Figc

ROMA - La Procura della Figc ha deferito alla Disciplinare la Nocerina e 17 suoi tesserati (11 dei quali calciatori) per la gara-farsa disputatasi a Salerno il 10 novembre scorso. La partita fu sospesa perché la Nocerina era rimasta in sei per gli infortuni accusati da alcuni giocatori, che prima della gara erano stati minacciati dai loro ultrà.

PRESIDENTE NOCERINA: «ACCUSA DI ILLECITO INFONDATA» - "Questa società non ha mai incentivato, nè avallato, la decisione di non scendere in campo. Al contrario, ha fatto tutto il possibile perché i calciatori partecipassero regolarmente alla partita nonostante la paura evidente degli stessi, minacciati in ritiro e poi quasi costretti a giocare dalle autorità di pubblica sicurezza durante l'incontro sul pullman". Questa la prima reazione della Nocerina - affidata ad una nota del presidente Luigi Benevento - al deferimento per i fatti di Salernitana-Nocerina.

IL COMUNICATO - I tesserati sono stati deferiti, si legge nel comunicato della federcalcio che ora ufficializza il provvedimento, "per violazione dell'art. 7, commi 1, 2 e 5, del Codice di Giustizia Sportiva, con le aggravanti di cui all'art. 7, comma 6, del Codice di Giustizia Sportiva della effettiva alterazione dello svolgimento e del risultato della gara". I tesserati sono il presidente del club, Luigi Benevento, Giovanni Citarella (Amministratore Unico), Luigi Pavarese (Direttore Generale e nell'occasione dirigente accompagnatore della squadra), Gaetano Fontana (allenatore) Salvatore Fusco (allenatore in seconda), Giovanni Rosati (medico sociale). I giocatori deferiti sono Carlo Cremaschi, Domenico Danti, Davide Evacuo, Luca Ficarrotta, Edmunde Etse Hottor, Celso Daniel Jara Martinez, Iuzvisen Petar Kostadinovic, Franco Lepore, Giancarlo Malcore, Carmine Polichetti e Lorenzo Remedi. Tutti i tesserati sono stati deferiti "per avere, prima e durante la gara Salernitana-Nocerina, valevole per il Campionato di prima divisione, girone B, in concorso fra loro, ciascuno con le rispettive condotte a loro di seguito contestate, posto in essere atti diretti ad alterare lo svolgimento ed il risultato della gara, concordando artatamente la sostituzione di tre calciatori al 1° minuto di gioco e simulando, nel breve volgere di 16 minuti (tra il 4' e il 19'), 5 infortuni al fine di determinare il venir meno del numero minimo di giocatori previsto dal Regolamento del gioco del calcio per poter continuare una gara, con la conseguente sospensione della partita". In particolare, si legge, "Benevento, Citarella, Pavarese, Fontana, Fusco per aver concordato, prima della gara, i modi e i tempi delle sostituzioni dei calciatori nonché il numero di infortuni da simulare onde raggiungere il preordinato risultato della sospensione. Evacuo, Ficarrotta e Polichetti per aver accettato di prendere parte alla combine facendosi sostituire quando ancora non era trascorso un minuto dall'inizio della gara, allo specifico e preordinato fine di esaurire immediatamente il numero di sostituzioni a disposizione, Cremaschi, Malcore e Jara Martinez per aver accettato di prendere parte alla combine sostituendo i compagni scesi in campo come titolari quando ancora non era trascorso un minuto dall'inizio della gara, allo specifico e preordinato fine di esaurire immediatamente il numero di sostituzioni a disposizione. Danti, Hottor, Kostadinovic, Lepore e Remedi per aver simulato infortuni di gioco al solo fine di provocare la sospensione della gara per il venir meno del numero minimo di giocatori per poter continuare una gara, Rosati per aver partecipato all'accordo illecito avallando l'uscita dal terreno di gioco dei calciatori che avevano simulato gli infortuni". Deferita anche la Nocerina "in ordine agli addebiti contestati a Benevento, Presidente della Società, e a Citarella, Amministratore Unico" e per gli addebiti contestati a tutti gli altri tesserati.


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Premier, super Rooney: vittoria in rimonta dello United

Written By Unknown on Kamis, 26 Desember 2013 | 23.45

giovedì 26 dicembre 2013

La squadra di Manchester batte 3-2 fuori casa l'Hull City dopo essere andata sotto di due reti. Per l'attaccante, un gol e lo zampino nella rete della vittoria

ROMA - Il Manchester United reagisce ad un avvio choc e va a vincere in rimonta 3-2 sul campo dell'Hull City. Il primo match del Boxing Day parte fortissimo: tre gol nei primi 26 minuti, spettacolo ed emozioni. L'uno-due dei padroni di casa, che porta la firma di Chester e Meyler sembra preludere ad un'altra giornata storta dei Red Devils, già attardati (e parecchio) in classifica rispetto alle prime della classe. Smalling di testa rimette in gara la squadra di Moyes. Poi ci pensa Rooney: stop e tiro immediato di destro da fuori area che fulmina il portiere McGregor. Nella ripresa arriva il gol della vittoria: sempre Rooney mette pressione a Chester che sbaglia e mette dentro la propria porta. Nel finale il Manchester United (in 10 per l'espulsione di Valencia) soffre tantissimo, anche a causa di un paio di uscite sbagliate di De Gea, che però salva il risultato sull'ultimo disperato tentativo di Chester. Al triplice fischio Moyes tira un sospiro di sollievo. E può esultare anche Sir Alex Ferguson, presente in tribuna.

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Del Piero illude il Sydney. Poi il Brisbane vince 5-2

giovedì 26 dicembre 2013

L'ex capitano della Juve segna su punizione, ma non basta ai suoi per evitare una brutta sconfitta

ROMA - 'Boxing Day' anche nella A-League, la serie A australiana, che vedeva impegnato anche il Sydney di Alessandro Del Piero. Gli 'Sky Blues', secondo quanto riporta l'edizione online del quotidiano 'Sydney Morning Herald', pur giocando in casa di fronte a 17.662 loro tifosi, non sono riusciti a evitare la sconfitta, 2-5, contro i Brisbane Roar. Mattatore dell'incontro è stato l'ex di turno, il bomber dei Roar Dimi Petratos. Del Piero ha portato in vantaggio i suoi all'11' con un bel calcio di punizione, poi però Brisbane è andata a segno per ben cinque volte prima che, al 95', Garcia rendesse meno umiliante il punteggio per il Sydney, che rimane comunque al 3/o posto in classifica. Quanto a Del Piero, il secondo tempo lo ha visto dalla panchina, "come capita spesso in questi ultimi tempi", fa notare il 'Smh'. "Non posso negare che il Roar si sia dimostrato una squadra migliore di noi - ha detto dopo la partita l'ex barese Frank Farina, allenatore del Sydney -: hanno corso di più, manovrato meglio e sono stato più efficaci di noi nelle conclusioni. Del Piero? L'ho tolto perchè ha ancora dei problemi alla schiena".

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«Il Psg vuole De Rossi, Pjanic e Nainggolan»

giovedì 26 dicembre 2013

Secondo la stampa francese, in uscita dal club parigino ci sarebbero Lavezzi, Menez e Lucas

PARIGI - Il Paris St. Germain è alla ricerca di un centrocampista da acquistare durante la 'finestra' invernale di mercato. Lo scrive l'edizione online del quotidiano 'Le Parisien', precisando che il calciatore in questione non potrà essere extracomunitario, visto che il club non può più fare, in questa sessione, operazioni extra-UE. L'obiettivo primario del Psg sarebbe il nazionale francese Cabaye, in forza al Newcastle, che nei mesi scorsi era stato seguito anche dalla Roma, su indicazione esplicita del tecnico Rudi Garcia (con cui ha lavorato nel Lilla). Ma nella rosa dei nomi che piacciono ai dirigenti parigini ci sono anche il fiorentino Borja Valero, l'indonesiano-belga Radja Nainggolan, del Cagliari, e i romanisti Pjanic e De Rossi, che però difficilmente lasceranno Trigoria, a meno di offerte da capogiro. Ma il Paris St. Germain dovrebbe operare anche in uscita, e si torna a parlare delle possibili cessioni di Lucas (in prestito), Menez e Lavezzi.

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Napoli, 'Pipita' e 'Don Rafè': allarme per i botti illegali

giovedì 26 dicembre 2013

Sequestri a Napoli: quest'anno le bombe sono "dedicate" a Higuain e Benitez

ROMA - Come ogni anno, le forze dell'ordine sono impegnate nel sequestro di numerosi botti illegali in vista di Capodanno. A Napoli e dintorni, archiviata la bomba Cavani, quest'anno sono apparse le bombe 'Pipita' e 'Don Rafè', "dedicate" a Higuain e al tecnico Benitez. Il costo può superare i 500 euro e sono una variante del famoso "Pallone di Maradona", un concentrato esplosivo di grande potenza e altamente pericoloso.

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Zanetti: «Inter da Champions. Il Napoli non è più forte»

MILANO - L'interista più presente nei derby. Basterebbe questo record, ultimo di tanti, per descrivere l'importanza di Javier Zanetti nella storia nerazzurra. A tre giorni da Natale il capitano dell'Inter ha giocato la quarantasettesima partita contro il Milan. La prima nel '95, pochi mesi dopo il passaggio dal Banfield all'Inter comunicatogli da Passarella, altro ex interista allora ct dell'Argentina. Un fax che gli ha cambiato la vita. Diciotto anni dopo Zanetti è la chioccia di una squadra in fase di ricostruzione e ha pubblicato un libro, "Giocare da uomo", in cui racconta la vita di un professionista esemplare. La carriera da calciatore gli ha permesso di realizzare i sogni cullati da bambino e di conoscere personaggi del calibro di Nelson Mandela, morto lo scorso 5 dicembre, e degli ultimi tre pontefici. Ora Zanetti è indeciso se dare un seguito ulteriore alla storia da giocatore o se scrivere l'ultima pagina e aprire un libro diverso.

Cosa farai una volta lasciato il calcio giocato?
"Credo farò il dirigente e non l'allenatore, perché anche se ho grande esperienza direi che con i ritiri ho dato abbastanza in questi vent'anni".

Sei arrivato a Milano nell'anno in cui Moratti ha acquistato la società. Il fatto che non sia più presidente influirà nelle tue scelte a fine stagione?
"Tutti conosciamo il mio legame con il presidente, ma questo non peserà sulla mia scelta. Voglio finire al meglio la stagione e vedremo con la società cosa sarà meglio fare. Il mio desiderio è continuare in questa grande famiglia". 

Hai mai parlato con Moratti del modo in cui ti ha scelto nel '95?
"Lui aveva questa video-cassetta e gli avevano segnalato Rambert e Ortega. Dopo 5' ha chiamato i dirigenti dell'Inter presenti in Argentina per dirgli di acquistarmi. Per fortuna in quella partita ho giocato bene!".

Come è andato il primo incontro con Thohir?
"È stato molto 'familiarè. Ha idee ben precise, speriamo di poter fare grandi cose insieme a lui".

Arrivare in Champions League è un obiettivo possibile?
"Sì perché il campionato è equilibrato e mancano tante gare. A Napoli non ho visto una grande differenza tra le due squadre". 

Pensi ancora al Mondiale?
"Arrivasse una chiamata sarei felicissimo, ma ho grande rispetto per chi ha giocato le qualificazioni".

Hai saputo del trasferimento all'Inter al termine di una gara con la nazionale. Cosa ti ha detto Passarella, allora ct, quando ti ha comunicato la notizia?
"Ricordo che ero in Sudafrica per un'amichevole. Mentre riposavo in camera Passarella mi ha chiamato nel suo ufficio per farmi vedere un fax in cui c'era la comunicazione del mio trasferimento dal Banfield all'Inter. Non ci potevo credere. Quel giorno, tra l'altro, ho conosciuto Nelson Mandela". 

Che ricordo hai del leader sudafricano?
"Eravamo molto giovani, vedere un personaggio così è stato un bellissimo momento. Ci ha salutato e consegnato una medaglia". 

Di recente hai avuto modo di incontrare anche Papa Francesco.
"Una grande emozione, il Papa ha un modo di essere molto vicino alla gente. Ho avuto la fortuna di incontrare anche Benedetto XVI e prima di lui Giovanni Paolo II nel '96. Fece una messa alle 7 del mattino solo per i calciatori argentini che giocavano in Italia". 

Quali sono i tuoi hobby?
"Anche se ho due ristoranti non sono molto bravo ai fornelli. Quando sono a casa mi piace stare con i miei tre bambini. Sarei felice se uno di loro diventasse calciatore, ma è giusto che facciano quel che piace a loro. Sarei comunque il loro primo tifoso".


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Palermo, vittoria e primato. Empoli e Crotone ko

ROMA - Il Palermo si prende la testa della Serie B grazie al successo per 1-0 contro la Ternana. Basta un gol di Morganella al 57' per regalare i tre punti alla squadra di Iachini e salire in vetta alla classifica grazie al contemporaneo e inaspettato ko dell'Empoli in casa contro il Cittadella. Un passo falso incredibile quello degli uomini di Sarri (in 10 all'82' per l'espulsione di Rui) che non riescono a rimediare al gol di Coralli al 13' che decide la sfida del Castellani: 37 Palermo, 36 Empoli. Questa la nuova classifica di Serie B per quanto riguarda le prime due posizioni. Successo fondamentale, invece, per il Pescara che grazie al gol di Ragusa al 46' del primo tempo torna al terzo posto in classifica agganciando l'Avellino dei miracoli fermato sull'1-1 in casa della Reggina. Non basta Galabinov su rigore ai campani per conquistare una vittoria che avrebbe avuto un peso specifico davvero significativo. Di Di Michele la rete dei calabresi che illude gli uomini di Atzori in avvio di gara. Poi il pari dell'Avellino al 57'. In quinta posizione sconfitta per 1-0 per il Crotone che deve arrendersi al Trapani che si prende i tre punti grazie al gol Abate al 7' (primo gol in Serie B).

BARI KO, PARI SIENA, VINCE IL BRESCIA - Nelle altre sfide della 20ª giornata di Serie B successo esterno per lo Spezia che passa a Bari grazie ai gol di Carrozza (50') ed Ebagua (83'). Inutile la rete di Fedato all'84' che rende solo meno amaro il punteggio del San Nicola. Vittoria esterna anche per il Brescia di Bergodi che passa per 2-1 sul campo della Juve Stabia. In avvio subito calcio di rigore per i padroni di casa che però al 15' sprecano tutto con Di Carmine che spara di potenza addosso a Cragno, abile a respingere con un bel tuffo sulla destra. Poi al 23' nuovi guai per il Brescia che deve fare i conti con l'espulsione diretta di Paci. Al 45' arriva inaspettato il gol di Benali che dal limite dell'area, con un destro potente, infila l'incolpevole Calderoni. Bergodi esulta in panchina. La gioia degli ospiti però dura poco perché Di Carmine si fa perdonare per l'errore dal dischetto e trova il gol del pareggio al 47' con un destro da distanza ravvicinata che beffa Cragno in uscita. Al 52' nuovo vantaggio dei lombardi: straordinaria la rovesciata volante di Caracciolo che sorprende Calderoni con una veronica stupenda che dà il 2-1 e i tre punti agli uomini di Bergodi. Altra vittoria in trasferta anche per il Carpi che in rimonta ha la meglio per 3-1 del Lanciano. Pronti via e la squadra di Baroni passa in vantaggio con un gol di Troest all'8': Mammarella mette perfettamente in mezzo su calcio piazzato, colpo di testa di Turchi che sembra vincente ma Kovacsik si supera. La palla però finisce sui piedi del danese che da due passi non può sbagliare il tap-in che vale l'1-0. Il Carpi però non sta a guardare e al 22' con Memushaj trova la rete del pareggio con un bel sinistro dal limite dell'area. Al 35' i padroni di casa vanno vicinissimi al 2-1 ma la conclusione di Mammarella finisce sul palo. Sembra nell'aria il gol per gli uomini di Baroni ma ad andare in gol è il Carpi che con Letizia, al 39', sorprende Aridità con un bel diagonale. Al 54' diventa ancora più difficile la partita del Lanciano che subisce anche il terzo gol: questa volta è Concas a trovare la via della rete regalando il doppio vantaggio ai ragazzi di Vecchi. Dopo non succede più molto e il Carpi prende tre punti fondamentali che danno serenità a metà classifica. Finisce 2-2 tra mille emozioni tra Padova e Siena: al 22' passano in vantaggio i padroni di casa con un incredibile autogol di Lamanna che dopo aver visto la conclusione di Iori finire sul palo è sfortunato sul rimbalzo con la palla che colpisce la schiena prima di finire in fondo al sacco. Il Siena si riversa nella metà campo avversaria e dopo tanta pressione, al 45' ci pensa Pulzetti , con un destro rasoterra da 25 metri, a trovare lo spiraglio giusto per fissare l'1-1 che chiude la prima frazione. All'84' poi il gol di Paolucci che regala la vittoria agli uomini di Beretta: Pulzetti, ancora lui, crossa e l'attaccante in spaccata insacca il gol del 2-1. Sembra fatta ma due minuti dopo è Rocchi a guadagnarsi il rigore che Musacci all'87' non sbaglia: 2-2 e squadre che si dividono la posta in palio. Finisce 0-0 senza emozioni, invece, la partita tra Latina e Cesena. Rinviata per impraticabilità del campo Varese-Novara.


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Ufficiale: Valencia, Pizzi è il nuovo allenatore

giovedì 26 dicembre 2013

Il club spagnolo potrebbe essere l'avversario della Lazio negli ottavi di Europa League se le due squadre dovessero superare i sedicesimi

MADRID - Il Valencia ha ufficializzato l'arrivo di Juan Antonio Pizzi come nuovo allenatore. Si tratta del tecnico che ha appena vinto, alla guida del San Lorenzo, il campionato di 'Chiusura' in Argentina, e che nel 2010 aveva conquistato lo scudetto in Cile, con l'Universidad Catolica. Da calciatore (era un attaccante) nel campionato 1993-'94 Pizzi aveva giocato proprio nel Valencia, ma durante la sua esperienza in Spagna ha vestito anche le maglie di Tenerife, Barcellona e Villarreal. In patria ha giocato nel Rosario Central e nel River Plate, mentre in Portogallo ha militato nel Porto. Il Valencia potrebbe essere l'avversario della Lazio negli ottavi di Europa League se le due squadre dovessero superare i sedicesimi.

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Serie A Lazio, Lotito: «Petkovic? Domani mi rimetto al lavoro»

Written By Unknown on Rabu, 25 Desember 2013 | 23.45

mercoledì 25 dicembre 2013

Il presidente della Lazio: «Inutile decidere subito, la squadra si ritrova il 30 dicembre». In arrivo Reja

ROMA - "Domani mi rimetto al lavoro": sono giorni cruciali in casa Lazio per decidere il futuro della conduzione tecnica dopo l'ultimo pesante ko di Verona. Il presidente Claudio Lotito ribadisce di "non avere ancora deciso" se esonerare Vladimir Petkovic o proseguire l'avventura con il tecnico di Sarajevo. "Comunque - spiega il presidente biancoceleste - sarebbe stato inutile prendere una decisione in questi giorni. Sono cattolico e volevo osservare la Festa del natale stando in pace in famiglia e facendo stare in pace anche gli altri. Tanto più - conclude Lotito - che la squadra torna ad allenarsi lunedì 30 e quindi una scelta tra ieri e oggi sarebbe stata inifluente". Le quotazioni per un eventuale dopo-Petkovic comunque non sembrano essere cambiate: il favorito è Edy Reja, che ha già guidato in passato la squadra capitolina.

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Calciomercato Inter, Lavezzi: Grande club. Voglio tornare in Italia

mercoledì 25 dicembre 2013

L'argentino del Psg esce allo scoperto: «Tornare a giocare in serie A è una delle mie priorità. È importante sapere che ci sono ancora grandi club interessati a me»

ROMA - Ezequiel Lavezzi esce allo scoperto: «Una delle mie priorità è tornare in Italia». E l'Inter non vede l'ora di accoglierlo a braccia aperte e di farlo tornare a lavorare con Mazzarri, tecnico che lo ha lanciato nell'Olimpo dei big. Il feeling tra l'argentino e il Psg è ai minimi storici e Lavezzi non nasconde che l'ipotesi nerazzurra lo stuzzica: «L'Inter è un grande club - dice ai microfoni di Canal Football Club - È importante sapere che anche quando le cose vanno male ci sono grandi club che si interessano a te».

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Picchiato con spranghe: grave capo ultras Juve

mercoledì 25 dicembre 2013

Sull'aggressione indaga la polizia. Non si esclude che possa trattarsi di un regolamento di conti

TORINO - Aggredito con spranghe e bastoni nel suo bar, in provincia di Torino. Sono gravi le condizioni di Umberto Toia, 48 anni, uno dei capi storici degli ultras della Juventus. L'uomo è ricoverato all'ospedale Martini di Torino con fratture al volto, alla mascella e alle gambe, ma non è in pericolo di vita. Sull'aggressione indaga la polizia. Non si esclude che possa trattarsi di un regolamento di conti nell'ambito del tifo organizzato.

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Calciomercato, «Roma, Napoli, Milan e Fiorentina su Pastore»

mercoledì 25 dicembre 2013

Secondo la stampa francese, i club hanno provato a chiederlo in prestito. C'è anche l'Arsenal

ROMA - Tanti in Francia lo hanno già chiamato bidone: Javier Pastore non è riuscito a conquistare il Psg. L'ex fantasista del Palermo, scoperta di Walter Sabatini ora ds della Roma, dopo due anni a Parigi potrebbe cambiare aria. Il problema sono i 4 milioni l'anno di stipendio e i 42 milioni pagati dal Psg per acquistarlo. Ed ecco che allora i club interessati stanno tutti pensando di prenderlo in prestito. Soprattutto in Italia Pastore continua ad avere tanti estimatori. Il francese le10sport, rivela che è stato chiesto da Roma, Milan, Napoli e Fiorentina, oltre che dall'Arsenal. Per ora però nessuno sembra riuscito a spuntarla.

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Calciomercato Napoli, Zuniga: Il mio futuro? Qui mi sento a casa

mercoledì 25 dicembre 2013

Il terzino azzurro: «Voglio solo guarire per dare il mio contributo. Sarà un grande anno»

ROMA - Camilo Zuniga sarà il rinforzo del Napoli per il girone di ritorno. Il terzino sta recuperando da un brutto infortunio e non vede l'ora di tornare a giocare: «Il prossimo sarà un grande anno. C'è il Mondiale e il Napoli, che sarà grande perchè sta crescendo giorno dopo giorno - dice a Futbolred - Ora penso solo a recuperare bene per essere in grado di dare una mano ai compagni». Zuniga commenta così le indiscrezioni di un suo possibile addio al Napoli: «Sono solo voci. Voglio solo far bene con il club azzurro e con la nazionale. Al Napoli mi sento a casa, sono felice».

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Premier in diretta, il 26 c'è City-Liverpool

mercoledì 25 dicembre 2013

In Inghilterra si gioca: turno pro-Arsenal, United e Tottenham inseguono

ROMA - Santa Stefano in campo, come da tradizione, in Premier League, unico campionato importante fra quelli europei che non chiude i battenti per le festività. E a rendere ancora più ghiotto il menù natalizio è la serrata lotta al vertice con ben cinque squadre racchiuse in appena due punti: Arsenal e Liverpool 36 punti, Manchester City 35, Chelsea e Everton 34. E dopo inciampi e tentennamenti l'Arsenal potrebbe riprendere la sua corsa già domani in casa del West Ham, in uno degli tanti derby londinesi. Dopo avere avuto due big match dagli esiti diversi (disastro col Manchester City e pari senza gol ieri col Chelsea), i Gunners di Arsene Wenger sperano di giovarsi del big match tra le sue più accreditate avversarie, il City di Manuel Pellegrini privo del bomber Sergio Aguero contro il Liverpool del super goleador uruguagio Luis Suarez, che ha da poco prolungato il contratto con i 'reds'. Il Chelsea, dopo le polemiche dell'ultimo turno, ospita lo Swansea allo Stamford bridge, l'Everton il Sunderland fanalino di coda mentre Manchester United e Tottenham Hotspur provano a risalire la china con avversari alla loro portata.

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Perez: «Real ossessionato dalla decima Champions»

mercoledì 25 dicembre 2013

Il presidente delle merengues: «È il titolo che desideriamo di più»

ROMA - "Forse siamo un pò ossessionati con la... Decima". C'è voluto Natale per far dire al presidente del Real Madrid, Florentino Perez, quello che tutti i madridisti pensano ormai dal 2002, anno dell'ultima Champions League vinta: la coppa con le orecchie sta diventando una piccola ossessione. Nel suo messaggio natalizio ai tifosi pubblicato su sito del club, il plenipotenziario del blancos non lo ha nascosto: "Tutto ciò che vogliamo è far vincere titoli al Real Madrid. Forse stiamo un pò ossessionati con la Decima ma è quella che vogliamo di più. Ma nel complesso, sia nel calcio che nel baske, vogliamo soprattutto giocare bene e vincere titoli", ha ripetuto Perez.

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Montezemolo: «Alonso rimarrà alla Ferrari»

Written By Unknown on Selasa, 24 Desember 2013 | 23.45

MARANELLO - Fernando Alonso rispetterà il suo contratto con la Ferrari. Ne è convinto Luca Di Montezemolo, presidente del team di Maranello, che allontana l'ipotesi di un divorzio anticipato dallo spagnolo. «Sono cose buone per la stampa e a volte per il pubblico», dice Montezemolo, stando a quanto riporta il magazine Autosport. Secondo alcune voci il management dello spagnolo avrebbe sondato il terreno con Red Bull e Lotus. Si è parlato anche di un possibile ritorno del campione di Oviedo alla McLaren. Ma Montezemolo non è preoccupato. «Sono molto soddisfatto di Alonso. Ha un contratto con noi fino alla fine del 2016 - ricorda il n.1 della Ferrari - La mia unica preoccupazione è quella di dargli una macchina migliore. Ho un sacco di problemi ma il pilota numero 1 non è fra questi. Ne parleremo nell'arco di due anni», dice Montezemolo, che sembra fare riferimento alla convivenza fra Alonso e il finlandese Kimi Raikkonen a partire dalla prossima stagione del Mondiale di F1.

COMPETITIVITA' Alonso ha più volte lamentato quest'anno la scarsa competitività della monoposto Ferrari. «Capisco e condivido. Ho detto a Fernando che e' arrivato secondo quest'anno grazie alle sue capacità e non grazie alla macchina - ammette il presidente del team del 'cavallino rampante' - D'altra parte io voglio un pilota che anche nei momenti difficili rimanga molto, molto vicino alla squadra. Questo e' lo sforzo che ho chiesto a lui a metà stagione. Ma sono felice di averlo in squadra».


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Cerci: «Il mio sogno? Tornare alla Roma»

martedì 24 dicembre 2013

L'attaccante del Torino confessa: «La Champions? Certo che sono pronto, ho 26 anni ormai. Con Ventura ho un rapporto genuino. Quest'anno voglio dare tutto per andare ai Mondiali» 

ROMA - «Il mio sogno? In futuro mi piacerebbe tornare alla Roma». Così Alessio Cerci ha parlato al programma Mediaset Tiki Taka. «La stagione è iniziata bene, ho avuto un bel approccio fin dall'inizio. La voglia di arrivare, anche in vista del Mondiale, mi ha portato a dare il meglio di me. Con Ventura il rapporto è genuino. Per la Champions mi sento pronto, come potrei non esserlo a 26 anni? Sono maturato, penso sia il momento giusto per fare il salto di qualità», ha detto l'attaccante del Torino. «Il mio obiettivo è battere la Juventus, lo spero per il gruppo e per i tifosi granata. Per me segnare in quella partita sarebbe un sogno».

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Balotelli: «Sapete bene chi è la mia donna...»

martedì 24 dicembre 2013

L'attaccante del Milan su Twitter: «La mia ragazza non è Goriziana mi spiace deludervi». Ritorno di fiamma con Fanny?

ROMA - "La mia ragazza non è Goriziana mi spiace deludervi. ...Sapete bene chi è la mia donna..". Con due messaggi sul suo profilo Twitter, Mario Balotelli ha voluto fare chiarezza (in parte) sulle sue relazioni sentimentali. Senza entrare nel dettaglio, SuperMario ha solo spiegato che la sua attuale compagna "non è goriziana". I più attenti alle cronache rosa sono, quindi, sicuri, che l'attaccante del Milan abbia così confermato il suo impegno nei confronti di Fanny Neguesha, che sembrava invece essersi allontanata dall'attaccante del Milan.

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Calciomercato Bologna, Bianchi in uscita. Il sogno è Gaston Ramirez

BOLOGNA - Non è scattato il feeling tra Rolando Bianchi e il Bologna, nonostante l'attaccante si sia sempre comportato da professionista. Complice anche alcuni malanni muscolari, l'ex granata non è riuscito a dare il suo contributo e a gennaio dovrebbe partire. Il sogno dei rossoblù è riportare invece in Emilia Gaston Ramirez. L'impressione, però, è che il ragazzo lascerà il Southampton ma che ambisca a squadre di livello più alto.


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Mourinho contro l'Arsenal: «Stranieri piagnucolosi»

LONDRA (INGHILTERRA) - "Ai giocatori stranieri dell'Arsenal piace piangersi addosso". Non è tenero, Josè Mourinho, con i Gunners, dopo lo 0-0 nell'Emirates stadium di ieri sera, condito dalle polemiche dei padroni di casa che lamentano un rigore negato e una mancata espulsione di Obi Mikel. "A loro piace piangere, è la tradizione - ha chiosato Mou - ma io penso che i calciatori inglesi, Frank Lampard per esempio, non avrebbero mai provocato una situazione del genere. Viceversa, i giocatori provenienti da altri Paesi, in particolare da alcuni Paesi, hanno questo nel sangue, non appena un avversario cerca il contatto o si mostra aggressivo". "I giocatori stranieri - ha proseguito Mourinho - stanno portando un sacco di cose buone nel calcio inglese, vengono qui perché hanno talento, ma io nel calcio preferisco il sangue inglese". Insultato per tutti i 90' dai tifosi dell'Arsenal, che hanno cantato "Noioso Josè", il tecnico portoghese ha riposto a tono: "Ho giocato contro di loro per 10 volte e non ho mai perso. Divertente, davvero divertente".
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Abete: «Italia, un 2014 con il sogno Mondiale»

martedì 24 dicembre 2013

Il presidente della Figc: «De Laurentiis merita un plauso speciale. E' riuscito a posizionare il club ad alti livelli»

ROMA - "Auguro un sereno e felice Natale a tutti, che il 2014 possa essere positivo per l'Italia tutta e per il mondo del calcio. Il nostro sport sta risentendo del momento di crisi del Paese, che sta investendo tutti i settori, il mondo dell'impresa e coloro che sono alla guida delle società". Lo ha detto Giancarlo Abete, parlando a Radio Kiss Kiss. "Abbiamo mantenuto una competitività nell'ambito internazionale, anche se non siamo in grado di esprimere a livello di fatturati e potenzialità complessive quella forza d'urto di alcuni anni fa - ha aggiunto il presidente della Federcalcio -. L'importante è che l'Italia ritrovi un percorso di piena occupazione e crescita del pil, che il mondo del calcio faccia la propria parte, per mantenere alto il blasone dell'Italia che è sempre stato rispettato in tutto il mondo, anche a livello calcistico". Sul Napoli, Abete ha aggiunto che "De Laurentiis merita un plauso speciale". "Al di là delle gioie e delle amarezze della singola partita, è riuscito a posizionare il club ad alti livelli, in Italia e all'estero - ha proseguito -: c'è un po' di amarezza per i 12 punti conquistati nel girone di Champions senza ottenere la qualificazione, quando ci sono squadre che sono andate avanti con appena sei punti come lo Zenit". "Il Napoli - ha concluso - ha testimoniato di essere all'altezza. Per il 2014 viviamo un grande sogno che si ripropone ogni volta che ci sono i Mondiali e dobbiamo avere fiducia, lavorando tutti nella stessa direzione".

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Berlusconi: Sono triste per la classifica del Milan

martedì 24 dicembre 2013

Il presidente rossonero telefona per gli auguri di Natale alla Comunità terapeutica di Trivigliano

TRIVIGLIANO (FROSINONE) - "Anche Incocciati, che é stato nostro giocatore, sarà molto triste per la posizione in classifica del Milan". Lo ha detto Silvio Berlusconi rivolgendosi ai centocinquanta ragazzi della Comunità terapeutica di Trivigliano, nel Frusinate, durante una telefonata per gli auguri di Natale, presenti tra gli altri, il fondatore della struttura padre Matteo Tagliaferri, il commissario europeo all'Industria Antonio Tajani e l'ex attaccante del Milan. "Spero che il presidente - ha commentato quest'ultimo - prenda subito in mano la situazione e faccia cambiare rotta alla squadra".

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Serie A Milan, Muntari squalificato per tre giornate

Written By Unknown on Senin, 23 Desember 2013 | 23.45

MILANO - Tre giornate di squalifica per il milanista Sulley Muntari, punito dal giudice sportivo dopo essere stato espulso ieri sera nel derby "per avere, al 48' del secondo tempo, a gioco fermo, colpito un calciatore avversario con un pugno al volto".

GLI ALTRI SQUALIFICATI - Sono sei i giocatori squalificati dal giudice sportivo in serie A dopo l'ultima giornata di campionato: Nenè (Cagliari), Campagnaro (Inter), Diamanti e Garics (Bologna), Gobbi (Parma) e Emerson (Livorno). Sono diffidati Cassani (Parma), Coda (Livorno), Vives (Torino), Barzagli (Juventus), Callejon (Napoli), Compper (Fiorentina), Guarin (Inter), Heurtaux e Lazzari (Udinese), Kurtic e Gazzola (Sassuolo), Migliaccio (Atalanta), Pisano (Cagliari), Castro (Catania) e Krhin (Bologna). Ammonizione e ammenda di 1.500 euro per Luci (Livorno) e Maietta (Verona), e di 2mila euro per Schiattarella (Livorno). Fra gli allenatori è stato punito con ammenda di 5mila euro il milanista Allegri, mentre l'ad del Parma Leonardi ha avuto un'ammenda di 3mila euro. Queste, infine, le ammende alle società: 15mila euro alla Roma, 6mila euro all'Inter, 5mila euro al Livorno, 4mila euro al Cagliari.


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Wanda Nara e Maxi Lopez: in tribunale per il divorzio

lunedì 23 dicembre 2013

La modella e l'attaccante del Catania si sono recati in tribunale in Argentina per raggiungere l'accordo sulla separazione definitiva

ROMA - Come era ampiamente prevedibile, finisce in tribunale la storia tra Wanda Nara e Maxi Lopez. I due sono da tempo separati, dopo che la showgirl argentina ha instaurato una relazione piuttosto "bollente" con Mauro Icardi, collega e rivale dell'attaccante del Catania. Ora è arrivato il momento di sancire la separazione in modo definitivo, anche perché c'è da discutere del futuro dei tre figli: Valentino, Constantino e Benedicto. Wanda e Maxi Lopez si sono visti, dunque, al tribunale della famiglia di San Isidro per raggiungere l'intesa sul divorzio. La modella è stata la prima ad arrivare, e ha spiegato di "voler chiedere di sollevare l'ingiunzione. Dobbiamo parlare, perché si possa parlare in futuro". Maxi Lopez, in Argentina per le festività natalizie, è giunto poco dopo indossando delle cuffie per eludere così le domande dei giornalisti. Attraverso i social network, Wanda Nara ha fatto sapere di voler raggiungere un accordo con l'ormai ex marito, sia a livello economico, sia per l'affidamento dei figli.

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Giudice, Roma multata per cori offensivi

lunedì 23 dicembre 2013

Sanzione di 15mila euro alla società giallorossa "cori insultanti ad un calciatore di altra società; per avere inoltre, nel corso della gara col Catania, lanciato nel recinto di giuoco numerosi fumogeni e petardi"

ROMA - Tra le decisioni del giudice sportivo in relazione all'ultima giornata di campionato c'è anche un'ammenda di 15mila euro alla Roma "per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, rivolto reiteratamente cori insultanti ad un calciatore di altra società; per avere inoltre, nel corso della gara, lanciato nel recinto di giuoco numerosi fumogeni e petardi; entità della sanzione attenuata ex art. 14 comma 5 in relazione all'art. 13 comma 1 lettera b) CGS, per avere la Società concretamente operato con le Forze dell'ordine a fini preventivi e di vigilanza".

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Premier League, Arsenal-Chelsea in diretta

Classifica

Premier League - 17ª giornata

  • Squadra

    Pt.
  • Liverpool36
  • Manchester City35
  • Arsenal35
  • Everton34
  • Chelsea33
  • Newcastle30
  • Tottenham30
  • Manchester Utd28
  • Southampton24
  • Stoke City21
  • Squadra

    Pt.
  • Swansea20
  • H. City20
  • A. Villa19
  • Norwich19
  • Cardiff City17
  • West Bromwich16
  • West Ham14
  • Crystal Palace13
  • Fulham13
  • Sunderl.10

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Calciomercato Lazio, Petkovic non molla: «Penso già all'Inter»

ROMA - Vladimir Petkovic non molla la Lazio. Il tecnico dei biancocelesti, nella sua prima intervista da futuro ct della Nazionale Svizzera parla del suo prossimo incarico (via ufficiale dal 1 luglio 2014) ma anche dell'attuale incarico con il club di Lotito. Ecco l'intervista apparsa sul sito della Federcalcio elvetica:

Vladimir Petkovic, come ci si sente pochi minuti dopo aver firmato il contratto con l'Associazione Svizzera di Football?
«Sono molto orgoglioso. Orgoglioso della fiducia che l'Associazione Svizzera di Football ripone in me, affidandomi la guida della nazionale maggiore dal 1° luglio; orgoglioso anche del fatto di poter guidare questa formidabile squadra nella mia seconda..., no nella mia prima patria».

Che rapporto ha con la sua cittadinanza esattamente? Una volta ha affermato di essere svizzero e croato bosniaco...
«Beh, 27 dei miei oramai 50 anni di vita li ho trascorsi in Svizzera; mi sembra un dato sufficientemente significativo sul mio senso di appartenenza alla Svizzera».

Considera la nazionale rossocrociata una squadra formidabile. Cosa ha di così formidabile?
«L'insieme è formidabile. In questi ultimi anni la squadra da ripetutamente dimostrato, e lo ha fatto in modo impressionante, tutta la sua qualità. Il fatto che alla Coppa del Mondo in Brasile sia tra le teste di serie nei gruppi ne è una dimostrazione. La Svizzera ha molti giovani giocatori dotati di molto talento, ha circa 40 giocatori sotto contratto nei campionati esteri, l'ASF fa un eccellente lavoro con le giovani leve, un lavoro sfociato nei risultati della U17 nel 2009 o della U21 nel 2011. Sono prospettive di tutto rispetto!»

Come gestisce il fatto di essere paragonato, almeno nella fase iniziale a Ottmar Hitzfeld, e di doversi misurare con il suo predecessore?
«Non è mai stato semplice per nessuno subentrare a Ottmar Hitzfeld Non lo sarà neppure per me: proseguire la sua serie di successi senza soluzione di continuità non sarà certo facile. Ma sono assolutamente persuaso del potenziale dei giocatori e della squadra. Sono qualità che aiuteranno anche me. Credo fermamente che avremo successo tutti insieme».

Come affronta il suo nuovo compito?
«Farò di tutto affinché Ottmar e i suoi giocatori possano affrontare la CM nel modo più concentrato, sereno e tranquillo possibile, senza essere distratti dalla tematica Petkovic. Desidero concentrarmi sul mio lavoro per essere pronto a iniziare il mio nuovo compito il 1° luglio 2014. Dovremo infatti essere subito pronti, poiché la nostra prima partita sarà già una partita valida per le qualificazioni a EURO 2016. E sono convinto che avremo successo sia nelle qualificazioni che durante la fase finale in Francia».

Circolano voci su un suo imminente esonero dalla Lazio. Quanto c'è di vero?
«Sono voci che circolano da parecchie settimane, da quando qualcuno ha reso pubblica la notizia secondo cui sarei stato un possibile candidato alla successione di Ottmar Hitzfeld, in un momento in cui, mi preme sottolinearlo, io non ne sapevo ufficialmente nulla. Simili voci e dicerie non facilitano la vita, ma fanno parte del nostro mestiere. Ma ciò non ci impediscono di proseguire i nostri obiettivi con la massima convinzione. La squadra sta lavorando molto bene e sono certo che prima o poi ciò inciderà anche sulla necessaria dose di fortuna. Ora per le feste natalizie vi sarà una settimana di pausa, e il 30 riprendiamo gli allenamenti. Il 6 gennaio ci aspetta la partita contro l'Inter. Non permetterò a nessuno di dubitare neppure per un secondo che io possa trascurare anche solo minimamente la Lazio, perché distratto dal mio futuro impegno».


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Moratti: Giusto lasciare. Inter, entusiasmo Thohir

MILANO - Massimo Moratti a tutto tondo. In un'intervista a Sky Sport il presidente onorario dei nerazzurri affronta molti argomenti a cominciare dal passaggio dell'Inter a Thohir: «Sotto un certo aspetto lo considero talmente giusto, il fatto di passare la mano dopo tanto tempo, che quello mi tranquillizza un po', trovo che sia una cosa da farsi nei confronti della società. Il personaggio Thohir è relativamente intimidito, è una persona a cui però piace molto questo ambiente in cui è capitato e l'entusiasmo che suscita l'Inter. Si accorge forse che il peso di tutta questa cosa, peso però dal punto di vista della popolarità, è più grande di quello che uno possa comunque immaginarsi da lontano. E quindi credo che la cosa sia comunque affascinante anche per lui».

MORATTI SU MOURINHO - Poi il numero 1 nerazzurro affronta l'argomento Mourinho tecnico con il quale Moratti ha vinto tutto: «Ha una personalità molto forte, grande lavoro, conoscenza del calcio, capacità di capire gli altri e poi il senso del comando misurato, giusto, con un certo fascino nei confronti dei giocatori perché poi la risposta era anche vincente. Non subito, i giocatori hanno avuto la pazienza di capirlo, dopodiché la seconda parte del primo campionato l'ha vinta facile. E poi era, a suo modo, in certe cose, umile, un umile lavoratore. Io quando ho preso Mourinho non pensavo di portarlo all'Inter immediatamente, o meglio, era solo un riparo perché Mancini mi aveva detto che andava via. Per cui ho contattato Mourinho per dirgli: "Guardi Mourinho, forse non la prenderò mai, se dovessi prenderla volevo solo sapere se lei è libero o non è libero". E lui da quel giorno si è messo a studiare l'Inter, ma proprio approfonditamente. Quindi è uno che lavora serio, non è che si vanta della propria personalità o della propria capacità, si era messo a disposizione di una possibilità».

MORATTI SU RONALDO - Moratti converge poi su Ronaldo, giocatore tra i più amati nel periodo in cui l'ex numero 1 è stato alla guida dell'Inter: «L'ho trovato sempre molto sveglio, Ronaldo, intelligente, capace di capire al volo gli stati d'animo miei e della squadra. Era così e tanto è vero che giocava bene perché era sveglio. Affezionato perché era abbastanza generoso, una persona che condivideva anche i suoi sentimenti, nel senso delle sue situazioni. Io non ho mai avuto una grossa frequenza con i giocatori, però insomma, nei momenti in cui li incontri devi avere velocemente una fotografia di quello che possa essere il loro carattere e Ronaldo era quello che ti rimaneva più in mente perché era simpatico».

MORATTI SULLA JUVE - 
Moratti rivela poi i segreti sul suo rapporto con la Juventus: «Nel momento attuale con la Juve c'è un ottimo rapporto e con la famiglia Agnelli c'è sempre stato un ottimo rapporto. Poi c'è stato questo intervallo, chiamiamolo così, di partecipazione di altre persone, assieme alla famiglia Agnelli, che hanno creato dei problemi e che quindi hanno peggiorato questi rapporti. Poi, tra Inter e Juve che ci sia tradizionalmente invece antagonismo serio, questo sì e deve rimanere, altroché».

MORATTI SUL MILAN - In chiusura una battuta sul Milan e Berlusconi, alle prese con una stagione difficilissima: «Devo dire che non c'è stata una grande frequenza con Berlusconi o con il MIlan di per sé, ma anche con Berlusconi personalmente. L'ho sentito qualche volta, lui è sempre stato gentile e amichevole nei miei confronti per cui non posso dire niente. Ma non ho mai avuto modo di fare dei confronti o di crearmi dei sentimenti particolarmente di inimicizia o di grande amicizia: una vita parallela su una situazione con due squadre nella stessa città in cui naturalmente cerchi di superare l'altra squadra della stessa città. Quindi il Milan lo soffri perché sta nella stessa città e ti da fastidio il mattino di trovare in giro mezza città allegra mentre i tuoi sono tristi se perdi».


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Calciomercato Roma, Benatia: «Pagato troppo? Facile parlare in estate»

ROMA - "È facile parlare in estate. Ma nel calcio conta solo il campo": questo il tweet del difensore marocchino della Roma, Mehdi Benatia, si è tolto un sassolino dalla scarpa attaccando, dopo la doppietta di ieri al Catania, chi in estate aveva parlato di acquisto troppo oneroso per la Roma. Il difensore giallorosso ironicamente ripropone anche un articolo di un sito di calciomercato, con tanto di nome dell'autore, nel quale si criticava la spesa. "Io non dirò mai di essere il migliore. Perché nel calcio non si finisce mai di imparare. Ma quello che mi dà fastidio è la gente che parla", scrive Benatia. "Senza sapere nulla di me - conclude il difensore, ieri autore di una doppietta in Roma-Catania - Vado avanti per la mia strada ma é arrivato il momento di mettere i puntini sulle i. Forza Roma!".
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Serie B, L'Avellino vola: è terzo. Modena ko al Partenio

Written By Unknown on Minggu, 22 Desember 2013 | 23.45

AVELLINO - Dopo tre pareggi consecutivi e l'eliminazione in Coppa Italia subita nell'impossibile trasferta dello Juventus Stadium, l'Avellino torna a fare la voce grossa al Partenio, dove centra un successo importantissimo (2-1) contro il Modena. La squadra di Rastelli sale così al terzo posto, a un punto dal Palermo, a tre dalla capolista Empoli. Gara viva e ricca di emozioni: salta la fase di studio. Subito botta e risposta: al 6' Castaldo non centra la porta sull'assist di Zappacosta, poi al 9' Bianchi colpisce il palo e Seculin salva sul tiro di Mazzarani. Gli irpini trovano il vantaggio prima del riposo (42'): da due passi D'Angelo non sbaglia, controllando in area un tiro-cross di Zappacosta. Al 62' Pinsoglio non si fa sorprendere dal pallonetto di Castaldo. Passano quattro giri d'orologio e Galabinov firma il raddoppio su calcio di punizione. Dalla Bona prova a riaprire il match ma un alto legno ferma il grido di gioia del Modena, che comunque riesce a segnare il gol della bandiera con Babacar (84'), bravo a sfruttare un errore di Peccarisi.   


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Juve e Roma show. Che sfida a gennaio!

ROMA - Domenica di goleade per le prime due in classifica: Juve e Roma si regalano quattro gol a testa per Natale e vanno in vacanza con il sorriso sulle labbra. I bianconeri travolgono 4-1 l'Atalanta fuori casa e mantengono la testa della classifica con 5 punti di vantaggio sui giallorossi. La squadra di Garcia batte 4-0 il Catania e allunga sul Napoli terzo (a -5). Ora le feste, al ritorno la sfida dell'anno: appuntamento per il 5 gennaio, a Torino Juve e Roma si guarderanno direttamente negli occhi dopo un girone di battaglia a distanza.

ATALANTA-JUVE 1-4 Tabellino e statistiche
Dopo il turnover in Coppa Italia contro l'Avellino, Conte schiera tutti i titolarissimi. Dopo cinque minuti la Juve è già in vantaggio con un rasoterra di Tevez dal limite. I padroni di casa non ci stanno e con Maxi Moralez (su grande azione di Bonaventura) pareggiano meno di dieci minuti dopo. Nella ripresa è Pogba a riportare avanti la squadra di Conte, mentre Llorente chiude i giochi con una rete da attaccante di razza. Nel finale arriva anche il poker ad opera di Vidal.

ROMA-CATANIA 4-0 Tabellino e statistiche
Senza Strootman e De Rossi squalificati, Garcia schiera un ultra offensivo 4-2-3-1: Pjanic e Bradley a centrocampo, Ljajic-Totti-Gervinho dietro a Destro in avanti. Dopo un inizio di sofferenza, i giallorossi sbloccano la partita con Benatia: corner, sponda di Destro (ancora una volta decisivo) e rete di testa del difensore. La Roma macina gioco, ma sono troppi gli errori di misura e il raddoppio stenta ad arrivare. Al 55', però, Frison e Rolin combinano un disastro e regalano a Destro il terzo gol in tre partite. Altri tre minuti e la partita è chiusa: punizione perfetta di Ljajic, Benatia di testa firma la doppietta. Dopo aver fallito un numero incredibile di occasioni da rete (e colpito un palo a porta vuota), partecipa alla festa del gol anche Gervinho con un tocco sporco su assist di Ljajic.


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Serie A, Diamanti salva Pioli: il Bologna batte il Genoa

domenica 22 dicembre 2013

Al Dall'Ara finisce 1-0: decide Diamanti. Applausi del pubblico per il tecnico rossobù

BOLOGNA -  Inizia negli interrogativi su Roberto Baggio, finisce nelle certezze su Stefano Pioli. 'Esonerato virtuale' per una settimana, il tecnico viene stretto dall'abbraccio finale del Dall'Ara che gli rinnova la fiducia, poi confermata dal presidente Guaraldi ai cronisti. Tutto grazie ad una gran giocata del fantasista del Natale presente, Alessandro Diamanti che allontana l'ombra di quello del passato, e - forse, chissà - allenatore del futuro. Ci sono voluti nove mesi a Diamanti per ritornare al  gol su azione che schianta il Genoa, infiocchetta la vittoria che mancava da 50 giorni e regala a Pioli un domani. Ancora una volta le vittorie nel calcio cancellano tutto, anche sette giorni neri, strani e incerti come quelli appena vissuti. Lo stadio di Bologna aveva dato fin da subito l'impressione di non confidare più di tanto sull'idea Baggio, suggestione resa credibile da incontri tra la società e il manager del Pallone d'oro nei giorni scorsi. "Se Pioli se ne va niente alibi per squadra e società" è lo striscione apparso in avvio sulla curva Bulgarelli, un appello al presidente e ai soci di guardare al concreto più che ad aggrapparsi all'esordio in panchina di un simbolo del calcio italiano, protagonista di una splendida, unica annata in Emilia, nel 1997-98. "Mister noi non ti esoneriamo" il messaggio ancora più chiaro a metà del secondo tempo, a vantaggio acquisito, seguito da cori pro-Pioli e anti-proprietà.
 
LA PARTITA
- E chi si aspettava una prestazione della squadra contro il tecnico delle due salvezze deve ricredersi: pur senza sfracelli Diamanti e compagni costruiscono pazientemente ma inesorabilmente una buona supremazia e in tre occasioni si avvicinano al bersaglio: con Natali di testa al 4', con Kone al 29', quando trasforma un appoggio di Moscardelli in una girata che Perin blocca; ancora il portiere genoano neutralizza a terra un tiro-cross del greco allo scadere, dopo una combinazione con Cristaldo. Il punto di svolta è al 12' del secondo tempo: Moscardelli (storico 'scudiero' del tecnico parmigiano che lo ha voluto a tutti i costi in campo) indovina una sponda di prima. Diamanti riceve ai 20 metri, rientra con il movimento classico, inganna la difesa ed esplode un rasoterra sul primo palo che non lascia scampo al bravo Perin. Il Genoa, fin qui innocuo, prova a scuotersi, ma l'ex Gilardino poco dopo si fa male in un contrasto con Perez e gli innesti di Cofie e Calaiò non muovono una giornata opaca. Sul fronte di casa è festa grande, consacrata dal fischio finale: 'Fino alla fine, Stefano Piolì, canta lo stadio intero. Per i dubbi, a questo punto, c'è poco spazio.

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Serie A, Il Bologna batte il Genoa. I tifosi con Pioli

domenica 22 dicembre 2013

Al Dall'Ara finisce 1-0: decide Diamanti. Applausi del pubblico per il tecnico rossobù

BOLOGNA -  Inizia negli interrogativi su Roberto Baggio, finisce nelle certezze su Stefano Pioli. 'Esonerato virtuale' per una settimana, il tecnico viene stretto dall'abbraccio finale del Dall'Ara che gli rinnova la fiducia, poi confermata dal presidente Guaraldi ai cronisti. Tutto grazie ad una gran giocata del fantasista del Natale presente, Alessandro Diamanti che allontana l'ombra di quello del passato, e - forse, chissà - allenatore del futuro. Ci sono voluti nove mesi a Diamanti per ritornare al  gol su azione che schianta il Genoa, infiocchetta la vittoria che mancava da 50 giorni e regala a Pioli un domani. Ancora una volta le vittorie nel calcio cancellano tutto, anche sette giorni neri, strani e incerti come quelli appena vissuti. Lo stadio di Bologna aveva dato fin da subito l'impressione di non confidare più di tanto sull'idea Baggio, suggestione resa credibile da incontri tra la società e il manager del Pallone d'oro nei giorni scorsi. "Se Pioli se ne va niente alibi per squadra e società" è lo striscione apparso in avvio sulla curva Bulgarelli, un appello al presidente e ai soci di guardare al concreto più che ad aggrapparsi all'esordio in panchina di un simbolo del calcio italiano, protagonista di una splendida, unica annata in Emilia, nel 1997-98. "Mister noi non ti esoneriamo" il messaggio ancora più chiaro a metà del secondo tempo, a vantaggio acquisito, seguito da cori pro-Pioli e anti-proprietà.
 
LA PARTITA
- E chi si aspettava una prestazione della squadra contro il tecnico delle due salvezze deve ricredersi: pur senza sfracelli Diamanti e compagni costruiscono pazientemente ma inesorabilmente una buona supremazia e in tre occasioni si avvicinano al bersaglio: con Natali di testa al 4', con Kone al 29', quando trasforma un appoggio di Moscardelli in una girata che Perin blocca; ancora il portiere genoano neutralizza a terra un tiro-cross del greco allo scadere, dopo una combinazione con Cristaldo. Il punto di svolta è al 12' del secondo tempo: Moscardelli (storico 'scudiero' del tecnico parmigiano che lo ha voluto a tutti i costi in campo) indovina una sponda di prima. Diamanti riceve ai 20 metri, rientra con il movimento classico, inganna la difesa ed esplode un rasoterra sul primo palo che non lascia scampo al bravo Perin. Il Genoa, fin qui innocuo, prova a scuotersi, ma l'ex Gilardino poco dopo si fa male in un contrasto con Perez e gli innesti di Cofie e Calaiò non muovono una giornata opaca. Sul fronte di casa è festa grande, consacrata dal fischio finale: 'Fino alla fine, Stefano Piolì, canta lo stadio intero. Per i dubbi, a questo punto, c'è poco spazio.

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Serie A, la Lazio crolla a Verona. Fiorentina vola con Rossi

ROMA - L'ultima giornata del 2013, la 17ª del girone d'andata, si chiude tra conferme, sorprese e...poker. Sorprende il tracollo della Lazio a Verona, mentre la Fiorentina può fare festa con il "suo" Giuseppe Rossi che stende il Sassuolo e si conferma capocannoniere del campionato. Sorride anche il Torino in formato "europeo" che travolge il Chievo.

VERONA-LAZIO - Natale amaro per la Lazio che crolla 4-1 in casa del Verona. La formazione di Mandorlini si conferma tra le rivelazioni di questo campionato e si rende protagonista di un'ottima prestazione. La sfida tra i due bomber "vintage", Klose e Toni, viene vinta da quest'ultimo. L'ex bomber di Bayern, Roma e Fiorentina apre le marcature dopo appena cinque minuti con un bel colpo di testa. La Lazio sembra accusare il colpo, ma ha il merito di reagire e di trovare il gol del pareggio con Biglia poco prima della mezz'ora. L'1-1 regala nuove energie ai biancocelesti, ma prima della conclusione di tempo Iturbe su punizione trova il raddoppio per i padroni di casa. Nella ripresa la squadra di Petkovic non sembra riuscire a torvare mai le giuste contromisure per riequilibrare il risultato, mentre il Verona gioca con convinzione ed intensità trovando il 3-1 con Romulo e chiudendo con il poker firmato ancora da Toni. I veronesi si lanciano così a 29 punti e sono quinti in classifica, mentre la Lazio resta ferma a quota 20.

SASSUOLO-FIORENTINA - Una Fiorentina meno brillante rispetto alle ultime apparizioni riesce comunque a passare in casa del Sassuolo. La squadra di Di Francesco ritrova il talento Berardi dopo la squalifica, e conferma di essere una squadra che gioca bene ma raccoglie meno di quanto meriterebbe. La partita resta a lungo in equilibrio e a risolverla è Giuseppe Rossi, poco efficace fino a quel momento, che sfrutta al meglio un rimpallo favorevole e, di destro, trova il suo 14° gol stagionale e l'1-0 che regala tre punti pesanti alla Fiorentina. La squadra di Montella è sempre più quarta in classifica e si porta a tre punti dal Napoli.

TORINO-CHIEVO - Poker di gol e vittoria pesante in chiave Europa per il Torino. I granata si impongono 4-1 sul Chievo, ma si svegliano solo dopo lo schiaffo di Thereau che apre le marcature al 9'. Il Toro riesce a trovare il parei con Immobile nel recupero del primo tempo. Sempre l'attaccante realizza la doppietta e completa la rimonta per i padroni di casa nella ripresa. Il Torino può, quindi, prendere il largo e andare a segno ancora con Vives e poi con Cerci. Per Ventura e i suoi sono 25 i punti in classifica, dieci in più del Chievo.

SAMPDORIA-PARMA - L'unico pareggio di giornata è quello di 'Marassi' tra Sampdoria e Parma. Un pari sostanzialmente giusto, con i blucerchiati in vantaggio sul finale di tempo con Eder e i gialloblù che riescono a rispondere nella ripresa con Lucarelli. In classifica la formazione di Donadoni sale a 20 con Genoa, Lazio, Udinese e Cagliari. La Samp aggancia invece l'Atalanta a 18.


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Serie A Juve, si ferma a 745' l'imbattibilità di Buffon

BERGAMO - Si ferma a 745 minuti l'imbattibilità di Gianluigi Buffon in campionato: a superare il portiere della Juve è stato dopo 15 minuti di gioco a Bergamo l'attaccante dell'Atalanta Maxi Moralez, autore del momentaneo 1-1 della squadra di Colantuono.

CLASSIFICA - Nella classifica dei portiere più a lungo imbattuti in A, il portiere bianconero si è fermato così al sesto posto. Ecco la top ten:

Rossi (Milan) 929' 1993-94
Zoff (Juve) 903' 1972-73
Da Pozzo (Genoa) 791' 1963-64
Pelizzoli (Roma) 774' 2003-2004
Pinato (Atalanta) 757' 1996-97
Marchegiani (Lazio) 745' 1997-98
Buffon (Juve) 745' 2013-2014
De Sanctis (Roma) 744' 2013-2014
Reginato (Cagliari) 712' 1966-67
Rossi (Milan) 690' 1993-94 


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Serie A Bologna, Pioli: «E' la svolta, adesso un po' di serenità»

BOLOGNA - Più o meno una finale. E il Bologna non ha sbagliato. Pioli commenta così il successo contro il Genoa, firmato da Diamanti: «Era importate per tanti motivi, prima di tutto per la classifica. È una vittoria determinante dopo questo inizio di stagione difficile. Passiamo il Natale con un po' più di serenità, anche se la situazione è ancora delicata. Dal 28 cominceremo a lavorare per far si che questa partita possa rappresentare la svolta positiva di questa stagione».    


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Serie A Roma, Totti: «Con la Juve un secondo derby»

Written By Unknown on Sabtu, 21 Desember 2013 | 23.45

ROMA - Totti ha messo l'infortunio alle spalle e dopo aver giocato una parte del secondo tempo a San Siro contro il Milan, è pronto a tornare titolare con il Catania all'Olimpico: "Ora sto bene - dice il capitano della Roma in un'intervista a Roma Channel - sto ritrovando la condizione migliore, non sono ancora al 100% perché non sono bionico. L'importante e' che l'infortunio sia stato messo da parte, ora devo riprendere da dove avevo lasciato".

«JUVE SECONDO DERBY» - Il 2014 inizia con la gara a Torino contro la Juve: "La sfida con la Juve? La Befana a noi non porta sempre bene, di questo anticipo siamo stati tutti contenti (ride, ndr). Sara' una partita importante e significativa, sia per noi che per loro. Giochiamo un secondo derby ma anche se dovesse andare male non sarebbe finito il campionato".

REGALO AI TIFOSI - Visto il clima natalizio, Totti vorrebbe fare un regalo ai tifosi: "Sarei banale a dire quello che vorrei trovare, cercherò in tutti i modi di farmi un bellissimo regalo, ma soprattutto vorrei farne uno grandissimo ai tifosi che se lo meritano più di tutti".

MESSAGGIO BUFFON - Al capitano della Roma fanno vedere un videomessaggio del suo amico Buffon, che gli fa gli auguri di Natale: "Mi auguro che anche tu possa mangiare tanti panettoni - risponde Totti - per arrivare appesantito alla sfida con la Juve. Difficilmente arriverò appesantito al 5 gennaio, perché ho un programma molto rigido da rispettare. Auguro a Buffon un buon Natale e gli auguro di arrivare secondo. E poi da amico gli auguro che possa vivere tutte le gioie più belle possibili nel calcio. Lui si merita il meglio, ho condiviso tanto con lui e perciò sono fiero di averlo come amico".


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Serie A Torino, rapporto incrinato: D'Ambrosio resta a casa

TORINO - La storia tra Danilo D'Ambrosio e il Torino è ormai ai titoli di coda. Il terzino, in rotta con il club che l'ha lanciato nel calcio che conta, a causa del mancato rinnovo del contratto in scadenza a giugno, non è stato neppure convocato per la partita di domani contro il Chievo. Resterà ai box con lo squalificato Farnerud e gli infortunati Bovo, El Kaddouri, Larrondo. E se, come sembra, le trattative avviate andranno in porto, non avrà neppure il tempo di salutare i tifosi. Al suo posto, nell'ultima partita del 2013, scenderà in campo Pasquale, già titolare nella vittoria di domenica scorsa contro l'Udinese.


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Serie A Lazio, Petkovic: «2013 positivo. Ora un regalo ai tifosi»

ROMA - "Il Verona è la rivelazione del campionato, mix di giovani ed esperti: in casa ha fatto tantissimi punti. Noi dobbiamo andare sul suo campo per dominare. Un regalo per i tifosi? Spero di sì, con il lavoro fatto finora meritiamo questi tre punti. Cerchiamo di chiudere l'anno in maniera positiva". L'allenatore della Lazio, Vladimir Petkovic, è concentrato sulla trasferta veneta. E, alla vigilia del match contro il Verona, motiva così la scelta di portare ieri l'intera squadra a giocare a paintball. "Non abbiamo detto niente ai giocatori per fargli una sorpresa - le parole dell'allenatore di Sarajevo -, si è rivelata una giornata molto positiva. Abbiamo visto che individualmente non si può ottenere niente, ma soltanto con piccoli e grandi gruppi si può dare supporto al compagno e vincere l'avversari o".

BILANCIO - Il bosniaco valuta quindi positivamente il 2013: "Abbiamo avuto molti infortuni, troppe cose andate contro. Vedendo i punti accumulati l'anno scorso, vedendo la vittoria in Coppa Italia, come ci siamo comportati in Europa, dico che è positivo. Ci mancano 6-7 punti in questo campionato". "Cosa mi aspetto dal 2014? Più fortuna e salute nella squadra - conclude -. Cerchiamo di fare un gruppo positivo, che crede nel lavoro e nel risultato, anche nei momenti difficili".

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Petković: "Il Verona è la rivelazione del campionato"


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Serie A Inter, Thohir: «Vinciamo il derby»

MILANO - "Speriamo di giocare così anche domani". Così Erick Thohir ha commentato il successo dell'Inter Primavera nel derby di Coppa Italia contro il Milan. Il presidente ha fatto i complimenti a Bonazzoli e Donkor. "Sono due buoni giocatori", ha detto. Prima della gara lo stesso Thohir ha parlato dell'incontro avuto ieri con gli altri dirigenti della società e con la squadra. "Ci siamo fatti gli auguri, è stato un bell'incontro - ha dichiarato all'ingresso allo stadio Brianteo - Abbiamo parlato anche di mercato ma ci sono dei ruoli, dovete chiedere a Branca e Ausilio".
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Thohir: "Speriamo di vincere il derby domani"


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Calciomercato Catania, Maxi Lopez: «Andrò via»

sabato 21 dicembre 2013

L'attaccante: «Non so dove andrò, ma voglio continuare a giocare in Europa»

ROMA - «Con il Catania ho chiuso». Maxi Lopez, intervistato dall'emittente argentina "Rock&Pop" dice addio alla squadra siciliana: «La mia tappa qui è chiusa ma non voglio tornare in Argentina, vorrei continuare a giocare in Europa. Ci sono stati sondaggi dal Brasile, e io li ascolto ovviamente, ma non voglio lasciare l'Europa, il calcio che conta è qui. Il Racing de Avellaneda? Non so nulla ma se un giorno tornerò in Argentina giocherò con il River Plate».

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Premier League: Liverpool, Suarez show. Eriksson verso il Cardiff

LIVERPOOL - Suarez festeggia con il primo posto in classifica il rinnovo del contratto. Con una doppietta l'attaccante uruguaiano ha trascinato il Liverpool al successo 3-1 sul Cardiff (in gol anche Sterling): con i tre punti i Reds salgono in vetta in attesa del posticipo di lunedì fra Arsenal e Chelsea. Sono numeri strabilianti quelli di Suarez in questo avvio di stagione: ha segnato finora 19 reti in 12 partite, essendo stato squalificato nelle prime cinque giornate.  

ERIKSSON - Il ko di Liverpool potrebbe costare caro al tecnico del Cardiff Mackay: al suo posto potrebbe arrivare nelle prossime ore Sven Goran Eriksson. 

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Serie B: Palermo ko: è bufera. Empoli primo, Latina ko

CARPI - Il Palermo cade a Carpi (0-1) e perde il primato. Eppure nella prima frazione sono i rosanero a dominare la gara: Barreto su punizione e poi Belotti, solo davanti al portiere, promettono battaglia ma gli emiliani si difendono bene. Nella ripresa Di Gaudio spaventa Ujkani, al 70' l'episodio che cambia la partita: Daprelà ferma di mano la palla in area. Rigore e nuova ammonizione per il rosanero che lascia in dieci la squadra: dal dischetto Memushaj non perdona. Nel finale esagerata l'espulsione di Andelkovic per una manata al volto ai danni di un avversario. Espulsi anche il tecnico Iachini, il segretario organizzativo Francoforte e il dt Perinetti

COLPO EMPOLI - Ne approfitta l'Empoli che espugna Novara (0-1). Avvio sprint dell'Empoli che segna già al 9': Verdi smarca Croce, palla per Maccarone che di destro fulmina Kosicky. Al 22' Tavano sfiora il raddoppio, palo scheggiato, ma poi Gonzalez e Salviato fanno capire che i piemontesi sono vivi. A ridosso dell'intervallo è Bastrini a salvare sulla linea il tiro a botta sicro di Tavano. Nella ripresa il Novara non riesce a trovare il guizzo giusto: ci prova Gonzalez che resiste ad una carica di Rugani e calcia con il sinistro ma Bassi blocca a terra e spinge i toscani in vetta.

LATINA ANCORA KO - Il Siena supera i pontini col minimo sforzo, 1-0. I toscani passano in vantaggio al 38' dopo una splendida azione corale: cross da destra di Angelo per la conclusione vincente di Rosseti. Al 44' gol annullato al Latina per fuorigioco di Jonathas che nella ripresa sfiora il pari con un tiro ad effetto da appena dentro l'area. Il Crotone viene bloccato in casa dal fanalino di coda Juve Stabia (1-1). Campani in vantaggio nel primo tempo con Di Carmine, i calabresi si lanciano alla ricerca del pari che trovano ad inizio ripresa grazie ad un'autorete di Contini. Nel finale i padroni di casa sfiorano più volte il vantaggio ma rischiano in un paio di contropiedi: espulsi nel recupero Viotti e De Giorgio.

CARACCIOLO SHOW - Il Brescia batte in modo netto il Varese (4-2) grazie ad un super Caracciolo, autore di una tripletta. Nemmeno la verve di Pavoletti, doppietta per lui, basta agli ospiti, in nove per le espulsioni di Franco e Blasi: l'altra rete è di Sodinha. Sfuma in pieno recupero la vittoria del Bari al Tombolato (1-1). Vantaggio pugliese di Calderoni al 63', sembra fatta ma il Cittadella pareggia con Perez all'ultimo assalto.

PERDE IL LANCIANO - Al termine di una gara equilibrata è lo Spezia a spuntarla sul Lanciano (2-0), grazie alle reti di Bovo, coclusione potente, e al colpo di testa di Ebagua. Al Manuzzi il Cesena batte la Reggina (3-1). Vantaggio romagnolo con D'Alessandro al 19', raddoppio di Cascione ad inizio ripresa ma i reggini non mollano ed accorciano le distanze con Gerardi. La gara è ora in bilico ma è Rodriguez a trovare l'acuto decisivo al 73'.


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Marchisio: «La Juve vuole vincere ancora»

Written By Unknown on Jumat, 20 Desember 2013 | 23.45

TORINO - «Siamo tornati a vincere e non vogliamo certo smettere». Claudio Marchisio avvisa tutti gli avversari. Dopo due scudetti consecutivi, la Juve è ancora affamata di vittorie e non mollerà niente. Per questo il 'Principino' giura fedeltà ai colori bianconeri «Mai nessuno è venuto a bussarmi ala porta per portarmi via da Torino. Sono stato accostato ad altre squadre ma io spero di giocare il più a lungo possibile con questa maglia», spiega a 'Filo diretto' su Juventus Channel. In vista della sfida di domenica a Bergamo contro l'Atalanta, l'obiettivo è la nona vittoria consecutiva in campionato. «Quest'anno ci sono Roma e Napoli ma la Juve sta crescendo sempre di più, continuando a mantenere il primo posto in classifica e questo è un grande segno di maturità e crescita. Ci è dispiaciuto molto uscire dalla Champions League. L'Europa League sicuramente è un obiettivo e ci dobbiamo provare. Ci sarà la possibilità di giocare nel nostro stadio ma non sarà facile perché ci sono tante squadre forti».

QUEL GOL CHE MANCA - Marchisio promette di tornare a segnare. «Non sono un attaccante che vive per il gol, la cosa più importante è la squadra. Ho anche avuto un po' di sfortuna, ma sono sicuro che presto tornerò a segnare. I ricordi più belli del 2013? Sicuramente le vittorie di campionato e Supercoppa. E' stato un anno lungo e intenso, ma ho avuto dei problemi fisici e non sono molto contento di come ho finito».


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