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Lazio-Trabzonspor, arbitra lo svedese Hansson

Written By Unknown on Senin, 30 September 2013 | 23.45

lunedì 30 settembre 2013

Ecco gli arbitri di Europa League:Il polacco Szymon Marciniak dirigerà Dnipro-Fiorentina

ROMA - La Uefa ha comunicato gli arbitri che scenderanno in campo per la seconda giornata della Fase a gironi dell'Europa League. Di seguito le designazioni per le squadre italiane. Lo svedese Martin Hansson arbitrerà la sfida Trabzonspor-Lazio che inizierà alle 19.00. Il polacco Szymon Marciniak dirigerà Dnipro-Fiorentina. Fischio d'inizio ore 21.05.

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Serie B La Juve Stabia si allarga. In società arriva Improta

CASTELLAMMARE DI STABIA - La famiglia si allarga. Con un comunicato apparso sul proprio sito ufficiale, la Juve Stabia ha annunciato un nuovo acquisto sul fronte societario: l'organigramma societario delle vespe si arricchisce infatti di Gianni Improta, ex allenatore giallonero nella stagione 1991-1992, che sarà il nuovo consigliere del presidente Manniello. Improta nella sua carriera di calciatore, inoltre, ha vestito le prestigiose maglie di Napoli, Sampdoria, Catanzaro e Lecce.


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Ibrahimovic: «Guardiola è un uomo senza palle»

lunedì 30 settembre 2013

Dopo le parole dell'attaccante contro il tecnico spagnolo ecco la risposta di Uli Hoeness, presidente del Bayern: «Lo svedese è una prima donna frustrata»

ROMA - "Guardiola? Un allenatore fantastico ma un uomo codardo, senza palle". Quattro anni dopo a Zlatan Ibrahimovic il flop di Barcellona proprio non è andato ancora giù, tanto da innescare un pepatissimo botta e risposta col presidente del Bayern Monaco, attuale 'datore di lavoro' dell'ex allenatore blaugrana. Ad accendere la miccia un'intervista che l'attaccante svedese a rilasciato al tedesco Spiegel in cui Guardiola viene 'smitizzatò: "Nell'anno a Barcellona (2009, ndr) - le parole di Ibra - decise di sacrificarmi per Messi e non ebbe nemmeno il coraggio di dirmelo in faccia". E a rincarare la dose ecco l'eterno confronto con Josè Mourinho, il quale - è ancora Ibra a parlare - "non ha bisogno di sembrare perfetto, mentre Guardiola sì. Ognuno ha un suo lato oscuro. E poi le motivazioni che ti dà Mourinho sono speciali in confronto ai discorsi filosofici di Guardiola. Guardiola ha scelto il Bayern perchè è una squadra che funzionava anche senza di lui". Sui motivi che hanno fatto sì che non scattasse la 'scintillà tra loro due, lo svedese ha le idee chiare: "Chi compra una Ferrari la rifornisce di carburante Super, la guida in autostrada e corre a pieni giri. Viceversa, Guardiola ha alimentato la sua Ferrari col diesel e ci ha fatto un giro per la campagna. Tanto valeva comparsi una Fiat". Punti di vista e commenti 'pepatì che hanno trovato sponda anche in Baviera con il presidente dei campioni d'Europa, Uli Hoeness, che ha definito l'attuale attaccante del Psg "una prima donna frustrata". "Noi - ha proseguito il n.1 del club bavarese alla Bild - siamo completamente soddisfatti di Pep Guardiola e penso che Ibrahimovic non abbia digerito la sua partenza da Barcellona. Nessuna squadra è stato mai felice con lui e lui vuole solo dimenticare i suoi fallimenti nei diversi club in cui è stato: è sempre arrivato come il salvatore ma è sempre andato via come un problema".

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Serie A, Fiorentina-Parma in diretta alle 20.45

FIRENZE - La sesta giornata del campionato di serie A si chiude con il posticipo fra Fiorentina e Parma, in programma alle 20.45 allo stadio Franchi. La squadra di Montella va a caccia di riscatto dopo il ko in casa dell'Inter, quella di Donadoni cerca conferme dopo il successo sull'Atalanta.

CURIOSITA' -  La Fiorentina ha segnato in 10 delle sue ultime 11 partite ufficiali, tra vecchia e nuova stagione: unico stop in Fiorentina-Grasshoppers 0-1 di Europa League del 29 agosto scorso; nelle altre 10 gare i gol viola sono stati 23. Dall'inizio del 2013 il Parma è la sola squadra della serie A a non aver ancora beneficiato di rigori. In specifico i ducali attendono un rigore oramai da 25 giornate: l'ultimo è stato concesso - e trasformato - da Valdes in Parma-Cagliari 4-1, del 16 dicembre 2012.

FORMAZIONI - Il tecnico viola si affida in avanti a Giuseppe Rossi, con Joaquin e Wolski a supporto, quello emiliano dovrà rinunciare allo squalificato Amauri e punterà in avanti sulla strana coppia Cassano-Sansone.
FIORENTINA (4-3-2-1): Neto; Roncaglia, Gonzalo, Savic, Alonso; Aquilani, Pizarro, Borja Valero; Joaquin, Wolski; G.Rossi. A disp. Munua, Tomovic, Compper, Bakic, Vecino, Ambrosini, Vargas, Cuadrado, Matias Fernandez, Ilicic, Matos, Rebic. All.Montella
PARMA (3-5-2): Mirante, Cassani, Lucarelli, Felipe; Biabiany, Gargano, Valdes, Parolo, Gobbi; N.Sansone, Cassano. A disp. Pavarini, Bajza, Mendes, Benalouane, Mesbah, Rosi, Acquah, Marchionni, Munari, Palladino, Okaka. All. Donadoni
ARBITRO: Massa di Imperia

DIRETTA - Dalle 20.45 seguiremo la partita in tempo reale con la nostra diretta testuale: puoi accedere cliccando qui


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Serie A Inter, Attesa per il cda dell'Inter Moratti è arrivato in Saras

ROMA - Il conto alla rovescia è cominciato. Massimo Moratti è entrato poco fa negli uffici della Saras, dai quali uscirà attorno alle sei del pomeriggio per spostarsi nella vicina sede dell'Inter e presiedere il Consiglio d'amministrazione del club, l'ultimo prima dell'arrivo di Erick Thohir. L'incontro odierno con i consiglieri sarà un ulteriore passo in avanti verso l'ingresso in società del magnate indonesiano, che verrà ratificato nell'assemblea dei soci di fine ottobre dopo la firma tra le parti. Per allora dovrebbe essere presente anche lo stesso Thohir. I primi cronisti sono già appostati sotto gli uffici della Saras in attesa di novità sul futuro dell'Inter.
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Napoli, trovato morto l'ex Gaetano Musella

FINALE LIGURE (SAVONA) - Il cadavere di Gaetano Musella, ex attaccante del Napoli ed ex allenatore della Sanremese è stato trovato sulla scogliera di Caprazoppa, a Finale Ligure (Savona). Musella indossava una maglietta e un paio di ciabattine da mare ed era senza pantaloni. L'esame esterno del cadavere compiuto dal medico legale non avrebbe evidenziato lesioni tali da far pensare a un'aggressione. La salma è stata trasferita all'obitorio per l'autopsia.

UNA VITA PER IL CALCIO - Gaetano Musella, nato a Napoli il 22 gennaio 1960, è stato attaccante e allenatore. Cresciuto nelle giovanili del Napoli, esordì in maglia azzurra a gennaio 1978, e poi fu mandato a farsi le ossa in Serie C a Padova nel 1978-1979. La stagione seguente, tornato alla casa madre, entrò stabilmente nel giro della prima squadra e conquistò anche una maglia da titolare nella Nazionale Under-21. L'anno migliore per lui fu quello del 1980-1981, quando il Napoli arrivò a giocarsi lo scudetto, perdendolo alle ultime giornate. Giocò in azzurro anche la stagione seguente, conquistando un quarto posto in classifica, quindi fu ceduto. Passato al Catanzaro, che fu l'ultima sua squadra in Serie A, iniziò una carriera nelle serie inferiori in squadre come il Bologna, l'Ischia ed il Palermo. Ha giocato con la Juve Stabia dal 1992 al 1995 ed ha chiuso la carriera l'anno seguente col Latina tra i dilettanti. Appese le scarpette al chiodo, ha iniziato la carriera di allenatore con le giovanili del Napoli allenando poi formazioni di Serie D soprattutto in Campania tra cui la Sangiuseppese, la Puteolana, il Sorrento, la Casertana e l'Ercolanese e la Sanremese in Serie C2 nella quale ha allenato il figlio Alessandro. Ha anche guidato l'Isernia (nella stagione 1999-2000) e il Campobasso, dal quale si è dimesso il 20 gennaio 2009.


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Serie A Juve, Chiellini: «Roma e Napoli non mi preoccupano»

ROMA - "Finalmente non abbiamo preso gol". Esordisce così, parlando del derby appena vinto, Giorgio Chiellini ai microfoni di Radio 24 a poche ore dalla sfida di Champions League contro il Galatasaray: "Se vogliamo fare bene come negli ultimi due anni non dobbiamo prendere gol. E' stato importante non prenderlo nel derby. Ora guardiamo avanti, la testa è già alla sfida col Galatasaray di mercoledì in Champions League che è già decisiva per il passaggio del turno. Roberto Mancini sulla panchina del Galatasary? Non credo che in due giorni possa lasciare la sua impronta". "Con il Torino è stata una partita difficile come quelle con Chievo ed Hellas Verona ma siamo stati bravi a non commettere gli errori fatti nelle gare precedenti. Dobbiamo limitare al minimo le occasioni per gli avversari, non concedere ripartenze e calci piazzati. Se non prendiamo gol, in un modo o nell'altro lo facciamo".

ROMA-NAPOLI - "Troppo presto per parlare di sfida scudetto". Il riferimento è poi per le due principali pretendenti per la corsa al campionato. La Juve quest'anno avrà più difficoltà a ripetersi rispetto allo scorso anno: "In questo momento non preoccupano né la Roma né il Napoli. E ci sono anche altre squadre in corsa tipo Inter e Fiorentina ma è ancora troppo presto per parlare. Un primo step potremmo averlo dopo Juventus-Napoli (10 novembre, 12a giornata)".

TEVEZ- Da guerriero a guerriero. Chiellini parla infine del suo collega Tevez: "Sta facendo la differenza. E' un giocatore che ci sta dando una scossa incredibile e ha indubbiamente qualcosa in più degli altri anche quando non segna, al di là di tiro, assist o dribbling. Ce ne avevano parlato come una testa calda ma per adesso ha fatto un'altra impressione: lavora senza dire una parola, si sacrifica in allenamento e ha rispetto per tutti".


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Serie A Fiorentina, Montella: «Riprendiamoci i punti persi con l'Inter»

Written By Unknown on Minggu, 29 September 2013 | 23.45

FIRENZE - Montella presenta il posticipo di domani sera contro il Parma di scena al Franchi: «La squadra dovrà portarsi dietro la prestazione fatta con l'Inter, abbiamo giocato alla pari con grandissima personalità, c'è stata tanta amarezza perché pensavamo di avere la partita in pugno, ora abbiamo la possibilità di riscattarci domani sera, voglio rabbia agonistica per riprenderci i punti che sono stati lasciati a Milano. Facciamo attenzione, il Parma è una squadra molto ordinata con giocatori di valore, non dovremo sottovalutare l'impegno. Gli infortunati? Cuadrado sta bene, dipende se lui si sente sicuro perché per il suo tipo di gioco è spesso a terra, mentre Ilicic è a disposizione o dall'inizio o durante il match. Turnover? Non mi piace cambiare molto però c'è qualche giocatore che avrebbe bisogno di rifiatare più di altri, comunque non vedo la squadra particolarmente stanca».


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MotoGp, Aragon: vince Marquez, Lorenzo 2°, Rossi 3°

ARAGON - Marc Marquez si impone ad Aragon davanti a Jorge Lorenzo, doppio podio Yamaha con terzo posto per Valentino Rossi. Sesta vittoria stagionale per il pilota Honda, che è riuscito a superare Lorenzo a dieci giri dal termine e poi ha chiuso con poco più di un secondo e tre decimi. Quasi tredici i secondi su Rossi che "blocca" la tripletta di podi tutti spagnoli tenendo dietro Bautista. A diciotto giri dalla fine scintille tra Marquez e Pedrosa, mentre Lorenzo era in testa: Marc tocca Dani, poi va lungo e rientra, mentre alcuni metri dopo Pedrosa viene sbalzato dalla Honda: esce in barella, ma viene dimeso dal centro medico senza conseguenze. A quanto pare l'high side di Dani è stato causato da un leggero tocco sul traction control nel tentativo di sorpasso di Marc.

QUARTO BAUTISTA - Quarto posto per Alvaro Bautista, a lungo impegnato in duello con Valentino, poi deve tenere testa anche a Bradl. Il tedesco chiude quinto, dietro di lui le Yamaha Tec3 di Crutchlow e Smith. La Top Ten è chiusa dalle tre Ducati di Dovizioso, Hayden e Iannone.

MARQUEZ ALLUNGA - Allunga in classifica mondiale Marc Marquez: adesso guida a 278, Lorenzo è a 239, Pedrosa bloccato a 219. Rossi consolida il quarto posto in classifica a 185 punti, Crutchlow insegue a 156.


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Serie A, frenano Lazio e Inter. Udinese ko a Bergamo

ROMA - Due sorprese caratterizzano il sesto turno del campionato di serie A. Frenano Inter e Lazio contro Cagliari e Sassuolo. A Trieste i nerazzurri sono sfortunati (1-1): trovano il vantaggio nella ripresa con Icardi, ma vengono raggiunti da un tiro di Nainggolan deviato da Rolando, quando tutto sembrava portare ad un'altra vittoria della squadra di Mazzarri. A Reggio Emilia i biancocelesti vanno addirittura in vantaggio di due gol, ma vengono raggiunti sul 2-2. Un'occasione sprecata da Hernanes e compagni per avvicinarsi all'Inter e alle parte alta della classifica.

INTER, LA VITTORIA SFUMA NEL FINALE
- L'Inter nel primo tempo si scontra con un Agazzi insuperabile, prima su Belfodil e poi su Guarin. Nella ripresa Mazzarri azzecca i cambi: dentro Palacio e Icardi. L'ex attaccante del Genoa verticalizza per Nagatomo che confeziona un assist perfetto per l'ex Samp. I nerazzurri, però, non sono aiutati dalla fortuna: all'83' tiro di Nainggolan destinato probabilmente fuori, Rolando devia e mette fuori causa Handanovic.

LAZIO, OCCASIONE SPRECATA - La Lazio soffre nel primo tempo, il Sassuolo si rende più volte pericoloso, Zaza colpisce anche una traversa. Nella ripresa la squadra di Petkovic sembra trasformarsi e in quattro minuti va in rete con Dias e Candreva. Ma Schelotto riapre tutto subito dopo. E al 76' i padroni di casa completano la rimonta con una punizione di Floro Flores (incerto Marchetti). Nel finale il portiere si riscatta ipnotizzando Floro Flores ed evitando la sconfitta ai biancocelesti.

CATANIA, ATALANTA E VERONA OK - Una doppietta di Denis stende l'Udinese (2-0): vittoria meritatissima per l'Atalanta. Da segnalare una curiosità: ad inizio ripresa l'arbitro Giacomelli assegna un rigore all'Udinese e ammonisce Stendardo, l'autore del fallo. Poi l'arbitro torna sui suoi passi dopo aver ascoltato il guardalinee: c'era un fuorigioco precedente. Con un gol per tempo, il Catania liquida la pratica Chievo (2-0): a segno Plasil (primo gol in Italia) e Castro. Importante vittoria del Verona sul Livorno (2-1). Sblocca il match una splendida punizione di Iturbe, Rinaudo pareggia allo scadere del primo tempo. Un rigore di Jorginho regala i tre punti alla squadra di Mandorlini.

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Serie A Juve, Conte: Tevez in fuorigioco. Immobile andava espulso

TORINO - L'allenatore della Juventus, Antonio Conte ha parlato del derby Toro-Juve ai microfoni di Sky Sport.

E' un caso che con la difesa titolare la Juventus non abbia sofferto per niente e subito gol o è soltanto una coincidenza?
Penso che comunque sia una coincidenza. Oggi siamo stati molto più attenti e precisi perché al Torino non abbiamo lasciato assolutamente niente, nonostante abbiano giocatori molto bravi nelle ripartenze, uno su tutti Cerci, insieme a Immobile. Siamo stati molto bravi ma penso che anche col Verona e con il Chievo eravamo stati bravi in fase difensiva, però non bravissimi. Rispetto alle precedenti partite, abbiamo riproposto il trio che l'anno scorso aveva vinto lo Scudetto. Per me Ogbonna ha fatto molto bene, si sta inserendo, sta cambiando modo di giocare e di difendere però è già una certezza, è un titolare aggiunto e io sono molto contento di quello che ha fatto nelle precedenti partite. Oggi penso sia stata una partita in cui c'è stata una squadra che ha cercato la vittoria (la Juventus, ndr) e dall'altra parte c'era un Torino molto attendista che anche dopo il gol non ha cambiato modo di giocare. Aspettava per cercare le ripartenze. Ribadisco che è molto difficile questo campionato perché le squadre quando ci incrociano tendono a snaturarsi e a pensare a non farci giocare, più che a sviluppare il loro gioco. Questo è un dato di fatto, è una considerazione e non significa incolpare nessuno perché magari anch'io farei la stessa cosa, però non è semplice. Noi oggi siamo stati molto bravi perché non era facile vincere sul campo del Torino davanti alla loro gente. Siamo stati bravi.

E' soddisfatto di quanto prodotto davanti dai suoi giocatori?
Quando produci di meno sicuramente è anche per merito della squadra avversaria. Io ho sempre detto che il Torino è una squadra molto organizzata tatticamente. Quando comunque poi difendi con un 5-3-1-1, se difendi in questa maniera è comunque un tipo di sistema molto difensivo ed è difficile trovare spazio. Poi, nel secondo tempo, quando la stanchezza inizia ad affiorare, si allargano un po' gli spazi e sicuramente c'è più modo di far male all'avversario.

Non è mancato un po' Pirlo a centrocampo?
Penso che Pirlo a livello di caratteristiche sia unico e inimitabile. E' inevitabile che se non c'è lui, andiamo molto di più dal punto di vista della fisicità, perdiamo magari qualcosina nella qualità della manovra, però c'è necessità di fare delle rotazioni perché siamo impegnati su tre fronti, vogliamo andare avanti, c'è gente che ha bisogno di lavorare. Noi abbiamo utilizzato questa settimana per Pirlo per fargli fare dei lavori specifici, come abbiamo fatto fare a Vucinic, a Barzagli, Chiellini, Bonucci e a chi aveva bisogno. Questa è la strada, sappiamo che quando facciamo delle scelte comunque ci esponiamo eventualmente a dei rischi, però io ho grande fiducia nella rosa. Basti vedere come oggi Padoin è entrato in partita. E' un ragazzo silenzioso, che non dice mai niente, però quando lo chiami all'occorrenza è pronto subito a battagliare. Ed è questo l'esempio positivo che a me piace far rilevare.

Dopo mercoledì anche oggi, sei anche in un periodo fortunato con le decisioni degli assistenti degli arbitri?
Sì, mi hanno detto che sul gol c'era Tevez in fuorigioco. Bisogna anche dire che prima eravamo stati sfortunati perché c'era l'espulsione di Immobile su Tevez. Tevez ha rischiato una caviglia, ha un taglio profondo, non so se bisognerà suturarla. Speriamo di averlo mercoledì. A volte le decisioni sono a favore, a volte a sfavore. Se ci fosse stata quella comminata con l'espulsione, il Torino avrebbe giocato per tutto il tempo in dieci e non so come sarebbe finita la partita. Si parte anche dal presupposto che una squadra che comunque per 70 minuti ha la palla e attacca, è inevitabile che avrà sicuramente più occasioni anche discutibili da far vedere. Se incontri squadre che non entrano nella tua area, è difficile trovare delle occasioni a favore.

Su Immobile
Immobile (in collegamento, ndr) sa la stima che io ho nei suoi confronti e sa che è un giocatore che mi auguro faccia bene e continui a fare bene perché è un giocatore che io ho avuto, ho avuto il piacere di allenare, a Siena quando sono stato alla Juventus. Sa benissimo che l'anno scorso ci siamo sfiorati a gennaio. Poi non si è fatto niente, però è un giocatore che io seguo, sta facendo dei grandissimi miglioramenti, è per metà nostro e io penso che il Torino abbia fatto un grande affare a prendersi la metà.


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Juve, Tevez ferito alla caviglia. Champions in forse

domenica 29 settembre 2013

L'attaccante argentino ha riportato "un forte trauma, con ferita lacero contusa, alla caviglia destra" dopo un duro intervento di Immobile. E' a rischio la sua presenza contro il Galatasaray

TORINO - Tevez in forte dubbio per la sfida di Champions League con il Galatasaray. L'argentino, durante il derby, ha rimediato in seguito a un duro intervento di Immobile "un forte trauma, con ferita lacero contusa, alla caviglia destra". "Le sue condizioni - informa il club bianconero - saranno valutate nelle prossime ore, ma la sua disponibilità è a forte rischio".

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Ciclismo, Firenze 2013: Rui Costa campione del Mondo

FIRENZE - Il portoghese Alberto Rui Costa ha vinto il Mondiale di ciclismo su strada a Firenze. L'azzurro Vincenzo Nibali si è piazzato al 4/o posto nel Mondiale di ciclismo vinto a Firenze dal portoghese Rui Costa. Al secondo posto e terzo posto due spagnoli, Joaquin 'Puritò Rodriguez, battuto allo sprint dal vincitore, e Alejandro Valverde, che ha preceduto Nibali.

LE PAROLE DI SCARPONI- «Ho fatto la selezione sulla salita di Fiesole, avrei preferito restare con Nibali, in modo che si avvantaggiasse di più. Ha trovato avversari con grandi gambe ed è stato sfortunato per la caduta. Sette ore sotto l'acqua sono difficili a piedi, figuriamoci sulla bici. È caduto Vincenzo, è caduto Paolini e sono caduto io. È andata così». Lo ha detto Michele Scarponi, dopo l'arrivo della gara Elite ai Mondiali di Firenze, dove ha trionfato il portoghese Rui Costa.


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Caos Atalanta-Udinese, un caso mai visto

ROMA - Curioso episodio accaduto durante la sfida Atalanta-Udinese. In avvio di secondo tempo, con Totò Di Natale già sul dischetto del rigore, l'arbitro Giacomelli ha a lungo confabulato con il guardalinee Faverani, cambiando la sua decisione: niente rigore per i friulani, ma fuorigioco di Danilo (decisione giusta). Nell'azione che aveva indotto l'arbitro a fischiare il penalty era stato anche ammonito l'atalantino Stendardo.
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Serie A Guidolin avverte l'Udinese «Sarà una gara difficile»

Written By Unknown on Sabtu, 28 September 2013 | 23.45

UDINE - Conferenza stampa pre-Atalanta per il tecnico dell'Udinese Guidolin, che mette in guardia i suoi intimando alla squadra di non sottovalutare l'impegno: «Affronteremo una squadra sollecitata a reagire, si trovano in una situazione uguale a quella in cui eravamo noi quattro giorni fa. Dovremo essere pronti a una gara difficile, in un ambiente caldo, contro una squadra sollecitata a non commettere errori. La vittoria col Genoa? Abbiamo solo messo un altro mattoncino a questa nuova stagione. Se ci dimentichiamo chi siamo e da dove veniamo rischiamo di brutto. Abbiamo vinto una gara con grande sforzo e spirito di sacrificio. Queste sono le nostre armi e non dobbiamo dimenticarle a casa, altrimenti è meglio non andare nemmeno in  trasferta. I ragazzi si sono allenati bene. Il modulo? Non conta tanto quello: conta lo spirito con cui si scende in campo».

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Guidolin polemico: "Fischi? Veri tifosi agiscono diversamente"


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Serie A Napoli, De Laurentiis: A Caserta se non mi danno il S.Paolo

NAPOLI - "Mercoledì chiederò a De Magistris di vendermi il San Paolo". Aurelio De Laurentiis lancia il suo messaggio preciso ai microfoni di Radio Kiss Kiss. Il presidente azzurro è chiaro e deciso nella sua richiesta al Sindaco di Napoli. "Sono molto preoccupato perché il Sindaco disse che mi avrebbe venduto lo stadio, ma con i tempi biblici ai quali sono abituati al Consiglio Comunale io non credo che saranno in grado di farlo. Quindi io mercoledì stesso, dopo l'incontro, monterò in macchina e farò l'accordo con il Sindaco di Caserta e da gennaio comincerò a costruire il nuovo stadio a Caserta". 

ROMA-NAPOLI -  Il presidente del Napoli ha inoltre affrontato il problema del possibile cambio di sede della sfida del 18 ottobre con la Roma, per lo sbarco nella capitale dei No Tav. "Non ho nulla in contrario sull'inversione del campo. Il San Paolo ci ha 'tradito l'ultima volta nonostante 60 mila spettatori, giocare in casa quindi non è sinonimo di vittoria, ma credo sia più logico giocare a Napoli piuttosto che rimandare la partita. Solo così non si falserebbe il campionato. A gennaio c'è la Coppa Italia ed entrambe le squadre saranno impegnate in questa competizione, è giusto non spostare la data quindi".


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Serie A Bologna, Pioli: «Roma, difficile vincerne sei di seguito»

BOLOGNA - 

Pioli ci crede. Anche se davanti c'è la Roma di Garcia, prima in classifica e senza macchie. Così il tecnico del Bologna alla vigilia del posticipo serale dell'Olimpico: «

Vincere cinque partite non capita tutti i giorni, le statistiche dicono che è difficilissimo vincerne sei. Può darsi che nei giocatori della Roma ci sia paura di sbagliare e timore. A me è successo da giocatore quando stavo a Parma: in settimana si diceva "riusciremo ancora a vincere?"». Pioli poi si concentra sui suoi ragazzi: «Io sono come la mia squadra, prendiamo le bastonate ma non ci spezziamo. Non ci aspettiamo a una Roma festaiola. Bisogna insistere sulle cose positive e corregge le cose in difetto. Migliorando possiamo fare un risultato importante su un campo durissimo. Ho un gruppo forte. Sulla carta ci siamo preparati bene

». 


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Serie A Inter, Mazzarri: «Il calendario? Vorrei più attenzione»

MILANO - Mazzarri, la Fiorentina giocherà lunedì sera. L'Inter invece domani pomeriggio...
Se dico quello che penso, qualcuno potrebbe dire che cerco scuse e invece dovremo giocare comunque al massimo e cercare di vincere. Al tempo stesso, però, credo che bisognerebbe fare le cose per tutti uguali, mentre noi avremo neppure 72 ore di riposo che sono il minimo. Almeno avessimo giocato alle 20,45... Vorrei ci fosse più attenzione da parte di tutti. Ormai stavolta è successo, ma da ora in poi spero ci sia più attenzione nel fissare le partite. Ripeto, non deve essere un alibi, ma chi è preposto perché questo campionato sia il più regolare possibile, stia più attento. La Fiorentina ha giocato mercoledì e giocherà lunedì, il Cagliari che ha giocato mercoledì ha voluto un giorno di riposo più di noi. Sarebbero state importanti 7-8 ore di recupero in più. Chi sostiene che non c'è differenza tra giocare alle 15 e alle 20,45, si sbaglia.

Farà turn over?
Oggi è l'unica volta in cui non ho potuto provare neppure la formazione. E' tutto in alto mare e rimarrà così fino a domani mattina quando parlerò con i miei giocatori. La crescita di squadra deve continuare e vorrei tenere una fisionomia di un certo tipo. Giovedì Jonathan era sfinito, idem Cambiasso: con questo poco tempo per recuperare, devo parlare bene con i ragazzi e capire. Anche Palacio e Alvarez erano stanchi. Cercherò di mettere la squadra che mi dia più garanzie.

Questa di Trieste è la partita più difficile da approcciare?
E' vero anche perché il Cagliari ha un bravissimo giovane allenatore che fa giocare bene la squadra e ha elementi di ottimo livello. Lo ha dimostrato lo scorso anno e sta continuando così. Se non facciamo le cose al meglio, questa potrebbe essere la classica buccia di banana che rovina un buon inizio di stagione.

Sarà la volta di Kovacic titolare?
Finora ho una sola certezza, appunto Kovacic. Lui ha perso il treno per l'infortunio, ma ora è rientrato. A Catania era indietro, ultimamente invece è entrato bene, soprattutto nell'ultima volta. Gli altri hanno più stanchezza addosso e lui merita di giocare. Ora dovrà dimostrare di star bene e fare meglio degli altri.

A un mese dall'esordio in campionato, dove crede che può arrivare quest'Inter?
Io cerco di dare tutto me stesso, sempre. Non penso agli obiettivi, non faccio calcoli: il dovere che ha l'allenatore è far rendere i propri giocatori al massimo. Tutto quello che abbiamo fatto è stato positivo, ma dobbiamo continuare.

Cambiasso è cresciuto molto. C'è qualcuno che può sostituirlo?
Cambiasso è arrivato gradualmente in condizione e se dovessi rinunciare a lui sarebbe pesante perché è al top. Lui è esperto, ricopre un ruolo importante e non averlo sarebbe un bella perdita. Anche averlo al 50-60% non sarebbe il massimo. Sostituti? Eventualmente Kuzmanovic e Taider.

L'arbitro Rocchi per l'Inter evoca fantasmi?
Se mi viene chiesta un'opinione su quello che vedo, la dica, ma non penso a sospetti. Non rientra nella mia cultura.


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Serie A Bologna, Sorensen febbre. Cristaldo la punta titolare

BOLOGNA - Intoppo per il Bologna prima della sfida contro la Roma: Sorensen alza bandiera bianca e non parte verso la Capitale a causa di una sindrome influenzale. Stringe i denti Diamanti, ancora non al top della condizione. Il capitano fa comunque parte della lista. In attacco, come unica punta, Cristaldo viaggia verso la conferma. Bianchi, dunque, sembra il grande escluso dall'undici di partenza.

LISTA - Ecco tutti i convocati da Pioli: Agliardi, Curci, Stojanovic, Antonsson, Cech, Crespo, Garics, Mantovani, Morleo, Radakovic, Della Rocca, Kone, Krhin, Laxalt, Pazienza, Perez, Acquafresca, Bianchi, Christodoulopoulos, Cristaldo, Diamanti, Gimenez, Moscardelli.


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Serie B Palermo bene Iachini. Siena, gol fantasma

PALERMO - Continua il sogno del Lanciano di Baroni: l'ex giocatore del Napoli e ex tecnico della Primavera della Juve, alla guida dei rossoneri, coglie un altro successo nei minuti finali contro il Bari e vola da solo in testa alla classifica, scavalcando l'Empoli.

Buona la prima per mister Iachini. All'esordio sulla panchina rosanero, il tecnico festeggia il successo sulla Juve Stabia: un 3-0 ad opera di Di Gennaro, Hernanez e Lafferty (FOTO ). Non altrettanto felice la prima di Maifredi al timone del Brescia: al Francioni di Latina le rondinelle cadono per due a zero.

Il Cittadella si impone di misura sul Crotone con la rete nella ripresa di Donnarumma. Il Modena supera 3-1 il Padova, con doppietta di un travolgente Babacar e rete di Signori. Cade il Bari a Lanciano, il Siena supera 2-1 il Trapani ma pesa sulla partita il gol fantasma (FOTO ) concesso ai toscani che riescono a vincere nel recupero. Il Varese batte la Ternana. Reti inviolate tra Spezia e Novara, mentre il Carpi espugna il campo della Reggina. Avellino-Empoli e Cesena-Pescara i posticipi di lunedì.

Cittadella - Crotone 1-0
Lanciano - Bari 1-0
Latina - Brescia 2-0
Modena - Padova 3-1
Palermo - Juve Stabia 3-0
Reggina - Carpi 0-1
Siena - Trapani 2-1
Spezia - Novara 0-0
Varese - Ternana 2-1

Avellino - Empoli (lunedì)
Cesena - Pescara (lunedì)


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Premier, Osvaldo, primo gol. Sconfitte per City e United

sabato 28 settembre 2013

L'ex della Roma in gol in Southampton-Crystal Palace. Pari tra Villas Boas e Mourinho: Tottenham-Chelsea 1-1

LONDRA - Si è concluso 1-1 il derby di Londra tra Tottenham e Chelsea, l'atteso anticipo della sesta giornata di Premier League che metteva di fronte i due ex amici Andrè Villas-Boas e Josè Mourinho. Gli Spurs hanno dominato la prima parte della gara e hanno trovato il vantaggio con Sigurdsson al 19', ma l'ingresso in campo di Mata nella ripresa ha rivitalizzato il Chelsea, che al 20' della ripresa ha pareggiato con Terry. I Blues dopo il gol hanno continuato ad attaccare, ma il loro slancio è stato frenato dall'espulsione di Fernando Torres a 10 minuti dal fischio finale per doppia ammonizione. Il risultato lascia il Tottenham provvisoriamente primo due punti avanti al Chelsea, in attesa degli altri incontri della giornata.

OSVALDO GOL, CITY E UNITED KO
- Primo gol in Premier per l'ex della Roma Osvaldo. La sua rete sblocca il match tra il Southampton e il Crystal Palace. Dopo due minuti Lambert chiude di fatto il match (2-0). Giornata no per le due squadre di Manchester. Lo United perde addirittura in casa contro il West Bromwich Albion. Non basta il gol di Rooney ad evitare la sconfitta (1-2). Ko anche il City. La squadra di Pellegrini perde 3-2 fuori casa contro l'Aston Villa. Inutili i gol di Tourè e Dzeko. Negli altri match vittoria dell'Hull City per 1-0 sul West Ham e colpo del Cardiff che vince 2-1 con il Fulham.

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Serie A Roma, Totti gli auguri dall'aereo «Immenso capitano»

Written By Unknown on Jumat, 27 September 2013 | 23.45

ROMA - "Per te parla la storia. Auguri immenso capitano". Questo il testo del messaggio che alcuni tifosi hanno deciso di inviare a Francesco Totti nel giorni del suo 37/o compleanno. Gli auguri, però, sono stati recapitati al capitano della Roma in una maniera insolita: la scritta infatti è comparsa sopra il cielo di Trigoria trasportata da un aereo mentre la squadra di Rudi Garcia era in campo per sostenere l'allenamento. All'esterno del centro sportivo, invece, sono stati numerosi gli striscioni esposti per festeggiare il numero 10 giallorosso. Anche da parte di sostenitori arrivati dall'Inghilterra: "Amo accannato sua maestà pe venitte a festeggià. Venimo da lontano, auguri Capitano". Presente a Trigoria anche il messaggio che ieri era stato attaccato nei pressi del Colosseo ("Roma 27.9.1976 ore 13.20: l'inizio di una leggenda. Tanti auguri Capitano").
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Serie A Roma, Garcia esalta capitan Totti: «Gran giocatore e uomo»

ROMA - "Non ho ancora visto Totti oggi, ma è sicuramente un giorno importante: è il compleanno del capitano e gli faccio tanti auguri". Sono le parole del tecnico della Roma, Rudi Garcia, nei confronti del numero 10 giallorosso che compie oggi 37 anni. "Non è solo un giocatore immenso, è un uomo di grande qualità, umile come tutti i grandi giocatori - aggiunge il francese a 48 ore dalla sfida dell'Olimpico contro il Bologna -. Prima di venire qui conoscevo il giocatore, il fuoriclasse. Tutti nel mondo del calcio conoscono Francesco. Normalmente si parla di una leggenda quando un calciatore non gioca più. Francesco invece ha appena prolungato il contratto ed è giovane nella testa. La carta d'identità non conta, lui è ancora molto giovane. Lui la leggenda può ancora scriverla e mi piace di poterlo fare insieme".

SULLA SFIDA COL BOLOGNA - "Il pericolo è pensare che la gara di domenica sia già vinta. Invece probabilmente col Bologna sarà la partita più difficile dall'inizio della stagione. Dovremo essere al 100%, e forse anche qualcosa in più, per vincere". Rudi Garcia mette in guardia la Roma da pericolosi cali di concentrazione a 48 ore dall'incontro dell'Olimpico col Bologna. Il tecnico francese, che dovrà rinunciare all'infortunato Maicon, è chiaro: "Non esiste una partita vinta prima di giocarla. Lo abbiamo visto nell'ultimo turno per altre squadre (il riferimento è al pari interno del Napoli col Sassuolo, ndr) - le parole di Garcia -. Per ora abbiamo vinto 5 partite, ma dobbiamo fare di tutto per allungare la striscia, e per riuscirci serve la massima concentrazione. Siamo al comando per il momento, ma se vediamo dietro abbiamo solo due punti di vantaggio e non su piccole squadre, quindi c'è ancora tanto da fare, non serve a nulla parlare ora della classifica". Meglio quindi concentrarsi sull'avversario. "Abbiamo studiato quasi tutte le partite del Bologna ed è vero che è una squadra che ha molte qualità e può segnare gol - conclude Garcia -. E poi ha un giocatore molto importante come Diamanti: l'ho visto nell'amichevole dell'Olimpico con l'Argentina ed ha cambiato il gioco dell'Italia quando è entrato".

SFIDA CON IL NAPOLI - Chiusura sul possibile rinvio della partitissima con il Napoli: «Io vorrei giocare la partita contro il Napoli del 19 ottobre, non mi piacerebbe attendere tanti giorni: vorrei scendere in campo quel weekend. Vedremo cosa deciderà il Prefetto, ma prima giochiamo la partita contro il Bologna».


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Gp Aragon, Marquez in testa, Rossi 7°

ARAGON - Marc Marquez abbassa di circa otto decimi il suo giro nelle seconde libere di Aragon e si piazza in testa scavalcando Jorge Lorenzo, che arriva solo quarto nella seconda sessione, con la Yamaha di Valentino Rossi settima. Il rookie della Honda gira in 1:48.987, unico sotto l'1:49, a poco più di un decimo c'è Stefan Bradl, mentre l'altra Honda ufficiale di Dani Pedrosa è terza con due decimi di ritardo.

YAMAHA DIETRO - Jorge Lorenzo è quarto a quattro decimi, seguono Bautista e Crutchlow, Valentino Rossi, settimo, ha un ritardo di quasi un secondo sul tempo di Marquez. Chiudono la Top Ten delle seconde libere Dovizioso, Espargarò e Nicky Hayden.


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Mondiali ciclismo, saranno in 207 al via

FIRENZE - L'Unione ciclistica internazionale ha ufficializzato la lista dei partenti per la gara dei professionisti, in programma domenica da Lucca a Firenze (272,260 chilometri, con partenza alle 10) e valida per i Mondiali di ciclismo. Saranno in tutto 207 i corridori in lizza, in rappresentanza di 52 Paesi. Il campione del mondo in carica, il belga Philippe Gilbert, partirà come ovvio, con il n. 1.

Gli azzurri avranno come capofila Vincenzo Nibali, che indosserà il n. 17, il 18 andrò sulle spalle di Rinaldo Nocentini, il 19 sarà Luca Paolini, il 20 Filippo Pozzato, il 21 Ivan Santaromita, il 22 Michele Scarponi, il 23 Diego Ulissi, il 24 Alessandro Vanotti, il 25 Giovanni Visconti. Il vincitore del Tour de France, Chris Froome, alfiere della Gran Bretagna, avrà sulle spalle il 38, il suo compagno Mark Cavendish il 35; lo statunitense Chris Horner, vincitore della Vuelta, partirà con il 71; lo spagnolo Alberto Contador, invece, il 9, Alejandro Valverde il 16 e Joaquin Rodriguez il 13; lo svizzero Fabian Cancellara, uno dei favoriti, avrà il 90.


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Spagna, Messi si difende: Non volevo evadere fisco

MADRID (SPAGNA) - Nessuna intenzione di "barare", ma solo un errore commesso in buona fede: così Lonel Messi e il padre, Jorge Horacio, hanno spiegato oggi al giudice di Gavà l'evasione di 4 milioni di euro per lo sfruttamento dei diritti di immagine del fuoriclasse argentino. Per due ore e mezzo la "pulce", e per un'ora il padre (che è anche il suo agente), hanno sostenuto di essere convinti della regolarità di "appoggiare" a società di comodo in Belice e Uruguay i proventi milionari ricevuti dagli sponsor. L'udienza odierna era stata fissata da tre mesi, da quando, cioè, il fisco spagnolo aveva contestato a Messi di avere evaso 4 milioni dal 2007 al 2009. Ma un mese e mezzo fa il 4 volte pallone d'oro aveva versato 5 milioni per chiudere la faccenda. È però andata avanti la vicenda penale, essendo l'evasione superiore a 170 mila euro. Ora sarà il giudice, nei prossimi giorni, a dover stabilire la buona fede del campione.

L'ACCOGLIENZA IN TRIBUNALE - L'avvocato dei due Messi, Cristóbal Martell, ha evidenziato "l'assoluta involontarietà di frodare il fisco spagnolo" e "l'assoluta volontà e disponibilità a regolarizzare la posizione contributiva" da parte dei suoi assistiti. Il fisco ha aperto un altro procedimento di controllo per presunta evasione fiscale relativa allo sfruttamento di immagine per gli anni dal 2010 al 2010, ma la famiglia Messi sembra voler procedere anche in questo caso con un accordo. Leo è arrivato intorno alle 10.30 al palazzo di giustizia di Gavà - città in cui risiede - accompagnato dal fratello. Fuori c'era una piccola folla ad applaudirlo; tra i tantissimi che gli urlavano frasi di simpatia come "campione", "presidente", c'è stato anche qualcuno che ha gridato "ladro". Messi - in abito scuso e camicia bianca, senza cravatta - è apparso sereno e sorridente. Stresso atteggiamento a conclusione della deposizione quando, allontanandosi, ha firmato anche qualche autografo, ma non ha rilasciato alcuna dichiarazione.


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Serie A Lazio, Klose: «Dovevo operarmi. Torno prima che posso»

ROMA - "L'intervento è andato bene, doveva essere fatto, ho giocato per settimane con il dolore. Assicuro che farò di tutto per tornare in campo il più velocemente possibile, per la Lazio e per la Nazionale". A dirlo al quotidiano tedesco Bild è l'attaccante della Lazio, Miroslav Klose, operato l'altro ieri in Germania per la "decompressione del nervo interdigitale a livello della regione metatarso-falangea del terzo e quarto raggio del piede destro". Per il tedesco, uscito zoppicante dal derby perso con la Roma, la prognosi è stimata intorno alle due settimane. Quindi, considerando anche la pausa nazionali, tornerà a disposizione non prima della sfida con l'Atalanta del 20 ottobre.
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Milan, respinto il ricorso sulla chiusura della curva

ROMA - La Corte di Giustizia federale ha respinto il ricorso del Milan avverso la sanzione dell'obbligo di disputare una gara con la curva chiusa. La decisione era stata assunta dal Giudice sportivo a seguito dei cori razzisti dei tifosi rossoneri in occasione della gara casalinga di domenica scorsa contro il Napoli. È quanto si legge in una nota.
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Serie A Milan, Balotelli: «Chiedo scusa. Ma non ho ucciso nessuno»

Written By Unknown on Kamis, 26 September 2013 | 23.45

ROMA - "Mi scuso con i miei compagni, con i tifosi e con la società. E chiedo scusa anche per le parole che ho detto all'arbitro". Un mea culpa completo quello di Mario Balotelli che, ai microfoni di Sky Sport, esprime il suo rammarico per l'espulsione rimediata al termine della partita contro il Napoli. L'attaccante del Milan è stato squalificato per tre giornate e i rossoneri non potranno, quindi, contare su di lui anche per il big-match contro la Juve. "Le prime scuse sono proprio per i miei compagni -spiega Balotelli- perché li ho lasciati soli mettendoli in difficoltà. Loro si allenano e soffrono in campo insieme a me. Poi, ovviamente, mi scuso con i tifosi e con la società".

BASTA PROVOCAZIONI - Balotelli si pente per la reazione che ha portato l'arbitro a mostrargli il cartellino rosso, ma chiede anche equità di trattamento: "Mi scuso con l'arbitro per le brutte parole. Ma se sbaglio è giusto che sia punito, così come è giusto che se subisco un fallo sia punito chi commette il fallo. Io ho sbagliato a reagire ad una provocazione, e ne ricevo continuamente. Non è neanche giusto che chi provoca non venga punito".


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Napoli, Maggio rientra dopo la metà di ottobre

NAPOLI - Allenamenti del mattino per il Napoli, che ha iniziato a preparare l'incontro di sabato contro il Genoa. La squadra si è divisa in due gruppi. Corsa e scarico per chi ha giocato con il Sassuolo. Per gli altri uomini della rosa lavoro atletico e partitella a campo ridotto. Domani seduta mattutina e poi partenza per la Liguria. Intanto, ai microfoni di Radio Crc il prof. Mariani medico chirurgo ortopedico di Villa Stuart, ha commentato la situazione di Maggio, che si è sottoposto ad un intervento al menisco «Ho detto a De Nicola, medico del Napoli, di non farlo tornare in gruppo prima del 19 ottobre. Stamattina è uscito, aveva una lesione al menisco interno, a motivo di un banale trauma con il Borussia. Ha fatto un po' di ginnastica ed è andto via. Immagino che già oggi sarà a Castelvolturno»


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Strootman: «Juve favorita ma c'è anche la Roma»

giovedì 26 settembre 2013

Il centrocampista olandese: «Garcia ha migliorato tutto quello che non funzionava. Non ho ancora dato il massimo, so che posso migliorare»

ROMA - «Scudetto? La Juve resta la favorita, ma c'è anche la Roma». Kevin Strootman è uno che non si nasconde. Arrivato dal Psv in estate, il centrocampista olandese si è subito integrato nella squadra di Garcia e nel campionato italiano. Primi a punteggio pieno dopo cinque giornate, i giallorossi sta acquisendo forza e sicurezza nei propri mezzi. «Quello che mi ha colpito è come abbiamo festeggiato ieri, tutto il gruppo insieme anche i magazzinieri - ha raccontato Strootman a Sky - non ho ancora dato il massimo e so che posso migliorare, ma il fatto che sono costato tanto non è un motivo di pressione per me. Garcia ha migliorato tutto quello che non funzionava. Pjanic è un grande talento, De Rossi sa fare tutto. Domenica segnerà anche Castan».

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Serie A Hamsik carica il Napoli: «Rialziamo subito la testa»

ROMA - "Siamo dispiaciuti della mancata vittoria contro il Sassuolo, soprattutto per i tifosi venuti al San Paolo. Ora, però, vogliamo rialzare subito la testa". Così Marek Hamsik commenta il pareggio interno del Napoli con il Sassuolo.
 
DELUSIONE - Il fantasista slovacco esprime il rammarico per il mancato successo che non ha permesso alla squadra di Benitez di mantenere il primo posto in classifica. "Abbiamo perso dei punti e ci dispiace -spiega Hamsik sul suo sito internet-, il nostro obiettivo ovviamente era quello di vincere e continuare la serie positiva". "Abbiamo avuto un buon avvio di partita -prosegue- ma il nostro avversario ha pareggiato quasi subito. Purtroppo, nonostante diverse occasioni, non siamo riusciti a segnare il secondo gol e, al contrario delle partite precedenti, non abbiamo giocato bene. Ma il calcio è anche questo. Dispiace soprattutto per i 60mila tifosi presenti allo stadio, perché li abbiamo delusi".

RIPRESA - Archiviato il mezzo passo falso, però, Hamsik guarda con ottimismo alla prossima sfida, che vedrà il Napoli impegnato in trasferta contro il Genoa: "Dobbiamo riazlare la testa. Sabato giochiamo contro il Genoa e non vogliamo tornare a mani vuote".


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Serie A Hamsik carica il Napoli: «Rialziamo subito la testa» VIDEO

ROMA - "Siamo dispiaciuti della mancata vittoria contro il Sassuolo, soprattutto per i tifosi venuti al San Paolo. Ora, però, vogliamo rialzare subito la testa". Così Marek Hamsik commenta il pareggio interno del Napoli con il Sassuolo.
 
DELUSIONE - Il fantasista slovacco esprime il rammarico per il mancato successo che non ha permesso alla squadra di Benitez di mantenere il primo posto in classifica. "Abbiamo perso dei punti e ci dispiace -spiega Hamsik sul suo sito internet-, il nostro obiettivo ovviamente era quello di vincere e continuare la serie positiva". "Abbiamo avuto un buon avvio di partita -prosegue- ma il nostro avversario ha pareggiato quasi subito. Purtroppo, nonostante diverse occasioni, non siamo riusciti a segnare il secondo gol e, al contrario delle partite precedenti, non abbiamo giocato bene. Ma il calcio è anche questo. Dispiace soprattutto per i 60mila tifosi presenti allo stadio, perché li abbiamo delusi".

RIPRESA - Archiviato il mezzo passo falso, però, Hamsik guarda con ottimismo alla prossima sfida, che vedrà il Napoli impegnato in trasferta contro il Genoa: "Dobbiamo riazlare la testa. Sabato giochiamo contro il Genoa e non vogliamo tornare a mani vuote".


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F1, Lauda: «L'ambizione di Vettel è contagiosa»

VIENNA - «Mi è piaciuto quello che ha detto Vettel. Parlare chiaro va sempre bene, anche se penso che qui in Mercedes lavoriamo altrettanto duramente. Ma c'è qualcosa di vero: Sebastian ha un'enorme ambizione e contagia la squadra». Così in un'intervista rilasciata alla 'Bild' Niki Lauda parla del tedesco della Red Bull, per molti 'colpevole' di aver accusato gli altri piloti di Formula 1 di rilassarsi troppo prima delle gare.

PISCINA - A Singapore, dopo l'ennesimo podio condito dai fischi, il tre volte campione del mondo  ha usato espressioni forti per sottolineare i successi suoi e del suo team: «Mentre c'è un sacco di gente che si mette in piscina molto presto al venerdì, noi siamo ancora qui a lavorare molto duramente e a spingere forte», ha detto l'austriaco.

FISCHI - Tornando ai fischi, Lauda ha detto: «Per quanto mi riguarda, ricordo di essere stato fischiato brutalmente nel 1977, ad Hockenheim, perché la gente mi riconosceva come la causa dell'estromissione dal calendario del Nürburgring a seguito del mio incidente dell'anno prima. In fin dei conti che cosa ci potevo fare, non era stata una mia decisione quella di toglierlo, ma al pubblico non interessava, contestava e basta, poi però quando mi ha rivisto sul gradino più alto del podio con i colori della Ferrari era una festa unica».


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Brasile, Hernanes e Maicon convocati in Nazionale

giovedì 26 settembre 2013

Il romanista ed il laziale sono presenti nella lista del ct verdeoro Luiz Felipe Scolari per le amichevoli di ottobre contro Corea del Sud e Zambia

RIO DE JANEIRO - Ci sono anche due 'italiani', il romanista Maicon e il laziale Hernanes, nella lista dei convocati del ct del Brasile Luiz Felipe Scolari per le amichevoli di ottobre contro Corea del Sud e Zambia. Unica novità di rilievo il ritorno in nazionale del centrocampista del Liverpool Lucas Leiva, che già faceva parte della Selecao ma non era mai stato chiamato da quando Scolari è tornato sulla panchina della nazionale. Questi i convocati del Brasile: - portieri: Diego Cavalieri (Fluminense), Jefferson (Botafogo), Victor (Atletico Mineiro); - difensori: Dedè (Cruzeiro), Henrique (Palmeiras), David Luiz (Chelsea/Ing), Dante (Bayern/Ger), Daniel Alves (Barcellona/Spa), Maicon (Roma/Ita), Maxwell (Paris SG/Fra), Marcelo (Real Madrid/Spa); - centrocampisti: Luiz Gustavo (Wolfsburg/Ger), Lucas Leiva (Liverpool/Ing), Hernanes (Lazio/Ita), Bernard (Shakhtar Donetsk/Ucr), Ramires e Oscar (Chelsea/Ing), Paulinho (Tottenham/Ing); - attaccanti: Jo (Atletico Mineiro), Neymar (Barcellona/Spa), Hulk (Zenit/Rus), Lucas (Paris SG/Fra).

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Serie A Fiorentina, Montella: «Inter da scudetto. Volevamo Alvarez»

Written By Unknown on Rabu, 25 September 2013 | 23.46

FIRENZE - La Fiorentina vuole proseguire la sua marcia trionfale domani sera a San Siro contro l'Inter. Ecco come mister Montella presenta la grande sfida: «E' una gara importante per entrambe le squadre, per capire a che punto siamo, loro hanno giocatori di livello oltre a giovani di prospettiva importanti. La mia squadra deve divertire e far crescere i talenti per renderli in futuro grandi calciatori, ormai abbiamo acquisito un metodo di gioco che va oltre al modulo. Mazzarri? E' un tecnico pragmatico, che prepara prima la partita, ha una squadra forte e l'ambiente è abituato a vincere. Noi per caratteristiche abbiamo scelto giocatori che ci dessero più praticità rispetto alla spettacolarità, il nostro obiettivo è quello di essere competitivi e per uscire indenni da Milano bisogna esserlo parecchio».

INTER DA SCUDETTO. ALVAREZ? LO VOLEVAMO... «La crescita di Alvarez? Un giocatore straordinario. Abbiamo anche provato a chiederlo a Moratti - rivela Montella, come riporta il sito ufficiale viola - Mazzarri? Ci conosciamo da molto. E' un allenatore pragmatico che prepara le partite molte bene e nel dettaglio. L'Inter è da scudetto? Perché non dovrebbe essere così? La squadra certamente è composta da giocatori di spessore. «Ilicic? Stiamo portando avanti il suo programma personale di lavoro. L'infortunio in Nazionale ha rallentato il suo inserimento. Cuadrado non si è allenato ancora con la squadra. Farò il possibile per portarlo almeno con noi in panchina a Milano. Wolski si è integrato perfettamente, è un giocatore di grande talento e a Bergamo ha giocato un'ottima gara. Joaquin? Ha bisogno di giocare. Come Borja si accende in partita perché è abituato ad allenarsi in un certo modo. Giuseppe Rossi? Mi auguro che cresca ulteriormente. E' nelle sue possibilità».


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Petkovic carica la Lazio: Dobbiamo avere più fame

Written By Unknown on Selasa, 24 September 2013 | 23.45

ROMA - «Dobbiamo dare meriti alla Roma. Cerchiamo di essere più attivi, più cattivi e vincere divertendoci». Vladimir Petkovic indica la ricetta per uscire dal momento negativo. Dopo la sconfitta nel derby e i numerosi infortuni in difesa, la Lazio cerca il riscatto contro il Catania. «Ho trovato i giocatori sereni, convinti di aver dato tanto, ma dobbiamo dare di più - ha spiegato il tecnico in conferenza - spero di pagare gli infortuni subito, in modo da non pagarli nel resto dell'anno. Sicuramente mi aspetto da tutti sempre di più, io spero di avere al più presto tutti i giocatori a disposizione. Sentiamo il peso del derby ma dobbiamo rimanere con nervi saldi e testa alta. Non ho visto cali, anche in 10 contro 11 ci abbiamo creduto fino alla fine, ma dobbiamo avere più fame. Fino all'1-0 non abbiamo demeritato, non è un problema di sistema di gioco, dobbiamo essere al 120%. Serve qualcosa di più in ogni allenamento, quel 20% in più che dà sicurezza, non solo dagli 11 ma da parte di tutti».

ANDERSON-HERNANES - Poi sui singoli: «Devo fare piccoli test in amichevole, ma sono fiducioso sull'adattamento di Anderson e Perea, saranno convocati. Anderson può ricoprire 5 ruoli davanti, dietro la punta, mezzala, mediano offensivo, dalla metà campo in su può giocare ovunque. Ho fiducia in Floccari. Sergio come persona e come giocatore è sempre disposto a dare tutto. Non è la punta che deve andare in gol, ci vogliono 11 giocatori al 100% per creare possibilità ed essere imprevedibili. Hernanes? Può fare la differenza da solo, io spero di mettere tutti in competizione per rendere al meglio. Vinicius? Sta imparando molte cose, si sta adattando, manca ancora in fase difensiva, davanti può dare tanto»

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Petkovic: "La Roma ha avuto più fame di noi"


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Serie A Bologna, Pioli: «Serve maggiore continuità»

BOLOGNA - In occasione della conferenza stampa odierna, il tecnico del Bologna, Stefano Pioli, ha soffermato la propria attenzione sul prossimo match dei felsinei, che affronteranno il Milan: «Non credo che le nostre prestazioni siano state così in difficoltà come dicono i risultati: negli episodi siamo mancati in attenzione, e questo ci ha penalizzati. Dobbiamo cercare di giocare un calcio più continuo con sempre maggiore intensità e personalità. Con la squadra abbiamo valutato queste situazioni, ma tornare in campo subito ci farà bene. Il Milan appartiene a quel lotto di squadre da fascia alta, verranno qui con le nostre stesse intenzioni: non vorranno fare un altro passo falso nè farsi mettere i piedi in testa, il Milan visto col Napoli nonostante la sconfitta ha provato molto a manovrare da dietro, spinge con i due terzini, in possesso palla è molto efficace. Dal punto di vista delle motivazioni, noi e loro abbiamo tanti aspetti in comune».


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Serie B, Giampaolo "scomparso". Il fratello: «E' a Brescia»

BRESCIA - Marco Giampaolo non si è presentato nemmeno questa mattina a dirigere l'allenamento del Brescia. L'allenatore è letteralmente scomparso nella mattinata di domenica, all'indomani della sconfitta con il Crotone dopo un confronto con una rappresentanza di tifosi, non ha diretto la seduta di lavoro di domenica mattina, ha spento il cellulare e da oltre 24 ore si è reso irreperibile al presidente Gino Corioni, ai suoi collaboratori, ai giocatori. La speranza era quella di ritrovarlo oggi al campo d'allenamento per la seduta di rifinitura prima della partenza per il ritiro di Carpi, ma niente. Nonostante questo, il Brescia non dispera di poter recuperare la situazione e ha diramato un comunicato: "La società Brescia calcio, in considerazione dell'assenza temporanea agli allenamenti della prima squadra dell'allenatore Marco Giampaolo, affida momentaneamente al suo staff la conduzione tecnica, nella speranza che mister Giampaolo riprenda più in fretta possibile l'attività effettiva. La società ribadisce la piena fiducia nel lavoro del mister e il totale gradimento che riscuote da parte dell'intera squadra, del presidente e di tutto lo staff dirigenziale". Staff dirigenziale presente al completo al centro sportivo. E mentre Corioni sdrammatizzava: "Eccolo il nuovo allenatore, sono io", il vice presidente Luca Saleri parlava con i giornalisti: "Sono fiducioso nel ritorno di Giampaolo. Vogliamo sentire che cosa è successo di così grave per farlo agire in questo modo. Non risponde a nessuno, non sappiamo cosa gli passi per la testa. Forse è solo un pò stanco e noi lo aspettiamo. Magari una bella vittoria domani sera potrà aiutare...Ad ogni modo non abbiamo contattato altri tecnici". In realtà al società si starebbe tutelando e pare abbia avviato sondaggi con Carmine Gautieri e Devis Mangia.

«NESSUN ALLARME» - "So che è ancora a Brescia, che dovrebbe vedersi con la società, che gli ha respinto le dimissioni, ma non so altro". Risponde così al telefono all'Ansa Federico Giampaolo, fratello dell'allenatore del Brescia Marco, nonchè tecnico della Primavera del Pescara. Non sarebbe quindi 'scomparso, ma 'nascosto': "Ha il cellulare spento e non riesco a parlargli - continua Federico, ex giocatore del Pescara - ma comunque sta accadendo qualcosa di poco logico: i tifosi volevano Calori? Ma siamo solo all'inizio della B, non dipende dai risultati, sono ancora lì...: si vede che è un rapporto incrinato, ma per altri motivi. Brescia è una piazza importante, Marco è un tipo serio, a volte anche troppo per il mondo del pallone", chiude l'allenatore della Primavera pescarese.

SI ATTIVA LA SCIARELLI - Il caso di Marco Giampaolo, l'allenatore del Brescia che da domenica mattina ha fatto perdere le sue tracce, è finito anche all'attenzione di 'Chi l'ha visto?', storico programma dedicato alle persone scomparse e condotto da Federica Sciarelli, in onda il mercoledì in prima serata su Rai3. Ma il servizio in preparazione, spiegano dalla redazione, "è stato smontato: l'ufficio stampa della squadra ci ha tranquillizzato e ha gettato acqua sul fuoco, spiegando che Giampaolo è scomparso 'soltanto per loro'".

CORIONI PREOCCUPATO - Continua il mistero di Marco Giampaolo e il presidente del Brescia Gino Corioni, che non lo ha ancora sentito, si è detto "preoccupato" per la sua scomparsa. Non solo: il numero uno del Brescia ha "scagionato" i tifosi considerati fin qui colpevoli di aver provocato l'addio di Giampaolo dopo che sabato gli avevano chiesto un faccia a faccia, a gara persa contro il Crotone finita. "I tifosi - ha detto Corioni - non c'entrano niente. C'è stato un errore da parte della società". "Se io fossi stato lì in quel momento non lo avrei mandato a parlare con loro - ha aggiunto Corioni parlando dell'incontro Giamapolo-tifosi - È stata la Digos a chiederlo perché i tifosi volevano un colloquio con l'allenatore e il capitano, altrimenti non se ne sarebbero andati". Al di là dell'episodio di sabato, alla base delle motivazioni dell'addio di Giampaolo ci sarebbero dissidi con la società emersi già dopo la partita contro il Bari alla seconda giornata di campionato.

LA TELEFONATA: STO BENE - "Non vi preoccupate, tutto a posto: sto a casa al mare". Marco Giampaolo è tornato a farsi vivo col fratello Federico, mentre da Brescia il presidente Corioni confessava la sua preoccupazione per la scomparsa del tecnico. "Marco mi ha chiamato - riferisce all'Ansa Federico - per dirmi che è tutto a posto. È a casa a Giulianova".


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Giampaolo scomparso. Chiama "Chi l'ha visto?"

BRESCIA - Marco Giampaolo non si è presentato nemmeno questa mattina a dirigere l'allenamento del Brescia. L'allenatore è letteralmente scomparso nella mattinata di domenica, all'indomani della sconfitta con il Crotone dopo un confronto con una rappresentanza di tifosi, non ha diretto la seduta di lavoro di domenica mattina, ha spento il cellulare e da oltre 24 ore si è reso irreperibile al presidente Gino Corioni, ai suoi collaboratori, ai giocatori. La speranza era quella di ritrovarlo oggi al campo d'allenamento per la seduta di rifinitura prima della partenza per il ritiro di Carpi, ma niente. Nonostante questo, il Brescia non dispera di poter recuperare la situazione e ha diramato un comunicato: "La società Brescia calcio, in considerazione dell'assenza temporanea agli allenamenti della prima squadra dell'allenatore Marco Giampaolo, affida momentaneamente al suo staff la conduzione tecnica, nella speranza che mister Giampaolo riprenda più in fretta possibile l'attività effettiva. La società ribadisce la piena fiducia nel lavoro del mister e il totale gradimento che riscuote da parte dell'intera squadra, del presidente e di tutto lo staff dirigenziale". Staff dirigenziale presente al completo al centro sportivo. E mentre Corioni sdrammatizzava: "Eccolo il nuovo allenatore, sono io", il vice presidente Luca Saleri parlava con i giornalisti: "Sono fiducioso nel ritorno di Giampaolo. Vogliamo sentire che cosa è successo di così grave per farlo agire in questo modo. Non risponde a nessuno, non sappiamo cosa gli passi per la testa. Forse è solo un pò stanco e noi lo aspettiamo. Magari una bella vittoria domani sera potrà aiutare...Ad ogni modo non abbiamo contattato altri tecnici". In realtà al società si starebbe tutelando e pare abbia avviato sondaggi con Carmine Gautieri e Devis Mangia.

«NESSUN ALLARME» - "So che è ancora a Brescia, che dovrebbe vedersi con la società, che gli ha respinto le dimissioni, ma non so altro". Risponde così al telefono all'Ansa Federico Giampaolo, fratello dell'allenatore del Brescia Marco, nonchè tecnico della Primavera del Pescara. Non sarebbe quindi 'scomparso, ma 'nascosto': "Ha il cellulare spento e non riesco a parlargli - continua Federico, ex giocatore del Pescara - ma comunque sta accadendo qualcosa di poco logico: i tifosi volevano Calori? Ma siamo solo all'inizio della B, non dipende dai risultati, sono ancora lì...: si vede che è un rapporto incrinato, ma per altri motivi. Brescia è una piazza importante, Marco è un tipo serio, a volte anche troppo per il mondo del pallone", chiude l'allenatore della Primavera pescarese.

SI ATTIVA LA SCIARELLI - Il caso di Marco Giampaolo, l'allenatore del Brescia che da domenica mattina ha fatto perdere le sue tracce, è finito anche all'attenzione di 'Chi l'ha visto?', storico programma dedicato alle persone scomparse e condotto da Federica Sciarelli, in onda il mercoledì in prima serata su Rai3. Ma il servizio in preparazione, spiegano dalla redazione, "è stato smontato: l'ufficio stampa della squadra ci ha tranquillizzato e ha gettato acqua sul fuoco, spiegando che Giampaolo è scomparso 'soltanto per loro'".

CORIONI PREOCCUPATO - Continua il mistero di Marco Giampaolo e il presidente del Brescia Gino Corioni, che non lo ha ancora sentito, si è detto "preoccupato" per la sua scomparsa. Non solo: il numero uno del Brescia ha "scagionato" i tifosi considerati fin qui colpevoli di aver provocato l'addio di Giampaolo dopo che sabato gli avevano chiesto un faccia a faccia, a gara persa contro il Crotone finita. "I tifosi - ha detto Corioni - non c'entrano niente. C'è stato un errore da parte della società". "Se io fossi stato lì in quel momento non lo avrei mandato a parlare con loro - ha aggiunto Corioni parlando dell'incontro Giamapolo-tifosi - È stata la Digos a chiederlo perché i tifosi volevano un colloquio con l'allenatore e il capitano, altrimenti non se ne sarebbero andati". Al di là dell'episodio di sabato, alla base delle motivazioni dell'addio di Giampaolo ci sarebbero dissidi con la società emersi già dopo la partita contro il Bari alla seconda giornata di campionato.

LA TELEFONATA: STO BENE - "Non vi preoccupate, tutto a posto: sto a casa al mare". Marco Giampaolo è tornato a farsi vivo col fratello Federico, mentre da Brescia il presidente Corioni confessava la sua preoccupazione per la scomparsa del tecnico. "Marco mi ha chiamato - riferisce all'Ansa Federico - per dirmi che è tutto a posto. È a casa a Giulianova".


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Giampaolo si è fatto vivo. «Sto bene, sono al mare»

BRESCIA - Marco Giampaolo non si è presentato nemmeno questa mattina a dirigere l'allenamento del Brescia. L'allenatore è letteralmente scomparso nella mattinata di domenica, all'indomani della sconfitta con il Crotone dopo un confronto con una rappresentanza di tifosi, non ha diretto la seduta di lavoro di domenica mattina, ha spento il cellulare e da oltre 24 ore si è reso irreperibile al presidente Gino Corioni, ai suoi collaboratori, ai giocatori. La speranza era quella di ritrovarlo oggi al campo d'allenamento per la seduta di rifinitura prima della partenza per il ritiro di Carpi, ma niente. Nonostante questo, il Brescia non dispera di poter recuperare la situazione e ha diramato un comunicato: "La società Brescia calcio, in considerazione dell'assenza temporanea agli allenamenti della prima squadra dell'allenatore Marco Giampaolo, affida momentaneamente al suo staff la conduzione tecnica, nella speranza che mister Giampaolo riprenda più in fretta possibile l'attività effettiva. La società ribadisce la piena fiducia nel lavoro del mister e il totale gradimento che riscuote da parte dell'intera squadra, del presidente e di tutto lo staff dirigenziale". Staff dirigenziale presente al completo al centro sportivo. E mentre Corioni sdrammatizzava: "Eccolo il nuovo allenatore, sono io", il vice presidente Luca Saleri parlava con i giornalisti: "Sono fiducioso nel ritorno di Giampaolo. Vogliamo sentire che cosa è successo di così grave per farlo agire in questo modo. Non risponde a nessuno, non sappiamo cosa gli passi per la testa. Forse è solo un pò stanco e noi lo aspettiamo. Magari una bella vittoria domani sera potrà aiutare...Ad ogni modo non abbiamo contattato altri tecnici". In realtà al società si starebbe tutelando e pare abbia avviato sondaggi con Carmine Gautieri e Devis Mangia.

«NESSUN ALLARME» - "So che è ancora a Brescia, che dovrebbe vedersi con la società, che gli ha respinto le dimissioni, ma non so altro". Risponde così al telefono all'Ansa Federico Giampaolo, fratello dell'allenatore del Brescia Marco, nonchè tecnico della Primavera del Pescara. Non sarebbe quindi 'scomparso, ma 'nascosto': "Ha il cellulare spento e non riesco a parlargli - continua Federico, ex giocatore del Pescara - ma comunque sta accadendo qualcosa di poco logico: i tifosi volevano Calori? Ma siamo solo all'inizio della B, non dipende dai risultati, sono ancora lì...: si vede che è un rapporto incrinato, ma per altri motivi. Brescia è una piazza importante, Marco è un tipo serio, a volte anche troppo per il mondo del pallone", chiude l'allenatore della Primavera pescarese.

SI ATTIVA LA SCIARELLI - Il caso di Marco Giampaolo, l'allenatore del Brescia che da domenica mattina ha fatto perdere le sue tracce, è finito anche all'attenzione di 'Chi l'ha visto?', storico programma dedicato alle persone scomparse e condotto da Federica Sciarelli, in onda il mercoledì in prima serata su Rai3. Ma il servizio in preparazione, spiegano dalla redazione, "è stato smontato: l'ufficio stampa della squadra ci ha tranquillizzato e ha gettato acqua sul fuoco, spiegando che Giampaolo è scomparso 'soltanto per loro'".

CORIONI PREOCCUPATO - Continua il mistero di Marco Giampaolo e il presidente del Brescia Gino Corioni, che non lo ha ancora sentito, si è detto "preoccupato" per la sua scomparsa. Non solo: il numero uno del Brescia ha "scagionato" i tifosi considerati fin qui colpevoli di aver provocato l'addio di Giampaolo dopo che sabato gli avevano chiesto un faccia a faccia, a gara persa contro il Crotone finita. "I tifosi - ha detto Corioni - non c'entrano niente. C'è stato un errore da parte della società". "Se io fossi stato lì in quel momento non lo avrei mandato a parlare con loro - ha aggiunto Corioni parlando dell'incontro Giamapolo-tifosi - È stata la Digos a chiederlo perché i tifosi volevano un colloquio con l'allenatore e il capitano, altrimenti non se ne sarebbero andati". Al di là dell'episodio di sabato, alla base delle motivazioni dell'addio di Giampaolo ci sarebbero dissidi con la società emersi già dopo la partita contro il Bari alla seconda giornata di campionato.

LA TELEFONATA: STO BENE - "Non vi preoccupate, tutto a posto: sto a casa al mare". Marco Giampaolo è tornato a farsi vivo col fratello Federico, mentre da Brescia il presidente Corioni confessava la sua preoccupazione per la scomparsa del tecnico. "Marco mi ha chiamato - riferisce all'Ansa Federico - per dirmi che è tutto a posto. È a casa a Giulianova".


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Formula Uno, passaggio da Alonso: Webber rischia VIDEO

martedì 24 settembre 2013

Ecco le immagini sfuggite alle telecamere della Tv, ma non a quelle a circuito chiuso di Singapore: rivelano il rischio corso domenica scorsa dal pilota australiano nel momento in cui, a gara appena finita e dopo essersi ritirato per rottura del cambio della sua Red Bull, chiede un passaggio allo spagnolo della Ferrari per rientrare ai box

di Fulvio Solms

SINGAPORE - Ecco le immagini sfuggite alle telecamere della Tv, ma non a quelle a circuito chiuso di Singapore: rivelano il rischio corso domenica scorsa da Webber nel momento in cui, a gara appena finita e dopo essersi ritirato per rottura del cambio della sua Red Bull, chiede un passaggio all'amico Alonso per rientrare ai box. La sequenza: l'australiano, vedendo passare Alonso e Raikkonen nel loro giro d'onore, corre in pista agitando la mano come si potrebbe fare con un taxi nel traffico. Kimi, sconcertato dalla frenata brusca del ferrarista, frena pure lui, per poi ripartire. Proprio mentre Webber aggira la Ferrari, sopraggiunge sulla sinistra la Mercedes di Rosberg, che lo sfiora pericolosamente. Webber sale bordo mentre tocca all'altro pilota della Mercedes, Hamilton, evitare la Ferrari, stavolta passando sulla destra. La strana coppia riparte e a fine gara verrà punita con una reprimenda ufficiale dalla Federazione Internazionale. Webber, già ammonito due volte (in Bahrein per collisione con Vergne e in Canada per non aver osservato le bandiere gialle), dovrà arretrare di dieci posizioni sulla griglia di partenza del prossimo GP di Corea, tra due domeniche. Fernando dal canto suo, dopo aver raccolto la bandiera a Barcellona, è a quota due ammonizioni e dunque a un passo dal cartellino rosso. Questo il commento di Webber attraverso Twitter: «Ricevere una reprimenda per qualcosa che è accaduto dopo la gara è a dir poco comico. E' stato un grande momento ed è piaciuto ai tifosi».

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Video Formula Uno. Alonso, passaggio a Webber: che rischi per l'australiano!

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Petkovic carica la Lazio: Dobbiamo avere più fame VIDEO

ROMA - «Dobbiamo dare meriti alla Roma. Cerchiamo di essere più attivi, più cattivi e vincere divertendoci». Vladimir Petkovic indica la ricetta per uscire dal momento negativo. Dopo la sconfitta nel derby e i numerosi infortuni in difesa, la Lazio cerca il riscatto contro il Catania. «Ho trovato i giocatori sereni, convinti di aver dato tanto, ma dobbiamo dare di più - ha spiegato il tecnico in conferenza - spero di pagare gli infortuni subito, in modo da non pagarli nel resto dell'anno. Sicuramente mi aspetto da tutti sempre di più, io spero di avere al più presto tutti i giocatori a disposizione. Sentiamo il peso del derby ma dobbiamo rimanere con nervi saldi e testa alta. Non ho visto cali, anche in 10 contro 11 ci abbiamo creduto fino alla fine, ma dobbiamo avere più fame. Fino all'1-0 non abbiamo demeritato, non è un problema di sistema di gioco, dobbiamo essere al 120%. Serve qualcosa di più in ogni allenamento, quel 20% in più che dà sicurezza, non solo dagli 11 ma da parte di tutti».

ANDERSON-HERNANES - Poi sui singoli: «Devo fare piccoli test in amichevole, ma sono fiducioso sull'adattamento di Anderson e Perea, saranno convocati. Anderson può ricoprire 5 ruoli davanti, dietro la punta, mezzala, mediano offensivo, dalla metà campo in su può giocare ovunque. Ho fiducia in Floccari. Sergio come persona e come giocatore è sempre disposto a dare tutto. Non è la punta che deve andare in gol, ci vogliono 11 giocatori al 100% per creare possibilità ed essere imprevedibili. Hernanes? Può fare la differenza da solo, io spero di mettere tutti in competizione per rendere al meglio. Vinicius? Sta imparando molte cose, si sta adattando, manca ancora in fase difensiva, davanti può dare tanto»

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Petkovic: "La Roma ha avuto più fame di noi"


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Serie A Napoli, Maggio ko: menisco. Salta l'Arsenal

Written By Unknown on Senin, 23 September 2013 | 23.45

NAPOLI - Ecco svelato il motivo per il quale ieri sera a San Siro, dal 1' minuto, Mesto è stato schierato al posto di Christian Maggio. Il terzino della Nazionale è stato visitato oggi a Roma dal prof. Mariani, a Villa Stuart, per una piccola sofferenza al ginocchio sinistro. Il prof. Mariani ha deciso di effettuare un intervento in artroscopia per regolarizzare il menisco. L'intervento verrà eseguito mercoledì. E Maggio che salterà la sfida di Champions contro l'Arsenal, tornerà a disposizione subito dopo la sosta di campionato in programma dopo la gara con il Livorno.

ALLENAMENTO - Seduta mattutina per gli azzurri al centro tecnico di Castelvolturno dopo il successo a Milano contro i rossoneri. Si prepara il match contro il Sassuolo, mercoledì sera allo stadio San Paolo (ore 20.45). La squadra si è divisa in due gruppi. Corsa e lavoro di scarico per chi ha giocato a San Siro, mentre per gli altri uomini della rosa seduta tecnica finalizzata al possesso palla e partitina finale.


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Inter-Fiorentina, Valeri. Napoli-Sassuolo, Doveri

ROMA - È Paolo Valeri di Roma l'arbitro chiamato a dirigere Inter-Fiorentina, big match della quinta giornata del campionato di calcio di serie A in programma, in posticipo, giovedì 26 settembre alle 20.45. Napoli-Sassuolo, in programma mercoledì 25 settembre alle 20.45 è stata affidata a Doveri di Roma. Calvarese di Teramo è invece l'arbitro di Sampdoria-Roma.

DEBUTTO PER PAIRETTO JR - Esordio in serie A per Luca Pairetto, figlio dell' ex arbitro e ex designatore Pierluigi coinvolto e condannato dalla giustizia ordinaria (un anno e otto mesi in primo grado) e dalla giustizia sportiva (due anni e sei mesi) per calciopoli. Pairetto junior dirigerà mercoledì Livorno-Cagliari: inquadrato nella Can B nella sezione di Nichelino, la scorsa stagione in serie A aveva fatto l'arbitro di porta in diverse occasioni ma non era mai stato designato a dirigere un incontro.

Ecco tutti gli arbitri della quinta giornata

Mercoledì 25 settembre ore 20:45

BOLOGNA – MILAN
TAGLIAVENTO
POSADO – MARRAZZO
IV: GRILLI
ADD1: MAZZOLENI
ADD2: RUSSO

CHIEVO – JUVENTUS
DE MARCO
PRETI – VUOTO
IV: NICOLETTI
ADD1: GUIDA
ADD2: NASCA

INTER – FIORENTINA Giovedì 26/09 h. 20.45
VALERI
BIANCHI – DOBOSZ
IV: PADOVAN
ADD1: BANTI
ADD2: DAMATO

LAZIO – CATANIA
IRRATI
IANNELLO – GIACHERO
IV: PETRELLA
ADD1: PERUZZO
ADD2: DI PAOLO

LIVORNO – CAGLIARI
PAIRETTO
LA ROCCA- COSTANZO
IV: GHIANDAI
ADD1: MASSA
ADD2: ABBATTISTA

NAPOLI – SASSUOLO
DOVERI
STALLONE – MELI
IV: MUSOLINO
ADD1: BARACANI
ADD2: CANDUSSIO

PARMA – ATALANTA
GERVASONI
LIBERTI – DE PINTO
IV: STEFANI
ADD1: TOMMASI
ADD2: GHERSINI

SAMPDORIA – ROMA
CALVARESE
PASSERI – MARZALONI
IV: FAVERANI
ADD1: ROCCHI
ADD2: MERCHIORI

TORINO – HELLAS VERONA
RIZZOLI
GALLONI – SCHENONE
IV: VIVENZI
ADD1: OSTINELLI
ADD2: ROCA

UDINESE – GENOA Martedì 24/09 h. 20.45
ORSATO
FIORITO – TASSO
IV: BARBIRATI
ADD1: GIACOMELLI
ADD2: SAIA


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Serie A Milan, tre giornate a Balotelli. Chiusa la curva

ROMA - Come era prevedibile dopo la sfuriata di ieri, è arrivata la mano pesante del Giudice Sportivo nei confronti di Mario Balotelli. L'attaccante del Milan è stato squalificato per tre giornate dopo l'espulsione contro il Napoli, rimediata a partita finita per proteste veementi nei confronti di Banti. Il giocatore salterà le sfide con il Bologna, con la Sampdoria e quella di Torino contro la Juventus. Come si legge nel comunicato del giudice sportivo Gianpaolo Tosel, una delle tre giornate di squalifica inflitte a Balotelli è frutto della "doppia ammonizione, per comportamento scorretto nei confronti di un avversario e per proteste nei confronti degli ufficiali di gara"; le altre due derivano dall'avere "all'atto dell'espulsione, rivolto all'arbitro espressioni ingiuriose ed intimidatorie" e questa infrazione è stata "rilevata dal Quarto Ufficiale".

VOTA: SQUALIFICA GIUSTA?

CURVA MILAN CHIUSA - Chiusa per un turno anche la curva del Milan per cori di insulti nei confronti dei tifosi del Napoli.  Il giudice sportivo ha disposto per il Milan "l'obbligo di disputare una gara con il settore dello stadio denominato secondo anello blù privo di spettatori" perché alcuni suoi sostenitori in quel settore (occupato dalla Curva Sud, la frangia più calda della tifoseria rossonera) "in tre circostanze (prima dell'inizio della gara, all'ingresso delle squadre in campo ed al 19' del secondo tempo)" hanno "indirizzato ai sostenitori della squadra avversaria un coro insultante, espressivo di discriminazione per origine territoriale (artt. 11, numeri 1 e 3 e 18, comma 1 lettera e) CGS). L'infrazione è stata rilevata dai collaboratori della Procura federale.

TRE GIORNATE A NATALI - Oltre a Balotelli, tre giornate di stop sono state inflitte anche al difensore del Bologna Natali. Un turno a Dias, Cassani e Kone del Bologna. Multe: 13mila euro alla Lazio, 10mila alla Roma, 4mila al Napoli e 3mila al Bologna.


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Serie A Milan, Allegri mette subito nel mirino il Bologna

MILANO - Milan subito sul campo, dopo la gara con il Napoli. Il gruppo rossonero prepara la sfida di mercoledì sera contro il Bologna allo stadio Dall'Ara. I titolari dell'ultima partita hanno effettuato un lavoro di scarico in palestra con Mexes e De Jong che hanno aggiunto anche una fase di corsa lungo il campo. Poi anche altri 8 giocatori sul campo (Niang, Robinho, Vergara, Saponara, Cristante, Constant, Nocerino e Zaccardo) che hanno svolto il classico riscaldamento, esercizi per gli arti inferiori e stretching. Il gruppetto è stato poi suddiviso in due.
Il primo ha eseguito degli scatti in salita mentre Niang, Nocerino, Cristante e Robinho hanno lavorato sugli scatti e sui cambi di direzione. Riccardo Saponara ha svolto un lavoro tecnico-tattico con Mister Tassotti. Chiusura con una partitella a metà campo.


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Balzaretti e la Abbagnato: «Roma, che emozioni!»

ROMA - "È una Roma chic, che merita festeggiamenti adeguati: per quel che mi riguarda certo non uno spogliarello come in passato: magari un balletto...". Parola di Eleonora Abbagnato, a Parigi etoile dell'Opera e a Roma moglie dell'uomo del giorno, Federico Balzaretti. È commossa, la grande ballerina: "Perché l'ho visto piangere di felicità - spiega al telefono all'Ansa - dopo l'anno di sofferenza vissuto l'anno scorso. A Roma non erano contenti, quest'anno è partito bene e questo gol è diventato fondamentale per ritrovare fiducia. Ora però non voglio rubare spazio a Federico, la prodezza l'ha fatta lui. Quanto a me, sabato torno a Roma e il giorno dopo sarò all'Olimpico a tifare. E se dovesse arrivare lo scudetto - ribadisce - lo festeggerò alla mia maniera...".

BALZARETTI - Gioia incontenibile anche per Balzaretti. Il terzino della Roma questa mattina ha parlato ai microfoni di Rete Sport: "La cosa bella è che di solito uno non realizza subito - ha detto Balzaretti - invece io ho capito subito quello che succedeva. Sentivo qualche compagno che imprecava dopo il palo, poi hanno battuto l'angolo veloce e sono rientrato. Sono tornato indietro, mi sono coordinato senza pensare, e quando ho visto la palla entrare non ho capito più niente". Come hai festeggiato? "Volevo uscire coi compagni ma le bimbe erano stanche quindi alla fine sono rimasto a casa, mia moglie e mia figlia piccola non c'erano e mi è dispiaciuto, avrei voluto festeggiare con loro. E' stato bello e importante, ma bisogna lavorare e continuare a far bene". L'immagine che ti è rimasta negli occhi? "L'immagine che ho è quella di Daniele. Io non piangevo, ma poi ho visto lui che piangeva e mi sono sciolto anche io. E' la scena che mi ha colpito di più". Cambiati uomini e tecnico, ieri eravate tranquilli, l'anno scorso invece c'era negatività. Cosa è cambiato? "Mah, moralmente l'allenatore ha fatto un grandissimo lavoro psicologico, quando è arrivato c'era poca fiducia ed autostima. I suoi messaggi sono sempre positivi, anche durante la partita di Parma. Dal punto di vista tecnico ha portato le sue idee e convinzioni, poi siamo cresciuti anche a livello di qualità di uomini, abbiamo preso giocatori come Maicon, Strootman e Ljajic. La cosa da riconoscere al mister e alla società è di riuscire a trasformare gli uomini in una squadra, che è la cosa più importante".
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Reina: «Tifosi super! Sembrava il San Paolo»

NAPOLI - È stato uno dei protagonisti assoluti della sfida vinta ieri a San Siro contro il Milan. Il primo a parare un rigore a Balotelli. Pepe Reina vuole condividere questa gioia con i tifosi del Napoli, che ieri erano in tanti a Milano e si sono fatti sentire. "Eravamo lontani da Napoli, ma mi é sembrato di giocare in casa! Grazie a tutti i tifosi presenti a San Siro! Forza Napoli Sempre!", ha scritto su twitter il portiere spagnolo. 


MESTO -
Si gode la vittoria anche Mesto: "Benitez - dice - ha vinto molto, è un tecnico sicuro di sé e del lavoro che svolge e cerca di trasmetterci queste idee e infonderci certezze. Poi è chiaro che in squadra ci sono grandissimi campioni e questo ti aiuta a raggiungere vittorie come quella di ieri, ma al di là di questo ognuno di noi dà il massimo, c'è una forte unità di intenti che esalta al meglio il valore dei singoli". Mesto non perde però di vista il prossimo impegno che mercoledì sera vedrà il Napoli al San Paolo contro il Sassuolo: "Il campionato italiano - spiega - nasconde sempre molte insidie e l'esperienza ci insegna che le piccole squadre non vanno mai sottovalutate. La partita in casa col Sassuolo vale tre punti come quella di Milano e bisogna affrontarla con grande concentrazione. La sorpresa è sempre dietro l'angolo, basta guardare il Verona che è andato in vantaggio a Torino". Ultima considerazione sul momento personale che Mesto sta vivendo a Napoli, lui voluto da Mazzarri e che ora ha guadagnato la fiducia di Benitez: "Io - spiega - cerco di farmi trovare pronto anche perché il mister dà importanza a tutti i giocatori della rosa soprattutto in queste settimane con tante partite ravvicinate. Quest'estate ho anche pensato di andare via: sono contento di stare in grande squadra ma tra il non giocare mai e giocare con continuità in una squadra più piccola preferisco la seconda opzione. Poi, però, ho sentito la fiducia da parte della società e del tecnico e al di là di quanto giocherò, ora sto bene a Napoli". La Roma può essere una rivale pericolosa. "Vedere la Roma in testa insieme a noi non mi stupisce. Hanno una rosa di grande qualità. Sarà sicuramente una squadra che lotterà per il vertice fino alla fine e darà del filo da torcere a tutti". Così Giandomenico Mesto commenta la prima, piccola fuga del campionato guidato dopo la quarta giornata dalla coppia Napoli-Roma, le uniche due a punteggio pieno.


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Serie A Napoli, Maggio si opera al menisco. Tornerà fra un mese

NAPOLI - Ecco svelato il motivo per il quale ieri sera a San Siro, dal 1' minuto, Mesto è stato schierato al posto di Christian Maggio. Il terzino della Nazionale è stato visitato oggi a Roma dal prof. Mariani, a Villa Stuart, per una piccola sofferenza al ginocchio sinistro. Il prof. Mariani ha deciso di effettuare un intervento in artroscopia per regolarizzare il menisco. L'intervento verrà eseguito mercoledì. E Maggio che salterà la sfida di Champions contro l'Arsenal, tornerà a disposizione subito dopo la sosta di campionato in programma dopo la gara con il Livorno.

ALLENAMENTO - Seduta mattutina per gli azzurri al centro tecnico di Castelvolturno dopo il successo a Milano contro i rossoneri. Si prepara il match contro il Sassuolo, mercoledì sera allo stadio San Paolo (ore 20.45). La squadra si è divisa in due gruppi. Corsa e lavoro di scarico per chi ha giocato a San Siro, mentre per gli altri uomini della rosa seduta tecnica finalizzata al possesso palla e partitina finale.


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F1 Red Bull, Vettel: «Non guardo la classifica»

Written By Unknown on Minggu, 22 September 2013 | 23.45

SINGAPORE - «Non guardo la classifica, siamo in buona poszione mi sto godendo il momento»: parola di Sebastian Vettel, campione del mondo in carica e vincitore del Gp di Singapore, che allunga il suo vantaggio in classifica a 6 gare dalla fine, lasciando Fernando Alonso a -60.

LA GARA PERFETTA - «La partenza è stata difficile, con Rosbergche è partito meglio di me. Poi abbiamo fatto un buono stint fino alla safety car. Lì è stato un problema ma abbiamo subito ritrovato il passo», dice, analizzando la gara che lo ha visto sempre in testa. «La macchina oggi era veramente ottima, non è un caso ma c'è dietro il grande lavoro di tutta la squadra. A livello fisico è stata una gara dura, è stato un lavoro difficile perchè questa è una delle sfide pià dure. E' sempre una bella sensazione quando superi la linea del traguardo. Adoro correre con questa macchina, nulla succede per caso. Ci sono tante persone che lavorano duro per fare una gara buona come questa», conclude.


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Serie A: Juve, ci pensa Llorente. Rossi: la Fiorentina vola

ROMA - Vincono Juve e Fiorentina, si impone fuori casa anche il Torino, mentre finisce con un deludente pareggio la sfida fra Catania e Parma. La 4/a giornata, oltre al derby di Roma che ha proiettato i giallorossi da soli in testa alla classifica, non regala grandi sorprese ma tante conferme.

JUVE-VERONA 2-1 Cronaca e tabellino
36' Cacciatore (V), 40' Tevez (J), 48' pt Llorente (J)
Torna alla vittoria la Juve che riscatta il mezzo passo falso al debutto in Champions in casa del Copenaghen e resta in scia della Roma capolista. Il turnover di Conte ha creato qualche problema in avvio alla Juve, che ha sofferto la vivacità del Verona di Mandorlini che si è portato in vantaggio con un tocco sotto misura del difensore Cacciatore. La reazione bianconera è stata veemente: prima dell'intervallo sono arrivati anche il pareggio di Tevez (che poi ha colpito un clamoroso doppio palo) e il vantaggio di testa di Llorente, al suo primo gol bianconero dopo le polemiche di questo inizio di stagione. Nella ripresa la Juve ha preso in mano il comando del gioco, lasciando solo le briciole agli scaligeri, che hanno lottato fino alla fine senza però riuscire ad acciuffare il pari.

ATALANTA-FIORENTINA 0-2 Cronaca e tabellino
 41' pt Mati Fernandez, 24' st G.Rossi
Colpo esterno della Fiorentina di Montella, che dopo la goleada in Europa League, centra un importantissimo successo in casa dell'Atalanta. A firmarlo, con un gol per tempo, Mati Fernandez, abile a insaccare da due passi dopo una traversa colpita a botta sicura da Wolski (schierato al posto dell'infortunato Gomez), e Giuseppe Rossi, bravo a girare di sinistro a centro area e a trafiggere Consigli. Con questi tre punti i viola restano appaiati in classifica a Inter e Juve nella scia della Roma.

BOLOGNA-TORINO 1-2 Cronaca e tabellino
2' D'Ambrosio (T), 29' Natali (B) 46' pt Cerci rig. (T)
Vince fuori casa anche il Torino, che dopo 33 anni va a vincere in casa del Bologna e si porta a 7 punti in classifica. A sbloccare subito la partita è D'Ambrosio, al suo secondo gol in campionato, che approfitta di una distrazione della difesa rossoblù per insaccare a porta vuota di testa. Fa fatica il Bologna e riesce a trovare il pari solo in mischia grazie a Natali, abilissimo a insaccare in mischia da due passi. Prima dell'intervallo, però, granata ancora avanti: Cerci, dopo aver colpito una clamorosa traversa su punizione, va in gol su rigore concesso per atterramento di El Kaddouri. Nell'intervallo i piani di Pioli si complicano per l'espulsione di Natali per proteste. Per tutto il secondo tempo in dieci, i rossoblù trovano anche il pareggio di testa con Kone, ma l'arbitro annulla per fuorigioco su segnalazione dell'assistente.

CATANIA-PARMA 0-0 Cronaca e tabellino
Finisce con un deludente pareggio senza gol la sfida fra Catania e Parma, due protagoniste dello scorso campionato, due squadre in grande crisi in questo avvio di stagione. Per la squadra di Maran è il primo punto stagionale, solo il secondo invece per i gialloblù di Donadoni. Al Massimino, su un terreno di gioco reso pesantissimo dalla pioggia, le emozioni latitano così come le occasioni da rete. Deludente anche la prestazione di Cassano, sostituito da Donadoni all'intervallo con Palladino dopo un primo tempo nettamente al di sotto delle sue possibilità.

Classifica serie A


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Il derby è della Roma: battuta 2-0 la Lazio

ROMA - La Roma si prende la sua rivincita. Un gol di Balzaretti e un rigore nel finale di Ljajic permettono alla squadra di Garcia di battere la Lazio, conquistare il derby e proseguire la sua trionfale marcia in campionato a punteggio pieno. Il successo contro i cugini è figlio (ancora una volta) di una ripresa sontuosa dopo un primo tempo apatico e nervoso.
PRIMO TEMPO SENZA GOL- Garcia sceglie Gervinho come partner d'attacco di Totti e Florenzi con Ljajic inizialmente in panchina. La Lazio, invece, si affida ad un Candreva in condizioni stratosferiche, con Klose unico terminale offensivo. E' la paura la vera protagonista del primo tempo. La Roma gioca con le gambe e la testa bloccate. Sotto gli occhi del presidente Pallotta in tribuna, la squadra giallorossa passa un tempo a tenere palla senza però riuscire mai a trovare sbocchi per una conclusione in porta. La squadra di Petkovic si difende con ordine, pressando fin dalla metà campo senza dar tempo a Pjanic e Strootman di ragionare. Di occasioni da gol non se ne vedono e la noia prende il sopravvento. Garcia (all'esordio nel derby) chiede ai suoi attaccanti maggior velocità ma non viene ascoltato. I tentativi giallorossi arrivano tutti dalla zona destra dove Maicon spinge con convinzione. I tre di centrocampo tengono palla in modo quasi ossessivo ma è un possesso fine a se stesso. La Lazio, al contrario, aspetta senza fretta e riparte veloce mettendo i brividi agli avversari. Candreva vince la sfida con Balzaretti ed è un pericolo costante per la retroguardia della Roma. L'unico vero brivido del primo tempo arriva alla mezz'ora con Gervinho che, servito da Totti, non inquadra la porta con un colpo di testa da posizione decentrata.
IL DERBY SI DECIDE NELLA RIPRESA - Nella ripresa si vede un'altra partita. Merito soprattutto della Roma che, come nelle precedenti uscite stagionali, prende coraggio e si trasforma. Garcia mette in campo Ljajic al posto di un affaticato Florenzi. Il talento serbo illumina il gioco dialogando alla perfezione con Totti. La prima squadra a tremare, però, è proprio la Roma quando Ciani di testa centra la traversa su assist di Candreva. Gervinho corre per tre e tiene in costante apprensione la difesa avversaria. I padroni di casa crescono di livello mentre la Lazio appare più stanca. Aumentano gli spazi per Totti e compagni che cominciano a trovare con continuità la porta di Marchetti. De Rossi, Maicon e Balzaretti sfiorano il vantaggio. Dall'altra parte Klose spaventa la Roma con una deviazione di ginocchio su cross di Lulic a lato di un niente. Il gol è nell'aria e arriva al 63': Totti entra in area laziale e scodella al centro un pallone che Balzaretti ribadisce in gol con un sinistro al volo di rara potenza. L'esterno scoppia a piangere sotto la curva Sud per la gioia. Il vantaggio dà fiducia agli uomini di Garcia che insistono alla ricerca del raddoppio. La Lazio è alle corde ma a tenerla a galla è il solito, super Marchetti che dice no prima a De Rossi e poi a Borriello proprio nel finale. I biancocelesti chiudono la gara in dieci per l'espulsione (eccessiva) di Andrè Dias per fallo di ostruzione su Totti lanciato a rete. A regalare il 2-0 prima del fischio finale è Ljajic che si procura e realizza un rigore. La Roma ha avuto la sua vendetta.

Simone Zizzari
Twitter @szizzari


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Balzaretti: «Roma prima? In testa con merito. Pianto con De Rossi»

ROMA - Un 2-0 alla Lazio "è un piccolo riscatto ma non ha cancellato nulla". Federico Balzaretti, match winner del derby si gode il primo posto in classifica della Roma: "Sono contento per tutta la squadra - dice a Sky il terzino giallorosso - l'ultimo derby ha segnato tutti, quella è stata la più brutta sconfitta in carriera ma abbiamo lavorato tanto. Ringrazio tutti, allenatore e compagni. Questo gruppo è fatto di persone straordinarie, siamo un gruppo di uomini seri e se siamo primi ce lo meritiamo. Abbiamo dato un bel segnale". LACRIME? INSIEME A DE ROSSI - "Quando ho visto Daniele De Rossi piangere mi sono sfogato anche io". Il laterale della Roma, Federico Balzaretti, racconta così i momenti successivi al gol nel derby che lo hanno visto scoppiare in lacrime. "È stata una forte emozione - aggiunge Balzaretti ai microfoni di Stadio sprint su Rai Due - il derby è una partita che può cambiare le sorti di una stagione come successo l'anno scorso".
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Balzaretti: «Roma prima? In testa con merito»

ROMA - Un 2-0 alla Lazio "è un piccolo riscatto ma non ha cancellato nulla". Federico Balzaretti, match winner del derby si gode il primo posto in classifica della Roma: "Sono contento per tutta la squadra - dice a Sky il terzino giallorosso - l'ultimo derby ha segnato tutti, quella è stata la più brutta sconfitta in carriera ma abbiamo lavorato tanto. Ringrazio tutti, allenatore e compagni. Questo gruppo è fatto di persone straordinarie, siamo un gruppo di uomini seri e se siamo primi ce lo meritiamo. Abbiamo dato un bel segnale". LACRIME? INSIEME A DE ROSSI - "Quando ho visto Daniele De Rossi piangere mi sono sfogato anche io". Il laterale della Roma, Federico Balzaretti, racconta così i momenti successivi al gol nel derby che lo hanno visto scoppiare in lacrime. "È stata una forte emozione - aggiunge Balzaretti ai microfoni di Stadio sprint su Rai Due - il derby è una partita che può cambiare le sorti di una stagione come successo l'anno scorso".
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Conte: «Per questa Juve Tevez è indispensabile»

MILANO - L'allenatore della Juve Antonio Conte ha parlato in esclusiva ai microfoni di Sky Sport HD, nel post partita di Juventus-Verona.

Stava finendo come contro il Copenaghen.
Sì, è un momento in cui sicuramente non ci dice bene dal punto di vista degli episodi, perché l'unica volta che il Verona si è affacciato in area nostra ha fatto gol e noi siamo stati bravi a reagire subito, a trovare prima il pareggio con Tevez e poi il vantaggio con Llorente. Bene i tre punti. E' una necessità impellente, comunque, quella di applicare il turn over. Jorginho ha seguito Pirlo, anche se Pirlo si fosse permesso di andare un attimo in bagno lo avrebbe seguito per vedere se era in bagno proprio.

Pirlo era arrabbiato per questo?
Non lo so, sicuramente quando fai una partita vorresti giocare a calcio e se ti ritrovi un uomo appiccicato così per tutto il tempo diventa difficile. Però, capisco gli avversari, è giusto che limitino le fonti di gioco, anche se non è bastato questo. Il Verona è stato bravo fino a un certo punto, noi siamo stati più bravi, meritando una vittoria che, secondo me, poteva essere molto più larga.

Tevez-Llorente: ti hanno soddisfatto i movimenti tra i due?
Ho provatola coppia titolare di oggi con il Verona, hanno fatto molto bene. Tevez è sempre più protagonista, sta diventando un giocatore per noi importante perché, soprattutto nei momenti di difficoltà, in cui c'è un po' di smarrimento, riesce ad essere decisivo. Llorente penso che abbia fatto bene, può migliorare, questo gol sicuramente darà morale a lui, darà morale a tutti quanti noi che abbiamo lavorato per portarlo nelle condizioni ottimali.

Quando hai deciso di far giocare Llorente?
Era in programma il fatto che lui in queste tre partite dovesse giocare. Poi ho scelto la partita contro il Verona, in casa, davanti al pubblico, perché comunque giocare in casa da' sempre una spinta importante, eccezionale dal punto di vista emotivo, ho cercato di metterlo nelle migliori condizioni, di fianco a un giocatore come Tevez. C'è da lavorare, però è un gol che da' tanta fiducia. Noi siamo molto contenti.

Qual è la classifica degli attaccanti?
Noi non possiamo permetterci di pensare che ci siano giocatori inamovibili perché giochiamo ogni tre giorni ed è inevitabile che qualcuno debba riposare. Stiamo facendo un po' di rotazione. Lo faremo anche in avanti, a un certo punto bisognerà che Tevez rifiati un po', faccia anche un po' di allenamento, perché se no rischiamo di portarlo alla sosta di ottobre in barella. Però, è difficile in questo momento rinunciare a un giocatore come lui, di grande personalità, che poi è un grande esempio per l'atteggiamento che ha in campo.

CONTE A MEDIASET PREMIUM - Il tecnico bianconero ha poi aggiunto a Mediaset Premium: «Dovevamo trovare il terzo gol, avere lo stesso cinismo della partita contro la Lazio. Llorente? Ha fatto la partita che doveva fare, il gol gli darà fiducia sul suo cammino perché deve fare di più. Ora parleranno di Pirlo, di Giovinco, di Quagliarella...dobbiamo sempre vincere per cancellare le critiche. Il Verona ha giocato per non farci giocare, abbiamo fatto 18 conclusioni, era difficile fare di più contro un 5-4-1».


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Garcia: Rimesso la chiesa al centro del villaggio

MILANO - L'allenatore della Roma Rudi Garcia ha parlato in esclusiva ai microfoni di Sky Sport HD, nel post partita di Roma-Lazio.

Le emozioni dopo il derby di Roma. È uno dei momenti più importanti o emozionanti della sua carriera?
Abbiamo rimesso la chiesa al centro del villaggio, è un detto francese. Era una partita importantissima per noi e soprattutto per i nostri tifosi. Come avevo detto prima della partita, un derby non si gioca, si vince. Non dimentico che abbiamo quattro vittorie in serie adesso.

C'è sempre una crescita nel secondo tempo, non può essere casuale.
Durante il primo tempo anche la squadra avversaria gioca.

Anche nel secondo tempo…
Sì, però io non dimentico che la Lazio ha giocato tre giorni fa. Sono sicuro che un calo arriva quando si gioca tanto in Europa, lo so perché per quattro anni ho giocato le coppe europee, però non sappiamo quando arriva questo calo. Abbiamo giocato molto bene nel secondo tempo. Difendere bene è una forza della squadra intera, non solo dei centrocampisti o della difesa. Abbiamo undici giocatori che difendono insieme e questa è la cosa più importante.

La Roma è da Champions?

L'obiettivo è finire nei primi cinque posti. Anche io sono ambizioso, però vedremo, non abbiamo giocato tante partite per sapere qual è il vero livello della squadra. Però, mi piace questa squadra, e anche ai nostri tifosi.

Come qualità di gioco, in questo momento, la Roma è migliore di Inter, Juve, Milan, Napoli e Fiorentina?
Sinceramente non ho visto molte partite, solo quando giochiamo contro una squadra la guardiamo molto attentamente. Forse una cosa importante sarà che Juve, Napoli e Milan giocano le coppe europee che ti mangiano energia, spero che per noi sia un vantaggio non giocarle quest'anno. Giochiamo con un modulo differente alla Juve. La mia filosofia di gioco è quella di attaccare e segnare un gol in più dell'avversario. I nostri terzini sono importanti perché devono attaccare come ha fatto Balzaretti.

Ljajic ha tirato il rigore.
Era la fine della partita, Strootman era già molto stanco.


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Mazzarri: Testa al campo. Moratti fa il bene dell'Inter

Written By Unknown on Sabtu, 21 September 2013 | 23.45

APPIANO GENTILE (COMO) - Mazzarri, come si affronta la sfida con il Sassuolo dopo aver fatto una grande prestazione contro la Juve? L'esperienza del passato mi ha insegnato a fare come questa settimana, ovvero a parlare in un certo modo fino da martedì. Abbiamo corretto la partita con la Juventus e abbiamo iniziato a pensare subito al Sassuolo che ha raccolto meno di quello che ha meritato, che avrà tante motivazioni per metterci in difficoltà. Noi dobbiamo ragionare su noi stessi, fare le cose con cattiveria e determinazione. Se ci comportiamo come nelle ultime tre gare, potremo far bene. Ci siamo preparati sotto tutti i punti di vista.

Come la squadra sta percependo il cambio di società? Lei come la sta vivendo?

L'ho vissuta come in passato, nel modo giusto ovvero concentrandomi sul campo e non pensando a certe cose. Il presidente ci ha dato grande serenità anche oggi e ci ha esortato, da esperto di calcio qual è, a prendere una partita difficile come quella di domani nel modo giusto. Mi ha aiutato a inculcare nei ragazzi questa grande attenzione.

Come sta Milito?
Milito l'ho visto più sciolto, ma a livello di rapidità sta meglio. Non dobbiamo mettergli pressione, ma è sulla buona strada.

L'ha impressiona la prova del Napoli in Champions League?
A me impressiona quello che fa l'Inter.

Moratti oggi l'ha rassicurata?

Certo ha dato serenità, ha spronato i giocatori perché l'Inter vada sempre più in alto. Quello che fa il presidente è per il bene della società. Tutto il resto non deve interessarci.

Contro le piccole in passato l'Inter ha avuto delle difficoltà. E' preoccupato?
Se devo fare confronti, li faccio con la mia gestione. Il passato è passato e i confronti si fanno su questi due mesi. Nel calcio italiano tutte le partite sono difficili e quando hai l'imperativo di far meglio degli altri hai tutto da perdere. In queste partite vedremo se avremo fatto il salto di qualità.

C'è un modo per trasformare l'acquisto della società in un qualcosa di positivo a livello psicologico per la squadra?
Credo che se il presidente ha preso certe decisioni, essendo innamorato di questa squadra, lo ha fatto per il bene dell'Inter. Probabilmente c'era bisogno dell'ingresso di nuove forze perché anche il calcio come la società sta cambiando. Ci può essere bisogno di nuovi ingressi per il bene del club. Noi dobbiamo fare produzione aziendale tecnica, come dico io, ovvero far bene sul campo.

Ci sono analogie tra le Juventus di due anni fa e questa Inter?
Una situazione non è mai uguale alle altre. Si può partire solo con un'analogia sulla posizione di partenza. Gli investimenti e tante altre cose sono diversi. Io guardo molto a casa mia, a quello che chiedo i miei giocatori ovvero che abbiano un'anima e lottino oltre a un'organizzazione tattica che non deve mai mancare. Noi siamo noi, la Juventus è la Juventus. La voglia di prevalere e non mollare non deve mai mancare.

Dopo Inter-Juventus ci sono stati consensi unanimi per lei e l'Inter. Sono giusti?
Si vive del consenso dei tifosi. Sarei un bugiardo se dicessi non mi hanno fatto piacere. I prossimi confronti diranno se siamo sulla strada giusta.

Il Sassuolo punta sul 4-3-3. Potrebbe cambiare modulo?
Non mi piace parlare di tattica prima della partita. Io porto avanti dei concetti miei dal punto di vista tattico. Ci saranno delle scalate diverse rispetto al solito.

Come sta Walter Samuel?
Sta bene, è recuperato e a disposizione. Gli manca il ritmo partita come ad altri e non a caso Mudingayi l'ho mandato in Primavera. La squadra attualmente sta facendo bene e quindi per dare una certa impostazione tattica soprattutto l'allenatore cerca di cambiare meno possibile. I titolari sono tutti e nessuno: scelgo a seconda delle situazioni che si presentano.

Come pensa della decisione del giudice sportivo di chiudere la Curva Nord?
Non mi sembrava fosse successa una cosa così grave, ma questi sono argomenti che non controllo direttamente e preferisco non dare giudizi. E' giusto che se ne occupino le persone competenti.

Che idea si è fatto di Thohir?

Non voglio entrare in queste cose. Lo conosco solo da quello che scrivono i giornali. Io devo pensare a dare alle persone più input possibili per far bene.

In questa settimana ha dovuto curare di più l'aspetto psicologico complice la vicenda societaria? Ha avuto la sensazione che la squadra fosse più deconcentrata?
Sinceramente no, ma cerco di prevenire prima di dover curare. Ho ribadito che non dobbiamo pensare a quello che non ci interessa direttamente. Bisogna essere più forti di tutto. Siamo dei professionisti. Concentriamoci sul campo e diamo il nostro contributo perché questa società migliori sempre.

Per la prima volta si trova a dover gestire tre partite in una settimana. Come si comporterà?
Ho sentito dire delle sciocchezze e credo di avere la giusta esperienza per gestire anche le coppe: i risultati degli ultimi anni lo dimostrano. Con un ciclo di tre partite consecutive la prima va fatta bene, senza pensare al turn over. Un certo tipo di considerazioni puoi farle dopo la prima partita, ovvero da lunedì. Andrea Ramazzotti


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