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Webber non ci sta: «Non sono il numero 2»

Written By Unknown on Jumat, 30 November 2012 | 23.45

Nell'ultimo campionato ha chiuso con 179 punti. «Ho sempre dato il massimo, non mi sento meno importante»

MILTON KEYNES - Tre titoli nel Mondiale piloti in tre stagioni, e gli occhi sono tutti puntati su di lui: Sebastian Vettel è l'uomo Red Bull, con il compagno di squadra Mark Webber che rimane a guardare. L'australiano, che ha chiuso al sesto posto la stagione 2012 con due vittorie, nonostante i successi del tedesco non ci sta al ruolo di secondo: «E' chiaro che al momento sia Vettel il protagonista assoluto - ha dichiarato alla stampa australiana, secondo quanto riporta la Reuters - Non solo nel team, visto che ha vinto tre titoli mondiali, ma anche all'esterno, perché è un punto di riferimento per tutti i piloti».

IN UN ANNO 179 PUNTI - Il contributo di Webber non è da sottovalutare: sui 460 punti che hanno permesso alla Red Bull di conquistare anche il titolo costruttori, 179 portano la sua firma. Ecco perchè l'australiano ritiene che il suo ruolo non sia «meno importante - ha concluso - io lotto sempre per raggiungere i migliori risultati possibili e per questo non mi sento certo un secondo pilota».


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Prandelli: «I nuovi italiani sono il futuro»

Il ct dell'italia: «Con loro possiamo solo migliorare. Abbiamo giovani interessanti e decideremo quali portare con noi alla Confederations, anche per la concomitanza con le finali dell'Europeo U21». Tabarez: «Sarebbe un onore se dovessimo sfidare l'Italia, una squadra forte, alla quale Prandelli ha dato un buon gioco, un gioco d'attacco che la rende molto pericolosa. Giocare contro l'Italia è sempre un evento, per la sua storia e la sua tradizione»

SAN PAOLO (BRASILE) - "I nuovi italiani possono portare cultura e mentalità, con loro possiamo solo migliorare". Lo ha detto il ct azzurro, Cesare Prandelli, incontrando la stampa internazionale a San Paolo alla vigilia del sorteggio per la Confederations Cup. "Abbiamo giovani interessanti e decideremo quali portare con noi alla Confederations, anche per la concomitanza con le finali dell'Europeo U.21. Sarà un'occasione per qualche giovane per fare esperienza e proporsi su un palcoscenico internazionale". "L'importante è farsi trovare pronti giocheremo contro le squadre più forti del mondo e vogliamo arrivare con una preparazione mentale adeguata", ha aggiunto Prandelli, che non ha voluto rispondere "per superstizione" ad una domanda sui Mondiali del 2014. "Non siamo ancora qualificati", ha spiegato sorridendo. Il ct azzurro ha poi annunciato che domani, dopo il sorteggio, deciderà la sede del ritiro della nazionale. Secondo la stampa brasiliana, l'Italia dovrebbe andare in ritiro a Belo Horizonte, la città dove ha sede la Fiat. "I miei collaboratori sono in Brasile da una settimana e hanno visto più soluzioni", ha detto.

LE PAROLE DI TABAREZ - "Sarebbe un onore se dovessimo sfidare l'Italia, una squadra forte, alla quale Prandelli ha dato un buon gioco, un gioco d'attacco che la rende molto pericolosa. Giocare contro l'Italia è sempre un evento, per la sua storia e la sua tradizione". Lo ha detto Oscar Tabarez, ct dell'Uruguay, incontrando oggi la stampa internazionale a San Paolo, in vista del sorteggio di domani per la Confederations Cup. Il tecnico ha parlato anche del suo attaccante Cavani: "È un giocatore fantastico e un grande professionista. È cresciuto molto a Palermo ed è esploso a Napoli: spero ripeta in nazionale quello che sta facendo nel suo club. Anche se il calcio è uno sport collettivo e tutto dipende da come le individualità si inseriscono nel gioco".


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Behrami: Per lo scudetto non c'è solo il Napoli

Valon Behrami, centrocampista del Napoli: «Non siamo solo noi gli antagonisti dei bianconeri. La corsa allo scudetto ha più protagonisti. Ci sono anche Inter, Fiorentina e Lazio»

NAPOLI - "Non siamo solo noi del Napoli gli antagonisti della Juventus. La corsa allo scudetto ha più protagonisti. Ci sono anche Inter, Fiorentina e Lazio". È il giudizio di Valon Behrami intervistato oggi da Sky Sport 24. "A fare la differenza - osserva il centrocampista svizzero - sarà la continuità di rendimento delle varie squadre nel corso del campionato. Al momento non c'è un duello ben definito". Quanto alla sfida di domenica, il giocatore non crede che domenica per gli azzurri sarà una gara da prendere sottogamba: "Pescara sarà un avversario difficile perchè è un tipo di squadra che al San Paolo si chiuderà e tenterà di ripartire. E noi con avversari simili facciamo fatica". 'Il mister - spiega lo svizzero - ha richiamato subito la nostra attenzione, per farci capire che non è una partita facile". "Io - conclude Behrami - preferisco le partite come quelle di Cagliari. Dobbiamo essere concreti e portare a casa i tre punti anche con un gioco non proprio brillante".


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Pm Cremona chiede proroga per Conte e altri

La Procura di Cremona che si occupa di uno dei filoni legati al calcioscommesse ha chiesto una proroga di 6 mesi per alcuni degli indagati iscritti nel registro nel maggio scorso. Tra questi anche il tecnico della Juve

CREMONA - La Procura di Cremona ha chiesto una proroga di 6 mesi per alcuni degli indagati iscritti nel registro nel maggio scorso. Tra questi anche il tecnico della Juventus Antonio Conte. Sulla richiesta di proroga dovrà decidere il gip Guido Salvini e le parti potranno opporsi. Non è la prima proroga chiesta dalla Procura nel corso dell'inchiesta. Conte era stato iscritto nel registro degli indagati lo scorso 3 maggio, con il nazionale Salvatore Criscito. Nell'imminenza della scadenza dei termini delle indagini la Procura ha chiesto, quindi, una proroga come era accaduto in passato per altri indagati che, come è ormai metodo della Procura di Cremona, erano stati iscritti il medesimo giorno. A quanto si è appreso, di recente sono state fatte nuove iscrizioni che non dipendono dall'arrivo in Italia di Almir Gegic che si è costituito lunedì scorso dopo 18 mesi di latitanza.


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Inzaghi in panchina: «Allenerò una big»

L'ex attaccante del Milan: «Se avrò la grande opportunità cercherò di sfruttarla al meglio, ma le cose fatte per gradi penso siano le migliori»

MILANO - "Se avrò la grande opportunità cercherò di sfruttarla al meglio, ma le cose fatte per gradi penso siano le migliori". Lo ha detto Filippo Inzaghi, allenatore degli Allievi nazionali del Milan ed ex attaccante rossonero, dopo aver ricevuto la 'Excellence Guirland d'Honneur FICTS' oggi a Milano a Palazzo Giureconsulti. "Mi auguro di arrivare ad alto livello al momento giusto, in questo momento non ci penso. Il mio segreto da calciatore è aver iniziato in Serie C, passando per la B e la A con l'Atalanta, prima di arrivare alla grande squadra con Juventus e Milan. Ho appena iniziato ad allenare, cercherò di portare avanti le mie idee". Inzaghi ha poi elogiato un ex compagno di squadra, oggi trascinatore del Milan. "Sono contento per l'esplosione di El Shaarawy - ha continuato - Adesso arriverà il momento difficile perchè tutti si aspettano molto, come è giusto che sia, ma è un ragazzo serio e sono convinto che farà la fortuna dei rossoneri".


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«Lazio forte, serve una prestazione di livello»

Stefano Morrone commenta il prossimo match del Parma «Siamo carichi, veniamo dalla vittoria con l'Inter»

PARMA - Stefano Morrone a pochi giorni dalla sfida con la Lazio carica i suoi. Servirà una prestazione di livello per i crociati, a quanto dichiara il giocatore: «La Lazio è una squadra forte: da parte nostra servirà una prestazione importante, per fare punti. Veniamo dall'entusiasmo della vittoria contro l'Inter e siamo carichi» Sulle sue condizioni Morrone afferma che «Sto bene, se sarò chiamato in causa, scenderò in campo, se no, sosterrò i compagni come fatto sin qui. Il centenario del Parma? E' un appuntamento che aspettiamo e vorremmo festeggiarlo con un risultato importante. Il gruppo se lo meriterebbe»


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Roma, che polemica tra Sensi e Baldissoni

Mauro Baldissoni: «Quante volte Rosella Sensi è andata nello spogliatoio a parlare con i giocatori? Zero. E quante Franco Sensi? Forse una». Replica dell'ex presidentessa: «Sono allibita, mio padre ha dato la vita per la Roma». Poi il consigliere d'amministrazione chiarisce: «Non ho fatto alcun attacco, ci auguriamo anzi di ripetere i successi che sono stati raggiunti in passato»

ROMA - In principio erano stati i conti in rosso del bilancio del club a creare frizioni, oggi è invece la vicinanza alla Roma a provocare scintille. Tra la nuova e la vecchia proprietà della società giallorossa non sembra scorrere buon sangue, e stavolta a innescare la polemica è stata una dichiarazione riportata su alcuni quotidiani dell'avvocato Mauro Baldissoni, consigliere d'amministrazione, che a margine di un convegno avrebbe definito la lontananza del presidente Pallotta "pura letteratura. Quante volte Rosella Sensi è andata nello spogliatoio a parlare con i giocatori? Zero. E quante Franco Sensi? Forse una".

LA SENSI REPLICA - Parole che hanno provocato l'immediata e stizzita reazione dell'ex presidente, Rosella Sensi: "Baldissoni, che mi auguro torni presto a fare l'avvocato perchè come dirigente è un dilettante o quantomeno non conosce le cose, non può giudicare quello che ha fatto la famiglia Sensi - ha spiegato la figlia del presidente che ha conquistato il terzo scudetto della storia romanista intervenendo su Centro Suono Sport alla trasmissione 'Te la do io Tokyo' - Mio padre ha dato la vita per la Roma. Tutti se lo ricordano anche da malato andare ad accogliere i giocatori a Fiumicino di ritorno da una vittoria di Coppa Italia. Non è uno sfogo, ma la rabbia di una figlia che pensa ad un padre che ha messo la Roma davanti a tutto. Sono allibita".

BALDISSONI SPIEGA - Le parole di Rosella Sensi, e il clamore suscitato dalla polemica tra i tifosi, hanno poi spinto l'avvocato Baldissoni a precisare la questione attraverso il canale tematico Roma Channel. "Voglio chiarire questo sciocco incidente, un equivoco che ha riempito l'ambiente romano - ha dichiarato il legale - Ero ad un convegno su temi legati alla deontologia e all'etica nello sport, e nessun accenno è stato fatto da me alla gestione attuale della Roma, alla gestione pregressa, e alla famiglia Sensi". "La dottoressa Sensi ha parlato a tutela della sua gestione, del suo nome e di quello del padre, in relazione a quello che ha trovato sulla stampa questa mattina, ma che è frutto di una strana elucubrazione di alcuni giornalisti - ha concluso Baldissoni - Io non ho fatto alcun attacco alla famiglia Sensi e mai mi è venuto in mente di farlo. Spero di chiarire così una volta per tutte queste sciocche polemiche che provano a metterci contro la vecchia gestione e proprietà. Ci auguriamo anzi di ripetere i successi che sono stati raggiunti in passato".


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Pallone d'Oro: finalisti Messi, Ronaldo e Iniesta

Written By Unknown on Kamis, 29 November 2012 | 23.45

In lizza Messi, Iniesta e Ronaldo. Escluso il bianconero Pirlo. Il vincitore verrà proclamato il 7 gennaio 2013 a Zurigo

ROMA - Sono Leo Messi, Iniesta e Cristiano Ronaldo i tre finalisti per il Pallone d'oro 2012. Lo ha annunciato la Fifa, a San Paolo.

VOTA - Noi ti chiediamo: chi vincerà il Pallone d'Oro? Puoi votare il nostro sondaggio cliccando qui e dire la tua attraverso lo spazio commenti qui in basso.

TECNICI - Scremata anche la lista dei candidati al premio per il miglior allenatore dell'anno: restano in corsa Vicente Del Bosque, José Mourinho e Pep Guardiola.

DONNE
- Per quanto riguarda il Pallone d'Oro femminile sono in corsa Marta (BRA), Alex Morgan (USA) e Abby Wambach (USA).


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Maran: «Bergessio è a disposizione con il Milan»

Il tecnico del Catania traccia punti fermi della partita con i rossoneri: «Titolari Rolin, Castro e Bellusci»


CATANIA - Il tecnico del Catania Maran, è intervenuto in mattinata nella conferenza stampa pre-Milan: «Loro hanno trovato equilibrio e valgono molto di più della classifica attuale. Noi dobbiamo però soprattutto stare attenti a noi stessi e mettere in campo spirito di squadra, approccio positivo, dimenticandoci della parentesi negativa del derby». Sarà squalificato Spolli, ma Maran ha già in mente più di una bozza di formazione: «Partirà Rolin dal primo minuto. Saranno titolari anche Castro e Bellusci. In ogni caso non vuol dire che torneremo alla difesa a tre. Bergessio? Ieri e oggi si è allenato con la squadra: lo ritengo a disposizione»


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Bari-Sassuolo a Baracani. Brescia-Verona: Giancola

Designati i fischietti per la 17ª giornata di serie B: Empoli-Spezia affidata a Mariani; Di Bello per Livorno-Grosseto; Reggina-Crotone a Irrati

ROMA - Questi gli arbitri, gli assistenti, i IV ufficiali e gli osservatori arbitrali che dirigeranno le gare valide per la diciassettesima giornata di andata della Serie B 2012‐2013 in programma sabato 1 dicembre 2012 alle 15.00:

Bari-Sassuolo: Leonardo Baracani di Firenze (Del Giovane-Ranghetti/Roca-Cavanna)

Brescia-Verona: Angelo Martino Giancola di Vasto (Longo-Vicinanza/Minelli-Felicani)

Empoli-Spezia: Maurizio Mariani di Aprilia (Fiorito-Di Iorio/Ceccarelli-Daneluzzi)

Juve Stabia-Cittadella: Luigi Nasca di Bari (Pegorin-Liberti/D'Angelo-Calabrese)

Lanciano-Cesena: Renzo Candussio di Cervignano del Friuli (Paiusco-Chiocchi/Cangiano-Papini)

Livorno-Grosseto: Marco Di Bello di Brindisi (Schenone-Di Francesco/Rocca-Alesi)

Modena-Novara: Angelo Cervellera di Taranto (Bolano-Lo Cicero/Albertini-D'Ambrosio)

Padova-Ascoli: Eugenio Abbattista di Molfetta (Iori-Santuari/Soricaro-Pistoli-Alunni)

Pro Vercelli-Vicenza (ore 18): Riccardo Pinzani di Empoli (Ciancaleoni-Valeriani/Giovani-Lombardi)

Reggina-Crotone (lunedi ore 20:45): Massimiliano Irrati di Pistoia (Bernardoni-Gava/Velotto-Arena)

Varese-Ternana: Federico La Penna di Roma (Vivenzi-Peretti/Verdenelli-D'Agnese)


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Agente Floccari: «Napoli? Conclusione vicina»

L'agente dell'attaccante: «Lotito dovrebbe ufficializzare la chiusura: gli indizi ormai costituiscono una prova»

NAPOLI - Vincenzo Morabito, procuratore di Sergio Floccari e Klaas-Jan Huntelaar, è intervenuto oggi ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli e ha parlarto del passaggio di Floccari in azzurro a gennaio:«Dovrebbe ufficializzare tutto il presidente della Lazio, Lotito, anche perché il suo club è quotato in borsa. Gli indizi, ormai costituiscono una prova ed è inutile nasconderlo. Il Napoli continua a seguire Mazzarri sul mercato e anche stavolta prenderà un giocatore che nella Lazio non ha assolutamente spazio, perché nelle gerarchie biancocelesti Sergio viene addirittura dopo Kozak. E non dimentichiamo che la Lazio deve ridurre la rosa. Ripeto, gli indizi sono tanti, un passaggio all'ombra del Vesuvio già a gennaio è un'operazione che fa comodo sia al Napoli che alla Lazio, oltre a dare dei vantaggi al calciatore stesso che verrà sì a fare il vice-Cavani o il vice-Pandev, ma che considerando gl i impegni del club partenopeo troverà maggior spazio al San Paolo che all'Olimpico. Il modulo di Pektovic penalizza gli attaccanti: giocando con una sola punta ha bisogno di un centravanti che tenga la palla e che sia fisicamente importante. In questo contesto, Floccari può far la prima punta ma è meno possente dello stesso Kozak. Floccari, per caratteristiche, è adatto al modulo di Mazzarri: è completo dal punto di vista tecnico è può far coppia con Cavani, con Pandev e con Insigne.

IL GIOCATORE
- «Sergio ha avuto forse il difetto di fare pochi goal in carriera, difficilmente è andato in doppia cifra, ma questo perché ha giocato in squadre meno importanti o perché, come è successo con la Lazio, è stato chiuso da giocatori come Klose che, in questo momento, è tra gli attaccanti più forti ed importanti del calcio italiano. L'unica cosa può distruggere la logica del passaggio di Sergio Floccari al Napoli è il emperamento di Claudio Lotito: il presidente della Lazio, quando si va a fare una trattativa, può cambiare le carte in tavola. Diverse volte è successo che Lotito abbia fatto naufragare delle trattative che sembravano ormai fatte. In Europa League non potrà scendere in campo col Napoli e questo è un handicap non da poco: Sergio potrà giocare solo in Coppa Italia ed in campionato. Huntelaar? Escludo un suo ritorno in Italia per costi e per volontà del giocatore. Tanti calciatori non fanno più follie per venire in Italia. Huntelaar vorrebbe giocare in Inghilterra, per caratteristiche gli olandesi si sono sempre trovati bene Oltremanica». 
 


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Allegri: «Muntari e Isla due casi diversi»

Il tecnico del Milan: «Contro il Catania sarà uno scontro diretto. È una sfida che vale tanto in termini di classifica»

MILANO - "La partita di domani contro il Catania è molto complicata. Hanno conquistato in casa quasi tutti i punti che hanno ma sono reduci da un brutto derby e troveremo un ambiente calcisticamente difficile. Hanno un solo punto in più di noi, quindi sarà uno scontro diretto. È una sfida che vale tanto in termini di classifica". L'allenatore del Milan Massimiliano Allegri - che oggi ha pranzato con Silvio Berlusconi - mette in guardia dal possibile rischio di un calo di concentrazione dopo la vittoria con la Juve. 

CASI MUNTARI E ISLA
- Il gol fantasma di Muntari e il rigore assegnato al Milan per un (inesistente) fallo di mano di Isla non sono episodi paragonabili: lo dice l'allenatore del Milan Massimiliano Allegri troncando però ogni ulteriore speculazione in proposito. "Sono due circostanze - spiega - diverse tra loro ma non ha senso parlarne ancora. Contro la Juventus è stata una bella partita, magari senza tanti gol ma ugualmente affascinante".

PATO
- "Pato è un patrimonio del club. Bisogna aspettarlo. È un capitale che assolutamente non va perso": così l'allenatore del Milan Massimiliano Allegri commenta l'incontro svoltosi ieri fra Galliani e l'agente del giocatore. L'allenatore ha pranzato con Silvio Berlusconi, anche oggi in visita a Milanello: "La sua è una presenza fondamentale per tutti noi. Abbiamo parlato della squadra, delle partite disputate e di quelle che ci aspettano". 


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Pallone d'oro: finalisti Messi, Ronaldo e Iniesta

In lizza Messi, Iniesta e Ronaldo. Escluso il bianconero Pirlo. Il vincitore verrà proclamato il 7 gennaio 2013 a Zurigo

ROMA - Sono Leo Messi, Iniesta e Cristiano Ronaldo i tre finalisti per il Pallone d'oro 2012. Lo ha annunciato la Fifa, a San Paolo.

VOTA - Noi ti chiediamo: chi vincerà il Pallone d'Oro? Puoi votare il nostro sondaggio cliccando qui e dire la tua attraverso lo spazio commenti qui in basso.

TECNICI - Scremata anche la lista dei candidati al premio per il miglior allenatore dell'anno: restano in corsa Vicente Del Bosque, José Mourinho e Pep Guardiola.

DONNE
- Per quanto riguarda il Pallone d'Oro femminile sono in corsa Marta (BRA), Alex Morgan (USA) e Abby Wambach (USA).


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Klose: Scudetto Lazio? Ce la giochiamo con tutti

Miroslav Klose, attaccante della Lazio: «Abbiamo una squadra di talento e possiamo battere tutti ma è ancora presto per dire se vinceremo il tricolore o no. Spero di finire con i miei compagni il più in alto possibile. La vittoria con l'Udinese? Ci ha permesso di restare in alto. Il titolo di capocannoniere? Vediamo, ma non è un'ossessione»

ROMA - Miroslav Klose sta facendo impazzire i tifosi della Lazio. Il suo ruolino in questa stagione è impressionante: 12 gol tra campionato, coppe e Nazionale tedesca. Addirittura 8 centri in 13 partite giocate in Serie A, ma soprattutto una continuità di rendimento che sta sorprendendo tutti considerando i 34 anni suonati dell'ex attaccante del Bayern Monaco. Quando due stagioni fa il presidente Claudio Lotito lo prese a parametro zero in pochi avrebbero scommesso su questi numeri che stanno tenendo la squadra di Petkovic ai vertici del calcio italiano ed europeo (prima nel giorne di E. League con due punti di vantaggio sul Tottenham di Villas Boas e già qualificata per i sedicesimi di finale). A Roma è stato ribattezzato "Er Papa", o c'è anche chi più semplicemente lo chiama "Mito Klose", giocando sul suo nome di battesimo. Klose in questo avvio di stagione sta mettendo in mostra la sua eccezionale classe, ma soprattutto un fiuto per il gol che raramente si è visto in Italia, anche in un campionato così prestigioso come quello tricolore. Da parte sua Klose preferisce stare con i piedi per terra e non potrebbe essere altrimenti per chi con la Germania ha segnato 67 gol in 121 partite (ad un solo centro dal record assoluto di Muller): «Quella contro l'Udinese (match vinto dalla Lazio per 3-0, nda) è stata una buona partita contro un'ottima squadra. I friulani, infatti, sono sempre un avversario difficile da affrontare. Tutti hanno fatto il loro lavoro ed è stato davvero divertente vincere come abbiamo fatto. Peraltro ho segnato ancora, ma la cosa principale era quello di ottenere i tre punti».

CAPITOLO SCUDETTO - Il successo contro la squadra di Guidolin ha permesso alla Lazio di recuperare punti anche sulla Juventus capolista e l'Inter (ko 1-0 contro il Parma, proprio l'avversario dei biancocelesti di domenica prossima) e Klose affronta anche il tema scudetto, parola tabù nella capitale ma che il tedesco non ha paura a trattare: «Il tricolore? È ancora troppo presto per dirlo - ha aggiunto l'attaccante teutonico a topmercato.com -, ma sappiamo che abbiamo una squadra di talento e proprio per questo possiamo battere tutti. Il nostro inizio di stagione è stato molto interessante, ma non possiamo accontentarci. Il campionato è ancora molto lungo e spero di riuscire a terminare la stagione il più in alto possibile. L'obiettivo minimo è qualificarci per la prossima Champions League».

NUMERI DA FAVOLA - In questi due anni alla Lazio Klose ha mostrato una continuità e un'affidabilità davvero straordinaria. La sua capacità di realizzare reti è davvero sorprendente: quaranta partite giocate e ventuno gol all'attivo. Una media invidiabile e se non fosse stato per l'infortunio sul finale della scorsa stagione, molto probabilmente la Lazio avrebbe agguantato la Champions League, poi soffiata in volata dall'Udinese. Quest'anno il titolo dei capocannonieri può essere un altro obiettivo di Klose: «In realtà non ci voglio pensare troppo - precisa il bomber biancoceleste -. Voglio solo aiutare la mia squadra a vincere segnando il più possiibile e vincendo tutte le partite. In particolare vorrei vincere trofei di squadra più che allori personali. Sono venuto qui per questo, per vincere. Poi se arriverà anche il titolo di capocannoniere sarà anche più bello. Non mi interessano le vittorie personali, ma quelle del gruppo. Se la mia squadra non vince nulla il mio trionfo singolo non avrà valore. Di certo per me segnare più gol degli altri attaccanti della Serie A non è un'ossessione e soprattutto ci sono anche molti altri attaccanti buoni nel campionato italiano. Staremo a vedere».

VOGLIA DI VINCERE - Parole importanti che caricano ulteriormente una piazza che sta vivendo momenti fantastici. Un pubblico che Klose non può far altro che apprezzare considerando l'affetto che ogni settimana gli viene mostrato: «Il mio adattamento con il calcio italiano è stato molto veloce, soprattutto perché sono stato aiutato molto da tutti quando sono arrivato. In questo club e nella città di Roma mi sono sentito subito a casa. Non mi sono pentito di essere andato via dal Bayern Monaco e soprattutto di aver provato un'esperienza nuova. La cosa certa è che non potevo sceglire una squadra migliore di questa. Stiamo parlando della Lazio, un grande club a livello europeo e che vuole tornare nell'élite del calcio continentale. Devo dire che sono molto entusiasta di questo progetto, non posso proprio lamentarmi. L'unica cosa che voglio è aiutare la Lazio a vincere dei trofei». E se il tuo top player dice così, allora la Lazio può spaventare chiunque. Anche la Juve.


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Zico: Italia-Brasile '82 è stata la rovina del calcio

Written By Unknown on Rabu, 28 November 2012 | 23.45

Duro attacco del brasiliano: «Se avessimo vinto quella partita il calcio probabilmente sarebbe stato differente. Invece, dopo di allora cominciammo a mettere le basi per un calcio nel quale bisogna conseguire il risultato a qualsiasi costo, un calcio fondato sulla distruzione del gioco avversario e sul fallo sistematico». Replica di Paolo Rossi: «Ci ringrazi per quella lezione»

RIO DE JANEIRO - La sconfitta del Brasile ad opera dell'Italia ai Mondiali spagnoli del 1982 ha avuto un impatto negativo sul mondo del calcio che si sente ancora oggi. Parola di Zico, l'ex fuoriclasse brasiliano che approdò in Italia all'Udinese. Il fantasista ricorda la partita del Sarria a Barcellona proprio nel giorno in cui affida al suo sito Internet la notizia che lascia la guida della nazionale irachena, ancora in corsa per un posto al Mondiale 2014, per inosservanze contrattuali da parte della Federazione di quel paese.

"Il Brasile aveva una squadra fantastica - ricorda in una conferenza stampa lo specialista delle punizioni con traiettorie impossibili -, riconosciuta in tutto il mondo, e ovunque andiamo la gente ci ricorda quel team del 1982". "Se avessimo vinto quella partita - prosegue - il calcio probabilmente sarebbe stato differente. Invece, dopo di allora cominciammo a mettere le basi per un calcio nel quale bisogna conseguire il risultato a qualsiasi costo, un calcio fondato sulla distruzione del gioco avversario e sul fallo sistematico". "Quella sconfitta - dice ancora Zico - non fu positiva per il mondo del calcio. Se quel giorno avessimo segnato cinque reti, l'Italia ne avrebbe segnate sei, perchè trovavano sempre il modo di capitalizzare i nostri errori". Zico critica infine l'eccessiva fisicità del calcio moderno: "Il Brasile è una terra fertile per i calciatori, ma dobbiamo cambiare la mentalità nelle squadre giovanili dei club. Sono sicuro che se facessi oggi un provino per una squadra, sarei scartato perchè troppo poco prestante, e basso di statura"

PAOLO ROSSI: DEVE RINGRAZIARCI - Altro che "impatto negativo" sul calcio. Il 3-2 inflitto al Brasile dall'Italia al Mondiale dell'82 "fu una lezione per la quale ci dovrebbero ringraziare e darmi un premio. Una sconfitta dalla quale impararono molto, soprattutto a giocare più coperti. Tanto è vero che poi hanno vinto altre due edizioni". Paolo 'Pablito' Rossi se la ride di gusto alla conferma che negli incubi peggiori di Zico la sua tripletta del 5 luglio 1982, al Sarrià, merita sempre un posto di rilievo, pur a 30 anni di distanza. Al Brasile bastava il pari per andare avanti. Invece anche sul 2-2 si rovesciarono avanti, subendo la terza rete di Rossi. Un gol che l'ex numero 10 di selecao, Flamengo ed Udinese non ha dimenticato. "Zico naturalmente si lancia in un paradosso - aggiunge Rossi - e non penso che a quella vittoria si possa attribuire un peso così grande. È vero, invece, che da allora il loro approccio è cambiato, è diventato più guardingo, si sono europeizzati. Anche perchè tanti brasiliani hanno conosciuto i campionati del nostro continente. Eppure vederli giocare è sempre uno spettacolo. Pur evolvendosi, il loro calcio è rimasto lo specchio di un paese dove lo spettacolo resta importante". Zico teme che oggi - nell'era del calcio fisico - uno poco prestante, come lui, verrebbe scartato. Ma nemmeno su questo Rossi è d'accordo: "I giocatori come Zico non sono figli della loro generazione, ma del talento ed emergeranno sempre".


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Coppa Italia, in campo per le sfide del 4° turno

Dopo il colpo del Verona che si è imposto ieri sera 2-1 sul campo del Palermo eliminando i rosanero, ritorna la Coppa Italia con le sfide valide per il quarto turno

ROMA - Dopo il colpo del Verona che si è imposto ieri sera 2-1 sul campo del Palermo eliminando i rosanero, ritorna la Coppa Italia con le sfide valide per il quarto turno. In campo Atalanta-Cesena (ore 15.00); Chievo-Reggina Ore 15.00); Bologna-Livorno (ore 17.00); Siena-Torino (ore 19.00) e Fiorentina- Juve Stabia (ore 21.00).

I RISULTATI - Qui di seguito i risultati:

Atalanta-Cesena: 3-1
 31' Tonucci (C); 41' Parra (A); 62' De Luca (A); 82' Parra (A) 

Chievo-Reggina: 0-1
60' Lucioni (R)

Bologna-Livorno 1-0 IN CORSO
35' Pasquato (B)

Siena-Torino (ore 19.00)

Fiorentina- Juve Stabia (ore 21.00).


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Presidente CBF Brasile: «Domani annuncerò ct»

Josè Maria Marin, presidente della Federcalcio brasiliana, ha rivelato che «domani farò un annuncio, per dire chi sarà il nuovo ct della nostra nazionale». Il candidato numero 1 è Felipe Scolari

SAN PAOLO (BRASILE) - Il presidente della federcalcio brasiliana (CBF) Josè Maria Marin ha rivelato che "domani farò un annuncio, per dire chi sarà il nuovo ct della nostra nazionale". Marin ha parlato nel corso di una visita al nuovo stadio di San Paolo in costruzione per i Mondiali, l'Itaquerao, che dopo il torneo iridato, quando passerà da una capienza di 67mila spettatori a una di 47mila, diventerà la "casa" del Corinthians. Assieme a Marin c'erano il Ministro dello Sport Aldo Rebelo, il segretario generale della Fifa Jerome Valcke e il rappresentante del comitato organizzatore dei Mondiali Ronaldo "Fenomeno". I quattro, seguiti da altri dirigenti e da fotografi e reporter, si sono recati in treno al nuovo stadio, per verificare i tempi di percorrenza, e hanno impiegato in tutto 18 minuti. "Domani dirò il nome del nostro nuovo selezionatore - ha detto Marin -. Quanto ad Andres Sanches, confermo che non è più il d.g. della Selecao". Oggi l'ex presidente del Corinthians poi passato nei ranghi federali ha detto, consegnando la lettera di dimissioni, di essere sicuro che il prescelto per la panchina del Brasile sarà Luiz Felipe Scolari. "È già in parola con Marin", ha detto Sanches.

ARRIVA SCOLARI - A più di dieci anni dal successo nel Mondiale del 2002, Luiz Felipe Scolari torna alla guida della nazionale brasiliana. Lo ha detto una fonte della federcalcio del Brasile (CBF), confermando che un annuncio ufficiale verrà fatto domani. In serata Scolari, che attualmente si trova a Passo Fundo, nel Rio Grande do Sul dovrebbe arrivare a San Paolo per firmare il contratto e poi partecipare sabato al sorteggio della Confederations Cup. Da parte sua il presidente federale Josè Maria Marin, che nei giorni scorsi aveva incontrato Scolari assieme al vice-presidente Marco Polo Del Nero, ha detto anche che, al posto del dimissionario direttore generale Andres Sanches, verrà nominato un "coordinatore delle nazionali" che dovrebbe essere l'ex ct della Selecao Carlos Alberto Parreira, che però non avrà potere sulle scelte tecniche di Scolari. Anche tutti i principali network brasiliani danno già per certa la nomina di 'Felipaò, detto anche "lo Sceriffo", che dopo aver vinto con il Brasile il Mondiale nippo-coreano del 2002, ha guidato il Portogallo portandolo alla finale degli Europei persi in casa nel 2004, e al 4/o posto nel Mondiale tedesco. Sempre con il Portogallo, è arrivato fino ai quarti di finale di Euro 2008. Poi ci sono state le esperienze al Chelsea, dove Scolari è staro esonerato, e in Uzbekistan al Bunyodkor con cui ha vinto il titolo nazionale nel 2009 e ricevuto un ingaggio di 16 milioni di euro per un anno. Tornato in patria per allenare il Palmeiras, ha vinto una Coppa del Brasile ma poi è stato esonerato a settembre. Poi il 'Verdaò è retrocesso in serie B.


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Scolari ct del Brasile: «Domani l'annuncio»

Josè Maria Marin, presidente della Federcalcio brasiliana, ha rivelato che «domani farò un annuncio, per dire chi sarà il nuovo ct della nostra nazionale». Il candidato numero 1 è Felipe Scolari

SAN PAOLO (BRASILE) - Il presidente della federcalcio brasiliana (CBF) Josè Maria Marin ha rivelato che "domani farò un annuncio, per dire chi sarà il nuovo ct della nostra nazionale". Marin ha parlato nel corso di una visita al nuovo stadio di San Paolo in costruzione per i Mondiali, l'Itaquerao, che dopo il torneo iridato, quando passerà da una capienza di 67mila spettatori a una di 47mila, diventerà la "casa" del Corinthians. Assieme a Marin c'erano il Ministro dello Sport Aldo Rebelo, il segretario generale della Fifa Jerome Valcke e il rappresentante del comitato organizzatore dei Mondiali Ronaldo "Fenomeno". I quattro, seguiti da altri dirigenti e da fotografi e reporter, si sono recati in treno al nuovo stadio, per verificare i tempi di percorrenza, e hanno impiegato in tutto 18 minuti. "Domani dirò il nome del nostro nuovo selezionatore - ha detto Marin -. Quanto ad Andres Sanches, confermo che non è più il d.g. della Selecao". Oggi l'ex presidente del Corinthians poi passato nei ranghi federali ha detto, consegnando la lettera di dimissioni, di essere sicuro che il prescelto per la panchina del Brasile sarà Luiz Felipe Scolari. "È già in parola con Marin", ha detto Sanches.

ARRIVA SCOLARI - A più di dieci anni dal successo nel Mondiale del 2002, Luiz Felipe Scolari torna alla guida della nazionale brasiliana. Lo ha detto una fonte della federcalcio del Brasile (CBF), confermando che un annuncio ufficiale verrà fatto domani. In serata Scolari, che attualmente si trova a Passo Fundo, nel Rio Grande do Sul dovrebbe arrivare a San Paolo per firmare il contratto e poi partecipare sabato al sorteggio della Confederations Cup. Da parte sua il presidente federale Josè Maria Marin, che nei giorni scorsi aveva incontrato Scolari assieme al vice-presidente Marco Polo Del Nero, ha detto anche che, al posto del dimissionario direttore generale Andres Sanches, verrà nominato un "coordinatore delle nazionali" che dovrebbe essere l'ex ct della Selecao Carlos Alberto Parreira, che però non avrà potere sulle scelte tecniche di Scolari. Anche tutti i principali network brasiliani danno già per certa la nomina di 'Felipaò, detto anche "lo Sceriffo", che dopo aver vinto con il Brasile il Mondiale nippo-coreano del 2002, ha guidato il Portogallo portandolo alla finale degli Europei persi in casa nel 2004, e al 4/o posto nel Mondiale tedesco. Sempre con il Portogallo, è arrivato fino ai quarti di finale di Euro 2008. Poi ci sono state le esperienze al Chelsea, dove Scolari è staro esonerato, e in Uzbekistan al Bunyodkor con cui ha vinto il titolo nazionale nel 2009 e ricevuto un ingaggio di 16 milioni di euro per un anno. Tornato in patria per allenare il Palmeiras, ha vinto una Coppa del Brasile ma poi è stato esonerato a settembre. Poi il 'Verdaò è retrocesso in serie B.


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Passa la Reggina: Chievo ko a Verona

Esce dalla coppa Italia la squadra di Corini battuta 1-0 dagli amaranto che affronteranno agli ottavi di finale il Milan. I gialloblù escono dal Bentegodi tra i fischi del pubblico

VERONA - Il Chievo di Corini esce dalla coppa Italia, tra i fischi dei suoi beniamini: la Reggina ha battuto i gialloblù 1-0 con un colpo di testa di Fabio Lucioni nella ripresa. Nel primo tempo è stata la noia la vera protagonista, complice anche il campo infausto del Bentegodi ricoperto di fango in diverse parti del manto erboso. Da segnalare al 26' le proteste del Chievo che chiede un rigore per una trattenuta in area, ma il direttore di gara ha fatto proseguire. Nel secondo tempo Corini inserisce subito Dramè per Sardo; Jokic si sposta a destra. Al 49' clamorosa occasione per la Reggina con il colpo di testa di Fischnaller che, deviato, scivola di poco a lato. Al 60' Reggina in vantaggio: calcio d'angolo dalla destra svetta Lucioni su Jokic che batte Puggioni per lo 0-1. Poi il Chievo prova a reagire ma il miglior attaccante di Corini è l'amaranto Lucioni che colpisce la traversa e rischia clamorosamente l'autogol. Il gialloblù Stoian, entrato nel tentativo di pareggiare, prova ad impensierire la retroguardia della Reggina. Ancora proteste all'87', nel forcing veneto, su un tiro di Di Michele che chiede il rigore per un presunto tocco di mano. La Reggina però resiste e si aggiudica gli ottavi di finale contro il Milan, il 12 dicembre prossimo. 


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Il Psg fatica: l'ombra di Mou su Ancelotti

Secondo la stampa spagnola e quella francese, il portoghese sempre più convinto: dagli emiri del Psg un'offerta stratosferica

PARIGI - Scacco per il Paris Saint-Germain di Carlo Ancelotti, che ieri sera è stato eliminato ai rigori dalla Coppa di Francia nei quarti di finale contro il Saint-Etienne. Mentre sulla formazione parigina si allunga l'ombra di Mourinho. "La squadra è stata brava, e anche il gioco mi è piaciuto. Non ho niente da dire ai giocatori. Siamo delusi dal risultato, ma il comportamento della squadra è stato ottimo. Abbiamo giocato 120 minuti con continuità e controllo", ha commentanto Ancelotti, aggiungendo: "È una performance che ci dà fiducia per il futuro". "Non abbiamo segnato e questa è la storia della partita. Non c'è nulla che mi abbia innervosito, non abbiamo nulla da dire sulla squadra", gli ha fatto eco il direttore sportivo Leonardo. Intanto però, sui giornali di Francia e Spagna, non si fermano le voci su un ipotetico trasferimento dell'allenatore del Real Madrid sulle rive della Senna, al posto di Ancelotti. Ieri, il quotidiano spagnolo 'Sport' titolava "Mou prepara la sua uscita". Una notizia ripresa dal quotidiano Le Figaro, che questa mattina scrive in prima pagina: "Josè Mourinho: dal Real Madrid al Psg?".

SUPER OFFERTA
- Consapevole che la sua bella avventura al Real Madrid sta volgendo al termine, il portoghese avrebbe incaricato il suo agente, il super-influente Jorge Mendes, di trovargli un club per la prossima stagione. "In una posizione delicata a Madrid, il portoghese sarebbe pronto a lasciare la Spagna", scrive Le Figaro. Più in generale, secondo la stampa transalpina, le difficili relazioni di Mourinho con alcuni dirigenti del Real Madrid e il sentimento di essere percepito come quello che fa "sempre la parte del cattivo" avrebbero accelerato le cose. Al Real, Mourinho non ha più l'unanimità. Le sue uscite teatrali hanno finito per stancare. "Poco a poco, l'allenatore portoghese si allontana dal suo presidente, Florentino Perez, e dai suoi giocatori", commenta Le Figaro, aggiungendo: "L'uscita si avvicina. Un'offerta 'stratosfericà del Psg ha tutti gli argomenti, chiaramente finanziari, per sedurre". Secondo 'Sport', gli emiri del Qatar, propietari del Psg, avrebbero fatto a Mourinho un'offerta da nababbi affinchè prenda l'aereo per Parigi a giugno. "Una proposta - assicura il quotidiano francese - molto difficile da rifiutare".

SPECIAL ONE
- Tanto più che 'The Special Onè ama le sfide e non la m'hai nascosto: "Essere campione in un altro Paese è per me una motivazione". Essere unico, entrare nella leggenda, sono queste le ambizioni del portoghese. Dopo essere stato campione con Porto, Chelsea, Inter e Real, potrebbe, con Parigi - che conta una delle comunità portoghesi più importanti d'Europa - diventare il primo allenatore ad incassare cinque campionati in cinque Paesi diversi. Una sfida all'altezza delle sue ambizioni. E di ambizione, il Psg, con i suoi mezzi economici smisurati, ne ha da vendere. Sarebbe "un matrimonio ideale", sottolinea Le Figaro, ricordando che proprio in questo periodo in Francia "ci si interroga sui metodi di Carlo Ancelotti e sulla sua assenza di risultati". Ma il Psg 'pigliatuttò non si ferma qui. Sempre secondo Le Figaro, gli emiri sarebbero disposti a sborsare 125 milioni di euro per comprarsi anche Cristiano Ronaldo.


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Tris Atalanta in rimonta. Cesena al tappeto

La squadra di Colantuono stacca il pass per gli ottavi di Coppa Italia e giocherà contro la Roma grazie alla doppietta di Parra e alla rete di De Luca. Altro grave infortunio per Marilungo, uscito in barella prima del riposo

BERGAMO - Finisce 3-1 tra Atalanta e Cesena in un match ricco di emozioni. Partono forte gli ospiti che trovano il vantaggio alla mezz'ora: dagli sviluppi di un corner Tonucci salta più in alto di tutti e beffa Polito che sbaglia l'uscita. Il pareggio è quasi immediato, lo firma Parra di tacco. Prima del riposo Marilungo è costretto a lasciare il campo in barella per un durissimo scontro di gioco (era appena tornato a disposizione). La ripresa è tutta di marca bergamasca: mette la freccia De Luca, poi Parra firma la doppietta personale. Al Cesena restano le proteste per due gol annullati per fuorigioco. 


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Gli allenatori chiedono la tecnologia in campo

Written By Unknown on Selasa, 27 November 2012 | 23.45

Un'Academy per gli arbitri e l'introduzione di sistemi per evitare gol fantasma: sono le richieste che emergono da un mega sondaggio che ha coinvolto i tecnici di diciannove paesi europei

ROMA - Vogliono la tecnologia, una Academy per gli arbitri (un po' sull'esempio dei settori giovanili) e qualche cambiamento (o aggiornamento o chiarimento) su alcune contestate regole. E' quanto emerge da un sondaggio realizzato tra gli allenatori di diciannove paesi europei. I sondaggisti direbbero: un campione ampio. A promuovere l'iniziativa ha pensato la League Manager Association, l'organizzazione che raccoglie gli allenatori di Premier League e della Championship (la nostra serie B). Per dare un respiro continentale alla cosa si sono appoggiati al loro sponsor, cioè Castrol. E quel che emerge sembra in qualche misura in contrasto tanto con le poisizioni del presidente della Fifa, Sepp Blatter, quanto con quelle del presidente dell'Uefa, Michel Platini (anzi, forse più vicine al primo che al secondo). Quello arbitrale è un tema "sensibile" non solo in Italia, anche se poi a essere criticati sono solo gli italiani per le loro attenzioni viscerali alla questione. Ma che il problema susciti grande attenzione è un dato di fatto. E che un po' tutti in Europa pretandano un salto di qualità, è un altro dato di fatto, con buona pace delle considerazioni decisamente medioevali di Marcello Nicchi (il calcio dei professionisti di primo livello non è la stessa cosa del calcio amatoriale).

ACADEMY PER GLI ARBITRI E TECNOLOGIA - I risultati del sondaggio sono chiari. Gli arbitri d'area nessuno sembra prenderli in seria considerazione. Il 62 per cento degli intervistati, infatti, vorrebbe, almeno per quanto riguarda il gol-fantasma, l'introduzione della tecnologia. Tutti, poi, reclamano una Academy per formare gli arbitri evidentemente ritenuti ancora non all'altezza delle necessità di un football superprofessionistico. L'83 per cento chiede chiarezza (insomma, una revisione della norma) per quanto riguarda le azioni che terminano con il rigore, l'espulsione del giocatore che ha commesso il fallo e la squalifica per la gara successiva. Un aggiornamento viene richiesto dall'83 per cento per quanto riguarda le sanzioni per il fallo di mano, mentre il 69 per cento reclama date di mercato più rigide e chiare. Infine, un messaggio tanto per Blatter quanto per Platini: il 72 per cento ritiene che si debba infliggere un bel taglio alle amichevoli internazionali.

Antonio Maglie


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Bologna, Acquafresca pedina di scambio

L'attaccante sembra destinato a cambiare aria all'apertura del mercato: ipotesi di scambio con Vargas del Napoli o con una delle tante punte del Cagliari

BOLOGNA - In Emilia si parte da un dato di fatto: Gilardino è troppo solo lì davanti e Gabbiadini non può dare un apporto decisivo in termini di gol. Per questo il club ha in piedi più ipotesi e Acquafresca è la chiave di volta. Con ogni probabilità cambierà aria a gennaio e non ha escluso un ritorno al Cagliari. L'obiettivo primario resta uno scambio di prestiti con Vargas del Napoli, ma non si può escludere che si possa virare su un attaccante isolano visto che il pacchetto offensivo a disposizione del duo Pulga-Lopez è composto da Nenè, Ibarbo, Thiago Ribeiro, Sau, Cossu e Pinilla. Restano poco più dei sogni Zarate e Coutinho.   


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Tronchetti: «L'Inter può vincere lo scudetto»

Il presidente del gruppo Pirelli dopo il ko di Parma: «Non è una sconfitta che può pregiudicare il cammino di una squadra»

RIO DE JANEIRO - "Certo che sì", l'Inter ce la può fare a conquistare lo scudetto. Lo ha detto il presidente del gruppo Pirelli Marco Tronchetti Provera, a margine della presentazione del Calendario 2013 ricordando che "all'inizio del campionato nessuno aveva fiducia" nella squadra. "La squadra c'è - ha aggiunto commentando il risultato contro il Parma - ogni partita ha una sua storia e non èuna sconfitta che può pregiudicare il cammino di una squadra"."Snejider? C'è una politica chiara da parte della società, bisogna continuare così".


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Marquinhos convocato dall'Under 20 brasiliana

Il difensore nella lista di pre-convocati diramata dal tecnico del Brasile Under 20, Emerson Avila, per il campionato sudamericano di categoria che si terrà in Argentina dal prossimo 9 gennaio al 3 febbraio

ROMA - C'è anche il nome di Marquinhos nella lista di pre-convocati diramata dal tecnico del Brasile Under 20, Emerson Avila, per il campionato sudamericano di categoria che si terrà in Argentina dal prossimo 9 gennaio al 3 febbraio, e che metterà in palio quattro posti per il Mondiale U-20 che sarà disputato in Turchia nell'estate del 2013. Il 18enne difensore della Roma, che sta impressionando nella squadra di Zeman nonostante la giovane età, ha commentato la notizia attraverso Twitter: "Dio ci sorprende sempre: grazie Signore, è un onore servire la Selecao". Se Marquinhos dovesse superare il taglio (la lista attuale è di 27 elementi, ma scenderà a 22) si troverebbe quindi a saltare quattro partite di campionato (Catania, Inter, Bologna e Cagliari). Il centrale giallorosso, però, non è l'unico brasiliano pescato in Europa dall'allenatore Avila: dovranno lasciare il vecchio continente per un mese anche Fabinho (Real Madrid), Filipe (Rio Ave) e il figlio di Mazinho, Rafinha (Barcellona). Tra i pre-convocati figura poi un altro erede eccellente, Mattheus (figlio di Bebeto), mentre in difesa è stato chiamato anche Wallace, praticamente già acquistato dal Chelsea, ma nel mirino della Roma che lo accoglierebbe a fine stagione con la formula del prestito. Il Brasile, inserito nel Gruppo B (nel girone A ci sono Argentina, Paraguay, Cile, Colombia e Bolivia), debutterà il 9 gennaio contro l'Ecuador, per poi affrontare Uruguay, Venezuela e Perù.


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Marquinhos nell'Under 20. Out 4 gare con la Roma

Il difensore nella lista di pre-convocati diramata dal tecnico del Brasile Under 20, Emerson Avila, per il campionato sudamericano di categoria che si terrà in Argentina dal prossimo 9 gennaio al 3 febbraio

ROMA - C'è anche il nome di Marquinhos nella lista di pre-convocati diramata dal tecnico del Brasile Under 20, Emerson Avila, per il campionato sudamericano di categoria che si terrà in Argentina dal prossimo 9 gennaio al 3 febbraio, e che metterà in palio quattro posti per il Mondiale U-20 che sarà disputato in Turchia nell'estate del 2013. Il 18enne difensore della Roma, che sta impressionando nella squadra di Zeman nonostante la giovane età, ha commentato la notizia attraverso Twitter: "Dio ci sorprende sempre: grazie Signore, è un onore servire la Selecao". Se Marquinhos dovesse superare il taglio (la lista attuale è di 27 elementi, ma scenderà a 22) si troverebbe quindi a saltare quattro partite di campionato (Catania, Inter, Bologna e Cagliari). Il centrale giallorosso, però, non è l'unico brasiliano pescato in Europa dall'allenatore Avila: dovranno lasciare il vecchio continente per un mese anche Fabinho (Real Madrid), Filipe (Rio Ave) e il figlio di Mazinho, Rafinha (Barcellona). Tra i pre-convocati figura poi un altro erede eccellente, Mattheus (figlio di Bebeto), mentre in difesa è stato chiamato anche Wallace, praticamente già acquistato dal Chelsea, ma nel mirino della Roma che lo accoglierebbe a fine stagione con la formula del prestito. Il Brasile, inserito nel Gruppo B (nel girone A ci sono Argentina, Paraguay, Cile, Colombia e Bolivia), debutterà il 9 gennaio contro l'Ecuador, per poi affrontare Uruguay, Venezuela e Perù.


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Napoli, Pandev out. Mistero Campagnaro

Il dott. De Nicola visiterà i due giocatori: l'attaccante ha ancora fastidio ala caviglia, il difensore sembrava pronto ed invece non è partito per Cagliari. Intanto Cavani ritorna dopo la squalifica

NAPOLI - Giorno di riposo per i partenopei dopo il successo di Cagliari che riporta gli azzurri a soli due punti dalla Juve. Da domani Mazzarri si concentrerà sulla gara contro il Pescara, in programma al San Paolo domenica alle 12:30, primo lunch match stagionale, e questo prevede allenamenti particolari. Il tecnico riavrà a disposizione Cavani, che ieri ha scontato il turno di squalifica e la cui assenza si è fatta sentire nel reeparto avanzato. A proposito di attacco, ancora non sta bene Pandev, problema alla caviglia per lui, sarà visitato dal dott. De Nicola così come Campagnaro che ha rimediato una botta contro il Milan. Il difensore sembrava disponibile per Cagliari poi non è partito, comunque in settimana dovrebbe rientrare a pieno regime.


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Cavani carica il Napoli: «Siamo da scudetto»

Cavani: «Non è un sogno così lontano, le squadre che vengono prima di noi sono raggiungibilissime. Il calciatore che amo di più in assoluto è Batistuta»

ROMA - "Non sono arrivato a Napoli per fare di più di Maradona. Sono arrivato qui per entrare nel cuore della gente e lasciare un segno nella storia della mia società. Lo scudetto? Non è un sogno così lontano. Le squadre che vengono prima di noi sono raggiungibilissime. Diciamo che io e la mia squadra siamo sul pezzo". Così, il calciatore uruguaiano e attaccante della squadra partenopea, in un'intervista al settimanale "Chi", sul numero in edicola domani. Intervistato dal direttore Alfonso Signorini, il calciatore posa con il figlio Bautista e la moglie Sole in attesa del loro secondogenito, che chiameranno Lucas. "Per me - dice - è un periodo eccezionale e di questo devo ringraziare in primo luogo la mia famiglia. È qui che trovo tutta la forza di cui ho bisogno: nella dolcezza di mia moglie, nell'allegria di mio figlio. E in Gesù, il mio idolo. La nostra vita deve essere indirizzata a Dio. Lui ci riempie di talenti e noi dobbiamo impegnarci per metterli in mostra, per noi e per rendere testimonianza della sua grandezza. Quando sono sul campo voglio vincere a tutti i costi, fatico a digerire le sconfitte: nella vita si può essere miti come colombe, ma in campo noi calciatori dobbiamo essere aquile. Io studio per questo".

BATISTUTA IDOLO - El matador parla poi della sua lontananza dai clichè dei calciatori: "Mai corteggiato una dello spettacolo. Non le conosco. Sono stato da Maria De Filippi solo perchè mia moglie è una sua fan, ma, a differenza di tanti miei colleghi, non so distinguere una velina da una conduttrice. La Ferrari? Posso farne tranquillamente a meno. La PlayStation? Non mi entusiasma, preferisco passare il tempo libero nella natura: quando mi ritirerò tornerò in Uruguay e farò un lavoro a contatto con gli animali". Infine, sul suo calciatore preferito dice: "Quello che amo di più in assoluto è Batistuta. Ma è Gesù l'attaccante più forte nella storia di tutti i tempi".


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Calvani striglia Roma: Troppa superficialità

Written By Unknown on Senin, 26 November 2012 | 23.45

Il coach dell'Acea deluso dopo il ko di Bologna: «Le palle perse e i rimbalzi concessi confermano che l'atteggiamento non era quello giusto»

ROMA, 26 novembre - Marco Calvani, nella sala stampa della Futurshow Station, non ha lesinato critiche ai suoi giocatori dopo la sconfitta maturata contro la SAIE3: «Bologna ha fatto una buona partita ma non tutti i miei giocatori hanno giocato come in altre occasioni, palesando superficialità e presunzione. Finora avevamo dimostrato grande umiltà, forse quelli di oggi vanno classificati come peccati di gioventù ma dalla classifica emerge che ancora non abbiamo fatto nulla. Le venti palle perse e gli undici rimbalzi in attacco concessi confermano quanto detto in precedenza, ma abbiamo comunque avuto la possibilità di ribaltare il risultato. Ci abbiamo messo del nostro, vanno fatti i complimenti a Bologna ma con la presunzione e la superficialità dimostrati questa sera non si va lontano».


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Torino, tre punti di sutura alla testa per Glik

Il difensore polacco, uscito in barella dopo lo scontro aereo con Toni, sta meglio e presto tornerà ad allenarsi insieme ai compagni

TORINO - Niente di grave per Glik, costretto ieri a uscire dal campo in barella dopo lo scontro di gioco (testa contro testa) con Toni della Fiorentina. Il difensore, in via precauzionale, ha svolto un lavoro differenziato ma già domani tornerà a sudare insieme al gruppo. Tre, comunque, i punti di situra che lo staff medico ha applicato alla profonda ferita. Migliora Bakic, mentre era assente Caceres. Domani è già tempo di rifinitura per il Torino di Ventura perchè alle porte è in programma il match di Coppa Italia contro il Siena di Cosmi. 


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Dovizioso: «A dicembre mi opero»

Intervento per rimuovere la placca alla spalla. Prima però i test a Jerez con la Ducati e il Sic Supermotor Day

MONZA - Giorni intensi per Andrea Dovizioso. Prima i test a Jerez con la Ducati Desmosedici, in programma da mercoledì a venerdì a Jerez prima dei due mesi di stop. Poi l'appuntamento a Latina per il Sic Supermotor Day, la gara di supermotard prevista per l'1 e il 2 dicembre. Infine un'operazione il 4 dicembre per togliere la placca di metallo dalla spalla destra inserita a inizio 2012, dopo un incidente capitato durante un allenamento di motocross. Un'operazione che non comprometterà la risalita in sella alla fine del periodo di stop imposto alla MotGp.

RIPOSO E FAMIGLIA - Un riposo forzato che Dovizioso intende sfruttare al meglio. «Mi sono organizzato un bel mese - riporta il sito GpOne.com, che ha sentito il pilota Ducati in occasione del Monza Rally Show - Però ho un po' voglia di stare a casa con mia figlia. Avrò tempo, il 4 dicembre mi sottoporrò a un intervento per rimuovere la placca alla spalla destra che mi ero infortunato a gennaio. Sarò costretto a riposarmi».


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Petkovic carica la Lazio: «Siamo da primi posti»

Il tecnico biancoceleste: «La Juve è favorita, ma non è imbattibile. Abbiamo un conto in sospeso con l'Udinese»

ROMA - "La Juventus è sempre la favorita, è forte ma non è imbattibile. Le altre squadre devono crederci e tra loro anche la Lazio, perchè può competere per queste prime posizioni. Se vinciamo contro l'Udinese possiamo fare una bella figura fino alla fine di dicembre". Alla vigilia del match con l'Udinese, il tecnico della Lazio, Vladimir Petkovic, inserisce anche la sua squadra nei piani alti della classifica. "È ancora presto per guardare ai risultati degli altri – ha aggiunto l'allenatore bosniaco -. Dobbiamo rimanere concentrati e proseguire al nostra crescita. Dobbiamo fare la nostra partita in maniera concreta e vincere".

L'UDINESE
- Sfatando anche i precedenti. "Non abbiamo avuto una buona tradizione contro l'Udinese - ha rilevato -, tutte le tradizioni si possono rompere, qualche risultato ce lo deve l'Udinese, con calma, con tutto il rispetto per l'avversario, forte, che ha dimostrato di valere tanto. Con loro abbiamo un conto in sospeso. Di Natale è uno dei pochi attaccanti che sta facendo costantemente bene in questi anni. Ma nessuna misura contro di lui". Una sfida che potrebbero saltare Konko e Hernanes. "Le possibiltà di vederli al 50%, forse Hernanes al 60%, Konko da valutare. Sono fiducioso anche riguardo a chi li dovrà sostituire", è il suo auspicio.


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Vettel: «Futuro in Ferrari? Sto bene alla Red Bull»

Il tedesco allontana le voci che lo vedrebbero vicino alla Rossa nel 2014 al posto di Felipe Massa

SAN PAOLO - «Ho un contratto fino alla fine del 2014 come sapete meglio di me. Sono molto contento di quello che abbiamo realizzato fino ad ora e non credo che questa storia sia ancora finita. Sono molto felice ed estremamente concentrato per dare il massimo anche nei prossimi anni». Così Sebastian Vettel, che ha appena conquistato ilsuo terzo titolo piloti consecutivo, allontana le voci che lo vedrebbero vicino alla Ferrari nel 2014 al posto di Felipe Massa.

STO BENE DOVE STO - «Al momento - ha spiegato il pilota tedesco della Red Bull - non vedo alcun elemento per pensare ad un'altra squadra o a qualcosa d'altro. Sono estremamente felice nel posto in cui sono e ciò che abbiamo realizzato è incredibile».


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Guidolin avverte l'Udinese: «Non mi fido della Lazio»

Il tecnico dei friulani vuole dimenticare l'eliminazione dall'Europa League: «C'è una trasferta molto difficile alle porte. Non è semplice giocare sempre per i primi posti come abbiamo fatto negli ultimi due anni. La classifica non ci lascia tranquilli»

UDINE - Domani sera è in programma allo stadio Olimpico l'epilogo della quattordicesima giornata di Serie A: Lazio-Udinese (calcio d'inizio ore 20.45). La classifica dei friulani non è poi così rosea: il tecnico Guidolin vorrebbe ottenere la seconda vittoria esterna in campionato (l'altro successo, un mese fa, proprio a Roma, contro i giallorossi di Zeman). Soprattutto serve dimenticare l'eliminazione dall'Europa League. « C'è una trasferta molto difficile alle porte. Non è semplice giocare sempre per i primi posti come abbiamo fatto negli ultimi due anni. La classifica non ci lascia tranquilli, con un pizzico d'attenzione potremmo ottenere tre punti. La Lazio? E' una bella squadra e noi dovremo far di tutto per portare a casa un risultato positivo: questo è il nostro compito per domani. Petkovic sta facendo un ottimo lavoro. L'assenza di Basta? Ho tanti pensieri e molti problemi da risolvere. Devo far rendere al massimo i ragazzi a disposizione. Probabilmente dovrò fare a meno anche di Fabbrini (gastrointerite, ndr) e di Barreto, ancora dolorante».


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Robinho rompe il digiuno nella sera più importante

MILANO - Giornata di riposo per il Milan che dopo il successo di ieri contro la Juventus a San Siro, si gode un giorno di rompete le righe. Gli allenamenti dei rossoneri ripartiranno da domani: previsto per le ore 15 l'inizio dei lavori in vista della gara in trasferta contro il Catania (venerdì, ore 20.45). Intanto festeggia Robinho: la rete di ieri è arrivata dopo quasi sette mesi di digiuno. L'ultima rete di Robinho, infatti, risale al 2 maggio, quando segnò la seconda rete in Milan-Atalanta 2-0.


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Stramaccioni: Sneijder? Linea Inter molto chiara

Written By Unknown on Minggu, 25 November 2012 | 23.45

Il tecnico nerazzurro: «Spero per il bene di tutte le parti che ci si possa sedere a un tavolo per risolvere la situazione»

MILANO - Stramaccioni, che partita si aspetta a Parma domani?
Parma è un campo difficile e io l'ho appreso velocemente perché lo scorso anno lì ho subito la prima sconfitta da allenatore dell'Inter. Il lavoro di Donadoni è sotto gli occhi di tutti e, anche se ha cambiato qualche giocatore importante rispetto alla scorsa stagione, la squadra ha mantenuto la sua identità. E' una trasferta difficile, ma dopo le ultime due partite dobbiamo ritrovare sul campo i punti di forza che ci hanno permesso di arrivare in alto in classifica.

Cosa cambia per lei nella gestione di Sneijder dopo le dichiarazioni di Branca?
Parlo quotidianamente con Wes e con il presidente, sono al corrente della situazione e il discorso è più semplice di quello che si può pensare: la scorsa estate l'Inter ha preso linee guida chiare e precise, che sono state constatate nella scorsa campagna acquisti e cessioni. L'idea del club va rispettata e condivisa e ora bisogna capire la posizione del giocatore. Siete di fronte alla persona che nei confronti del giocatore ha più stima e l'ho dimostrato nei fatti. Io ho ascoltato e sentito tutte le situazioni e ora decido di non utilizzare il giocatore secondo una scelta tecnica. Spero però per il bene di tutte le parti che ci si possa sedere a un tavolo per risolvere la situazione. Andrò comunque a Parma per i giocatori migliori per ottenere un risultato positivo, anche senza Sneijder.

La vicenda Sneijder ha turbato l'ambiente?
A livello di squadra assolutamente no. Siamo concentrati e abbiamo la testa a Parma. Non ci sono condizionamenti e non abbiamo altri pensieri. Vogliamo far parlare il campo. Non siamo stati fortunatissimi negli episodi nelle ultime partite, ma al Tardini vincerà la squadra che giocherà meglio il campo.

Soddisfatto di essere in panchina dopo che il ricorso contro la sua squalifica è stato accolto?
Fatemi ringraziare Capellini e Raffaelli perché, oltre a essere due grandi professionisti, a loro sono legati momenti importanti della mia carriera all'Inter: lo studio dove è stato deciso il mio futuro da tecnico nerazzurro era quello di Raffaelli, mentre di fronte a Capellini ho firmato il mio triennale. Meritavo di essere allontanato dal campo perché platealmente ho manifestato il mio dissenso all'arbitro, uscendo dall'area tecnica e protestando con queste braccia lunghe, non meritavo di essere squalificato e sono contento di essere stato scagionato perché non ho offeso nessuno. E' giusto che sia stato espulso ed è giusto che non sia squalificato domani.

Come sta Guarin?
Per noi è un giocatore fondamentale in questo momento e spero di recuperarlo per domani.

A Parma sta pensando a una squadra più solida?
Nelle ultime partite l'Inter ha concesso un po' troppo e questo lo so. Non mi piace piangere: l'emergenza in difesa di Bergamo e gli infortuni a centrocampo contro il Cagliari e in questa settimana ci hanno un po' condizionati. Qualunque squadra della Serie A andrebbe in difficoltà con tante assenze in un unico reparto. Detto questo a Parma non possiamo concedere quello che abbiamo concesso a Bergamo e contro il Cagliari. Ci sarà serenità nel preparare la gara, ma anche la fame e la grinta che ci hanno portato al secondo posto in classifica.

Ultimamente avete concesso tanto perché avete perso di equilibrio con il tridente?
L'Inter è una squadra che vuole provare a vincere tutte le partite e va in campo con un equilibrio più offensivo possibile. Non è un alibi perché riconosciamo i meriti dell'Atalanta e del Cagliari, ma in queste due gare per necessità non abbiamo messo in campo le caratteristiche che ci hanno portato in alto in classifica. Domenica scorsa non avevamo alternative al centrocampo e anche a partita in corsa non sono riuscito a dare una mano a quel reparto. Quanto le defezioni sono concentrate tutte in un reparto fai fatica. Succederebbe anche alla Juve se mancasse insieme Bonucci, Barzagli e Chiellini. Se abbiamo mantenuto equilibrio a Torino, contro la squadra che ha segnato 3 gol sul suo campo contro i campioni d'Europa, è merito anche di Guarin e Mudingayi che a gara in corso ci hanno dato equilibrio lì in mezzo. Il tridente l'ho schierato anche nelle partite successive a quella di Torino perché non avevo scelte e comunque un risultato positivo o uno negativo non sono frutto dell'utilizzo del tridente. A Torino per esempio avevamo iniziato con le tre punte, ma abbiamo segnato il 2-1 e il 3-1 con il 3-5-2 e con Guarin in campo.

Cosa le ha detto Cassano domenica quando l'ha placcata?
Non avevo visto chi era. Speravo che questo gesto di incredibile umanità portasse alla riduzione di almeno un turno. E' stato un gesto socialmente utile. Ha ragione Leonardi quando ha detto che l'assenza di Cassano per l'Inter peserà più della mia assenza che adesso non ci sarà.

A Parma rinuncerà al tridente?
Non voglio andare a Parma a schierare una partita con grossi vantaggi e svantaggi. Se non ci sarà Guarin un'alternativa ce l'abbiamo, ma la tengo per me. Credo che stringerà i denti e Combi mi ha dato segnali positivi.

Perché tanti allenatori vengono espulsi?
Per me si tratta della prima espulsione in carriera, ma è stata una reazione... di calcio e non ho offeso nessuno. E' stato giusto allontanarmi perché sono riuscito dall'area tecnica, ma non ho offeso nessuno. Non è nel mio modo di essere. Non ho l'esperienza per parlare di altri colleghi.

Come finirà Milan-Juventus?
Io penso all'Inter. Domenica scorsa avevano frenato tutte e noi non abbiamo fruttato l'occasione pareggiando.

Cosa pensa di Pereira?
Sono soddisfatto perché non ricordo un giocatore che arrivi da un'altra dimensione. Rappresenta il futuro dell'Inter a sinistra, con Nagatomo a destra. Abbiamo preso un mancino importante per quel ruolo e per giudicarlo bisogna aspettare. Lo riprenderei subito e diamogli tempo.

Perché non ha portato Nagatomo a Kazan?
Ho deciso di non portarlo perché è uno dei nostri giocatore che ha volato di più. E' uno dei più migliorati da quando sono arrivato all'Inter. Ha imparato il barese grazie a Cassano e ora è più completo come uomo (ride, ndr). Aveva fatto un assist incredibile a Milito se Diego avesse segnato ed è migliorato tanto nell'uno contro uno difensivo. Può migliorare nell'uso del sinistro e si impegna molto.

Le piacerebbe un'Inter provinciale, ma vincente a Parma?
Vorrei un'Inter che fa attenzione e rispetta l'avversaria perché non possiamo concedere quello che abbiamo concesso nelle ultime partite.

Come ha vissuto l'arrabbiatura di Moratti domenica?
All'Inter in questo momento siamo un blocco compatto e unito e pensiamo le cose nello stesso modo. Era arrabbiato domenica, ma ora è tranquillo.

E' stata la prima Cassanata di quella di domenica?
Mi fido di lui e delle persone che mi hanno detto quello che ha fatto. Mi assicurano che la sua è stata una protesta veemente, ma non è andato oltre. E' stato un segnale di attaccamento all'Inter, non una Cassanata. Verrà a Parma pur squalificato con la squadra e questo ti fa capire molte cose.

Senza gli errori degli arbitri poteva essere in cima alla classifica. Ci aveva pensato?
E' un'analisi che si può fare, ma i "se" e i "ma" non devono ingannare l'allenatore. Al di là dei punti lasciati noi abbiamo fatto meno bene rispetto al passato. Gli episodi negativi sono stati determinanti però noidobbiamo correggere gli errori.

Andrea Ramazzotti


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Roma vince a Pescara. Fiorentina pari a Torino

La squadra di Zeman sconfigge per 1-0 gli abruzzesi di Bergodi e aggancia la Lazio a quota 23. I viola pareggiano 2-2 all'Olimpico: apre Cerci al 40', risponde Rodriguez su rigore al 74', nuovo vantaggio granata con Birsa al 76', definitivo pari di El Hamdaoui all'84'. Successo del Genoa a Bergamo (Bertolacci al 39') contro l'Atalanta che però protesta per un gol annullato e un rigore non concesso. Successo anche per la Samp con il Bologna (Poli al 61')

ROMA - La Roma dà continuità al suo campionato e conquista il secondo successo consecutivo senza incassare gol per la seconda volta di fila dopo il 2-0 al Torino. La squadra di Zeman espugna l'Adriatico e stende il Pescara grazie al gol di Destro al 5' abile e veloce a ribadire in gol la corta respinta di Perin sul tiro di Totti. Successivamente i giallorossi costruiscono altre palle gol, sempre con l'attaccante ex Siena, ma Perin si rende protagonista di grandi interventi che riscattano l'imprecisione iniziale. Nella ripresa i capitolini controllano senza affanni e portano a casa tre punti fondamentali che permettono a Totti e compagni di agganciare la Lazio a quota 23.

FIORENTINA PAREGGIO A TORINO- Pareggiano all'Olimpico Torino e Fiorentina che però interrompe la serie di cinque vittorie consecutive. La squadra di Ventura si difende in avvio ma dopo aver retto all'assalto iniziale esce alla distanza e trova il vantaggio con Cerci al 40' abile a sfruttare il cross preciso di D'Ambrosio. Nella ripresa la squadra di Montella si riversa in attacco e con Rodriguez, al 74', sul calcio di rigore (concesso in maniera generosa dall'arbitro Damato) trova il gol del pareggio. Passano solo 2' e al 76' arriva il 2-1 di Birsa: tiro-cross dalla destra, Stevanovic tenta la deviazione ma non tocca e la sfera finisce in rete. Montella non ci sta e all'82' butta nella mischia El Hamdaoui. È la mossa giusta che dà alla squadra di Montella il pareggio: Cuadrado mette sul vertice dell'area piccola per il giovane marocchino che si gira e incrocia sul palo opposto. Da segnalare nel primo tempo il terribile scontro tra Glik e Toni che ha costretto i due giocatori a lasciare il terreno di gioco per la forte botta alla testa.

VINCONO GENOA E SAMP - Successo molto importante anche del Genoa che espugna il campo dell'Atalanta con un gol di Bertolacci al 39'. I padroni di casa però protestano per un gol regolare annullato nel primo tempo a Maxi Moralez per una posizione di fuorigioco che non c 'è e anche per un rigore nettissimo non concesso ai bergamaschi nel finale della prima frazione (Bonaventura steso da Sampirisi). Vittoria anche per la Samp che dopo il derby contro il Genoa mette ko anche il Bologna: decide Poli con un gol al 61'. La squadra di Pioli però è stata costretta giocare tutta la sfida in 10 uomini per l'espulsione al 5' di Morleo. Finisce a reti bianche invece la sfida tra Chievo e Siena.


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Lazio, Hernanes migliora. Pronti Ederson e Klose

Il brasiliano ha lavorato a parte a Formello, in ogni caso è l'ex Lione è in grado di sostituirlo contro l'Udinese

ROMA - Seduta mattutina a Formello per la Lazio di Petkovic. Pollice su per Klose che si è allenato con il resto dei compagni al pari di Ederson, in forma dopo essersi buttato alla spalle i problemi fisici. Migliora sensibilmente la condizione di Hernanes: il brasiliano resta in dubbio anche se oggi ha ricominciato a correre nel centro sportivo biancoceleste. Konko non è al top (lavoro in piscina) e potrebbe essere sostituito da Cavanda. Lulic e Radu si giocano il posto sull'altra corsia.     


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Napoli, doppio forfait: Pandev e Campagnaro

Per la trasferta di Cagliari, il tecnico azzurro Mazzarri dovrà fare a meno di due giocatori importanti: Insigne unica punta?

NAPOLI - A Cagliari senza Pandev, Campagnaro e Cavani. I primi due per problemi fisici, l'attaccante uruguaiano deve scontare un turno di squalifica. E' il responso dell'ultimo allenamento svolto questo pomeriggio a Castel Volturno, domani sera (calcio d'inizio ore 19) i partenopei saranno impegnati nel posticipo serale del monday night contro i sardi di Pulga. Oggi i calciatori agli ordini di Mazzarri hanno svolto una seduta tattica, a seguire una partita a campo ridotto.

CONVOCATI - Questa la lista diramata da Mazzarri al termine della rifinitura odierna: De Sanctis, Rosati, Colombo, Aronica, Britos, Cannavaro, Fernandez, Gamberini, Grava, Uvini, Behrami, Donadel, Dossena, Dzemaili, El Kaddouri, Hamsik, Inler, Maggio, Mesto, Zuniga, Insigne, Vargas.


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Pulga: «Is Arenas pieno ci darà una carica in più»

Il tecnico del Cagliari: «Questa con il Napoli è una sfida particolarmente sentita qui in Sardegna, noi dobbiamo rimanere freddi e lucidi e considerarla una partita come tutte le altre»

CAGLIARI - Calma e sangue freddo: chiede questo Pulga al Cagliari a poche ore dalla sfida interna contro il Napoli, ofano di Cavani e Pandev. Questo il pensiero del tecnico: «Lo stadio finalmente aperto in tutti i settori ci darà quella carica in più. Ho sentito che questa con il Napoli è una sfida particolarmente sentita qui in Sardegna, noi dobbiamo rimanere freddi e lucidi e considerarla una partita come tutte le altre. Vietato farci prendere dall'entusiasmo o dalla voglia di strafare, sarebbe un atteggiamento controproducente. Le loro alternative sono di ottimo livello. Tatticamente più o meno adoperano il nostro stesso modulo. Non ci aspetta un compito semplice». 


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Rossi: «Primo nel 2013? Ci metto la firma»

Il Dottore commenta il successo nel Rally di Monza nel quale ha preceduto Lorenzo, decimo

MONZA - «Io primo e Lorenzo decimo? Ci metterei la firma se finisse così anche in MotoGp». Non perde la sua consueta verve Valentino Rossi, che oggi si è aggiudicato  la 33/a edizione del Rally di Monza e scrive per la terza volta (2006 e 2007 le altre vittorie) il suo nome nell'albo d'oro della manifestazione.L'allusione del Dottore, impegnato in questi giorni nel rally, è alla prossima stagione di MotoGp in sella alla Yamaha, nella quale si troverà come compagno di squadra il campione del mondo in carica Jorge Lorenzo.


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Totti: Con questo spirito Roma può tornare grande

Il capitano giallorosso: «La cosa importante erano i tre punti, perché dovevamo proseguire il cammino dopo Torino e dimostrare di essere una squadra veramente competitiva»

ROMA - Il capitano della Roma Francesco Totti ha parlato in esclusiva ai microfoni di Sky Sport HD, nel post partita di Pescara-Roma.

Hai corso tantissimo dall'inizio alla fine.
«Oggi era più una dimostrazione di carattere che una partita. Abbiamo fatto una grandissima gara sotto tutti i punti di vista, ma la cosa importante è il risultato, i tre punti, perché dovevamo proseguire il cammino dopo Torino e dimostrare di essere una squadra veramente competitiva».

State trovando più equilibrio?
«Noi cerchiamo di giocare da squadra, è normale che quando ci si arriva tutti quanti sia più facile, sia per noi attaccanti che per i difensori. È un reparto unico, che cerca di tornare sulla scena, sul palcoscenico che ci appartiene, cioè la parte alta della classifica. Continuando con questo spirito possiamo riuscirci».

In un momento difficile a Parma avevi detto: "Ne usciremo fuori solo se tutti seguiremo Zeman". Adesso quella rotta si inizia a intravedere.
«Sì, si intravede, anche se ancora non stiamo facendo al 100% quello che ci sta chiedendo, ma di questo passo possiamo veramente dire la nostra».


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Button domina le libere, Alonso è ottavo

Written By Unknown on Sabtu, 24 November 2012 | 23.45

INTERLAGOS - E' stata la McLaren di Jenson Button la vettura più veloce nelle ultime libere del Gran Premio del Brasile. Sul circuito di Interlagos, il pilota inglese ha preceduto in 1'13''188 le Red Bull del leader del Mondiale Sebastian Vettel (1'13''245) e di Mark Webber (1'13''385). Quarto tempo per l'altra freccia d'argento di Lewis Hamilton (1'13''389), che ieri aveva chiuso al primo posto, mentre è solo ottava la Ferrari di Fernando Alonso in 1'13''691. Decimo tempo per la Ferrari di Felipe Massa (1'13''712), sedicesimo invece Michael Schumacher con la sua Mercedes in 1'14''347. Le ultime qualifiche della stagione 2012 di Formula 1 scatteranno alle 17 ora italiana.


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Pioli: «Bologna, voglio intensità e aggressività»

Il tecnico dei rossoblù insiste: «Se scendiamo in campo a Marassi con lo stesso spirito mostrato contro il Palermo, possiamo toglierci grandi soddisfazioni»

BOLOGNA - Stefano Pioli vuole bissare il successo di domenica scorsa ma è consapevole di avere di fronte un avversario euforico: «La vittoria nel derby li ha ricaricati, il cammino dei blucerchiati finora è stato simile al nostro: alti e bassi, periodo negativo sul piano dei risultati e ripresa una settimana fa. Io credo che chi domenica riuscirà ad imporre la propria voglia di ripetersi avrà molte chance di vincere, ovviamente noi abbiamo lavorato molto per riuscirci. Sarà importante avere lo stesso approccio, la stessa intensità e mentalità mostrate contro il Palermo, solo così potremo mettere in campo il nostro potenziale e mettere in difficoltà la Sampdoria».  


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Pugilato, morto l'ex campione Camacho

Era stato colpito in una sparatoria in cui è stato ucciso il suo amico dai tempi dell'infanzia, Alberto Yamil Mojica, che era con lui ed era noto alle forze dell'ordine come narcotrafficante

NEW YORK - Hector 'Macho' Camacho, campione del mondo di pugilato in tre diverse categorie, è morto. Lo riferisce la Cnn, citando fonti ospedaliere a Portorico. L'ex campione di pugilato era rimasto ferito mercoledì in una sparatoria e il giorno successivo, i medici del centro di Rio Piedras, a Portorico, dove era stato ricoverato, ne avevano dichiarato la morte cerebrale. Camacho era stato colpito in una sparatoria in cui è stato ucciso il suo amico dai tempi dell'infanzia, Alberto Yamil Mojica, che era con lui ed era noto alle forze dell'ordine come narcotrafficante.


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Branca: Sneijder fermo finché non firma modifica

Il dirigente dell'Inter, Marco Branca: «La decisione tecnica e della società di non utilizzare in questo frangente il giocatore va ricondotta all'attesa di maggior serenità e chiarezza»

ROMA - Il direttore dell'area tecnica dell'Inter Marco Branca ha parlato in esclusiva ai microfoni di Sky Sport24 della situazione di Wesley Sneijder:

"La situazione di Sneijder, che fa parte della nostra storia ed è un giocatore a cui tutti noi vogliamo bene, è che stiamo discutendo da tempo l'eventuale e per noi necessaria modifica contrattuale di Sneijder. In relazione a questa vicenda, vogliamo lasciare tutto il tempo necessario al giocatore e al suo staff di valutare bene quelli che sono i termini della nostra proposta. Quindi la decisione tecnica e della società di non utilizzare in questo frangente il giocatore va ricondotta all'attesa di maggior serenità e di maggior chiarezza. Questo tra l'altro consentirà al nostro tecnico di dare più spazio ad altri nostri giocatori. In questo momento il tecnico e la società sono concordi nella scelta dell'attesa di questa serenità e di questa chiarezza per riprendere un discorso tecnico. Sono in questo mondo da tanti anni, noi abbiamo il massimo rispetto del lavoro degli altri come gli altri debbono lo stesso rispetto per il nostro lavoro, per le nostre esigenze, che negli ultimi tempi credo per tutti non debbano essere più nascoste, perché non bisogna far finta di essere qualcos'altro. C'è un discorso molto serio, siamo pazienti proprio perché abbiamo un certo tipo di rapporto con Sneijder, che sono certo è anche da parte sua. Quindi siamo pazienti e sereni nell'attesa dell'evolversi della situazione".


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Roma rescinde contratto con sponsor Kappa

Per la società giallorossa sono stati riscontrati «gravi difetti riscontrati sul materiale tecnico e sulla linea di abbigliamento»

ROMA - Addio Robe di Kappa. Il materiale tecnico della Roma della prossima stagione non sarà più prodotto dal marchio italiano. Nel comunicato ufficiale della società giallorossa le motivazioni: "Il Consiglio di Amministrazione di AS Roma S.p.A., preso atto dei gravi difetti riscontrati sul materiale tecnico e sulla linea di abbigliamento realizzati per la stagione sportiva 2012-2013 dalla BASIC ITALIA S.p.A., Sponsor Tecnico della A.S. Roma, ha deliberato di risolvere il contratto di sponsorizzazione tecnica con effetto immediato in conseguenza dei gravi inadempimenti contrattuali posti in essere dalla BASIC ITALIA, riservandosi di tutelare gli interessi di A.S. Roma presso le opportune sedi. Le squadre della A.S. Roma continueranno ad indossare il materiale tecnico con marchio Kappa sino al termine della corrente stagione sportiva".

LA RISPOSTA
"È da oltre un anno che i nuovi vertici americani della Roma annunciano la volontà di sciogliere il contratto con noi, le motivazioni riguardanti la qualità sono assolutamente pretestuose e strumentali e verranno smontate in giudizio". Marco Boglione, presidente di BasicNet Spa (azienda che racchiude i marchi Kappa, Superga e K-Way) protesta duramente, con una dichiarazione all'ANSA, per la decisione della Roma di disdettare il contratto con la sua società. "Noi abbiamo sempre onorato i contratti - aggiunge Boglione -, speravamo che lo stesso facesse la Roma con noi, dopo tanti anni di leale e proficua collaborazione. Purtroppo da lunedì i rapporti tra le Società si sposteranno in Tribunale". 


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Italia ko con l'Australia. Azzurri sfiorano il pari

Nel terzo ed ultimo test match di novembre, a Firenze finisce 22-19 per gli ospiti

FIRENZE - La nazionale italiana di rugby è stata battuta 22-19 (22-3) dall'Australia nel terzo ed ultimo test match novembrino. Gli azzurri hanno sfiorato il pareggio nei minuti finali.


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Sconfitte per Reggina, Juve Stabia e Crotone

Il Sassuolo stacca il Livorno e allunga in testa. Ternana fermata dal Lanciano

ROMA - Nella sedicesima giornata del campionato di serie B cade la Reggina, sconfitta 3-1 dalla capolista Sassuolo, che si porta a 38 punti e stacca il Livorno (a quota 35). Ko anche la Juve Stabia, battuta in casa 2-1 dall'Empoli con due gol negli ultimi dieci minuti. Male anche il Crotone, sconfitto 1-0 tra le mura amiche dal Padova. Delusione per la Ternana, fermata sul 2-2 dal Lanciano che pareggia con Falcone a pochi minuti dalla fine. Nelle altre partite il Varese batte 2-0 la Pro Vercelli mentre tra Grosseto e Brescia finisce 2-2. Pareggio per 0-0 tra Ascoli e Vicenza. Cittadella-Verona è stata sospesa per per nebbia a sette minuti dalla fine sul punteggio 2-1 dei padroni di casa.


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Ad Hamilton prime libere, Vettel 2° Alonso 5°

Written By Unknown on Jumat, 23 November 2012 | 23.45

Nelle prime prove per il Gp del Brasile il britannico ha girato in 1'14''131 precedendo le due Red Bull di Vettel e Webber

INTERLAGOS - Prime libere a Lewis Hamilton sul circuito di Interlagos, in vista dell'ultiima gara della stagione in programma domenica. Nelle prime prove per il Gp del Brasile il britannico, alla sua ultima gara con la McLaren, ha girato in 1'14''131 precedendo le due Red Bull di Sebastian Vettel (a 00''009) e Mark Webber (a 00''067). Quarto tempo per Jenson Button (a 00''086) davanti alle due Ferrari: Fernando Alonso è quinto (00''261) e Felipe Massa sesto (a 00'585).

ALONSO SAMURAI - «Non possiamo tornare indietro, meglio combattere che perdere l'onore per aver rinunciato», ha scritto Alonso questa mattina sul proprio profilo Twitter. Il pilota della Ferrari ha 13 punti in meno rispetto a Vettel, che al volante della Red Bull va a caccia del terzo titolo consecutivo. 

SCHUMI SALUTA - Undicesimo tempo per Michael Schumacher che in occasione della sua ultima gara ha indossato un casco con la scritta "Life is about passions. Thank you for sharing mine".


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Inter, si rivede Stankovic. Chivu gioca la partitella

Il centrocampista ha lavorato trenta minuti insieme ai compagni, mentre il difensore si è unito al gruppo neroazzurro nella parte conclusiva dell'allenamento

MILANO - Lavoro mattutino per l'Inter di Stramaccioni, reduce dalla sconfitta (indolore) contro il Rubin Kazan. La rosa è stata impegnata in una seduta tecnico-tattica con partitella finale. I calciatori che hanno giocato ieri in Russia hanno svolto un lavoro di scarico. Buone notizie arrivano dall'infermeria: Stankovic si è allenato con il gruppo per circa trenta minuti, mentre Chivu si è unito ai compagni per la partitella che ha chiuso l'allenamento nerazzurro.


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Addio Rasundastadion. Il dio Odino ama Napoli

Matador Cavani nella storia. Lo stadio svedese chiude i battenti. Un secolo fa il successo della Nazionale di Pozzo...

ROMA - Il Rasundastadion chiude i battenti ma prima ha messo in bacheca la rete del Matador. Il gol firmato dal dischetto da Edinson Cavani al 93', quando già scorrevano i titoli di coda di Aik Solna-Napoli, non solo ha dato agli azzurri una vittoria-qualificazione nel girone F dell'Europa League, ma ha impresso un sigillo particolare nella storia di questo antico stadio svedese.

NELLA STORIA AZZURRA - Il Rasundastadion esce di scena dopo una storia lunga e prestigiosa. Lascia il poto alla "Friends Arena" con capienza di circa 50.000 spettatori e inaugurato da poco. Addio Rasundastadion dove avvenne la prima vittoria della Nazionale italiana ai Giochi olimpici nel 1912 quando una rete di Bontadini decise il match contro i padroni di casa svedesi su quel prato eternamente gibboso. Per il ct Vittorio Pozzo, l'unico allenatore sul pianeta ad aver vinto due Mondiali (1934 e 1938), è uno dei successi più sofferti della nostra Nazionale essendo stata dominata dall'inizio alla fine dagli svedesi. Ma nel calcio a volte basta un gol per vincere e quella volta fu sufficiente per tornare dai Giochi con una vittoria tra due sconfitte (Finlandia e Austria). Quel successo, lontano nel tempo, contribuì negli anni a costruire una delle nazionali più titolate del mondo.

IL COLPO DEL MATADOR - Il Napoli europeo chiude il Rasundastadion con un successo storico. Quasi ottant'anni dopo la sua partecipazione a un torneo continentale. La prima volta fu negli Anni Trenta del secolo scorso quando sulla panchina partenopea c'era il mitico Willy Garbutt e in campo la stella Attila Sallustro, amatissimo centravanti come oggi lo è Edi Cavani. Anche lui sudamericano. Paraguaiano Attila, uruguaiano il Matador. Napoli, ancora una volta, capitale di se stessa e del Sud del mondo. Metà europea, metà sudamericana. Già patria adottiva dell'argentino Diego Armando Maradona, il più grande calciatore di tutti i tempi.

IL MARE BAGNA NAPOLI - Napoli è così, la magia del San Carlo e qualche cosa che non va sull'uscio di casa. Uno dei Golfi più belli del mondo e il dubbio Ortese "il mare non bagna Napoli". Oggi è dì festoso e il mare bagna Napoli. Va bene così, con i celeberrimi versi di Ottaviano e Gambardella: "Vicino 'o mare, facimmo ammore, a ccore a ccore pe' ce spassà..." (Vicino al mare facciamo l'amore, cuore a cuore per divertirci). Il Rasundastadion chiude i battenti, ma prima Odino (Óoinn), dio della guerra, della magia, della sapienza e della poesia, ha voluto che l'ultima canzone la cantasse Napoli. Sipario.

Biagio Angrisani


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Rafa Benitez e le critiche di Mourinho e Ferguson

Una cosa avrà capito in queste ore il nuovo tecnico del Chelsea: nel calcio inglese (e non solo) di amici ne ha veramente pochi. Antipatie che travalicano i confini nazionali, assumendo caratteri globali

ROMA - Una cosa avrà capito in queste ore Rafa Benitez: nel calcio inglese (e non solo) di amici ne ha veramente pochi. Hanno cominciato i giornali d ispirazione londinese che gli hanno tirato fuori vecchie dichiarazioni dei tempi in cui sedeva sulla panchina del Liverpool. Parole chiare, sul tipo: non potrò mai allenare il Chelsea. Gli hanno persino tirato fuori una frase che ora è affissa al campo di allenamento dei Reds che un po' stona con la scelta compiuta in questi giorni, accettando l'offerta di Roman Abramovich. Poi c'è il divertente siparietto tra Josè Mourinho e Maicon, uno scambio di battute alla fine della sfida di Champions tra Real Madrid e Manchester City con il calciatore brasiliano che dice al suo vecchio allenatore: "Sta andando al Chelsea". E Mourinho di rimando: "Sicuro". Risposta: "Sicuro". E a quel punto arriva la stilettata dello Special One: "Semmai si porta Materazzi, come vice". E giù risate. Benitez e Mourinho non si sono mai amati e allo spogliatoio dell'Inter, a sua volta, lo spagnolo era andato di traverso (soprattutto ai più carismatici). Ma l'ultimo "benvenuto" è arrivato dall'allenatore più osannato della Premier e forse del mondo, Alex Ferguson. I motivi di dissidio tra i due sono antichi, le polemiche violente e molto più che velenose con Benitez che accusava, quando allenava il Liverpool, il collega del Manchester United di condizionare gli arbitri, di tenere in panchina atteggiamenti intimidatori, soprattutto all'Old Trafford. E Ferguson non si è lasciato sfuggire l'occasione per sottolineare la "fortuna" di Benitez che per la seconda volta, senza aver vinto nulla, potrà giocare la Coppa del Mondo per club (la prima fu con l'Inter). Ha detto Sir Alex senza giri di parole: "Tutti sono dalla parte di Roberto di Matteo e a ragione. E' molto sorprendente il fatto che sia stato licenziato dopo aver vinto la Fa Cup e la Champions. Dal mio punto di vista, l'aspetto più deludente è nel fatto che fra un paio di settimane il Chelsea va al Mondiale per Club. Avrebbero potuto aspettare per dargli l'opportunità di vincere un altro titolo". E qui arriva la stilettata: "Rafa Benitez è molto fortunato, nel giro di un paio di settimane potrebbe esibire due titoli mondiali nel suo curriculum senza aver avuto nulla a che fare con le due squadre vincitrici. Josè Mourinho conquisto la tripletta con l'Inter e Rafa salì in sella all'Inter e conquistò la Coppa del Mondo senza aver partecipato alla costruzione di quella squadra". Antipatie che travalicano i confini nazionali, assumendo caratteri globali. Unico solo il bersaglio: Benitez che dovrà guardarsi dagli avversari che avrà davanti in campo e da quelli che si sistemeranno alle sue spalle.

Antonio Maglie


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Il Times: «Roma città più pericolosa d'Europa»

Dura anche l'accusa del tabloid 'The Sun' all'indomani del raid ultras contro tifosi del Tottenham in un pub di Campo dè Fiori

LONDRA - Roma è "la città più pericolosa d'Europa": il pesante giudizio è del Times, e arriva all'indomani del raid ultras contro tifosi del Tottenham in un pub di Campo dè Fiori. Dura anche l'accusa del tabloid 'The Sun', che parla di "assalto neonazista". I media inglesi riferiscono inoltre che dalle prime indagini emergerebbe la presenza a Roma, alla vigilia della partita, anche di tifosi di West Ham e Leeds, rivali di quelli del Tottenham poi fatti oggetto dell'aggressione la notte prima della partita di Europa League con la Lazio.


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«Pato è un problema. Il Milan ha bisogno di me»

Berlusconi: «Avere incidenti vari per un ragazzo di 22-23 anni... Quindi speriamo veramente di vederlo guarire»

ROMA - "Pato è un problema, perchè era il giocatore di maggior valore e futuro che avesse il Milan. Quindi è veramente un problema anche per cosa fare". Così Silvio Berlusconi commenta le lamentele del giocatore brasiliano per la sua scarsa utilizzazione. "Non si può avere così una diminutio del valore del patrimonio - ha aggiunto - Avere incidenti vari per un ragazzo di 22-23 anni... Quindi speriamo veramente di vederlo guarire".

LA VISITA - "Domani vado a Milanello perchè c'è bisogno. Il Milan, avete visto, si è ricaricato. C'è bisogno di continuare nelle presenze". Lo ha detto Silvio Berlusconi conversando con i giornalisti davanti a Palazzo Grazioli.

SU IBRA - "Ibra? Lo rimpiango, sì, sul campo. Però l'ho già detto altre volte e non faccio che ripeterlo: c'era un risparmio di 160 milioni di euro in tre anni". Così Silvio Berlusconi risponde ai giornalisti che gli chiedono se - viste le ultime performance del bomber del Psg - si fosse pentito della sua cessione. Il patron del Milan difende però la linea scelta dal suo club: oggi, dice, "abbiamo trovato El Shaarawy. Quella dei giovani - spiega - è la strada giusta: se anche ne trovi tre o quattro te ne viene fuori uno. Adesso c'è bisogno di un periodo di rifondazione guardando ai giovani per avere una squadra veramente competitiva". Berlusconi guarda poi alla corsa scudetto ma preferisce non indicare la favorita tra Inter e Juve: "non voglio inimicarmi nessuna delle due squadre - dice - sono due ottime formazioni e quindi sarà un finale di campionato molto interessante". Parole di elogio anche per il campionato del Napoli: "Sta benissimo. Respira l'aria pura della vetta".


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Inter, Strama salvo. Non c'è la squalifica

Il giudice sportivo lo grazia. Respinto invece il ricorso per Cassano: restano le due giornate

ROMA - L'allenatore dell'Inter, Andrea Stramaccioni, sarà in panchina lunedì a Parma per la 14/a giornata di serie A. La Corte di Giustizia federale ha accolto in parte il ricorso del club contro la squalifica del tecnico per una giornata decisa dalla Disciplinare, tramutandola in una multa di 10mila euro. Respinto invece il ricorso nerazzurro contro le 2 giornate di squalifica inflitte ad Antonio Cassano, Stramaccioni era stato sanzionato per aver contestato una decisione arbitrale al termine della partita con il Cagliari.

RESPINTO RICORSO JUVE - Il giudice sportivo, martedì scorso, aveva inflitto la squalifica al tecnico nerazzurro perchè, secondo la relazione arbitrale, in occasione di un presunto fallo da rigore nei confronti di Ranocchia era "corso al di fuori dell'area tecnica e rivolto agli Ufficiali di gara un'espressione ingiuriosa". Quanto a Cassano, invece, aveva avuto due turni di squalifica "per avere rivolto all'arbitro un'espressione ingiuriosa nel sottopassaggio che porta agli spogliatoi al termine della partita con il Cagliari". Tra le altre decisioni prese, la Corte di giustizia della Figc ha respinto il ricorso della Juventus contro un'ammenda di 50 mila euro inflitta in seguito alla partita Juve-Inter del 3 novembre scorso.


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Parma, Rosi: «Con l'Inter come contro la Roma»

Written By Unknown on Kamis, 22 November 2012 | 23.45

L'ex difensore giallorosso: «E' sempre bello vincere contro una big, ma ogni gara è complicata»

PARMA - «A Udine abbiamo fatto una buona prestazione, meritavo di vincere. Siamo sulla strada giusta. Lunedì sera troviamo l'Inter, un avversario che arriva da due risultati non troppo belli. Sappiamo che ci aspetta una gara molto dura ma affascinante. Per vincere dovremo essere tutti al 100% e dare tutti qualcosa in più», questo il pensiero di Aleandro Rosi, ex Roma, che a Parma sta vivendo una buona stagione. Orma casa sua è in Emilia. «Qui sto bene e spero di fare sempre meglio per dare sempre più soddisfazione a tutti i tifosi. Sono molto contento». 


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Gascoigne è a Roma. Ora la festa all'Olimpico

A distanza di 17 anni dalla sua ultima presenza tra le fila biancocelesti, 'Gazza' tornerà allo stadio e assisterà alla partita di Europa League tra Lazio e Tottenham

ROMA - Paul Gascoigne è arrivato a Roma e si sta dirigendo verso il centro sportivo della Lazio di Formello. Il 45enne centrocampista inglese, sbarcato nel primo pomeriggio all'aeroporto di Fiumicino, ha ricevuto da parte dei rappresentanti del club capitolino una maglia con il numero 8. A distanza di 17 anni dalla sua ultima presenza tra le fila biancocelesti, 'Gazza' tornerà stasera all'Olimpico e assisterà alla partita di Europa League tra Lazio e Tottenham, accanto al presidente Claudio Lotito. All'ex idolo di entrambe le tifoserie, l'Uefa ha concesso anche l'opportunità di fare un giro di campo per ricevere il saluto dei suoi tifosi. Un giro fissato, nel rigido protocollo della competizione europea, per le ore 18:35.


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Il Milan va agli ottavi. La Juve si complimenta

Il messaggio inviato Agnelli è stato particolarmente gradito e apprezzato dalla società rossonera che augura al club di Torino di raggiungere il traguardo degli ottavi di Champions per poter ricambiare i complimenti

MILANO - A pochi giorni dalla sfida a San Siro di domenica contro il Milan, il presidente della Juventus Andrea Agnelli ha espresso le sue congratulazioni ai rossoneri per il passaggio del turno in Champions League. Il messaggio inviato da Agnelli è stato particolarmente gradito e apprezzato dal Milan che augura alla Juventus di raggiungere il traguardo degli ottavi di Champions per poter ricambiare i complimenti. Un altro segnale che dopo le tensioni della scorsa primavera (culminate attorno alla partita del 'gol fantasma' di Muntari), i rapporti fra le due società sono tornati a essere buoni.


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Drogba, niente Europa: la Fifa nega il permesso

L'ivoriano aveva chiesto di trasferirsi fuori dalla finestra di mercato per prepararsi al meglio alla Coppa d'Africa

ROMA - Niente Europa per Drogba. La Fifa ha rigettato la richiesta di trasferimento anticipato presentata dall'ivoriano che ha chiuso il campionato in Cina e vorrebbe arrivare con una preparazione da campionato alla Coppa D'Africa con la sua Costa D'Avorio, unico grande traguardo che manca all'attaccante. Il trentaquattrenne aveva chiesto di potersi spostare in prestito da adesso, prima dell'apertura della finestra di mercato dal primo gennaio, per essere pronto il 19 di quel mese per l'esordio degli Elefanti nella competizione continentale: ma il massimo organismo del calcio non ha accettato alcuna deroga alla norma.


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Mancini: Non ho paura di fare la fine di Di Matteo

Il tecnico del City dopo il pareggio contro il Real in Champions: «La stagione è ancora lunga e ci restano traguardi importanti da raggiungere»

LONDRA - Non solo non si è verificato il miracolo di riaprire la qualificazione, ma ai tifosi del Manchester City è stata negata anche la consolazione della vittoria sul Real Madrid, eppure Roberto Mancini non teme di fare la fine di Roberto Di Matteo. Lo ha detto lo stesso manager italiano dopo il pareggio contro le merengues: "Non ho paura dell'esonero, qui tutti sanno di calcio e pensare di vincere la Champions League in due anni è semplicemente assurdo". Il punto con il Real elimina matematicamente i Citizens dall'Europa che conta per il secondo anno consecutivo già nella fase a gironi.

PRIMATO IN PREMIER - Ma il primato in Premier League, ritrovato proprio alla vigilia della sfida con la squadra di Josè Mourinho, equivale ad un salvacondotto almeno fino alla fine dell'anno. "La stagione è ancora lunga e ci restano traguardi importanti da raggiungere - si è difeso Mancini -. Il Chelsea ha vinto la Champions quando forse la meritava di meno. Noi dobbiamo essere pazienti e migliorare come squadra".

MOU STUZZICA - Pazienza e tempo che il suo nemico Mourinho - non senza un tocco della solita perfidia - sostiene di non avere a Madrid: "Se capitasse al mio Real di uscire dalla Champions così per due anni di fila la stampa non mi farebbe tornare a Madrid".

RISCATTO CON RAFA - Per il City però già domenica è l'occasione per dimenticare le delusioni europee, consolidando il primo posto in classifica. Tocca a Roberto Mancini battezzare l'esordio di Rafa Benitez sulla panchina del Chelsea. Appuntamento allo Stamford Bridge per i due ex tecnici dell'Inter.


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