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Zamparini: «A Torino andiamo per vincere»

Written By Unknown on Senin, 29 April 2013 | 23.45

Il presidente del Palermo: «Siamo disperati ma dobbiamo provarci per la festa nostra, non per rovinare quella della Juve che tanto lo scudetto già l'ha vinto. Errore mandare via Sannino e Perinetti. Se retrocediamo, risaliremo subito. Dossena? Tornerà a Napoli»

PALERMO - Il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, è intervenuto quest'oggi sulle frequenze di Radio Kiss Kiss Napoli: «A Torino andremo per vincere per forza perché siamo disperati e abbiamo bisogno di far punti, abbiamo due possibilità su cento, ma dobbiamo provarci. Augurandoci che queste ultime partite disputate dalle squadre già salve si svolgano in modo regolare. Andiamo per cercare di fare la festa nostra, non per rovinare quella della Juventus che tanto lo scudetto già l'ha vinto».

DOSSENA TORNA A NAPOLI. SANNINO E PERINETTI, ERRORE MANDARLI VIA - «Sannino e Perinetti? Ho commesso un errore nel mandarli via e la nostra situazione è frutto di questo errore, fortunatamente dagli errori si impara. L'Inter? Ha avuto un'annata disgraziata con tutti questi infortuni e non so spiegarmi i motivi, incontrarli con tante assenze è stata una fortuna per noi. La lotta salvezza? Noi e Genoa abbiamo formazioni nettamente superiori alle squadre davanti a noi, ma ci sono delle annate storte, ricordo una Fiorentina di Cecchi Gori che retrocesse. Comunque se non riuscissimo a salvarci, ritorneremo in Serie A immediatamente. Il riscatto di Dossena? Ha dei problemi fisici da inizio stagione, lo riscatteremmo solo se li risolvesse e decidesse di prendere un terzo del suo stipendio, quindi credo che ritornerà a Napoli. Cavani? Spero resti al Napoli, che è una piazza bellissima ma credo che andrà via».

PERINETTI: CON SANNINO ERAVAMO GIÀ SALVI

SANNINO: UN DOVERE TENTARE IL TUTTO PER TUTTO - "Abbiamo il dovere di guardare avanti, abbiamo riacceso la fiammella che ci tiene ancorati alla Serie A. Finchè c'è una possibilità abbiamo il dovere di tentare il tutto per tutto, Palermo e la società merita la massima serie. Godiamoci questo momento, anche se è un momento effimero. Ora siamo salvi, ci sono sfide proibitive ma faremo il possibile per dare il massimo a questa città". Lo ha detto il tecnico del Palermo, Giuseppe Sannino, ai microfoni di Tgs. "A Siena non potevamo fare calcoli perchè c'erano tante squadre invischiate, adesso siamo in tre per un posto solo - ha proseguito -. Noi facciamo quel che dobbiamo fare a Torino, contro la squadra più forte del campionato e dopo vediamo. Quello che è successo ieri mi è piaciuto, vedere i tifosi con noi per i tre punti. A me non piace fare proclami. Andiamo a lavorare, poi vediamo i risultati". Sannino si preoccupa anche del possibile calo fisico. "Ilicic non è uscito per affaticamento, ma per un problema che si porta dietro da tempo. Garcia aveva problemi di stomaco, poi c'è Dossena che ha qualche risentimento - ha concluso -. I giocatori che ho a disposizione per me sono i migliori. Ho venticinque ragazzi, se mi dovesse servire anche chi ha dato di meno, sono certo che farà bene".

ILICIC E GARCIA DA VALUTARE


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La moglie di Cavani: «Non stiamo divorziando»

Maria Soledad rivela: «Torno in Italia e parlerò con Edinson: solo allora capirò la verità. E' difficile parlare di lui con mio figlio. Perdonarlo per il tradimento? Solo Dio può giudicare»

NAPOLI - «Fra me e Edinson non è ancora finita, non stiamo divorziando». Così Maria Soledad Cavani parla del marito in un'intervista concessa al settimanale "Chi" in edicola domani. La moglie del Matador, madre dei suoi due figli, racconta la sua situazione matrimoniale in seguito alla pubblicazione delle foto nelle quali si vede il marito con un'altra donna. «Presto sarò nuovamente in Italia e finalmente incontrerò mio marito. Voglio fargli la domanda direttamente in faccia, guardandolo negli occhi, allora - solo allora - capirò la verità». Maria Soledad rivela di amare ancora Cavani e di non conoscere la donna che è stata fotografata accanto al marito: «Non la conosco, non posso dire nulla. So solo che io non avrei portato a casa dei miei genitori un uomo sposato da sei anni con due figli di cui uno nato da pochi giorni. Se ha sbagliato quella ragazza certamente avrà sbagliato anche mio marito».

«LO GIUDICHERA' DIO» - Maria Soledad si dimostra clemente verso il marito anche quando deve commentare il presunto tradimento di quest'ultimo nei suoi confronti: «Io non giudico nessuno, sarà Dio a giudicare. Edinson ha tradito Dio, il Dio in cui crede fermamente, ancora prima di me. Ha tradito la sua famiglia. Suo figlio Bautista, ancora prima di me. Ogni giorno lui mi chiede del suo papà: 'Quando torna papà? Quando andiamo da papà?' Credimi, è dura cacciare dentro le lacrime e rispondergli».



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«Su Inler tante big ma lui resta a Napoli»

Il procuratore del centrocampista: «Tante le squadre di altissimo livello che lo vogliono ma lui ama la città e la maglia azzurra. Non si farà mandare via»

NAPOLI - Inler resta a Napoli, nessun dubbio. Ad assicurarlo è il suo procuratore, Dino Lamberti: «Sono contento che Gokhan sia tornato in campo con grinta e velocità nell'impostare il gioco. Mi fa piacere anche del gol segnato e sono certo che da qui alla fine della stagione migliorerà di volta in volta. Il suo futuro? Nonostante le tante richieste, Gokhan vuole restare a Napoli. Il ragazzo era arrabbiato perché i media lo vedono lontano da Napoli ma lui è una persona orgogliosa e non vuole farsi mandare via dalla società. Ama Napoli, ama la maglia azzurra e la reazione al gol, e quindi la non esultanza, è dovuta proprio a tutte queste polemiche. Molte squadre, importantissime, di altissimo livello, mi hanno chiamato per dirmi: se Inler non dovesse stare bene a Napoli, noi lo vorremmo in rosa. Inler non ha ancora fatto vedere tutto quello che sa fare. Negli ultimi mesi, Gokhan ha attraversato un periodo personale non troppo positivo e lui è una persona perbene. Però adesso il ragazzo sta benissimo e lo dimostrerà. Non ha ancora fatto vedere le sue qualità per intero ma questo suo essere professionista in tutto e per tutto lo premia. Per Inler, conta più la squadra che la sua prestazione. Se il Napoli va bene, di conseguenza anche Inler sta bene».

«Secondo posto? Il Napoli sta giocando benissimo - Continua Lamberti a Radio Crc - Cavani è un bravissimo giocatore ma a Pescara si è vinto lo stesso. Certe partite, come quelle di sabato, sono difficili più di quelle contro Inler o Milan».


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«Balotelli: Fanny al letto col Real se va in finale»

Secondo i media spagnoli l'attaccante avrebbe lanciato una proposta-choc in caso di rimonta delle "merengues" contro il Borussia Dortmund

ROMA - Una proposta "indecente" quella che, secondo quanto riporta la versione online del quotidiano spagnolo 'Marca', Mario Balotelli vorrebbe fare ai giocatori del Real Madrid. Nel caso di clamorosa rimonta contro il Borussia Dortmund nella semifinale di ritorno della Champions League (la gara d'andata è stata vinta 4-1 dai tedeschi) e conseguente qualificazione alla finale, l'attaccante del Milan si sarebbe detto disposto ad "offrire" addirittura la sua attuale compagna, Fanny Neguesha. "Se il Real Madrid rimonta contro il Borussia Dortmund e si qualifica per la finale, lascerò che la mia ragazza vada a letto con tutti i giocatori". La frase attribuita a Balotelli. Con ogni probabilità, si tratta solo di una battuta, o di una vera e propria invenzione 'mediatica'. Per scoprirlo, bisognerà attendere la sfida del Bernabeu e vedere se il Real riuscirà nella storica "remuntada".


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Milan, Bojan infortunato. Salta la sfida con la Roma

Rottura al quadricipite per lo spagnolo: «Faro' di tutto per tornare al piu' presto»

MILANO - Rottura al quadricipite per l'attaccante del Milan Bojan Krkic. E' questo l'esito degli esami a cui e' stato sottoposto il giocatore spagnolo che sarà costretto a saltare, tra le altre, anche la sfida alla sua ex squadra, la Roma. A dare la brutta notizia è stato lo stesso Bojan attraverso la sua pagina Twitter. «I test confermano la rottura al quadricipite. Faro' di tutto per tornare al piu' presto. Cominciamo».


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Guardalinee aggredisce giocatore: radiato VIDEO

La federcalcio russa ha punito un assistente dell'arbitro per aver scatenato una rissa aggredendo un calciatore durante una partita del campionato nazionale riserve

MOSCA - Musa Kadyrov, guardalinee ceceno, è stato squalificato a vita dalla federcalcio russa per aver aggredito un calciatore durante una partita del campionato nazionale riserve. Il match era quello di ieri giocato a Grozny fra Terek e Amkar Perm. Subito dopo il fischio finale da parte dell'arbitro, Kadyrov ha gettato a terra la sua bandierina ed è corso verso il 18enne giocatore dell'Amkar Ilya Krichmar. "Stavo camminando verso la nostra panchina - ha spiegato il calciatore - quando lui mi ha attaccato alle spalle, colpendomi con pugni e calci. Poi mi ha buttato a terra". Ne è nata una rissa a cui hanno preso parte alcuni compagni di squadra del ragazzo e dei giocatori del Terek. "Mi hanno afferrato alla gola - ha raccontato Krichmar - e mi hanno colpito ripetutamente, fino a farmi sanguinare. Grazie a Dio alcuni miei compagni sono riusciti a trarmi in salvo. Ringrazio anche a Vlasov del Terek: ci conosciamo da tempo e pure lui mi ha aiutato". Il guardalinee ha replicato spiegando di essere stato offeso dal calciatore durante la partita, "con riferimenti anche a mia madre". "Non l'ho fatto - ha ribattuto Krichmar -. Non eravamo certo soddisfatti per il comportamento della terna arbitrale, e c'è stato uno scambio di parole, ma niente di personale o con riferimento alle madri: so bene quanto siano sensibili i ceceni". In ogni caso, il collaboratore dell'arbitro è stato squalificato a vita, provvedimento che però non soddisfa il sindacato calciatori di Russia, che chiede anche provvedimenti a carico del Terek Grozny: "ogni volta che si gioca lì - ha spiegato il segretario del sindacato Nikolai Grammatikov -, per un motivo o per l'altro ci sono aggressioni a dei calciatori. Accade sempre e le cose peggiorano continuamente: bisogna punire anche il club".


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NBA, l'outing di Collins: "Sono omosessuale"

Il centro ha rilasciato a Sports Illustrated un'intervista destinata a fare molto scalpore

ROMA - Nell'ambito di un'intervista che uscirà su Sports Illustrated il prossimo 6 maggio, Jason Collins ha dichiarato di essere gay, il primo giocatore di basket in attività della lega più famosa del mondo a dichiararsi omosessuale. Una dichiarazione che è destinata a fare scalpore nel mondo del basket NBA e che potrebbe fare da apristrada all'outing di altri giocatori. «Sono un centro NBA di 34 anni, sono di colore e sono gay», queste le parole di Jason Collins a Sports Illustrated. Collins in questa stagione ha vestito le maglie dei Boston Celtics e dei Washington Wizards.


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Ventura: «Toro, i favoriti non sempre vincono»

Written By Unknown on Sabtu, 27 April 2013 | 23.45

Il tecnico dei granata: «È una partita singola e tutti possono vincere. Mi auguro comunque che sia una festa dello sport»

TORINO - "Noi dobbiamo comunque 'fare' il Toro". Una frase, quella di Gian Piero Ventura, già sentita pronunciare da altri tecnici granata, in altri tempi. Ma quello attuale sintetizza perfettamente la particolarità di questo derby, dove ci sono in palio salvezza e scudetto. "È una partita singola - spiega il tecnico granata - e in questi casi può vincere anche chi non è favorito. A patto di giocare da Toro". Anche lui, come Conte, si augura che "sia una festa di sport", in riferimento alla complessa situazione dell'ordine pubblico allo stadio Olimpico e alla eventualità che la Juventus festeggi lo scudetto proprio in casa del Toro.


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Ancelotti: «Il mio futuro? Deciderò dopo il titolo»

Il tecnico del Psg: «La stampa scrive di Real Madrid ed altri club, ma io non ho parlato con nessuno perché voglio essere limpido con la squadra dove lavoro»

PARIGI (FRANCIA) - Carlo Ancelotti ha smentito di aver annunciato alla dirigenza del Paris SG l'intenzione di lasciare il club a fine stagione, aggiungendo di non avere allacciato contatti "con alcuna società". "Prenderò la mia decisione dopo aver parlato con il club quando il titolo (di campione di Francia, ndr) sarà stato vinto - ha precisato il tecnico in conferenza stampa -. C'è tempo. Non è vero che ho comunicato alla società di voler lasciare il PSG".

LA SPIEGAZIONE - Ieri 'Le Parisien' aveva scritto che l'allenatore italiano aveva annunciato mercoledì al proprio presidente Nasser Al-Khelaifi la volontà di andare via da Parigi, mentre "L'Equipe" lo dà vicino all'accordo con il Real Madrid. "La stampa scrive di Real Madrid ed altri club, ma io non ho parlato con nessuno perché voglio essere limpido con la squadra dove lavoro - ha aggiunto -. Ho un contratto fino al giugno 2014, quindi non sono libero di scegliere. Ieri ho parlato con i giocatori perchè girano tante chiacchiere, ma nessuna notizia".


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De Laurentiis: A Mazzarri farei anche un triennale

Il presidente del Napoli: «Anche se vediamo il calcio in maniera diversa, ma forse il Borussia può fargli cambiare idea»

NAPOLI - Il rinnovo del contratto è pronto, un contratto biennale da tre milioni a stagione. Mazzarri resterà ancora al Napoli anche perché la stima che ha di lui De Laurentiis è incondizionata. Lo ha ribadito lo stesso presidente a Radio DeeJay, confessando che per l'allenatore azzurro avrebbe anche pensato a un accordo più lungo: «Dipendesse da me gli avrei fatto un contratto di tre anni, è una persona leale difficile da trovare nel mondo del calcio. Ci conosciamo bene, siamo due persone perbene ma concepiamo il calcio in modo diverso perché io sono entrato in questo mondo da poco e invece lui si porta dietro la cultura del passato. Mi dice: "Presidente, se non vuole vincere lo scudetto facciamo la squadra dei giovani". Ora chissà che non avendo visto il Borussia cambi idea pure lui».

COPPE EUROPEE - Il numero uno azzurro si è mostrato molto soddisfatto della molto possibile qualificazione diretta in Champions League: «La Champions porta soldi, l'Europa League invece è solo un costo. Andrebbe cancellata, non piace ai media e ai tifosi che non vanno nemmeno allo stadio. Bisogna ampliare la Champions, magari portandoci sei-sette squadre dalle Nazioni più importanti, e ridurre il campionato italiano».

MODELLO DI CALCIO - De Laurentiis ha parlato anche del suo modello di calcio, schierandosi dalla parte del Borussia Dortmund e non del Bayern Monaco: «Il Borussia ha la mia stessa filosofia, prova a costruirsi i campioni in casa e non si fa condizionare dalla piazza. Il Bayern invece prende il meglio che c'è in giro e dopo due tre anni cambia tutto perché punta ad essere il numero uno ogni anno. A tal proposito c'é necessità di una uniformità a livello legislativo: ci sono troppe differenze tra Germania, Spagna, Francia, Inghilterra e Italia».


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Marrakech, Schiavone vola in finale

Battuta in due set la sudafricana Scheepers. In questo 2013, l'ex numero 4 del mondo aveva raggiunto i quarti di finale anche ad Acapulco

ROMA - Senza perdere un set in tutto il torneo, Francesca Schiavone si è qualificata per la sua diciassettesima finale in carriera, nel Grand Prix Sar La Princesse Lalla Meryem, torneo Wta International da 235.000 dollari di montepremi che si disputa a Marrakech (Marocco) su campi in terra battuta. La 32enne milanese, testa di serie n.6, avrà l'opportunità di vincere il suo sesto titolo in carriera dopo aver battuto per 7-6(7-4) 6-1 la sudafricana Chanelle Scheepers, n.70 del ranking mondiale. In questo 2013, l'ex numero 4 del mondo aveva raggiunto i quarti di finale anche ad Acapulco, mentre non giungeva in finale dallo scorso maggio, quando vinse il torneo di Strasburgo.


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Festa Bari, ko la Reggina. Volano Livorno e Verona

La squadra di Torrente batte 2-1 lo Spezia, i calabresi cadono contro il Brescia. Pareggiano Juve Stabia e Crotone

ROMA - Fa festa il Bari, piange la Reggina mentre pareggiano Juve Stabia e Crotone. Nella trentanovesima giornata della serie B, la squadra di Torrente batte 2-1 lo Spezia grazie alle reti di Sciaudone e Fedato. Al Granillo, invece, i calabresi cadono contro il Brescia. Decide un gol di De Maio nella ripresa. Punto fondamentale per la Ternana in chiave salvezza. Al cospetto della Juve Stabia, Alfageme risponde nel finale alla rete iniziale di Bruno. Finisce 1-1 anche la sfida tra il Lanciano e il Crotone: gol di Abruzzese e Vastola.

CONTESTAZIONE AD ASCOLI - Dietro al Sassuolo continuano a volare Livorno e Verona. I toscani superano 2-0 il Vicenza (gol di Dionigi e Paulinho) arrivando a -4 dalla capolista. I gialloblù travolgono 5-0 l'Ascoli con doppietta di Taleb e Cacia. Un risultato choc per la squadra marchigiana, tanto che un folto gruppo di tifosi bianconeri ha abbandonato la curva sud dello stadio Del Duca durante la gara protestando contro la dirigenza, in particolare il presidente Roberto Benigni. A Padova il Novara si fa recuperare dal 3-1 al 3-3 nonostante la prova super del portiere Bardi che para due rigori. Vince il Varese (2-0 sul Cittadella), mentre finisce 0-0 tra Pro Vercelli e Grosseto.


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Coppa Italia, la decisione tra una settimana

Roma-Lazio, la Lega calcio proporrà una data ma l'ultima parola spetta al Prefetto che valuterà eventuali esigenze di ordine pubblico

ROMA - Potrebbe arrivare nei primi giorni della prossima settimana la decisione definitiva su data e orario della finale di Coppa Italia tra Lazio e Roma, programmata per il 26 maggio. La Lega calcio proporrà una data, ma l'ultima parola spetta al Prefetto di Roma, che valuterà eventuali esigenze di ordine pubblico, soprattutto alla luce dei disordini dell'ultimo derby e la concomitanza con le elezioni comunali. Al vaglio due ipotesi: far disputare la partita domenica 26 maggio alle 18 oppure lunedì 27 di sera.


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Governo Letta, Idem Ministro dello Sport

ROMA - "Sento la responsabilità e mi rimboccherò le maniche al servizio del Paese". Così Josefa Idem al Tgcom24 subito dopo la nomina a ministro per le Pari opportunità e lo sport. Canoista tedesca di origine e campionessa di lunghissimo corso, è una new entry del Parlamento, eletta in Emilia-Romagna senatrice del Pd, ma era già stata assessore comunale allo Sport in una giunta di centrosinistra a Ravenna, la città dove risiede da anni dopo essersi sposata con un ravennate, ora suo allenatore.

IL PRIMATO - Josefa Idem ha battuto l'ennesimo record della sua interminabile carriera diventando la prima olimpionica in Italia a diventare ministro. La campionessa della canoa, oro ai Giochi di Sydney nel 2000 e otto partecipazioni a cinque cerchi all'attivo, senatrice del Pd, farà parte del governo formato da Enrico Letta in qualità di ministro delle pari opportunità e dello sport. Per l'Italia è una nomina inedita, perchè mai un campione olimpico aveva avuto un tale incarico.

LA SQUADRA - Nasce il governo di Enrico Letta. Con il segretario del Pdl Angelino Alfano vicepremier e ministro degli Interni, il direttore generale di Bankitalia Fabrizio Saccomanni all'Economia e la leader radicale Emma Bonino agli Esteri. Un governo "politico", con "record di presenza femminile": 21 ministri, tra cui sette donne. Tra di loro si segnala la presenza del primo ministro di colore della storia repubblicana: Cecile Kyenge,deputato del Partito democratico che approda al ministero senza portafoglio dell'Integrazione. Filippo Patroni Griffi, già ministro del governo Monti, resterà al fianco di Enrico Letta nella veste di sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio. La presenza di Angelino Alfano come vicepremier e titolare del Viminale, suggella invece l'intesa di governo tra Pd e Pdl. Al ministero degli Esteri approda Emma Bonino, trasloca invece dagli Interni alla Giustizia Anna Maria Cancellieri. Nomi esterni alla politica sono quelli di Fabrizio Saccomanni all'Economia e del presidente dell'Istat Enrico Giovannini al Lavoro e alle Politiche sociali. Al dicastero della Difesa si insedierà Mario Mauro, capogruppo di Scelta civica al Senato. Il sindaco di Padova Flavio Zanonato (Pd) avrà la responsabilità dello Sviluppo economico. Alle Infrastrutture e Trasporti arriva Maurizio Lupi (Pdl), vicepresidente della Camera. Alle Politiche agricole la deputata Pdl Nunzia De Girolamo, all'Ambiente il deputato Pd Andrea Orlando, all'Istruzione, Università e Ricerca Maria Chiara Carrozza, ex rettore dell'Istituto Sant'Anna di Pisa e deputato Pd. Ai Beni e attività culturali e Turismo approda Massimo Bray, direttore editoriale Treccani e deputato Pd. La Salute va alla pidiellina Beatrice Lorenzin. Quanto ai ministeri senza portafoglio, confermato agli Affari europei il ministro del governo Monti Enzo Moavero Milanesi. Agli Affari regionali e autonomie c'è Graziano Del Rio, presidente dell'Anci. Alla Coesione territoriale il sociologo Carlo Trigilia, ai Rapporti con il Parlamento il deputato Pd Dario FRanceschini, alle Riforme Costituzionali il senatore Pdl Gaetano Quagliariello, all'Integrazione Cecile Kyenge, originaria del Congo, alle Pari opportunità, Sport e Politiche giovanili la campionessa olimpica e senatrice Pd, nata in Germania, Josefa Idem, alla Pubblica amministrazione e semplificazione Gianpiero D'Alia (Udc).


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Pioli: «Preferisco essere rincorso, non rincorrere»

Written By Unknown on Jumat, 26 April 2013 | 23.45

L'allenatore del Bologna parla alla vigilia della trasferta di Bergamo: «Rispetto alle gare contro Palermo e Sampdoria chiedo alla mia squadra di partire in un modo diverso, ora si deve crescere nell'impatto sulla partita»

BOLOGNA - Domani il Bologna affonterà l'Atalanta allo stadio Atleti Azzzurri d'Italia. Quest'oggi si è presentato in conferenza stamoa, poco prima della partenza per Bergamo, l'allenatore dei rossoblù Stefano Pioli. Questo un estratto del suo intervento: «Sicuramente stiamo mettendo sul campo delle buone prestazioni, ma dobbiamo senz'altro fare meglio nell'arco dei 95 minuti. Rispetto alle gare contro Palermo e Sampdoria chiedo alla mia squadra di partire in un modo diverso, non vogliamo essere noi a rincorrere, preferiamo essere rincorsi: ci si lavora sopra, dal punto di vista fisico il Bologna sta bene, ora si deve crescere nell'impatto sulla partita. Mi complimento con l'Atalanta che è sempre determinata e difficile da affrontare, squadra compatta in entrambe le fasi di gioco, e che sta facendo un buon campionato».


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«Il Barcellona prepara l'assalto a Thiago Silva»

In Spagna sicuri: il difensore del Psg primo obiettivo per rinforzare la difesa blaugrana nella prossima stagione

ROMA - Il Barcellona vuole Thiago Silva. L'indiscrezione arriva dalla Spagna. Infatti secondo quanto riportato dal quotidiano 'Sport' il difensore del Psg sarebbe la priorità per il prossimo mercato blaugrana. I dirigenti catalani vorrebbero in questo modo risolvere i problemi difensivi della squadra di Vilanova. Già la scorsa estate il Barça aveva provato a prendere dal Milan il brasiliano che poi però scelse il Psg.


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Della Valle: Terzo posto? La Fiorentina non molla

Il patron viola: «Sarà dura superare il Milan ma noi ci crediamo. Jovetic? Ne discuteremo a giugno, ora pensiamo a domenica»

FIRENZE - "Sarà dura superare il Milan ma non molleremo fino alla fine, questo l'imperativo". Così Andrea Della Valle dopo la visita alla squadra al Centro Sportivo in vista della trasferta di domenica con la Sampdoria. "Stiamo facendo e andando oltre le aspettative di inizio stagione - ha continuato il patron della Fiorentina - Purtroppo abbiamo perso per strada qualche punto pesante come nella gara persa col Pescara. Ma intanto è importante che il progetto sia ripartito come voleva la mia famiglia". Della Valle si è intrattenuto a pranzo con il ds Pradè, il dt Eduardo Macia e il tecnico Vincenzo Montella appena insignito del premio 'Briglia d'Oro 2013' che gli sarà consegnato il 15 maggio a Siena in un evento organizzato dalla sezione senese dell'Associazione italiana allenatori calcio. Il patron viola ha poi confermato di aver invitato il grande ex bomber della Fiorentina Gabriel Batistuta, in vacanza fino a domenica a Firenze, per un saluto e per visitare il Centro sportivo: "Mi dispiace non sia venuto, saprete dirmi cosa aveva di tanto importante da fare", ha detto rivolgendosi ai cronisti. Infine, su Jovetic sempre più al centro di voci di mercato: "Di Stevan continuano a parlarne tutti ma alla fine chi decide è il presidente, ne discuteremo a giugno, ora pensiamo a domenica" ha tagliato corto Andrea Della Valle.

FUTURO JOVETIC- Il montenegrino è stato accostato anche a Napoli e Roma oltrechè a Juve, Chelsea e Arsenal: quest'ultimo club, scrivono in Inghilterra, sarebbe pronto ad alzare l'offerta fino a 30 milioni di euro. "Jovetic è concentrato solo sulla Fiorentina e vuol dare tutto per raggiungere il massimo obiettivo - ha ribadito il presidente esecutivo viola Cognigni a Radio Marte - Il Napoli non ce lo ha mai chiesto, è una società corretta come dimostrano le passate operazioni per Behrami e Gamberini".


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Rossi: «Ljajic? E' un episodio chiuso»

Il tecnico blucerchiato riconosce il valore degli avversari: «Fiorentina sempre votata alla costruzione del gioco, noi dobbiamo essere bravi a non lasciare troppo campo e aggredirli»

GENOVA - Domenica non ci sarà spazio per i ricordi. Delio Rossi incontra la sua ex squadra con l'obiettivo di chiudere in modo definitivo il discorso salvezza: «E' una partita fondamentale per la Sampdoria contro una compagine che si sta giocando la Champions League. La Fiorentina è in salute e ha forse il miglior gioco della Serie A insieme alla Juventus, grazie ai tanti centrocampisti di livello, servirà un match di grande caratura. I toscani sono sempre votati alla costruzione del gioco, noi dobbiamo essere bravi a non lasciare troppo campo e aggredirli. Il calcio è tutta una questione di equilibri, dovremo esser abili a mantenerli meglio di loro. Domani sarò avversario ma non nemico dei viola perché comunque lì sono stato bene, conquistando i tre punti però saremmo ad un passo dal nostro obiettivo».


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«Jovetic? Il Napoli non l'ha mai chiesto...»

Il presidente esecutivo della Fiorentina Cognigni: «Quella di De Laurentiis è una società corretta come dimostrano le passate operazioni per Behrami e Gamberini»

ROMA - Jovetic è stato accostato anche a Napoli e Roma oltreché a Juve, Chelsea e Arsenal: quest'ultimo club, scrivono in Inghilterra, sarebbe pronto ad alzare l'offerta fino a 30 milioni di euro. "Jovetic è concentrato solo sulla Fiorentina e vuol dare tutto per raggiungere il massimo obiettivo - ha ribadito il presidente esecutivo viola Cognigni a Radio Marte - Il Napoli non ce lo ha mai chiesto, è una società corretta come dimostrano le passate operazioni per Behrami e Gamberini".


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Mancini: Mercato City? Comprare presto e bene

Il tecnico ex Inter: «L'anno scorso abbiamo perso giocatori che erano i nostri obiettivi per migliorare la nostra squadra. E secondo me quando si ha un obiettivo in testa ci si deve muover rapidamente»

LONDRA - "Comprare presto e bene" per evitare una campagna acquisti anonima e inconcludente come l'anno scorso. L'allenatore del Manchester City, Roberto Mancini, ha le idee chiare per rafforzare la rosa della squadra che ha vissuto una stagione abbastanza deludente, nonostante la finale di FA Cup che giocherà il prossimo 11 maggio contro il Wigan. Il messaggio che Mancini invia allo sceicco al Khaldoon Al Mubarak, proprietario del club, suona più o meno così: il club si muova velocemente sul mercato se non vuole ripetere gli errori della passata stagione che vide via via sfumare tutti gli obiettivi del City, Robin Van Persie in testa, passato ai cugini dello United e fondamentale nella conquista dello scudetto. "Abbiamo in mente i nostri obiettivi per la prossima stagione e dovremo muoverci molto rapidamente, cosa che non abbiamo fatto che l'anno scorso", ha detto Mancini nel corso di una conferenza stampa. L'anno scorso, ha aggiunto, "abbiamo perso giocatori che erano i nostri obiettivi per migliorare la nostra squadra. E secondo me quando si ha un obiettivo in testa ci si deve muover rapidamente".

UNITED CAMPIONE - Mancini ha poi parlato della travagliata stagione dei 'citizens', negando però che tra la sua squadra e lo United campione d'Inghilterra ci siano tutti i punti di differenza come recita la classifica (84 contro 68): "Non credo che la distanza sia corretta - ha detto Mancini - Abbiamo ancora cinque partite a disposizione e abbiamo la possibilità di recuperare 6-7 punti, credo sia possibile". Il problema, ha aggiunto l'ex tecnico di Lazio e Inter, è che "nel momento cruciale della stagione abbiamo dovuto fare a meno di qualche giocatore, perchè infortunato. Lo United era invece più attrezzato per far fronte a queste emergenze, anche se abbiamo fatto errori che ci hanno impedito di rivincere il titolo e loro hanno fatto meglio di noi. Comunque, il Manchester Utd merita di vincere il titolo, complimenti a loro". Fra gli obiettivi di mercato del Manchester City anche la stampa inglese indica i romanisti Lamela e De Rossi, il viola Jovetic e il milanista El Shaarawy.


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Cavani: «Napoli, voglio essere un esempio»

L'attaccante azzurro: «Penso a dare il massimo sia per il mio club sia per i miei compagni, per riuscire a vincere come squadra tutto ciò che è nelle nostre potenzialità»

ROMA - «Sono guidato dalle stesse motivazioni di sempre, voglio essere un esempio dal punto di vista professionale e dare il massimo sia per il mio club sia per i miei compagni, per riuscire a vincere come squadra tutto ciò che è nelle nostre potenzialità». Parola di Edinson Cavani. L'attaccante del Napoli è stato premiato come 'Miglior giocatore del mese di Gennaio': «Questo è un premio fantastico - le parole dell'uruguaiano -, e vincerlo due volte nel corso della stessa stagione è qualcosa di speciale. Il gol più bello? Penso che il gol più bello e importante, e fortunatamente ne ho segnati tanti belli in carriera, sia stato quello in finale di TIM Cup contro la Juventus, poiché ha aiutato il club, la squadra, i compagni, a vincere un trofeo dopo un lungo periodo senza successi».


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Hamilton: «A Vettel non andrà sempre bene»

Written By Unknown on Kamis, 25 April 2013 | 23.45

Il pilota inglese parla dopo la gara in Bahrain e prevede qualche difficoltà per la Red Bull

LONDRA - Avrà pure vinto due delle quattro gare disputate finora, ma per Vettel la strada nel Mondiale di F1 potrebbe essere più in salita del previsto. Lewis Hamilton ne è sicuro e nonostante i 27 punti di distacco dal campione del mondo non ha esitato a dire la sua in un'intervista a "The Sun". «Sembra che Sebastian vinca sempre in Bahrain, però per noi non è stata una gran sorpresa», così il pilota inglese ha commentato l'ultima gara. «Non credo che sarà sempre così in tutte le gare, in più la Red Bull è andata in difficoltà in alcune sessione di qualifiche».

BAHRAIN DIFFICILE Hamilton ha anche parlato degli ostacoli per la Mercedes in Bahrain - soprattutto il caldo e gli alti livelli di usura delle gomme posteriori - che non gli hanno permesso di andare oltre il quinto posto: «Potrebbe rivelarsi uno dei peggiori gran premi per noi, abbiamo avuto molti problemi. Tutto sommato la quinta posizione, dopo essere partito nono, è stato davvero soddisfacente». Il bilancio, fin qui, è positivo tout-court: «Per adesso sono arrivato due volte terzo e due volte quinto. Quando stavo per cambiare squadra ho pensato che sarebbe andata molto peggio di così».


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Batistuta a Firenze: «Che stagione i viola!»

L'ex bomber in vacanza con la moglie: «Non sono qui per caricare la squadra, non ne ha bisogno»

FIRENZE - Un turista speciale si aggira per le vie di Firenze in queste ore. Si tratta del bomber, Gabriel Omar Batistuta, Batigol. L'argentino è arrivato in città con la moglie per trascorrere qualche ora di vacanza. Dopo una partita a golf al circolo "Villa Medici" di Scarperia l'ex attaccante ha pranzato e poi è rientrato in albergo, nel centro di Firenze. "Siamo arrivati senza nemmeno avvertire i nostri amici - ha detto - . Ci rimarremo fino a domenica, dipenderà anche dagli orari dei voli di ritorno in Argentina. Qui per caricare la Fiorentina? No, sono qui in vacanza, la squadra non ha bisogno della mia carica. Ho visto che è quarta in classifica, sta facendo un ottimo campionato".


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«Per Leandro Damiao il Napoli è una grande squadra»

L'agente del bomber brasiliano consigliato anche da Careca: «Non è ancora arrivato nulla di ufficiale dal club azzurro, ma ci sono moltissime probabilità che Leandro si trasferisca in Europa la prossima sessione di mercato»

NAPOLI - Il Napoli è sulle tracce di Leandro Damiao, attaccante dell'Internacional di Porto Alegre, consigliato anche da Careca. La soluzione azzurra sarebbe molto gradita al bomber brasiliano, come rivela il suo agente Vinicius Prates a calciomercato.it: «Posso assicurarvi che non è ancora arrivato nulla di ufficiale dal Napoli, mentre altri club si sono manifestati in maniera più concreta, ma non posso fare nomi. Il Napoli è una grande squadra e ci sono moltissime probabilità che Leandro si trasferisca in Europa la prossima sessione di mercato. E' da tre anni il miglior marcatore dell'Internacional e se dovesse arrivare la proposta giusta per tutti le parti in causa, partirebbe. Nei mesi scorsi alla dirigenza è arrivata un'offerta molto importante da un gruppo di investitori, ma il nostro obiettivo è di sbarcare in un grande campionato europeo. Inghilterra, Germania e Spagna? E' un giocatore con molto mercato. L'Italia ha un campionato importante e ci sono molti grandi club».


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Marquinhos, no al Barça: «Alla Roma sono felice»

Il giovane difensore brasiliano spegne le voci sull'interesse blaugrana: «Ho ancora quattro anni di contratto e sono contento di aver scelto questa squadra l'anno scorso»

ROMA - Marquinhos giura amore alla Roma. Dopo un'intervista a un sito brasiliano in cui non escludeva un futuro al Barcellona, il giovane difensore giallorosso rivelazione di questa stagione ha voluto fare chiarezza ai microfoni di Sky: «Io sono un giocatore con la Roma, ho un contratto con la Roma e qui sono molto felice. Sono contento di aver fatto questa scelta un anno fa, ho ancora quattro anni di contratto e le voci di mercato le lascio al mio procuratore. Io penso solo a giocare, forse sono stato interpretato male».


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Roma su Ilicic, Zamparini: «Ho già sentito Sabatini»

Il presidente del Palermo: «Mi ha detto 'lo sai che a fine campionato ci vediamo per un paio di giocatori'. E io gli ho risposto, lo so, lo so, ma adesso con il campionato ancora in corso è inutile di parlare di giocatori»

ROMA - Sabatini è al lavoro per costruire la Roma del futuro. La conferma arriva dal presidente del Palermo Maurizio Zamparini, che rivela a Radio Radio di aver sentito il ds giallorosso. "Ho sentito Sabatini questa mattina - ha detto Zamparini - perché ieri aveva il telefono che non gli funzionava e lui mi ha detto 'lo sai che a fine campionato ci vediamo per un paio di giocatori'. E io gli ho risposto, lo so, lo so, ma adesso con il campionato ancora in corso è inutile di parlare di giocatori". Il riferimento è all'attaccante sloveno Ilicic. Zamparini però non si è sbilanciato: "Io con Sabatini ho un rapporto di stima reciproca e di amicizia".


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Zamparini: «Gli infortuni li hanno condizionati»

Il presidente rosanero non giudica i nerazurri: «Anche l'operato di Stramaccioni è difficile da decifrare perchè il suo gioco è stato condizionato, ci servirà una gara super»

PALERMO - Domenica i rosanero avranno di fronte l'Inter, ci vorrà il Barbera delle grandi occasioni per superare l'ostacolo. Il presidente Maurizio Zamparini, contattato da Fcinternews.it, carica la squadra: «Questa è un'altra gara fondamentale in chiave salvezza, dobbiamo rincorrere fino alla fine. I nerazzurri quest'anno hanno subito troppi infortuni, anche l'operato di Stramaccioni è difficile da decifrare perchè il suo gioco è stato condizionato. Silvestre? Mi dispiace che non stia vivendo un campionato da protagonista, per me è un bravo difensore. Ora non voglio parlare di mercato, la classifica è più importante. Investitori stranieri? Sarebbe un fatto positivo per l'Italia».


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Lazio, caccia alla punta. Nel mirino Bacca e Eder

Tare è andato a seguire personalmente l'attaccante del Bruges, colombiano di 26 anni, 22 gol in questa stagione di Jupiler League. Il club belga chiede 7 milioni di euro per il suo cartellino. Nei mesi scorsi il sondaggio con lo Sporting Braga per il centravanti potente, originario della Guinea Nissau

ROMA - Miroslav Klose compirà 35 anni il 9 giugno e si avvierà la prossima stagione, forse l'ultima della sua carriera, verso il Mondiale in Brasile. Cisse è stato un flop e l'estate scorsa Lotito aveva vanamente inseguito Burak Yilmaz, che si era promesso prima di cedere al corteggiamento e alla montagna di soldi garantita dal Galatasaray. Il diesse Tare ha riaperto la caccia ad un grande attaccante, possibilmente con certe caratteristiche. Veloce e potente, capace di muoversi da prima e da seconda punta, abile nell'allungare la squadra in progressione. Uno alla Cavani, per intenderci. Fondamentale sarebbe risolvere il caso legato a Mauro Zarate. Cederlo, o lasciarlo libero, significherebbe risparmiare uno stipendio pesantissimo. E' auspicabile che Lotito, dopo tante tensioni, torni a ragionare. Tenerlo fuori rosa per un'altra stagione non conviene a nessuno. E sullo sfondo c'è anche la vertenza. Zarate ha chiesto la risoluzione del contratto per mobbing, esattamente come accadde con Pandev, pur partendo da posizioni diverse, nel 2009. Manca in organico un attaccante fantasioso. Uno capace di dribblare e andare al tiro. Tare è andato a seguire personalmente Carlos Bacca, attaccante del Bruges, colombiano di 26 anni, 22 gol in questa stagione di Jupiler League. Il club belga chiede 7 milioni di euro per il suo cartellino. Si è parlato anche dell'argentino Matias Suarez, attaccante esterno dell'Anderlecht, appena rientrato da un infortunio, cresciuto nel Belgrano di Cordoba. Nei mesi scorsi il ds Tare aveva sondato lo Sporting Braga per Eder, altro centravanti potente, originario della Guinea Nissau, 13 gol in 18 presenze nell'ultimo campionato portoghese, e nelle ultime settimane finito misteriosamente in tribuna. Può darsi che la sua valutazione si stia abbassando.

REPARTO - Sono tante le opzioni e chissà quanti altri nomi usciranno. La Lazio ha già preso Brayan Perea, 19enne colombiano di belle speranze. E poi dovrà scegliere chi confermare come alternative. E' difficile pensare che Louis Saha prolunghi l'avventura romana. Sergio Floccari, 9 gol stagionali e contratto in scadenza 2014, è tra i più richiesti. Ma spalmando l'ingaggio e prolungando il contratto potrebbe restare ancora alla Lazio e farebbe di sicuro comodo. C'è da prendere una decisione su Libor Kozak: in campionato quest'anno non è riuscito a imporsi, ma 10 gol in Europa League potrebbero aumentare le richieste in arrivo dall'estero. Meglio tenerlo e aspettare la definitiva maturazione oppure monetizzare la sua cessione? Lotito e Tare sinora lo hanno considerato incedibile, ritenendo che potesse alla lunga raccogliere l'eredità di Klose. Il campo non ha ancora dato una risposta.

Fabrizio Patania


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Messi: Bayern superiore. Il Barça tenterà la rimonta

Written By Unknown on Rabu, 24 April 2013 | 23.45

Il campione argentino: «Se non ci riusciremo cominceremo a pensare alla prossima stagione»

MADRID - "Sono stati migliori di noi, più forti. Ci hanno battuto in tutto. Semplicemente superiori". Nella carriera di un fuoriclasse che gioca in una squadra di (quasi) suoi pari come il Barcellona non capita spesso di dover pronunciare parole simili. È successo a Lionel Messi dopo il 4-0 patito sul campo del Bayern Monaco. Un risultato che molto probabilmente chiude ai catalani le porte della finale Champions a Wembley. Ma l'attaccante argentino non può mostrarsi rassegnato. "Il ritorno è difficile - ammette - il Bayern è una grandissima squadra. Noi dobbiamo risollevarci. Intanto pensiamo a vincere la Liga e poi proviamo a ribaltare il pronostico nel ritorno. Altrimenti cominceremo a pensare alla prossima stagione". Il Barcellona nel fine settimana può vincere la Liga per la quarta volta negli ultimi cinque anni se sabato batte l'Athletic Bilbao ed il Real Madrid perde il derby con l'Atletico.


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Stangata per Suarez: 10 giornate di squalifica

L'attaccante del Liverpool è stato fermato per il morso al difensore del Chelsea, Branislav Ivanovic

LONDRA - Luis Suarez è stato squalificato 10 giornate per il morso al difensore del Chelsea Branislav Ivanovic. Per l'attaccante del Liverpool non solo è finita con largo anticipo l'attuale stagione, dal momento che mancano solo quattro giornate al termine della Premier League, ma il prossimo anno tornerà a giocare solo a fine settembre.

SQUALIFICA RECORD
- La squalifica record di Suarez è scattata dopo che l'attaccante uruguaiano, domenica scorsa, ha addentato un braccio del difensore del Chelsea Branislav Ivanovic, durante la partita all'Anfield Road. Il gesto era sfuggito alla terna arbitrale, ma non alle immagini televisive alle quali la Football Association ha fatto ricorso per avviare l'inchiesta che ha portato al lungo stop. Suarez si era scusato per il suo gesto con l'avversario via twitter, ed infatti Ivanovic non aveva sporto denuncia. Ma questo non gli ha evitato la mano pesante da parte delle Federcalcio inglese. Suarez non è nuovo a gesti del genere: nel novembre 2010, quando indossava la maglia dell'Ajax, morse al collo il centrocampista del Psv Eindhoven, Otman Bakkal, e fu squalificato per sette turni.


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Leonardo: Resto al Psg. Cavani non ci interessa

Il dirigente brasiliano: «Io, Ibrahimovic e Lavezzi restiamo a Parigi. Cercheremo di fare acquisti mirati per rinforzare la nostra rosa»

ROMA - «Io, Ibrahimovic e Lavezzi restiamo al Psg». Parola di Leonardo. Il dirigente del club parigino ha smentito le voci di mercato degli ultimi giorni: «L'interesse di molte squadre - le sue parole a Sky Sport - per me e per i nostri giocatori mi lusinga, ma nessuno andrà via. Con Moratti ho un ottimo rapporto ma l'anno prossimo rimarrò al Psg al 100%. E lo stesso vale per Ibrahimovic e Lavezzi. Mercato? Cercheremo di fare acquisti mirati che servano a rinforzare la nostra rosa. Cavani? Non è un nostro obiettivo. Ancelotti? Il futuro è nelle sue mani».

«ANCELOTTI DECIDERA'»- « Io resto, Ibrahimovic pure. Carlo (Ancelotti ndr) deciderà»: così il direttore sportivo del Paris Saint-Germain, Leonardo, ha messo fine alle voci che si rincorrono sul futuro degli elementi più importanti della squadra. «Resto al PSG, non ho mai avuto intenzione di andarmene - ha detto Leonardo a L'Equipe -. Ibra rimarrà a Parigi la prossima stagione, è chiaro e semplice». Quanto a Ezequiel Lavezzi, che sarebbe stato in contatto con il Milan, e Marco Verratti, sulle cui tracce sarebbe soprattutto la Juve, «entrambi rimarranno a Parigi», ha tagliato corto Leonardo. Quanto all'allenatore - Ancelotti è dato da tempo sulla panchina del Real Madrid - c'è invece incertezza, e Leonardo non l'ha nascosta: «noi vogliamo che Carlo rimanga, ma prima di tutto dobbiamo vincere il campionato, è la priorità assoluta. Dopo sarà lui a decidere, a capire se vuole continuare o no sulla panchina del PSG».


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Vialli: «Ibra alla Juve scelta sicura» VIDEO

L'ex attaccante bianconero: «Mi sembra che se ha voglia di venire e se il costo è adeguato si possa fare»

GENOVA - "Mi sembra che se ha voglia di venire e se il costo è adeguato si possa fare. Ibrahimovic è quel tipo di calciatore che ti garantisce tutto subito, è una scelta che ti fa andare sul sicuro". Lo ha detto l'ex centravanti della Juventus Gianluca Vialli a margine di una iniziativa benefica a Genova. "Ibra è uno - ha aggiunto Vialli - che non solo ti migliora con la sua presenza ma allo stesso tempo migliora le prestazioni di quelli che gli giocherebbero al fianco. Credo che se azzecchi il giocatore giusto sarebbe un attimo arrivare al livello di una formazione come il Bayern, al momento un gradino sopra tutte le altre".


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Champions, sfida show tra Real e Borussia

Sarà ancora Germania contro Spagna nella seconda semifinale di Champions League. Al Westfalenstadion Klopp punterà sul collaudatissimo 4-2-3-1, con Lewandowski davanti a Blaszczykowski, Reus e Goetze. Mourinho non potrà contare su Marcelo infortunato e Arbeloa squalificato

ROMA - Sarà ancora Germania contro Spagna nella seconda semifinale di Champions League. Borussia Dortmund e Real Madrid si affrontano al Westfalenstadion: tante le suggestioni per due squadre che la Coppa dei Campioni già l'hanno in bacheca, ma che non vedono una finale da una vita (2002 le 'merengue', 1997 i tedeschi a spese della Juventus). Sarà anche un match tra due modi diversi di intendere il calcio, quello del potere economico contro quello delle idee e della progettualità. Sarà Germania contro Spagna ma sarà soprattutto Josè Mourinho contro Jurgen Klopp che, stando ai rumors di mercato, potrebbe succedergli in panchina. Le due squadre si sono già affrontate nella fase a gironi e i tedeschi hanno prevalso (vittoria e pareggio), dando una dimostrazione di grande calcio contro una prima della classe. I gialloneri sono un macchina di gioco e di gol, ma nell'ultima uscita hanno sofferto molto riuscendo a qualificarsi solo nei minuti di recupero nella rocambolesca partita contro il Malaga. Stasera i tedeschi proveranno a sfruttare il fattore campo.

FORMAZIONI - Klopp ha la rosa al completo e punterà di nuovo sul collaudatissimo 4-2-3-1, con Lewandowski davanti a Blaszczykowski, Reus e Goetze, quest'ultimo 'fresco' di cessione al Bayern Monaco. Ha qualche problema di formazione in più Mourinho che non potrà contare su Marcelo infortunato (al suo posto Coentrao) e Arbeloa squalificato. Per il resto modulo speculare (4-2-3-1) con Higuain favorito su Benzema come prima punta e Di Maria-Ozil-Ronaldo a sostegno.


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Ivan Bogdanov libero. La pena è stata ridotta

Il teppista della Stella Rossa protagonista principale delle violenze e dei disordini allo stadio Luigi Ferraris di Genova nell'ottobre 2010, è stato scarcerato a Belgrado dopo aver scontato una condanna a un anno e undici mesi di reclusione

BELGRADO - Ivan Bogdanov (33 anni), il teppista della Stella Rossa protagonista principale delle violenze e dei disordini allo stadio Luigi Ferraris di Genova nell'ottobre 2010, è stato scarcerato a Belgrado dopo aver scontato una condanna a un anno e undici mesi di reclusione. 'Ivan il Terribile', come era stato soprannominato Bogdanov dopo i gravissimi incidenti di Marassi che portarono alla sospensione dopo pochi minuti dell'incontro fra le nazionali di Italia e Serbia (qualificazioni per gli Europei dello scorso anno, successivamente alla Serbia fu inflitto lo 0-3 a tavolino), era in carcere non per i fatti di Genova. Lo scorso novembre era stato infatti condannato a due anni per l'aggressione ad alcuni poliziotti nel giugno 2006 nel corso di una rissa furibonda fra tifosi di basket della Stella Rossa e del Partizan.

CONDANNA RIDOTTA - Ieri la Corte d'appello di Belgrado aveva ridotto di un mese tale condanna, ed essendo in carcere dal 24 maggio 2011, Bogdanov è stato oggi rilasciato per aver scontato la pena. Il teppista serbo era stato arrestato quello stesso giorno di due anni fa al suo ritorno in patria dopo essere stato espulso dall'Italia, dove era stato condannato a tre anni e tre mesi di reclusione per i fatti di Genova. La pena era stata tramutata nell'espulsione e nel divieto di far ritorno in Italia per un periodo di cinque anni. All'uscita dal carcere centrale di Belgrado 'Ivan il Terribile', in T-shirt, pantaloni da tuta e scarpe da footing e che aveva con sé un sacco nero di plastica con le sue cose personali, è stato salutato da un amico che lo attendeva fuori dal cancello. Il giovane teppista, che non ha rilasciato dichiarazioni, abita nel quartiere residenziale di Dedinje, sulla collina di Belgrado, non lontano dallo stadio della sua Stella Rossa (Marakanà).

ALTRI PROCESSI IN VISTA - Alla luce delle tante vicende di scontri e violenze con la polizia e le tifoserie avverse del Partizan che lo hanno visto protagonista, non è escluso che Bogdanov debba sostenere in futuro altri processi. La triste fama di violenze e intemperanze che accompagna 'Ivan il Terribilè sta tutta nelle foto raccapriccianti della drammatica sera del 12 ottobre 2010 allo stadio di Genova. In quelle immagini, che fecero il giro del mondo, si vede Bogdanov - le braccia tatuate e il volto coperto da un passamontagna - seduto sulla rete di protezione delle gradinate mentre incita i suoi compagni teppisti a disturbare e a fare di tutto per impedire la partita Italia-Serbia, poi sospesa dopo soli sei minuti di gioco.


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Offese alla Roma: deferiti Radu e la Lazio

Il procuratore federale ha deferito alla Commissione Disciplinare Nazionale il giocatore biancoceleste per aver più volte pronunciato, al termine del derby dell'8 aprile, frasi offensive e oltraggiose nei confronti della società giallorossa

ROMA - Il procuratore federale ha deferito alla Commissione Disciplinare Nazionale il giocatore della Lazio, Stefan Radu per le frasi pronunciate contro i tifosi della Roma al termine del derby con i giallorossi dell'8 aprile. «Il giocatore - recita il comunicato - sanzionato per aver più volte pronunciato, al termine della gara Roma-Lazio dell'8 aprile 2013, frasi offensive e oltraggiose nei confronti della Roma. A titolo di responsabilità oggettiva per le violazioni disciplinari ascritte al proprio tesserato è stata deferita anche la società biancoceleste».


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Ferrari in lutto: è morto Franco Gozzi

Written By Unknown on Selasa, 23 April 2013 | 23.45

«Gli sono grato per essermi stato vicino quando ero un giovane direttore sportivo della scuderia», ricorda Montezemolo

MODENA -È morto nella sua abitazione di Modena Franco Gozzi, 81 anni, il dirigente sportivo che dal 1960 e fino agli anni 1980 coprì ruoli chiave in Ferrari, a fianco del Drake, il fondatore: consulente editoriale, addetto stampa, responsabile delle relazioni esterne. Fu anche direttore sportivo dal 1968 al 1970 e in Formula Uno ottenne alcune vittorie in gara con Jacky Ickx e Clay Regazzoni.

IL RICORDO DI MONTEZEMOLO - «Ci ha lasciato una figura fondamentale nella storia della Ferrari – ha detto il Presidente Luca di Montezemolo, come si legge sul sito della scuderia di Maranello – Di lui ricordo soprattutto le tante ore trascorse insieme a parlare di piloti ed automobili e gli sono grato per essermi stato vicino quando ero un giovane direttore sportivo della scuderia».

UMANITA' E IRONIA  Difficile condensare in una sola parola cosa sia stato Franco per l'azienda: direttore sportivo, addetto stampa, direttore della comunicazione, soprattutto uno dei più stretti collaboratori e confidenti di Enzo Ferrari.  - ricordano, ancora, dalla Ferrari - Quanto sia stato parte attiva, e non soltanto un suo testimone, della vita della casa di Maranello lo si comprende guardando l'album delle fotografie storiche in cui spesso, lungo un arco di trent'anni, compare accanto al Fondatore: ne era il portavoce o, talvolta, il latore dei suoi silenzi. Chi lo ha conosciuto da vicino e ha condiviso con lui momenti salienti e vita quotidiana dell'azienda ne ricorda l'umanità e l'ironia,- concludono - chi lo ha incontrato nell'ultima fase del suo capitolo di vita a Maranello ne rammenta la grande capacità di trasmettere attraverso aneddoti in apparenza marginali quei valori che hanno reso la Ferrari un mito in tutto il mondo.


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Inter scagionata, respinto risarcimento a De Santis

L'ex arbitro era stato una delle persone al centro dell'attività di dossieraggio commissionata all'ex investigatore privato Emanuele Cipriani dalla security di Telecom e Pirelli

MILANO - Il giudice della prima sezione civile del Tribunale di Milano, Loretta Dorigo, ha respinto la richiesta di risarcimento in via equitativa presentata oltre un anno fa dai legali dell'ex arbitro Massimo De Santis nei confronti dell'Inter per l'illecito trattamento dei dati personali. La richiesta di risarcimento è stata avanzata in quanto l'ex arbitro era stato una delle persone al centro dell'attività di dossieraggio commissionata all'ex investigatore privato Emanuele Cipriani dalla security di Telecom e Pirelli allora guidata da Giuliano Tavaroli e agli atti del processo sui dossier illegali nota come 'Operazione Ladroni'.

DE SANTIS RISPONDE - «E' una sentenza che mi ha preso alla sprovvista: abbiamo portato tantissime dichiarazioni come fonti di prova - commenta in esclusiva a Sportiva l´ex arbitro De Santis - ed era chiaro a chiunque che c´era stata una atività illecita di spionaggio. Sono curioso di capire a che cosa è dovuta questa decisione, aspetto le motivazioni: se pedinare una persona e i suoi familiari e controllare i tabulati telefonici è lecito, allora mi chiedo cosa è lecito o no in Italia. L´Inter non si è neanche difesa, ha detto che non c´entrava niente, come se le prove non contassero. E´ stato detto che Facchetti non aveva potere di fare niente, e ciò è molto strano: oggi è stata scritta una brutta pagina per la giustizia italiana. Andremo avanti fino alla Cassazione». «C´è un pregiudizio verso di me - aggiunge De Santis - dopo la mia condanna al processo di Napoli, poi si è visto che non ho aiutato la Juventus, anzi semmai l´ho fatta perdere: sulle intercettazioni è stato fatto un taglia e cuci di comodo, e si è visto che se si fosse andati fino in fondo tante altre squadre sarebbero state coinvolte in Calciopoli. E´ accaduto tutto ad orologeria: con la stessa serenità con cui sono stato condannato, oggi non vengono riconosciute le mie ragioni. Moratti? Sento che si lamenta degli arbitri ma della Giustizia Sportiva certo non si può lamentare...».


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Moggi: «Zeman sputa nel piatto dove mangia»

Alessandro, figlio di Luciano, risponde all'ex tecnico della Roma: «Parla di etica e di morale, quando però ero consulente del Napoli e lo chiamai a nome di Ferlaino e di Corbelli per buttare giù una proposta non si scandalizzò mica di ricevere un'offerta da parte mia»

ROMA - "Zeman parla di etica e di morale, quando però ero consulente del Napoli e lo chiamai a nome di Ferlaino e di Corbelli per buttare giù una proposta, non si scandalizzò mica di ricevere un'offerta da parte mia". Sono le parole di Alessandro Moggi, intervenuto a Radio Crc nella trasmissione "Si gonfia la rete". Il procuratore replica alle parole del boemo che oggi, commentando il ritorno della Gea, ha parlato di un "calcio italiano che dimostra di avere poca memoria, ma eviterei la parola etica per chi ha subito processi e condanne". "Probabilmente lui è abituato a sputare nel piatto dove ha mangiato - aggiunge ancora il figlio dell'ex dg della Juve - e devo dire poi che proprio stamattina ho letto che addirittura ha criticato la dirigenza della Roma. Evidentemente è molto bravo nel rilasciare interviste".


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Petacchi annuncia ritiro: «Svolta per la mia vita»

Il ciclista spezzino lascia a 39 anni: «Ho raggiunto traguardi importanti e centrato tutti gli obiettivi che un corridore con le mie caratteristiche può desiderare»

ROMA - Alessandro Petacchi, 39 anni, lascia il ciclismo. Il ciclista spezzino, con una nota pubblicata sul sito del suo team, la Lampre-Merida ha annunciato il suo ritiro dall'attività agonistica. L'ultima uscita ufficiale di Petacchi, quest'anno, è stata la Parigi-Roubaix.

LA DECISIONE - Petacchi ha annunciato il suo ritiro dall'attività agonistica con una nota pubblicata sul sito della sua squadra, la Lampre-Merida. "Nella mia vita professionale ho raggiunto traguardi importanti e centrato tutti gli obiettivi che un corridore con le mie caratteristiche può desiderare - le parole del velocista che ha 39 anni- Arrivato alla soglia delle 200 vittorie, però, sento di avere bisogno di dare una svolta alla mia vita, di trovare una nuova dimensione e di avere anche più tempo da dedicare alla mia famiglia. Queste riflessioni mi portano alla decisione di offrire alla mia carriera una pausa".


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Insigne lancia la sfida: «Voglio superare Lavezzi»

L'attaccante del Napoli: «Ma devo ancora fare un po' di strada per essere come lui e un giorno, semmai, superarlo. Il futuro? Sicuramente resterò ma parleremo di alcune cose con la società»

FIRENZE - "Per ora penso a finire la stagione così, è il primo anno di Serie A e abbiamo lottato per lo scudetto prima e il secondo posto adesso. Sono contento per lo spazio che mi sono ritagliato. A fine stagione, una volta tornato dall'Europeo con l'Under 21 parlerò con la società. Non voglio andare via, io sto bene a Napoli. Sicuramente resterò ma parleremo di alcune cose con la società". Così l'attaccante del Napoli Lorenzo Insigne, dal ritiro azzurro dell'Under 21 di Coverciano parla del suo futuro.

OLTRE LAVEZZI - Insigne ricorda il gol all'ultimo secondo domenica scorsa contro il Cagliari che ha permesso al Napoli di vincere 3-2: "È stata una grande soddisfazione, anche perchè ero entrato poco prima. Ho fatto gol grazie ai compagni, ci aiutiamo uno con l'altro e non molliamo mai. È stato un gol importante, decisivo, che può essere decisivo per il secondo posto, davanti a 70 mila tifosi del Napoli. Io l'erede di Lavezzi? Lui ha dato tanto al Napoli e gli è rimasta nel cuore. Io devo ancora fare un po' di strada per essere come lui e un giorno, semmai, superarlo".

SECONDO POSTO - Sul secondo posto del Napoli Insigne ha le idee molto chiare: "Vedendo la Juventus il nostro secondo posto è da considerare come uno scudetto. Cosa ci manca rispetto alla Juventus? Una rosa più ampia per lottare con loro fino alla fine. La lotta per il terzo posto? La Fiorentina ha fatto un grande campionato e secondo me ha giocato il miglior calcio in Italia".
 
L'EUROPEO - Il pensiero va anche alle finali dell'Europeo dell'Under 21 (oggi a Coverciano era presente anche il Ct della Nazionale Cesare Prandelli): "Sappiamo la forza della Spagna ma di sicuro non andremo in Israele per fare una passeggiata ma per conquistare il trofeo. Europeo o Confederations Cup? Per me giocare questo Europeo è una grande opportunità. Mister Mangia fa sentire importanti tutti".

L'AGENTE - Fabio Andreotti, procuratore di Lorenzo Insigne, è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli. "In una partita molto tirata come quella con il Cagliari era importante ottenere i tre punti. Un gol all'ultimo minuto, fatto per giunta in quel modo, è stata una cosa straordinaria ed incredibilmente emozionante. Il suo modo di esultare ricorda vagamente l'urlo liberatorio di Tardelli ai Mondiali del 1982 in Spagna. Nel futuro di Lorenzo c'è assolutamente il Napoli. Ultimamente si sono sentite tante, troppe voci, ma penso siano state fraintese le nostre parole. E' ovvio che l'anno prossimo Lorenzo farà di tutto per guadagnarsi la maglietta della Nazionale in vista dei mondiali in Brasile, e per far ciò ha bisogno di più continuità e penso che Napoli sia il posto migliore dove potersi mettere ancor a in luce. La consacrazione di Mazzarri penso che quest'anno sia stata determinante. Domenica quasi sicuramente tornerà in campo da titolare: l'abbiamo già visto al posto di Cavani come prima punta. Pescara nel percorso di Lorenzo ha rappresentato una piazza importante, quindi sarà sicuramente una bella emozione tornare all'"Adriatico" per dare il meglio, anche se stavolta in maglia azzurra. Lorenzo gioca in una piazza importante e, seppur abbia una grande personalità, in questo primo anno ha sentito una grossa responsabilità sulle spalle. In questo momento vive una favola visti i traguardi che raggiunge la sua squadra del cuore, quella in cui è cresciuto; un sogno che sembra non abbia mai fine. Roberto? Non è da escludere un suo futuro passaggio al Pescara. La società l'ha sempre apprezzato come calciatore e ha sempre creduto nelle sue grandi qualità. Al momento ci sono tanti club di B sulle sue tracce, è ovvio che valuteremo al meglio la soluzione migliore per consentire a Roberto di crescere ed esprimere le proprie potenzialità".


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Mangia: «In Israele per vivere un sogno»

Il ct dell'Italia Under 21: «Spagna favorita agli Europei, ma le griglie non c'interessano»

FIRENZE - "Noi pensiamo ad andare in Israele per cercare di vivere un sogno e poi vedremo cosa saremo capaci di fare. Questa è la nostra mentalità. Griglie, favoriti o sfavorite non c'interessano. La Spagna, in quanto anche come detentrice del trofeo, dovrebbe essere la favorita. Stanno lavorando bene, propongono un bel calcio, hanno giocatori protagonisti anche in Champions League. È un merito che gli va dato, ma se ci troveremo di fronte ce la giocheremo, ma ci sono anche Olanda, Germania e Inghilterra". Così il Ct dell'Under 21 azzurra, David Mangia, parla di cosa troverà l'Italia alle finali del Campionato d'Europa in Israele, in giugno. In questi giorni l'Under 21 azzurra si trova a Coverciano per uno stage: "Ringrazio le società per la loro disponibilità e ho trovato i ragazzi sempre con l'atteggiamento giusto. E l'ultima verifica prima delle valutazioni definitive che farò fra un mese - dice Mangia -. Zaza? È fuori per l'applicazione del codice etico, può rientrare nel gruppo, l'ho chiamato prima di prendere questa decisione e mi ha detto che era consapevole di aver fatto una stupidata e si aspettava di non essere chiamato".

I CONVOCATI
- Oggi a Coverciano era presente anche il Ct della Nazionale Cesare Prandelli. I due dovranno fare una valutazione finale su chi poter puntare e convocare per la Confederations Cup e la fase finale dell'Europeo Under 21. A seguire il lavoro della Under 21 anche Arrigo Sacchi: "Tra oggi e domani ci troveremo per confrontarci a tutto tondo. Le valutazioni dipenderanno dalle condizioni di forma di alcuni giocatori e anche da situazioni imprevedibili. Il modo in cui affronteremo il prossimo Europeo non dipenderà dalla presenza o meno di alcuni elementi. Noi siamo tutti qui a lavorare per la Nazionale, come nei club la Primavera lavora per la prima squadra, per il resto agiremo di conseguenza". Infine, due parole anche sul proprio futuro: "Spero tanto di allungare il più possibile la mia avventura all'Europeo e di arrivare intorno al 22-24 di giugno per andare al mare e prendere un pò di colore - dice sempre Mangia -. Per il resto, il problema sul futuro non me lo sto ponendo. Non capita tutti i giorni di disputare un Europeo e non posso buttare via energie pensando ad altre cose. L'anno scorso, due anni fa non avrei mai pensato di giocare una finale di un Europeo".

BERTOLACCI
- Tra i convocati di Mangia c'è anche il genoano Bertolacci. Impossibile non parlare della lotta salvezza che li vede coinvolti: "Mancano le ultime cinque partite e possiamo affrontare chiunque. E un momento particolare, questo stage con l'Under serve anche un pò per staccare. Noi tutti dobbiamo dare qualcosa in più. Anche il calendario non ci ha certo aiutati - sottolinea Bertolacci -. Ora affrontiamo squadre alla nostra portata e vedremo cosa riusciremo a fare. In una piazza come Genoa sappiamo tutti che non è facile ma per il gruppo e la società che abbiamo ci sono tutte le possibilità per uscire da questa situazione. L'Europeo? La Spagna ha dimostrato che loro sono molto forti ma che noi possiamo giocarcela con le furie rosse, qui c'è un bel gruppo, c'è tanta qualità ed unità di intenti".


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Mourinho: «Quest'anno voglio giocare la finale»

Il tecnico del Real Madrid carica alla vigilia della semifinale di Champions contro il Dortmund: «La cessione di Goetze non li condizionerà. Voglio una bella gara difensiva. Ferguson ha vinto la Premier? Dov'è la novità?»

MADRID - «L'addio di Goetze? Non credo influenzerà la prestazione del Borussia». L'annuncio della cessione del campione del Dortmund al Bayern Monaco non rappresenterà un vantaggio psicologico per il Real Madrid. Ne è certo Josè Mourinho che in conferenza stampa è apparso carico al punto giusto in vista dell'ennesima semifinale. «Non so come apprenderanno la notizia i tifosi gialloneri ma non credo che la loro reazione condizionerà il match». «Casillas? Con lui ho un rapporto educato e professionale ma domani giocherà Diego Lopez. Volete sapere la formazione? Ve la dico: oltre al portiere, ci saranno Sergio Ramos, Pepe, Varane, Coentrao, Xabi Alonso, Khedira, Özil, Cristiano Ronaldo e Higuain. Non so se l'undicesimo sarà Di Maria, ha avuto un giorno felice perché è nata sua figlia, ma anche difficile, perché ha avuto una giornata emotivamente complicata, non era una situazione facile». «Quante possibilità abbiamo di vincere la Champions? Il 25%, come le altre», ha detto Mou. «Se vedremo l'altra semifinale? Certo che la vedremo. Spero sia una grande sfida. Non ho preferenze per chi incontrare in una eventuale finale, siamo tutte squadre in grado di vincere la Coppa. Il mio ausipicio è che si riesca a fare una buona gara difensiva». Mourinho ha concluso facendo i complimenti a Ferguson per l'ennesimo successo in Premier League: «Lui è abituato a vincere, il suo successo non è una novità».


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Liverpool: Suarez, multa per il morso VIDEO

Written By Unknown on Senin, 22 April 2013 | 23.45

Il Liverpool ha multato l'attaccante uruguaiano per il morso sul braccio di un avversario. Il club inglese ha però deciso di non cedere il giocatore

LONDRA - Il Liverpool ha multato Luis Suarez per il morso al difensore del Chelsea Branislav Ivanovic ma l'attaccante uruguaiano non verrà ceduto a fine stagione. È stato il direttore generale del club Ian Ayre a confermare il provvedimento preso ai danni di Suarez, protagonista ieri di un morso ai danni del centrale serbo nel corso della sfida di Anfield contro i Blues. "Luis è un giocatore molto importante per questo club - le parole di Ayre -, e questo episodio non avrà conseguenze se non disciplinari. La scorsa estate ha firmato un nuovo contratto di quattro anni e speriamo che resti con noi. È un grande attaccante, ha qualità fantastiche. Ora spetterà al nostro manager Brendan Rodgers aggiustare certi aspetti del suo carattere". Nel frattempo la polizia di Merseyside ha deciso di non procedure ad un'incriminazione ufficiale perchè Ivanovic, vittima dell'aggressione di Suarez, non ha volute sporgere denuncia, forse convinto dalle scuse via Twitter dello stesso Suarez: "Ho parlato con Ivanovic al telefono e ho potuto scusarmi di persona. Lo ringrazio per aver accettato le mie scuse".
 
Non è la prima volta che Suarez finisce nei guai per le sue intemperanze in campo. E neppure che morde un avversario: era già capitato nel novembre 2010, quando da capitano dell'Ajax era stato squalificato per sette giornate per un morso al centrocampista del PSV Eindhoven Otman Bakkal. Nel dicembre 2011 la sua prima lunga squalifica in Inghilterra, otto giornate (e multa di 50mila euro) per gli insulti a sfondo razziale indirizzati a Patrice Evra. Tre mesi dopo, di fronte al francese prima della partita contro il Manchester United, l'attaccante dell'Uruguay si era rifiutato di stringergli la mano. Un rifiuto definito "spregevole" da Sir Alex Ferguson. Spesso accusato di essere un simulatore dai manager avversari, ultimo dei quali Tony Pulis dello Stoke, lo scorso gennaio ha segnato un gol di mano nella gara di Coppa d'Inghilterra contro il Mansfield. Ma quella volta senza scusarsi. Su richiesta dello stesso calciatore la multa verrà devoluta all'Hillsborough Family Support Group, costituito dai familiari delle vittime della tragedia di Sheffield dove nel 1989 sono morti 96 tifosi del Liverpool. In questa stagione Suarez ha già realizzato 30 gol, e anche nell'ultimo turno è andato a segno firmando a tempo scaduto la rete del definitivo pari contro il Chelsea.


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Cori razzisti a Boateng. Solo ammenda alla Juve

Trentamila euro al club bianconero "per avere alcuni suoi sostenitori, al 26esimo del primo tempo, indirizzato ad un calciatore della squadra avversaria delle grida costituenti espressione di discriminazione razziale; per avere inoltre suoi sostenitori, al secondo del secondo tempo, rivolto reiteratamente ad un calciatore della squadra avversaria, non schierato in campo, un coro insultante"

ROMA - Solo un'ammenda per la Juve, per i cori a Boateng durante la sfida con il Milan di domenica sera. 

ECCO IL COMUNICATO:
"Ammenda di € 30.000,00 : alla Soc. JUVENTUS per avere alcuni suoi sostenitori, al 26° del primo tempo, indirizzato ad un calciatore della squadra avversaria delle grida costituenti espressione di discriminazione razziale; per avere inoltre suoi sostenitori, al 2° del secondo tempo, rivolto reiteratamente ad un calciatore della squadra avversaria, non schierato in campo, un coro insultante; per avere infine, tra il 38° e il 41° del primo tempo, esposto uno striscione di grande dimensione dal contenuto oltraggioso per le Forze dell'Ordine; recidiva; entità della sanzione attenuata ex art. 13 comma 1 lettere b) ed e) e comma 2 CGS, per avere la Società concretamente operato con le forze dell'ordine a fini preventivi e di vigilanza".


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Heynckes: «Il Barça non è solo Messi»

Il tecnico del Bayern alla vigilia della grande sfida di Champions: «Non ho sentito Guardiola perché conosco i blaugrana come se fosse la mia squadra»

MONACO - "Avevo detto a gennaio che il Bayern stava giocando il calcio più moderno della sua storia e non mi avevano creduto. Adesso abbiamo convinto gli scettici". Alla vigilia della sfida contro il Barcellona, il tecnico dei bavaresi Jupp Heynckes ricorda la sfida dei quarti con la Juventus e si mostra ottimista. Ma tiene anche a fare una precisazione, relativa al suo successore già designato: "ammiro Pep Guardiola - sottolinea - per ciò che ha fatto come calciatore e come tecnico. Abbiamo buoni rapporti, ma dal giorno del sorteggio la stampa tedesca ha scritto cose non vere. Non ho bisogno di informazioni da lui, perché conosco il Barcellona come la mia squadra. Indipendentemente dai titoli e visto come stiamo giocando, io me andrò dalla porta principale". "Il Barcellona non è solo Messi - conclude Heynckes - ci sono anche Iniesta, Xavi, Pedro, Sanchez, Piquè... Il Barça sa giocare a un livello molto alto. L'importante domani sarebbe non prendere gol".


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Giudice, tre giornate a Bellusci e Andujar

Squalificati per una giornata fra gli altri anche Cavani e Behrami. Ammende a Napoli, Catania, Fiorentina e Bologna

ROMA - Tre giornate di squalifica per i due giocatori del Catania Andujar e Bellusci. Lo ha deciso il Giudice sportivo della serie A Gianpaolo Tosel. Il portiere è stato punito «per avere, al 49° del secondo tempo, a giuoco fermo, afferrato con veemenza al collo un avversario, colpendolo quindi con pugni allo stomaco». Il difensore «per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (Dodicesima sanzione); per avere, al termine della gara, nel recinto di giuoco, afferrato al il collo un calciatore avversario, strattonandolo e spingendolo reiteratamente». Una giornata di squalifica invece per Cavani e Behrami (Napoli), Destro (Roma), Gonzalez (Lazio), Zapata (Milan), Darmian e Vives (Torino), Bonaventura e Scaloni (Atalanta), Frey e Bostjan (Chievo), Dessena e Ekdal (Cagliari), Dossena (Palermo), Gabbiadini (Bologna), Portanova (Genoa), Spolli (Catania).

AMMENDE - Ammende, infine, per Catania, Napoli, Fiorentina e Bologna. (Oltre a quella inflitta alla Juve per i cori a Boateng ). Ammenda di 6.000 € al Catania «per avere suoi sostenitori, al 50° del secondo tempo, lanciato un bengala nel settore occupato dai sostenitori della squadra avversaria; entità della sanzione attenuata ex art. 14 comma 5 in relazione all'art. 13 comma 1 lettere a) e b) CGS, per avere la Società concretamente operato con le forze dell'ordine a fini preventivi e di vigilanza». Stessa ammenda anche per il Napoli «per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, lanciato nel recinto di giuoco, sei bottiglie in plastica e due fumogeni; entità della sanzione attenuata ex art. 14 comma 5 in relazione all'art. 13 comma 1 lettere a) e b) CGS, per avere la Società concretamente operato con le forze dell'ordine a fini preventivi e di vigilanza». Ammenda di 4.000 € alla Fiorentina «per avere suoi sostenitori, al 35° del primo tempo, intonato un coro insultante nei confronti di un dirigente di altra Società». Infine per il Bologna un'ammenda di 3.000 € «per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, lanciato nel recinto di giuoco, due petardi; entità della sanzione attenuata ex art. 14 comma 5 in relazione all'art. 13 comma 1 lettere a) e b) CGS, per avere la Società concretamente operato con le forze dell'ordine a fini preventivi e di vigilanza».


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La Juve: «Per cori razzisti vanno puniti tutti i club»

Il club bianconero, con un comunicato sul proprio sito ufficiale, commenta la decisione del giudice sportivo: «I comportamenti più volte sanzionati allo Juventus Stadium siano sanzionati con pari attenzione e collaborazione dei club anche altrove»

ROMA - La Juve si difende. Il club bianconero, con un comunicato sul proprio sito ufficiale, commenta la decisione del giudice sportivo di infliggerle un'ammenda di 30mila euro per i cori razzisti nei confronti di Boateng:

ECCO IL COMUNICATO DELLA JUVE

"Juventus Football Club ricorda ai propri tifosi e ai media di essere impegnata in progetti dedicati all'integrazione e al contrasto di ogni forma di razzismo o discriminazione. La società ha infatti intrapreso un'intensa collaborazione con il centro Unesco di Torino, sotto il patrocinio dell'Unesco, per "Un calcio al razzismo", giunto alla sua terza edizione e ha da questa stagione dato il via a "Gioca con me". Entrambi i progetti sono stati celebrati giovedì 21 marzo in occasione della "Giornata Mondiale contro il razzismo".

L'impegno del club, ribadito in ogni partita casalinga, grazie al video consultabile qui, non può essere messo a in discussione da pochi comportamenti di singoli spettatori della partita o da gruppi di spettatori, molto enfatizzati dalla grande visibilità mediatica che il calcio offre. Tali comportamenti non rappresentano la posizione della società, dei suoi milioni di tifosi e neppure della stragrande maggioranza degli spettatori dello Juventus Stadium, che rappresenta un esempio unico a livello italiano.

Questa precisazione non intende mettere in discussione in nessun modo le decisioni del giudice sportivo anzi deve essere interpretata come auspicio perché i comportamenti più volte sanzionati allo Juventus Stadium siano sanzionati con pari attenzione e collaborazione dei club anche altrove".


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Serie A, Parma-Lazio domenica 28 alle 15

La Lega Calcio ha comunicato l'anticipo della partita inizialmente prevista per lunedì 29

MILANO - Si giocherà domenica alle 15 la sfida Parma-Lazio valida per la 34ª giornata di ritorno. Lo ha comunicato la Lega Calcio. La partita era inizialmente prevista per lunedì sera.

CAMPIONATO DI SERIE A TIM 2012/2013
VARIAZIONE PROGRAMMA GARE 15ª GIORNATA DI RITORNO
PARMA – LAZIO Domenica 28 aprile 2013 ore 15.00
(anziché Lunedì 29 aprile 2013 ore 20.45)


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Galliani difende Allegri: «Il terzo posto è buono»

L'ad del Milan: «Se chiuderemo così il campionato la società considererà positiva la stagione, viste le partenze eccellenti, non solo di Ibrahimovic e Thiago Silva. Il tecnico è qui da tre anni, abbiamo ottenuto un primo, un secondo e per il momento un terzo posto: non mi sembra così male»

MILANO - "Se chiuderemo il campionato al terzo posto la società considererà postiva la stagione, viste le partenze eccellenti, non solo di Ibrahimovic e Thiago Silva": lo ha detto l'ad del Milan Adriano Galliani a margine dell'assemblea dei soci, in cui ha anche difeso Massimiliano Allegri dalle obiezioni di un azionista. "Allegri è qui da tre anni, abbiamo ottenuto un primo, un secondo e per il momento un terzo posto: non mi sembra così male" ha notato Galliani.

BERLUSCONI E BALOTELLI - L'ad rossonero ieri ha parlato con il presidente Sivio Berlusconi dopo la sconfitta con la Juventus. "È serenissimo, come me pensa che fosse una partita da 0-0, non abbiamo demeritato nè sfigurato - ha raccontato -. Domenica torna Balotelli, è un grande giocatore, peccato che non ci sia stato nelle ultime due partite, ma non carichiamolo di grandi responsabilità".

BILANCIO MILAN -
Il Gruppo Milan ha chiuso il bilancio consolidato al 31 dicembre 2012 con un passivo di 6,8 milioni di euro. "E se fossimo stati in qualunque altro Paese europeo il bilancio sarebbe in attivo perchè abbiamo pagato oltre 7 milioni di euro di Irap, una tassa tutta italiana", ha detto l'ad Adriano Galliani presentando il miglioramento dei conti del club rossonero che aveva chiuso il bilancio del 2011 con 67,3 milioni di euro e quello precedente con 69,8 milioni di euro di perdite.


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Pulga: «Assurdo il tempo perso per le proteste»

Written By Unknown on Minggu, 21 April 2013 | 23.45

Il tecnico del Cagliari: «E' stata una gara quasi perfetta, sarebbe stato più giusto il pareggio»

NAPOLI - "La mia espulsione? Non commento, forse sono stato troppo irruento ma non ho offeso nessuno. È assurdo che dieci giocatori debbano andare a protestare con l'arbitro perdendo tre o quattro minuti, in questo caso tanto vale mettere la moviola in campo. Se ogni situazione dubbia ogni squadra va a protestare... Non vorrei che diventasse un'abitudine". Così il tecnico del Cagliari Ivo Pulga, dopo il rocambolesco 3-2 in extremis del San Paolo, ha commentato la lunga decisione di De Marco che per convalidare il 2-1 di Cavani ha impiegato un paio di minuti, spesi a consultare arbitro addizionale e guardalinee. "L'autogol? Cavani non è sulla traiettoria della palla - dice Pulga a Sky -, l'arbitro ha preso la decisione giusta. Non discuto l'arbitraggio, oggi voglio sottolineare solo la prestazione dei miei ragazzi. Se per ogni decisione si deve aspettare tre o quattro minuti tanto vale che si metta la moviola in campo. Ma non voglio contestare l'arbitro, voglio invece sottolineare la grande prova della mia squadra. Per uscire indenni dal San Paolo serviva una partita perfetta, ci siamo riusciti fino a trenta secondi dalla fine, poi abbiamo subito il gol di Insigne. Le altre volte siamo riusciti noi a vincere a tempo scaduto".


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Mazzarri: «De Laurentiis avrà i suoi motivi»

Il tecnico del Napoli: «Astori e Nainggolan non sono stati nei nostri piani a gennaio, almeno che io sappia»

NAPOLI - "Tra presidenti sanno cosa si dicono": così ai microfoni di Sky Sport l'allenatore del Napoli, Walter Mazzarri risponde a chi gli domanda lumi sul tweet del presidente del Napoli Aurelio de laurentiis che ha dedicato, marcatamente polemicamente, il successo degli azzurri a "Cellino, Astori e Nainggolan". Il tecnico non ha dato interpretazioni: "Se ha detto certe cose avrà i suoi buoni motivi. Sarà lui a spiegare, non tocca certo a me. Astori e Nainggolan non sono stati nei nostri piani a gennaio, almeno che io sappia. Se poi li voleva prendere a mia insaputa chiedetelo al presidente", ha concluso.

SULLA PARTITA - "Il Cagliari ci ha fatto soffrire, Agazzi ha parato l'impossibile. Sembrava una gara stregata perchè abbiamo creato tanto senza riuscire a segnare per lunghi minuti. Consideriamo anche la forza del Cagliari che ha fatto un grande girone di ritorno": così ai microfoni di Sky Walter Mazzarri. "Eravamo troppo ansiosi - ha aggiunto - nell'intervallo ho dovuto calmare i ragazzi, anche Cavani. Alla fine nella fine la squadra nella ripresa ha giocato meglio ed è stata più attenta. Tatticamente ho anche rischiato molto, alla fine abbiamo giocato con quattro attaccanti puri ma credo che non ci siano dubbi sul merito della nostra vittoria. Se stasera vedrò il Milan? Non so dipende se nel ristorante dove andrò c'è la televisione, o potrei chiedere una saletta senza televisore per stare tranquillo", ha concluso Mazzarri.


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De Laurentiis: Dedicato a Cellino-Astori-Nainggolan

Lo ha scritto il presidente del Napoli sul suo profilo twitter dopo il successo contro il Cagliari

NAPOLI - "Questa vittoria la dedico a Cellino, Astori e Nainggolan". Lo ha scritto il presidente del Napoli De Laurentiis sul suo profilo twitter dopo il successo del Napoli contro il Cagliari.


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Domenicali: «La Ferrari meritava più punti»

«C'è rammarico, ma bisogna guardare avanti», ha spiegato il team principal della Ferrari

SAKHIR - «Con tutto quello che è successo c'è il rammarico di non aver raccolto i punti che meritavamo dal punto di vista della prestazione». Stefano Domenicali non nasconde la sua amarezza per la sfortuna che ha decisamente "perseguitato" Fernando Alonso e Felipe Massa nel Gp del Bahrein.

FERNANDO STRAORDINARIO - «Nel caso di Fernando c'è da capire questo problema di affidabilità ma lui ha fatto una gara straordinaria, si è visto dal passo che ha fatto - ha spiegato il team principal della Ferrari a fine gara ai microfoni di Sky Sport - Per Felipe era difficile fare di più. C'è rammarico, ma bisogna guardare avanti, girare pagina, stare calmi e riprenderci i punti che abbiamo lasciato per strada nelle prossime gare».


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«Su Destro c'era fallo ma non si è buttato»

Andreazzoli, tecnico Roma: «Questo è quello che succede ad invitare i giocatori ad essere corretti come faccio io. Comunque sono deluso perché dopo grandi prestazioni ricadiamo su noi stessi con un atteggiamento che non possiamo permetterci»

ROMA - "Difficile parlare oggi di buona domenica. Stasera sono veramente deluso perché in settimana avevo avvertito di non ricadere negli errori visti a Palermo. Sono stato buon profeta: facciamo cose importanti, poi ricadiamo su noi stessi con un atteggiamento che non possiamo permetterci". Aurelio Andreazzoli, intervistato da Sky Sport, non ha nascosto la sua amarezza dopo l'1-1 della sua Roma all'Olimpico contro il Pescara, sottolineando che comunque la sua squadra nel secondo tempo "avrebbe meritato di vincere". "Eravamo stati meritevoli - ha aggiunto - anche senza considerare alcune cose che sono avvenute in campo". Poi, invitato a commentare un'azione nei confronti del suo attaccante Mattia Destro, ha sbottato: "Ecco cosa succede a invitare i giocatori ad essere corretti, come faccio io! Su di lui c'era un fallo al limite dell'area, ma non si è lasciato andare ed ha cercato di resistere e l'arbitro non ha fischiato. Se si fosse buttato subito magari sarebbe andata in maniera diversa, ma in ogni caso falli così vanno fischiati sempre".


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Alonso: Nessun errore, solo sfortuna

Vettel? «Con la pista libera e senza pressione è molto facile», ha spiegato lo spagnolo a fine gara

SAKHIR - «Abbiamo avuto un problema e in gruppo senza il Drs i sorpassi sono quasi impossibili. C'è stata solo sfortuna, nessun errore, solo sfortuna, ripeto. E' la prima volta che succede in tre anni di Drs ed è successo proprio in gara». Fernando Alonso può prendersela solo con la fortuna, che oggi ha decisamente abbandonato la Ferrari nel corso del Gp del Bahrein. Il ferrarista ha chiuso in ottava posizione ma è stato protagonista di una grande gara visto il problema all'alettone posteriore. «C'è stata molta sfortuna, era difficile superare senza il Drs», ha sottolineato ancora lo spagnolo ai microfoni di Sky Sport a fine gara.

CON FERRARI DAVANTI TUTTO DIVERSO - «Non so Vettel che ha fatto, ma con la pista libera e senza pressione è molto facile. Con noi lì davanti la corsa sarebbe stata più difficile», ha detto . «È stata solo sfortuna, non abbiamo commesso alcun errore», ha poi ribadito.


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Insigne: «Che emozione. Il gol è per mio figlio»

L'attaccante del Napoli: «Devo fare i complimenti al Cagliari che ha fatto una grande gara, noi abbiamo creato tante palle gol ma non riusciamo sempre a finalizzarle»

NAPOLI - "Ci ho provato tante volte a fare un gol così, è stata un'emozione grandissima per me. Dedico questo gol a mio figlio". Lo ha detto Lorenzo Insigne al termine del match vinto dal Napoli contro il Cagliari per 3-2 grazie a un suo gol. "Sono felice - ha detto a Sky Sport Insigne - perchè questi tre punti erano importantissimi. Devo fare i complimenti al Cagliari che ha fatto una grande gara, noi abbiamo creato tante palle gol ma non riusciamo sempre a finalizzarle. Dobbiamo essere più cattivi sotto porta".


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Fognini, favola finita: in finale Djokovic-Nadal

Written By Unknown on Sabtu, 20 April 2013 | 23.45

Si ferma in semifinale l'avventura dell'azzurro al Master 1000 di Montecarlo. Il tennista ligure battuto dal n.1 al mondo che ha vinto in due set, 6-2 6-1 in 51 minuti di gioco

ROMA - Si ferma in semifinale l'avventura di Fabio Fognini al Master 1000 di Montecarlo. A mettere fine al sogno del ligure è stato il n.1 al mondo Novak Djokovic che ha vinto in due set, 6-2 6-1 in 51 minuti di gioco. In finale il serbo affronterà lo spagnolo Rafael Nadal che nell'altra semifinale ha battuto il francese Tsonga.


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New Zealand domina regate di flotta

Il team australiano ha dominato le regate di flotta in programma oggi per le World Series di Coppa America di vela, in corso davanti il lungomare di Napoli

NAPOLI - Team New zealand ha dominato le regate di flotta in programma oggi per le World Series di Coppa America di vela, in corso davanti il lungomare di Napoli. Il catamarano neozelandese dello skipper Dean Barker ha vinto la prima prova precedendo Oracle e Luna Rossa Piranha. Nella seconda regata di flotta i 'kiwis' hanno preceduto Luna Rossa Swordfish, con Francesco Bruni che ha comandato la regata fino a metà, prima di subire il sorpasso di Barker.


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Fed Cup, Italia sul 2-0: vincono Errani e Vinci

Parte con due vittorie la squadra azzurra nella semifinale della Fed Cup contro la Repubblica Ceca, campione in carica

PALERMO - Parte con una vittoria l'Italia nella semifinale della Fed Cup contro la Repubblica Ceca, campione in carica. Sara Errani ha infatti battuto Lucie Safarova in due set (6-4, 6-2 in un'ora e 21 minuti) sulla terra rossa del Circolo Tennis di Palermo. A seguire Roberta Vinci affronta Petra Kvitova.
ANCHE LA VINCI OK - Nel secondo singolare della semifinale di Fed Cup l'Italia si porta sul 2-0 sulla Repubblica Ceca grazie al punto conquistato da Roberta Vinci. La tarantina ha battuto la n.8 del mondo, Petra Kvitova (6-4, 6-1). Nel primo singolare Sara Errani aveva sconfitto Lucie Safarova in due set. Domani gli altri due singolari: Errani-Kvitova e Safarova-Vinci. Designate per il doppio finale le azzurre Francesca Schiavone e Flavia Pennetta contro Lucie Hradecka e Andrea Hlavackova.


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Fed Cup, Italia ok: vince la Errani

Parte con due vittorie la squadra azzurra nella semifinale della Fed Cup contro la Repubblica Ceca, campione in carica

PALERMO - Parte con una vittoria l'Italia nella semifinale della Fed Cup contro la Repubblica Ceca, campione in carica. Sara Errani ha infatti battuto Lucie Safarova in due set (6-4, 6-2 in un'ora e 21 minuti) sulla terra rossa del Circolo Tennis di Palermo. A seguire Roberta Vinci affronta Petra Kvitova.
ANCHE LA VINCI OK - Nel secondo singolare della semifinale di Fed Cup l'Italia si porta sul 2-0 sulla Repubblica Ceca grazie al punto conquistato da Roberta Vinci. La tarantina ha battuto la n.8 del mondo, Petra Kvitova (6-4, 6-1). Nel primo singolare Sara Errani aveva sconfitto Lucie Safarova in due set. Domani gli altri due singolari: Errani-Kvitova e Safarova-Vinci. Designate per il doppio finale le azzurre Francesca Schiavone e Flavia Pennetta contro Lucie Hradecka e Andrea Hlavackova.


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Reggina, pari in extremis. Bari ko, show Livorno

La squadra di Pillon pareggia 2-2 il derby calabrese con il Crotone. Al Cittadella basta una rete di Di Carmine per battere la Juve Stabia

ROMA - La Reggina si salva in extremis, cadono Bari e Juve Stabia. Nella trentottesima giornata della serie B, la squadra di Pillon pareggia 2-2 il derby calabrese con il Crotone grazie ad un'autorete di Del Prete al 94'. I pugliesi non riescono a fermare la capolista Sassuolo, che vince 2-1 (reti di Pavoletti e Terranova) mantenendo sette punti di vantaggio sul Livorno, vittorioso 3-0 a Grosseto (tripletta di Paulinho). Al Cittadella basta una rete di Di Carmine, invece, per battere la squadra di Braglia. Il Varese di Agostinelli espugna 1-0 Terni grazie alla rete di Neto Pereira in avvio di ripresa. Lo Spezia travolge 3-0 l'Empoli mentre il Novara interrrompe la sua corsa perdendo 1-0 in casa contro il Novara. Il Vicenza, infine, supera 3-1 la Pro Vercelli.


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Botta, una doppietta dedicata all’Inter

Già preso da Moratti, l'argentino ha trascinato il Tigre agli ottavi di finale della Coppa Libertadores, firmando due gol nella sfida di giovedì con i paraguaiani del Libertad. Ha 23 anni, è un esterno d'attacco ideale per il 4- 2- 3-1, è ambidestro ed è cresciuto nel vivaio del Boca Juniors. Si paragona a Di Maria del Real e ha firmato con il club nerazzurro fino al 2018.

ROMA - Il sogno continua. Il Tigre ha saputo battezzare in modo speciale la sua prima partecipazione in Coppa Libertadores: si è piazzato al secondo posto nel girone 2 e ha ottenuto a sorpresa la qualificazione agli ottavi, dove si prepara ad affrontare i paraguaiani dell'Olimpia di Asuncion. Non ha chiuso in testa al suo gruppo solo per una questione di differenza reti rispetto al Palmeiras. Un traguardo storico per il Tigre, allenato da Nestor Gorosito. Una favola che ha preso forma anche grazie alle magie di Ruben Botta, pronto a traslocare a Milano: ha già firmato un contratto per cinque anni con l'Inter, che lo ha ingaggiato a parametro zero. E' argentino, è nato a San Juan e Moratti è riuscito a tesserarlo come comunitario: Botta, ventitré anni, esterno d'attacco o trequartista, ha ottenuto infatti da poche settimane il passaporto italiano. In Coppa Libertadores ha dato ragione alla scelta dell'Inter. Otto presenze, quattro gol e quattro assist. Giovedì notte ha gettato altro asfalto sulla strada del Tigre, realizzando una doppietta nella sfida contro i paraguaiani del Libertad: un 5-3 che ha permesso al club rossoblù di volare agli ottavi. Un'impresa che nessuno si sarebbe immaginato all'inizio del torneo. Novantasei partite e 256 gol che hanno delineato la griglia delle migliori sedici squadre.

IL MODELLO - Tigre è una città che si trova a trenta chilometri da Buenos Aires. E ha come motivo di vanto questo club che ha spostato i valori in Coppa Libertadores. Oltre ai rossoblù di Gorosito, anche i messicani del Tijuana e i peruviani del Real Garcilaso hanno raggiunto gli ottavi per la prima volta. Botta è ambidestro, è una miscela di inventiva e rapidità, ricorda per struttura fisica e movenze Angel Di Maria, argentino, classe 1988, che proviene dalla scuola del Rosario Central e gioca dal 2010 nel Real Madrid, che lo aveva acquistato dal Benfica in cambio di venticinque milioni di euro più una serie di bonus. Botta è una mezzapunta che si esalta nel 4-2-3-1: può essere schierato sulla fascia destra o sulla sinistra. E' diventato, in quest'ultima stagione, il grande rimpianto del Boca Juniors, che lo aveva cresciuto per nove anni, prima di lasciarlo andare via nel 2007. Nel Tigre, dopo un periodo scandito da pause e lampi, Ruben Alejandro Botta ha trovato quella continuità di rendimento che gli ha consentito di completarsi e di arrivare alla quadratura del cerchio, indirizzando la carriera nella maniera giusta. Prima era un trequartista elegante, ma dispersivo e un po' anarchico: ora ha saputo mettere la sua genialità a disposizione del collettivo, accettando anche di sacrificarsi in copertura. Un processo lento e costante, che ha avuto la regia di Gorosito, il tecnico in grado di coinvolgerlo in pieno nel suo progetto. In precedenza, Botta aveva lavorato nel Tigre con altri tre allenatori: Rodolfo Arruabarrena, Ricardo Caruso Lombardi e Diego Cagna, che lo aveva fatto debuttare nel Torneo di Apertura il 22 marzo del 2009, in occasione del pareggio in casa con il Boca Juniors (0-0).
 
IL VALORE AGGIUNTO - Protagonista in Coppa Libertadores, ma anche nel Torneo "Inicial" e in quello "Final": diciassette presenze e tre gol per Botta, che ha saputo deliziare i tifosi del Tigre, sfiorando la conquista della Coppa Sudamericana. Un trofeo perso dai rossoblù nello scorso dicembre in finale con il San Paolo: 0-0 all'andata, in Argentina, e 0-2 in Brasile con i gol di Lucas (adesso al Paris Saint Germain) e di Osvaldo. Un rimpianto in più per il Tigre, che si è avvicinato per tre volte allo scudetto negli ultimi sei anni: ha chiuso al secondo posto nell'Apertura 2007, nell'Apertura 2008 e nel Clausura 2012. Una storia particolare, quella del club rossoblù, fondato nel 1902 e salito alla ribalta dopo una faticosa scalata. Il Tigre è tornato da poco tempo in "Primera Division": fu promosso per la sesta volta nel 2005.

L'INTER E IL PAPA' - C'è chi lo ha paragonato a Lavezzi, ma Botta ritiene di somigliare di più a Di Maria. E' alto un metro e 75, pesa 67 chili, è nato il 31 gennaio del 1990 e ha cominciato a giocare a San Juan, prima di superare il provino con il Boca Juniors. Il suo più prezioso consigliere è il papà: si chiama Josè Ismael, è un ex calciatore che ora fa il tecnico. Proprio il padre ha curato i dettagli della trattativa con l'Inter. In Coppa Libertadores, Ruben Botta ha trascinato il Tigre: un gol e due assist nel turno preliminare con i venezuelani del Deportivo Anzoategui, poi altre tre reti e altri due assist nelle sfide con i peruviani dello Sporting Cristal e i paraguaiani del Libertad. Ha un doppio obiettivo: concludere in bellezza la sua avventura nel Tigre, in attesa di scoprire il campionato italiano e di imporsi nell'Inter.

Stefano Chioffi


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Quirinale, Napolitano rieletto presidente

Ha ottenuto il reincarico al sesto scrutinio dopo aver superato il quorum di 504 voti

ROMA - Giorgio Napolitano è stato rieletto presidente della Repubblica dopo aver superato il quorum dei 504 voti. Nell'Aula della Camera, dove il Parlamento è riunito in seduta comune, è scattata la standing ovation. A non alzarsi solo il M5S.


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Alonso soddisfatto: «Nel gruppo dei leader»

Written By Unknown on Jumat, 19 April 2013 | 23.45

Lo spagnolo della Ferrari analizza la prima giornata di prove libere in vista del Gp del Bahrein

SAKHIR - «E' stata una giornata positiva e siamo abbastanza soddisfatti per come si è comportata la macchina». Non può lamentarsi Fernando Alonso al termine della prima giornata di prove libere in vista del Gp del Bahrein, in programma domenica. Lo spagnolo della Ferrari ha chiuso con il secondo tempo le prime libere e al quarto posto la seconda sessione. «Non abbiamo avuto grandi problemi e soprattutto non abbiamo dovuto effettuare modifiche radicali per adattare la F138 a questo tracciato dai lunghi rettilinei e dalle curve lente, caratteristiche che amo molto e che normalmente possono offrire grande spettacolo in gara», ha spiegato Alonso.

SIAMO LI' - «Purtroppo vento e sabbia qui rendono tutto un po' più complicato perché l'asfalto non si pulisce mai del tutto - ha aggiunto il ferrarista che lo scorso anno su questo circuito ha chiuso al settimo posto - però le sensazioni sono buone e credo ci sia la possibilità di essere nel gruppo dei leader domani, un gruppo che vedo racchiuso in uno spazio di due, massimo tre decimi».

ANCORA STUDIO - «Non abbiamo ancora deciso se utilizzare le novità aerodinamiche testate al mattino: non è ancora chiarissimo come hanno funzionato perché poi nel pomeriggio ci siamo concentrati sul confronto tra le due mescole a disposizione per questa prova. - ha concluso Alonso - Adesso ci aspetta una nuova, lunga serata di studio per scegliere la migliore strategia e il set-up per qualifica e gara».


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Udinese, Guidolin: Lazio, hai qualità e forza morale

L'allenatore dei friulani parla alla vigilia della sfida di campionato: «Complimenti a Petkovic, che ha saputo subito farsi benvolere, è un professionista molto preparato. Dovremo essere perfetti, perché affrontiamo una grande squadra. Non mi sento favorito, ma nemmeno sfavorito. Queste sono cose giornalistiche. I risultati dobbiamo provare a farli, non a dirli»

UDINE - Domani sera, l'Udinese ospiterà allo stadio Friuli la Lazio. Francesco Guidolin elogia i biancocelesti e il suo allenatore Petkovic, ci sono tre punti di distacco in classifica tra i bianconeri rispetto alla Lazio, davanti a quota 51 punti. «La Lazio è sempre stata presente a tutti gli appuntamenti, si è meritatamente guadagana la finale di coppa Italia e in campionato continua a fare bene. Prima di tutto bisogna considerare questo. Hanno qualità e grande forza morale. Complimenti a Petkovic, che ha saputo subito farsi benvolere, è un professionista molto preparato. Dovremo essere perfetti, perché affrontiamo una grande squadra. Non mi sento favorito, ma nemmeno sfavorito. Queste sono cose giornalistiche, cose vostre. I risultati dobbiamo provare a farli, non a dirli». Guidolin ha parlato oggi in conferenza stampa, riguardo anche a nuove soluzioni tattiche: «Sto pensando alle varie ipotesi, ma la formazione la dico prima ai miei giocatori che ai mezzi di comunicazione. Ci manca solo Luis (squalificato): penserò e cercherò di decidere bene. Pinzi può giocare? E' un giocatore importante per noi, di carisma anche fuori dal campio. Ma l'allenatore deve fare anche altre valutazioni. Sono contento che da un po' di tempo ha ripreso a lavorare con noi».


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