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«Se resto alla Lazio è tutta colpa di Lotito»

Written By Unknown on Kamis, 31 Januari 2013 | 23.45

Bufera per il tweet di Mauro Zarate: «Ma quale clausola! Se non vado alla Dinamo Kiev è colpa del presidente che prima chiede una cosa e poi chiede di più»

ROMA - Sembra complicarsi il trasferimento di Mauro Zarate alla Dinamo Kiev. A renderlo noto è lo stesso attaccante argentino della Lazio che su Twitter scrive così ai tifosi biancocelesti: "Vedo che pure lui vuole che rimanga 1 anno e mezzo in più. Gente dovrò rimanere!! Non è scelta mia. È del presidente!!!". Pochi minuti prima il sudamericano aveva spiegato, sempre tramite il social network, che il prolungarsi di una trattativa che sembrava avviata verso una rapida conclusione non è dovuto nè alla sua volontà nè a quella del suo agente Luis Ruzzi, che secondo indiscrezioni avrebbe chiesto al club ucraino l'inserimento nel contratto di una clausola rescissoria. 'Nessun problema di clausola - twitta Zarate - !Sono tutte cosa che inventa il vostro presidente! Che chiede una cosa questoa viene accettata e dopo chiede di più".


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Inter, preso Laxalt: arriverà a luglio

MILANO - Colpo dell'Inter che ha preso l'uruguaiano Diego Laxalt. L'accordo, sulla base di 2,5 milioni di euro, è stato raggiunto oggi, ma il giocatore arriverà in nerazzurro a luglio, in attesa del passaporto comunitario. Al termine del torneo Under 20 sudamericano, comunque, Laxalt sarà in Italia per ultimare i dettagli del suo trasferimento.

Fabio Massimo Splendore


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Nicchi: «A volte sarebbe meglio stare zitti»

Il presidente dell'Aia ha risposto alle polemiche sugli arbitraggi: «Qualcuno prima di parlare farebbe bene a riflettere e poi dopo aver riflettuto a stare zitto»

AREZZO - "A volte qualcuno prima di parlare farebbe bene a riflettere e poi dopo aver riflettuto a stare zitto". Così il presidente dell'Associazione italiana arbitri Marcello Nicchi, intervenendo stamani a un convegno ad Arezzo organizzato da un istituto scolastico, ha risposto in merito alle recenti polemiche sugli arbitraggi in Italia. "A volte - ha proseguito - sembra che ci siano liti tra le varie componenti federali ma poi con la saggezza, tra chi è culturalmente preparato, si ricompone tutto".

AIA, ASSOCIAZIONE IMPORTANTE - Parlando poi dell'Aia, ha detto che "ormai è un'associazione importante dal punto di vista culturale perchè mette insieme giovani che sono portatori sani di regole e cultura. Noi siamo sempre al centro dell'attenzione perchè se non ci fosse l'arbitro non si potrebbero giocare le partite, i nostri arbitri in campo sono un pò come i giudici che si trovano a prendere decisioni importanti in poco tempo. Non bisogna dimenticare però che il calcio è pur sempre un gioco".


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Kovacic, ecco come ha stregato l’Inter

Ha diciotto anni, è una mezzala, ha vinto due scudetti e due coppe nella Dinamo Zagabria. E' stato protagonista anche in Champions League: dodici presenze e un gol contro l'Olympique Lione. Il suo cartellino è costato undici milioni di euro. Kovacic ha firmato con il club di Moratti un contratto fino al 2017

ROMA - Abbandonata la trattativa per Paulinho, contrario all'idea di lasciare il Corinthians, l'Inter ha chiuso il cerchio intorno a Mateo Kovacic, diciotto anni, passaporto croato, mezzala della Dinamo Zabagria. Massimo Moratti ha speso undici milioni di euro per assicurarsi il suo cartellino, bruciando sullo scatto il Manchester United, l'Ajax, il City e il Bayern Monaco. A livello europeo, Kovacic è considerato il centrocampista under 20 più promettente. La sua crescita è stata sempre accompagnata da paragoni impegnativi ma anche ampiamente giustificati: è stato avvicinato per caratteristiche a Luka Modric, passato in estate dal Tottenham al Real Madrid. Così come è stato accostato a Robert Prosinecki e a Zvonimir Boban, che in queste ultime ore si è complimentato con l'Inter per questo colpo.

LA MATURITA' - Dodici presenze e un gol all'Olympique Lione in Champions League: numeri di lusso per un ragazzo di diciotto anni e mezzo. Non è un trequartista classico, anche se ha l'inventiva per giocare alle spalle degli attaccanti. E' più concreto e lineare di un numero dieci tradizionale: ha lampi geniali, però il suo calcio è soprattutto logica e sostanza. Non è dispersivo. Ha dimostrato di avere la maturità tattica e atletica per occupare già palcoscenici importanti. Nella Dinamo Zagabria ha esordito all'età di sedici anni, durante la gara di campionato con Dragovoljac, vinta per 6-0: era il 20 novembre del 2010, il tecnico era Vahid Halilhodzic, ex centravanti bosniaco del Velez Mostar che ha giocato per sei stagioni anche in Francia con il Nantes e il Paris Saint Germain, realizzando cento centi. Kovacic entrò dopo ventuno minuti al posto di Ivan Tomecak, fermato da un infortunio, e trovò anche il gol, quello del 4-0, su assist di Jakub Sylvestr.

IL PROFILO - E' una mezzala: si prende la responsabilità di impostare l'azione, di accendere il motore della squadra, nella Dinamo Zagabria era il primo riferimento in fase di costruzione. E' in grado di giocare in un centrocampo a tre, a quattro e a cinque: ha sempre offerto ai suoi allenatori un'ampia varietà di soluzioni. Con Ante Cacic e Krunoslav Jurcic, l'attuale tecnico della Dinamo Zagabria, Kovacic si è mosso a volte da esterno nel 4-1-3-2. Undici le presenze in questo campionato, quarantatré in totale, sei i gol nella Prva Hn, la serie A croata. Protagonista a casa sua e in Champions: nell'ultima fase a gironi ha disputato sei partite, cinque da titolare.

UN GOL E QUATTRO ASSIST - Ha salutato la Dinamo Zagabria, lanciata verso la conquista del suo quattordicesimo scudetto croato, il diciottesimo contando i quattro festeggiati prima della disgregazione della Jugoslavia. La squadra di Jurcic, quarantatré anni, è prima in classifica con quarantuno punti, otto in più dell'Hajduk Spalato. Kovacic ha segnato un gol contro lo Zadar. Quattro gli assist. E' stato utilizzato in campionato per 789 minuti, ha rimediato un cartellino giallo. In due occasioni è partito dalla panchina, tre le sostituzioni ricevute.

QUATTRO TROFEI - Ha vinto due scudetti e due Coppe. Nella Dinamo Zagabria aveva scelto la maglia numero otto. Kovacic è nato in Austria, a Linz, il 6 maggio del 1994, ma ha solo il passaporto croato. Diventerà comunitario il primo luglio. E' alto un metro e 79, pesa 73 chili. Ha cominciato la sua carriera nel Lask Linz, prima di rientrare in Croazia con la sua famiglia quando aveva tredici anni. Immediato il suo ingresso nel vivaio della Dinamo Zagabria, dove ha lavorato per un breve periodo anche con il tecnico Marijo Tot. Kovacic si prepara a debuttare nella nazionale maggiore del ct Igor Stimac. Nella rappresentativa Under 19, diretta da Dinko Jelicic, ha avuto come suo compagno il centravanti Marko Livaja, che l'Inter ha appena girato in comproprietà all'Atalanta nel quadro dell'operazione legata a Ezequiel Schelotto. Kovacic si è fatto applaudire anche nell'Under 21, con Ivo Susak in panchina. Ora è sbarcato all'Inter, che gli ha fatto firmare un contratto fino al 2017 e l'ha scelto come erede di Wesley Sneijder.


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Leonardi: Niente Juve. Belfodil resta al Parma

Il ds emiliano: «Nell'operazione con la Juve c'era la possibilità di inserire Quagliarella ma non si è andato avanti nella trattativa»

MILANO - Leonardi fa chiarezza sulla trattativa Parma-Juve per Belfodil: «Belfodil rimane al Parma, c'erano tante richieste ma abbiamo deciso di tenerlo. La valutazione? La nostra era alta. 20 milioni? Non lontana, nell'operazione con la Juve c'era la possibilità di inserire Quagliarella ma non si è andato avanti nella trattativa. Da tutti e due le parti non c'era la possibilità di continuare».


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Balotelli debutta col Milan. Primo gol in amichevole

Mario è uscito per pochi minuti dalla palestra, sorridente è rimasto ad osservare l'amichevole iniziata da circa mezz'ora, sedendosi a terra appoggiato a un albero a chiacchierare con De Jong ed El Shaarawy. Poi nella ripresa è entrato in campo in coppia con il Faraone

MILANO - Ha cominciato il suo primo allenamento in palestra a Milanello, Mario Balotelli, mentre il resto della squadra di Massimiliano Allegri ha giocato un'amichevole contro i dilettanti del Darfo Boario, team bresciano di Serie D. Il nuovo attaccante rossonero è uscito per pochi minuti dalla palestra, sorridente è rimasto ad osservare l'amichevole iniziata da circa mezz'ora, sedendosi a terra appoggiato a un albero a chiacchierare con Nigel De Jong e Stephan El Shaarawy. Nel secondo tempo poi, Balotelli è sceso in campo, formando la coppia d'attacco con El Shaarawy. L'attaccante del Milan ha segnato anche il suo primo gol in maglia rossonera (la rete del 6-0).


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Napoli, ufficiale Rolando: «Arrivo in grande club»

Ufficializzati gli acquisti del difensore portoghese e di Radosevic. Uvini va in prestito al Siena, Fernandez al Getafe e Dumitru passa dalla Ternana al Cittadella

NAPOLI - Il Napoli ufficializza gli arrivi di Rolando in prestito dal Porto e di Radosevic in prestito con diritto di riscatto dall'Hajduk Spalato. Rolando è arrivato in mattinata al Centro tecnico di Castelvolturno, ha svolto prima gli esami strumentali alla Clinica Pineta Grande poi ha svolto le altre visite sotto la visione del dottor De Nicola al Centro Tecnico seguito dal Professor Marzullo e dallo staff sanitario del Napoli. Successivamente il difensore portoghese ha svolto il primo allenamento col gruppo saltando solamente la parte tattica. «Sono molto felice di giocare in azzurro - ha detto Rolando - ho voluto Napoli perchè è un grande Club con tanti campioni. Mi hanno parlato tanto della passione dei tifosi azzurri".

CESSIONI - Contestualmente il Napoli ha ceduto Uvini in prestito al Siena, Fernandez al Getafe e Dumitru che passa dalla Ternana al Cittadella


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Coppa Italia, probabile spostamento della finale

Written By Unknown on Rabu, 30 Januari 2013 | 23.45

Contatto fra sindaco di Roma Alemanno e il presidente di Lega Beretta: si lavora per trovare un'altra data, perché a Roma il 26 maggio ci sono le elezioni

ROMA - «Condivido le perplessità avanzate dal delegato allo Sport, Alessandro Cochi: occorre ripensare la data per la finale di Coppa Italia, in programma allo Stadio Olimpico nel giorno delle elezioni. Per questo intendo mettermi in contatto con il presidente della Lega Calcio per avanzare una richiesta in tal senso». Lo afferma il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, sulla finale programmata per il 26 maggio.

Nel pomeriggio c'è stato un contatto fra il presidente di Lega Beretta e Alemanno: è molto probabile che la finale di Coppa Italia si giochi in un'altra data.


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Moratti su Balotelli: «Scommessa del Milan»

Il presidente dell'Inter dice la sua sull'ultimo acquisto rossonero: «Si tratta di un buon acquisto che non potevamo e non volevamo fare»

MILANO - Massimo Moratti dice la sua sul passaggio al Milan di Mario Balotelli: «È una scommessa del Milan, un buon acquisto che non potevamo e non volevamo fare. Balotelli è una cosa utile a Berlusconi per mille motivi. Da parte nostra come Inter non c'è alcun rammarico».

LE PAROLE DI MORATTI - "Balotelli? Nessun rammarico". Il presidente dell'Inter Massimo Moratti ha commentato così l'arrivo dell'attaccante al Milan. "Un buon acquisto, ma anche un'operazione che noi non dovevamo fare, anche perché era già stato da noi", ha dichiarato all'uscita dalla Saras. Molti tifosi interisti hanno manifestato sui social network il loro disappunto sulla vicenda, ma Moratti non è dello stesso avviso. "Sono molto tifoso anch'io ma non ho alcun rammarico. Vedo l'acquisto di Balotelli come un affare per Berlusconi per mille motivi, vedremo cosa succederà. Noi avevamo esigenze di rosa diverse". L'ultima battuta di Moratti riguarda il possibile acquisto di Bellomo, ma il presidente ha risposto: "Non credo arriverà ".


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Perrotta: Roma sempre stata dalla parte di Zeman

Il centrocampista: «Lo siamo stati sempre, non vedo perchè non dove esserlo in questo momento. Le parole della società le abbiamo trovate anche giuste sotto certi aspetti perché comunque non mettere in discussione nessuno in questo momento delicato sarebbe poco serio e anche un po' ipocrita»

ROMA - "La squadra è con Zeman? Assolutamente sì, la squadra è sempre stata con l'allenatore. E non vedo perché non dove esserlo in questo momento". Così il centrocampista della Roma, Simone Perrotta, sul delicato momento vissuto da Zdenek Zeman sulla panchina giallorossa. L'allenatore boemo è stato vicino all'esonero ma ieri, dopo un incontro con la dirigenza, ha riconquistato la fiducia della società e conservato la guida tecnica del club.

«DOBBIAMO FARE DI PIÙ» - "È una situazione sicuramente delicata, siamo in una posizione di classifica che non ci compete, ma questo è frutto dei risultati che abbiamo ottenuto in questi primi due terzi di campionato. È normale che bisogna fare di più", ha aggiunto Perrotta all'arrivo in Federcalcio per partecipare al suo primo Consiglio federale dopo essere stato eletto in quota atleti. "Le parole della società le abbiamo trovate anche giuste sotto certi aspetti perché comunque non mettere in discussione nessuno in questo momento delicato sarebbe poco serio e anche un po' ipocrita - ha fatto notare il centrocampista della Roma, campione del mondo nel 2006 -. Tutti ci sentiamo sotto osservazione, e sappiamo che bisogna dare di più, anche se questo non vuole dire che fino ad ora non lo abbiamo fatto, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti, e bisogna invertire questa tendenza".


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Pradè: «Fiorentina, Sissoko molto motivato»

Il ds viola: «Viviano? È uno dei portieri della Nazionale, è forte ed è partito benissimo. Poi ha avuto qualche problema, forse ha sofferto la pressione, ma abbiamo parlato con lui e ci darà una grande mano. Marcos Alonso? La vedo dura da anticipare subito, ci puntiamo ma il Bolton fa resistenza. Altrimenti, faremo tutto a giugno»

MILANO - Il ds della Fiorentina Pradè ha fatto il punto sul mercato viola ai microfoni di Sky: «Sissoko arriva da giocatore molto motivato, siamo contenti di questa operazione e della nostra crescita. Un attaccante? Siamo contenti di quello che abbiamo, mancano 15 partite da affrontare nel modo più giusto. I rapporti con la Juve? Da parte mia non c'é mai stato nessun contatto. Finché la proprietà non mi dice di riaprire i contatti, resto così. Taddei? Lo considero un piccolo fratellino per quello che mi ha dato a Roma, un professionista serissimo, ma noi siamo a posto così. Viviano? Emiliano è uno dei portieri della Nazionale, è forte ed è partito benissimo. Poi ha avuto qualche problema, forse ha sofferto la pressione, ma abbiamo parlato con lui e ci darà una grande mano. Marcos Alonso? La vedo dura da anticipare subito, ci puntiamo ma il Bolton fa resistenza. Altrimenti, faremo tutto a giugno».


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Balotelli va al Milan. Botta per “The Sun”!

Mario lascia la Premier League: i tabloid britannici cercano un nuovo "bad boy" da lanciare in prima pagina

ROMA – I tabloid britannici salutano Mario. "Unforgettable"! Balotelli lascia la Premier League e la stampa adesso è alla ricerca di un nuovo "bad boy" da lanciare in prima pagina. All'attaccante del Man City passato al Milan (c'è da stare Allegri!) i media del Regno Unito concedono l'onore delle armi: indimenticabile! "The Sun" capofila: «Mario Balotelli è stato uno dei più pazzi personaggi della storia della Premier League». Che showbiz!

DACCI OGGI IL "BALO" QUOTIDIANO – In due anni e mezzo al Man City Mario Balotelli ha regalato materiale a iosa alla stampa britannica, dentro e fuori dal campo. Freccette lanciate a casaccio, fuochi d'artificio in casa, multe da capogiro, supercar sfondate, discussioni "animate" con amici e detrattori, shopping compulsivo da mille e una notte, qualche bel gol (non tantissimi), qualche soddisfazione personale ("Man of the Match", 14 maggio 2011 finale della FA Cup a Wembley vinta dal Man City 1-0 contro lo Stoke City; 13 maggio 2012: assist decisivo per il terzo gol dei Sky blues contro Queens Park Rangers che consegna ai Citizens il titolo in Premier League dopo 44 anni di attesa). Belle donne e anonime amiche di passaggio. Espulsioni evitabilissime. Un ragazzo di 22 anni nella sua massima esuberanza: miele per tabloid da milioni di lettori. Personaggio di primo piano capace di attirare l'attenzione quasi come i reali di Windsor. Dacci il nostro Balo quotidiano e al resto ci pensiamo noi. Questa è la stampa, bellezza! Ricordate "Deadline" con Humphrey Bogart? Per coloro che non lo conoscono è l'occasione buona per vedere un bel film.

WHY ALWAYS ME? – Lo sfogo di Balotelli mostrato a tutti con una scritta sulla sua T-shirts: "Perché tocca sempre a me?" Risposta difficile e una sola certezza: Mario comunque ci ha messo del suo. E' fuori di dubbio che la stampa anglosassone abbia calcato la mano, ma pur senza essere dei moralisti occorre dire che non si può passeggiare sulla gamba di Scott Parker del Tottenham, non si può alzare le mani con il tecnico Mancini, non si lanciano freccette contro i ragazzini del Man City per scacciare la noia, etc. Da oggi, si cambia palcoscenico. La nuova location è Milanello. Mancini tira un sospiro di sollievo, tocca ad Allegri gestire l'esuberante "top player". Balo torna in Italia e i tabloid britannici sono alla ricerca del nuovo bad boy: avanti c'è posto! Nuove cover da impaginare. Per questo servizio speciale in esclusiva per il Corriere dello Sport-Stadio ci piace ricordare anche la copertina del "TIME", edizione internazionale, dedicata a Balotellli con il reportage "Why Always Mario?" dei colleghi Catherine Mayer e Stephan Faris pubblicata lo scorso novembre. Non è poco Balo, proprio tu che non hai mai sbagliato un rigore.

Biagio Angrisani


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Felipe Anderson: «Lazio in Brasile per prendermi»

Il giocatore dal suo profilo facebook ammette: «Un dirigente della Lazio è in Brasile per portarmi in Italia». In Santos però non conferma: «Non sappiamo nulla»

ROMA - Felipe Anderson ammette: «La Lazio mi vuole». Il calciatore del Santos non fa giri di parole e dal suo profilo facebook ammette: «Un dirigente della Lazio è in Brasile per chiudere il mio ingaggio». Parole pesantissime che segnalano come il club di Claudio Lotito abbia individuato il giocatore su cui puntare i soldi ottenuti dalla Dinamo Kiev dopo la cessione di Mauro Zarate. L'offerta della Lazio è chiara: 7 milioni di euro più il 30% al Santos in caso di una successiva cessione ad un altro club. La società brasiliana ci sta pensando anche se ufficialmente smentisce qualsiasi offerta da parte della Lazio. A "Lalaziosiamonoi.it" il dg Pandolfo assicura: «Non c'è alcuna offerta per Anderson. Se ci fosse io lo saprei». In realtà l'offerta esiste ed è chiara. La Lazio vuole il campione per dare continuità al suo progetto. In caso di acquisto si tratterebbe di un ingaggio clamoroso per quello che viene considerato come uno dei più forti giocatori, in prospettiva, del Brasile. E i tifosi già sognano.


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Galliani: «Balotelli sogno che si realizza»

L'ad del Milan felicissimo all'arrivo dell'attaccante dall'Inghilterra: «A volerlo anche il presidente Berlusconi»

MILANO - E' felicissimo Adriano Galliani alla Malpensa per l'arrivo di Balotelli: «Non devo certo presentarlo io Mario Balotelli. E' un sogno che si realizza, che volevano tutti con il presidente Silvio Berlusconi in prima linea. Ci abbiamo lavorato tanto e Mario è nei nostri cuori da tempo e, finalmente, ci siamo riusciti».


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La Carbonero contro Mou: «Il Real non lo segue»

Written By Unknown on Selasa, 29 Januari 2013 | 23.45

La fidanzata di Casillas, 'epurato' dal tecnico lusitano, si sfoga in tv: «La situazione nello spogliatoio non è buona. Molti calciatori attendono la fine della stagione per capire il destino di Mourinho»

MADRID - «La situazione nello spogliatoio non è buona. Molti giocatori sono contro Mourinho». A scatenare la bufera è Sara Carbonero, sexy giornalista televisiva e fidanzata di Iker Casillas, una delle colonne del Real Madrid 'epurate' dal tecnico lusitano assieme a Sergio Ramos. «Alcuni calciatori del Real non sono più d'accordo con le scelte dell'allenatore», ha detto ad una tv messicana. «Per il momento non c'è una spaccatura netta visto che tutti attendono la fine della stagione per capire se Mourinho lascerà le merengues».


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Roma, Zeman incontra Baldini e Sabatini

ROMA - Al termine della prima seduta di allenamento a Trigoria il tecnico della Roma Zdenek Zeman ha incontrato i dirigenti Baldini e Sabatini per il faccia a faccia tanto atteso che dovrebbe decidere il futuro della panchina giallorossa. Zeman, che ha diretto regolarmente il primo allenamento, nel pomeriggio dovrebbe scendere di nuovo in campo, se la società non decide diversamente. Intanto, in mattinata, il direttore generale Baldini ha incontrato il capo designatore Uefa Pierluigi Collina e il presidente del comitato arbitrale Angel Villar.

ANCORA IN BILICO
- Zdenek Zeman resta in standby. Dopo il faccia con i dirigenti giallorossi la posizione del tecnico della Roma è sempre in bilico: l'incontro, durato circa un'ora, ha prodotto una fumata grigia, per ora la situazione resta di stallo e Zeman dirigerà il secondo allenamento. Non è escluso che le parti possano rivedersi. Alla riunione, presenti il tecnico, Baldini, Sabatini e Fenucci, ha preso parte anche il nuovo ad Italo Zanzi. Il club vuole monitorare la situazione prima di prendere una decisione definitiva.  

ZEMAN COLLABORATIVO
- Nessuna certezza sulla conferma, ma nemmeno aria di divorzio. L'atteggiamento collaborativo di Zeman nel faccia a faccia con i vertici della Roma lascia uno spiraglio sul futuro immediato del tecnico giallorosso, e sarà valutato fin dalla gara di venerdì con il Cagliari, vero banco di prova. Un allontanamento del boemo ora non è nell'aria. Quanto alla conferma a lunga scadenza nessuno si sbilancia: Zeman resta sotto esame, anche se ha dato grande disponibilità a collaborare. Il club vuole risposte concrete.


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«Paulinho? Nessuna possibilità che parta ora»

Il presidente dell'Inter: «Magari a giugno». Il Corinthians: «Ora non parte. Non abbiamo ricevuto alcuna offerta ufficiale». Smentita anche la presenza di un emissario nerazzurro

ROMA - "Non ci sono le condizioni per prendere Paulinho". Lo ha detto il presidente dell'Inter Massimo Moratti all'uscita dagli uffici della Saras. "In questo momento - dice Moratti - non si può fare, magari a giugno. Non è una questione economica, ma per gli impegni del giocatore in Brasile".

IL CORINTHIANS
- «Paulinho? Nessuna possibilità che parta ora. Non abbiamo ricevuto nessuna offerta ufficiale. Il resto è solo speculazione». Il direttore sportivo del Corinthians gela l'Inter in una intervista a Globoesporte.com. Il quotidiano brasiliano aggiunge che il giocatore non ha intenzione di lasciare il club almeno fino a luglio. Smentita anche la presenza di un emissario nerazzurro in Brasile per seguire la trattativa.


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Moratti, no a Paulinho: Non ci sono le condizioni

Il presidente dell'Inter: «Magari a giugno». Il Corinthians: «Ora non parte. Non abbiamo ricevuto alcuna offerta ufficiale». Smentita anche la presenza di un emissario nerazzurro

ROMA - "Non ci sono le condizioni per prendere Paulinho". Lo ha detto il presidente dell'Inter Massimo Moratti all'uscita dagli uffici della Saras. "In questo momento - dice Moratti - non si può fare, magari a giugno. Non è una questione economica, ma per gli impegni del giocatore in Brasile".

IL CORINTHIANS
- «Paulinho? Nessuna possibilità che parta ora. Non abbiamo ricevuto nessuna offerta ufficiale. Il resto è solo speculazione». Il direttore sportivo del Corinthians gela l'Inter in una intervista a Globoesporte.com. Il quotidiano brasiliano aggiunge che il giocatore non ha intenzione di lasciare il club almeno fino a luglio. Smentita anche la presenza di un emissario nerazzurro in Brasile per seguire la trattativa.


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Inter, addio a Coutinho. Ora la firma col Liverpool

I nerazzurri lo lasceranno andare per una cifra complessiva di 10 milioni di euro più bonus legati al rendimento

MILANO - Philippe Coutinho sta svolgendo in queste ore le visite mediche con il Liverpool. Tra oggi e domani dovrebbe arrivare l'ufficialità del passaggio dall'Inter ai Reds del trequartista brasiliano, che i nerazzurri lasceranno andare per una cifra complessiva di 10 milioni di euro più bonus legati al rendimento. Il giocatore, sbarcato ieri in Inghilterra, lascia Milano dopo due stagioni e mezza.


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Balotelli al Milan, è fatta: contratto fino al 2017

Raggiunto l'accordo con il Manchester City sulla base di circa 22 milioni da pagare in quattro rate

ROMA - Mario Balotelli al Milan: è fatta. Lo ha annunciato Milan Channel: il giocatore domani sosterrà le visite e firmerà il contratto fino al 2017. L'accordo con il Manchester Cirty è stato raggiunto per circa 22 milioni di euro, da pagare in quattro rate.


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Prandelli: «Bisogna accettare errori arbitri»

Il ct della Nazionale: «Dobbiamo cercare di trasmettere qualcosa che va al di là dell'aspetto sportivo»

MATERA - "Abbiamo sempre detto che noi abbiamo gli arbitri migliori al mondo e dobbiamo anche dimostrarlo nei momenti un pò particolari". Lo ha detto oggi a Matera il Ct Cesare Prandelli. "Bisogna partire dal presupposto che nell'arbitrare sui campi di calcio gli errori ci saranno sempre. Dobbiamo saperli accettare, dobbiamo cercare di trasmettere qualcosa che va al di là dell'aspetto sportivo".

RAZZISMO - Un nuovo modo di proporsi, incentrato su educazione e programmazione, per contrastare i cori razzisti sugli spalti dei campi di calcio. È quanto ha proposto oggi, a Matera, il commissario tecnico della nazionale italiana, Cesare Prandelli, in occasione del 44/o congresso nazionale dell'Ussi. "Dobbiamo cercare di migliorare tutti - ha aggiunto Prandelli - e quindi non dobbiamo far finta di nulla. I problemi vanno affrontati. Sappiamo che non li possiamo risolvere in un giorno, ma con la programmazione, con l'educazione, con un modo di proporsi".

SU BALOTELLI - "Balotelli in Italia? Aspettiamo e poi faremo delle valutazioni". Così il commissario tecnico della nazionale italiana di calcio, Cesare Prandelli, ha commentato oggi, a Matera, le voci sul possibile ritorno in Italia di Mario Balotelli con la maglia del Milan. "Ho sempre detto - ha aggiunto - che sono contento quando i miei giocatori giocano con continuità, ovviamente. Per quanto riguarda Balotelli è un giocatore del Manchester City, da quanto ho letto potrebbe andar via. Ma sono tutte supposizioni. Aspettiamo e poi faremo delle valutazioni".

SU ICARDI - "Lo ritengo molto interessante". È il giudizio del commissario tecnico della nazionale italiana di calcio, Cesare Prandelli, sull'attaccante della Sampdoria Mauro Icardi. "È un discorso semplice - ha proseguito Prandelli - chi vuole indossare la maglia della Nazionale deve avere qualcosa che va al di là delle opportunità. Deve crederci. Ovviamente - ha aggiunto - è una scelta particolarmente impegnativa per questi ragazzi. Non mettiamo pressioni. Io ho risposto (in precedenza, ndr) a una domanda se c'erano nomi italiani interessanti all'orizzonte in Italia e ho fatto quello di Icardi perchè, sinceramente, lo ritengo molto interessante".


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Villeneuve e Gene in pista con Sky

Written By Unknown on Senin, 28 Januari 2013 | 23.45

Presentata all'autodromo di Monza la nuova stagione. L'ex campione del mondo e il pilota Ferrari commentatori per il Mondiale 2013

MONZA - Un campione del mondo e un pilota della Ferrari. Il team di Sky che scenderà in pista nel prossimo Mondiale di Formula Uno si arricchisce di due "talent" d'eccezione come Jacques Villeneuve, campione nel 1997 con la Williams, e Marco Gene', collaudatore della casa di Maranello. Le due novità sono state presentate in occasione della conferenza stampa di presentazione della stagione F1 su SKY tenutasi all'autodromo di Monza. Tra le novità anche un volto femminile, quello della presentatrice di Sky Deutschland, Sarah Winkhaus che condurrà gli studi principali del weekend dal paddock, dai box e dalle hospitalities. Con lei, Carlo Vanzini, voce di punta della F1 su Sky e un altro nuovo acquisto, Fabiano Vandone, ex pilota, che condurrà gli approfondimenti tecnici. Volti nuovi che si uniscono a una tecnologia mai vista nell'esperienza televisiva della F1. Le novità, infatti, riguardano anche gli aspetti legati alla interattività , vera arma in più per lo spettatore abbonato alla piattaforma satellitare. Dal mosaico in alta definizione con nove canali interattività al doppio audio (con i "rumori" della pista) Dolby 5.1, senza dimenticare la parte social con la pagina Facebook dedicata e i live tweet.

TECNOLOGIA E PASSIONE - Tecnologia ai massimi livelli, quindi, ma anche passione. "Abbiamo l'ambizione di riconquistare il cuore dei motoristi, e riscrivere la passione di quelli che si sono allontanati - ha spiegato Jacques Reynaud, vicepresidente dei canali sport di Sky - Quest'anno presentiamo la Formula Uno e l'anno prossimo avremo la MotoGp. Vogliamo essere una colonna portante degli sport motoristici. Ripeto vogliamo riconquistare l'anima e il cuore degli appassionati". Fabio Guadagnini, team principal del progetto F1 di Sky, ha ricordato l'unicità dell'offerta: "Un canale, il 206, completamente dedicato alla F1, per una libertà totale nella visione dei Gran Premi che saranno in diretta e in hd. Poi, tramite il mosaico, si potrà accedere ai canali on board, che saranno tre e potranno essere visti in simultanea. Sempre in simultanea si potranno seguire, tramite il canale "race control", tutti i tempi e le statistiche della gara. Avremo circa trenta ore di diretta per ogni Gran Premio".

ESCLUSIVITA' - L'offerta Sky sara' totale, con la copertura in diretta di tutti i 19 GP della ragione, ma anche esclusiva, dato che 10 Gran Premi saranno visibili live solo per gli abbonati alla piattaforma satellitare.

VILLENEUVE E GENE' - In collegamento da Andorra, Jacques Villeneuve ha raccontato la sua emozione per questa nuova avventura: "Sara' qualcosa di completamente nuovo. A volte senti commenti che non ti piacciono in tv mentre segui una gara, invece adesso sarò io a commentare e magari saranno gli altri ad arrabbiassi. Ci sono cose che puoi capire solo se hai gareggiato. Da casa pero' puoi vedere tutto quello che succede, mentre in pista non e' sempre possibile". Villeneuve tornerà a fare coppia con Gene'. "Siamo stati compagni di team ed e' una bella sorpresa essere di nuovo insieme come conduttori in televisione - ha commentato il collaudatore Ferrari- Sara' molto divertente. Con Jacques si lavora bene".

EMOZIONE ITALO-TEDESCA - Emozionata anche Sarah Winkhaus che, pero', ci tiene subito a sottolineare di non voler essere indicata come la "Ilaria D'Amico della Formula Uno". "Mi lusinga essere accostata ad una professionista come Ilaria D'Amico, ma la mia passione e' la Formula Uno, non il calcio. Sono cresciuta guardando Schumacher con la Ferrari e per me, italo-tedesca, era la sintesi perfetta che mi ha fatto appassionare a questo sport".

Mattia Mallucci


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Juve, Conte e Bonucci squalificati per due turni

Una giornata anche a Chiellini. Inibito Marotta fino al 18 febbraio. Multa di 50mila euro al club

ROMA - Stangata sulla Juve dopo il caos alla fine di Juve-Genoa. Il giudice sportivo ha squalificato per due giornate l'allenatore Antonio Conte e il difensore Bonucci, per un turno Chiellini e ha inibito fino al 18 febbraio il dg Marotta. Secondo voi, la squalifica è giusta? Votate QUI .

CONTE
SQUALIFICA PER DUE GIORNATE EFFETTIVE DI GARA ED AMMENDA DI € 10.000,00
per avere, al termine della gara, sul terreno di giuoco, fronteggiato con atteggiamento intimidatorio il Direttore di gara e un Arbitro addizionale, contestando il loro operato con espressioni ingiuriose, che reiterava poco dopo negli spogliatoi.

MAROTTA
INIBIZIONE A SVOLGERE OGNI ATTIVITA' IN SENO ALLA F.I.G.C. A RICOPRIRE CARICHE FEDERALI ED A RAPPRESENTARE LA SOCIETA' NELL'AMBITO FEDERALE A TUTTO IL 18 FEBBRAIO 2013
per avere, al termine della gara, negli spogliatoi, contestato l'operato degli Ufficiali di gara, rivolgendo all'Arbitro, con atteggiamento intimidatorio, espressioni ingiuriose.

BONUCCI
SQUALIFICA PER DUE GIORNATE EFFETTIVE DI GARA ED AMMENDA DI € 10.000,00
per avere, al termine della gara, uscendo dal terreno di giuoco, contestato platealmente l'operato degli Ufficiali di gara rivolgendo al Quarto Ufficiale un'espressione ingiuriosa, e per aver poco dopo, negli spogliatoi, assunto un atteggiamento intimidatorio nei confronti di un Arbitro addizionale rivolgendogli espressioni ingiuriose.

CHIELLINI
SQUALIFICA PER UNA GIORNATA EFFETTIVA DI GARA ED AMMENDA DI € 5.000,00
per avere, al termine della gara, entrando sul terreno di giuoco senza autorizzazione, contestato platealmente l'operato degli Ufficiali di gara.

JUVENTUS
Ammenda di € 50.000,00 alla società per avere suoi sostenitori, al termine della gara, indirizzato numerosi sputi agli Ufficiali di gara mentre uscivano dal recinto di giuoco, colpendoli al volto e sulla divisa; entità della sanzione attenuata ex art. 14 comma 5 in relazione all'art. 13 comma 1 lettere a) e b) CGS, per avere la Società concretamente operato con le forze dell'ordine a fini preventivi e di vigilanza.


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Llorente nulla di grave. Solo botta al ginocchio

L'attaccante della Juve, ora all'Atletico Bilbao, si era infortunato prima della sfida contro l'Atletico Madrid. Gli esami eseguiti oggi hanno rilevato solo una contusione facilmente riassorbibile

TORINO - Soltanto una botta al ginocchio, nulla di preoccupante. I tifosi della Juve, e la Juve, tirano un sospiro di sollievo. C'era stato un po' di allarmismo ieri dopo la notizia del ko di Llorente ed il forfait nella sfida tra Bilbao e Atletico Madrid (sarebbe stata la prima partita di fronte ai propri tifosi dopo l'annuncio dell'accordo con la Juve) ma oggi è tornata la calma. Le analisi effettuate da Llorente hanno evidanziato infatti soltanto una botta al ginocchio ed ora dovrà restare fermo solo quindici giorni.


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Moggi: «La Juve si ricordi i favori arbitrali»

L'ex dg bianconero: «Dovrebbero ricordare che contro l'Inter hanno avuto dei favori arbitrali, l'espulsione mancata di Lichtsteiner ed altre decisioni a favore. Se andiamo a cercare la provincia (degli arbitri ndr) diventa una cosa seria perché se così fosse, gli arbitri non potrebbero più lavorare. Bisogna essere tranquilli e non dare adito a rigurgiti venuti fuori nella partita della Juve contro il Genoa»

ROMA - "Ho sempre pensato che il campionato fosse una questione tra Juventus e Napoli, perché alla Lazio non ho mai creduto nonostante stia facendo un'ottima stagione. L'Inter ha paura di subire gol e lo ha dimostrato anche ieri con il Torino". È l'analisi del torneo in corso fatta da Luciano Moggi, ex d.g. della Juve intervenuto ai microfoni dell'emittente partenopea Radio Crc. "La Juventus è stata rimontata dalla Sampdoria in dieci, ed è stata raggiunta da Parma e Genoa - fa notare Moggi -. La Juve è nervosa perché le polemiche di Conte e di Marotta sono indicative di uno stato di nervi che esiste, oltre alla paura di non riuscire ad andare avanti come si vorrebbe".

I "FAVORI" - Ma, secondo il suo ex dirigente, "la Juventus dovrebbe ricordarsi che contro l'Inter ha avuto dei favori arbitrali, l'espulsione mancata di Lichtsteiner ed altre decisioni a favore. Se andiamo a cercare la provincia (degli arbitri ndr) diventa una cosa seria perché se così fosse, gli arbitri non potrebbero più lavorare. Bisogna essere tranquilli e non dare adito a rigurgiti venuti fuori nella partita della Juve contro il Genoa".

LA VERITA' DI MOGGI - La verità, per Moggi, è che "la Juve non è forte come lo era un mese o due fa. Adesso per i bianconeri viene il bello con la coppa Italia e con la Champions League. Ci sono vari impegni che portano la Juve in uno stato di tensione ma quando non si tira in porta, non si può pretendere niente". "Probabilmente - conclude - manca Chiellini che dà uno spirito agonistico non indifferente e la mancanza di Pirlo è fondamentale, però questa squadra non segna. Pogba è un buon giocatore ma non è un fenomeno".

SCUDETTO APERTO - Quindi i bianconeri non sono gli unici candidati allo scudetto. Infatti Moggi elogia un'altra squadra di cui è stato direttore generale. "Il Napoli ha dimostrato di essere una squadra importante - sottolinea - perchè a Parma è andato in vantaggio, è stato rimontato e da quel momento ha ricominciato a giocare e vincere con un gol di Cavani che tra l'altro ieri non è stato il migliore in campo. Quando succedono queste cose, significa che la squadra c'è, che può competere".


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Moratti: «Paulinho? Sì, a certe condizioni»

Il presidente dell'Inter: «Coutinho? Non è una questione di soldi, abbiamo necessità in ruoli diversi»

MILANO - "Le cose si concludono se ci sono le condizioni per farlo, se sono le stesse che sapevo io può essere possibile, se sono cambiate no". Lo ha detto il presidente dell'Inter Massimo Moratti all'ingresso negli uffici della Saras, parlando della possibilità che i nerazzurri acquistino il brasiliano Paulinho. L'operazione potrebbe essere collegata alla contemporanea cessione al Liverpool di Coutinho. "Tutto è fatto per determinati scopi e non per una questione di età del giocatore o di soldi, ma perchè abbiamo necessità in ruoli diversi da quello di Coutinho", ha detto ancora Moratti. Il presidente ha poi negato che l'Inter possa tornare sul mercato per un altro centrocampista a causa del brutto infortunio di Mudingayi: "Non credo che l'unica soluzione davanti ad un infortunio del genere sia quella di cercare immediatamente un sostituto".


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Mauri: Juve? Spero nessun condizionamento

Il capitano della Lazio: «La partita con i bianconeri vale tanto, vale metà stagione. Derby in finale? Sarebbe bellissimo»

ROMA -"La partita con la Juve vale tanto, vale metà stagione. Arrivare in finale di Coppa Italia è importante, abbiamo passato tutti i turni agevolmente, tranne quello con il Siena, ci teniamo tanto: ci teniamo tanto, l'abbiamo vinta in passato e vogliamo riportarla a Roma. Condizionamenti dopo le polemiche di sabato? Spero di no". Così Il capitano della Lazio, Stefano Mauri, presenta la semifinale di ritorno di Coppa Italia con la Juventus che si disputerà domani sera all'Olimpico.

LA LAZIO NON È STANCA - Il centrocampista brianzolo presentatosi in conferenza stampa tra la sorpresa dei cronisti (ma la società non aveva specificato che avrebbe parlato il tecnico Vladimir Petkovic), non crede che la sua Lazio sia stanca, nonostante la sconfitta col Chievo. "Contro il Chievo è stato un passo falso, ma giocare ogni tre giorni non èfacile – rileva - Dopo le vacanze non è semplice riprendere. La stagione è lunga e giocando ogni tre giorni non si riesce mai a lavorare a pieno. Ma abbiamo messo tanta benzina nel periodo delle vacanze".

CONDIZIONAMENTO ARBITRALE - Dopo le polemiche arbitrali del post Juve-Genoa, Mauri si aspetta che non ci siano condizionamenti. "Spero di no - le sue parole -. Ovviamente è una speranza perchè giocare queste partite senza condizionamenti è sempre bello". In finale poi ci potrebbe essere il derby con la Roma, ma il capitano biancoceleste non si sbilancia. "Intanto pensiamo ad andarci noi. Certo sarebbe un'emozione particolare, per noi e per tutta la città", conclude.


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Serie A, gli squalificati: stangata al Palermo

Due turni a Miccoli, una giornata a Gasperini, Aronica e Von Bergen. Napoli, stop per Campagnaro e Britos. Lazio senza Dias e Biava. Roma, una giornata a Pjanic

MILANO - Non solo Conte, anche un altro allenatore di serie A è stato squalificato dal giudice sportivo: è Gasperini del Palermo, «per avere, al 46° del secondo tempo, rivolto al Quarto Ufficiale e quindi all'Arbitro espressioni ingiuriose».

DUE TURNI A AQUILANI E MICCOLI - Il giudice sportivo ha squalificato per due giornate Aquilani (Fiorentina) "per avere rivolto all'Arbitro un'espressione ingiuriosa", e Miccoli (Palermo) "per avere rivolto dalla panchina al Quarto Ufficiale un'espressione ingiuriosa"

GLI ALTRI SQUALIFICATI - Per un turno sono stati fermati Brivio (Atalanta), Alvarez e Castro (Catania), Antonelli (Genoa), Aronica e Von Bergen (Palermo), Biava e Dias (Lazio), Britos e Campagnaro (Napoli), Obiang (Samp), Pjanic (Roma) e Vucinic (Juve)

AMMENDE - Oltre a quella della Juve, sono arrivate ammende di 10mila euro all'Atalanta "per avere suoi sostenitori, al 34° del secondo tempo, indirizzato ai calciatori della squadra avversaria grida costituenti espressione di discriminazione razziale; sanzione attenuata ex art. 13, comma 1 lettera a) e b) CGS, per avere la Società concretamente operato con le forze dell'ordine a fini preventivi e di vigilanza". Tremila euro di multa anche per il Cagliari e mille per la Lazio.


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Baldini replica a Zeman: «Le regole ci sono»

Written By Unknown on Minggu, 27 Januari 2013 | 23.45

Il dg della Roma: «La disciplina non si ottiene attraverso regole scritte, che per altro ci sono, ma dipende dalla credibilità che si ha verso il proprio ambiente, dagli esempi che si riescono a dare e dai comportamenti che si riesce ad ottenere»

ROMA - "La disciplina non si ottiene attraverso regole scritte, che per altro ci sono, ma dipende dalla credibilità che si ha verso il proprio ambiente, dagli esempi che si riescono a dare e dai comportamenti che si riesce ad ottenere". Franco Baldini, direttore generale della Roma, risponde così allo sfogo arrivato ieri da parte del tecnico giallorosso Zdenek Zeman che ha denunciato a Trigoria la mancanza di regole da parte della società e di disciplina da parte dei giocatori. "Noi siamo contenti dei nostri calciatori, a parte un paio di episodi di incontinenza verbale, un paio, che comunque mi pare riguardino anche i dirigenti, il comportamento della squadra è da sottoscrivere - la difesa del dg allo spogliatoio della Roma ai microfoni di Sky Sport a pochi minuti dal via della gara del Dall'Ara contro il Bologna -. Quello di Zeman è un invito a fare di più, e noi lo sottoscriviamo". "Una squadra con questo potenziale tecnico decisamente può aspirare a più del settimo posto in cui ci troviamo ora - ha quindi aggiunto Baldini -. All'interno di una struttura è sempre meglio essere avvocati difensori che giudici perchè tanto il tempo in cui verremo giudicati verrà. L'invito di Zeman va accolto come tale, come un invito a dare tutti di più".


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Djokovic stende Murray. L'Australian Open è suo

Il serbo ha la meglio sullo scozzese in 4 set: 6-7, 7-6, 6-3, 6-2. È il terzo trionfo consecutivo nel primo Slam della stagione

ROMA - Novak Djokovic ha vinto l'Open d'Australia 2013, primo torneo del grande slam della stagione, battendo in finale a Melbourne il britannico Andy Murray con il punteggio di 6-7, 7-6, 6-3, 6-2. Per il serbo numero 1 al mondo di tratta della quarta vittoria nel torneo, terza consecutiva, e la sesta negli Slam. Murray, che l'anno scorso aveva sconfitto Djokovic nella finale dell'Us Open e nella semifinale del torneo olimpico, dove aveva vinto medaglia d'oro, ha vinto il primo set al tie break, cedendo poi alla distanza.


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Tachtsidis salva la Roma. Finisce 3-3 a Bologna

I giallorossi si fanno rimontare per due volte, poi trovano il pareggio con Tachtsidis

ROMA - La Roma butta via l'ennesima occasione per restare agganciata al sogno europeo: finisce 3-3 con il Bologna, in una gara che sembra il festival degli errori. La Champions ormai è un'utopia, ma anche l'Europa League di questo passo diventa difficile, a meno che non arrivi con la qualificazione alla finale di Coppa Italia. Classifica a parte, la partita a Bologna è lo specchio del momento difficile della Roma. Gara infiammata a dieci minuti dall'inizio del match dalle dichiarazioni del dg Baldini, non proprio carezze per Zeman. La settimana si è portata dietro le polemiche per l'intervista di Stekelenburg, che probabilmente hanno condizionato la bruttissima prestazione di Goicoechea, evidentemente non tranquillo e colpevole in tutti e tre i gol del Bologna. La Roma mostra sempre i soliti difetti. Grande potenziale offensivo, e grandi limiti in difesa, dove oltretutto si fa sentire l'assenza di Marquinhos. Dopo la prima mezz'ora al massimo poi, il solito calo. I giallorossi prima si fanno rimontare due volte, poi vanno sotto. Quando sembra ormai finita, alzano la testa, trovano il pareggio con Tachtsidis e rischiano anche di vincerla. Alla fine però, vanno vicinissimi alla sconfitta. Uno scatenato Diamanti colpisce un palo e una traversa.

PRIMO TEMPO - Eppure, per l'ennesima volta, la gara si era messa in discesa per la Roma, che aveva trovato il vantaggio dopo soli 9 minuti con Florenzi, dopo un errore in disimpegno di Sorensen. Meglio non poteva cominciare, ma presto inizia la giornata da incubo di Goicoechea: al 17' respinge male su tiro non irresistibile di Gabbiadini, Gilardino si avventa sul pallone e segna l'1-1 alla prima vera azione del Bologna. Oltre al portiere, colpevole anche una difesa troppo distratta. Nemmeno il tempo di rimettere la palla al centro e la retroguardia del Bologna si addormenta un'altra volta. Osvaldo tutto solo di testa riporta in vantaggio i giallorossi. La Roma sembra padrona del campo, ma dopo otto minuti il Bologna trova il 2-2 con Gabbiadini. Un altro tiro non irresistibile sul primo palo su cui non arriva Goicoechea.

SECONDO TEMPO - Nella ripresa succede davvero di tutto. La Roma è allo sbando e il Bologna trova il gol del 3-2 con Pasquato entrato da pochi minuti. Sembra di rivivere il remake dell'andata, quando i giallorossi si fecero rimontare in casa da 2-0 a 2-3. Pioli dice ai suoi di non gestire il risultato ma di continuare ad attaccare alla ricerca del colpo del ko. E la Roma in effetti sembra alle corde. A risvegliarla ci pensa l'uomo più discusso del momento, insieme con Goicoechea: Tachtsidis. Il greco, un minuto dopo l'ingresso in campo dell'altro greco Torosidis, trova il 3-3 di testa su assist di Totti sfruttando l'ennesima distrazione difensiva del Genoa. Nel finale saltano gli schemi: entrambe le squadre vogliono vincere e sono lunghissime. Osvaldo si divora un'occasione clamorosa all'83' tutto solo davanti ad Agliardi. Poteva servire tranquillamente Marquinho che avrebbe depositato in rete a porta vuota. Dopo aver fallito una clamorosa rimonta, la Roma rischia di andare di nuovo sotto e buttare anche quel punticino. Diamanti colpisce prima un palo pieno da fuori area e poi una traversa su punizione a un minuto dalla fine.

TUTTI SCONTENTI - Finisce 3-3, nessuno può festeggiare alla fine. La Roma incassa altri tre gol, dal Bologna ne ha presi sei in due partite. Conferma di essere la peggior difesa dopo il Pescara (ma ha giocato una partita in meno, visto lo 0-3 a tavolino a Cagliari). Farà discutere anche la prestazione di Goicoechea. Oltre ai tanti errori, il portiere diverse volte ha dimostrato di avere scarsa intesa con la difesa, soprattutto con Balzaretti e Burdisso. La Roma conquista un punto che serve a poco per la corsa all'Europa, soprattutto quella che conta. C'è ancora da lavorare molto. Da registrare il debutto di Torosidis nel momento più delicato della Roma. Troppo poco per giudicare, ci sarà tempo. 
 


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Stoner: «Potrei tornare a correre»

L'australiano si dà alle quattro ruote, ma lascia la porta aperta per un rientro in MotoGp

MELBOURNE - Lo avevamo lasciato sul circuito del Portogallo, al termine del suo ultimo Gp della carriera, ma il richiamo dei motori sembra essere più forte di tutto. Dall'australia Casey Stoner lancia una bomba: «Potrei tornare a correre in MotoGp, a patto che le cose cambino in modo radicale».

COME PUPAZZI - «Negli ultimi tempi guidavo con la paura addosso. Un paio di anni fa abbiamo perso Marco Simoncelli e un mese dopo era come se nulla fosse successo. In MotoGp ci trattano come pupazzi e la mia onestà non piaceva a tutti nel paddock». Di qui la decisione di ritirarsi a soli 27 anni, con due titoli mondiali conquistati nel 2007 e 2011. «Ma se le cose dovessero cambiare potrei tornare, anche se non credo che a breve non succederà nulla», ha chiosato l'australiano.

QUATTRO RUOTE - In attesa di sapere cosa gli riserva il futuro, Stoner si prepara a vivere una stagione 2013 da protagonista sulla quattro ruote, nella Dunlop V8 Series, una formula di avvicinamento del campionato australiano V8 Supercar. «E' un anno di prova per vedere cosa sono capace di fare - ha detto - mi impegnerò, ma allo stesso tempo non voglio sentirmi troppo coinvolto». Il campione sarà alla guida di una Holden Commodore, marchio australiano del gruppo GM, della scuderia Triple Eight Racing e supportato dalla Red Bull.


INTERO CAMPIONATO
- «All'inizio pensavo di fare il 75% delle corse, ma alla fine ho deciso per l'intero campionato - ha tenuto a precisare Stoner - voglio guidare il più possibile per capire la macchina. Quando mi sono ritirato dal motociclismo ho pensato di prendere un anno sabbatico, volevo rallentare, ma alla fine ho preso in considerazione di correre. In questa serie. Ho passato tutta la vita su due ruote, non so nulla delle quattro, ho fatto dei test con il simulatore per imparare i tracciati. Sono andato bene, ma ciò non significa nulla», ha concluso. Per la cronaca, il debutto è previsto alla Clipsal 500 del 2 marzo sul circuito di Adelaide.


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Ronaldo, tripletta in 10'. Il Real stende il Getafe

Il portoghese realizza tre gol in dieci minuti e raggiunge le 300 reti con le maglie di Sporting, Manchester e "merengues". La squadra di Mourinho torna a -4 dall'Atletico Madrid

MADRID (SPAGNA) - Il Real Madrid batte 4-0 il Getafe in un incontro della 21/a giornata della Liga, dando una bella dimostrazione di compattezza dopo le roventi polemiche della settimana per il presunto aut aut dei senatori Casillas e Ramos nei confronti di Mourinho. Proprio Ramos ha segnato la prima rete, all'8' della ripresa, ma il protagonista è stato Cristiano Ronaldo, autore di una tripletta (17', 20' e 27', su rigore) che gli consente raggiungere le 300 marcature con maglie di club (5 con lo Sporting, 118 per il Manchester United e 179 al Real). Mourinho - che ieri ha superato a sua volta un traguardo importante, quello dei 50 anni - ha messo in campi una formazione rimaneggiata, lasciando fuori Xabi Alonso e Khedira, e nel primo tempo la difesa ordinata del Getafe ha rintuzzato gli attacchi del Real. La diga ei è rotta con la rete di Ramos e poi è crollata sotto i colpi di Cr7, consentendo al Real di salire a quota 43 in classifica, a -4 dalla seconda, l'Atletico Madrid, che giocherà stasera a Bilbao senza Falcao, infortunato. Il Barcellona, primo a quota 55, in serata riceverà l'Osasuna.


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Zeman: «Recuperato un punto sulla Lazio»

Il tecnico della Roma ancora ottimista per la Champions: «Abbiamo altre sedici partite da giocare, tempo per recuperare ne ce n'è»

ROMA - "Abbiamo fatto tanti errori difensivi, ci sono stati diversi errori che abbiamo pagato. Di certo ci siamo svegliati tardi, pensavamo di giocare alle tre, ma nella seconda parte abbiamo cercato di giocare di più, riuscendo a recuperare e sfiorare la vittoria". Lo ha detto Zdenek Zeman ai microfoni di Sky Sport commentando il 3-3 sul campo del Bologna. "Purtroppo facciamo ancora molti errori in difesa - ha proseguito il tecnico boemo -. Ci sono stati errori di valutazione e di situazioni, inevitabile prendere gol. Siamo stati due volte sopra, poi ci hanno raggiunti e superati ma nel finale, dopo i tre cambi, abbiamo cercato di giocare di più, anche se magari sbagliando palle facili in ciostruzione ma c'era idea di andare". "Oggi abbiamo recuperato un punto su un' avversaria per la corsa Champions - ha aggiunto Zeman - e abbiamo altre sedici partite da giocare, tempo per recuperare ne ce n'è".

VIVIANO - L'allenatore giallorosso ha infine negato che possa arrivare il portiere Viviano: "E fantasia. Abbiamo tre portieri, non vedo perchè debba arrivare il quarto. Il titolare è chi sta meglio".


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Il Napoli a -3 dalla Juve. Milan ok, Fiorentina ko

La squadra di Mazzarri batte 2-1 il Parma con Hamsik e Cavani. Inutile l'autogol di Cannavaro per i gialloblù. Vince in rimonta il Catania contro i viola, successo di misura per i rossoneri a Bergamo contro l'Atalanta. Roboante 6-0 della Samp contro il Pescara, mentre il Cagliari agguanta il Palermo nel finale: 1-1

ROMA - Il Napoli vola a -3 dalla Juventus. La squadra di Mazzarri sfrutta benissimo il passo falso dei bianconeri (ieri 1-1 contro il Genoa) e ha la meglio per 2-1 del Parma grazie al gol al 20' di Hamsik e alla rete di Cavani all'85'. Inutile la trasformazione di Sansone (decisiva però una deviazione di Cannavaro) che al 74' aveva dato il momentaneo pareggio alla squadra di Donadoni. Una vittoria fondamentale per gli uomini di Mazzarri che conquistano tre punti dove nessuno aveva mai vinto dando un segnale fortissimo al campionato. La squadra azzurra è viva e la sfida alla Juve è ormai lanciata. Bellissime le due reti del Napoli. La prima è un passaggio filtrante perfetto di Dzemaili che serve perfettamente Hamsik in profondità, la seconda è un taglio fulmineo di Cavani che sfrutta l'imbeccata precisa di Insigne e trafigge Mirante dopo averlo superato in velocità. La squadra partenopea sale dunque a quota 46 in campionato a soli tre punti dalla Juve capolista. La sfida scudetto è cominciata.

CORSA ALL'EUROPA: COLPO MILAN, FIORENTINA KO - Colpo del Milan per la corsa alla Champions. I rossoneri vincono 1-0 in casa dell'Atalanta, grazie al gol di El Shaarawy al 29' e si portano a sei punti dal terzo posto occupato dalla Lazio. La squadra di Allegri supera la Fiorentina e si piazza al quinto posto, a quota 37. Continua così la scalata ai vertici della classifica. Il Milan è la squadra che ha fatto meglio di tutte nelle ultime 14 partite, in cui ha conquistato ben 30 punti. I viola si fanno rimontare in casa del Catania. Migliaccio sblocca il risultato al 21', poi Legrottaglie al 50' pareggia i conti. La Fiorentina soffre e negli ultimi minuti rimane in dieci uomini per l'espulsione di Aquilani. Al 43' Castro di testa supera Roncaglia e completa la rimonta. Il Massimino si conferma un campo difficile per tutte le squadre. Con questo colpo la squadra di Maran scavalca la Roma e l'Udinese e si candida definitivamente per la corsa all'Europa League. È la quarta partita senza vittorie per la Fiorentina di Montella, in netto calo.

LE ALTRE - L'Udinese vince 1-0 in casa del Siena grazie al gol al 36' della stella Muriel e si porta a un solo punto dalla Roma, ottava in classifica. L'Europa League per la squadra di Guidolin ora dista solo quattro punti. Il risultato più clamoroso della giornata è il 6-0 con cui la Sampdoria stende il Pescara di Bergodi. Scatenato Icardi, autore di un poker strepitoso. Di Eder e Obiang gli altri gol. Il Cagliari trova un pareggio prezioso al 90' contro il Palermo, grazie al gol di Thiago Ribeiro che fa esplodere Is Arenas. Ilicic al 30' aveva portato in vantaggio i rosanero. Finale incandescente, con Miccoli che si fa espellere dalla panchina per proteste. Espulso anche Gasperini.


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Allegri: «Kakà è difficile, solo Galliani può farcela»

Written By Unknown on Sabtu, 26 Januari 2013 | 23.45

Il tecnico del Milan: «Zaccardo? Ha 31 anni ma c'è sempre l'eccezione che conferma la regola e in questa situazione il Milan ha ceduto Mesbah al Parma e Acerbi al Genoa, sfoltendo la rosa»

CARNAGO (VARESE) - "Mancano sette giorni alla fine, vediamo chi può arrivare, il mercato è sempre in evoluzione e sa tutto Galliani". Massimiliano Allegri non si sbottona sulle mosse di mercato del Milan e si affida al suo amministratore delegato, impegnato su più fronti, anche nella trattativa con il Real Madrid per Kakà. "È una situazione difficile, Kakà e un campione che il Real ha strapagato, solo Galliani può riuscire a risolvere queste situazioni", ha notato Allegri, che non si è sbilanciato nemmeno su Drogba ma ha assicurato che "arrivi e partenze sono scelte in sintonia con la società. Il 20 luglio - ha continuato - il presidente ha indicato la strada e il Milan la sta seguendo nel migliore dei modi. Se poi uno ha 25 o 26 anni non cambia nulla, l'importante è che chi arriva al Milan migliori la qualità della rosa. Zaccardo? È vero, ha 31 anni ma c'è sempre l'eccezione che conferma la regola, e in questa situazione il Milan ha ceduto Mesbah al Parma e Acerbi al Genoa, sfoltendo la rosa: 22-23 giocatori di movimento bastano e avanzano visto che solo campionato e Champions". "Credo che Abate rimarrà al Milan", ha aggiunto il tecnico rossonero, smentendo l'interesse per il romanista Stekelenburg: "Non è vero, ho 4 portieri e ho fiducia in tutti".


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«Kakà-Drogba no al 101%, Balotelli no...al 99,9%»

Adriano Galliani, ad del Milan fa i numeri sulle possibili evoluzioni del mercato rossonero a meno di una settimana dalla fine delle trattative invernali

CARNAGO (VARESE) - "Kakà e Drogba sono chiusi al 101%, Balotelli al 99,9% periodico". Così l'amministratore delegato del Milan Adriano Galliani, parlando con i giornalisti a Milanello, ha inquadrato le trattative di mercato con i tre giocatori.


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Mantova, malore Cerone. È in gravi condizioni

Il centrocampista del club che milita in Lega Pro seconda divisione è stato ricoverato nel reparto di neurochirurgia di Brescia dopo un malore accusato in mattinata

MANTOVA - Federico Cerone, 27 anni, centrocampista del Mantova che milita in Lega Pro seconda divisione, è stato ricoverato nel reparto di neurochirurgia di Brescia dopo un malore accusato in mattinata. Il giocatore era stato accompagnato dalla fidanzata al pronto soccorso dell'ospedale Carlo Poma in preda ad una crisi convulsiva. Dopo una Tac, è stato trasferito in un centro più attrezzato. Il giocatore sarebbe arrivato a Brescia cosciente ma in gravi condizioni.


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Coutinho va al Liverpool. Inter, assalto a Paulinho

L'Inter cede il brasiliano ai Reds per 13 milioni, ora Branca cercherà di portare in nerazzurro il talento del Corinthians Paulinho

MILANO - Philippe Coutinho a un passo dal Liverpool. È stata trovata un'intesa fra i Reds e l'Inter sulla base di una cifra vicina ai 13 milioni, anche se dall'Inghilterra trapela che la valutazione della parte fissa del cartellino sarebbe di 8,5 milioni di sterline (circa 10 milioni di euro) più alcuni bonus. La trattativa potrebbe chiudersi nelle prossime 48 ore, lunedì sono state programmete a Liverpool le visite mediche.

INTER SU PAULINHO - Subito dopo partirà l'assalto nerazzurro a Paulinho, talento del Corinthians che piace molto al club nerazzurro. Una trattativa che non si annuncia semplice. Anche perché i margini temporali sono ridotti. Il mercato chiude giovedì e, in più, visto che Paulinho è extracomunitario, occorre aver sistemato tutto con un paio di giorni di anticipo. Con il giocatore e il suo entourage un'intesa di massima è stata raggiunta («Mercato? No, in questo momento penso ad arrivare il prima possibile al top della forma», ha detto il centrocampista), mentre occorre trovare l'accordo con il Corinthians, deciso a non concedere sconti rispetto alla clausola inserita nel contratto. In sostanza, messe insieme commissioni e percentuali del cartellino, l'Inter deve avere a disposizione una ventina di milioni di euro. Di qui la necessità di aggiungere un'altra cessione di peso, dopo quella di Sneijder al Galatasaray.


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MotoGp, le nuove regole delle qualifiche

MADRID - Nuove regole per le qualifiche della MotoGp, introdotte rendere più avvincente la giornata del sabato per quanto riguarda la classe regina. Come annunciato dal CEO di Dorna, Carmelo Ezpeleta, al Wrooom di pochi giorni fa, il nuovo formato qualifiche prevede 3 sessioni libere di 45 minuti, venerdì mattina e pomeriggio, e sabato pomeriggio. La differenza quest'anno riguarderà i tempi  di queste sessioni che permetteranno  di creare la griglia dei partecipanti alle Q1 e Q2.

QUALIFICHE - La Q1 includerà tutti i piloti che hanno girato con tempi fuori dalla top 10 e sarà di 15 minuti. I due più veloci entreranno di diritto nella Q2, mentre gli altri troveranno spazio a partire dalla 13esima posizione sulla griglia di partenza. Per ovviare ad improvvisi cambi, ci saranno a disposizione 30 minuti di libere 4 che si terranno appena prima delle due session di qualifica. Queste non conteranno a livello di tempi per l'ingresso in Q1 o Q2.


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Forfait Maggio e Behrami, con il Parma gioca Mesto

Diramata da Mazzarri la lista dei giocatori del Napoli che prenderanno parte alla sfida con i crociati

NAPOLI - Il tecnico del Napoli Mazzarri ha diramato la lista dei convocati per il prossimo match con il Parma, in programma al Tardini. Non fanno parte dell'elenco dei convocati Valon Behrami, che salta l'incontro per squalifica, e Christian Maggio, il quale è indisponibile per infortunio. Il laterale azzurro, infatti si è sottoposto nella giornata di oggi ad un intervento chirurgico per ridurre la frattura al quarto metacarpo della mano sinistra. Maggio riprenderà ad allenarsi già da lunedì con un tutore. In campo, probabile l'impiego di Mesto.

I CONVOCATI - Ecco la lista completa: De Sanctis, Rosati, Colombo, Britos, Campagnaro, Cannavaro, Fernandez, Gamberini, Grava, Uvini, Armero, Donadel, Dzemaili, El Kaddouri, Hamsik, Inler,  Mesto, Zuniga, Calaiò, Cavani, Insigne, Pandev.


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Roma, Destro operato. Starà fuori due mesi

L'intervento, durato 20 minuti, è perfettamente riuscito. L'attaccante dovrebbe rientrare in campo sabato 30 marzo a Palermo

ROMA - Mattia Destro starà fuori due mesi. L'attaccante della Roma è stato operato al ginocchio oggi e dovrebbe rientrare in campo sabato 30 marzo a Palermo. Questo il comunicato del club: «Oggi, 26 gennaio 2013, presso la casa di cura Villa Margherita, Mattia Destro è stato operato dal professor Giuliano Cerulli, alla presenza del dottor Francesco Colautti, di meniscectomia selettiva parziale per lesione acuta del corpo e corno posteriore del menisco esterno. L'intervento, durato 20 minuti, è perfettamente riuscito. La prognosi è di circa 8 settimane».


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Petkovic alla carica: «Fortunati? Da 16 gare...»

Written By Unknown on Jumat, 25 Januari 2013 | 23.45

Il tecnico della Lazio: «Siamo competitivi ma già dalla prossima contro il Chievo dobbiamo dimostrare di poter vincere contro tutti gli avversari»

ROMA - "Sicuramente siamo stati molto fortunati nelle ultime sedici partite visto che non abbiamo mai perso. Abbiamo dimostrato di poter uscire con un risultati positivo con squadre come Juve e Tottenham, dobbiamo dimostrare di poter vincere con qualsiasi avversario". C'è un filo di ironia nelle parole del tecnico della Lazio, Vladimir Petkovic, quando risponde a chi parla di buona sorte. "Ho rivisto la partita di Torino, abbiamo portato a casa il risultato con un pò di fortuna ma abbiamo dominato nel primo tempo - rileva l'allenatore bosniaco riferendosi al pareggio dello Juventus Stadium nella semifinale di andata di Coppa Italia -. Rispetto alla partita con Cagliari siamo migliorati, lavoreremo anche individualmente per crescere ancora di piu".

CHIEVO E JUVE - Prima del ritorno di Coppa martedì c'è da sfatare però il tabù Chievo, che i biancocelesti non battono all'Olimpico dal 2003. "Per fortuna sono nuovo qui - aggiunge - del passato non mi interessa, dovremo cercare di vincere contro un avversario che ha ottenuto molti punti dopo il cambio di allenatore. Si chiuderanno e cercheranno di darci fastidio in contropiede". Diversi i dubbi di formazione, a partire dal bomber Klose. Petkovic, però, assicura che le sue scelte non saranno condizionate dal match con i bianconeri. "La prossima partita è sempre quella più importante, dopo il Chievo cominceremo a pensare alla Juventus", conclude.

LE PORTE CHIUSE -"Non so ancora perchè manca l'ufficialità ma non dovrebbe trattarsi di una sospensione. Sicuramente, su tutte le cose dobbiamo fare più attenzione in futuro". Il tecnico della Lazio, Vladimir Petkovic, commenta così l'indiscrezione sulla decisione della Disciplinare dell'Uefa che ha inflitto al club biancoceleste un turno a porte chiuse, ma con pena sospesa, per i cori razzisti avvenuti durante l'incontro di Europa League con il Tottenham, disputatosi all'Olimpico lo scorso 22 novembre. Il provvedimento diventerà attuativo soltanto nel caso si ripetano episodi simili.


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Roma, guai per Destro. Si deve operare

Rischia due mesi di stop per una lesione del menisco esterno del ginocchio per l'attaccante giallorosso

ROMA - La Roma perde Mattia Destro: l'attaccante oltre alla distorsione alla caviglia ha riportato, nella semifinale di Coppa Italia con l'Inter, una lesione al menisco del ginocchio destro e dovrà essere operato in artroscopia, secondo quanto fa sapere il club giallorosso. Per il recupero, la prima ipotesi è due mesi. L'attaccante, fa sapere la società giallorossa, durante la semifinale di andata di Coppa Italia contro l'Inter, ha riportato un trauma distorsivo alla caviglia destra e al ginocchio sinistro. I primi esami effettuati nella giornata di ieri hanno richiesto ulteriori accertamenti clinici e strumentali che hanno evidenziato una lesione del menisco esterno del suddetto ginocchio, per la quale è necessario un intervento chirurgico artroscopico che sarà effettuato nei prossimi giorni a Roma dal professor Cerulli.


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«Juve, Anelka a un passo. Firmerà fino a giugno»

In Francia sono sicuri: «La trattativa va avanti da una settimana e nelle prossime ore potrebbe essere definita»

PARIGI - Il passaggio di Anelka alla Juve è vicinissimo. A rivelarlo è il quotidiano francese l'Equipe, che svela che l'attaccante ex Psg e Chelsea «sta cercando di liberarsi dai cinesi dello Shangai Shenhua e poi firmerà con i bianconeri per cinque mesi con opzioni per un altro anno. La trattativa va avanti da una settimana e nelle prossime ore potrebbe essere definita».


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Uefa: «Europei del 2020 in 13 città di 13 nazioni»

È il primo europeo itinerante. Le due semifinali e la finale si giocheranno in una stessa città

NYON (SVIZZERA) - Saranno 13 città di 13 paesi diversi ad ospitare l'Europeo del 2020: lo ha ufficializzato l'esecutivo dell'Uefa riunito oggi, definendo i criteri della manifestazione che già a dicembre scorso era stata assegnata a un'organizzazione multipla. È il primo europeo itinerante per tutto il Continente. Il presidente Uefa Michel Platini ha spiegato che saranno scelte città con stadi da un minimo di 50 mila spettatori. Le due semifinali e la finale si giocheranno in una stessa città. Le sedi saranno definite a settembre dell'anno prossimo, ma in sostanza l'Uefa ha escluso una prima ipotesi con pochi paesi e diverse città per ciascuno, optando per una sede per ogni nazione. "Sarà un eccellente affare per tantissimi paesi che non avrebbero mai potuto accogliere l'Europeo", ha detto Platini.

PLATINI - "Deciderò entro la fine dell'anno se candidarmi alla presidenza della Fifa". Lo ha dichiarato il presidente dell'Uefa, Michel Platini, a Nyon, dopo i lavori dell'esecutivo. Ieri, infatti, diversi presidenti di federazioni nazionali, riuniti a Nyon, avevano chiesto al francese di candidarsi alla massima carica del calcio mondiale. "È vero che alcune persone me lo hanno chiesto. Onestamente, ora non lo so. Debbo riflettere. Prenderò una decisione entro la fine dell'anno".


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Radosevic: Non ho paura, Napoli grande occasione

Tutto fatto con l'Hajduk, manca ormai solo l'annuncio. Il centrocampista carico: «Sono pronto per questa nuova sfida. Punterò sul lavoro e sul sacrificio come ho sempre fatto fino adesso. So che si aspettano molto da me, non ho paura»

NAPOLI - Manca davvero poco all'annuncio per Josip Radosevic al Napoli. Il centrocampista dell'Hajduk Spalato arriverà in azzurro per un cifra vicina ai tre milioni di euro, mancano solo gli ultimi dettagli burocratici della trattativa e poi arriverà l'annuncio ufficiale. Nelle parole del 18enne croato a Vecernji List tutta la sua soddisfazione: «E' un'occasione importante per la mia crescita, sono pronto per questa nuova sfida. Punterò sul lavoro e sul sacrificio come ho sempre fatto fino adesso. So che si aspettano molto da me, non ho paura».

IL PROFILO - Radosevic è un mediano inesauribile che in patria paragonano a Gattuso. Il deb più giovane della storia della Nazionale croata: prima presenza collezionata l'11 settembre 2012 contro il Belgio nelle qualificazioni al Mondiale 2014, 77 minuti partendo dall'inizio, a 18 anni. Nell'Hajduk, invece, è diventato titolare alla fine del campionato precedente: da allora, sempre presente sia in campionato sia in Europa League, dove ad agosto ha anche sfidato l'Inter. Per chiudere il discorso nazionale, Radosevic figura anche nell'elenco dei convocati della prossima amichevole con la Corea del Sud in programma il 6 febbraio a Londra. Una curiosità: non ha mai segnato un gol in partite ufficiali. La grande fede che lo anima, e che in trasferta lo fa catapultare giù dal letto anche alle 8 del mattino pur di non perdere la messa, è un'eredità della famiglia. Unita e con quattro figli maschi: Antonio, il fratello ventiseienne, gli fa da manager e lo segue come un'ombra. Scoperto dall'ex attaccante, Eupremio Carruezzo, Josip s'è innamorato definitivamente del Napoli da spettatore delle notti di Champions. A luglio acquisirà anche lo status di comunitario.


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Roma e Inter su Jung: «Sarò io a decidere»

Il terzino tedesco: «All'Eintracht sto bene, è la mia prima scelta. C'è la clausola, ma se io e il club andiamo d'accordo questa clausola serve davvero a poco»

ROMA - «Mi vogliono in tanti, ma alla fine sono io che decido». Così Sebastian Jung parla del suo futuro. Il promettente terzino tedesco, che gioca nell'Eintracht Francoforte, in Italia è seguito soprattutto da Roma e Inter. «Adesso ci sono delle discussioni - spiega a Sport1 - all'Eintracht sto bene, è la mia prima scelta. C'è la clausola, ma se io e il club andiamo d'accordo questa clausola serve davvero a poco. Il Bayern Monaco? Ho letto anch'io di queste voci, che mi vorrebbe Guardiola. Vedremo».


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Robinho: Milan? Spero di rimanere altri 5-6 anni

L'attaccante rossonero festeggia i 29 anni: «Battere l'Atalanta sarebbe il regalo più bello»

MILANO - Una vittoria domenica a Bergamo contro l'Atalanta "sarebbe il regalo più bello" per Robinho, che festeggia il suo ventinovesimo compleanno augurandosi che non sia l'ultimo da giocatore del Milan. "Sono felice perchè oggi e il giorno del mio compleanno. È 'tanta robà, spero di giocare bene con l'Atalanta, la vittoria sarebbe davvero un ottimo regalo", ha sorriso davanti alle telecamere di Milan Channel il brasiliano che, desideroso di raggiungere la famiglia a San Paolo, nelle scorse settimane sarebbe tornato volentieri a giocare nel Santos ma le due società non hanno trovato l'accordo economico. "A Milanello mi trattano bene e sono felice di essere qui a compiere i miei 29 anni - ha aggiunto Robinho -. Ho più esperienza è vero, ma ho la stessa mentalità di sempre e quello che spero è di festeggiare tanti compleanni qui, magari 5 o 6".


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Wakaso, applausi in Coppa d’Africa

Written By Unknown on Kamis, 24 Januari 2013 | 23.45

È un centrocampista, ha ventidue anni, è nazionale ghanese e gioca nell'Espanyol: nel 2008 è stato portato in Spagna dall'Elche, poi ha lavorato con Manuel Pellegrini nel Villarreal. Corsa e pressing: è uno dei giovani più interessanti della Liga

ROMA - Mancano l'Egitto e il Camerun dalla fase finale della Coppa Africa, scattata il 19 gennaio a Johannesburg. Le due nazionali sono cadute nella trappola dei gironi di qualificazione. Clamorosa la bocciatura dell'Egitto, che si è imposto già sette volte e si è aggiudicato tre delle ultime quattro edizioni. Sorprendente l'eliminazione del Camerun, che si è arreso contro Capo Verde, alla sua prima partecipazione. E' rimasto a casa anche il Senegal. L'anno scorso ha vinto lo Zambia dell'attaccante Emmanuel Mayuka, ventidue anni, che in estate è stato ceduto dallo Young Boys al Southampton. In Sudafrica la nazionale indicata dai favori del pronostico è la Costa d'Avorio di Didier Drogba, mentre il Ghana è quella che può fare leva sul peso della tradizione, perché vanta il numero maggiore di successi tra le nazionali in lizza: quattro trionfi, proprio come il Camerun. Solo l'Egitto ha collezionato più trofei.

PARAMETRO ZERO - C'è attesa intorno al Ghana dello juventino Kwadwo Asamoah, subito a segno con Emmanuel Badu dell'Udinese nella prima giornata contro il Congo (2-2), a Porthì Elizabeth. Curiosità e aspettative: c'è l'ambizione, da parte del ct James Kwesi Appiah, di salire sul podio. Nel Ghana gioca la mezzala più interessante del torneo: si chiama Mubarak Wakaso, ha ventidue anni e nella scorsa estate è stato acquistato a titolo definitivo dall'Espanyol. Ha lasciato il Villarreal come Borja Valero dopo la retrocessione. E' andato via a parametro zero e ha firmato un contratto per quattro stagioni. E' alto un metro e 72, pesa 71 chili, fa pressing, chiude ogni varco, tampona e costruisce. Ha spirito di sacrifricio, resistenza, si distingue anche per la generosità. Non tradisce mai e ha anche un tiro potente dalla lunga distanza. E' stato inserito nel blocco dei titolari dal ct Appiah nella sfida con il Congo.

L'ELCHE - E' un centrocampista che garantisce spinta, energia e applicazione, ha buoni fondamentali, accende la manovra, usa soprattutto il piede sinistro. Wakaso è nato il 25 luglio del 1990 a Tamale. Ha cominciato a giocare nell'Adelaide, poi è passato nel 2005 all'Ashanti Gold. E' arrivato presto in Spagna, nel 2008, scoperto dall'Elche. Tre stagioni, cinquantotto presenze, la stima del tecnico David Vidal, il debutto contro l'Eibar, il 31 agosto del 2008. Ha lavorato nell'Elche anche con altri due allenatori: Claudio Escobar Barragan e Josè Jimenez Pepe Bordalas. Nel gennaio del 2011 è stato ingaggiato dal Villarreal su precisa indicazione di Manuel Pellegrini, che lo ha dirottato nella squadra B, guidata da Javi Garcia.

LA CRESCITA - A portarlo all'Espanyol è stato il tecnico argentino Mauricio Pochettino, che nel frattempo si è trasferito sulla panchina del Southampton, in Premier League. Ora è il messicano Javier Aguirre a guidare l'Espanyol. Wakaso ha trovato spazio quindici volte in campionato. E' uno dei pilastri del 4-2-3-1: a volte ha fatto il mediano puro, in altre circostanze si è mosso sulla linea dei trequartisti, partendo dalla fascia sinistra. Ha scelto la maglia numero 22. Ha segnato un gol all'esordio contro il Maiorca, che non è bastato però a evitare la sconfitta per 2-1. Tre gli assist: nelle gare con il Levante, l'Athletic Bilbao e il Siviglia. L'Espanyol, dopo venti giornate, ha ventuno punti e occupa il quindicesimo posto. Sabato sera, alle 20, giocherà sul campo del Saragozza. Ha conquistato nove punti nelle ultime quattro giornate, perdendo solo il derby con il Barcellona per 4-0. E' reduce da due successi di fila in casa contro il Maiorca (3-2) e il Celta Vigo (1-0).

Stefano Chioffi


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Lazio, Klose in gruppo. Hernanes lavora a parte

Il tedesco è tornato ad allenarsi con i compagni, anche Konko è recuperato. Invece ha svolto differenziato il brasiliano insieme a Mauri, lavoro blando per Biava e Gonzalez

ROMA - La Lazio si è allenata questa mattina a Formello in vista della gara interna contro il Chievo. L'obiettivo è prolungare la striscia di risulati utili consecutivi ma i veronesi rappresentano, per tradizione, un ostacolo duro da superare, soprattutto all'Olimpico: solo una vittoria per i biancocelesti finora. Arrivano buone notizie per Petkovic: Klose è tornato ad allenarsi con i compagni ma il tedesco, che sta superando i problemi ai flessori della coscia sinistra, non dovrebbe essere rischiato dal primo minuto nell'anticipo di sabato, all'orizzonte c'è la Juventus in Coppa Italia. E' tornato in gruppo anche Konko: il francese già da ieri era a disposizione ma oggi é rimasto fuori dalla difesa provata dal tecnico. Sabato pomeriggio dovrebbe tornare titolare Dias, al posto di Biava che non è al meglio ed osserverà un turno di riposo: per lui e Gonzalez solo un blando lavoro atletico dopo gli acciacchi subiti a Torino. Differenziato anche per Mauri ed Hernanes, sarà decisiva la rifinitura di domani per capire la formazione anti-Chievo.


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Prandelli: Sul razzismo serve alzare la voce

Il ct dell'Italia: «Sono stato favorevole alla scelta del Milan e di Boateng di abbandonare il campo dopo i cori razzisti a Busto Arsizio. È stato un gesto forte, magari difficile da riproporre sempre. Ma dobbiamo avere la forza di indignarci, di dire basta, magari di girare le spalle agli autori dei cori offensivi»

ROMA - "A volte si dice di abbassare i toni: ma contro il razzismo dobbiamo tutti alzare la voce, non arrendersi all'indifferenza". Così Cesare Prandelli, il cittì della Nazionale che, in occasione della Giornata della Memoria che si celebra domenica 27 gennaio, ha rivissuto a Radio 24 la visita degli azzurri ad Auschwitz il 6 giugno scorso. "Non dobbiamo cedere all'indifferenza - dice Prandelli commentando gli ultimi fatti di cronaca - anzi dobbiamo alzare la voce contro il razzismo. Sono stato favorevole alla scelta del Milan e di Boateng di abbandonare il campo dopo i cori razzisti a Busto Arsizio. È stato un gesto forte, magari difficile da riproporre sempre. Ma dobbiamo avere la forza di indignarci, di dire basta, magari di girare le spalle agli autori dei cori offensivi. È importante parlarne, discuterne. Non possiamo far finta di niente. Dobbiamo dire basta", ha ribadito il cittì.

LA VISITA AD AUSCHWITZ - Ricordando la visita ad Auschwitz, alla vigilia di Euro 2012, Prandelli ha detto che "vale più di qualsiasi vittoria Mondiale. Dovrebbe essere obbligatoria per tutte le scuole". Parlando di quel giorno il ct l'ha definito "l'appuntamento più importante della nostra spedizione. Ricordo il silenzio, l'assordante silenzio di tutti noi", aggiunge il ct che conclude dicendo che "da Rizziconi ad Auschwitz, la Nazionale deve essere generosa con il Paese, e deve essere d'esempio per tutta Italia".


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Hazard scuse al 'ball boy'. Sindacato: Squalificatelo

L'attaccante del Chelsea ha chiesto scusa al raccattapalle che ha messo Ko durante la semifinale di Coppa di lega contro lo Swansea perché stava perdendo tempo. Gordon Taylor, presidente del sindacato giocatori, sbotta: «Serve esemplare punizione, perché non ci si può far giustizia da soli»

LONDRA (INGHILTERRA) - Eden Hazard si è scusato, nel dopo-partita, con il raccattapalle che ha messo Ko durante la semifinale di Coppa di lega contro lo Swansea, perchè stava perdendo tempo. Lo ha fatto sapere il Chelsea, che comunque già ieri sera, dopo il match, aveva stigmatizzato il comportamento del suo giocatore. "Pensavo di aver sferrato un calcio al pallone, e non al ragazzo", ha detto il belga dei "Blues", rimproverato pubblicamente anche dal suo allenatore Rafa Benitez. Nel dopo-partita, direttamente negli spogliatoi, le forze dell'ordine avevano sentito sia il giocatore che il 17enne "ball boy" che, accompagnato dal padre, aveva deciso di non sporgere denuncia contro Hazard, al quale aveva anche stretto la mano alla presenza di Lampard e Terry, "che lo hanno accolto magnificamente", secondo quanto aveva precisato alla Bbc l'addetto stampa dello Swansea Jonathan Wilsher. In ogni caso, ora il fantasista del Chelsea rischia uno stop di 3 o 4 giornate.

«SQUALIFICATE HAZARD» - Il presidente del sindacato calciatori Gordon Taylor, intervistato dalla Bbc, ha infatti chiesto "un'esemplare punizione, perché non ci si può far giustizia da soli. Capisco la voglia di riavere subito il pallone senza perdite di tempo, però non si può perdere la testa in quel modo: Hazard deve essere punito". A difesa del collega si erano invece schierati, via Twitter, l'ex Pallone d'Oro Michael Owen, ora allo Stoke City, e l'esterno gallese del Tottenham Gareth Bale. "Credo sia imbarazzante dire che Hazard abbia aggredito il "ball boy", ha twittato Owen che ha aggiunto: "La scena fatta da quel ragazzo è stata scandalosa". Bale ha invece commentato così: "Incredibile la decisione dell'arbitro di espellere Hazard, ma complimenti allo Swansea. Chi avrebbe immaginato una finale così?". Infatti avversario del team gallese allenato da Miki Laudrup sarà, il 24febbraio a Wembley, il Bradford City, squadra che gioca nel torneo inglese che equivale alla Seconda Divisione della Lega Pro italiana, in pratica la quarta serie.


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Mauri: «Siamo grandi. La Lazio arriverà in alto»

Il capitano biancoceleste: «Vogliamo vincere qualcosa. Ora bisogna essere bravi a non pensare al ritorno con la Juve ma al campionato»

ROMA - "Questa Lazio può arrivare lontano in tutte le competizioni. Non sarà facile, ma ci vogliamo togliere delle soddisfazioni e vincere anche qualcosa. Abbiamo la consapevolezza di essere una grande squadra". A dirlo è il capitano dei biancocelesti, Stefano Mauri, intervenuto a Lazio Style Radio due giorni dopo il gol segnato allo Juventus Stadium che tiene aperta la qualificazione per la finale di Coppa Italia, in vista della semifinale di ritorno con i bianconeri martedì prossimo all'Olimpico. "Ci speravamo in questo risultato - dice - che fa ben sperare per il ritorno. Bisogna raggiungere la finale". Prima però c'è l'anticipo di campionato con il Chievo con cui la Lazio non vince da anni. "Le statistiche vanno guardate ma a volte sono frutto della causalità - dice Mauri -, è un tabù che va sfatato. Bisogna essere bravi a non pensare al ritorno con la Juve ma al campionato dove abbiamo un traguardo importante da raggiungere".


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Marquinhos: «Al lavoro per tornare presto»

Il difensore della Roma si è infortunato nella sfida contro l'Inter: «Sto facendo fisioterapia per tornare il più presto possibile»

ROMA - La Roma è in ansia per Marquinhos. Il difensore ieri è dovuto uscire in anticipo nella sfida contro l'Inter, per un trauma contusivo alla caviglia destra. Il brasiliano è una pedina fondamentale dello scacchiere di Zeman, l'unico difensore in grado di assicurare una certa velocità al reparto, quindi i tifosi sperano in un suo recupero veloce. L'impressione è che per Bologna ce la possa fare. Se ne saprà qualcosa di più nelle prossime ore. Nel frattempo Marquinhos è già al lavoro, come testimonia la foto che lui stesso ha postato. Su Twitter ha scritto: «Sto facendo fisioterapia per tornare il più presto possibile».


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Napoli, forum al Corriere con De Laurentiis VIDEO

Il presidente ospite in redazione: intervista da non perdere sul nostro giornale

ROMA - Aurelio De Laurentiis è stato ospite di un forum al Corriere dello Sport-Stadio. L'intervista al presidente del Napoli da non perdere che uscirà sul nostro giornale. Ecco un'anticipazione esclusiva per il nostro sito CorrieredelloSport.it.
 
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Trezegol si allena, Corona arrestato

Written By Unknown on Rabu, 23 Januari 2013 | 23.45

Il fotografo, condannato per estorsione ai danni di David, conclude la sua fuga in Portogallo

ROMA - Legati da un insolito destino: David Trezeguet si allena in Argentina nell'estate australe con il River Plate agli ordini di Ramon Diaz per trovare la sua forma migliore; Fabrizio Corona ha concluso la sua fuga in una fredda giornata boreale in Portogallo dopo la condanna definitiva a cinque anni di carcere per un'estorsione proprio ai danni del calciatore francese.

VERSIONI DIVERSE – Il noto fotografo, dopo quattro giorni di fuga, è stato arrestato questa mattina nella stazione di Monte Abraham a Queluz, un centro alle porte di Lisbona. La polizia riferisce che Fabrizio Corona è stato fermato prima che si costituisse. Diversa la versione di Corona che sostiene di essersi consegnato avendo spedito anche una registrazione audio al suo Social network di riferimento. Secondo fonti giudiziarie Corona risultava in Portogallo da alcuni giorni, si trovava a Cascais. Secondo le prime indiscrezioni sarebbe stato individuato dalla polizia grazie al gps dell'antifurto della sua auto. Il fotografo, aveva lasciato Milano ed era irreperibile (latitante) da venerdì scorso, giorno della sentenza di Cassazione che ha confermato la condanna a 5 anni di reclusione per l'estorsione nei confronti del calciatore David Trezeguet. Al fermo di Corona, oltre agli uomini della Squadra mobile di Milano, hanno partecipato l'Interpol e la polizia portoghese.

NESSUN COMMENTO DI TREZEGOL – Sinora nessun commento sulla vicenda-Corona da parte del calciatore del River. Trezeguet fisicamente non è al top. Per lui in questo periodo c'è spesso la panchina e qualche minuto di gioco per cercare di recuperare la forma migliore. Ramon Diaz spera di averlo al meglio entro il 10 febbraio.

Biagio Angrisani


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Juve-Buffon fino al 2015: «Una grande emozione»

Annunciato il rinnovo. Agnelli: «Merita il Pallone d'Oro, è tra i più grandi». Il portiere: «Avevo proposto di rinnovare per un anno, volevo in tutto e per tutto rendere la società libera»

VINOVO (TORINO) - «Una grande emozione». Così Gianluigi Buffon annuncia con soddisfazione la firma sul prolungamento del contratto che lo terrà alla Juve fino al 2015. Al fianco del presidente Agnelli, il portiere bianconero esprime tutta la sua felicità. Buffon, arrivato a Torino nel 2001, taglierà sicuramente il traguardo delle 14 stagioni in bianconero, e i suoi numeri prevedono un veloce ingresso nella Top Ten di sempre delle presenze con la maglia della Juve. "Avevo proposto di rinnovare per un anno, volevo in tutto e per tutto rendere la Juve libera". Così Gigi Buffon dopo l'annuncio del rinnovo del contratto per due anni. "Ma la Juve - aggiunge - non improvvisa, ma programma, è giusto da parte della società fare una controproposta di due anni perchè almeno nei prossimi due anni non dovrà valutare di prendere un altro portiere. Quindi - conclude - abbiamo ritenuto giusto scegliere la soluzione biennale".
 
AGNELLI: È DA PALLONE D'ORO
- Gigi Buffon "si è legato a noi per altri due anni, fino al giugno 2015". Lo ha annunciato il presidente della Juventus Andrea Agnelli aprendo la conferenza stampa convocata dalla società a Vinovo. "Auspico che in questi due anni Gigi Buffon possa riportare il Pallone d'Oro in Italia". "Sarebbe - ha aggiunto - il giusto riconoscimento a quello che Gigi rappresenta per il mondo del calcio, del calcio italiano e della Juventus". "Personalità, onestà, lealtà, trasparenza": questi i termini usati dal presidente della Juventus nel descrivere Gigi Buffon "Farà parte - aggiunge Agnelli - del gotha dei grandissimi. Sarà lui a decidere, come ha sempre detto onestamente, se anche in futuro ci saranno le motivazioni giuste. Ma la Juve è comunque casa sua". Agnelli si augura poi che vinca il Pallone d'Oro: "Una sola volta, dall'inizio di questo riconoscimento, ha vinto un portiere, Yashin e 17 volte lo hanno vinto italiani. Però da cinque anni i nostri colori non compaiono più. Sarebbe un giusto riconoscimento non solo per la Juventus e per il calcio italiano, ma per il calcio in generale per i valori etici e sportivi che Gigi rappresenta". "Penso all'Avvocato, ma penso anche a mio padre, a Edoardo e Giovanni: penso e spero che siano fieri e orgogliosi anche di John e di tutti gli altri e che siano lassù a divertirsi pensando di aver lasciato tutto in mani capaci, in modo tale che la storia si rinnovi ancora una volta". Questo il ricordo del presidente Andrea Agnelli in occasione dei dieci della scomparsa dell'Avvocato.

NESSUNA ALTRA OFFERTA - "Non ci sono state offerte di altre squadre perchè non c'era spazio perchè ci fossero". Lo ha detto Gigi Buffon durante la conferenza stampa in cui ha ufficializzato il rinnovo di contratto con la Juve fino al 2015. "Credo - ha aggiunto - che un giocatore con la carriera come la mia alle spalle, un presente e, mi auguro, un futuro, sia giusto che giochi finchè è in condizione di esprimersi ai propri livelli. Proporre il rinnovo di un anno mi sembrava un discorso coerente nei confronti della società, poi abbiamo trovato questa soluzione biennale". L'Avvocato Giovanni Agnelli "era un personaggio unico, non diceva mai nulla di banale ogni volta che ci incontrava o ci telefonava. Per me è un onore partecipare domani alla cerimonia nel ricordo dei 10 anni della sua scomparsa". Così Gigi Buffon, alla vigilia delle manifestazioni per il decennale della morte dell'Avvocato.


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Juve, per Lisandro Lopez è questione di ore

La società bianconera tratta con il Lione per prendere l'attaccante argentino. L'operazione potrebbe chiudersi a breve

ROMA - Possibile svolta per quanto riguarda il nuovo attaccante della Juve. Mentre a Vinovo il presidente Agnelli, insieme a Buffon, annunciava il rinnovo fino al 2015 del portiere della Nazionale, la dirigenza bianconera era al lavoro per prendere Lisandro Lopez dal Lione. C'è stata, infatti, una clamorosa accelerazione nell'operazione con il club francese per l'attaccante argentino, e sono attese novità nelle prossime ore.

Antonio Barillà


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Lisandro Lopez-Juve improvvisa accelerata

La società bianconera tratta con il Lione per prendere l'attaccante argentino. L'operazione potrebbe chiudersi a breve

ROMA - Possibile svolta per quanto riguarda il nuovo attaccante della Juve. Mentre a Vinovo il presidente Agnelli, insieme a Buffon, annunciava il rinnovo fino al 2015 del portiere della Nazionale, la dirigenza bianconera era al lavoro per prendere Lisandro Lopez dal Lione. C'è stata, infatti, una clamorosa accelerazione nell'operazione con il club francese per l'attaccante argentino, e sono attese novità nelle prossime ore.

Antonio Barillà


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«Drogba? Contento se non va al Milan»

Tronchetti Provera: «È un grande campione, se non va nella squadra rossonera non mi dispiace affatto...»

MILANO - "Fino in fondo l'obiettivo dell'Inter deve essere conquistare un posto in Champions". È l'avvertimento di Marco Tronchetti Provera, membro del cda nerazzurro, che saluta Wesley Sneijder "con dispiacere perchè ci ha regalato successi e partite meravigliose", non si sbilancia sui colpi di mercato ma si augura di non vedere Drogba con la maglia del Milan. "Drogba è un grande campione, se non va al Milan non mi dispiace affatto", ha sorriso il presidente di Pirelli, senza sbilanciarsi su obiettivi di mercato come Paulinho. "I grandi campioni a centrocampo sono pochissimi. Al momento abbiamo una bella squadra che deve crescere, ci sono giovani di talento e qualche campione esperto - ha osservato -. Se ci sono investitori stranieri interessati all'Inter? Che io sappia no".


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«Belhanda all'Inter». Ma il club smentisce

Il presidente del Montpellier: «Accettata proposta dei nerazzurri». Branca: «Non sono state fatte offerte»

MILANO - "Abbiamo accettato un'offerta di 14 milioni di euro dall'Inter per Belhanda. Il Fenerbahce ha offerto solo 8 milioni, per cui il giocatore andrà ai nerazzurri". A dichiararlo è il presidente del Montpellier Louis Nicollin in un'intervista al giornale turco AMK. Dalla società nerazzurra non arrivano però conferme sull'avvenuto accordo.

LA SMENTITA
- "Ci dispiace contraddire il presidente del Montpellier, ma l'Inter non ha mai presentato un'offerta per il suo giocatore Younes Belhanda". È quanto affermato dal direttore tecnico nerazzurro Marco Branca in un comunicato ufficiale apparso sul sito della società in merito alla trattativa per il giocatore marocchino.


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Mourinho: «Io al Psg? No, lì c'è Ancelotti»

Il tecnico del Real Madrid: «Mi piace molto il club parigino, hanno competenza e vogliono vincere. Però in panchina siede un mio amico e non voglio creare problemi. La Liga ormai è compromessa, puntiamo alla Champions»

ROMA - «Il Psg ha un grande allenatore, non ha bisogno di me». Josè Mourinho rompe il suo silenzio e lo fa in un'intervista esclusiva rilasciata all'emittente francese RMC Sport. Il tecnico del Real Madrid ha parlato di tutto, dalla Liga alle voci che lo vorrebbero pronto a sostituire Ancelotti sulla panchina del Paris Saint Germain: «Carlo è un grande allenatore ed è anche un mio amico. Può contare su un presidente che ha una grande passione per il calcio. A Parigi ci sono molti appassionati di calcio e tanti portoghesi. Il club ha tutto per raggiungere grandi successi. Secondo me è giusto che una città importante come Parigi abbia una squadra in cima al calcio europeo». Mourinho ha parlato anche di Leonardo: «Lui e Ancelotti stanno facendo bene, spero non debbano mai aver bisogno di me», ha proseguito lo Special One.

«CHAMPIONS, LA NOSTRA OSSESSIONE» - La corsa per la vittoria nella Liga sembra ormai compromessa: «Il campionato è impossibile da conquistare in questo momento. C'è una differenza enorme fra noi e il Barça. Dobbiamo concentrarci su altri obiettivi, come la Coppa e la Champions League, la nostra ossessione. Il termine, però, non mi piace perchè rende solo le cose più complicate», ha detto Mourinho che poi ha parlato anche delle polemiche che da sempre lo coinvolgono: «Ogni giorno qualcuno tira fuori una controversia con me. Io sono solo un allenatore di calcio e sto facendo il mio lavoro. Aspetterò in silenzio fino al termine della stagione».


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Il Genoa trova l'accordo con Daniele Portanova

Written By Unknown on Selasa, 22 Januari 2013 | 23.45

Il capitano del Bologna ha accettato la proposta di Preziosi, ora resta da convincere la società emiliana che vorrebbe trattenere il difensore

GENOVA - Il Genoa ha cambiato allenatore per dare una scossa all'ambiente e nei prossimi giorni ufficializzerà qualche altro acquisto. Ceduto in prestito (con diritto di riscatto della metà) al Chievo Seymour, ora i rossoblù vogliono portare avanti una trattativa mai nascosta dal presidente Preziosi col Bologna per il difensore Portanova. Col giocatore i liguri hanno già trovato un accordo, in particolar modo con il suo procuratore Marco Materazzi, mentre gli emiliani non sono sembrati intenzionati ad adeguare il contratto del loro capitano (in scadenza a giugno 2015), da qui il malcontento del calciatore (ma si parla anche di qualche frizione nello spogliatoio felsineo), che si trasferirebbe violentieri a Genova, il Bologna, però, non cederà tanto facilmente.


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Stramaccioni carica: «Vogliamo la finale»

Il tecnico dell'Inter: «Mi aspetto una partita a viso aperto perché con la Roma è sempre una gara spregiudicata»

MILANO - "Fin dall'inizio della stagione abbiamo chiarito che per noi ogni competizione era importante. Adesso siamo arrivati fin qui, vogliamo onorare questa semifinale e domani andrà in campo un'Inter che vuole vincere e lotterà per farlo": lo dice a Inter Channel l'allenatore nerazzurro Andrea Stramaccioni alla vigilia della partita contro la Roma nell'andata della semifinale di Tim Cup. "Cercherò di mettere in campo la migliore formazione possibile - aggiunge - non è assolutamente una gara nelle quale c'è da effettuare turnover. Credo che la Roma giocherà per 8/11 con gli stessi giocatori utilizzati domenica. Mi aspetto una partita a viso aperto, come quella di campionato, perchè con la Roma - da un punto di vista tattico - è sempre una gara spregiudicata. Abbiamo dimostrato domenica di volercela giocare e lo faremo, anche se abbiamo delle defezioni in attacco". Infine, una battuta sul rientro in gruppo da ieri di Ricardo Alvarez: "Ho voluto fosse qui perchè si allenasse due giorni in gruppo. Domani valuterò se utilizzarlo, ma sicuramente partirà dalla panchina".


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Insulti e sputi, Montervino squalificato sei giornate

Il giudice cita il rapporto dell'arbitro, dei Carabinieri e dell'ispettore della Procura Federale, e sottolinea la "particolare gravità" dell'esultanza da cui sono scaturiti incidenti tra i tifosi delle due squadre

ROMA - Costa cara a Francesco Montervino l'esultanza dopo il gol vittoria all'Aversa. Il centrocampista della Salernitana è stato squalificato per 6 giornate per aver rivolto, scrive il giudice sportivo di Lega Pro, "con volgare gestualità, frasi ingiuriose verso i tifosi sputando più volte verso gli stessi". Il giudice cita il rapporto dell'arbitro, dei Carabinieri e dell'ispettore della Procura Federale, e sottolinea la "particolare gravità" dell'esultanza da cui sono scaturiti incidenti tra i tifosi delle due squadre.

LA PUNIZIONE - "Francesco Montervino - si legge nel dispositivo del giudice sportivo della Lega Pro - espulso per doppia ammonizione, entrambe per condotta non regolamentare, in occasione della segnatura della rete raggiungeva la zona sottostante la tribuna occupata dai sostenitori della squadra avversaria, si aggrappava alla stessa e rivolgeva, con volgare gestualità, frasi ingiuriose verso i tifosi sputando più volte verso gli stessi; tale comportamento provocava la reazione dei tifosi locali e l'ulteriore reazione dei tifosi ospiti con conseguenti incidenti descritti in separata sede. Tale comportamento, deprecabile e del tutto ingiustificato, si manifesta di particolare gravità per le conseguenze che dallo stesso sono derivate". Il giudice della Lega Pro ha inoltre inflitto alla Salernitana una ammenda di 15.000 euro "perchè i propri sostenitori in campo avverso introducevano e accendevano nel proprio settore diversi fumogeni e facevano esplodere alcuni petardi, senza conseguenze; gli stessi, più volte durante la gara, lanciavano sul terreno di gioco numerosi oggetti fra i quali alcuni seggiolini divelti dalla tribuna ed un sasso di notevole grandezza che cadevano sul terreno di gioco senza colpire; gli stessi nell'intervallo della gara tentavano di venire a contatto con l'opposta tifoseria verso la quale lanciavano numerosi oggetti". Ammenda di 2.500 euro anche per l'Aversa Normanna "perchè propri sostenitori durante la gara indirizzavano numerosi sputi verso calciatori della squadra avversaria in riscaldamento muscolare nei pressi della rete di recinzione e per comportamento gravemente offensivo verso un addetto federale; gli stessi durante la gara tentavano di venire a contatto con l'opposta tifoseria, verso la quale lanciavano vari oggetti, prontamente fermati dall'intervento della forza pubblica".


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