Inzaghi: «Il Milan deve tornare a vincere»

MILANO - E' il grande giorno. Filippo Inzaghi si presenta, di nuovo, ai tifosi del Milan. Stavolta però non scenderà in campo ma resterà in panchina a guidare il nuovo corso rossonero: "Questa è un'opportunità fantastica, è un sogno per me allenare questa squadra. L'ultima stagione ci siamo dimenticati cos'è il Milan ed io sono qui ad allenare il club più titolato al mondo". "Obiettivi? La cosa più importante è creare il DNA del Milan, rispetto e gruppo con la voglia di tornare a Milanello ad allenarsi con il sorriso. Per ritornare a vincere bisognerà creare un gruppo: quando ho vinto ero all'interno di una squadra di uomini veri, allenati da uomini veri. Quando sono venuto qui oggi, ho visto l'entusiasmo che mi ha fatto venire i brividi".

BALOTELLI - Il tema legato al personaggio più "chiacchierato" in casa rossonera "Ho sentito Mario dopo l'eliminazione dell'Italia e gli ho detto che le critiche possono solo fortificarlo. Anche io ho subìto critiche e mi hanno fatto crescere. Balotelli è un patrimonio del calcio italiano, il mio dovere è valorizzarlo. Mi ha chiesto un preparatore per allenarsi in vacanza e questo mi ha fatto piacere".

IL PROGETTO - Inzaghi è circondato dall'affetto della società ma appare determinato nella sua nuova avventura, all'esordio su una panchina della serie A:  "Conte mi ha detto che l'unica cosa che cambia da giocatore ad allenatore, è che non non dormi più la notte". "Un allenatore che pretende regole deve essere il primo a rispettarle. Cercherò di essere me stesso, di non copiare nessuno. Mi auguro che la mia grande voglia di vincere e di fare tornare il Milan dove merita, venga recepita dai calciatori. Conosco il valore umano dei miei calciatori, credo molto in loro e credo che possa ritornare quella che è stata. I miei ex compagni potranno essere solo un aiuto per me, chiedo solo il rispetto del mio ruolo e dei miei collaboratori. Del "lei" o del "tu" non mi preoccupo. Quello che voglio dire è che chi non lotta, non può giocare nel Milan".

LA SOCIETA' - Insieme a lui anche Barbara Berlusconi ed Adriano Galliani, che lo hanno affiancato nella foto di rito con la maglia della prossima stagione. "E' il 29esimo raduno da quando il presidente Berlusconi è alla guida del Milan -dice sorridente Galliani- con 28 trofei in bacheca. Ora però dobbiamo arricchire il palmares, ecco perché abbiamo scelto Inzaghi: giocatore e persona straordinaria. E' un maniaco del calcio e per questo è diventato il calciatore italiano che ha segnato di più nelle competizioni europee". Barbara segue dicendo: "Inzaghi è un fidelizzatore di persone e di emozioni e per l'area di cui io mi occupo -il marketing- è il massimo. Siamo allineati su tutto quello che servirà al Milan, per la promozione e l'aumento del valore del brand".

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