Kempf, il tedesco che ha stregato la Juve

ROMA - La Juve lavora anche in prospettiva. C'è un budget, ogni estate, destinato al mercato degli under 20, perché i successi durano nel tempo solo se si costruiscono con intelligenza e razionalità. Il segreto è quello di investire sui giovani in Italia e all'estero. Una politica di globalizzazione che ha prodotto un vivaio sempre più internazionale: dal centrocampista José Cevallos (classe 1995, Ecuador) all'attaccante Hector Otin Lafuente (1996, Spagna, ex Saragozza). Una strategia che si è rivelata vincente. L'obiettivo? Precedere la concorrenza. E il club bianconero, in queste ore, sta cercando di definire l'accordo con l'Eintracht Francoforte per Marc-Oliver Kempf, diciotto anni, difensore centrale. Sarebbe l'ottavo tedesco nella storia della Juve: il primo fu Hans Mayer Heuberger, mediano, tesserato nell'inverno del 1910. Arrivò a Torino, sempre in quel periodo, il terzino Füller. Molto più avanti, nel 1968, fu il turno di Haller. Poi, negli anni Novanta, ecco Hässler, seguito a ruota da Reuter, Kohler e Möller. Nella trattativa per Kempf, corteggiato anche dal Chelsea e dal Borussia Dortmund, potrebbero pesare i buoni rapporti che intercorrono tra la Juve e l'Eintracht, che ha un contratto di sponsorizzazione con la Fiat per tre anni. Un affare allo sprint: l'idea è quella di far allenare il centrale con Conte e di utilizzarlo con frequenza nella squadra Primavera.

IL CONTRATTO - Ha la stoffa per imporsi. Kempf è un difensore che ha già mostrato la giusta maturità per essere inserito nel circuito del professionismo. E' nato il 28 gennaio del 1995 a Lich, un piccolo comune con 13.000 abitanti. Robusto, rapido, bravo nell'anticipo, attento in marcatura, elegante nei suoi inteventi in scivolata. E' un centrale moderno che cerca anche di far ripartire l'azione: preciso negli appoggi, spigliato nelle chiusure, con una struttura muscolare definita, considerando la sua carta d' identità. E' alto un metro e 86, pesa 82 chili, ha svolto tutta la trafila nel vivaio dell'Eintracht. La Juve si è mossa in anticipo: ha fiutato il colpo. E adesso sta cercando di trovare con i dirigenti tedeschi la formula per chiudere l'operazione. Prestito con diritto di riscatto a giugno: ecco la soluzione più concreta. Kempf è legato all'Eintracht fino al 2015 e spinge per sbarcare alla Juve. E' mancino, ma usa con padronanza anche il piede destro. Può essere schierato in una linea a tre o a quattro. Torino è il suo punto di arrivo, dopo aver cominciato la sua scalata nell'Eintracht Under 17 con il tecnico Alexander Schur.
 
LA CRESCITA - Ha debuttato in Bundesliga il 27 novembre del 2011, in occasione della gara in casa con il Magonza (1-3). Il tecnico Armin Veh non ha esitato a lanciarlo nel blocco dei titolari in un 4-2-3-1. Accanto a Kempf si muoveva il peruviano Carlos Zambrano. Tre giorni più tardi ha giocato ancora in campionato contro il Fortuna Düsseldorf (0-4), sempre dal primo minuto. Due prove positive, nonostante le sconfitte rimediate dall'Eintracht. Kempf era andato in panchina la prima volta il 7 ottobre del 2012 a Moenchengladbach, in coincidenza della sfida con il Borussia. Nella scorsa stagione ha disputato anche tredici partite con l'Eintracht Under 19, allenato da Daniyel Cimen. La Juve sta raccogliendo informazioni su Kempf da oltre un anno. Lo aveva fatto studiare dai suoi osservatori il 14 novembre del 2012 con la maglia della Germania Under 18, guidata in panchina da Horst Hrubesch: quel giorno i tedeschi superarono per 3-0 la nazionale azzurra di Alberigo Evani: doppietta di Akpoguma (origini nigeriane) dell'Hoffenheim e gol di Lohkemper, talento dello Stoccarda. In attesa della Juve, Kempf ha già ricevuto anche una convocazione nella Germania Under 19, diretta da Marcus Sorg: il 14 agosto ha giocato un tempo contro l'Ungheria (2-3). Un altro riconoscimento importante.

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