L'orgoglio Reggina e i pensieri del Bari

Written By Unknown on Minggu, 03 Februari 2013 | 23.45

Non fosse stato per quel dato sui gol (appena 18 in 10 gare giocate) e per i sei pareggi registrati in attesa del posticipo Ascoli-Lanciano di domani sera al Del Duca (ore 20,45, diretta su Sky e Mediaset Premium), la 3ª giornata di ritorno conferma che sosta e mercato stanno incidendo più di quanto non si credesse sugli assetti e sui destini della stagione

di TULLIO CALZONE

ROMA - Non fosse stato per quel dato sui gol (appena 18 in 10 gare giocate) e per i sei pareggi registrati in attesa del posticipo Ascoli-Lanciano di domani sera al Del Duca (ore 20,45, diretta su Sky e Mediaset Premium), la 3ª giornata di ritorno conferma che sosta e mercato stanno incidendo più di quanto non si credesse sugli assetti e sui destini della stagione. Intanto, fa rumore il pareggio interno del Sassuolo che si aggiunge alla sconfitta di Crotone alla ripresa delle ostilità dopo la lunga pausa post natalizia. Lo spigoloso Empoli di Sarri archivia lo scivolone con la Ternana e rilancia lo sprint anche per il primo posto della classifica inchiodando Missiroli e compagni al Braglia. Di Francesco frena e l'implacabile Livorno di Davide Nicola si avvicina, piazzando il fiato sul collo dell'ex meravigliosa capolista della prima parte del campionato, ora irriconoscibile e impacciata.

È TORNATO IL LIVORNO - Macchinosa e appesantita dai carichi di lavoro a Padova sette giorni fa, l'inseguitrice toscana inanella invece il 14º risultato utile consecutivo (9 vittorie e 5 pareggi dopo lo 0-2 interno subìto dal Verona lo scorso 20 ottobre) complice la brillantezza di Paulinho e Siligardi e si candida per la vetta assoluta di Bwin. Anche perché insieme con il Sassuolo frena anche il Verona, nonostante il 15º gol stagionale di Cacia, protagonista da ex al Granillo riacciuffato però da Comi, compioncino nascente della Reggina di Dionigi all'ottavo centro stagionale. Anche per i calabresi gli effetti terapeutici del mercato sono evidenti: rimontare i veneti non era scontato. Ma l'esperienza assicurata dagli innesti di Di Michele e Colucci hanno permesso di emergere del tutto quell'orgoglio amaranto che era già stato alla base delle cose buone fatte intravedere sin qui dalla squadra.

TERNANA E BARI, EQUILIBRIO PERFETTO – Ci provano sino alla fine commettendo tanti errori, ma Ternana e Bari possono accontentarsi di un punto che almeno muove la classifica. La squadra di Toscano, uscita evidentemente rinforzata dal mercato, non buca la c pugliese apparsa condizionata da una classifica che si è fatta davvero delicata. Meno personalità e solita sterilità offensiva rimangono i nervi scoperti del Bari. Ecco perché il pari non fa male. Proprio no.

IL 100º PARI DEL CROTONE FA MALE – Il 100º pareggio del Crotone in serie B fa urlare Drago e amareggia i tifosi, soprattutto quelli di vecchia data. In nove tornei cadetti i calabresi hanno giocato 352 partite: 108 vittorie, 100 pareggi e 144 sconfitte con 413 gol segnati e 475 subiti, l'ultimo a Cittadella il più amaro di tutti. Ma la rimonta subita a Cittadella al sesto minuto di recupero lascia il segno in negativo, anche perché il 2-2 finale viene incassato dai rossoblu dopo essere stati in vantaggio di due gol.

PLAY OFF E SALVEZZA: RISCHIO BAGARRE – Cosicché se la Juve Stabia si iscrive alla lotteria per la A, il Cesena che va a vincere nientemeno che a Novara, interrompendo la rimonta innescata dall'avvento di Aglietti sulla panchina piemontese, certifica che anche la lotta per la salvezza è tutt'altro che chiusa. Anche se il Grosseto e la Pro Vercelli scivolano sempre più giù e il distacco del Vicenza dalla quart'ultima si accentua a vista d'occhio. Tutta colpa di Braglia che griffa l'altro blitz della giornata in casa dei veneti e si tiene agganciata al treno dei desideri alimentato soprattutto dal Varese di Castori. Piegato un Modena irriconoscibile dopo la sosta (2º ko consecutivo), il tecnico marchigiano cancella anche la sconfitta con il Lanciano e si ricandida per la A. Manca ancora lo scatto decisivo il Brescia di Calori puntualmente smantellato per ragioni di bilancio ad ogni scoperta o invenzione del tecnico aretino. Dopo aver lanciato a Padova El Shaarawy e permesso a El Kaddouri di arrivare sino al Napoli, l'ultima invenzione dell'allenatore del Brescia si chiama Bartosz Salamon, trasformato da improbabile centrocampista senza il passo giusto, in difensore centrale moderno, tutto fisicità e cervello. Qualità che hanno permesso al calciatore polacco di arrivare sino al Milan e al presidente Corioni di incassare 4 milioni di euro. Un'altra evidente risposta proveniente dalla nuova mission della Bwin.


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