Russia, Akinfeev: «Fumogeno? Spero che non accada mai più»

ROMA - Igor Akinfeev sta bene. Il portiere della Russia, colpito tra spalla e testa da un fumogeno piovuto dagli spalti nel match di qualificazione ad Euro 2016 contro il Montenegro, ha rilasciato alcune dichiarazioni al sito ufficiale della Federazione russa: «Voglio dire grazie a tutte le persone che mi ha sostenuto in questi momenti. Ora mi sento bene. Sfortunatamente queste cose possono accadere nel calcio, ma spero che niente del genere possa avvenire di nuovo in Montenegro o in qualsiasi altro paese». Il calciatore della Nazionale di Capello, che dopo essere stato colpito al 10'' di gioco del primo tempo, era stato trasportato d'urgenza in ospedale dove gli è stato riscontrato un infortunio al collo e alcune bruciature minori.

LE DECISIONI DELL'UEFA - La partita era stata sospesa subito dall'arbitro tedesco Deniz Aytekin che poi dopo circa mezz'ora ha fatto rientrare in campo le squadre che hanno ripreso il gioco. Poi nella ripresa, al 66', dopo il rigore sbagliato da Shirokov e parato da Poleksic, il gioco è stato nuovamente interrotto per un altro lancio di oggetti dagli spalti. L'Uefa ha commentato così l'accaduto:«Aspettiamo di ricevere i referti dalla partita da delegati e arbitri per aprire procedimenti disciplinari». Molto probabile una dura sanzione nei confronti del Montenegro e praticamente certo lo 0-3 a tavolino in favore della Nazionale di Capello.

LA RABBIA DEL PRESIDENTE - In ogni caso la Federcalcio russa presenterà una protesta ufficiale all'Uefa dopo gli incidenti di ieri sera a Podgotica durante il match di qualificazione a Euro 2016 tra Montenegro e Russia, chiedendo lo 0-3 a tavolino. Lo ha anticipato il presidente della Federazione Nikolai Tolstykh secondo il quale "al Montenegro va inflitta la sconfitta tecnica" dopo che il portiere russo Akinfeev era stato colpito a una spalla da un petardo dopo nemmeno 1' di gioco e per il ripetuto lancio di petardi e in seguito a una rissa in campo che ha portato poi alla sospensione definitiva del match (67'). Ma il n° 1 del calcio russo tira in ballo anche l'arbitro tedesco, Deniz Aytekin, che "ha sbagliato a far riprendere l' incontro dopo la prima sospensione", visto che anche un altro giocatore russo, Alan Dzagoev, era stato colpito da monete gettate dagli spalti mentre si stava facendo medicare a bordo campo per un infortunio alla coscia. "La nazionale russa è stata costretta a continuare il gioco - ha detto Tolstykh - ma voglio sottolineare che abbiamo avvertito il delegato Uefa che avremmo presentato una formale protesta".

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