Inzaghi: «Monaco-Juve? Io ci lasciai un labbro»

CARNAGO (VARESE) - "Quando alleni il Milan sai a cosa vai incontro. Ma ci sono tanti bravi allenatori con grandissima esperienza che soffrono e fanno fatica, sarebbe stato utopistico pensare di non soffrire alla prima esperienza". Così l' allenatore rossonero Filippo Inzaghi ha spiegato di essere "sereno" fra critiche e voci incerte sul proprio futuro: "Vado avanti per la mia strada, poi chi dovrà valutarmi farà le sue scelte. Io cercherò di fare il massimo finché mi sarà concesso, poi vedremo cosa succederà".

«BERLUSCONI MI E' VICINO» - Mantenere il controllo del gioco è un pallino di Silvio Berlusconi, e il presidente del Milan lo ha ribadito al proprio allenatore dopo la sconfitta subita in rimonta con la Fiorentina lunedì. "L'ho sentito due giorni fa, era dispiaciuto per la partita di Firenze - ha raccontato Filippo Inzaghi alla vigilia della sfida con il Cagliari -. Avevamo giocato bene, ma mi ha detto che serviva più possesso palla nel finale della gara. Comunque il presidente mi chiama ogni 2-3 giorni, mi è vicino come Galliani". "Bisogna andare in vantaggio e gestire meglio" ha convenuto l'allenatore rossonero, difendendo le proprie scelte: "Abbiamo un pò di apprensione perché siamo umani. Qualsiasi allenatore avrebbe messo un difensore per Honda, io ho puntato su Cerci per cercare il secondo gol. Se continui a mettere difensori diventi un catenacciaro".

IL MONACO E IL LABBRO - "Quella volta contro il Monaco ci ho lasciato un labbro, poi non ricordo nulla, come finì?". In attesa di tornare a vivere da allenatore le sfide europee che lo hanno reso celebre da calciatore, Filippo Inzaghi si concede un amarcord e rivive la semifinale di Champions League giocata con la Juventus nel 1998 contro la squadra del Principato, prossima avversaria dei bianconeri nei quarti di questa edizione del torneo. "Quel Monaco-Juve esteticamente mi ha provocato dei danni", ha sorriso l'allenatore del Milan, che ancora porta una cicatrice sul labbro per la ventina di punti di sutura necessari dopo lo sconto con Diawara. "Ci ho lasciato un labbro, poi non ricordo nulla, come finì?", ha scherzato l'ex attaccante, rievocando il 3-2 subito che comunque qualificò la Juventus alla finale, poi persa contro il Real Madrid. "Bisogna fare i complimenti alla Juve per la partita dell'altra sera a Dortmund, ora avrà un quarto di finale importante - ha aggiunto Inzaghi -. Noi milanisti abbiamo vissuto tante serate speciali di Champions e speriamo di tornare a farlo presto".

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