Serie A, Roma-Parma 0-0: fischi all'Olimpico

Written By Unknown on Minggu, 15 Februari 2015 | 23.45

ROMA - Doveva essere una partita già vinta. Invece la Roma non va oltre lo 0-0 con un Parma tristemente in fondo alla classifica e con tantissimi problemi extra campo. Se domani i giocatori non prenderanno gli stipendi arretrati scatterà la messa in mora. Solo tre vittorie e un pareggio finora, poi ben 18 sconfitte. Non sembrava un ostacolo insormontabile, anche con le assenze di Totti, Pjanic e Maicon. Non è nemmeno la prima partita di questo tipo ad avere un simile epilogo nella storia della Roma. La cura ivoriana non funziona: l'apporto di Doumbia e Gervinho non ridà vitalità a un attacco che non riesce a segnare nemmeno un gol alla difesa più battuta del campionato con 47 reti subite in 22 gare. I giallorossi non riescono così a sfatare il tabù Olimpico, collezionano un altro pareggio che sa tanto di sconfitta. La Juve è a +6 e ha l'occasione di dare una bella scossa alla corsa scudetto e il Napoli rimane vicino, a -5. La vittoria a Cagliari, arrivata grazie all'esplosione del giovane Verde era solo un'illusione. La Roma ancora non c'è.
DOUMBIA TITOLARE - Garcia a sorpresa decide di puntare da subito sui due reduci dalla vittoria in Coppa d'Africa, Doumbia e Gervinho, nel tridente con Ljajic. Gli ivoriani sono tornati a Roma solo due giorni fa e hanno svolto solo un paio di allenamenti con la squadra. Compito difficile soprattutto per Doumbia, catapultato in una nuova realtà dopo un viaggio che lo ha portato da Abijdian a Mosca e poi nella capitale. Nemmeno il tempo di ambientarsi e Garcia lo ha gettato subito in campo. In difesa il tecnico giallorosso ha preferito schierare Florenzi invece di Torosidis sulla fascia destra, con Ashley Cole sulla sinistra e la coppa Manolas-Yanga-Mbiwa in mezzo. A centrocampo torna De Rossi, con Keita e Nainggolan.

MANOVRA LENTA, C'È SOLO LJAJIC - La Roma ha bisogno dei tre punti contro un Parma con un piede in mezzo in serie B, per difendere il secondo posto e non mollare la corsa allo scudetto. Nella manovra giallorossa però, non si vedono grandi progressi rispetto alle settimane precedenti. Ancora troppo lenta e prevedibile. Il Parma si chiude nella sua metà campo e riesce a difendersi senza soffrire troppo. A cercare di scuotere la Roma è Ljajic, pericoloso in due occasioni. La più ghiotta al 23', quando si vede intercettare un tiro a botta sicura da Cassani in spaccata. Al 42' ancora il serbo semina il panico in area, ma poi chiude troppo il tiro. All'ultimo minuto ci prova Keita di testa, Mirante para in due tempi. Troppo poco per una squadra che deve vincere a tutti i costi questa partita. Nemmeno il pubblico è soddisfatto e fischia i giocatori al rientro negli spogliatoi. Il Parma non si affaccia quasi mai dalle parti di De Sanctis, ma al 29' protesta per una lieve spinta di Manolas su Nocerino in area.

NIENTE CAMBI - Nella ripresa Garcia non cambia nulla. E nemmeno la Roma, che incontra le stesse difficoltà del primo tempo nel cercare di impensierire un Parma chiuso con dieci uomini dietro la palla. La squadra di Donadoni sembra soffrire ancora meno rispetto ai primi 45 minuti. Garcia allora decide che è ora di cambiare: al 57' inserisce Verde al posto di De Rossi e passa al 4-2-3-1, con Doumbia unica punta. Meno di un minuto e arriva la prima grande occasione sui piedi di Gervinho, sventata dalla parata di Mirante. Il Parma aggressivo nei primi minuti della ripresa piano piano cala di intensità e la Roma guadagna metri.

OCCASIONE DOUMBIA, PALO COLE - Al 71' arriva la prima grossa occasione del match per Doumbia che non trova il pallone davanti a Mirante, servito deliziosamente da Nainggolan. Al 76' Garcia si gioca il secondo cambio: dentro Paredes al posto di uno stanco Ljajic. Giallorossi sfortunati all''83', quando Cole di testa centra il palo a due passi da Mirante. L'ultima carta del tecnico della Roma è Sanabria al posto di un Doumbia, autore di un debutto non eccellente. L'assedio finale non porta al gol e produce anche il rischio della classica beffa. A trenta secondi dalla fine, l'occasione per cambiare le sorti del match capita sui piedi di Verde, ma sarebbe stata una favola troppo bella: la palla finisce alta, la Roma esce tra i fischi dei tifosi e probabilmente dice addio al sogno scudetto. Se non si riesce a battere il Parma in casa non si può aspirare al tricolore. L'Olimpico una volta era una fortezza, ora non fa più paura a nessuno se non alla Roma che non riesce ad andare oltre il pareggio: è il quinto consecutivo in casa.

ROMA-PARMA 0-0: TABELLINO E STATISTICHE


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