Roma-Lazio, sequestri post-derby. Digos: «Questa è criminalità »

ROMA - Sono andate avanti per tutta la notte le indagini per risalire ai partecipanti ai disordini verificatisi nel corso del deflusso del derby Roma-Lazio. E hanno portato all'arresto di tre persone evidentemente tra quelle che cercavano scontri con le Forze di polizia. In una Fiat 600 a Lungotevere Maresciallo Diaz sono stati ritrovati numerosi esplosivi, sei bottiglie incendiarie contenenti liquido infiammabile e dotate di stoppino di accensione, un coltello a serramanico, un casco, numerosi manici e mazze in legno ed un martello. Inoltre, sono stati rinvenuti svariati indumenti.

Nelle vicinanze di Ponte Milvio, dove la Polizia ha dovuto effettuare una carica di alleggerimento per evitare il contatto ricercato dai tifosi laziali, è stato ritrovato un ordigno con 55 grammi di polvere nera e 55 tra chiodi e bulloni."In grado di uccidere" ha spiegato il capo della Digos romana Diego Parente, che ha tenuto una conferenza stampa in Questura. "Questa non è violenza, questa è criminalità" ha detto il funzionario di Polizia. Arrestato F.A.per porta di armi da guerra, mentre altri due. C.D.D: e C.J., sono stati arrestati per violazione dell'art. 6 della legge sugli stadi, che è il divieto di possesso di artifici pirotecnici.

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