L'AVVERSARIA - Per battere la squadra di Andrea Stramaccioni, che cerca una rivincita dopo la sconfitta in casa della scorsa giornata contro l'Hellas Verona, serve una Sampdoria al 100%. «Non vanno fatti respirare - spiega l'allenatore blucerchiato -, bisogna togliere aria e campo alle punte, che sono molto pericolose. Sono sicuro che i miei ragazzi saranno concentrati e faranno il meglio. Solo dopo un successo potremmo rilassarci».
NATALE - Mihajlovic approfitta dell'ultima conferenza dell'anno solare per salutare stampa e tifosi: «Auguri di buon Natale, non Di Natale. Totò bestia nera della Sampdoria? Non solo, ma un po' di tutte. Se fai più di 200 gol in A non puoi non aver segnato a tutti. Parliamo di un giocatore straordinario. Con lui ho un ottimo rapporto, volevo persino portarlo a Firenze qualche anno fa, e lui sarebbe venuto, vista la vicinanza della moglie a Empoli, sua città natale. Poi però mi dissero che era vecchio: da lì in poi ha segnato 80 o 90 gol... Comunque sia, Di Natale è un giocatore con grandi colpi. Ma noi dobbiamo solo pensare a fare un gol in più dell'Udinese».
PADRINO - Udinese da quest'anno fa anche rima con Stankovic. «Con Dejan - comincia il serbo parlando del connazionale, ora vice di Stramaccioni - ho un rapporto splendido: è quasi un fratello per me, oltreché il padrino dei miei figli, come io lo sono per i suoi. Ci sentiamo spesso, ma questa settimana non lo abbiamo fatto: è giusto così. Gli auguro un grande futuro, ma domani voglio dargli un dispiacere».
DIFESA - «Domani - ha commentato Mihajlovic - gli unici assenti sono Romagnoli, che è squalificato, e Silvestre, infortunato. Mancano i centrali? Abbiamo delle soluzioni, almeno tre. Posso far giocare Fornasier, Regini o anche Cacciatore. La più logica delle tre soluzioni sarà quella che ho scelto». Il punto fisso è Gastaldello. «Sarà anche un vecchietto - scherza l'allenatore -, ma Gasta ha sempre fatto bene. Mi spiace lasciare sempre fuori un difensore, ma noi giochiamo con due centrali. E qualcuno a giro deve sedersi, anche se sono tutti titolari».
CORREA - «Gastaldello è importantissimo nello spogliatoio - continua il tecnico balcanico sul capitano -, perché aiuta i più giovani a crescere, ed è fondamentale per l'armonia. Poi ogni volta che ha giocato ha fatto benissimo». C'è chi non si muove, proprio come il numero 28, e qualcuno, come Correa, pronto ad arrivare. «Non parlo di chi non ho ancora allenato - glissa l'ex difensore -, quando avrà firmato vi dirò la mia. Se ho voglia di allenarlo? Deve esser lui ad aver voglia di allenarsi con noi».
BOSKOV - Poi un paio di battute su uno degli uomini più importanti che Mihajlovic ha incontrato sul suo cammino professionale: Vujadin Boskov. «Boskov era un grande uomo, un grande personaggio e un grande allenatore. Era come mio padre - chiosa Sinisa -, ed è stato un brutto colpo per me sapere che se ne è andato». Infine, dopo questo saluto amaro ad una delle grandi figure blucerchiate che ci ha lasciato in questo 2014 ricco di cambiamenti, si torna sull'Udinese: «Fuoco di paglia? Macché. Il presidente disse così, ma ora non direbbe la stessa cosa».
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