MILANO - Giampaolo Pazzini carica il Milan: "Dopo un'annata pessima, vogliamo riportare il Milan dove merita. C'e' grande entusiasmo e non dobbiamo farcelo cancellare dalle ultime due partite. Sarebbe bello andare verso la sosta con una vittoria". Il centravanti ha toccato quota 400 presenze in carriera al Manuzzi: "Cominciano a essere tante e restano come soddisfazione personale ma non mi sento ancora a fine carriera". Difficile scegliere la gara più bella: "Forse l'esordio, il primo gol. Mi piacerebbe rigiocare la partita del preliminare con la Sampdoria contro il Werder Brema e soprattutto quella che non ho giocato un anno e mezzo fa con il Milan contro il Barcellona al Camp Nou. Come obiettivo ci sono anche i 100 gol in Serie A, ma piu' ci penso e meno arriva per cui cerco di non pensarci. Importanti anche le 300 presenze in Serie A che sono vicine".
IL NUOVO MILAN - Il Pazzo parla della nuova impostazione tattica dei rossoneri: "Non e' importante il 4-3-3 o altri sistemi di gioco, la cosa piu' importante e' la mentalita' con cui ci si applica. Tutti noi speravamo di fare queste due trasferte in maniera diversa ma sono cose che in un processo di crescita ci stanno. In Italia tutte le partite sono difficili, per cercare sempre la vittoria dobbiamo essere sempre al cento per cento sul piano della cattiveria e della determinazione altrimenti si fa fatica. L'obiettivo è riportare la squadra dove merita. E' strano non vedere il Milan nel suo habitat, la Champions, in questi martedi' e mercoledi'. Noi dobbiamo continuare a lavorare e a dare continuita' alle nostre prestazioni". Inzaghi? "E' molto pignolo e questo lo considero un complimento. Quando andiamo a giocare sappiamo tutto della squadra avversaria. Adesso non dobbiamo mollare niente e lottare per una vittoria sabato".
IL FUTURO - Pazzini guarda ai giovani De Sciglio ed El Shaarawy. "Sono due ragazzi perbene, apprezzati da tutto il gruppo per come lavorano, hanno qualita' importanti e diventeranno giocatori importanti del Milan e della Nazionale. Devono stare tranquilli e sapere che in Italia c'e' tanta pressione. Ma non c'e' nessun problema". Troppi go, subiti finora: "I numeri si guardano tanto ma a volte non dicono la verita'. Se si fa gol e' merito di tutti, se lo si prende e' demerito di tutti. Siamo una squadra. Abbiamo preso gol evitabili, ma dobbiamo migliorare e trovare la cattiveria giusta per non prendere mai gol. Siamo una buona squadra e spiace prendere certi gol perche' ci complica il lavoro". La Nazionale? "Conte non mi aveva detto nulla, ma quello che e' accaduto quel sabato e' stato un po' destino. Voglio continuare a lottare per togliermi delle soddisfazioni".
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