Corsa contro il tempo per iscriversi al prossimo campionato di Serie B. Il primo termine perentorio è scaduto ieri (30 giugno) e non hanno schivato la trappola delle esclusioni diverse società arrivate con il fiatone al primo step della nuova stagione. La possibilità di rimediare in extremis, però, esiste. Nelle prossime due settimane bisognerà rimettere tutto in ordine e riprovarci, senza poter evitare fastidiose penalizzazioni.
IL BRESCIA TRA ASIATICI E BARATRO - In difficoltà ci sarebbero, relativamente alla B, il Brescia e il Siena, mentre il Varese ha annunciato in una conferenza stampa che i propri disagi saranno risolti. Oggi, tuttavia, è fuori al pari di lombardi e toscani. La situazione delle Rondinelle è problematica. E' stata presentata solo la domanda di partecipazione al prossimo campionato, mancano i pagamenti degli emolumenti dovuti ai propri tesserati e la fidejussione a garanzia della domanda d'iscrizione. Dalle comproprietà si è riusciti a racimolare una cifra prossima al milione di euro, ma ne occorrono almeno un altro paio da poter utilizzare entro il 15 luglio. E non ci sono. Anche perché il presidente Corioni è sul punto di disimpegnarsi totalmente e le voci di imprenditori asiatici pronti a sostenerlo sono evaporate nel nulla nonostante conferenze stampa e nuovi personaggi che hanno fatto irruzione sulla scena. Almeno sinora il Brescia è out e il presidente che portò a Brescia Roby Baggio e Guardiola, solo lo scorso anno con Alessandro Calori in panchina a un passo dalla promozione in A, s'è avviato sul viale del tramonto. Il problema non è solo quello di superare le barriere burocratiche. Servono un progetto credibile e nuove energie, innanzitutto economiche, e qualche imprenditore pronto a subentrare nella dirigenza di un club sostanzialmente sano dal punto di vista del bilancio.
SIENA PRIGIONIERO DI MPS - Anche a Siena è una corsa contro il tempo. Se si sta cercando una soluzione alla gestione dell'enorme debito accumulatosi in questi ultimi anni, servono risorse immediate per non andare incontro a nuove penalizzazioni che già hanno allontanato nella scorsa stagione i toscani dalla lotta per la A. La società sta trattando a oltranza con i propri tesserati per avere quanto meno l'ok sugli emolumenti. Intanto, la Banca Monte dei Paschi, parte in causa, ha ribadito la sua volontà di venire incontro a eventuali acquirenti della Robur: «Mps ribadisce la propria disponibilità - si legge in una nota della Banca senese - a collaborare con eventuali soggetti che abbiano risorse finanziarie proprie per potersi fare carico dell'acquisto delle azioni, dell'iscrizione e dei debiti scaduti. A queste condizioni la banca è disponibile a valutare la liberazione del pegno sulle azioni nonché la rimodulazione del proprio credito». Dopo l'imprenditore Raffaele Tartaglia, i funzionari del Monte dei Paschi hanno incontrato i rappresentanti di un fondo internazionale con sede in Svizzera. Penalizzazioni comunque non più eludibili.
VARESE, NUOVA PENALIZZAZIONE CERTA - Anche per il Varese che non è riuscito a perfezionare le pratiche per l'iscrizione. Il presidente Laurenza punta tutto sui «tempi supplementari»: entro il 15 luglio la società dovrà reperire circa un milione e mezzo di euro per la fidejussione e per il pagamento dei contributi previdenziali. Ma non eviterà, come Brescia e Siena, due punti di penalizzazione che andranno ad aggiungersi all'altro già comminato per il ritardo nel pagamento dei contributi nello scorso mese di gennaio già certificato dalla Covisoc.
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