Allegri: «Alla Juve conta solo vincere»

Written By Unknown on Rabu, 16 Juli 2014 | 23.45

TORINO - «È stato un fulmine a ciel sereno quando sono stato contattato e ho dato la disponibilità ad allenare la Juventus, sono consapevole dell'importanza di questa chiamata. Storia, tradizione, presente e futuro, eredito una squadra che ha vinto per tre anni, anche quando ero sull'altra panchina, oggi sono qui a cercare di dare il mio contributo per far crescere questa società. Mi ritengo fortunato perché negli ultimi 5 anni ho avuto la fortuna di allenare il Milan e ora la Juve, per me è un onore e uno stimolo importante soprattutto per continuare a vincere. Scetticismo dei tifosi? Capisco il loro stato d'animo, in un giorno è cambiato tutto, è andato via Antonio Conte che ha rappresentato tanto per la Juventus sia da giocatore che da allenatore. Voglio conquistarmi il loro favore con i risultati, il lavoro, il rispetto e la professionalità cercando di mantenere i livelli raggiunti da questa società e possibilmente di migliorarli». Queste le prime parole di Massimiliano Allegri, nuovo tecnico della Juventus.

«LA JUVE DEVE STARE NELLE 8 PIÙ FORTI D'EUROPA» - «La squadra in Italia ha dominato ed è la favorita, sicuramente bisognerà migliorare in Champions, la società ha una strategia oculata di mercato cercando di rinforzare la squadra soprattutto per l'Europa dove ci sono i grandi club che hanno fatturati diversi ma con una strategia accurata di mercato, come per esempio ha fatto l'Atletico Madrid, abbiamo il dovere di fare una grande Champions perché è il trofeo più importante e credo che la Juventus debba stare tra le otto più forti d'Europa. Lavorerò sulle caratteristiche dei giocatori che ho a disposizione, non è mia intenzione pensare di stravolgere un sistema di gioco che funziona, sicuramente porterò degli accorgimenti per migliorarlo. Difesa a tre? Devo sfruttare i giocatori al meglio per le caratteristiche che hanno, l'ho sempre fatto dalla C2 con l'Aglianese fino a oggi, l'importante è creare i presupposti per vincere perché la sfida è vincere il quarto scudetto di seguito e fare bene in Europa. Non ho ancora incontrato la squadra e da domani inizierò a lavorare. Appagati? Non esiste questo concetto alla Juventus, come diceva l'Avvocato "La vittoria più bella è sempre la prossima"».

«PIRLO CAMPIONE, EVRA INDISCUTIBILE» - «Pirlo? Con Andrea ho un ottimo rapporto, non ci siamo sentiti perché fino a due ore fa non ero l'allenatore della Juve. Andrea è stato ed è un campione e con me ha sempre giocato facendo anni indimenticabili al Milan prima e alla Juve poi, quell'anno lì Andrea ha subito una serie di infortuni facendo fatica a rientrare, alla fine è stata presa la decisione di separarci e io fortunatamente dopo tre anni lo ritrovo, mai ho messo in discussione le qualità di Andrea e non lo farei mai, sarei matto. Evra è un giocatore che non si discute, di caratura internazionale».

«POGBA E VIDAL FONDAMENTALI. MORATA FUTURO CAMPIONE» - «Pogba e Vidal? Sono giocatori fondamentali e quindi sono contento di allenarli. Morata? È un giovane del Real Madrid, ha le potenzialità per diventare un campione e a livello tecnico posso dare solo un giudizio positivo», conclude Allegri.


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