Ancelotti premia Ronaldo: «Dategli il pallone d'oro»

MILANO - Carlo Ancelotti vede il pallone d'oro a Cristiano Ronaldo. Semplicemente perché lo merita. Lo ha detto il tecnico del Real Madrid a Radio Deejay: «Al Pallone d'Oro ci tiene perché in fondo lo merita, sta facendo cose straordinarie, ma è molto legato ai successi della squadra, ama molto questo club. E' un ragazzo molto serio e molto professionale nel lavoro, cura i minimi particolari, ha una condizione fisica perfetta e non lascia nulla al caso, del resto i grandi campioni per stare a questi livelli devono fare così, non basta solo il talento». E se Pirlo arrivasse al Real? Su questo Ancelotti glissa: «Andrea al Real? No, ormai ha i suoi anni, anche se resta uno dei numeri 1 in assoluto. Galliani? Per me rimane il numero 1 come Ronaldo, l'ho già detto. Se mi ha mai cercato Moratti? Sì, è stato tra i primi a farlo, poi ha scelto un altro, Hodgson, ha pensato che fossi troppo inesperto e forse aveva ragione lui».

SULLA ROMA E IL CALCIO ITALIANO - Poi Ancelotti dice la sua su un possibile futuro alla Roma: «Quando vado in una squadra spero di rimanerci tanto e la mia intenzione è di restare a lungo al Real Madrid, poi nel calcio le cose cambiano velocemente. La Roma tra l'altro sta andando molto bene, mi piace molto. Garcia del resto faceva giocare già molto bene il Lille, una squadra equilibrata che proponeva sempre gioco, la stessa cosa sta facendo la Roma. Quello italiano è un bel campionato, mi piace molto, ci sono tante squadre interessanti».

SUL MONDIALE IN BRASILE - Poi il tecnico del Real Madrid riflette sul Mondiale: «Vedo favorite il Brasile, perché gioca in casa, poi Spagna e Germania, ma ci sono le outsider e spero che anche l'Italia sia tra queste. Thiago Motta? L'anno scorso ha avuto tanti problemi e dicevo a tutti che ci mancava perché ha esperienza, ha grandi qualità, sa stare in campo e quando è rientrato le cose per noi sono andate nettamente meglio. È un giocatore molto importante, ha una capacità di stare in campo che hanno pochi giocatori».

SUL REAL MADRID - Il discorso poi converge sul Real Madrid e Ancelotti dice la sua su Varane, centrale del Real e della nazionale francese: «È un grande talento, al di là degli errori che ha fatto con la Juventus, è stato fuori 4-5 mesi per un infortunio al ginocchio ma ha tutte le qualità per diventare un grandissimo difensore».

SUL MILAN E MOURINHO - Tornando a parlare di Milan, Ancelotti rivela: «Qualche volta è traballata anche la mia panchina al Milan, ma quello rossonero è un ambiente diverso, altrove è traballata di più. Adesso? Be' traballano un po' tutti». Poi sul Psg: «Ogni club ha la sua storia, nel senso che arrivi al Psg e devi costruire tutto, se vai al Real o al Chelsea trovi società organizzate e grandi campioni e non devi ripartire da zero». Inevitabile una domanda su Mourinho e l'eredità lasciata al Real: «Hanno avuto dei problemi, ma ora vedo un gruppo unito, compatto, non si parla del passato e si è concentrati su quello che bisogna fare». Magari vincere la Champions, la decima. Per Ancelotti il vero obiettivo è quello.

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