Discriminazioni, stadi chiusi solo in casi gravi

Written By Unknown on Rabu, 16 Oktober 2013 | 23.45

ROMA - La Figc introduce la 'condizionale' sulle sanzioni comminate per la norma sulla discriminazione razziale e territoriale. È questa la principale novità emersa dal consiglio federale svoltosi oggi a Roma assieme all'introduzione della valutazione della percezione del fenomeno discriminatorio. In caso di numerosi tifosi protagonisti di cori, è stato spiegato, sarà sanzionato il club con la chiusura del settore dello stadio, ma la pena sarà sospesa. La pena sarà scontata soltanto se i supporter della stessa squadra replicheranno gesti simili nello stesso anno solare. In questo caso la nuova sanzione si sommerà alla prima precedentemente "congelata". La possibilità di chiusura dell'intero impianto rimane in caso di episodio grave.

LE PAROLE DI ABETE -  "Su razzismo e discriminazione territoriale non c'è stato nessun abbassamento di guarda". Lo ha ribadito il presidente della Figc, Giancarlo Abete, al termine del consiglio federale che ha modificato la norma sulla discriminazione razziale e territoriale. "Se lo avessimo fatto – evidenzia - avremmo ripristinato le ammende, previsto attenuanti ed esimenti, e dato una connotazione diversa alla discriminazione territoriale. Non abbiamo fatto nessuna di queste cose""Ricatto tifosi? Se continueranno, gli organi di giustizia sportiva potranno continuare a sanzionare quel tipo di settore chiudendolo per due o dieci settimane, non c'è un limite. Se ne possono stare tutto l'anno a casa se hanno intenzione di fare del settore un settore che comunica disvalori". Lo ha detto il presidente della Figc, Giancarlo Abete, in merito alla minaccia di boicottaggio da parte degli ultrà di far squalificare le rispettive curve per solidarizzare con i supporter del Milan. Abete, che ha parlato dopo le modifiche della norma sulla discriminazione territoriale e razziale, ha spiegato inoltre che la protesta dei tifosi - solidali con i milanisti per la chiusura di San Siro rimediata per i cori contro i napoletani nel match con la Juve - "aveva l'obiettivo di far diventare generale un danno che colpiva loro" e "non era tollerabile". Il numero uno della Figc ha quindi ribadito che secondo la norma modificata oggi "la chiusura degli impianti è possibile già alla prima valutazione" e che "questo dipende dall'intensità del fenomeno".

LE PAROLE DI GALLIANI - Con l'introduzione della condizionale, quella sulle discriminazioni "certamente ora é una norma logica che va incontro ad una serie di esigenze già presenti nei regolamenti Uefa": lo ha affermato l'ad del Milan Adriano Galliani, che aveva invocato una riforma dopo la sanzione della partita a porte chiuse subita dal club e poi sospesa. "Siamo soddisfatti - ha aggiunto Galliani intervistato da Milan Channel -. Direi che il consiglio federale ha ben operato". Venerdì scorso la Corte di giustizia federale ha sospeso la sanzione della partita a porte chiuse e in vista della sfida di sabato sera a San Siro contro l'Udinese Galliani si è augurato che "il pubblico venga ugualmente: i biglietti venduti sinora non sono molti, perché la gente non sapeva e perché avevamo bloccato la vendita. Ora - ha spiegato l'ad rossonero - l'abbiamo riaperta, ma queste cose di solito tengono lontano il pubblico". "Speriamo che nei prossimi giorni la vendita dei biglietti aumenti - ha aggiunto - in modo da avere una buona presenza sabato sera. L'importante è che avremo lo stadio aperto. Poi 1.000 o 2.000 persone in più o in meno, cambiano relativamente. Avremo lo stadio aperto e questo è fondamentale".


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