Vitinho, il talento che incanta Seedorf

ROMA - Seedorf ha girato il mondo partendo da Paramaribo, capitale del Suriname. Potrebbe scrivere un'enciclopedia sul calcio. Ha quasi raggiunto il traguardo delle mille partite da professionista e ha sempre ragionato da allenatore anche quando cominciava a farsi conoscere nell'Ajax di Louis Van Gaal: era il 1993. Si può imparare uno schema, ma saper leggere prima degli altri una situazione di gioco è un'arte. Seedorf ha un'altra cilindrata. Il suo futuro è in panchina, ha già partecipato a un corso della federazione olandese. Alla fine di maggio aveva ricevuto qualche telefonata dai dirigenti del Milan: era il primo candidato in caso di divorzio da Allegri. Per il momento, però, continua a divertirsi facendo il centrocampista nel Botafogo, primo in classifica nel Brasileirao con 26 punti dopo quattordici giornate.

IL LEADER - In questo campionato ha già segnato cinque gol. Si è impossessato della squadra di Oswaldo con la stessa facilità di chi si diverte con il joystick della playstation. E' uno dei due stranieri del Botafogo: l'altro è l'uruguaiano Nicolas Lodeiro, ex Nacional e Ajax. Nel club di Rio de Janeiro è diventato una guida speciale: un consigliere, un punto di riferimento, un maestro per i più giovani. In questo primo anno nel Botafogo ha seguito da vicino la crescita di parecchi talenti e con la sua saggezza da allenatore si è messo al servizio di tutti. E' rimasto colpito in modo particolare da Vitinho: ha diciannove anni, è una punta, Seedorf gli ha dedicato tempo e attenzioni, lo sta aiutando a maturare. Vitinho ha firmato una doppietta nell'ultima gara pareggiata (3-3) con l'Internacional di Porto Alegre, guidato da Carlos Dunga. Splendido il secondo gol, una miscela di potenza e precisione: un tiro da fuori area scaricato con l'istinto e la classe dei giocatori che appartengono a una categoria superiore.

COME GIOCA - Seedorf gli riconosce qualità importanti: Vitinho è un attaccante completo, molto rapido, che riesce a coniugare forza e genialità, corsa e resistenza. Può fare l'esterno in un 4-2-3-1, oppure la seconda punta. E' nato a Rio de Janeiro il 9 ottobre del 1993, è cresciuto nel vivaio del Botafogo, è alto un metro e 78, pesa 72 chili e sta trovando in campo quell'equilibrio che sposta di solito il percorso di una carriera. Ha già giocato in Italia. Era il 2011, partecipò con il Botafogo al "Torneo Tirreno e Sport". Facile notarlo in occasione delle sfide con la Juventus e il Milan. Ma il club di Rio ha saputo trattenerlo e gli ha fatto sottoscrivere un contratto fino al 10 ottobre del 2016. Vitinho è uno dei migliori Under 20 del campionato brasiliano insieme con Neilton, classe 1994, l'attaccante che è stato chiamato nel Santos a sostituire Neymar.

IL BILANCIO - Quattro gol e quattro assist. Dodici presenze da titolare, altre due partendo dalla panchina. E' ambidestro. In questo campionato è andato a segno contro l'Internacional (doppietta), il Bahia e il Vitoria. Ha debuttato il 26 maggio nella sfida con il Corinthians (1-1), entrando a diciotto minuti dalla fine al posto di Fellype Gabriel. Vitinho ha scelto il 31 come numero di maglia. Oswaldo ha capito che Vitinho può diventare la sorpresa della stagione. L'attaccante ha vissuto un'infanzia molto povera nelle favelas di Rio. Ha iniziato a giocare nell'Audax e nel 2011 si è legato al Botafogo, con il quale ha vinto due Taça di Rio e un campionato Carioca.

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