venerdì 30 agosto 2013
Il Presidente dell'UEFA: «Ci sono tante persone che fanno soldi con la compravendita dei calciatori, i loro cartellini non appartengono nemmeno ai club, o a loro stessi, ma a finanziarie, aziende o terze persone»
ROMA - Il supermarket del calcio non piace al 'le roi' Michel Platini che torna a criticare l'attuale sistema di compravendita dei giocatori che manca del giusto profilo morale, in barba anche al tanto decantato fair play finanziario. "Penso che l'attuale sistema dei trasferimenti dei calciatori sia una rapina", ha detto il presidente dell'Uefa nel corso di una conferenza stampa a margine della cerimonia dei sorteggi di Europa League. Ancora 'arrabbiato' con Cristiano Ronaldo che ha disertato ieri il Gala Uefa di Montecarlo, dove Franck Ribery è stato eletto giocatore dell'anno davanti a Leo Messi e allo stesso attaccante del Real Madrid, Platini che è il capo dell'organismo che gestisce il calcio in Europa ha fatto notare che gli piacerebbe modificare il sistema di trasferimenti. Il perchè è presto detto: "Ci sono tante persone che fanno soldi con la compravendita dei calciatori - ha spiegato - i loro cartellini non appartengono nemmeno ai club, o a loro stessi, ma a finanziarie, aziende o terze persone". Entrando ancora più nello specifico, alla luce dell'ormai annunciato trasferimento 'boom' di Gareth Bale dal Tottenham al Real madrid per la stratosferica cifra di 100 milioni, Platini ha parlato di vicenda che "coinvolge l'aspetto morale". "Ho una grande esperienza nel mondo del calcio - ha aggiunto - trent'anni fa Maradona passò per una cifra altissima dal Barcellona al Napoli, successivamente toccò a Zidane, quindi a Cristiano Ronaldo. Sono passati 30 anni, il problema non è solo di oggi. Ma la questione non si basa su questo, la domanda è un'altra: il Real ha i soldi per pagare? Se il Real Madrid avesse comprato tre giocatori, pagandoli 30 milioni ciascuno, il problema non sarebbe stato sollevato. Il Real può ammortizzare la spesa in cinque o sei anni", ha aggiunto l'ex n.10 bianconero che ha anche difeso la scelta di Franck Ribery - che con il Bayern ha vinto tutto quello che c'era da vincere nell'ultima stagione - calciatore Uefa 2012/13. "Era logico scegliere un giocatore del Bayern Monaco, dopo un grande stagione. La cosa non mi sorprende: del resto il sondaggio è stato netto, con 36 preferenze per lui su 53 votanti". "Spero che confermi le stesse prestazioni offerte con la maglia del Bayern anche con nella Nazionale francese", ha poi aggiunto Platini, ex capitano dei 'Bleus', nonchè campione d'Europa nel 1984, in casa. Chi non sarà stato d'accordo è probabilmente Cristiano Ronaldo, per l'ennesima volta sul podio ma mai sul gradino più alto. La sua 'assenzà ieri ha fatto molto rumore e al 'padrone di casa' Platini non è andata giù. Lo scrivono i siti spagnoli definendolo 'furioso': "Ieri gli abbiamo consigliato di contare fino a dieci, ma non si morderà la lingua ancora a lungo", ha riferito al quotidiano 'As' un collaboratore del presidente Uefa. A nulla è valso il pressing di 'le roi' con il presidente del Real Madrid, Florentino Perez e l'agente di CR7, Jorge Mendes, per convincere l'asso portoghese - ufficialmente impegnato con il Real in una partita amichevole - ad essere presente a Montecarlo.
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