Il giudice sportivo, in relazione alla finale della Coppa Italia Primavera disputata ieri allo stadio San Paolo, ha squalificato il giocatore della Juventus
MILANO - Il giudice sportivo, in relazione alla finale della Coppa Italia Primavera Napoli-Juventus disputata ieri allo stadio San Paolo, ha squalificato per tre turni il giocatore della della Juventus, Matteo Gerbaudo, "per avere, al 4 del secondo tempo supplementare, assunto un plateale atteggiamento insultante e provocatorio nei confronti dei sostenitori della squadra avversaria" dopo il gol del 2-1. Il giovane juventino, dopo il decisivo gol firmato da Mattiello, che ha assegnato la vittoria alla sua squadra, si è abbandonato a gestacci contro i tifosi napoletani ed è stato espulso dall'arbitro. Squalificati per una giornata lo stesso Mattiello, espulso per doppia ammonizione, Kabashi e Padovan (Juventus), Allegra, Celiente e Fornito (Napoli).
DASPO - "Montervino, per un comportamento simile, ha rimediato un Daspo. Sarebbe una punizione esemplare per un giovane calciatore. La sanzione deve essere adeguata al gesto". Lo ha detto Salvatore Colonna, vicepresidente del settore giovanile e scolastico della Figc, commentando oggi a Radio Marte il gesto irrispettoso di esultanza che Gerbaudo ha rivolto ai tifosi del Napoli ieri sera dopo il gol che ha dato la vittoria alla Juventus della Coppa Italia Primavera. "Il gesto di Gerbaudo - ha detto Colonna - è l'imitazione dei modelli negativi del calcio italiano. Era da tanto che non ricordavo una scena così volgare e allusiva. Sinceramente è necessario l'intervento della dirigenza della Juventus per sanzionare questi comportamenti. Montervino per un comportamento simile ha rimediato un Daspo, sarebbe una punizione esemplare per un giovane calciatore. La sanzione deve essere adeguata al gesto". Colonna ha fatto riferimento al Daspo di due anni firmato lo scorso gennaio dal questore di Caserta nei confronti di Montervino, il capitano della Salernitana, accusato di aver rivolto sputi e insulti ai tifosi avversari dopo un suo gol.
TOMMASI - "Diciannove anni è l'età giusta per imparare a gestire l'adrenalina". Damiano Tommasi chiede di non puntare il dito contro i ragazzi della Primavera Juve, ieri vincitori della Coppa Italia a Napoli, ma anche protagonisti di gesti di reazione verso il pubblico che hanno aperto una polemica. "Di sicuro - dice all'Ansa il presidente dell'Assocalciatori commentando la squalifica di tre giornate a Gerbaudo - lui e il suo compagno che era già stato rimproverato dal tecnico Baroni dopo l'esultanza per il primo gol si saranno morsi le mani, già al fischio finale: per Gerbaudo tra l'altro era scattata subito l'espulsione...". Tommasi sottolinea l'intervento del giudice sportivo, di Baroni e poi della Juve, che si è scusata: "Purtroppo quei gesti verso il pubblico sono scene che si vedono in tv...I 30 mila spettatori del San Paolo, i supplementari per assegnare la Coppa devono aver alzato il livello di adrenalina. Quei ragazzi non devono aver sentito la partita con una sfida tra ragazzi: senza voler ingigantire la questione, dico che a quell'età è giusto che imparino a gestire lo stress, che da grandi sarà ancora maggiore. D'altra parte, in certe tribune si vedono scene più pesanti e più provocatorie".
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