Botta, una doppietta dedicata all’Inter

Written By Unknown on Sabtu, 20 April 2013 | 23.45

Già preso da Moratti, l'argentino ha trascinato il Tigre agli ottavi di finale della Coppa Libertadores, firmando due gol nella sfida di giovedì con i paraguaiani del Libertad. Ha 23 anni, è un esterno d'attacco ideale per il 4- 2- 3-1, è ambidestro ed è cresciuto nel vivaio del Boca Juniors. Si paragona a Di Maria del Real e ha firmato con il club nerazzurro fino al 2018.

ROMA - Il sogno continua. Il Tigre ha saputo battezzare in modo speciale la sua prima partecipazione in Coppa Libertadores: si è piazzato al secondo posto nel girone 2 e ha ottenuto a sorpresa la qualificazione agli ottavi, dove si prepara ad affrontare i paraguaiani dell'Olimpia di Asuncion. Non ha chiuso in testa al suo gruppo solo per una questione di differenza reti rispetto al Palmeiras. Un traguardo storico per il Tigre, allenato da Nestor Gorosito. Una favola che ha preso forma anche grazie alle magie di Ruben Botta, pronto a traslocare a Milano: ha già firmato un contratto per cinque anni con l'Inter, che lo ha ingaggiato a parametro zero. E' argentino, è nato a San Juan e Moratti è riuscito a tesserarlo come comunitario: Botta, ventitré anni, esterno d'attacco o trequartista, ha ottenuto infatti da poche settimane il passaporto italiano. In Coppa Libertadores ha dato ragione alla scelta dell'Inter. Otto presenze, quattro gol e quattro assist. Giovedì notte ha gettato altro asfalto sulla strada del Tigre, realizzando una doppietta nella sfida contro i paraguaiani del Libertad: un 5-3 che ha permesso al club rossoblù di volare agli ottavi. Un'impresa che nessuno si sarebbe immaginato all'inizio del torneo. Novantasei partite e 256 gol che hanno delineato la griglia delle migliori sedici squadre.

IL MODELLO - Tigre è una città che si trova a trenta chilometri da Buenos Aires. E ha come motivo di vanto questo club che ha spostato i valori in Coppa Libertadores. Oltre ai rossoblù di Gorosito, anche i messicani del Tijuana e i peruviani del Real Garcilaso hanno raggiunto gli ottavi per la prima volta. Botta è ambidestro, è una miscela di inventiva e rapidità, ricorda per struttura fisica e movenze Angel Di Maria, argentino, classe 1988, che proviene dalla scuola del Rosario Central e gioca dal 2010 nel Real Madrid, che lo aveva acquistato dal Benfica in cambio di venticinque milioni di euro più una serie di bonus. Botta è una mezzapunta che si esalta nel 4-2-3-1: può essere schierato sulla fascia destra o sulla sinistra. E' diventato, in quest'ultima stagione, il grande rimpianto del Boca Juniors, che lo aveva cresciuto per nove anni, prima di lasciarlo andare via nel 2007. Nel Tigre, dopo un periodo scandito da pause e lampi, Ruben Alejandro Botta ha trovato quella continuità di rendimento che gli ha consentito di completarsi e di arrivare alla quadratura del cerchio, indirizzando la carriera nella maniera giusta. Prima era un trequartista elegante, ma dispersivo e un po' anarchico: ora ha saputo mettere la sua genialità a disposizione del collettivo, accettando anche di sacrificarsi in copertura. Un processo lento e costante, che ha avuto la regia di Gorosito, il tecnico in grado di coinvolgerlo in pieno nel suo progetto. In precedenza, Botta aveva lavorato nel Tigre con altri tre allenatori: Rodolfo Arruabarrena, Ricardo Caruso Lombardi e Diego Cagna, che lo aveva fatto debuttare nel Torneo di Apertura il 22 marzo del 2009, in occasione del pareggio in casa con il Boca Juniors (0-0).
 
IL VALORE AGGIUNTO - Protagonista in Coppa Libertadores, ma anche nel Torneo "Inicial" e in quello "Final": diciassette presenze e tre gol per Botta, che ha saputo deliziare i tifosi del Tigre, sfiorando la conquista della Coppa Sudamericana. Un trofeo perso dai rossoblù nello scorso dicembre in finale con il San Paolo: 0-0 all'andata, in Argentina, e 0-2 in Brasile con i gol di Lucas (adesso al Paris Saint Germain) e di Osvaldo. Un rimpianto in più per il Tigre, che si è avvicinato per tre volte allo scudetto negli ultimi sei anni: ha chiuso al secondo posto nell'Apertura 2007, nell'Apertura 2008 e nel Clausura 2012. Una storia particolare, quella del club rossoblù, fondato nel 1902 e salito alla ribalta dopo una faticosa scalata. Il Tigre è tornato da poco tempo in "Primera Division": fu promosso per la sesta volta nel 2005.

L'INTER E IL PAPA' - C'è chi lo ha paragonato a Lavezzi, ma Botta ritiene di somigliare di più a Di Maria. E' alto un metro e 75, pesa 67 chili, è nato il 31 gennaio del 1990 e ha cominciato a giocare a San Juan, prima di superare il provino con il Boca Juniors. Il suo più prezioso consigliere è il papà: si chiama Josè Ismael, è un ex calciatore che ora fa il tecnico. Proprio il padre ha curato i dettagli della trattativa con l'Inter. In Coppa Libertadores, Ruben Botta ha trascinato il Tigre: un gol e due assist nel turno preliminare con i venezuelani del Deportivo Anzoategui, poi altre tre reti e altri due assist nelle sfide con i peruviani dello Sporting Cristal e i paraguaiani del Libertad. Ha un doppio obiettivo: concludere in bellezza la sua avventura nel Tigre, in attesa di scoprire il campionato italiano e di imporsi nell'Inter.

Stefano Chioffi


Anda sedang membaca artikel tentang

Botta, una doppietta dedicata all’Inter

Dengan url

http://gigigusisehat.blogspot.com/2013/04/botta-una-doppietta-dedicata-allainter.html

Anda boleh menyebar luaskannya atau mengcopy paste-nya

Botta, una doppietta dedicata all’Inter

namun jangan lupa untuk meletakkan link

Botta, una doppietta dedicata all’Inter

sebagai sumbernya

0 komentar:

Posting Komentar

techieblogger.com Techie Blogger Techie Blogger