Stepinski, l’erede di Lewandowski

Written By Unknown on Senin, 25 Maret 2013 | 23.45

Ha diciassette anni, è un centravanti e gioca nel Widzew Lodz. Ha segnato tre gol in campionato e ha già debuttato nella nazionale polacca Under 21: sabato scorso ha firmato una doppietta nell'amichevole con la Lituania

ROMA - E' un ricordo lontano, ma la Polonia è stata per otto anni la nazionale più applaudita nell'Europa dell'est insieme con la Cecoslovacchia di Panenka: un terzo posto nel Mondiale del 1974 in Germania (battendo nella finale di consolazione il Brasile di Rivelino e Jairzinho) e un'altra medaglia di bronzo nel 1982 in Spagna, superando nell'ultimo atto la Francia di Platini e Tresor. Un periodo di splendore determinato da una generazione che è riuscita a garantire i migliori risultati della storia. La Polonia ha saputo lasciare una traccia importante con la sua organizzazione di gioco e la sua solidità: Tomaszewski in porta, Zmuda in difesa, Deyna e Kasperczak a centrocampo, Lato e Szarmach in attacco. Era il 1974, in panchina c'era il ct Gorski. Quella squadra mandò a casa l'Italia di Valcareggi. Era compatta e micidiale in contropiede. Fu capace di sorprendere anche in Spagna con il commissario tecnico Piechniczek, trascinata dai lampi di Boniek, l'unico polacco ad aver raggiunto il podio nella classifica del Pallone d'oro (terzo nel 1982, alle spalle di Pablito Rossi e Giresse).

LEWANDOWSKI - La Polonia, da allora, non ha più ritrovato la strada giusta. Neppure la magia dell'ultimo Europeo, organizzato con l'Ucraina, l'ha risvegliata. Un lungo letargo. Anche la corsa al Mondiale del 2014 sembra già compromessa, soprattutto dopo la sconfitta di venerdì scorso a Varsavia contro l'Ucraina (1-3). Cinque punti in quattro partite: ecco il bilancio per il ct Waldemar Fornalik. Il Montenegro (a quota 13) e l'Inghilterra (a 11) sono già distanti. Ma il paradosso è un altro: la nazionale fatica a ingranare, è scivolata al 61° posto nel ranking della Fifa, mentre dal vivaio dei club polacchi continuano a uscire giocatori di prima fascia. Il più conteso è Robert Lewandowski, 24 anni, centravanti, 19 gol in 23 partite in questo campionato con la maglia del Borussia Dortmund. E' lui il primo segreto della squadra di Jurgen Klopp, che ha raggiunto i quarti di finale di Champions League dopo aver eliminato lo Shakhtar e ora si prepara ad affrontare il Malaga (l'andata è in programma il 3 aprile in Spagna). Il Borussia Dortmund ha vinto dal 2011 due scudetti e una Coppa di Germania. E' il club più polacco della Bundesliga: oltre a Lewandowski, può contare sulla spinta a centrocampo di Jakub Błaszczykowski, classe 1985, corteggiato in passato anche dalla Lazio. E in difesa, sulla fascia destra, ha trovato un'altra risorsa importante grazie a Łukasz Piszczek, ventisette anni, sbarcato in Germania nel 2007, lanciato dallo Zaglebie Lubin e scoperto dall'Hertha Berlino. In Bundesliga giocano anche altri cinque polacchi: Sobiech (Hannover 96), Polanski (Hoffenheim), Tyrala (Greuther Furth), Boesnich e Milik (Bayer Leverkusen). La colonia più rappresentata è quella brasiliana: diciotto calciatori. Gli austriaci sono diciassette, gli argentini soltanto due (Pinola e Abraham). Tre gli italiani: Sala (Amburgo), Molinaro e Macheda (Stoccarda).

IL BABY D'ORO - I club tedeschi sono stati sempre attenti al campionato polacco. Ora l'interesse si sta cominciando a concentrare su un nuovo talento. E' un centravanti, ha diciassette anni, gioca nel Widzew Lodz ed è stato appena promosso nella nazionale Under 21, diretta da Stefan Majewski. Il gioiello è Mariusz Stepinski e viene considerato l'erede di Lewandowski. Con le nazionali giovanili ha segnato 27 gol in 31 partite. «Ha grandi potenzialità, ricorda l'attaccante del Borussia Dortmund», ha spiegato il tecnico Michal Globisz, che l'ha visto crescere nelle selezioni baby. Ha una tecnica raffinata, è molto veloce, usa soprattutto il destro, trova la porta con una facilità impressionate. Ha partecipato nel 2012 all'Europeo Under 17 e ha spinto la Polonia in semifinale, dove la corsa si è interrotta contro la Germania (0-1). Stepinski ha esordito nella serie A polacca, l'Ekstraklasa, a sedici anni e due mesi (1-1 contro il Wisla Cracovia) ed è diventato il più giovane debuttante nella storia del Widzew Lodz.

LE OFFERTE
- Mariusz Stepinski viene seguito dal Borussia Dortmund, dal Bayern, ma anche dal Real Madrid e dallo Zenit di Spalletti. Il suo nome è stato segnalato all'Inter e al Milan. E' nato il 12 maggio del 1995 a Sieradz, in provincia di Lodz. E' alto un metro e 83, pesa 72 chili, ha già trovato un accordo con i dirigenti del Widzew (dove si era imposto anche Boniek prima di trasferirsi alla Juve nel 1982) per prolungare il contratto, in scadenza il prossimo 30 giugno. In questa stagione ha segnato tre gol in campionato contro il Gornik Zabrze, il Jagiellonia Bialystok e il Korona Kielce. Diciotto le presenze, solo quattro da titolare. Il Widzew Lodz, allenato da Radoslaw Mroczkowski, è undicesimo in classifica con 23 punti. Stepinski è stato grande protagonista anche nella nazionale Under 19, guidata da Janusz Bialek. E sabato si è presentato con una doppietta nell'Under 21, in occasione dell'amichevole vinta contro la Lituania (3-0).

Stefano Chioffi


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