L'esterno proveniente, in prestito, dal Napoli ha parlato oggi in conferenza stampa: «Contro il Siena conta solo vincere, per farlo serivrà cattiveria e a noi serve quella. Gasperini e Malesani? Hanno due concetti di gioco diversi, l'attuale tecnico vuole la palla a terra. Non mi aspettavo di vivere questa situazione, ma va bene così»
PALERMO - Dalle sue parole sembra che Andrea Dossena abbia voglia di restare a Palermo, a fine stagione. Lui è giunto in Sicilia da Napoli, con la formula del prestito con diritto di riscatto. Non si aspettava di essere allenato, a Palermo, da due allenatori in poche settimane. Ma accetta la linea del presidente Zamparini, dà sostanza all'obiettivo da raggiungere e rimanda le valutazioni sul prossimo mercato al termine della stagione: «Domenica contro il Siena conta solo vincere, per farlo serivrà cattiveria e a noi serve quella. Il Siena è un avversario ostico, a noi manca la giocata negli ultimi 20-30 metri, ma dipende anche dalle partite. Il mister è un allenatore che vuole il gioco del calcio palla a terra: noi non giochiamo male, ma ci manca forse un po' di agonismo. Malesani e Gasperini? Hanno due concetti di gioco diversi, non mi aspettavo di vivere questa situazione, ma va bene così. I tifosi sono per noi il nostro dodicesimo uomo in campo. Il mio futuro? A giugno vedremo, c'è un diritto di riscatto».
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