E' l'ultima scoperta del Santos, si muove sulla fascia destra, ha 23 anni e fino a luglio giocava nella serie B brasiliana con l'Audax, che ha avuto come allenatore anche Zago, ex difensore della Roma. Bruno Peres sta raccogliendo applausi nel campionato Paulista.
ROMA - Quanto potrebbe valere oggi il cartellino di Pelè? Almeno la stessa cifra di Leo Messi, che ha concordato con il Barcellona una clausola di rescissione da 250 milioni di euro. Nel museo del Santos, Pelè è una leggenda da oltre mezzo secolo. Un uomo, una maglia, una squadra, il suo numero dieci. E' stato "O'Rey do Futebol" a far conoscere il Santos a ogni latitudine. Un'icona senza tempo, in grado di segnare in carriera 1.281 gol. Il suo Santos è stato il primo club a vincere per due volte di fila la Coppa Intercontinentale ed è stato il primo club brasiliano a centrare la doppietta in Coppa Libertadores, impresa che era già riuscita agli uruguaiani del Peñarol. Quattro capolavori tra il 1962 e il 1963. I miti hanno il potere di non far invecchiare i ricordi. Per questo motivo il Santos si continua a coccolare Pelè. E con l'aiuto di un gruppo di sponsor sta cercando anche di bloccare per un altro anno la cessione di Neymar, trattato come il suo erede da Edson Arantes do Nascimento, 72 anni e tre Mondiali conquistati tra il 1958 e il 1970. Ora Pelè è il presidente onorario dei Cosmos di New York, che si preparano a rientrare nella Major League Soccer.
LA TRADIZIONE - L'asta per Neymar è rinviata all'estate del 2014, subito dopo il mondiale che si terrà in Brasile: il Barcellona è in prima fila per l'acquisto del nuovo fenomeno verdeoro ed è convinto di riuscire a creare un attacco da sogno, schierandolo accanto a Leo Messi. La grande attesa per il mondiale moltiplica le speranze dei dirigenti del Santos, nel tentativo di trattenere Neymar. Ma il club in cui è cresciuto un monumento come Pelé, che nella sua vita ha lavorato anche in politica, ha saputo lanciare negli ultimi tempi parecchi talenti che sono riusciti a farsi largo. L'esterno Danilo e già sbarcato in Europa, messo sotto contratto dal Porto. Felipe Anderson, invece, è ormai a un passo dalla Lazio: il suo contratto dovrebbe essere depositato in Lega all'inizio di luglio dalla società biancoceleste. Ganso è stato un altro dei tesori scoperti di recente dal Santos, anche se si è svincolato e ha scelto di firmare più avanti per il San Paolo dopo una lunga e complessa battaglia legale.
IL TERZINO DESTRO - Il Santos ha una scuola calcio di alto profilo e può contare su una rete di osservatori che copre tutto il territorio in Brasile. L'ultima intuizione del club bianconero è stata quella di puntare sulla crescita di Bruno Peres, 23 anni, terzino destro, che proviene dal settore giovanile dell'Audax di San Paolo. E' un pendolino che garantisce con la sua spinta un sostegno costante al lavoro dei centrocampisti e alla qualità della manovra. Ha buoni fondamentali, è veloce, si sovrappone spesso agli esterni nel 4-4-2 del Santos, guidato in panchina da Muricy Ramalho. Arriva sul fondo, serve le punte, ha personalità. Ha una varietà di colpi che lo aiuta a prendere il sopravvento sulla sua corsia, così come riesce a farsi apprezzare anche in marcatura.
IL RISCATTO - Il Santos l'ha avuto il coraggio di puntare su questo terzino che nell'Audax era allenato dall'ex difensore romanista Zago, il primo a scommettere sulla sua definitiva consacrazione. L'ha riscattato a titolo definitivo alla metà di gennaio, anticipando l'Internacional di Porto Alegre. Bruno Peres è il classico laterale di impronta brasiliana che fa leva sulle sue accelerazioni per trasformarsi in un'ala. Ramalho è lo stesso allenatore che nel San Paolo aveva saputo valorizzare Hernanes. Dopo averlo provato per qualche settimana in allenamento, il tecnico (che ha dominato la scena al timone di San Paolo e Fluminense) ha deciso di inserirlo nel blocco dei titolari. E le risposte ricevute da Bruno Peres sono state subito positive, tanto che il terzino ha richiamato l'attenzione di diverse società straniere. Si è informato sulla sua situazione contrattuale il Paris Saint Germain. Ma anche l'Inter, alla ricerca sul mercato di un erede di Maicon, e la Roma sono entrate sulla scena. La loro strategia comune era quella di soffiare il giocatore al Santos passando attraverso la dirigenza dell'Audax, ma il club di Neymar ha esercitato nei tempi previsti il diritto di prelazione sul cartellino di Bruno Peres, che aspetta adesso l'inizio del Brasileirao per confermarsi ad alti livelli e prenotare un trasferimento all'estero.
LA STORIA - Ha cominciato la sua carriera nel vivaio dell'Audax. Nel 2010 è stato ceduto in prestito al Bragantino: sei presenze e un gol al Brasiliense sotto la guida di Marcelo Veiga. Ha debuttato nel campionato di serie B il 7 maggio del 2010 contro l'America (0-0). Nel 2011 si è legato, con la stessa formula, al Guarani: tredici gare con la società di Campinas, guidata da Giba. L'8 luglio del 2012 ha esordito nel Santos, che un anno prima aveva festeggiato la sua terza Coppa Libertadores (con il San Paolo è il club brasiliano che ne ha vinte di più). Venticinque gare nel Brasileirao, due i gol (contro Ponte Preta e Figueirense).
IL CONTRATTO - Si è legato al Santos fino al 2016. Corsa, resistenza, forza nei contrasti: riesce a scegliere il momento giusto per proiettarsi in avanti. E' alto un metro e 78, pesa 74 chili, ha soffiato il posto da titolare a Rafael Galahardo e all'uruguaiano Jorge Fucile. Dai suoi allenatori viene descritto come un ragazzo molto attento alla cura dei dettagli, sempre puntuale agli allenamenti. Ha la mentalità giusta per essere trapiantato nel calcio europeo e completare la sua ascesa in uno dei campionati di primo piano. Ha le caratteristiche ideali per muoversi nel 4-4-2 ma può essere impiegato anche sulla linea dei centrocampisti nel 3-5-2 oppure nel 3-4-3. Governa tutta la fascia, con i suoi cambi di marcia ha trasformato il motore del Santos, che ieri sera ha battuto per 2-1 il Guarani ed è al comando del campionato Paulista con ventiquattro punti in dodici partite: Neymar ha segnato sei gol, mentre l'argentino Ezequiel Nicolas Miralles è a quota cinque.
Stefano Chioffi
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