Domani i bianconeri sfidano Toni: c'è una grande tradizione di gol degli ex per i bianconeri, la lista è lunghissima
ROMA - Gol velenosi, intrisi di rivalsa o nostalgia. Sono i gol che fanno più male alla Signora, griffati dai suoi ex innamorati, più o meno felici. Aspettando la Fiorentina, la presenza dell'ex bianconero Toni (Aquilani è squalificato; Sissoko, appena acquistato, è alla Coppa d'Africa, dove mercoledì il suo Mali ha perso 4-1 in semifinale dalla Nigeria, anche... grazie a un autogol nel neo-viola) fa scattare almeno un campanello d'allerta, ricordando come è andata nell'ultima partita casalinga, con il gol pareggio del Genoa siglato da Borriello, l'ultimo della lunga lista dei castigatori ex bianconeri.
TONI - Tornato in viola in questa stagione, Luca Toni ha già fatto 7 reti, lui che ha avuto l'onore di firmare il primo gol juventino allo Juventus Stadium, nell'1-1 in amichevole col Notts County. Ha ripreso confidenza con il gol anche Alberto Aquilani, che a Firenze ha trovato un approdo dopo anni vissuti di prestito in prestito. Il perché ogni tifoso juventino sia in apprensione quando in campo compaiono gli ex, è racchiuso nella memoria di chi ne ha visti segnare tanti. Stesse facce, maglie diverse. E l'idolo da incoraggiare e adorare si trasforma in un incubo da cui sfuggire.
GIOVINCO - Il capocannoniere dell'epoca recente è Sebastian Giovinco, che con il Parma ha segnato ben quattro volte alla squadra in cui era cresciuto (al bando le facili e fuori luogo ironie). Due perle particolarmente dolorose nel 4- 1 portato dalla Befana all'Olimpico torinese, in quello sciagurato 6 gennaio che vide Quagliarella infortunarsi gravemente e Storari inchinarsi quattro volte. Anche l'altro gioiello del vivaio, Ciro Immobile, all'andata segnò il gol del vantaggio del Genoa.
MICCOLI - Fabrizio Miccoli tra i suoi tatuaggi ne ha uno a cui tiene particolarmente: raffigura una palla che finisce in rete, per ricordare che nell'ottobre 2008 fece gol alla Juve, dalla quale era stato scaricato, espugnando Torino con il Palermo.
NOCERINO E ALMIRON - Con il Milan ha bucato i bianconeri Nocerino, il 26 febbraio dello scorso anno. Il 12 dicembre del 2011 Almiron fu protagonista, anche con un gol, del 3-1 con cui il Bari stese una Juve sfortunata (fu la notte del rigore sbagliato da Diego, puntato da un laser mentre si accingeva al tiro). Almiron aveva già segnato alla Juve quando era all'Empoli: un gioiello da lontano che aveva beffato Buffon e suscitato l'interesse del club per l'argentino.
DI VAIO - Indigesto anche il ritorno di Marco Di Vaio, che regalò al Bologna un successo in casa della Juve atteso da 30 anni: lo fece alla sua maniera, una spietata e chirurgica doppietta. Alla Juve segnarono con grande gaudio anche Pierino Fanna, Bobo Vieri e Aldo Serena, tutti con la maglia nerazzurra dell'Inter, tutti a San Siro.
PAULO SOUSA - Immensamente amara la punizione di Paulo Sousa, ad Atene, maglia verde del Panathinaikos, partita decisiva della Champions League 2000-2001. I greci anche con quel gol misero le basi per il 3-1 che eliminò i bianconeri relegandoli all'ultimo posto del girone della seconda fase.
BAGGIO - Secondo il gusto di molti, il più bello tra i gol subiti dai suoi ex, la Juve lo prese da Roberto Baggio il primo aprile del 2001: Juventus-Brescia 1-1. «Se ti diranno sei finito, non ci credere, devi contare solo su di te» cantava Gianni Morandi. Beh, Baggio è stato quell'uno su mille che ce la fa. E quel pomeriggio, a tre minuti dalla fine, lo dimostrò ancora una volta, addormentando un lungo e fantastico lancio e dopo l'elegante stop, dribbling a Van der Sar e palla in rete. Indovinate chi fu a regalargli l'assist dalla linea di centrocampo: un ragazzotto di sicuro avvenire, un certo Andrea Pirlo.
INZAGHI, HENRY E MOELLER - Dopo la separazione da Del Piero, Pippo Inzaghi milanista segnò una doppietta a Torino nel 2008, tornando dopo un infortunio. Ma la Juve quella volta vinse 3-2, con doppietta di Salihamidzic. Gol dell'ex anche per Thierry Henry: il francese dell'Arsenal segnò su punizione nel 3-1 della seconda fase della Champions 2001-2002. Ma non servì a nessuno perché passarono Deportivo e Bayer Leverkusen, che poi arrivò in finale, arrendendosi alla magia di Zidane, passato dalla Juve al Real Madrid. A proposito di ex, non segnò alla Juve dopo essere stato ceduto, ma il tedesco Andy Moeller si vendicò soffiandole la Champions League 1996-97, in finale con il Borussia Dortmund.
Leandro De Sanctis
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